Capitolo 1 - Buongiorno - Revisionato
Capitolo 1 - Buongiorno!
Adrien appoggiò le mani sul marmo nero del lavandino e
rimase a fissarsi nello specchio.
Nonostante gli ultimi giorni fossero stati notevolmente impegnativi, non aveva l’aria particolarmente
sciupata.
La settimana scolastica era stata appesantita da numerose
interrogazioni, un paio di servizi fotografici e le solite attività extra che suo
padre gli imponeva perché propedeutiche alla carriera.
Aveva sperato nel weekend per riposarsi, portarsi avanti con i compiti ed organizzare qualcosa con i
suoi amici. Purtroppo però le prove di una sfilata di beneficenza per la
fondazione di Médecins sans Frontières lo avevano allontanato notevolmente dai
suoi progetti originari.
La settimana era poi ricominciata, il lunedì mattina, con un bel combattimento
che, di fatto, gli aveva impedito di recarsi a scuola.
“Beh nonostante tutto sono sempre uno splendore” concluse
il giovane dichiarando chiusa l’ispezione. “Chi si loda s‘imbroda, caro il mio
signorino” miagolò Plagg dondolando sulla schiena, mentre con le quattro zampine
teneva fermo un grosso pezzo di Camembert per addentarlo a fondo.
Il ragazzo sogghigno “ Beh ieri ero MA-LA-TO dovrei essere almeno un po’ pallido
ed invece niente, i miei geni me lo impediscono…”
Plagg gli rivolse uno sguardo di sbieco leccandoli le
dita per non sprecare neanche una goccia della sua ragione di vita ”Ti devo
forse ricordare che non eri veramente malato ma che abbiamo semplicemente
eliminato il solito akumizato?"
Adrien sospirò, come poteva dimenticarselo!
Il combattimento più strano che avesse mai fatto. Un
allevatore di lumache aveva deciso di portare colei che sperava diventasse la
sua fidanzata a visitare il proprio allevamento. La ragazza per quanto
interessata al giovane, non poté far a meno di fare qualche battuta per cercare
di superare il naturale ribrezzo che quegli esserini striscianti le provocavano.
L’insicurezza dell’allevatore fece il resto: sentendosi deriso e sminuito era divenuto
terreno fertile per il seme del male di Papillon che lo aveva trasformato in Escargot.
Sotto quelle sembianze l’akumizato aveva portato
l’attacco bloccando
con la bava
appiccicosa chiunque gli fosse capitato a tiro. Non era stata una
battaglia
concitata ma avevano dovuto giocare di astuzia perché Escargot,
pur non essendo
rapido nei movimenti, si era dimostrato un nemico temibile. Una volta
colpiti
dalla sua bava si restava come in trance in balia degli eventi; la sua
mira infallibile ed il fatto che fosse morbido e viscido aveva
creato con pochi
problemi alle armi dei due eroi.
Questo scambio lento e calcolato di colpi però gli aveva dato modo di trascorrere
un po’ più tempo del solito con la sua
amata. Il sorriso dolce, gli occhi azzurro cielo che gli ridevano canzonatori, i
suoi movimenti fluidi mentre evocava il Lucky Charm, niente ai suoi
occhi appariva meraviglioso quanto la sua Lady! Gliel’aveva anche sussurrato durante
quello strano combattimento ed in risposta gli era stato detto di "non fare
il lumacone!”
Adrien Sospirò. Perso nei suoi pensieri sussultò quando
una voce saccente gli arrivò all’orecchio “ehi Romeo guarda che non arrivi a
scuola neanche oggi se non ti decidi a vestirti!!"
Riscossosi butto
un’occhiata al riflesso dell’orologio che era alle sue
spalle e in quel mentre realizzò di essere ancora con
l’asciugamano legato ai fianchi così come venti minuti prima
quando era uscito
dalla doccia.
“Accidenti farò tardi!” urlo togliendosi al volo l’asciugamano e gettandolo nel
cestino dei panni sporchi per poi dirigersi con passo spedito al guardaroba per
prendete biancheria e vestiti puliti.
