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Autore: Yuki002    19/04/2017    2 recensioni
[Flowershop!AU] [Otayuri]
"Capitava spesso che qualche passante si fermasse davanti alla vetrina del negozio per ammirare le composizioni floreali, che Yuri aveva appositamente creato. Ma quella mattina un passante in particolare attirò la sua attenzione: era di nuovo lui..."
Buona lettura^^
Questa OS è nata grazie ad un prompt che mi è stato lasciato durante il drabble event 12-14/4 nel gruppo Facebook "We are out for the prompt"
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Otabek Altin, Yuri Plisetsky
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Yuri lavora in una fioreria per guadagnare qualche soldo, Otabek è il tipo che fissa sempre i fiori fuori dal negozio.



 
BACIO A "FIOR" DI LABBRA


 


Capitava spesso che qualche passante si fermasse davanti alla vetrina del negozio per ammirare le composizioni floreali, che Yuri aveva appositamente creato solo per poter attirare quanta più clientela poteva. Ma quella mattina un passante in particolare attirò la sua attenzione: era di nuovo lui...
Ancora quel ragazzo straniero, con uno sguardo talmente profondo da trapassargli l'anima. Ancora una volta, era lì per osservare un mazzo di fiori con grande attenzione: sembrava come rapito dai petali viola, come se racchiudessero una magia pronta ad incantarlo in ogni momento. Si accucciò, poggiando gli avambracci sulle ginocchia, per poi avvicinarsi alla Lavanda e inspirarne il profumo. Fece lo stesso gesto per tutti i fiori: l'Erica, la Malvarosa e la Rosa bianca. Sembrava alla ricerca di qualcosa, di un messaggio nascosto e racchiuso dentro quella composizione.

Arrivati a quel punto, Yuri non si fece problemi ad avanzare verso l'entrata, per poi spalancarla con una sonora pedata. Il suo sguardo felino scacciò via tutti i passanti curiosi, eccetto uno.
Quel ragazzo stava ancora lì ad osservare sempre lo stesso mazzo: ma non si annoiava a rimirarlo fino alla nausea?
Da un lato, si sentiva onorato di tale attenzione verso una composizione che aveva creato con grande passione e amore. Ma, dall'altro lato, non sopportava il fatto che il corvino stesse davanti al negozietto per ore a fissare solo, ed unicamente, gli stessi fiori.
Andiamo, il russo si sentiva in colpa per lui! Gli faceva venire un'irrefrenabile voglia di togliere quel maledetto mazzo dalla vetrina.

"Ti serve qualcosa?" pronunciò nel miglior modo possibile in inglese: era da poco arrivato in Inghilterra e doveva ancora abituarsi alla loro lingua e al loro dannato the delle cinque!
Per tutta risposta, ottenne dal ragazzo solo un sorrisetto beffardo, nascosto dalla sciarpa scura che portava al collo.

"Beh, cosa c'è da ridere?" lo minacciò, abbassandosi al suo livello per poterlo guardare in faccia. Il ragazzo alzò lo sguardo e lo fissò per alcuni secondi: dannazione, era più bello di quanto si immaginasse.
Quei lineamenti spigolosi del viso, ammorbiditi solo da quegli occhi castani scuro che portavano al loro interno un immenso calore, che gli occhi verde acqua di Yuri non potevano provare. 
Nello stesso momento in cui il ragazzo gli toccò leggermente la mano, il suo cervello andò in tilt: sentiva le farfalle nello stomaco scatenarsi in una danza di colori ed esplosioni.
La mano fredda del corvino si staccò dalla sua pallida, per poi indicare il mazzo di fiori.

"L'hai..." prese un profondo respiro "L'hai... fat...to tu?"

'Oh, un turista' pensò. Riuscì a capire pochissime parole, data la pronuncia orribile in inglese. Ma fu rapito dal movimento delle sue labbra, da come si muovevano sinuosamente simili ad un fiore appena sbocciato. Gli ricordavano una Rosa rosa, appena in fiore: con quei petali pallidi che, gentilmente, si spostavano per lasciare spazio ai futuri compagni che sarebbero presto nati. Ecco, per qualche motivo, ogni cosa nel mondo, per Yuri, era ricollegabile ai fiori.

L'amore era la Margherita, semplice e pura.
La pioggia era il Tulipano, piccolo e solitario, ma che si univa ai suoi simili.
E l'incontro con quel ragazzo, invece, era la Camelia: il suo fiore preferito, con un significato dietro molto profondo.
'Il mio destino è nelle tue mani'
Ancora non si sentiva pronto a consegnargli quel fiore, ma per comunicare i suoi sentimenti doveva trovare un fiore adatto.

"Mi...scu-si?" la voce bassa del ragazzo, lo scosse dal vortico dei suoi pensieri.

