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Autore: Coso96    23/04/2017    3 recensioni
Molto tempo fa, gli universi erano invasi da ogni genere di creatura: succubi, grifoni e chi più ne ha più ne metta. Ma data l'incapacità di difendersi da esse, i mortali pregarono di essere salvati,così da poter vivere in pace.
Un essere senza nome li ascoltò, un essere che fu capace di creare un universo dove bandire tutti mostri. Noi lo chiamiamo "il primo Guardiano"
Si dice che abbia sacrificato la sua vita per sigillare il mostro più feroce , un mostro così feroce che avrebbe potuto disintegrare tutto e tutti con un solo gesto, ma questa è un'altra storia.
Ora, i Guardiani nascono e crescono in quell'universo, combattendo creature di ogni sorta e ignorando l'esistenza della maggior parte dei mondi.
Adesso, per colpa di un Guardiano un po' impulsivo, l'equilibrio è spezzato.
Spetterà a lui riportare l'ordine in uno strano mondo di animali parlanti.
Tra strambe conversazioni e personaggi eccentrici, il nostro eroe dovrà fare il suo dovere di guardiano: proteggere i più deboli dai mostri... E chissà, magari imparerà un paio di cose.
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Gli atti di bontà non sempre sono saggi, gli atti malvagi non sempre sono insensati. Noi, comunque, perseguiremo il bene."
Manoscritti del primo.

"2 giorni dopo gli eventi  della stazione di polizia"

"Quindi... Questa ragazza si trasforma col potere della luna e sconfigge i cattivi, giusto?" Chiese il giovane guardiano, intento a capire la trama del cartone che Daisy gli stava facendo vedere.  Era strano. Molto strano.
"Sì, hai visto che bei boccoli biondi?Assomiglia alla pettinatura della tua amica." Rispose Daisy indicando la bandicoot legata.
"Non mi somiglia per niente! E non sono sua amica!" Urlò quest'ultima.
"(Questa roba è la cosa più scema che abbia mai visto.)"Pensò a disagio il guardiano. 
In tutto ciò, Judy armeggiava con dei fascicoli che aveva preso alla stazione di polizia.
"Hmmmm... 12 casi, tutti scomparsi  nelle loro case, assenza di cadavere e svariate macchie di sangue..." Farfugliò la coniglietta, lo sguardo basso e pensieroso sui fogli leggermente spiegazzati.
"Ehi, Judy, cosa stai leggendo di così interessante?" Chiese incuriosito il ragazzo.
"Beh, in questi 2 giorni sono scomparsi 12 bambini. Guardando le macchie di sangue, si presume che siano morti, però... Io sono abbastanza sicura che siano vivi."La ragazza ricordò la promessa fatta ad un genitore disperato e uno sguardo determinato decorò il suo volto. Li avrebbe ritrovati e riportati a casa, a qualsiasi costo. 
Non aveva notato che lo sguardo di Francys si era incupito nel momento in cui aveva sentito "bambini", quando poi, senza preavviso, questo disse:" esco un attimo." 
"Cosa?! Col cavolo, sei ricercato!" La coniglietta vide il ragazzo ignorarla bellamente e alzarsi  per dirigersi verso l'uscita, quindi si lanciò sulla porta, bloccandola, ma lui si limitò a puntare gli occhi su di lei, facendola sentire improvvisamente a disagio.
"Spostati, ora." Disse. Le fredde parole del guardiano entrarono come una trivella nella mente della coniglietta, che si spostò senza indugio, stranamente impaurita dall'improvviso cambio di atteggiamento del ragazzo.
"Daisy, guarderemo dopo il tuo cartone, pensa alla bionda mentre sono via." La bambina tirò fuori un pennarello e guardò Coco con un sorriso che la fece preoccupare non poco.
"È ora del trucco." Disse allegramente, mentre la donna elettrica non poté fare altro che sospirare rassegnata.
"Judy..."  La ragazza sobbalzò alla chiamata del ragazzo e abbassò lo sguardo, palesemente intimorita dalla pressione psicologica che esercitava in quel momento con la sola presenza.
