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Autore: lost in books    26/04/2017    1 recensioni
Una maga dal misterioso passato, un giovane con una missione, un re assetato di potere. Le loro vite si intrecceranno mentre un'antica minaccia incombe sul loro mondo.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il Gran Maestro degli adepti di Umbra era un uomo freddo, calcolatore e adorava avere il controllo di ogni situazione.
Per questo aveva piazzato dei suoi adepti in tutti quei luoghi che aveva ritenuto strategici per la realizzazione dei suoi piani e un gruppo si trovava proprio nei pressi della foresta degli spiriti, abbastanza vicino da riuscire a cogliere chi si avvicinava ad essa ma non abbastanza da essere individuati dagli spiriti.
La sua strategia aveva dato i suoi frutti visto che due degli uomini che aveva piazzato in quel luogo erano ora al suo cospetto per aggiornarlo su ciò che avevano scoperto.
Era stato possibile per i suoi maghi essere lì, al castello di Anthemis, in così breve tempo solo grazie ad una sua invenzione: una particolare forma di magia di teletrasporto.
Aveva scoperto che combinando delle particolari pietre ricettive alla magia insieme nella giusta quantità e con l’ausilio di particolari simboli era possibile costruire delle piattaforme che, collegate fra loro, erano in grado di trasportare persone, anche in grande quantità, da un luogo ad un altro, a patto che a destinazione ci fosse un’altra piattaforma. Per azionarle bastava solo una piccola quantità di energia, nient’altro. Ne aveva fatta costruire una in ognuno dei luoghi strategici e nelle loro basi. I suoi uomini così potevano percorrere distanze che non sarebbero stati in grado di coprire senza esaurire la loro energia, o addirittura troppo distanti, senza grandi sforzi. Tutto procedeva come voleva lui, secondo i suoi piani. Aveva il controllo.
I due maghi erano in ginocchio al suo cospetto in segno di rispetto per il suo ruolo, che si era guadagnato grazie alla sua mente brillante e al suo cuore nero, nella sala che re Lucien gli aveva assegnato per svolgere al meglio il suo lavoro. Il Gran Maestro era alla sua enorme scrivania, seduto su una pomposa e comodissima poltrona.
“Fate rapporto” si rivolse ai suoi uomini, nessun accenno al farli alzare. I suoi maghi sapevano bene che non dovevano fare niente per alterare il suo umore e questo comprendeva anche azioni come l’alzarsi in piedi senza il suo esplicito permesso. Così i due dovettero rimanere in ginocchio nel fare rapporto.
“Gran Maestro, abbiamo tenuto sotto controllo l’area d’ingresso della foresta come ci era stato ordinato e le possiamo confermare che un gruppo di tre persone si è recata al suo interno. Erano una donna, un giovane uomo ed un ragazzo. Abbiamo inoltre rilevato che la donna stava mantenendo attivi alcuni incantesimi, e per evitare di farci scoprire ci siamo dovuti allontanare, ma tutti gli elementi in nostro possesso ci hanno fatto pensare che la donna fosse la maga Iliana. Nessun altro si è avvicinato agli spiriti da quando ci ha chiesto di controllare per persone sospette”
Il potente mago oscuro si alzò in piedi minaccioso “Volete dirmi che questo è tutto quello che siete riusciti a scoprire? Non avete nessuna informazione sull’uomo che viaggiava con Iliana e il ragazzino?!”
L’uomo alzò una mano con fare minaccioso, era pronto a colpire. Il mago che aveva parlato chiuse gli occhi, preparandosi a ricevere una punizione.
“Gran Maestro, aspetti. Non è tutto” parlò improvvisamente il mago che finora non aveva aperto bocca.
“Continua. Spero per te che ne valga la pena, altrimenti…” la minaccia incombeva nell’aria. I due uomini sapevano che se il loro maestro non fosse stato soddisfatto sarebbe stata la fine per loro.
