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Autore: Sara Garcia    20/04/2017    0 recensioni
Russia, anno 1601. Una giovane nobile mette in salvo le sue figlie da una grave minaccia, che dopo oltre 500 anni tornerà a presentarsi. Chi è il misterioso nemico che ha aggredito la famiglia Meekhiv nel 1600, e pare essere tornato nell'anno 2016, dopo 416 anni? In tutto questo, che cosa c'entreranno Giada e Natasha, due sorelle bolognesi e con una vita apparentemente normale? Qual'è il loro destino? Se vi ho incuriositi vi invito a leggere e recensire, ci tengo molto! Buona lettura a tutti
Dalla storia:
Una nuova esplosione fa però sussultare entrambe, e la dama piange.
“ ci sono riusciti! Sono entrati! “. Trema, mentre la sua signora si gira di scatto.
“ Evitha! Natasha! Lena! “. Chiama tre nomi, evidentemente quelli delle sue bimbe. Ma non fa in tempo a raggiungerle, perché qualcuno le si parà davanti. È una figura incappucciata quella che si è palesata, accompagnata da alcuni esseri dalle sembianze umane ma dalle grandi ali nere. Lei indietreggia, come se lo riconoscesse.
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Russia, città di Mosca. Anno 1591, mese di Novembre.

Christine si aggira solitaria, ancora una volta, nei corridoi di palazzo Meekhiv. Riflette, e pensa che probabilmente sarà l'ultima volta che entrerà in quel luogo: questa volta non è stato Viktor a mandarla a chiamare. Dopo la sua scenata di un mese prima la ragazza ha sempre respinto ogni suo invito, ma in questa circostanza non ha potuto. È stato Boris Meekhiv, fratello minore di Viktor, a convocarla. L'ha fatto per scusarsi della scenata pietosa a cui ha dovuto assistere appunto il mese precedente, suggerendole in oltre di non farsi più vedere a palazzo, che sarà meglio per tutti. La castana riflette: ha la netta sensazione di non stare molto simpatica al minore dei fratelli Meekhiv, ma che ci può fare lei se il suo signore ha dato di matto, quel giorno? Non è certo colpa sua se pare essersi incapricciato di lei sino a dimenticare le più elementari norme della buona educazione.
Si chiede dove arriverà questo “ gioco “ in cui l'ha coinvolta suo malgrado il conte. La ragazza in oltre riflette su un'altra cosa, una domanda che la assilla ormai da giorni: perché è così agitata al solo pensare a Viktor Meekhiv? Cosa si cela dietro a tutto questo? Come mai è rimasta scossa dopo la sua dichiarazione d'amore? In principio pensava che fosse solo un capriccio per lui, ma ora non ne è più così certa: perché esporsi sino a tal punto per un semplice capriccio? Improvvisamente qualcuno la afferra da dietro, per poi metterle una mano sulla bocca impedendole di gridare. La ragazza sbianca di colpo, ma chi è? E che cosa vorrà? Un brivido freddo le percorre tutto il corpo nel sentire un tocco sul suo ventre, ma è impossibilitata sia alla fuga che a dire qualunque cosa. “ Allora sei tornata da me… alla fine hai capito che non scherzavo “. Sussurra qualcuno, proprio vicino al suo orecchio per poi baciarle leggermente il collo. È un momento, ma a lei tornano i brividi in tutto il corpo, e stavolta potrebbe giurare che non è il freddo. E potrebbe anche giurare di non aver mai provato una sensazione del genere, è disagio misto a qualcosa che a lei è ancora totalmente sconosciuto. Ora ha riconosciuto quella voce, e non è più certa di volere che la lasci andare. La giovane si sente cingere per la vita in una stretta decisamente salda, mentre finalmente quella mano si sposta dalla sua bocca, permettendole di parlare.

“ Santo Cielo! Signor conte, ma cosa fate? “. Chiede sconcertata, mentre lui non accenna a lasciarla andare.

“ Hai paura? Non sei mai stata così vicina ad un uomo, ho indovinato? “. Le domanda semplicemente il suo signore, con un pizzico di impertinenza e mettendola in imbarazzo. La ragazza ritrova immediatamente l'autocontrollo, per poi rispondere a sua volta con un pizzico di audacia.

“ E se così non fosse? Se mi fossi già trovata… vicina… ad un uomo, anche più di così? Che autorità avreste voi per redarguirmi? “. Chiede, mentre la presa sul suo ventre quasi si fa dolorosa.

“ Odio dividere le mie cose con altri, specialmente se si tratta della donna che amo. Quindi, se così fosse… “. le scosta i capelli dal collo, scoprendolo ed avvicinandosi al suo orecchio per terminare la frase. “… se così fosse, farei di questo luogo la tomba di qualsiasi insolente ti abbia messo un dito addosso “. E' serio, senza ombra di dubbio. Christine trema un istante, ma in seguito recupera il suo autocontrollo.

“ Non potete uccidere qualcuno solo perché ha toccato una donna che nemmeno è la vostra, non vi pare? Non è da signore “. Sussurra la giovane contadina, rabbrividendo sentendolo così vicino a sé.

