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Autore: TeamFreeWill    23/04/2017    7 recensioni
Versione alternativa alla cura vista nella 10*03, ma s'integra con la puntata. (Ci sono missing moment della 10*03)
I pensieri di Sam mentre esegue la cura per purificare l'anima di Dean. Dean viene curato con la cura vista nella 8*22 e 8*23 :)
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
- Questa storia fa parte della serie 'I pensieri - Missing momet su Demondean'
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Quando hai detto che non hai avuto pietà di Cole nè che l'avrai di me, mi sono ammutolito.

Tu sorridi maligno. Soddisfatto. Compiaciuto.

Mi osservi. Mi fai paura. Il mio cuore però piange.

Arrivati al bunker, ti trascino fuori dalla baby.

All'interno sputi per terra. Ti fa schifo la nostra casa.

Ti trascino a forza nella cella.  Le manette attutiscono la tua forza.

La trappola del diavolo fa il suo effetto comunque. Non ti muovi più.

Me ne vado da te. Ti lasco lì solo per un’ora, imprigionato. Sorridi beffardo.

Chiudo a chiave la cella. Sospiro.

Quando ritorno e apro la porta sei pieno di rabbia.

Il viso illuminato dalla luce fioca è deformato dall’ odio che hai dentro.

"Eccolo il purificato" mi sfotte.

Lo sai da dove sono appena ritornato. Sai cosa ti aspetta.

Sai che sono stato in una chiesa. Ho confessato i miei peccati davanti a un crocefisso, piangendo.

"Dentro di te scorre sangue demoniaco, mostro" mi urla. Io vado avanti.

Benedico la cella. L'acqua santa che poi ti butto ti brucia la pelle.

Guardi la siringa riempirsi del mio stesso sangue con gli occhi neri.

Lo sto facendo per te, anche se continui a dirmi cose orribili.

Ti conficco l'ago nel collo a forza. Non sei mio fratello!

Offendi me, la tradizione di famiglia, quello che siamo ora. Offendi papà! Mi accusi di aver ucciso la mamma! Sai che ho spinto a far vendere l'anima a un poveretto. Mi dici che sono peggio di te!

Non ti dò soddisfazione. Ma dentro me piango. Spade sono le parole che si conficcano nel cuore.

Mi ripeti che sei Dean. Che ti piace il nuovo te!

No!  Quello che ho davanti è un cavaliere dell'inferno, non il mio fratellone.

Le ore passano. Il tuo stesso sangue ribolle nel tuo corpo, soffri.

Io sto male. Mi preoccupo per te, nonostante tutto.

Poi l’incubo ha inizio.

Basta un attimo di distrazione e ti liberi.

Mi stai per uccidere e ci sei andato vicino. Cristo! Non hai nessuna esitazione!

Grido di controllarti, ma niente. Non ci riesci.

Cass arriva in tempo, a fermare l'irreparabile. Grazie amico.

Però non posso sopportarlo. Piango. Mi dispero dentro di me.

Rimango fermo nel corridoio. Le gambe dopo un po’ cedono.

Mi ritrovo seduto a terra, tremante.

Continui a guardarmi con i tuoi occhi neri carichi di odio, mentre Cass ti porta di peso nella cella.

Ti sento urlare e imprecare contro il tuo migliore amico.

Nemmeno con lui sei clemente. Quanta rabbia hai dentro.

Devo alzarmi. Mi faccio forza. Mi trascino lungo il muro.

Riprendo a iniettarti il mio sangue purificato.

E’ la decima puntura che ti faccio, dieci ore che stai soffrendo.

Dieci ore in cui tu sei sempre più nervoso. Più arrabbiato.

“Fermatevi, non potete farmi questo!” ci grida!

Supplico Cass di addormentarti. Lui lo fa, anche per lui è dolore vederti così.

Prego Dio che la cura funzioni, perché altrimenti dovrò ucciderti stavolta.

Preferisco morire piuttosto che farlo. So che non ci riuscirei.

Il mio sangue purificato deve funzionare. Deve! Spero! Ti prego!

Poi il miracolo!

Due ore dopo riapri gli occhi. Sorpreso. Il tuo sguardo è diverso.

Non perdo tempo, m’incido il palmo. Pronuncio l’esorcismo per purificarti l’anima.

“Exsorcizamus te, omnis immundus spiritus. Hanc animam redintegra, lustra! Lustra!”

Contemporaneamente ti premo la mia mano sulla tua bocca.

La speranza cresce in me, ma anche la paura di aver fallito.

Una luce esplode dai tuoi occhi. Bianca. Accecante. Dolorosa a guardarla.

Svieni stavolta. Guardo Cass spaventato.

Ti prego fa che non l'abbia ucciso!

Vedere tuo fratello ridotto così ti uccide, ti annienta dentro.

L'attesa è snervante. Io inizio ad agitarmi Mi manca l'aria.

Il mio cuore perde un battito. Ti muovi. Riapri gli occhi.

Ed infine eccola! Una battuta delle tue che fa sperare che sei davvero Dean.

Io e Cass ci guardiamo. Titubanti. Spaventati. Guardinghi.

Per sicurezza ti butto l’acqua santa in viso.

Niente. Tu non soffri. Sorridiamo. Sollievo. E’ finita davvero.

"Bentornato fratello"

Non aspetto una risposta tua, ti abbraccio. Stretto. Possessivo.

Cass ti saluta poi ci lascia soli.

Sei confuso. Sorreggendoti ti riporto in camera tua.

La guardi. Ti siedi sul letto. Prendi la foto di mamma. Poi mi guardi.

“Scusa” mi dici sussurrando, guardando a terra. Soffre. Vergogna.

“Non eri te quello Dean” ti rispondo. Devi capirlo e accettarlo.

Ma poi non resisto! “Quanto mi sei mancato” ti dico piangendo.

Tu mi sorridi. Hai gli occhi lucidi.

“Bitch ho fame!” Mi spiazzi, ma sei tu. Questo è mio fratello.

“Ok jerk” rispondo. Poi scoppiamo a ridere.

Esco e in corridoio scivolo lungo la parete. Sospiro. Sorrido.

Non voglio per ora pensare al marchio, dico a Cass, mentre me ne vado al supermercato.

Al ritorno, dopo averti augurato la buonanotte e portato la cena, mi ubriaco in camera mia con del Whisky.

Voglio scordare questi mesi di sofferenza. D’ impotenza. Di frustrazione. Di rabbia.

Un pensiero prima di crollare nell’oblio “Ho salvato mio fratello.”



Note autrice
Nella mia mente Dean è stato curato così. Quella vista nella 10*03 non ha niente a che fare con la vera cura mostrata nella 8*22 e nella 8*23. Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti.
  
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