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Autore: ArtistaMaeda    23/04/2017    0 recensioni
Quando il bisogno per la cioccolata colpisce è come il richiamo per la toilette quando ti alzi dopo diverse ore seduto, o la fame dopo aver visitato il bagno, o la sete dopo aver corso dietro l’autobus che è passato in orario l’unica volta che eri tu ad essere in ritardo. Sale su per le viscere e arriva fino al cuore. Poi si espande per gli arti e su per il petto, fino alle guance, mentre scende anche giù tra le gambe fino ai piedi. Ti ricopre interamente fino a che non arriva quel momento critico in cui gridi a te stesso:
«BASTA! Devo avere della cioccolata.»
Comincia quindi l’avventura di DS, piccolo avventuriero che ha trascorso sei Natali a consolarsi con i cioccolatini di Quality Street, e pare proprio che passerà allo stesso modo anche il suo settimo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Indiana Deons'
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“La vita senza cioccolata non sarebbe vita”, ripete a se stesso sotto voce, mentre percorre cauto il corridoio del piano superiore. Il legno si lamenta come un’anziana nonnina, e il riscaldamento ronfa come un drago addormentato. È talmente buio che le lontane luci dei lampioni, e persino quella lunare offuscata dalle nuvole, sembrano fari stroboscopici, dai quali, doversi proteggere gli occhi è un bisogno. Comincia la discesa delle scale. Ogni gradino è una possibile trappola. Una mossa falsa e scattano gli allarmi, e allora addio alla cioccolata. E senza cioccolata non c’è vita, no? Due. Tre gradini. Il legno si lamenta con più insistenza. Poi emette un gemito. Oh no! Lo sentiranno! Si ferma allora, e rimane lì a metà scalinata, a riflettere, col cuore in gola. E se da un momento all’altro quella porta al piano di sopra si aprisse? La luce si accendesse? L’allarme cominciasse a suonare? I doberman ad abbaiare? I fucili a sparare? Non succede, per fortuna, ma starà attento, per cautela…

Il drago addormentato fa vibrare le pareti con una sfiatata e si zittisce. Di nuovo col cuore in gola, DS si ferma, quasi in fondo alle scale. Quando riprende la discesa, il gradino miagola timido. Il ripiano in fondo alle scale fa rimbombare i passi, perciò vi atterra con la massima delicatezza le piante dei piedi, coperte da bianche calze, che al buio sono di un grigio offuscato. Momento della verità: la cucina è appena dietro quella porta di vetro, così poco visibile al buio. Poca distanza eppure tante insidie si nascondono tra quei passi brevi. Un’altra mossa falsa e ciao ciao cioccolata, e vita lunga e serena. Potrebbero esserci aracnidi giganteschi o felini prepotenti pronti a farlo fuori con una sola mossa. La mano destra scansa la porta, che pericolosamente si lamenta e rischia di allertare ogni mostruosità nella cucina. Ancora una volta è fortunato e nessuno lo assale.
 

Ecco, ci siamo. La credenza. Si arrampica sul ripiano da lavoro della cucina, le ginocchia sul marmo liscio, una mano sul fornetto a microonde, un’altra alla maniglia della credenza. Ecco, l’anta si apre, rivela il contenuto: tanti barattoli, scatole, confezioni, buste. Ed ecco la Nutella: tesoro prezioso d’inestimabile valore, acquistabile all’ASDA per due sterline e quarantanove pence. Stringe il palmo sinistro sul tappo rotondo e striato e solleva il pesante barattolo. Con un balzo salta giù dal ripiano. Svita il tappo…

 

(L’odore della cioccolata arriva alle narici…)

 

Apre il cassetto sotto il ripiano. Sfila un cucchiaio. Richiude il cassetto. Infila il cucchiaio nel barattolo. Scava un boccone generoso di materiale scuro profumato di golosità e lo porta alla bocca…

 

Nettare della vita.

 

Succo divino.

 

Energia.

 

Medicina.

 

Potere cosmico.

 

Cioccolaaaaaata.

 

Però qualcosa non va come doveva andare...

