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Autore: Angel2211    19/04/2017    1 recensioni
La nostra Amu in questa piccola storia affronta un nemico particolare, che gli fa capire che è arrivato il momento di dire la verità. È inutile tenersi le cose per se, bisogna rischiare e cercare il proprio lieto fine.
Spero che la leggiate che mi diate molti consigli per migliorarmi!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo vedevo: splendido, fuggente, nero, misterioso, un gatto randagio.
Ikuto lottava contro quello Shugo Chara con tutte le sue forze.
Nelle vesti di Lince Nera continuava a combattere e a proteggermi.
Tadase e gli altri guardiani erano stati sconfitti e giacevano a terra privi di sensi, solo Ikuto riusciva ancora a reggersi in piedi.
Io, insieme a Ran, Miki, Suu e Dia, provavo a liberarmi da quelle catene infuocate che mi tenevano bloccata e lontana dalla battaglia. Erano passati già cinque anni dalla sconfitta della Easter ma c'era ancora qualcuno che cercava l'Embrione: cercava uovo dopo uovo senza fermarsi, non sapevamo chi fosse questo nuovo nemico, che risvegliava gli Shugo Chara e li contaminava con l'energia negativa fino a farli combattere contro il loro stesso portatore. Il nostro compito ormai era proprio quello di proteggere i portatori dai propri Shugo Chara e purificarli.
Questa volta però è diverso: gli shugo chara contaminati, erano infatti proprio Iru ed Eru, le quali attaccavano Utau con parole spregevoli.
Hanno creato un mostro fatto di Uova X, che loro stesse avevano estratto.
Utau in quel periodo stava infatti affrontando una crisi a causa delle frequenti critiche. Ikuto era sfinito eppure aveva ancora quell'aspetto fiero e altezzoso di sempre, come se nulla potesse scalfirlo, ma io sapevo che non è così. Soffriva per la sorte della sorella, per quello che le sta succedendo. Soffriva per aver ferito le persone che amava perché pensava di proteggerle.
Lui soffriva più di tutti, eppure era ancora lì a combattere, e cosa dà a me il diritto di arrendermi? Niente!
Il lucchetto magico improvvisamente si illuminò e iniziò ad emanare un calore immenso che riconobbi subito. Le catene scompaiono.
"Cuore mio, schiuditi!"
Un quadrifoglio nei capelli, un candido velo e un abito bianco.
"Chara trasformation, Fortuna Amuleto!"
Non mi trasformavo con tutte e quattro le mie shugo chara da quella sera su quella torre, la sera dell'ultimo combattimento contro la Easter, la sera in cui ho capito i miei veri sentimenti per Ikuto, quei sentimenti che non sono mai riuscita a confessare.
Corsi subito verso quel gatto nero. "Ikuto devi riuscire a immobilizzarlo!"
Non ebbi neanche il tempo di finire a frase che mi sentì sollevata da terra e mi ritrovai fra le sue braccia, accorgendomi solo dopo che stavo per essere colpita da un attacco di Eru.
"Non c'è di che, mia principessa" 
"Non prendermi in giro!" sbuffai, ma ero così felice che mi avesse chiamata così.
Lui mi poggiò a terra e ricominciò la sua dura lotta e, appena mi accorsi che i nemici erano distratti, ne approfittai.
"Cuore malvagio, chiuditi! Apri il tuo cuore!"
Un fascio di energia si liberò dal mio corpo e purificò tutte le uova, comprese quelle di Iru ed Eru, che, preoccupate per la loro piccola Utau, tornarono da lei e la aiutarono a rimettersi in piedi.
Il loro abbraccio fu commovente, non avevo mai visto Utau talmente spaventata come quando veniva attaccata dalle sue Shugo Chara.
Dopo aver chiarito con Utau portammo immediatamente i guardiani in ospedale, mentre Yoru, Miki, Suu, Ran e Dia si prendevano cura degli altri Shugo Chara.
I dottori ci rassicurarono immediatamente dicendo che, dopo la notte, si sarebbero sicuramente ripresi, allora tornammo a casa.

"Ikuto" lo fermai mentre camminavamo "senti avresti un minuto per parlare di una cosa importante?" avevo intenzione di dirglielo davvero questa volta.
"Certo Amu, qualcosa non va?"
Lui era sempre freddo, ma quando si trattava di me nei suoi occhi si accendeva una strana scintilla.
Lui si avvicinò a me.
"Ikuto vedi io credo che sia giusto che io ti parli di questa situazione, anche perché non riesco più a tenermi dentro queste emozioni che mi fanno impazzire..." io ho lo sguardo altalenante, ho paura di guardarlo negli occhi.
"Mi piace quando pronunci il mio nome" mi si avvicina "Dillo ancora"
Vuole farmi imbarazzare, e probabilmente ci è riuscito benissimo come sempre, ma non posso negare che anche questo aspetto mi piace di lui.
"Ikuto, io..."
"Amu tu mi piaci da impazzire! Mi piace quando mi guardi così, come se non capissi l'effetto che mi provochi. Mi piacciono i tuoi capelli rosa. Mi piace quando sei golosa e quando ti comporti come una bambina. Mi piace quando mi proteggi e quando rispondi alle mie provocazioni. Mi piace quando combatti, quando fai i Chara Change e le Chara Trasformation. Mi piace quando ti imbarazzi e diventi tutta rossa. Non mi piace, invece, quando gli altri ragazzi ti girano intorno. Non mi piace quando sento Tadase esprimerti i suoi sentimenti, perché so che lo ricambi. Ma non posso più negarlo, Amu, io sono innamorato di te"
Nel silenzio nella notte quelle parole risuonano nella mia mente simili alle note del violino del mio gatto. Vorrei abbracciarlo, curare le sue ferite, essere il suo scudo e proteggerlo. Ma adesso più di qualsiasi altra cosa vorrei baciarlo.
Come se mi avesse letto nel pensiero, si avvicina ancora di più fino ad azzerare qualsiasi distanza, travolgendo le mie labbra con la danza più unica che io potessi sognare. È dolce, ma allo stesso tempo si sente la sua insicurezza e la sua sofferenza. Io ricambio il suo bacio, non potevo desiderare cosa migliore di lui. 
Appena ci staccammo lui mi guardò negli occhi, con quegli occhi che adesso volevano una risposta.
Mi avvicinai ad un suo orecchio. "Anche io ti amo, gattaccio" 
E mi avvicinai alle sue labbra per catturarle di nuovo e per sempre, come doveva essere da parecchio tempo.
   
 
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