[Boku dake ga Inai Machi] Questa oneshot è un what if sul finale quindi spoiler!
Cosa sarebbe potuto accadere se Satoru non fosse finito in coma e se Yashiro avesse veramente lasciato la città? Sarebbero riusciti a prendere il killer comunque?
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
P-perché? Perché non posso ritornare?!
Non commetterei di nuovo lo stesso errore… lo giuro!
Pensai sperando in un rewind che sembrava destinato a non
arrivare… Abbassare la guardia in quel modo era stato un
grosso errore… non esattamente la mossa che ci si
aspetterebbe da un ventinovenne!
Avevo cercato di trattenere più aria possibile prima che la
macchina affondasse, ma ero certo che non avrei retto a lungo. Non
sembrava esserci un modo per slacciare la cintura così
cercai disperatamente di allargarla e ottenere lo spazio necessario per
uscirne ugualmente. Dopo un po’ ci riuscii e mi ritrovai a
galleggiare contro il tetto dell’auto, ma era troppo tardi,
stavo per perdere i sensi. Con le ultime forze che mi rimanevano cercai
di tirarmi fuori dall’auto passando per il finestrino. Una
volta uscito cominciai a galleggiare verso la superfice, non riuscivo a
nuotare per velocizzare la risalita, se rimanevo cosciente era
già un miracolo. Tutto ciò che potevo fare era
sforzarmi di tappare naso e bocca… quanti erano i minuti
senza ossigeno che servivano perché il cervello ricevesse
danni permanenti? Chissà se erano già
passati…
Sentì il vento freddo sfiorarmi la pelle del
viso… non potevo crederci, c’è
l’avevo fatta? Il mio corpo galleggiava come fosse un
cadavere. Dopo essere arrivato fino a lì era un peccato
perdere i sensi e rendere tutto inutile, no?
Magari… ci penserà qualcun altro a trovarmi e
portarmi in salvo… perché dovrei fare sempre
tutto io…?
I sensi li persi davvero alla fine… l’ultima cosa
che vidi fu il cielo, ma c’erano troppe nuvole per vedere le
stelle… peccato. E poi sentì quella voce.
-Un corpo! C’è un corpo laggiù!- era la
voce del padre di Yuuki.
Quando mi risvegliai ritrovai l’abbraccio di mia madre ad
attendermi… piangeva… ma sembrava molto
sollevata. Dopo un primo momento di confusione piansi anche io. Ero
ancora vivo… faticavo a crederci, ma era
così… e conoscevo l’identità
dell’assassino!
Cercai di spiegare ciò che era successo, ma sembrava che
Yashiro avesse realmente lasciato la città…
diedero più peso alle mie parole a quel punto e indagando
scoprirono l’accaduto di casi simili a quelli che avevo
vissuto in un’altra realtà attorno al maestro, ma
sembrava essere tutto inutile… lui era scomparso…
Non è possibile! Dopo tutti i miei sforzi… lui
potrebbe ricominciare a rapire e uccidere i bambini quando
più gli pare… ed io non potrò fare
nulla per impedirglielo…
Ero impotente in quella situazione e anche se fossi stato adulto cosa
mai avrei potuto fare? Io una persona sola… e non lavoravo
nemmeno nel settore. Inizialmente volevo salvare Kayo perché
ero convinto che se solo l’avessi accompagnata quella notte
avrei potuto impedire la sua morte, alla fine non era affatto
così semplice, anche se quel giorno non l’avessi
lasciata sola sarebbe comunque rimasta uccisa. Ma impegnandomi ero
riuscito a salvarla… feci lo stesso con Hiromi, con
Nakanishi, avevo certato di incastrare il killer senza nessuna pista da
seguire… fino a che punto ero intenzionato a spingermi?
Capì una cosa, anche se scontata… Non ero un
eroe! Non avevo la capacità di fare in modo che nel modo non
potesse accadere nulla di brutto! Potevo impegnarmi al massimo certo,
ma sempre nel limite del possibile… Non avevo a disposizione
un quaderno della morte con cui mantenere la giustizia
purtroppo… Potevo solo pregare che Yashiro non commettesse
mai più crimini o che venisse riconosciuto e arrestato prima
di ricominciare a commetterne. Ma anche se lui non ci fosse
più stato… non ci sarebbe comunque stato un altro
assassino a fare danni? Purtroppo era così che andava il
mondo, così erano fatti gli esseri umani… io
avrei potuto fare ben poco a riguardo, ma nel mio piccolo mi ripromisi
che avrei fatto tutto quello che avevo la possibilità di
fare se una situazione del genere si fosse ripresentata.