 

♫TARATTATTARAAAAAA! TARATTATTARAAAAAAA!!!♫

 

In un tonfo d’incredibile rumorosità, la finestra si spacca. È attraversata da una creatura ancora irriconoscibile che penetra nella cucina, preceduta da mille mila schegge di vetro appuntite. DS si rannicchia a terra per evitare le schegge e scampa morte per scheggiamento vetroso. Infila il barattolo nelle mutande, l’unico posto sicuro non avendo con sé il suo zaino da Indiana Deons, e corre via dalla cucina soltanto per trovarsi al cospetto di Aracnomagno, un enorme aracnide domestico che di giorno si nasconde sotto la moquet, e di notte esce in cerca di rimasugli delle cene umane, e magari qualche roditore, o meglio ancora, un bambino in cerca di cioccolata all’ora di dormire. Tante sono le storie di bambini scomparsi durante la notte, e i loro corpi mai più ritrovati. Colpe sono state date ad altri esseri umani, o ai bambini stessi e le loro tendenze alla fuga in ambienti a loro non confortevoli. è in realtà colpa dell’Aracnomagnus Ragnoide, anche conosciuto come Tegenaria Domestica, che si riproduce di casa in casa e vive in simbiosi con la famiglia che occupa le quattro mura. Davanti alla creatura mostruosa DS si trova alle strette: affrontare il felino Dustiniser (l’elimina puffi sbiaditi – come lui), che allerterebbe se fuggisse adesso, con allarme, riflettori, sirena, e guardie di sicurezza…

…O sconfiggere l’Aracnomagno.

 

♫TARATTATTARAAAAAA!!!!

 

DS carica i superpoteri, concentrando la forza interiore, e la sua aura illumina debolmente la stanza di un’azzurrina luce simile a quella lunare. A quel punto fa brillare il muro adiacente di celeste, mentre carica la sua estasi marina, e spazza via l’Aracnomagno dalla moquet, spiaccicandolo al muro accanto alla porta d’ingresso.

 

BELLA MOSSA!!!

 

Dustiniser gli salta alle spalle e lo atterra. (Deve aver fatto troppo rumore…)

 

TATTATTATTATTAAAAAAAAAA!!!!!!

 

Gomitata allo stomaco del felino assassino, facendolo indietreggiare. DS trova lo spazio per rialzarsi e tira fuori dalle mutande il barattolo di nutella. Lo impugna con entrambe le mani e, mentre il felino salta di nuovo all’assalto, DS compie una capriola, espandendo le braccia, e colpisce il felino al culmine del suo giro completo, con il barattolo, avendo caricato tutta la forza d’inerzia del suo girotondo. Il felino è sparato verso la porta-finestra che dà sul cortile del retro.

 

TATATAUM!!!!

  

Il nostro eroe DS ce l’ha fatta di nuovo! Ora però dovrà fuggire, prima che l’intero laboratorio per la cioccolata esploda…

 

“ATTENZIONE! Il sistema di autodistruzione è stato attivato. Venti secondi all’esplosione, tutto il personale abbandonare il laboratorio, avete. VENTI. secondi!”

DS corre su per le scale, senza più interessarsi al rumore e agli scricchiolii, e s’infila nella sua stanza. Chiude la porta dietro di sé e si tuffa di testa sul letto, mentre l'onda d’urto dell’esplosione sfonda la porta. Un secondo più tardi, una palla di fuoco si alza nel cielo sopra Whitgrave Avenue, e schegge e detriti volano come gocce di una fontana, tutt’attorno laddove sorgeva una splendida casa a due piani.

D’improvviso, il fuoco si spegne. Le luci si affievoliscono, la normalità riprende a regnare, e DS torna a sentire il candore delle sue coperte. Il barattolo è sotto il piumone assieme al suo caldo corpo profumoso di essenza Deonesca di notte fonda, mista a un pizzico di sudore, e shakerata con un goccio di vaniglia. Una Dieffenbachia Camilla crea ombre mostruose con le sue foglie, in controluce dalla finestra, e un altro giovanotto respira profondamente nel letto accanto.

È valsa la pena rischiare la morte in un’esplosione, per quel sapore...

 

FINE

   
 
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