Sabrie, regno dei vampiri. 20 anni prima. 

Una giovane ragazza dai lunghi capelli ebano sospira, sconsolata: si è persa per l'ennesima volta nella foresta oscura, un luogo in cui tra l'altro i suoi genitori le avevano proibito di andare. Ma non è riuscita a trattenere la curiosità: che cosa ci sarà al di là della vegetazione? Perchè suo padre e sua madre sembravano quasi spaventati alla sola idea che lei vi si inoltrasse? Suo fratello gemello ha cercato di dissuaderla, trasgredire agli ordini dei genitori l'avrebbe senza dubbio portata a cacciarsi nei pasticci, eppure ciò non l'ha fermata e l'ha portata a perdersi. Non sa dove sia la strada di casa, ma la deve trovare al più presto dato che sta facendo quasi buio. Mentre la giovane sta per perdere la speranza e scoraggiarsi, nota di fronte a lei un edificio dall'aria sinistra e tetra. Una ventata gelida la investe, facendo volare i suoi lunghi capelli corvini ed il suo bellissimo abito, color rosa. I suoi splendidi occhi color oceano scrutano sorpresi quella struttura, ma che cosa potrà mai essere? Avverte dentro essa un grandissimo potere, ma non è potere di vampiri normali, e nemmeno di classe nobile: pare sia il potere dei famosi Anziani, di cui lei ha solo potuto sentireparlare tramite qualche cameriera. Si dice che siano vampiri molto potenti, e che siano solo ed esclusivamente al servizio della famiglia reale e, sopra ogni altra cosa, che siano incorruttibili e giusti. Beh, pensa la ragazza: se in quell'edificio ci sono tali vampiri sicuramente non le faranno del male e la aiuteranno a tornare a casa! Ed in ogni caso pensa, è l'unico modo che ha per ritrovare la via del ritorno. Si decide a varcare finalmente i cancelli, ma due guardie le sbarrano la strada, ponendo le lance a formare una X oltre la quale sta la porta d'ingresso. " Voi chi siete? Cosa volete? ". Chiedono minacciosi, mentre la corvina trema spaventata: forse è meglio che torni nella foresta? Dopo tutto, meglio perdersi che farsi uccidere, e le pare proprio che quelle guardie non esiterebbero!

" Io... scusate io... ". Borbotta intimorita, sino a quando un uomo non fa la sua comparsa, spalancando la porta: non è un anziano ed ha l'aria di essere un medico. Che sia dunque finita in un ospedale? Ma se così è, che ci fanno le guardie a presidiarlo? 

" Lady Baskerville! Erano anni che non vi vedavamo, credevamo che non sareste più venuta ". Commenta l'uomo, ma come la conosce? Al suo arrivo, le guardie tolgono immediatamente le lance. 

" Perdonate, Dottor Moliner! Credavamo che fosse un'intrusa ". Si scusano le guardie, mentre l'uomo avanza e guarda la giovane, per poi sorridere leggermente. 

" Venite con me, vostro figlio sarà contento di vedervi. So che non vi incontrate praticamente da quando è nato... ". La corvina sta per dire qualcosa, ma preferisce evitare: che questa sia una tattica del dottore per permetterle di entrare senza creare scompiglio? Si limita a fare un segno affermativo. Le guardie capendo la situazione e che quella donna è una conoscente del Dottor Moliner la fanno passare, mentre l'uomo la conduce con sè. " Voi non siete Lady Risa, vero? Eppure le somigliate molto ". Commenta il medico, una volta lontano dagli orecchi delle guardie. La corvina si ferma, guardandolo. 

" Come conoscete mia madre? E che posto è mai questo? ". Chiede. " Sembra un hospedale, eppure... perchè le guardie lo presidiano e sento il potere degli anziani presente? ". Il dottore si volta verso di lei, togliendo gli occhiali che pulisce con un panno bianco. 