Una notte feci un sogno piuttosto strano…
C’era una farfalla luminosa e azzurra che mi svolazzava sopra
la testa…
“Ti ringrazio…” disse una voce femminile
proveniente dalla creatura, era rassicurante e familiare in un certo
senso…
-C-cosa?- domandai confuso alzando lo sguardo verso di lei.
“Non credevo che qualcuno sarebbe stato mai capace di fare
qualcosa per me, anche io mi ero arresa alla mia situazione, non ero
nelle condizioni di chiedere aiuto… ma tu ti sei legato la
mia morte al dito anche se non ci conoscevamo così
bene… Ti sono veramente grata.”
-K-Kayo?- misi le mani a coppa e la farfalla ci si posò.
“Spero che ora tu possa vivere l’infanzia che ti
resta e l’adolescenza in modo più
sereno…”
-In modo sereno dici? Beh… la città ha subito
comunque uno shock e la mia classe in particolare… Il nostro
maestro… quello di cui tutti ci fidavamo… alla
fine era killer seriale! Ma infondo rispetto a come potevano andare le
cose…- riflettei rabbrividendo.
“Da una parte spero che non perderai la capacità
di fidarti a causa di questo accaduto… ma
dall’altra… cerca di essere meno ingenuo
d’ora in poi! Un bugiardo come te non dovrebbe essere capace
di riconoscere gli altri bugiardi?”
-Beh… no a quanto pare… e poi non sono
più un bugiardo. Agli altri adesso ci tengo sul serio!-
“Già… e non eri un buon bugiardo
comunque...”
-Ma infin dei conti sai che fastidio dover rivivere la scuola
elementare con il cervello di uno di ventinove anni?- quella
sì, era una bugia… ma una bugia scherzosa in
fondo. Non mi dispiaceva affatto rivivere quel periodo, stavolta in
modo più sereno e meno solitario…
“Ah… Quindi il tuo cervello non è
regredito… non mi spiego la tua ingenuità a
questo punto…”
-La smetti di punzecchiarmi?! Sei veramente lo spirito della Kayo morta
o sei il mio senso di autocritica?-
“chissà… questo è un sogno
in fondo… potrei essere tutte e due… o magari il
tuo senso autocritica che sfrutta la voce di Kayo per comunicare con
te... In ogni caso credo che questo sia un addio. Non ha più
senso la mia esistenza ora…” cominciò a
svanire.
-No! Aspetta…- raccolsi il mio coraggio e le feci una
domanda. -Tu credi… Noi ci rivedremo un giorno?-
“Troppo ingenuo… ti viene così facile
credere che io sia un’entità sovrannaturale
anziché un parto della tua mente?”
-Non sarebbe così assurdo, i viaggi nel tempo non sono mica
stati un sogno! No… Aspetta! Non andartene così!-
Nonostante tutto mi risvegliai abbastanza sereno anche se fosse stato
tutto un parto della mia mente devo dire che aveva fatto un ottimo
lavoro… quella era la giusta occasione per rivivere la parte
di infanzia che avevo perso a causa del killer e del senso di
colpa… in senso di impotenza era ancora lì, ma
perlomeno non proveniva dal non aver potuto fare niente per Yuuki,
almeno lui e gli altri erano salvi…
Ripensai ad una cosa che avevo pensato mentre Kayo veniva portata via
dalla nonna.
“Ma non potevamo cercare di adottarla e tenerla con
noi?” sorrisi ripensandoci… sono veramente un
ingenuo infondo… in quell’istante me lo chiesi
come se si trattasse davvero di qualcosa di così
fattibile… avevo fatto davvero un ragionamento semplice da
bambino in quel momento… Mi ero davvero affezionato a quella
bambina che in un altro tempo non avevo avuto
l’opportunità di conoscere veramente.
Il tempo vola veramente in fretta… Tutti quei propositi sul
godermi la giovinezza, ma eccomi qua al penultimo anno di superiori.
Tra poco mi toccherà entrare nel mondo degli
adulti… di nuovo… Beh, questa volta fa molta meno
paura a dire la verità.
Mentre torno a casa vedo una figura solitaria nel parco… una
figura femminile, sarà una ragazza della mia età,
ma non ricordo di averla mai vista in questa
città… una forestiera?
La ragazza si volta verso di me… in un primo momento mi
sorride poi il suo volto ritorna serio e sembra venire nella mia
direzione.
-Ciao, non ci vediamo da un po’… ma non sei
cambiato molto a quanto vedo.- ritorna a sorridermi e mi parla come se
ci conoscessimo… L’ho veramente già
incontrata o mi ha scambiato per qualcun altro? Prima che riesca a
capire chi sia, la sua espressione si fa delusa e
infastidita…
-Ma… sei stupido?- in effetti questo mi ricorda
qualcosa…
-H-Hinazuki?!- esclamo sorpreso. -In effetti non sei cambiata molto! Ci
sarei dovuto arrivare prima…- lei mi guarda stranita, ma
sorride leggermente.