"S-sì?" Balbettò.
La mano del guardiano si poggiò sul suo capo, facendole così alzare lo sguardo, il ragazzo quindi alzò il pollice e con un sorriso da ebete disse:
"tranquilla, sarò invisibile come un ninja!" Dopodiché venne colpito da un pugno di Judy, incredibilmente irritata da questi cambi repentini di umore.
"Non fare mai più quella faccia, sei spaventoso quando sei serio!" Lo sgridò Judy, ma Francys si limitò a sorridere e ad uscire dall'appartamento. 
Nessuno vide che il suo sguardo si incupì nuovamente non appena chiusa la porta.
 Il ragazzo, ancora dietro la porta dell'appartamento, si accarezzò una vecchia cicatrice che aveva sul ventre, lo sguardo cupo nascondeva un po' di senso di colpa. 
"Cavolo, non avrei dovuto usarlo così alla leggera, dopo dovrò chiederle scusa."Sussurrò il ragazzo, poi sospirò.
"Vabbè, in caso mi sbagliassi, le prenderò qualcosa di carino." Detto ciò, sparì in una pozza di sangue.

" Zona di Rainforest"

Il guardiano stava correndo in quella oscura foresta, lo sguardo di un cacciatore che sta braccando la preda, quando, ad un certo punto, sentì un rumore di rami spezzati, poi un odore... Un odore a lui non sconosciuto: sangue.

Una vecchia donnola, sui 50 anni circa, si guardava intorno impaurita, il respiro pesante causato dalla corsa che aveva appena fatto. Aveva paura. Molta paura. Se non fosse stato per lei, quell'affare avrebbe divorato i suoi nipoti, suo figlio e lei, ma fortunatamente era riuscita a distrarlo il tempo che bastava per far sì che scappassero. Ma adesso era lei il bersaglio di quel coso.
"Beh, non vedrò crescere i miei nipoti" disse tristemente, mantenendo il profondo taglio che aveva sul braccio e ancorando la schiena su un masso. 
La donna sentì un ringhio soffocato provenire dal cespuglio di fronte a sè, poi lo vide. Un essere quadrupede con la mascella inferiore che sporgeva mostrando 2 enormi canini fatti per mutilare, le placche ossee di colore rosso nero che coprivano una pelle pigmentata di rosa, un corpo robusto e massiccio  probabilmente capace di sfondare senza problemi un'auto, una testa enorme munita di 2 occhi verdastri e uno sguardo estremamente affamato. 
L'essere cominciò ad avvicinarsi alla donnola, ma poi sentì qualcosa di spiacevole, lo sguardo affamato cambiato in uno più timoroso.
Si guardò intorno, ignorando la donnola ferita.
"Un guardiano? Qui? Perché?" Sussurrò l'essere.
"Perché no?"  Francys si erse dalla fitta boscaglia con uno strano ghigno sul volto, inquietando e sorprendendo la creatura allo stesso tempo.
" Vedo che ho interrotto il tuo pasto, è un peccato... perché morirai ora."
La creatura provò a fuggire scavando una buca nel terreno, ma il ragazzo scattò fulmineo e afferrò una delle  sue zampe artigliate.
"Voi Retor siete così deboli, ma rimanete creature utili." Fece Francys cominciando a stringere la zampa del Retor, finché quest'ultima non esplose letteralmente tra le mani del guardiano.
"Aaaaaaahhhggrrrrr...." Ringhiò il mostro.
"Se devi uccidermi, fallo in fretta, guardiano." Francys afferrò il cranio del mostro e frantumò la corazza ossea con la sola forza del palmo.
"Hai 2 opzioni: vivere continuando la tua patetica vita dicendomi dove si trova chi c'è dietro i bambini scomparsi... O morire patendo un dolore che persisterà anche dopo la tua morte. Quale scegli?" Fece minaccioso. La creatura spalancò gli occhi.