“Ti prego ho appena mangiato..” protesto il kwami! “E tu
allora non seguirmi in bagno! - gli rispose il biondo - Arrivo Nathalie” disse
poi alzando un poco il tono della voce per
farsi sentire dalla donna che bussando alla porta lo avvisava che la macchina
sarebbe stata pronta per portarlo a scuola da lì a cinque minuti.
***
“Sono in ritardo, sono in ritardo, sono in RITARDO!”
Marinette saltellava per tutta la stanza su un piede solo mentre cercava di
infilarsi nei pantaloni.
Quando ci riuscì sorrise trionfate, recuperò la giacca
posata sulla sedia e, infilandovi un
braccio , afferrò ,con la mano che sporgeva dalla manica, uno dei croissant che
la mamma le aveva posto su un vassoio assieme a dei biscotti al cioccolato e al
succo. Addentò il dolce mentre terminava di vestirsi, poi afferrò il bicchiere e bevve una generosa
boccata del suo contenuto, infine prese la borsa e si diresse velocemente verso
la porta ci casa.
Di colpo si blocco e con uno sbuffo appoggio la cartella
per terra e corse in bagno. “ Non posso mica uscire senza lavarmi i denti
Tikki!” spiego all’esserino rosso che aveva messo il capo fuori dalla sua
borsa che la ragazza teneva a tracolla e la guardava interrogativa. “… e se
mentre vado a scuola – continuò dosando il dentifricio
sullo spazzolino e cominciando a strofinare - cado inciampo e perdo i sensi e
Adrien è costretto a farmi la respirazione bocca a bocca e si schifa perché ho
qualcosa tra i detti!! Sarò rovinata per sempre!!”
“Come vuoi Marinette – squittì la piccola amica – ma
anche ad arrivare tardi tutte le mattine non ci fai una gran figura..”
“Ho fatto, ho
fatto” comunicò la ragazza mentre usciva
dal bagno e si dirigeva di corsa verso la porta di casa attraversandola.
“Marinette!” la chiamò sua madre mentre la ragazza era
già sul pianerottolo “ Si ciao mamma devo andare scusa…”, ” No Marinette la cartella!” Sospirò la madre porgendole la borsa mentre
le andava in contro “ ah grazie mamma
vado, BACIO!” disse precipitandosi giù
per le scale “ Ma dove avrai la testa..” disse Sabine chiudendo la porta dietro
le spalle della figlia che era già quasi in strada.
“eh lo so io…” ridacchio l’insettino rosso ben nascosto
nella borsetta.
****
Marinette terminò di salire le scale proprio nel secondo
in cui la campana della scuola decretava la fine degli accessi all’istituto.
Dell’insegnante non c’era ancora traccia, così tirando un sospiro di
sollievo si sistemo e aprì la porta
della classe.
“Ciao Marinette, anche oggi ce l’hai fatta eh?” disse
Alya rivolgendole un grosso sorriso.
L’amica stava armeggiando con il cellulare - sicuramente
ha a che fare con il Ladyblog - pensò la
nuova arrivata sorridendo, rimanendo però ferma davanti la porta per lanciare una
rapida occhiata alla classe. “Ciao a
tutti” una voce dietro le sue spalle la fece sobbalzare e quasi svenne quando
sentì una calda mano sulla spalla “ Marinette la professoressa entriamo”
“Ah-a si, scusa A-Adrien ” balbetto la giovane
arrossendo e dirigendosi velocemente verso il proprio banco seguita rapidamente
dal giovane biondo.
La lezione passo lentamente la professoressa assegno i compiti e proprio
verso la fine della lezione precisò “Adrien, Marinette venerdì dovrete
recuperare il compito che avete saltato ieri, visto che eravate assenti.