L’uomo che ora aveva preso la parola continuò, teso “Il nostro gruppo ha preso l’iniziativa di introdursi nella foresta conscio dei rischi che poteva incontrare, ma sapevamo anche di dover svolgere al meglio il nostro incarico. Naturalmente abbiamo atteso due giorni prima di recarci nel cuore della foresta con le dovute precauzioni e ci siamo imbattuti in un gruppo di tre briganti. Li abbiamo subito messi fuori gioco e portati nella nostra base per interrogarli.
Sono stati decisamente collaborativi, pur di salvarsi la pelle, e grazie a loro abbiamo appurato che la donna era certamente Iliana. La descrizione della donna che ci hanno dato corrisponde a quella che era in nostro possesso. Deve aver rimosso qualunque incantesimo stesse usando per alterare il suo aspetto, probabilmente si sentiva già al sicuro.
Per quanto riguarda gli altri due possiamo confermare che, dalla descrizione che ci hanno fatto, il giovane del gruppo sembra essere il ragazzo che è scappato dalle prigioni del castello, mentre l’uomo sembra essere lo stesso cavaliere che si è scontrato con re Lucien.
Ora i tre briganti si trovano nelle prigioni del castello se desidera confermare le informazioni che le abbiamo dato”
Il Gran Maestro ponderò le informazioni ricevute, i suoi due sottoposti aspettavano con ansia e terrore di conoscere il suo responso.
“Forse non siete così inutili…Potete andare”
I due non se lo fecero ripetere, si alzarono e uscirono dalla stanza in tutta fretta.
L’uomo si ritrovò così da solo nella sala che usava come ufficio. Ora almeno sapeva che la Resistenza aveva inviato un gruppo dagli spiriti per recuperare il frammento. Come pensava, era solo questione di tempo.
In più, come premio aggiuntivo, la persona che doveva catturare per conto del re si era unita al gruppo. Avrebbe ottenuto tutto ciò che voleva in una mossa sola.
Avrebbe recuperato il frammento, avrebbe riportato la donna al cospetto del re e avrebbe fatto subire uno smacco alla Resistenza.
L’uomo sorrise, il suo era più un ghigno, in grado di creare inquietudine in chi lo guardava.
All’improvviso bussarono alla porta.
“Avanti”
Era un altro dei suoi maghi. “Gran maestro, abbiamo catturato uno spirito complice della Resistenza”
La sua giornata stava migliorando sempre di più.
“Portami dove si trova”
Il Gran Maestro si fece guidare dal suo sottoposto fino ad una sala per le torture che aveva attrezzato con tutto l’occorrente per intrattenere ospiti del calibro degli spiriti.
Una volta all’interno della sala l’uomo vide uno spirito, i polsi e le caviglie costretti in delle restrizioni in grado di impedirgli di cambiare forma così da non permettergli di liberarsi, sdraiato su un’asse di legno inclinata per permettere un dialogo faccia a faccia.
“Ma guarda, guarda cosa abbiamo qui” disse il mago oscuro rivolto allo spirito.
Dall’aspetto si trattava di uno spirito dell’aria: capelli traslucidi talmente leggeri che erano mossi da ogni minimo spostamento d’aria, occhi completamente bianchi, la pelle diafana quasi in trasparenza, i vestiti svolazzanti. Proprio il tipo di spirito che lo stava mettendo in difficoltà portando rifornimenti ai suoi nemici. Non era il primo che catturavano, non sarebbe stato l’ultimo.
“Non riuscirete mai a sconfiggere la Resistenza, non siete altro che mostri!”
A quanto pareva era uno spirito dall’animo combattivo, ma non lo sarebbe stato ancora per molto, pensò l’uomo, non quando avrebbe finito con lui. Il sorriso tornò a fiorirgli sulle labbra, facendo zittire lo spirito.
“Pensi davvero che quella allegra compagnia di illusi che è la Resistenza possa sconfiggere la potenza che siamo noi? Povero sciocco, mi fai quasi pena”
“Lo vedremo” gli rispose lo spirito, trovando in qualche modo la parola, lo sguardo carico d’odio, così strano da vedere sul volto di quella creatura.
