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Autore: Maka_chan 4242564    19/04/2017    1 recensioni
(Attenzione continuo di Kind Soul) collaborazione con @Annie_Story95
Buio cieco, una prigionia continua, la guerra incombe, silenzioso il nemico si muove nelle ombre, un desiderio di pace distrutto dalla razza che le rinnegarono. Ma ora, il loro ritorno è imminente, l'angelo sceso nel sottosuolo ora è tornato sulla terra, insieme ai nuovi abitanti. L'angelo liberatore. Ma la violenza non vuole lasciare questa pace continuare a vivere, imprigionando così il cuore degli uomini è contrattaccando con i creatori dell'Angelo della morte.
Ma proprio il ritorno dell'Angelo della morte sarà la svolta decisiva, nero e bianco in alleanza per combattere il caos, morte e vita in alleanza per mantenere l'equilibrio, bene e male per combattere la violenza dell'uomo.
Mostri e umani in pericolo.
Solo i due angeli possono salvarli.
Solo il bene e il male riusciranno a ristabilire l'equilibrio.
Genere: Azione, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Frisk, Sans, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Una strana sensazione le si era insinuata dalla sera prima, ed ora era tutto nero intorno a lei.
Nero oscuro, nero malvagio, un nero dispersivo, lo stesso nero che rendeva prigioniere le anime in pena, facendole vagare al suo interno.
Si guardava intorno, alla ricerca di qualcosa per capire dove si trovava, qualcosa che si distingueva da quel colore che la intrappolava.
Qualcosa, o meglio, qualcuno aveva attirato la sua attenzione, distinguendosi da quella prigione, un bambino poggiato su un letto che teneva la mano a qualcuno.
-Ti prego non andare... non lasciarmi-
La voce del bambino riecheggiava in quella oscurità. Si poteva udire da fuori il suono di un pianoforte, e i singhiozzi di lui suonavano come una nota adattata in quel concerto di malinconia.
-I....bambini grandi.....non piangono....-
Sussurrò una seconda voce, sembrava stanca e debole, roca e soffocata, quello era lo sforzo che la sua anima stava compiendo per non abbandonare il corpo.
Senza accorgersene si era avvicinata, riconoscé i due bambini, erano Chara ed Asriel.
Lui piangeva....mentre lei, invece, sorrideva dolcemente al suo amato mostro, cercando di incoraggiarlo, cercando di fargli comprendere il motivo di tutto ciò, cercando di fargli capire che era suo dovere. Loro dovere. Dovere di principi. Promessa di due principi.
-As noi saremo amici per sempre... sempre... ti...-
La frase rimase in sospeso, interrotta dall'espirare di Chara.
In quel momento i suoi occhi color rubino si chiusero, smettendo di respirare, smettendo di sorridere, smettendo di parlare.

Smettendo di vivere.

La piccola anima rossa coronata da piccole crepature nere uscì dal suo petto, luminosa.
-No... no Chara... Chara!!-
Il piccolo mostro urlò per il dolore di aver perso la persona, da lui, amata.
Un addio in lacrime, un addio doloroso e forse eterno.
Il suo dolore, il suo pianto.... era straziante.
Si bloccarono per un attimo vedendo la piccola anima rossa.
-C...Chara....non lascerò il tuo sacrificio invano.-

Prese l'anima avvicinandosela al suo petto, questa si unì alla sua, creandone una nuova contornata di bianco e all'interno rossa con crepe nere.
Erano di nuovo uniti.
Adesso, erano un unico essere, un unica creatura, ciò che avrebbero voluto essere in futuro, insieme...
Il piccolo mostro mutò, diventando più grande e minaccioso, ma dall'animo buono e gentile, il solito piagnone che aveva salvato il primo umano caduto, il mostro che il primo umano amò, venendo ricambiato.
-Andiamo Chara-
Prese il corpo senza vita dell'amica cominciando ad andare.
E lì l'inferno l'accolse.
Non vide più nulla tranne delle immagini orribili piene di sangue e dolore, vecchie ferite di una vecchia storia.
Polvere e corpi massacrati di umani e mostri le si presentarono davanti.
Dolore.
Dolore e ancora dolore.
Frisk, urlò.
E vi fu tutto dentro


