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Autore: Francy_Kid    19/04/2017    3 recensioni
~ Sequel di "Masque tombé" e di "Amour masqué" ~
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L'estate sta finendo e presto i nostri eroi dovranno tornare a scuola. Papillon è stato sconfitto ed ora convive "pacificamente" con Ladybug e Chat Noir, che ha scoperto essere Marinette e Adrien, suo figlio.
Lila, dopo la sua ultima battaglia contro i due eroi parigini è riuscita a rubare il Miraculous della volpe ottenendo nuovi poteri, ma un giorno si presenterà a lei una donna nel suo bar preferito che le promette ciò che vuole: vendetta e potere.
L'italiano accetta ed i possessori si ritroveranno in una battaglia contro una creatura mai vista.
Molti segreti sulla creazione dei kwami verranno svelati e le bugie che si erano raccontate per anni cadranno.
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Aggiorno il mercoledì ^^
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Maestro Fu, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The masked serie'
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Cap. 23


 

Era una situazione parecchio strana, pensò per l'ennesima volta Marinette aprendo un occhio solo per vedere la piccola Tikki seduta a zampe incrociate sul cuscino davanti a lei.

Quella mattina era quella decisiva: Fu le avrebbe spiegato tutto -o almeno le cose più importanti- sui suoi poteri. O forse era quello che sperava.

Una volta entrata nel suo centro massaggi, l'anziano fece accomodare le due su un tappetino bianco grande abbastanza da farci stare sdraiate cinque persone, facendo sistemare a gambe incrociate sia Marinette che Tikki.

La piccola kwami era immersa nella meditazione, con gli occhi chiusi e l'espressione concentrata sul volto, esattamente il contrario della sua portatrice.

Fu sospirò, afferrando il suo bastone e picchiando il manico sulla sommità della testa di Marinette, che si portò le mani dov'era stata colpita sibilando di dolore.

«Concentrati.» le sussurrò l'anziano, riprendendola.

La ragazza gli fece un cenno di consenso, massaggiandosi il cuoio capelluto e sperando che non le comparisse un bernoccolo, per poi rimettersi a schiena diritta e ad occhi chiusi, cercando di fare ciò che le aveva detto inizialmente il maestro: svuotare la mente e cercare un legame con Tikki.

Come se fosse semplice, sbuffò mentalmente la giovane, trattenendo un gemito d'esasperazione per il dolore alla schiena dovuto a quella scomoda posizione: preferiva di gran lunga restare sdraiata che seduta.

Cercando di ignorare il fastidio, scacciò ogni tipo di pensiero dalla testa, visualizzando soltanto il vuoto.

Sentì il suo respiro farsi regolare assieme a quello di Tikki e sì concentrò sull'aria che entrava ed usciva dai polmoni; sentì il suo corpo farsi più leggero ed una strano senso di attrazione verso la sua kwami, e quando riaprì gli occhi si ritrovò a galleggiare in uno spazio completamente nero.

Si guardò attorno per capire se ci fosse qualcuno, ma no vide nessuno.

«Master Fu? Wayzz? Tikki?» li chiamò a gran voce. «C'è qualcuno?» aggiunse, sperando di ricevere risposta, invano.
«Mari...»

Dietro di sé udì la flebile voce di Tikki chiamarla e, senza pensarci una seconda volta, si mosse verso la fonte, notando una luce rosa a qualche metro di distanza.

Portando il peso del corpo in avanti, si spostò sempre più vicino alla luce, dandole la conferma che si trattava di Tikki.

«Tikki, che posto è questo?» domandò curiosa, indicando con le braccia il luogo.
«Diciamo che è il nostro inconscio.»
«Nostro?» domandò inarcando un sopracciglio.
«Ora noi siamo collegate anche spiritualmente e questo è il primo passo per capire qualcosa di più sui tuoi poteri.»

Marinette rimase in silenzio per qualche secondo.

«Non hai capito nulla, vero?» sorrise divertita la kwami, incrociando le braccia al petto.

