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Autore: Lunaticalene    23/04/2017    1 recensioni
Cosa accadrebbe se una sera, per caso, Victor Nikiforov urtasse la spalla di una vecchietta e questa, anzichè prendere l'urto come una svista decidesse di insegnare al piccolo Zar una lezione davvero importante?
«Una fata non sarebbe così magnanima da concederti l'opportunità di imparare.»
« Imparare che cosa?» deglutisce, il sapore aspro e secco del gelo della steppa che si condensa all'interno della trachea.
« Che le apparenze sono capaci di nascondere anche la persona che più amiamo. Da questo momento l'amore della tua vita non sarà più al tuo fianco. Da adesso vivrà in un regno d'incanto e se tu desideri riaverlo dovrai trovarlo. Cercarlo. E forse perderlo di nuovo. »
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Michele Crispino, Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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...but this is another story.
 

« Victor sant'Iddio riprenditi. Fate spazio o non respira »

« Sara sto bene » un loop, in cui si sente condannato. Una voce che non è certo di aver sentito. Ha smarrito Yuuri. Lo smarrito nel corpo della regina cattiva.
« Sara? E ora Sara dove l'hai vista? Hai battuto la testa Vicchan? » domandano preoccupati un paio di occhiali che lo guardano a testa in giù, sorreggendogli la testa.

« Yuuri » è un sospiro gli occhi che si sgranano e si richiudono. Le mani che corrono alle sue guance, le dita che le afferrano. Il collo che si allunga e le labbra, senza preavviso, che si schiantano contro quelle del proprio custode. Incurante delle voci, del rossore che percepisce caldo contro le punte fredde dalla propria pelle. Spingendo contro la soglia di un bacio per varcarla con necessità e terrore.

« … credevo di averti perso » un gemito spezzato, il rischio imminente di un piano. Il delicato tentativo di allontanarlo

« Ehi, devi aver sbattuto forte la testa se arrivi a pensare a queste cose. O hai bevuto troppo? » domanda, guardando con dolcezza al suo viso. Solo adesso il nugoletto di persone che lo circondano si fa nitido. Lo sguardo accorato di Lilia che si distende, le braccia di Otabek che abbandonano il sostegno alle sue gambe.
« Stavi parlando con Lilia e di colpo sei svenuto »
« Svenuto? » gli occhi azzurri che cercando uno sguardo preciso « Michele dov'è? »
« ...chiedimi anche di Celestino e hai nominato tutti gli italiani in questa stanza nel giro di due minuti. Sicuro che vada tutto bene? »
« Io...ho fatto un sogno. Credo. »
« Direi che è il caso di raccontarmelo » suggerisce il giapponese « Magari dopo che ti sei alzato da terra, uhn? »
« Io...era un sogno strano. C'eri tu. Ma non eri tu. Poi Biancaneve, Cappuccetto Rosso e... » occhi che muovono in cerca dell'italiano che, ad un passo da una porta-finestra aperta lo osserva, come se fosse appena uscito da un quadro astratto. Il tentativo di muoversi verso di lui che si interrompe, quando Yuuri lo convince a portarsi a sedere, per far fronte e dare un senso a quella perdita di sensi.
Un movimento circolare del bicchiere, mentre gli occhi dell'italiano sfiorano la coppia, le labbra che appena sorridono.
« A quanto sembra sei riuscito nel tuo compito » un battito di ciglia di rimmel dalla soglia di due occhi turchesi « Sono sempre fiera di te, piccolo Burattino » un sorriso di rosso dipinto, in un volto che adesso si mostra chiaro e tenue. Un abito blu ad avvolgerla come un guanto umano, mentre l'eco argentato della voce di fata si distingue nella moltitudine di brusii.
« Lo hai guidato bene. »
« Era il mio ultimo viaggio? »
« Di certo era l'ultimo che io posso custodire per te. Se assumo di nuovo la mia forma originale non posso più tornare umana. Le leggi della Foresta Incantata valgono sempre per me. Così come quelle della Caccia Selvaggia varranno un giorno per te. Sei ancora sicuro della tua scelta? »
« Tu sei certa della tua? » ogni momento di più. Le dita della fata nascosta sfiorano il cerchio d'argento che risiede al dito delle promesse d'amore.
« Sempre più certa » un sorriso incantato.
« Ma il cigno e l'orso? » domanda all'improvviso.
Il capo, dai corti fili di piombo che vengono scossi « Quella è un'altra storia, ma non è posta sul tuo sentiero. Sarai il migliore dei cavalieri che il piccolo popolo abbia mai avuto »
« Mi spiace che tu non sarai lì per vedermi. »
« Io ti vedrò sempre piccolo Burattino. E un giorno ai miei figli occorrerà una fata madrina, non credi? »
« Ma io non sono una fata. »
« Allora sposane una »
« Ma gli esseri umani non possono sposare le fate. Non se loro non rinunciano per sempre ad esserlo » un sorriso. Un sospiro da parte di lei. « E allora perdono il loro colore. Perdono buona parte del loro potere. »
« Isabella! » una voce che la richiama, la mano alzata. Un po' troppo forte. Un po' troppo egocentrica.
« Arrivo » replica, allungandosi a sfiorare di nuovo la guancia di Michele con le labbra. Senza lasciare stavolta il segno di una stella.

« Io non capirò mai che cosa ci trovi in quell'idiota. »
« Non domandare mai ad una fata cosa ci trova in un Re. La risposta potrebbe durare per mille e una notte » si ritira, lentamente, raggiungendo il Canadese, al cui braccio appende una mano.
La spalla che impatta contro quella della Tigre Russa.
« Guarda dove cammini, vecchia »
Un colpo di tosse, da parte dell'italiano, mentre la mano di Isabella si muove nell'aria, apparentemente a caso.
« Già » pronuncia rivolgendosi direttamente al proprio bicchiere « Questa è un'altra storia. »

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In principio volevo postare i due pezzi a distanza di un giorno ma dato che non sono capace di gestire il mio tempo libero (sig), non ho intenzione di lasciare una delle mie infortunate lettrici a bocca asciutta. 
E insomma...io mi sarei insultata per una fine di capitolo come la precedente, se mi fosse mancata la possibilià di andare avanti.
L'avventura di Michele e Victor in fiabilandia termina qui. Grazie per avermi tenuto compagnia in questo viaggio/esperimento, spero, per chi mi ha seguito, che i capitoli e la storia in genere vi siano piaciuti. 
Grazie a tutti quelli che mi hanno commentato: è un piacere immenso sentire la vostra voce e i vostri consigli.
Un abbraccio enorme e, per concludere questa "fiaba" come si deve: vi auguro una buonanotte e tantissimi bei sogni <3

 

   
 
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