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Autore: mellybelly123    23/04/2017    2 recensioni
Una ragazza con un grande sogno, che percorre con tenacia la sua strada per realizzarlo. E su quella strada incontrerà lui, un dio chirurgo dagli occhi verde prato che travolgerà la sua vita. Ma chi sa che alla fine non sarà proprio la vita di certezze di MDBrown a essere stravolta dalla dolcezza di Margaret.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Capitolo 5

- ..poi controllami le analisi della signora della 27, le ho richieste questa mattina ma vorrei tenere sotto controllo la sua creatinina.

- Certo

- e quando hai fatto mi guardi anche se è pronta la TAC della 22.

- Perfetto.

- Bene, vai

 

Con la mia lista infinita di compiti da svolgere esco dalle sale operatorie e mi porto verso il reparto.

Arrivata nella stanza medici mi abbandono sulla sedia davanti al pc pronta a fare tutto ciò che mi è stato commissionato.

Le analisi della 27 sono pronte e la creatinina della signora Johnson non è rassicurante, né tanto meno il valore dell'azotemia. Mi annoto il dosaggio di diuretico accanto ai valori appena letti.

Prima di tornare in sala passo velocemente nella stanza dei pazienti più critici per controllare che tutto sia in ordine e a che punto sono i loro drenaggi.

 

Ormai sono quasi due mesi che frequento il reparto e inizio a sentirmi più sicura nelle cose che faccio, so dove trovare le cose e capisco alla prima intenzione quello che mi viene richiesto, sia esplicitamente che implicitamente.

Le infermiere sono molto carine nei miei confronti, “finalmente una studentessa come si deve” mi ripetono sempre; le più anziane mi hanno letteralmente preso sotto la loro ala e sono sempre pronte ad aiutarmi se ho qualche difficoltà e io mi rivolgo a loro sempre con somma ammirazione, sono il cuore pulsante di quel reparto ma purtroppo pochi medici se ne rendono davvero conto. Le infermiere più giovani invece non sono tutte così gentili e solidali, alcune mi odiano deliberatamente, soprattutto per il fatto che sono l'ombra di MDBrown, venerato fino all'inverosimile da quelle giovani illuse “colleghe”.

Nonostante questo io cerco di mostrarmi cordiale con tutti, cosa che in realtà non mi risulta molto difficile visto che è questa la mia natura.

Gli altri chirurghi mi coinvolgono nelle loro attività e in alcuni specializzandi ho trovato dei nuovi amici. Piano piano quella sensazione di inadeguatezza che mi accompagnava le prime mattine percorrendo i corridoi mi sta abbandonando e finalmente sto iniziando a sentirmi a casa.

 

Mi porto la mascherina a coprire naso e bocca ed entro nella sala numero 5.

- Hai fatto quello che ti ho chiesto?

- Si. La creatinina della signora Johnson è sempre alta, oggi è a 2,1 e anche l'azotemia si è alzata a 50, sotto Lasix a 250. La colecistite nella stanza 23 sta bene, non ha più nausea dice di aver fame e che vorrebbe tornare a mangiare cibi veri. La paziente nella 24, la colectomia di ieri sta bene, non ha troppo dolore e il drenaggio da 40, cambiato stamani. La tac della 22 non è ancora pronta. Sono passata a controllare anche il signor Pierce della 25, la colecistectomia di stamani, dice che ha parecchio dolore e non ha ancora fatto aria, è parecchio timpanico e si lamenta che ha la pancia gonfia e gli fanno male le spalle, gli ho spiegato che è normale con la laparoscopia ma chiede comunque di poter parlare con te. Ah, ti ha chiamato il dottor Morrow da medicina interna per un consulto su un paziente cirrotico ma niente di troppo urgente, gli ho detto che avresti richiamato più tardi.

- Bene, grazie. Hai un'ora di pausa poi ti lavi sul prossimo.

- Grande!

- Anche meno entusiasmo, ranocchietta.

Lo fulmino con uno sguardo carico di odio per avermi chiamata ancora con quel soprannome stupido, i suoi occhi verdi mi sorridono da sopra la mascherina.

- Ah Matthew questa ragazza ti sta salvando la vita. Dovresti trattarla con un po' più di gentilezza. Si sta spaccando in due per seguire tutti i tuoi pazienti.

- Bhè è il minimo, ha l'onore di lavorare con me. Sai che fila c'è fuori da questa sala?

- Fuori dalla sala o dalla stanza del medico di guardia?

Il chirurgo e l'anestesista scoppiano in una risata maliziosa.

- Bene, per fortuna che io la fila non la devo fare, vado a godermi la mia ora di pausa.

- Tesoro lo sai che per te la stanza è sempre aperta, quando vuoi. Ti farei godere altro che l'ora di pausa.

- Patetico Dottor Brown, addio.

 

Fino a due mesi prima sarei morta ad un'allusione del genere da parte di MDBrown, ma adesso, dopo mesi a stretto contatto, inizio a conoscere il ragazzo di 28 anni che si nasconde dietro la sua figura da stronzo patentato, che tuttavia non abbandona mai.