La corvina annuì in imbarazzo ed il piccolo spiritello rosso sospirò.

«Devi capire che cosa significa essere Ladybug, essere colei che ha il potere di creare senza l'uso del Lucky Charm.»
«E come faccio? Il Lucky Charm è l'unico potere che mi consente di creare oggetti per sconfiggere i nemici.»
«Non posso dirti come fare, ma sei tu che devi riuscire a trovare il modo. Il Lucky Charm, come già sai, serve soltanto a rallentare o fermare i nemici e nient'altro.» spiegò cautamente la piccola kwami. «Il potere della creazione è più grande, è qualcosa che va ben oltre al Lucky Charm e tu devi trovare quel qualcosa che ti permette di sbloccare il tuo vero potere.»
«Significa che potrei creare qualcosa dal nulla... senza usare il Lucky Charm?» domandò Marinette ancora incredula.
Tikki annuì. «Potresti addirittura salvare una vita.»

La corvina sbatté le palpebre: tutta quella faccenda era parecchio assurda.

Non aveva mai salvato nessuna vita senza il suo potere speciale è solo l'idea che una cosa del genere era possibile la lasciava stranita. Soprattutto se a farlo era lei.

«E noi siamo in questo posto solo perché tu mi dovevi dire una cosa del genere? Non potevamo farlo anche "fuori"?» domandò mimando il segno delle virgolette con l'indice ed il medio.
Tikki scosse il capo. «Siamo qui perché dobbiamo diventare tutt'uno. Un po' come quando ti trasformi in Ladybug.»
«Ok, è come dovremmo fare?»

La kwami si avvicinò a lei, facendo sì che le loro fronti si toccassero.

Marinette venne accecata da una fortissima luce bianca che la costrinse a chiudere gli occhi, e quando li riaprì si ritrovò nello studio di Master Fu.

«Allora, com'è andata?» domandò l'anziano con aria felice.
«Grazie a questo viaggio spiritico ho più domande che risposte.» commentò stordita la ragazza, cercando di alzarsi, ma si bloccò subito. «Oltre che un gran mal di schiena...»
«Forse non avrai ancora capito cosa devi fare, ma Master Fu può sistemarti la schiena.» ridacchiò Wayzz, facendo sospirare il suo portatore.
«E va bene. Ma solo perché mi stai simpatica.»
«E perché avere problemi alla schiena a diciott'anni non è un granché.» commentò la giovane con tono di rimprovero, non nascondendo il divertimento.

Fu alzò le spalle con aria vaga, sistemando il materassino per la ragazza.



 

Catherine passeggiava beatamente immersa tra la natura del Jardin du Luxembourg.

I francesi avevano un buon stile sin dall'antico 1600, anche se furono i Medici a volere quel capolavoro di giardino.

Passeggiò ammirando la fantastica fontana dei Medici ed ogni singola statua, soffermandosi sulla piccola Statua della Libertà, riproduzione dell'originale donata agli Stati Uniti.

Rimanendo a guardare quella statua sentì come se il cuore le mancasse di un battito: vedere qualunque cosa le ricordasse la sua città natale –New York– le dava un senso di nostalgia.

Si portò una mano al petto sentendo sotto il palmo la presenza della fede che, come abitudine, portava al collo spesa ad una catenella dorata.

Un po' per il suo lavoro da scienziata, ma sopratutto perché aveva paura che si rovinasse con le sostanze chimiche, aveva deciso di usare come ciondolo l'anello che lei e Mark di si erano scambiati come simbolo del loro amore.

Con un leggero tintinnio, lo tirò fuori dalla scollatura della camicia bianca che aveva indosso, sorridendo non mentre leggeva il nome del marito stampato a mano nel suo interno con la data del loro matrimonio.

"Mark Julien Kaizen ~ 17/05/2009"

Con un sospiro risistemò la fede sotto la camicia, dando un ultimo sguardo alla statua prima di voltare le spalle e andare verso l'uscita dell'enorme giardino.