“ Te l'ho già detto, ricordi? Io voglio che tu sia mia, e solamente mia “. Risponde lui in tono deciso, guardandola. “ Io ti amo. Sei nei miei pensieri da quel giorno, quando Dimitri ti ha investita con la carrozza. Non ce la faccio più a restare senza di te “. Le accarezza i capelli lui, sentendo il profumo della ragazza per la quale ha ormai perso la testa. Che gli importa di essere nobile e del prestigio, se non può essere felice? Alla ragazza sfugge un leggero sospiro: da prima pensava che il conte stesse solo giocando con lei, e che mai avrebbe voluto una vera relazione con una semplice popolana. Ma adesso le cose sembrano diverse: adesso anche lei sente una sorta di fuoco dentro di sé, sente che ciò che ha provato e che prova per lui non è una semplice cotta, ma amore. Si volta e lo guarda intensamente, mentre lui ricambia lo sguardo. “ Baciami “. Fa ad un certo punto lui, per poi metterla spalle al muro e baciandola intensamente, con passione. Da prima quel bacio fa sgranare gli occhi a Christine per la sorpresa, ma dopo alcuni secondi di imbarazzo anche lei ricambia il bacio, chiudendo gli occhi per godersi quel momento. Il suo cuore si scioglie, non le importa più nulla delle convinzioni sociali, non le importa nulla se lui è un conte e lei una contadina. Porta una mano tra i capelli di lui, senza interrompere quel bacio. Si devono staccare dopo alcuni minuti per riprendere fiato, lei rossa in viso.

“ S… signore è stato… “: Mormora, ma lui le prende la mano, che la ragazza ha portato al petto vicina al cuore, che batte fortissimo.

“ Viktor. Chiamami solo Viktor “. Le sussurra lui, come nel loro ultimo incontro. Poi la bacia di nuovo, e stavolta lei ricambia senza esitare. Ma il loro amore non avrà per nulla una strada facile da percorrere, per nulla.

 

Italia, città di Bologna. Anno 2016.

Una giovane ragazza dai capelli corvini cammina nei pressi di una villa, la stessa nella quale Alice entrò qualche giorno prima. Fa abbastanza freddo, essendo Dicembre inoltrato. La ragazza non indossa che un leggero soprabito, e pare smarrita mentre guarda quella villa che somiglia ad un castello. Non sa spiegarsi come mai sia giunta sin li, sa solamente che in seguito ad alcuni strani sogni riguardanti quel maniero è stata presa dalla curiosità. Riflette un momento: che sia una villa abbandonata? Beh, a giudicare dallo stato del giardino potrebbe essere. La giovane osserva a terra: è un'amante dei fiori e della natura, e vedere quel disastro non le piace per nulla, essendo lei abituata a vedere fiori stupendi, coltivati nella serra della madre. A giudicare dall'apparenza la donna avrà all'incirca 25 anni, e pare avere dei bellissimi occhi color dello zaffiro. Trovando la porta della villa semi aperta decide di entrare, troppo presa dalla voglia di conoscere la verità: perché sogna una casa che non ha mai visto prima? Che sia una coincidenza o meno, lei lo deve sapere. Fa qualche passo, per poi decidere di parlare. “ C'è… c'è nessuno? Perdonatemi, ma la porta era aperta e così… “. Non finisce la frase: si sente inquieta. È come se qualcuno la stesse spiando, non sa spiegarsi bene chi o che cosa. “ Santo cielo, è meglio che esca di qua “. Sussurra la ragazza, non sapendo che qualcuno si è già accorto della sua presenza. Si dirige in fretta verso l'uscita, ma quando fa per andare al cancello ed uscire questo si chiude davanti a lei, come fosse stato telecomandato da qualcuno. “ Ma cosa… “. Mormora, cercando di aprire quel pesante portone. Una risata la fa sussultare: ma un momento, pensa. Lei ha già sentito quella risata! Nei suoi sogni ha udito quella voce che le mette sempre paura, una voce che sembra parlare direttamente alla sua anima. “ Chi sei?! “. Inizia a gridare lei, spaventata. La risata non cessa, ed è seguita da un vento freddo che scompiglia i capelli della giovane, che in seguito sente un tocco gelido sulle sue spalle. La mora sussulta, mentre sia il vento che la risata cessano. Adesso è proprio una frase ciò ce ode.

Eccoti qui. Ti stavo cercando da una vita intera. Da 416 lunghi anni, mia cara “. Ride nuovamente il misterioso individuo, mentre la ragazza trema di paura.

Chi sei… “. Ripete in preda al panico, e scuotendo nuovamente quel cancello tentando di aprirlo.

Non importa chi sono… sappi che questo luogo sarà la tua tomba. A meno che… “. Di nuovo! Una brezza fredda, seguita da una salda presa sul suo ventre. La ragazza inizia ad agitarsi, mentre il misterioso “ aggressore “, se così si può definire, le da un bacio sul collo. “ Hai ancora quel profumo… “. Sussurra lui, mentre la ragazza scalcia e si dimena.