"E io come diavolo faccio a saperlo?" Il guardiano cominciò a stringere il cranio del Retor, le crepe formatesi su di esso fecero schizzare ingenti litri di sangue dalla testa del mostro.
"Non mentirmi. So benissimo che gli esseri deboli come te cercano sempre un mostro più forte per cui lavorare, altrimenti non sopravviverebbero, quindi... Hai 10 secondi." 
La donnola osservava il tutto con uno sguardo stupefatto. Chi diavolo era quel tipo?  Alla fine decise di osservare quello strano interrogatorio a senso unico.
"10..." Disse Francys cominciando il conto alla rovescia.
"No, fermo! Parlerò!" Francys allentò la presa, un sorriso soddisfatto decorava il suo volto, mentre la donnola aveva spalancato la bocca per la sorpresa." (Quel coso non ha retto neanche 2 secondi!)" Pensò scioccata la donna.
"Il padrone ha sentito la presenza di un paio di guardiani. Era tanto tempo che non divorava un guardiano, ma uno dei 2 sembrava decisamente troppo pericoloso, quindi ha aspettato che si allontanasse da quello più debole. Puoi lasciarmi andare, adesso? Ti prego" Supplicò la creatura. 
 Il ragazzo sorrise e accarezzò delicatamente  il cranio della creatura con l'altra mano.
"Mi spiace, ho mentito. Dopotutto... È il mio lavoro, no?""
"Ma ave..." La creatura non riuscì a finire: il ragazzo l'aveva uccisa schiacciandogli il cranio tra le mani.
Ucciso il mostro e pensando alle sue ultime parole, il ragazzo si rivolse alla donnola." Vai a casa, donnola, qui potrebbe essere pericoloso." La donna non se lo fece ripetere 2 volte e schizzò come un fulmine verso la civiltà, oltre la fitta boscaglia, non prima di ringraziare il suo salvatore.
Francys poggiò il ginocchio a terra e fece un verso irritato, rimuginando qualche secondo sulle parole del mostro.
"2 guardiani... Ma nei paraggi ci sono solo io e quella..." Fu in quel momento che realizzò dove era diretto il mostro.
"Diavolo!" Il ragazzo cominciò a correre verso l'appartamento di Judy, ma una fitta al petto lo rallentò.
"Che diavolo?!" Venature rossastre cominciarono a pulsare per tutto il petto del guardiano, bruciandolo letteralmente dall'interno e causandogli diversi spasmi, dopodiché... finirono di colpo, sorprendendo quest'ultimo.
"Al diavolo, ci penserò dopo al dolore."  
Sbuffò irritato, ignorando il buon senso.

"Tana del pannolino, appartamento di Judy."

Mentre Daisy si divertiva a disegnare sul viso di Coco, Judy farfugliava lamentele e ingiurie contro Francys"Stupido Francys, stupidi i suoi mostri,perché devo sopportarlo? Perché non lo faccio arrestare? Non ha fatto altro che darmi problemi, e ho il vago presentimento che me ne darà altri, ma quello sguardo..." 
"Sorellona..." La voce di Daisy la distolse dai suoi farfugliamenti.
"Che c'è, Daisy?" Chiese incuriosita mentre la piccola  finiva di disegnare sul viso della donna elettrica, la quale avrebbe voluto tanto morderla, ma attirarsi le ire della coniglietta e del guardiano non sarebbe stata una buona idea nel suo stato attuale.
"Penso che se il signore ha fatto quello sguardo così cupo, forse c'è un motivo." Delle stelline di emozione sostituirono i suoi occhi.
"Forse potrò assistere il signore mentre pesta qualche brutto mostro, yeeeeeeee!" Le parole di Daisy sorpresero Judy.
"No! Niente "yeeeeee" dovremmo stare lontane dai mostri, non sperare di incontrarli!"Urlò esasperata la maggiore delle 2.
 La bambina sorrise.