Non si ricordava l'ultimo anniversario che avevano festeggiato, ma era da parecchio che non passavano un po' di tempo insieme come una coppia di sposi; sembravano più colleghi che altro.

A volte si chiedeva se tutto quello che faceva era ciò che voleva lei o era soltanto per restare vicino a Mark: dopo la morte del padre era crollato emotivamente e, come sua moglie, si sentiva in dovere di stargli vicino, ma ora sentiva come se avesse fatto la scelta sbagliata.

Si portò nuovamente la mano al petto.

No, era sicuramente la scelta giusta.


 

Christian si sedette a terra stravolto, seguito da Adrien e da Lila.

Allenarsi in palestra era sempre appagante per lui, ma non quando c'erano quaranta gradi e si soffocava!

«Devo dire a mio padre che si è rotto il climatizzatore...» sospirò pesantemente il biondo, cercando di prendere aria per quanto poteva.
«Dov'è Marinette? Non doveva allenarsi con noi?» chiese sfinita l'italiana, sdraiandosi a terra e rilassando i muscoli contratti per lo sforzo.
«Stamattina era andata da Fu per la questione dei poteri... ora credo sia a casa a dormire.» rispose facendo lo stesso dell'amica. «Non la sento da dopo pranzo, deduco quindi che stia facendo il gatto di turno.»
«Dai Adrien, mostrale chi è il vero felino nel vostro rapporto.» fece il tifo il corvino pompando il pugno in aria.
«Vince lei di sicuro. Quando si addormenta è difficile svegliarla.» disse alzandosi solo per togliersi la maglia e buttarla a lato sperando in un po' di respiro, per poi recuperare la sua bottiglietta d'acqua e bere un bel sorso.

Lila rimase a bocca aperta.

Doveva ammetterlo: allenarsi gli aveva soltanto giovato ai muscoli che già aveva: ora gli addominali erano più marcati e le spalle più sviluppate, senza contare i muscoli delle braccia e delle gambe; per non parlare di quella dannatissima V che aveva ai fianchi.

«Calmati ragazza, lui è fidanzato.» ridacchiò Christian chiudendole la mascella.
«Ehi, guardare ma non toccare, no? E poi, ho superato la mia cotta per il biondino qui presente.»
«Impossibile. Io sono difficile da dimenticare.» ribatté il diretto interessato gonfiando i muscoli delle braccia.
«Credimi, più passo il tempo con te più perdi punti.»

Adrien la guardò male, poi la sua attenzione fu attirata dall'entrata in scena della sua ragazza, che rischiò di cadere a terra se non fosse stato per il suo scatto felino.

«E con questo abbiamo appurato che il gatto sono io, Chris.» scherzò Adrien, vedendosi alzare il pollice dal corvino mentre beveva.
«Cosa?» chiese Marinette, staccandosi dal biondo per via del sudore.
«Oh nulla Principessa, credevamo che fossi rimasta a casa a dormire.»
«No, ma Master Fu mi ha fatto un massaggio alla schiena e mi ero talmente rilassata da essermi... addormentata là da lui.» arrossì grattandosi la nuca.
Adrien fece un'espressione sconvolta. «Così tu vai a dormire da un altro uomo? Mi tradisci così?» recitò. «E per di più con uno più vecchio di te di cento ottant'anni!»
La ragazza lo guardò storto. «Parla quello che fa la passerella a petto nudo per gli altri.»
«Sapete che a me non da per nulla fastidio. Il contrario.» commentò Christian alzando le mani in segno di non colpa.
«Oh la mia Lady è gelosa?» ghignò il biondo avvicinandosi a lei e agitando le sopracciglia.
Marinette si rivolse agli altri: «Se lo volete è tutto vostro.»
«Oh andiamo!» mugugnò Adrien abbracciando la ragazza.
«Adrien! Sei tutto sudato!»

Lila si mise a sedere, guardando i due presi dal loro "bisticcio" .