Quando non è isterico per la stanchezza accumulata e quando il suo ego non è alle stelle, è una persona divertente e ben presto è riuscito a farmi uscire da quel guscio di timidezza e soggezione che si impossessava di me ogni volta che mi trovavo al suo cospetto.

Inizialmente alle sue battute a sfondo sessuale mi coloravo di tutta la palette di colori possibili ma piano piano avevo iniziato a ridere e rispondere con lo stesso tono.

 

Esco dalla sala e mi dirigo nella stanza relax, pronta a gettarmi sul divano davanti a un po' di sana televisione spazzatura con del sano cibo spazzatura.

La sala relax è in condivisione con tutto il personale di questo blocco operatorio, nel nostro caso con il reparto di urologia.

Gli urologi sono tutti abbastanza simpatici e socievoli, soprattutto da quel che mi raccontano gli specializzandi. Io personalmente non ci ho mai parlato molto se non per rispondere alle domande di rito “Chi sei?” “A che anno sei?” “Ah fai la tesi? Perchè non l'hai fatta con noi”

“Noi siamo molto più simpatici dei chirurghi”.

Apro la porta della sala relax e la trovo già occupata.

La televisione sta trasmettendo uno di quei programmi mezzi cinesi in cui gente spericolatissima si lancia ad una corsa folle su tronchi rotanti e bagnati e cade miseramente in acqua dopo violente capocciate tra un tronco e l'altro. Una risata fragorosa accompagna una caduta spettacolare di una tizia tutta ossa che si piega in due come una Barbie scivolando da un tronco.

- Uhh quello fa male!!

Chi stava ridendo non si era ancora accorto della mia presenza e si alza di scatto dal divano per vedere chi fosse appena entrato

- Scusa non volevo spaventarti!

- Ahaha nono tranquilla! Solo non ti avevo sentito entrare e mi hai preso alla sprovvista

- L'ho notato

Ci scambiamo un sorriso. È un ragazzo biondastro, con gli occhi azzurri tendenti al grigio, i lineamenti regolari e i denti perfetti.

- Piacere, io sono Andrew

- Piacere mio, Margaret

- Non ti ho mai vista da queste parti, sei una specializzanda o un infermiera nuova?

- Nessuna delle due in realtà, sono una studentessa del sesto, sto facendo la tesi con il Professor Uberth

- Wow! Devi essere un gran cervellino per essere riuscita ad ottenere una tesi con Uberth!

- No non direi, diciamo solo che mi sono impegnata molto per riuscirci. E tu invece?

- Oh io sono uno specializzando al primo anno di Urologia.

- E ti piace?

- Molto. E a te? Ti piace quello che fai qui?

- Molto.

Ci scambiamo ancora un sorriso. Lui mi guarda intensamente con quegli occhi di ghiaccio, senza mai smettere di sorridere, tenendo in mano un pacchetto di biscotti al cioccolato.

- Vuoi farmi compagnia in questo momento di alta cultura?

- Perchè no!

Prendo posto accanto a lui, che mi porge il suo pacco di biscotti e li condivide con me.

Tre quarti d'ora più tardi, tra risate e biscotti al cioccolato, è arrivato il momento per entrambi di tornare al lavoro e ci salutiamo promettendoci di beccarci presto tra i corridoi.

 

Torno al blocco operatorio dove trovo un MDBrown pronto a lavarsi ed ad indossare il camice sterile.

 

- Muoviti ranocchietta! Pensavo fossi sparita

- Ma se mi hai dato tu un'ora di pausa! Non sai resistere nemmeno 40 minuti senza di me?

 

Abbandona il sapone nel vascone e mi si avvicina arrivando a sfiorare il mio naso con la punta del suo, le sue labbra sono a una distanza assolutamente troppo ridotta per qualsiasi conversazione civile e il suo tono lascivo non migliora certamente il quadro, mentre con una mano mi avvicina possessivamente il bacino al suo corpo.

 

- Io se non ti vedo impazzisco ranocchietta, dovresti averlo capito ormai

- M-Mi stai bagnando tutto il camice Matthew

- Oh fosse solo il camice..

- D-Dottor B-Brown

- Sai di cioccolata

Il suo è quasi un sussurro e io annuisco

- Dio, vorrei mordere le tue labbra che sanno di cioccolata

- H-Ho mangiato i biscotti

Una fragorosa risata esce dalla sua bocca che mi lascia un bacio sulla guancia con un sonoro schiocco. Finalmente si allontana da me e torna a lavarsi, così che anche io possa ricompormi e iniziare a lavarmi

- Ahh ti adoro ranocchietta! Senza dubbio la migliore studentessa che mi sia mai capitata.

E se ne va lasciandomi con il sapone tra le mani e un sorriso a 32 denti stampato sulla faccia.

Senza dubbio la migliore studentessa che mi sia mai capitata.

 

 

   
 
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