"Non vedo il problema, tanto ci sarà il signore a proteggerci, no?" Judy ci rinunciò: quella bambina era un caso perso." Non dovresti dare così tanta fiducia a uno che conosci appena." Disse. Nonostante fosse stata salvata da quel tipo, quello sguardo aveva destato in lei qualche sospetto."(E se fosse pericoloso?)" Pensò. 
La bambina gonfiò le guance, offesa dalle parole della sorella.
"Ehi, sono abbastanza grande per dire che il signore è una brava persona."
Judy ignorò la bambina e ricominciò a rimuginare sul guardiano e sul suo strano atteggiamento. Per quanto fosse strano, Daisy aveva ragione: un motivo doveva esserci, c'è sempre un motivo.
Un tonfo proveniente dalla porta la distolse nuovamente dai suoi pensieri, causandole anche un lieve spavento.
"Hm? È già tornato?" La ragazza si accinse ad aprire la porta, magari per fargli qualche domanda,  ma qualcosa la fermò. Un fetido olezzo cominciò a farsi strada nelle sue narici nello stesso istante in cui mise la zampa sulla maniglia.
"Che diav...?" Una melma viscida e nerastra cominciò a fuoriuscire dalla maniglia, mentre del fumo del medesimo colore cominciò a straripare dalle fenditure della porta. La ragazza provò a ritrarre la mano, ma la melma, oltre ad essere fetida, era anche estremamente appiccicosa, quasi come se fosse colla." Cosa diavolo è questa roba?" Per istinto, sperando che la sorella non toccasse quella roba, Judy girò la testa verso di lei, notando con orrore che la melma aveva già circondato l'intera stanza e aveva praticamente assimilato metà corpo di Daisy e metà corpo di Coco.
"Ehm, sorellona, questa roba puzza, dopo dovrò farmi tante docce." La bambina cominciò a lacrimare.
"Tranquilla, Daisy, va tutto bene."Cercò di rassicurarla Judy.
"Io odio farmi la doccia!! Buaaaaaaahh!" Urlò, scoppiando a piangere subito dopo e facendo fare a Judy una faccia spaesata.
"Stai per essere seppellita viva e l'unica cosa a cui pensi è che non vuoi farti la doccia?" La ammonì Judy, che venne ignorata dalla piccola perché troppo occupata a piangere. 
"Ehm, scusate..." Coco interruppe il "battibecco" tra le 2 con una strana calma.
"Non vorrei interrompere i vostri problemi familiari, ma..." La calma si trasformò presto in panico.
"POTRESTE DARMI UNA MANO?!?!" Questa roba mi sta entrando nei vestiti!" 
Una strana voce si fece strada nelle orecchie delle 3, interrompendo la chiassosa discussione.
"Vediamo... Una bambina, una guardiana e un'isterica... Hmmm... Antipasto, piatto forte e dessert, anche se l'ultima non sembra un granché, ma non sono un tipo schizzinoso" Al sentire quella voce, Judy fece un respiro profondo e sorrise. Un sorriso palesemente falso, snervato."Ditemi che è stata una di voi a parlare." La bambina e la bionda scossero la testa.
"Bene, credo che non ce la faremo. Buono! Benissimo! Perfetto!"Fece con fin troppo sarcasmo Judy, pensando a come avrebbe perseguitato Francys per l'eternita come spirito.
"Oh, andiamo, sorellona, il signore verrà a salvarci di sicuro." Judy sospirò affranta.
"Daisy, devi smetterla di esse..." Un oggetto non identificato sfondò la finestra ricoperta di melma alzando un polverone che, diradandosi, mostrò il volto soddisfatto del guardiano.
"Wow, appena in tempo, che fortuna!" Esclamò il ragazzo.
 Judy reagì alla cosa in modo piuttosto anomalo.
"LA MIA FINESTRA! LA PADRONA DI CASA MI UCCIDERÀ!!" Fece sul punto di piangere, venendo ammonita dallo sguardo severo di Daisy e Coco. (Ipocrisia, portami via)
"Ok, ok, non è il momento. Francys, fai quelle robe da guardiano o qualsiasi nome abbiano." Il ragazzo rispose all'ordine di Judy con un semplice "ok" e si tuffò nella melma, affondandoci.
