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Autore: shinepaw    22/04/2017    3 recensioni
Bella e Leya stanno finalmente insieme, ora che quest'ultima ha deciso di restare. E vissero felici e contente? Tra un rivale agguerrito, proposte speciali e un passato ancora non lasciato completamente alle spalle, il lieto fine si prospetta - non solo per loro! - lontano... se non irraggiungibile!
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Sequel di Juliet & Juliet.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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Leya's point of view

Uno spensierato chiacchiericcio è il sottofondo della serata. Bella è seduta accanto a me e la sua mano è sotto la mia. A essere sincera, le feste migliori sono quelle alla villa, come quella di stasera, anche se non ho la più pallida idea di cosa ci sia da festeggiare.

Mi squilla il cellulare: è una persona decisamente importante e cara. Mi alzo, lanciando un'occhiata di scuse alla mia ragazza e portandomi il telefono all'orecchio mentre mi allontano.

- Pronto?

- Ciao, Leya.

- Ciao, Dragan! - esclamo, felicissima di sentire la sua voce. Mi manca parecchio... - Come stai?

- Ah, io... - ride sommessamente, quasi l'avessi colto alla sprovvista. - Sto bene. E tu...? Tutto a posto? Mikhail?

- Tutto a posto, stiamo bene - confermo, sorridendo e giocherellando con i capelli. - Al momento sono a cena.

- Oh, non...

- Dragan - sbuffo, sapendo cosa sta per dire. Mio fratello ha preso tutto da lui, sotto quest'aspetto.

- Leya - replica nel mio stesso tono, prima di ridurre la voce ad un mormorio. - La settimana prossima vengo da voi.

Per un attimo smetto di sorridere, dalla sorpresa.

- Cosa...? La... la settimana prossima?

- Lo so che è un po' improvviso, ma non mi tratterrò a lungo, tre o quattro giorni - borbotta, prima di sbuffare impercettibilmente.

- Oh. OH - ripeto, tornando a sorridere più di prima. - È fantastico. Sul serio, è fantastico. Sono così felice... e anche Mikhail lo sarà, vedrai. Non vedo l'ora!

Ride piano, di nuovo. Amo la sua risata, è un suono così prezioso. È triste pensare che un tempo non ridesse mai.

- Ti lascio cenare - dice in tono affettuoso. - Ti faccio sapere quando arrivo.

- Okay! Ciao, Dragan!

Mi siedo sull'erba, vicino alla piscina, concedendomi un po' di tempo per pensare.

Non ci posso credere... Dragan verrà qui. Lui e mio fratello s'incontreranno per la prima volta. 

Sorrido, immaginandomi un incontro tenerissimo, fatto di abbracci e forse anche qualche lacrima. Scuoto il capo. Non è detto che vada così.

Forse verrà anche Liam... e io voglio Bella al mio fianco, rifletto. Qualcuno si siede accanto a me. È Bella.

- Ehi.

- Ehi - replico, lanciandole una lunga occhiata. A volte mi pare incredibile il fatto di essere riuscita a conquistarla.

- Non tornavi più, quindi ho temuto che fosse successo qualcosa e son venuta a controllare - asserisce, giocherellando con un filo d'erba.

- Non ti preoccupare. Era una buona notizia.

- Sì?

Mi poggia la testa sulla spalla e io arrossisco, sentendomi colmare di felicità.

Ti amo ti amo ti amo.

- La settimana prossima viene qui il padre di mio fratello - la informo, prendendole la mano che sta giocherellando con i ciuffi d'erba e intrecciando le dita alle sue.

- Davvero? È proprio una bella notizia.

- Voglio che tu venga con me - bisbiglio, posando il capo sul suo.

- Io? Perché? - chiede, bisbigliando anche lei.

- Perché sei importante per me. E anche Dragan lo è.

- Hmmm...

- Verrai? - mormoro, baciandole una guancia e poi il collo, dolcemente. Mugola sommessamente, chiudendo gli occhi.