«Ora la palestra è diventata un nido d'amore.» commentò sarcastico Christian. «Andiamo a picchiare il sacco prima che si mettano a farlo sul pavimento.»
«Oh tranquillo, raggiungere la purezza di Mari è un'impresa ardua ed un traguardo non ancora raggiunto dal nostro latin lover.» ridacchiò la mora quando lo vide sbarrare gli occhi.
«Davvero?!» Christian li guardò nuovamente mentre Adrien cercava di baciare la corvina, che gli poggiava le mani sul petto per tenerlo lontano, poi si alzò, avvicinandosi ai due. «Mari, cara mia, sai cosa ti conviene fare?» disse mettendole un braccio attorno alle spalle.
«Cosa?»
«Secondo me, se ora andate in camera sua e date sfogo ai vostri ormoni Adrien, dopo, sarà più calmo.»
«O ne vorrò di più.» puntualizzò il biondo con un'alzata di spalle.
Marinette guardò i due sbuffando rossa come un pomodoro. «Siete proprio amici voi due: pervertiti come pochi.»
«E a guardare te e Christian si direbbe che siete fratelli.» si rivolse al ragazzo. «Ti prego amico, tingiti i capelli o inizierai a piacermi.»
Christian agitò le sopracciglia. «Ma se vuoi portare me in camera tua anziché lei mi va più che bene.»
«Perfetto, Adrien, da questo momento sei single.»
«Ma... Principessa!»
«Visto che ora sei single, Mari, che ne dici di uscire con me?» domandò il corvino come se nulla fosse, ancora con il braccio attorno alle spalle della ragazza.
«Ma tu ci provi prima con me e poi con lei?! Doppiogiochista. Mi sono offeso.» sbuffò Adrien incrociando le braccia al petto.
«Allora un'uscita a tre.»

Nel mentre, Marinette si allontanò furtiva da quei due pervertiti, sedendosi accanto a Lila, che era rimasta a terra, non staccando gli occhi di dosso dai ragazzi mentre discutevano.

«Che coppia di bambini...» sospirò l'italiana, ricevendo un cenno positivo da Marinette, che si asciugava il sudore di Adrien dalle braccia con il panno che aveva preso.



 

Il rumore dei motori dell'aereo era insopportabile per chiunque non avesse un paio di cuffie insonorizzate, ma pur di portare a casa il pane quotidiano bisognava apportare.

«La "Bestia Y" è imbarcata. Attendiamo un suo ordine, signore.» esclamò il cadetto al telefono, annuendo con la testa non appena ricevette risposta. «Sarà a Parigi tra circa dieci ore.»

Detto ciò, chiuse la chiamata, facendo cenno al suo superiore che era tutto pronto.

L'uomo corse a far sgombrare la pista per far decollare l'aereo, osservando le numerose persone che avevano trasportato la bestia sul velivolo correre per mettersi al riparo.

Questa volta fu più difficile mettere l'esperimento sull'aereo: nel mentre che veniva sistemato nella scatola di metallo che serviva per il trasporto, l'anestesia non bastò e, dopo aver sfondato la porta di metallo, attaccò chiunque si trovava sulla sua strada, infilzando le persone con i suoi aculei.

Solo uno dei soldati fu abbastanza veloce da sparare due dardi sonniferi, facendo in modo che la bestia fosse rinchiusa è caricata sull'aereo.

Erano morti circa nove soldati e quattro scienziati.

Mark, che osservò tutto dalle telecamere a circuito chiuso ghignò.

Questa volta, Ladybug e Chat Noir avrebbero avuto parecchio filo da torcere.



 

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Mark è fissato con l'alfabeto al contrario.

Ah beh, che aspettarsi da uno scienziato pazzo?

Ora, devo mettermi a ripassare tutto che domani ho la simulazione e della terza prova con 4 materie dentro... help me...

Godetevela finché non siete in 5ª superiore! T^T

Un po' come Catherine che passeggia per Parigi :3

A Mercoledì con il capitolo 24 ;D

Bye bye :3

Francy_Kid

  
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