-Ho anche più o meno lo stesso taglio che portavo quando ci
siamo conosciuti… con gli occhiali di mezzo avrei dovuto
fare più fatica io a riconoscerti, Satoru… ti
ricordavo un osservatore migliore.- alla fine ride un po’.
Sembra molto più rilassata e serena…
-Sei decisamente più carina con questa espressione e dire
che alle elementari potevo vantare una fidanzata così adesso
invece…- interrompo la mia riflessione scherzosa
accorgendomi che lei si è improvvisamente fatta
apparentemente perplessa e un po’ imbarazzata…
proprio come se potesse leggermi nel pensiero… ehm,
aspetta…
-Già, lo hai detto sul serio.- conferma distogliendo un
attimo lo sguardo.
-Senti… cosa ti porta da queste parti?- le chiedo
sinceramente incuriosito, oltre che desideroso di cambiare discorso.
-Nulla di particolare. Volevo solo disegnare alcune cose che ricordavo
di questo posto.- mi dice, poi tira fuori dalla borsa un quadernetto e
mi mostra dei disegni che sembrano ritrarre questo parco. Vero, pure
lei vuole diventare una mangaka. Per fare i disegni ha utilizzato la
tecnica del chiaro scuro, ma in realtà risultano molto
più scuri che chiari… questa città le
evoca ancora brutti ricordi?
-Con tua nonna come va? Ci vivi bene?- le chiedo un po’
goffamente.
-Si, certo. Lei si è una persona molto gentile.- risponde
con un sorriso.
-Mi presteresti il tuo quaderno? Vorrei farti un ritratto…
Sai anche io vorrei fare il mangaka.- le domando un
po’ imbarazzato. Troppo strana come domanda forse? Del resto
non ci vediamo da anni. Lei sembra un po’ diffidente
inizialmente…
-Uhm… va bene.- risponde. Sembra riflettere un po’
poi ricomincia a parlare. -Hai una buona memoria
però… ti sei ricordato il lavoro che voglio fare.
Anche se credevo che tu volessi diventare un detective, un poliziotto o
magari l’avvocato. Non so… mi sembravi
adatto…- dice, poi mi porge il quaderno ed una matita e una
gomma che tira fuori che tira fuori dalla borsa.
-Ah, potresti avere ragione.- Chissà… potrei
avere l’opportunità di trovare Yashiro o fermare
individui simili… Ma forse non ne ho realmente la
capacità. -Non è che ti andrebbe…-
comincio a dire mentre prendo la matita e il quaderno. -Di andare a
trovare pure gli altri magari…- le propongo un po’
nervoso. -Sai, non ci vediamo da molto, potresti passare da queste
parti di tanto in tanto… se e quando ti va ovviamente.
Potremmo… conoscerci di nuovo, vedere in cosa siamo
cambiati…- lei mi guarda un po’
smarrita… -Scusa, sono un po’ nervoso…
sai, rivedere una persona a cui ero così vicino dopo tanto
tempo mi fa un effetto un po’ strano…-
-Già… ma così rendi nervosa anche me.-
non si direbbe, sembra un po’ fredda nel dirlo…
-Anche io sono molto emozionata nel rincontrare il mio primo
amico… che sarebbe anche quello che mi ha salvato la vita in
un certo senso…- arrossisce un po’ poi mi guarda
dritto negli occhi. -Ma non faccio l’agitata come
te…- in effetti sei brava a fare la disinteressata, questo
te lo concedo…
-Comunque sì, mi farebbe davvero piacere conoscerti di nuovo
e vedere se riusciamo a ristabilire un rapporto fra noi.-
sì… credo che sia quello il sorriso che voglio
catturare sul foglio… -Voglio rivedere anche gli altri
ovviamente… dai, continua a disegnare…-
l’ho già catturato…
Note:
A parte lo scherzo… Satoru come si è salvato?!
Ho scritto questo what if e… non è molto positivo
da un certo punto di vista… e neanche scritto molto bene
temo… e neanche particolarmente decente…
In realtà, solitamente, l’aspetto romantico
è l’ultima cosa che mi interessa in una storia,
ansi, in alcune storie preferisco che non ci sia perché mi
sembra un’aggiunta in eccesso e forzata, sì, non
sono esattamente un tipo molto romantico, ma… ammetto di
esserci rimasta malissimo quando Kayo è ricomparsa adulta
con un bambino! Yeeee, coerenza! A parte lo scherzo non è
una cosa che mi ha rovinato il finale, il rapporto fra Satoru e Yashiro
però mi ha lasciato parecchio, parecchio
perplessa… il manga non l’ho letto.