- Verrò - acconsente, piegando la testa per cercare le mie labbra.

~~~

Misha's point of view

Io, Liam, Leya e Bella siamo all'aeroporto ad aspettare mio padre. Sono estremamente nervoso. Da quando mia sorella mi ha annunciato che sarebbe venuto qui... non riesco a pensare ad altro.

- Andrà tutto bene - sussurra Liam, accarezzandomi una mano e strofinando il naso contro la mia guancia. - Sono qui. E poi ci sono anche Leya e Bella...

Gli stringo la mano, cercando di scaricare la tensione. Perché sono così in ansia? Nulla, non c'è assolutamente nulla che potrebbe andare storto. Ma non riesco a convincermene.

Leya si stacca d'un tratto dalla sua ragazza, siccome erano abbracciate, controlla il cellulare e poi si volta. Sconosciuti ci passano davanti, raggiungendo altri sconosciuti che li aspettano. Mi sento un poco impaziente.

- È arrivato? - chiede Bella.

- Credo di sì - le risponde mia sorella, studiando il flusso di gente che va e che viene. E si allontana, quasi correndo. - Dragan!

Aguzzo la vista: mio padre è alto, più alto di me, ben vestito; porta un paio d'occhiali da sole fra i capelli scuri, lievemente scompigliati, e abbraccia Leya con dolcezza.

Il cuore inizia a battermi più velocemente. Probabilmente m'irrigidisco, involontariamente, perché Liam mi dà una pacca gentile sul capo e mi bacia la guancia.

Leya torna da noi insieme a mio padre. Mi costringo ad abbozzare un sorriso. Anche lui sorride, notandomi. Un sorriso leggero, quasi imbarazzato. È nervoso anche lui.

- C-ciao... - borbotto. Il mio ragazzo mi sfiora una spalla, rassicurante. - ... Dragan.

Inaspettatamente mio padre mi abbraccia, stringendomi forte. Arrossisco.

- Mikhail... Mikhail - mormora. Il suo accento è uguale a quello di Leya. Lentamente ricambio l'abbraccio, e il pensiero di star abbracciando mio padre... mi scombussola lo stomaco, il cuore, la testa.

Singhiozzo, senza riuscire a trattenermi. Lui mi stringe ulteriormente. Mi scosto dopo un po' per asciugarmi le lacrime.

- S-scusa... - singhiozzo, tirando su col naso. Mi sorride dolcemente. I suoi occhi sono scuri come la liquirizia, esattamente come i miei.

- Non ti scusare - ribatte con altrettanta dolcezza. Per un secondo sembra non saper cosa fare delle proprie mani, forse vorrebbe asciugarmi il viso o farmi una carezza, ma lascia cadere le braccia lungo i fianchi. - Non c'è nulla di male...

Mi giro e affondo il volto nel petto di Liam, riprendendo a piangere rumorosamente. Il mio ragazzo mi accarezza la schiena.

- Shh, amore mio... - bisbiglia, lasciandosi sfuggire una risata sommessa.

- Tu... devi essere Liam, giusto? Piacere di conoscerti - dice mio padre, stringendogli la mano.

- Piacere di conoscerla - replica garbatamente Liam, continuando al contempo ad accarezzarmi. Lo amo così tanto...

- Dammi pure del tu.

- Dragan, lei è Bella - trilla Leya, al settimo cielo. Alzo la testa per non perdermi la scena, asciugandomi di nuovo rapidamente il viso. Liam mi abbraccia delicatamente. - La mia ragazza!

- Piacere di conoscerti - ripete mio padre, porgendole la mano. Bella pare l'unica relativamente indifferente a questo... ricongiungimento, però se è qui ci sarà un motivo e quel motivo porta il nome di mia sorella, poco ma sicuro.

~~~

Anche se aveva detto che si sarebbe trattenuto al massimo quattro giorni, alla fine Dragan ha deciso di restare una settimana.

Leya è felicissima. Si vede che hanno un rapporto molto profondo. E anch'io... anch'io sono felice, felice di tutti gli sforzi che mio padre sta facendo per inserirsi nella mia vita, del suo sguardo colmo di tenero affetto quando mi guarda.

- Mikhail...

- Hm?

Oggi siamo soli: Liam è al lavoro e Leya è a scuola. Ho promesso a mio padre che, non appena avrò terminato di pulire la camera mia e di Liam, lo porterò a conoscere i miei genitori.

- Ho notato... sei sempre in maniche lunghe. Perché? Non hai caldo?

Sussulto vistosamente.

- Ah, io... io...

Mi volto, fronteggiandolo. Sembra preoccupato.