Il silenzio regnò sovrano per qualche secondo, poi...
"Perché diavolo si è tuffato?!?" Urlò Coco, sorpresa da quel gesto. Era sicura che fosse un idiota, ma non pensava così tanto.
"Ti sembra che lo sappia?!?" Rispose una Judy andata decisamente nel panico.
La piccola Daisy sorrise e disse:"beh, non mi ha detto che non posso raggiungerlo, no?" Le parole di Daisy fecero impallidire Judy.
"Daisy, cosa hai intenzione di fare?" Chiese sudando freddo dalla preoccupazione: quella bambina era sempre stata fin troppo impulsiva. 
Le stelle negli occhi di Daisy si fecero più brillanti del solito  e urlò con grande euforia:"voglio vedere il signore che picchia i mostri!" Detto ciò, si tappò il naso con le dita e fece affondare la testa nella melma, il tutto sotto lo sguardo attonito di Judy.
Judy provò a staccare la zampa dalla maniglia per recuperarla, ma si rese conto che da sola non ce l'avrebbe mai fatta.
"Ehi, bionda, che ne dici di darmi una man... Cheeeeee?" Judy notò con orrore che la pazza legata al suo tavolino era già stata assimilata da un pezzo.
"Beh, come si dice.... Se sei a Roma, fai come fanno i Romani. Anche se non ho molta scelta." Aggiunse, stremata dagli eventi che stava passando in quel periodo e venendo assimilata dalla melma.

"Un'ora dopo."

Francys era seduto impettito su una roccia, i corpi svenuti delle 3 abbellivano il promontorio roccioso su cui sostava. Aspettava.
"Ah, queste 3 ci stanno mettendo più del previsto." Commentò piattamente, fissando l'enorme paesaggio di fronte a lui: una lurida e puzzolente palude di melma nera che ricopriva alberi e terra, un cielo completamente bianco, quasi come se fosse un enorme pezzo di carta sul quale disegnare, la copriva come una coperta, e le sfere nere,che galleggiavano come palloncini pieni di elio in mezzo a quel paesaggio, erano tutto fuorché innocue. Lui sapeva cosa erano. Le aveva già viste. 
"Questo posto è diventato più grande..." Il guardiano diede una piccola occhiata al corpo privo di sensi di Coco.
"Potrebbe servirmi una mano."Disse.
Una delle sfere nere cominciò ad avvicinarsi lentamente al guardiano, il quale si alzò e indietreggiò di qualche passo.
La sfera nera, delle dimensioni di una palla da bowling o poco più,  cominciò letteralmente a schiudersi, causando una folata di vento di una violenza tale che avrebbe spazzato via i corpi svenuti delle 3 se non fosse stato per le barriere rosse create dallo stesso guardiano poco prima.
"Vediamo questo com'è." Disse con nonchalance, mostrando il collo pulsante di piccole vene rosso sangue.
Un ruggito gutturale provenne dalla sfera e un'enorme mano uscì da quest'ultima, proprio nel momento in cui le 3 stavano riprendendo i sensi.
"Hmmmm, che succede?" Mormorò Daisy, svegliatasi con un leggero mal di testa, seguita poco dopo da una Judy con il viso smunto dalla stanchezza e una Coco ancora legata al tavolino, il quale era stato assimilato anche esso.  Appena messa  a fuoco la vista, quello che videro non fu un signore con la barba bianca pronto ad accoglierle in paradiso. Quello che i loro occhi pavidi videro fu un essere titanico con una bocca piena di denti seghettati che occupava il 70% del suo viso che si stagliava davanti a loro, un elmo vichingo, abbellito con denti di provenienza ignota, copriva il suo enorme cranio, mentre  gli occhi, lievemente nascosti da folte sopracciglia grigiastre, presentavano un colorito  giallastro e uno sguardo stranamente vuoto. Il corpo, fatto di uno strano metallo color bronzeo, presentava una muscolatura piuttosto anomala, con spalle dalla forma sferica e addominali costituiti da filamenti di muscoli che li facevano sembrare più una faccia ghignante.
