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Autore: FairyJuls    24/04/2017    0 recensioni
La storia di come, una ragazza normale può fare breccia nel cuore di un attore di successo e super ricercato.
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-Posso sapere almeno il tuo nome?-
-Sarah.-
-Se volessi rivederti?-
-Vengo qui tutte le mattine.-
-A che ora?-
-Scoprilo.-
Genere: Fluff, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy Renner, Nuovo personaggio, Scarlett Johansson, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate la lunga assenza ma ho avuto grossi problemi tra famiglia, salute e lavoro, e solo stasera ho trovato tempo ed ispirazione per scrivere questo capitolo.
Spero vi piaccia!!

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-Vorrei che ci onorassi con una delle tue performance al pianoforte.- asserì l’attrice prendendo sottobraccio l’amico che era appena arrivato, già pronto e vestito di tutto punto, con tanto di maschera.
-Ma che? Non hai chiamato qualcuno a suonare?- domandò lui sgranando gli occhi da sotto la maschera, -Si, ma deve pur fare una pausa, e tu sei eccezionale a suonare il pianoforte.- stava provando ad adularlo
mentre lui cercava con lo sguardo tra le persone presenti. -Non ti dirò se è arrivata a meno che tu non mi dici di si per suonare.- ed ecco il ricatto. -Sei bastarda.- sbuffò lui -Una ricattatrice bastarda.- annuì lui sospirando,
-Suonerò.- annuì ancora, -Quando?- domandò rassegnato, -Adesso.- asserì lei prendendolo sottobraccio e portandolo verso il piano posizionato nel salone pieno di gente in abito vistoso e maschera.
-Scarlett…-disse lui semplicemente lasciandosi trascinare dall’amica e collega verso il grosso pianoforte a coda bianco dove lei con un gesto mandò via l’uomo seduto li dicendogli semplicemente, -Fai una pausa.-.
Letteralmente lo spinse a sedere sullo sgabello davanti i tasti bianchi e neri, lei aveva un gran sorriso e lo guardò divertita. -Tu suona.- disse con un ampio sorriso divertito, -Santo cielo, ti ho imposto un colore,
sarà pure un indizio, o no?- gli disse facendogli un veloce occhiolino e lanciandogli un sorriso tranquillo mentre si allontanava dal pianoforte lasciandolo solo in metto alla sala, tra il baito delle persone che parlavano e qualcuno che lo fissava in attesa.
 
Sarah era arrivata da poco, Scarlet l’aveva salutata e l’aveva invitata a fare un giro, bere qualcosa e rilassarsi godendosi la serata.
 
Jeremy sospirò ed iniziò a guardarsi attorno dopo che il piccolo indizio dell’amica gli arrivò al cervello. Faceva girare gli occhi a cercare qualcuno, o meglio, qualcuna, con un abito dello stesso colore del suo panciotto.
Intravide qualcosa, come un fruscio dietro ad altre persone, la coda di un abito, una chioma di capelli castani semi raccolti il cui viso era nascosto da una maschera, una maschera color rosso sangue. -Eccola.- l’aveva beccata, ora poteva suonare.
Si sgranchì le dita facendosele scrocchiare e le poggiò sui tasti, muovendo i piedi sui pedali (O come si chiamano. NdA) e facendo letteralmente danzare le dita sui tasti bianchi e neri.
Lo sguardo si alternava tra le proprie mani e la donna che aveva puntato, che si fermò a guardare in direzione del piano quando la musica riprese a riempire l’aria.
-Leaves are Falling in the summertime…- lui iniziò a cantare, lo sguardo altalenante tra lei e le mani che danzano sul piano.  -…and the days and nights… feel the same...- Sarah non si fece strada verso di lui,
ma rimase ferma, immobile, bloccata ad ascoltarlo e guardarlo.
-I'm looking for the mask to hide behind… So then how'd you go and rain on this parade…- lo sguardo di lui che si intrecciava con quello di lei ogni volta che lui alzava lo sguardo dal piano.
-…and I guess there's nothing more that I can say.-  le persone nella stanza ormai erano silenzione, impazienti di sentire quella canzone originale e bella.
Scarlett si avvicinò a Sarah con un sorriso poggiandole una mano sulla schiena, avvicinando il viso a quello di lei per andare ad avvicinare le labbra all’orecchio della donna in rosso,
-Bravo vero?- domandò lei a bassa voce con un sorriso, mentre la mora in rosso annuì e basta alla domanda dell’attrice, -Inutile dirti chi è, dovresti riconoscerlo.- disse con un sorriso l’attrice che se ne andò poco dopo
dando due pacche sulle spalle della mora che rimaneva, imperterrita, a fissare l’uomo al piano.
-So why'd you leave my world, when you turned your back and left me far behind saved me from the front line…- Era una specie di ritornello,
ma le parole erano come piccole frecciatine che la mora incassava restando a fissarlo. -…and when you walked out I couldn't let you know, that I can let go can let go.- la musica andò abbassandosi fin che non cessò del tutto.
Tutti applaudirono mentre l’artista si alzava e dopo aver fatto un veloce ed imbarazzato inchino si diresse verso un punto imprecisato della sala infilandosi tra le vetrate che danno sul giardino della casa.
 
-Seguilo.- la voce dell’attrice arriva all’orecchio della mora come se fosse una vocina dentro la sua testa oppure come il diavoletto sulla spalla che litiga con l’angioletto sulla spalla opposta.
 
Un sospiro ed un passo dietro l’altro portano la mora verso il giardino sul retro della villa.
-Bella canzone.- asserì una volta mosso un passo all’esterno. Lui, in giacca e cravatta con tanto di maschera era appoggiato al parapetto a metà della scala che scende in giardino.
Lo sguardo di lui passò dal vuoto scuro del giardino alla figura contro luce della donna che stava li in alto ad osservarlo, non disse nulla, un flebile sorriso sbuffato mentre tornando dritto con la schiena si diresse su per le scale,
affiancandola e girandosi verso di lei. -Breve ma intensa.- disse lei con un sorriso, riguardo alla canzone. Prima di tutto si tolse la maschera andando a lasciarla cadere a terra.
Ancora una volta lui non rispose, ma nel suo silenzio si mosse, andando a fare una cosa che spiazzò entrambi, come se i suoi muscoli agissero da soli a fargli fare ciò che avrebbe dovuto fare già da tempo.
Allungo le mani verso di lei, con la sinistra le afferrò il fianco destro, portando la mano sulla sua schiena e tirandola a se in modo sicuro e deciso,
mentre la mano destra si alzò andando a toglierle la maschera per mollarla a terra cosi come la sua e tornando con la stessa mano a prenderla dietro il collo per avvicinarla di più a se mentre si avvicinava a lei con il viso.
Centimetro dopo centimetro avvicinava il volto a quello di lei fin che le loro labbra finalmente si sfiorarono prima per poi toccarsi del tutto andando a suggellare un bacio che forse doveva nascere prima di quel momento.
 
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Qui trovate il nostro amato Jeremy Renner che canta la canzone che ho messo nel capitolo,
è una canzone scritta da lui stesso. C'è da dire che canta e suona in modo ECCEZIONALE!
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Sarà l'ultimo capitolo?
   
 
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