Lasciami! Chi… ah! “. Grida spaventata: dopo essere riuscita a liberarsi da quella presa è in fine caduta a terra, mentre chi precedentemente l'ha afferrata è rimasto impassibile a guardarla. Gli è caduto il cappuccio, rivelando i suoi capelli corvini. Ha degli intensi occhi color oceano, ed una cicatrice sul viso. Cicatrice che impressiona e non poco la giovane misteriosa, che inizia a tremare.

Visto? Questo è il regalino che Dimitri ed Amanda mi hanno lasciato, dopo avermi sigillato in quel maledetto libro. Ma non temere, presto recupererò totalmente il mio aspetto originario “. Ha delle ali. Ha delle meravigliose ali corvine, che ricordano appunto quelle dell'animale. È evidente che è lo stesso uomo che ha aggredito Giada, come mai adesso starà attaccando quella misteriosa ragazza?

Io non li conosco! Non so chi sia tu, quindi lasciami in pace “. Commenta solamente la mora, ansimando spaventa a morte. Lui prende una piuma, per poi guardarla. E quello sguardo freddo manda una scossa di paura alla giovane ancora a terra.

Precisamente 416 anni fa, quei due bastardi mi sigillarono. Mi chiusero in quel libro a marcire. Ma non essendo più in vita Viktor e Christine, quel sigillo era limitato: sarebbe durato solamente 416 anni, dopo di che si sarebbe spezzato. Mi sarei potuto liberare, ma ad un caro prezzo: non avrei riavuto il mio totale aspetto originario sino a quando non avessi preso il libro e la chiave, sottraendo il potere dei Meekhiv e ripristinando totalmente il mio“. Meekhiv? Perché quel cognome non è nuovo alla mora?

Meek… ah! “. La donna non finisce la frase, che si prende la testa tra le mani e grida: atroci visioni si stanno facendo strada nella sua mente. “ Basta! No! “. Grida, mentre l'altro le punta la piuma nera, pronto ad attaccarla.

Dammi quello che voglio “. Sussurra, ma una piuma nera lo ferisce di colpo, come fosse stata un pugnale. Sanguina ad una spalla, ma la ferita si rigenera subito. Non pare affatto sorpreso questa volta, mentre la giovane rimane a terra spaventata.

Lukas “. Fa una nuova voce, eppure è una voce che a lei pare famigliare. “ Come hai osato entrare proprio nella mia villa? Vuoi morire subito? “. Dei passi, mentre la ragazza sussulta vedendo finalmente chi l'ha salvata. Le pare quasi di conoscerlo da sempre, anche se a giudicare dal suo abbigliamento non è italiano ed appartiene a qualche famiglia nobile.

Oh, ma guarda chi c'è. Non pensavo che saresti ricomparso così in fretta “. Ribatte deciso Lukas, il demone che giorni prima aggredì Giada chiamandola Evitha. “ Ciao, Viktor “. Lo saluta come se lo conoscesse da sempre, ed in effetti è proprio così: Viktor e Lukas si conoscono sin dal 1600, sono cresciuti insieme come fratelli pur non essendolo di sangue. Senza rispondere il giovane nobile si avvicina alla mora ancora a terra, porgendole la mano.

State bene? Vi siete fatta male? “. Chiede, mentre lei scuote il capo e lo guarda intensamente.

Mi sembra di conoscervi… “. Sussurra, mentre lui le sorride appena. Lukas assiste alla scena, per poi infuriarsi e lanciare nuovamente una piuma per dividerli.

Siete davvero patetici “. Sibila alterato. “ Ma provvederò io stesso a dividervi una volta per tutte “. Ghigna, mentre alla donna ritorna il forte mal di testa.

No! No, lascialo stare! Non fargli male! “. Si tiene la testa tra le mani, mentre una forte luce bianca la circonda. Lukas la guarda qualche istante, per poi ghignare come se una cosa che pensava da tempo fosse stata confermata. Ride sguaiatamente, mentre lei lo guarda.

Sei davvero tu “. Ghigna, per poi scomparire in una ventata d'aria gelida. La ragazza si alza, per poi correre al cancello che finalmente pare essersi riaperto e correndo fuori. Dimitri ricompare di di fianco al suo signore: avendo sentito il trambusto è infatti accorso. Ha visto la ragazza correre fuori in preda al panico.

Signore! Ma chi era quella donna…? “. Chiede, mentre lui fa un ghigno, guardando nella direzione dove la ragazza è scomparsa.

Christine… la mia Christine “. Sussurra, per poi girarsi e lasciare atterrito il giovane: Christine? Quella ragazza era davvero la reincarnazione della sua signora?

Ciao raagzzi! Eccomi con il capitolo 11, che ve ne pare? Finalmente Christine ha fatto la sua comparsa, ma non ha ricordi della sua vita precedente, solamente visioni confuse. Che ne pensate del flashback nel passato e della nuova dichiarazione di Viktor, stavolta ricambiata dalla bella contadina? Cosa accadrà adesso nel 2016, dopo l'attacco di Lukas? Christine ricorderà il passato? Su, ditemi che ne pensate, ci tengo! Un bacio

Sara Garcia

 

   
 
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