"HIIIIII!?!?!!!" Trasalirono Judy e Coco di fronte a quella mostruosità.
"Che ficata!!!!" Urlò un'esaltata Daisy, per niente intimorita dalla stazza o dall'aspetto del mostro.
Fu in quel momento che notarono il guardiano, che sembrava tutt'altro che spaventato, anzi... Si prese addirittura la briga di sbadigliare.
"CHE DIAVOLO FAI, IDIOTA?!?! MUOVITI A SCAPPARE." Urlò Judy, attirando l'attenzione del ragazzo e facendogli completamente ignorare l'affare non proprio amichevole che era alle sue spalle. 
"Oh, vi siete svegliate, ce ne avete messo di tempo." Il menefreghismo con la quale ignorava quell'affare fece cadere la mascella sia a Judy che a Coco, mentre in Daisy causò solamente ammirazione.
"CHE FICO!!" Fece la piccola al limite dell'euforia.
Il mostro cominciò a perdere bava nera dalla bocca, agglomerandola tutta sulla sua  mano e creando una specie di enorme tirapugni chiodato.
"GUARDIANO!!!!!" Urlò impetuoso, colpendo il guardiano mentre era ancora occupato a chiacchierare con le 3 e creando un'onda d'urto così violenta che fece sradicare persino gli alberi che stavano sul piano sottostante del promontorio, nella palude.
"HIIIIII!!??!!" Trasalirono nuovamente Judy e Coco, non per il colpo in sè, ma per quello a cui avevano assistito, cioè il ragazzo che aveva incassato l'enorme pugno senza muoversi di un millimetro.
"ANCORA PIÙ FICO!!" Commentò Daisy, gli occhi ormai perennemente sostituiti da un paio di stelle.
Il ragazzo non aveva neanche notato il colpo appena infertogli, furono le facce sconvolte delle 2 e quella esaltata di Daisy a farlo girare.
"Oh cavolo! Mi ero quasi scordato." Disse il ragazzo facendo sobbalzare il mostro, quest'ultimo sorpreso dal fatto che il suo attacco non avesse sortito alcun effetto.
Il ragazzo fece fluire un'effimera parte della suo sangue nel braccio destro, il quale cominciò a emanare fumo rosso e ad aumentare la massa muscolare, lo sguardo sorridente dipinto sul volto tradiva una gran sicurezza e allo stesso tempo un po' di sadismo.
Caricato il braccio, Il guardiano spostò il fastidioso pugno del colosso  con la mano sinistra come se fosse una zanzara, puntò il pugno sul viso della creatura e sussurrò:
"muori."
"(Perché diavolo ha alzato il braccio?)"Pensò una ancora fin troppo scioccata Coco.
Fu questione di pochi istanti. Il petto dell'essere venne trapassato da parte a parte, quasi come se fosse esploso di colpo, e il corpo del mostro cadde a terra, immobile, causando l'ennesimo "HIIII!!?!?" A Judy e a Coco.
"Ed eliminato un altro!" Esclamò felice il ragazzo.
"Un altro?!?" Urlò Coco.
"Eh? Sì, un altro. È tipo il ventesimo che faccio fuori, diciamo che vi siete scelte un brutto posto dove fare un pisolino." Rispose con nonchalance, grattandosi l'orecchio con fare scocciato, dando poi uno sguardo a Judy e Daisy.
"(Ho davvero combattuto contro questo tipo?)" Pensò la bionda, sorpresa che uno dall'aspetto così stupido  fosse così pericoloso.
Francys  ignorò la faccia stupita di Coco, dissolse le barriere rossastre che aveva creato sulle ragazze e si diresse verso Judy e Daisy.
"State bene?" Chiese.