" Avete ragione, questo è un hospedale ed un carcere allo stesso tempo ". Precisa, mentre lei sbianca di colpo. " E' un manicomio, signorina. Un carcere di massima sicurezza dove vengono rinchiusi i vampèiri più pericolosi, quelli usciti di senno. Pazzi omicidi che non si sono fatti scrupoli nemmeno con donne e bambini indifesi. Per bloccare i loro poteri ed impedirgli la fuga, gli anziani devono adoperarsi creando una barriera invalicabile per chi è all'interno di questo luogo. I poteri dei purosangue diventano minimi, giusto per permettergli di vivere. Vi consiglio di tornare al più presto a casa, è per il vostro bene ". Commenta, mentre lei sbianca ancor più di prima. " E... Suppongo voi siate la figlia di Risa ed Allen Baskerville, vero? Se non erro, siete una dei due così detti miracoli, i gemelli Baskerville ". Lei fa cenno di si, presentandosi. 

" Si signore, il mio nome è Diva Baskerville... " Risponde, mentre il medico riflette un momento, per poi riprendere parola. " Dimenticate ciò che vi ho detto prima, era per evitare che le guardie ci dessero noie. Ora vi indicherò la strada del ritorno ". Eppure pensa la ragazza, le pare che l'uomo le nasconda qualcosa. 

" Vi prego, aspettate ". Chiede, mentre il medico riprende a pulire nervosamente i propri occhiali, per poi guardare l'orologio. 

" Signorina, per favore. Risponderò ad ogni vostra domanda, ma seguitemi nel mio studio ". Sembra quasi temere qualcosa, mentre Diva gli si avvicina.

" Avete parlato di un figlio di mia madre: chi è? E perchè dovrebbe trovarsi in un manicomio? Per favore... se ho un fratello lo devo sapere! ". Commenta la mora. Il medico suda freddo senza darle una risposta, ma gli occhi di lei lo stanno supplicando di dirle la verità: era solo una tattica per farla entrare, o c'è un Baskerville chiuso in quel carcere? Un suo fratello per di più? 

" Vi prego, chiedete spiegazioni a vostra madre... io non posso... ". Mormora, mentre un improvviso rumore fa sussultare entrambi: una porta sbatte, ed un'infermiera inizia a gridare. 

" Cerca di tenerlo! Non possiamo permettere che si metta a scorrazzare per il manicomio come gli pare! ". L'altra cerca di dare una mano alla collega, senza successo: quel paziente pare ingestibile. Il dottor Moliner decide di intervenire: di solito lui solo riesce a calmare quel paziente. 

" Lasciatelo! ". Ordina, mentre le donne obbediscono al suo ordine senza la benchè minima protesta. Diva rimane a qualche passo di distanza, ma lo vede: tiene il cappuccio alzato, ma il suo sguardo di ghiaccio la raggela subito. Ha una luce folle negli occhi. E' lui il paziente che poco prima le infermiere avevano tentato di tenere fermo. Il suo sguardo incrocia per un istante quello di Diva, e sul viso di lui compare un ghigno poco rassicurante che fa indietreggiare la giovane principessa di un passo. " Zwei... ". Lo chiama semplicemente il medico, avvicinandosi. Incredibilmente lui smette subito di gridare ed agitarsi, guardando colui che ora gli è di fronte. " Perchè non togli il cappuccio e ti calmi un momento? Non c'è niente di cui aver paura o per cui arrabbiarsi... ". Il tono calmo del medico gli permette di avvicinarsi, ma ancora non fa movimenti. Finalmente l'altro prende parola. 

" Cosa c'è, dottor Moliner? Vi siete fatto la ragazza? ". Lo schernisce, riferendosi chiaramente a Diva. Il dottore scuote il capo, per poi allungare la mano e togliendogli il cappuccio, rivelando i suoi bellissimi capelli color argento: quasi non sembra nemmeno un paziente di quel manicomio, tanto sembrano curati ed in ordine! 

" Non è la mia fidanzata, è un'ospite. Una semplice ospite. E tu sai che non ti devi avvicinare agli ospiti, vero? ". Chiede, ed è vero: deve assolutamente tenerlo lontano da Diva, anche se è calmo le sue reazioni sono del tutto imprevedibili. Potrebbe aggredirla da un momento all'altro. Il medico si volta poi verso le infermiere, poi ancora verso il ragazzo dai capelli argento. " Torna nella tua cella ora, più tardi verrò a vedere come stai ". Gli dice con calma: l'ultima cosa da fare è agitarlo. Lo sguardo di ghiaccio di Zwei sembra puntato sull'uomo, che credendo di averlo calmato si volta verso Diva. " Perdonate principessa, non avrei mai voluto che lo incontraste così... ". Si scusa, mentre lei non capisce ed è ancora piuttosto shoccata. 