"Ah...eh..." si portò dietro il ciuffo, nervosamente "Sì, l'ho creata io questa composizione..." abbassò di colpo lo sguardo, troppo imbarazzato per sostenere quegli occhi color terra.

"Mh..." fu l'unica risposta, che precedette ad un silenzio assordante. Con noncuranza, si portò due dita sulle labbra iniziando a giocarci: quel piccolo giochetto, metteva a dura prova la mente di Yuri.
'Non pensare male, non pensare male! Sta solo pensando, è solo un passante, passerà. Non pensare male...'

"Lei è..."

"Dammi del tu" tagliò secco quel pronome che non sopportava.

"Uh, ok..." tirò indietro i capelli e lo osservò "Tu sei...una persona mol...to diffidente, giusto?"

"Eh?"

"Inoltre, sei solo...anche se hai molti so...gni per il futuro"

"Ma che diavolo?"

Lo conosceva...
Conosceva quello stupido linguaggio che nessuno mai aveva capito, nel corso della sua vita. Qualcuno che comunicava con lui, in un'altra maniera...
Non ci poteva credere, era rimasto troppo tempo chiuso nella bolla della sua solitudine: tutti che lo giudicavano, tutti che sottovalutavano i fiori e le loro mille sfaccettature, le loro mille storie che potevano raccontare.
A quei tempi, avrebbe tanto voluto pestare quelle persone!
Ma adesso era qui, di fronte a lui: la persona giusta per lui...

"E la Rosa bianca?" deglutí a vuoto, sperando che non si trattasse di un caso.

Il corvino sorrise e si avvicinò lentamente al suo orecchio, solo per poterci soffiare sopra: "Un cuore che non conosce l'amore"
Era abbastanza per lui.
Lo trascinò all'interno del negozio, chiudendolo a chiave: non ce la faceva più a trattenersi.
Le lacrime caddero copiose sul bancone, dove stava creando altre composizioni. Si lasciò semplicemente trascinare da quel sentimento di libertà: ogni lacrima caduta, si portava via ogni anno di solitudine immensa. Ed ogni volta che una lacrima si infrangeva sul legno chiaro, si sentiva sempre meglio.
Si sentiva...libero.

"Tutto...bene?" sfiorò le guance umide con l'indice per poter raccogliere ogni singola goccia di tristezza che i suoi occhi verde acqua lasciavano cadere "Ti sei...sentito solo?"

Il biondino prese la mano del ragazzo e l'accompagnò per tutta la superficie della sua guancia, mentre un caldo e largo sorriso illuminò i suoi occhi velati dalle lacrime.

"Sì, mi sono sentito solo..." prese da un vaso un piccolo mazzetto di Biancospino, porgendolo al corvino "Ma adesso va tutto bene!" la sua voce si ruppe in altri singhiozzi.

"Speranza..." il ragazzo confermò nuovamente la sua conoscenza per quel linguaggio. Per questo si girò attorno, prima di prendere a sua volta un fiore. Staccò un petalo rosso fuoco e lo andò a posare sulle labbra del biondino. E, con un semplice gesto della testa, si portò il viso ad un soffio dal suo e baciò dolcemente quella superficie morbida. Lo fece più volte, come a confermare il suo gesto.
Fu così che Yuri Plisetsky, all'età di 17 anni, ricevette il suo primo bacio seppur indiretto. Ma poco gli importava a lui: finché fossero stati i fiori ad intromettersi nella loro storia, non avrebbe avuto nulla da ridire.
Una volta staccatosi dal viso del ragazzino, il petalo cadde inavvertitamente sul palmo della mano di Yuri. Il corvino incitò l'arto a chiudersi a pugno, per poi stringerlo tra le sue mani.

"Un cuore che conosce l'amore..." mormorò, prima di poggiare la fronte contro quella del biondo.
Avevano finalmente trovato la loro casa.




Note dell'autrice
Sono risorta! Non sono sparita, anzi: si ritorna finalmente in carreggiata! Dopo un lungo periodo a pensare che senso avesse la mia vita (??), ho fatto questo passo e ho deciso di iscrivermi al gruppo Facebook "We are out for prompt" e partecipato al drabble event *-*
In tutto ho scritto 7 storie!
Per chi se lo chiedesse, il signficato dei fiori presenti nella storia non sono inventati da me: ho cercato su Internet, sclerando bellamente per trovare i giusti fiori, con i giusti significati e i giusti colori per dare l'idea di una composizione decente e bella alla vista XD
Amo un sacco il libro "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffenbaugh e mi è stato di grande ispirazione!
Spero che questa mia prima Otayuri fanfiction vi sia piaciuta!
Yuki

 
   
 
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