Daisy annuì nonostante la bava alla bocca per la troppa "figaggine" della scena, mentre Judy si limitò a balbettare: troppe stranezze l'una vicino all'altra.
"B-bene? C-come d-diavolo hai f-fatto?!?" Il guardiano rispose in modo semplice, fin troppo semplice:
"beh, ho alzato il braccio e...
"NON INTENDEVO QUELLO!!! E poi, non dirmi che quello era un mostro?! Non mi avevi detto che c'erano mostri così grossi! Se uno di quei cosi arrivasse in città..."
La ragazza tremò al solo pensiero di quante vittime ci sarebbero state.
"No, quello non era il mostro, quello era una creazione del mostro." La corresse il guardiano, ignorando le preoccupazioni di Judy.
 La parola "creazione" echeggiò nella testa di Judy più volte, preoccupandola ancora di più.
"Creazione? Questo vuol dire che c'è un mostro più grosso e più cattivo nei paraggi?!?" Il ragazzo mise la mano sul mento, pensieroso: voleva rispondere nella maniera più pacata possibile per evitare di farla andare ulteriormente nel panico.
"Sì, c'è un mostro più cattivo, ma non più grosso." La ragazza fece un sospiro di sollievo, fermato all'istante dall'esclamazione seguente del ragazzo." Solo una cinquantina di volte più potente!"
"Cheeeeeeee?!?!?"
Il ragazzo cercò subito di calmarla.
"No, no, tranquilla, ci penso io a lui, non c'è motivo di stressarsi per questo."
"Tu sei la causa del mio stress..." Sospirò affranta la coniglietta.
 Finito di chiacchierare con Judy, il guardiano puntò la sua attenzione sulla bambina che lo fissava con tanta ammirazione.
"Daisy, devi dirmi qualcosa?"
La bambina ingoiò un grumo di saliva e disse:" insegnamelo."
"Cosa?" Trasalì il guardiano.
La bambina si aggrappò alla caviglia del ragazzo e usò i suoi occhioni supplicanti su di lui.
"Voglio imparare quella cosa che hai  fatto su quel mostro, per favoreeeeeeeeee." 
"Ehm, non credo che tu possa..." La bambina fece tremare il labbro e il ragazzo impallidì.
"Volevo dire... Certo che puoi ehehehe." Rise nervoso.
"Yeeeeeeeee!" Fece la bambina, adesso più esaltata di prima.
"(Cavolo, speriamo lo dimentichi.)"  
Appena convinto la bimba a mollargli la caviglia, Il giovane guardiano slegò la bandicoot dal tavolino e la prese in spalla.
"Ehi, che diavolo fai?! Mollami!" Urlò.
"Così da lasciarti scappare? Te lo scordi, ricordati che sei un ostaggio. Ehi, ragazze, cominciamo a camminare." Ordinò Francys.
"Camminare? Per andare dove?" Chiese Judy.
"Per uscire di qui, ovvio. Ma se vuoi rimanere, non sarò certo io a fermarti." Judy si mise dietro al ragazzo e cominciò  a ridere sarcastica." Ah. Ah. Ah. Divertente. Almeno potresti dirmi dove andiamo? Questo promontorio non sembra avere vie di uscita." 
Il ragazzo indicò la palude sottostante che si trovava a circa 900 metri di profondità. 
"Eheheh, stai scherzando, vero? Saranno 1000 metri di altezza, come speri di raggiungerla?" Il ragazzo sorrise, afferrò Judy e Daisy e si lanciò di sotto esclamando:"Saltando, ovviamente!"
"HIIIIII!?!?" Trasalirono Judy e Coco con le lacrime agli occhi per paura che le loro vite stessero per finire.
" Yuhuuuuuuuuu, all'avventura!" Urlò Daisy, felice come una pasqua.


"Angolo del tizio che ha scritto."
Ah, che bello tornare...
Beh, vado a finire la seconda parte. 
Bye,bye!









































   
 
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