" Ma chi era? ". Chiede semplicemente, mentre il dottor Moliner risponde abbassando lo sguardo. 

" E' il nostro più pericoloso paziente: Zwei Baskerville. E' figlio di Kevin Baskerville, vostro zio. E' conosciuto anche come il principe dal cuore di ghiaccio, perchè quasi sembra non aver più sentimenti. Tempofa uccise la moglie e la figlia, e così vostro padre e vostro fratello lo fecero rinchiudere qui. Gli è stata diagnosticata la schizofrenia causata dai continui maltrattamenti subiti da bambino ". Le spiega brevemente. Diva rimane sorpresa: così quello è suo cugino? Fa per rispondere, ma proprio lui è più rapido di tutti: da uno spintone ad un'infermiera e si libera dalla sua presa. La donna cade a terra, mentre lui si sposta con una velocità sorprendente di fronte a Diva: anche se i suoi poteri li dentro sono al minimo, è rimasto comunque molto forte. La principessa sussulta spaventata, ma mentre fa per spostarsi lui la afferra per un polso. Stringe così forte la presa che sul viso di lei compare una smorfia di dolore. 

" Hai l'odore di quel bastardo addosso... ". Sussurra lui. Il suo sguardo è un misto di rabbia e pazzia, e non accenna a mollarla. " ... sei la sorella di Ace, vero? ". Le chiede solamente, mentre lei annuisce: ed ora perchè quello psicopatico mette in ballo suo fratello? Zwei non dice nulla e si limita ad una risata folle. Il dottore non interviene, al momento: deve stare molto attento, se lo facesse arrabbiare potrebbe anche aggredire Diva. 

" Lasciatemi... ". Commenta solamente la ragazza, ma la sensazione di qualcosa puntato alla tempia la spaventa: ma è una pistola. Il dottor Moliner si allarma subito. 

" Toglietegli quell'arma! ". Ordina alle infermiere, mentre altri dottori sopraggiungono: ma come ha fatto quello psicopatico a procurarsi un arma? 

" Adesso ascoltami bene, principessina. Ascolta bene la voce della morte... ". Le ripete solamente lui, mentre i medici capiscono che è sull'orlo di una crisi isterica. " E' semplice: basta puntare, prendere bene la mira.. e... ". Diva si sente perduta: nessuno riuscirebbe a salvarla! I dottori non sanno che fare: senza l'intervento degli anziani come possono competere con il figlio di Kevin Baskerville? " Bang! ". Conclude solamente l'argento. Ma la pistola è scarica, e non parte alcun proiettile! Era tutto un macabro scherzo per spaventare la ragazza, che appena viene lasciata cade a terra spaventata a morte. Lui ricomincia a ridere, mentre il dottor Moliner lo prende per un braccio. 

" Vieni subito con me! Ti assicuro che questo scherzo non rimarrà impunito! ". Si arrabbia, ma il suo paziente si libera dalla sua presa. 

" So camminare da solo! ". Grida, per poi guardare di nuovo Diva: la ragazza riesce a guardarlo nuovamente negli occhi, e per un momento vi legge una richiesta d'aiuto, un disperato bisogno di essere aiutato ed ascoltato. " Noi due ci rivedremo... quando evadrò da questo maledetto manicomio, ti verrò a cercare ". Ricomincia a ridere, per poi girarsi e seguire il dottore. Un'infermiera soccorre Diva, che spaventata si alza. 

" Non ascoltatelo, principessa. Quel pazzo rimarrà rinchiuso qui dentro a vita, non vi farà niente ". La rassicura la donna, mentre Diva riflette: perchè le sembra quasi di non avere più così tanta paura del principe dal cuore di ghiaccio? 

Ciao a tutti! Ed ecco, per i fans Zwiva, lo speciale su di loro! Dite, che ve ne pare del primo capitolo? Diva è finita per errore nel manicomio dei vampiri, e li ha incontrato colui che è destinato a sconvolgerle la vita: Zwei Baskerville. Chi ha letto Soledad, di cui vi lascio il link a fine capitolo, probabilmente ha già intuito cosa accadrà in seguito. Invece per chi non l'ha letta, vi invito davvero a farlo :) Nel frattempo aspetto recensioni e pareri, e vi do appuntamento al capitolo 2! Baci 

AURORA

Soledad: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2420742&i=1