“Io sarò certamente lì per vedere la fine di questa storia. Per quanto riguarda te invece…” l’uomo fece un cenno al suo subordinato, che si allontanò brevemente per poi tornare con dei suoi colleghi, tra le mani delle catene con delle manette ed un collare metallico attaccati ad esse, dello stesso materiale delle restrizioni sull’asse.
“…Non credo che sarai lì per vedere come andrà a finire. Mi dispiace” la sua voce lasciava trapelare sarcasmo, ora il suo ghigno era ancora più inquietante.
I sottoposti si fecero strada verso lo spirito, pronti ad ammanettarlo, per permetterne lo spostamento sicuro.
Fu allora che lo spirito comprese cosa gli stava per succedere: il suo volto divenne una maschera di puro terrore.
“No, vi prego. Tutto ma non quello. Vi supplico. No!”
“È inutile. Nessuno verrà a salvarti. Dov’è ora la tua Resistenza?” l’uomo scoppiò a ridere, una risata raggelante; i suoi sottoposti continuarono a svolgere il loro incarico non curanti delle proteste dello spirito.
Una volta pronto per il trasferimento l’uomo si avvicinò allo spirito e gli afferrò il volto con una mano grigiastra “Ritieniti onorato. Aiuterai la nostra causa ora” gli sorrise un’ultima volta prima di lasciarlo andare “Portatelo alla nostra sede a Dahlia e fate ciò che dovete”
I suoi uomini gli rivolsero un breve inchino e trascinarono fuori con loro lo spirito supplicante, che cercava in tutti i modi di salvarsi opponendo resistenza. Prima che chiudessero la porta della sala un ultimo grido risuonò nelle sue orecchie, nient’altro che dolce musica per lui.
Sapeva che il destino che attendeva il poveretto era qualcosa di peggiore della morte, questo perché avrebbe fatto la conoscenza con un’altra delle sue invenzioni. Forse quella che riteneva il suo più grande successo finora.
L’uomo uscì dalla stanza per tornare nel suo ufficio, dove convocò alcuni dei suoi sottoposti che riteneva affidabili. Erano tutti in quello che si poteva definire il rango di maestro, seguendo la classificazione che utilizzavano i maghi della Torre.
Il motivo della convocazione era semplice: era arrivato per loro il momento di agire.
Quello sarebbe stato per loro un grande passo verso la vittoria, ne era certo.
In passato i due uomini che avevano ricoperto il suo stesso ruolo nel momento più propizio per la liberazione dell’Oscurità erano quasi riusciti a realizzare i loro piani ma avevano fallito entrambi ad un passo dalla vittoria. Lui non sarebbe stato come loro, non era un fallito e lo avrebbe dimostrato.
Riteneva che per l’operazione che stava per mettere in atto non sarebbe neanche stato necessario il suo bastone, tramandato di Gran maestro a Gran maestro degli adepti. Era un oggetto potente, il più potente oggetto oscuro di tutti i tempi, e in quel momento si trovava al sicuro in una teca che soltanto lui poteva aprire.
I suoi uomini stavano aspettando che lui parlasse, in ginocchio.
“Vi ho convocati qui oggi per un’importante operazione. Io stesso ne farò parte. Il nostro obiettivo sarà quello di recuperare il frammento in possesso degli spiriti e catturare la maga Iliana. Preparate gli uomini sotto il vostro comando e fatevi trovare pronti alla nostra base più vicina alla loro foresta. È tutto chiaro?”
“Sì Gran Maestro” risposero in coro gli uomini al suo cospetto.
“Potete andare”
I maghi uscirono, pronti ad eseguire gli ordini.
Il mago oscuro era soddisfatto: la sua giornata era andata bene e tutto procedeva secondo i suoi piani. Inoltre quello che lo aspettava lo avrebbe fatto gioire ulteriormente.
Era arrivato il momento di andare a caccia di spiriti.


Salve a tutti, qui lost in books.
Questo non è un capitolo lungo ma così doveva essere. Non voglio rivelare troppo subito. Sono stata un pochino impegnata in questi giorni e lo stesso vale per il resto della settimana ma se tutto va bene il prossimo capitolo verrà aggiunto o questo fine settimana o all’inizio della prossima.
Al prossimo capitolo.
 
 
   
 
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