- Io... - ripeto, senza sapere cosa dire. Distolgo lo sguardo dal suo, prima di arrotolare le maniche fino ai gomiti e mostrargli i polsi. Lui deglutisce, allungando una mano e sfiorando i segni su di essi. Rabbrividisco.

Lentamente mi riabbassa le maniche e prende il mio viso tra le mani, accarezzandomi dolcemente. I nostri occhi s'incrociano e stavolta sostengo il suo sguardo.

- N-non piangere, p-papà - balbetto, sorpreso. - Sto b-bene...

- Siamo una famiglia disastrata - dice, abbozzando un sorriso.

- Già.

Ci abbracciamo. Mi piace la mia famiglia disastrata.

~~~

- Papà? Papà, sono io, Misha.

La porta si apre e io vengo travolto da un tornado canino di gioia di vedermi.

- Ang-... Angel, ciao, piccola peste - rido, stringendole le braccia al collo mentre lei mi riempie di baci.

- Ciao, tesoro! Avrei dovuto immaginare che eri tu, era così ecc-... oh? Salve...

- Salve - replica Dragan. Mi alzo, perché la mia amica canina mi ha costretto a terra.

- Papà... - esordisco, nervoso, sorridendo. - Lui è... m-mio p-padre.

- Hm-hm.

- Dragan - si presenta, porgendogli la mano.

- Dylan - risponde cortesemente lui, stringendogli la mano. - Entrate pure.

Lo seguiamo all'interno. Mi sento un poco inquieto, ma la presenza di Angel è un ottimo calmante.

- Olly! C'è qui nostro figlio!

- Misha? È da tanto che non passi, come s-... oh.

La loro reazione non mi piace, penso con ansia, continuando ad accarezzare il nostro cane.

- C-ciao, pa'... sto... sto bene, volevo p-presentarvi mio p-padre...

Lui assottiglia lo sguardo e i suoi occhi viola si fanno duri.

- Dragan - si presenta di nuovo.

- Olly.

- So che è una cosa improvvisa, ma desideravo conoscere le persone che si son prese cura... hanno cresciuto così meravigliosamente Mikhail.

Loro inarcano un sopracciglio nel medesimo istante. Il medesimo sopracciglio. Soffoco una risatina.

- Vorrei parlarle, se non le dispiace.

- Ah, certo, parliamo pure.

Dragan mi lancia una rapida occhiata mentre si allontanano. Io resto solo con Angel D. Junior e il mio moro genitore.

- Stai bene... davvero? - mi chiede, portando una mano sulla mia guancia per farmi una carezza.

Annuisco.

- È stata una sorpresa - sospira, scuotendo il capo.

- Voi... voi sarete sempre i miei genitori - mormoro, abbassando lo sguardo. - E, papà... grazie.

- Di cosa? - ribatte dolcemente, abbozzando un sorriso.

- Di tutto quello che hai fatto per me... - sussurro, percependo un nodo in gola. Se non fosse stato per lui... non avrei mai conosciuto Liam, non avrei mai conosciuto Leya, non avrei mai conosciuto mio padre... non avrei mai ricominciato ad apprezzare la vita.

- Oh tesoro - dice, stringendomi forte, e io piango perché gli sono così grato. - Tu... sei la cosa più preziosa che abbia insieme a tuo padre. Non ti avrei mai più lasciato solo. Eri... eri un bambino e tutto quello... era troppo. Ai miei occhi... ai nostri occhi sei e sempre sarai il nostro bambino, Misha.

- Papà... - singhiozzo, e lui mi bacia il capo.

- Eravamo preoccupati - inizia a bassa voce, accarezzandomi i capelli. - Riguardo a tuo padre. Preoccupati che potessi stare male o ti facesse star male...

Oh. Quindi è per questo... per questo...

- Ma se sei felice, amore mio... a noi va bene. Non hai nulla di cui preoccuparti. Io e papà saremo sempre qui per te...

Tornano Dragan e il mio biondo genitore. Sembrano rilassati. Angel abbaia e saltella loro intorno, scodinzolando, prima di tornare da me. Anche a lei piace la mia famiglia disastrata.

-

Note dell'autrice:
buon pomeriggio, pasticcini! Pensavo di terminare prima questo capitolo, ma vabbe'. Spero che l'apprezzerete, perché a me è piaciuto un sacco scriverlo. Prometto di rispondere alle recensioni di Patto con la luna! Baci
   
 
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