Si svegliò nella sua stanza, squarciando il silenzio della notte con un urlo di terrore e dolore.
Il suo cuore batteva all'impazzata, non si fermava e non accennava a rallentare, sembrava volesse uscire dal suo petto.
Si guardò intorno cercando disperatamente di calmarsi, era evasa, era evasa dalla prigione dell'incubo, era evasa e ora si trovava al sicuro nella culla della Realtà che spesso rischia di rovesciarsi ed essere più pesante della prigione. Strinse le coperte guardando la sua piccola stanza, così scura, così silenziosa, un silenzio inquietante e pesante, ma allo stesso tempo dolce e sicuro.
Sentì le guance umide, piccole lacrime le stavano rigando il viso, come fiumi in cerca del mare su cui finire.
Rumori di passi e poi il cigolio di una porta che si apriva, quella della sua camera.
Due signori anziani, un uomo e una donna, erano entrati di fretta, riportati alla realtà da quel lampo di voce acuto e improvviso della ragazza.
-Piccola va tutto bene ci sono la nonna e il nonno ora-
La dolce vecchietta si era avvicinata abbracciando amorevolmente la ragazza tremante tra le coperte, cercando di infonderle calore e sicurezza, loro erano lì, l'avrebbero protetta.
-Nonna...-
Frisk si strinse alla donna, affondando il viso nella sua camicia da notte, respirando il dolce odore della sua nonnina. Lavanda. Il dolce profumo che sentiva sulla pelle dell'anziana donna.
-piccolina era un brutto sogno?-
Sta volta fu l'uomo a parlare, il viso duro lo faceva sembrare spaventoso ma, in verità, era un uomo dolce e amorevole, onorevole e rispettoso, un uomo che nella sua vita aveva dato e perso molto e che adesso non voleva più perdere.
-S...si... ma non voglio parlarne nonno-
Disse, facendo per asciugarsi gli occhi umidi ma fu preceduta dal nonno.
-Dovresti piccoletta-
La guardò con sguardo severo, che fosse arrabbiato?
-Abram-
Lo richiamò la donna.
-Margot... ho capito, ho capito probabilmente sarà qualcosa riguardante quei mostr...volevo dire, dei tuoi amici-
Abram sospirò, stringendo in un abbraccio le sue due donne.
-Frisk stai solo attenta, ti prego amore mio sei l'unica nostra gioia che ci rimane-
Una piccola lacrima cadde sul viso di Frisk facendola voltare verso suo nonno.
Comprendeva. Comprendeva benissimo le loro paure, comprendeva benissimo ciò che provavano, il dolore di perdere una figlia e la paura di aver perso l'amata nipote per circa un mese lasciava parecchi segni.
Ma lei era determinata.
-Nonno non succederà nulla... Noi staremo insieme per sempre, come una famiglia-
Sorrise dolcemente, al vecchietto.
-Frisk ti prego rinuncia... Rinuncia a questa missione, ti prego piccola tuo nonno ha ragione-
Da quando era tornata i suoi nonni avevano tentato di dissuaderla, di farla rinunciare a quell'assurda missione che si era messa in testa e per questo si stava facendo odiare da tutti.
Frisk aveva un compito.
Aveva fatto un giuramento.
E lei stessa era intenzionata a mantenerlo a qualunque costo.
-Nonno, nonna... non accadrà nulla e non potrete fermarmi... ho deciso tempo fa e devo mantenere le promesse-
I due, teneramente, strinsero la ragazza.
Nella stanza calò il silenzio, rotto successivamente da Margot.
-Sei come tua madre. Coraggiosa e onesta... ma soprattutto testarda-
La donna rise al pensiero della loro figliola, la loro bambina, scomparsa molto tempo prima.

Sarebbe stata così fiera di lei.
Rimasero stretti in quell'abbraccio per un bel pò coccolando la ragazza, che dopo un pò cadde nuovamente nelle dolci braccia della notte lasciandola riposare.

 

 

 

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Ma salve gente finalmente dopo tanto abbiamo finalmente pubblicato 
Questa volta sarà un collab con un altra ragazza @Annie_Story95. http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=863093 (il suo profilo efp)
Stiamo finendo la copertina ma dato che il capitolo è pronto be buona lettura

Momy ed Annie ^^

 

 

   
 
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