Ovviamente non sarà uguale a quello di vostri compagni ma mi aspetto che sarete
preparati visto il preavviso. E ripassate tutti, non si sa mai “ Aggiunse
alzando la voce per cercare di sovrastare il suono della campanella che
annunciava l’inizio dell‘intervallo
Che
strano pensò Marinette eppure
mi sembrava di aver visto la sua macchina davanti alla scuola poco prima dell’
inizio dell’attacco. Mah probabilmente il gorilla lo avrà riportato di corsa a
casa per metterlo al sicuro.
“Marinette – si senti chiamare e per un attimo si guardò
intorno perplessa. Poi abbassando gli occhi vide Adrien, il suo Adrien, che la guardava
sorridente. Affascinata da quella
visione la ragazza faticò a capire cosa le stesse dicendo fino a che Alya non
intervenne “ Marinette! Adrien ti ha
chiesto se vuoi ripassare con lui per l’interrogazione di venerdì. Vuoi dirgli
cosa ne pensi?
“Ah bh- beh io non penso cioè si di solito penso, ma non ora. No volevo
dire…Forte!! Nnoo tu sei forte, no io sono forte volevo dire insieme siamo forti…- ehm
divenendo paonazza – noi insieme! Ok va bene!” concluse stremata, mentre
l’amica sedutale accanto alzava gli occhi al cielo.
“Forte! - Le
rispose il compagno di rimando facendole l’ occhiolino - Ci vediamo giovedì allora!
“Ciao
Adrien, ciao Ninò” – rispose Alya scuotendo la
testa i ragazzi si stavano allontanando e mentre li seguiva con lo
sguardo. Poi voltandosi verso l’amica esclamo “ Marinette,
possibile che tu non
ci riesca proprio!” “Che diavolo ho detto! “
domandò interrogativa la ragazza
coprendosi il volto con le mani per nascondere il suo
sconforto…”Mah - balbettò
la bruna - capisco che non riesci a
pesare, ma non ti ascolti neanche quando gli parli?
“No, mai - gemette -
se fossi consapevole di tutte le fesserie che riesco a dire in due
minuti davanti ad Adrien resterei pietrificata!” appoggiando poi la testa sul
banco e nascondendo il viso tra le braccia.
***
“Maledizione! imprecò volgendo la schiena all’ampia finestra da cui
aveva osservato il mondo fino ad un istante prima. “ Ho cercato a lungo, ho
aspettato, ho dovuto agire per scovarli- serrò le dita attorno l’impugnatura
del bastone che teneva in mano quasi volesse spezzarla. “ e ora vengo rallentato da due ragazzini. Ah
questo mai! Non lo permetterò!” Sibilò mentre un lampo d’odio attraversava il
suo sguardo.
Doveva capire, doveva cambiare strategia!
Il suono metallico di un telefono lo distolse dai suoi
ragionamenti “ Si?” “ Signore la videocall
con Londra è attiva. Quando vuole iniziare accenda il monitor sul canale
nove”
“Grazie” rispose gelido riattaccando subito dopo.
Un fruscio leggero, come di ali, lo fece voltare
“Tranquillo amico mio – disse sogghignando posando lo sguardo verso il punto da
cui si era originato il rumore - presto
i tuoi amici saranno nelle mie mani e nessuno potrà più fermarmi!
**
Ciao a tutti,
questa volta mi cimento in un ardua impresa sto
scrivendo una fanfic sui una serie che non ho ancora terminato di vedere e
punto ad una long, cosa che non ho mai fatto! Vi prego quindi di darmi i vostri
preziosissimi pareri con una certa indulgenza :-)
Questo è un capitolo introduttivo, che serve per
capire dove siamo e mettere le basi per ciò che avverrà dopo...e in mente ho
molto altro!
Spero vi piaccia a presto!
Cris
ps
Note del 14 maggio:
1) il capitolo è stato revisionato per togliere alcuni refisi dovrei aver tolto almeno i principali.
2) Per gli amici poco esperti di Amine che mi hanno chiesto di leggere
questa mia impresa suggerisco di dare un'occhiata al seguente link per
inquadrare il contesto Miraculous - Le storie di Ladybug e Chat Noir