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Autore: OlicityAllTheWay    26/04/2017    0 recensioni
[Famous in Love]
Non so bene come descrivervi la storia xD è proprio mini e riguarda una minima parte della storia. Credo più che altro di aver deciso la mia OTP con questa storia :D
Buona lettura :*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THINKING ABOUT HIM

 

<< Domani gireremo la scena di sesso >> ci dice Wyatt non appena entriamo in una finta stanza da letto.

Io e Rainer ci scambiamo uno sguardo fugace. Il mio è evidentemente pieno di imbarazzo, mentre lui ha un sorriso sbilenco sul viso. Chissà quante volte l’avrà fatto.

<< Vi diamo un po’ di privacy >> continua.

<< Privacy? Privacy per cosa? >> credo che la voce mi sia uscita abbastanza stridula.

Rainer risponde al posto di Wyatt: << Generalmente la produzione non si immischia in queste scene. Ci danno la possibilità di scegliere come fare la scena in modo da poterci trovare a nostro agio con il partner >>.

Apro e richiudo la bocca in cerca di qualcosa da dire, poi finalmente mi sblocco e annuisco con un semplice cenno della testa.

Wyatt fa l’occhiolino a Rainer come se ci avesse azzeccato e poi si allontana prendendo dalla tasca posteriore del jeans il telefono che non ha smesso di vibrare un secondo.

Mi metto le mani in tasca, insicura sul da farsi.

Rainer legge il mio imbarazzo e decide di fare lui il primo passo. Letteralmente, si avvicina a me di un passo.

<< Allora…credo che nel libro Noah metta le mani sui fianchi di August >> ad ogni sua parola segue il gesto. Mi fissa negli occhi.

Mi spinge piano verso il muro, fino a che non lo tocco con la schiena.

<< Poi si abbassa per baciarle il collo >>.

Chiudo gli occhi.

Tutto questo è sbagliato. So che stiamo girando un film ma sento che da parte di Rainer c’è un coinvolgimento che va oltre il copione. Me lo ha dimostrato da quando mi hanno preso per la parte di August. E mentre lui continua a descrivere la scena e ad eseguirla il mio cervello non smette di pensare a quanto tutto questo sia sbagliato. Mi sento in colpa nei confronti di Jake come se lo stessi tradendo.

Il suono del suo nome nella mia mente è abbastanza da darmi la forza di respingere – delicatamente – Rainer.

<< Devo andare >> dico.

<< Andare? Ma non abbiamo ancora finito le prove. Come faremo domani? >>

<< Non sono pronta Rain. Ho bisogno di un po’ di tempo per metabolizzare la cosa. Possiamo provare domani prima della scena >>.

Lui si allontana e nello stesso momento stacca le sue mani dai miei fianchi.

Scruta per un attimo il mio viso: << Va bene. Ci vediamo domani >>.

Sorrido: << Grazie >>.

 

Corro verso la mia roulotte per prendere la borsa e nel mentre che mi avvio alla macchina mando un messaggio veloce a Jake:

Spero tu sia a casa. Ti devo parlare.

 

Ok forse sembrava un po’ intimidatorio, ma giuro che quello che gli voglio dire è tutto il contrario.

Sorrido tra me e me come un’idiota e guido verso casa.

 

Entro in casa e la prima cosa che vedo è Alexis. Wow. Questo non ci voleva proprio.

Chiudo la porta, producendo un tonfo. A quel suono la mora si gira e alza piano gli angoli della bocca.

Ha tutti i vestiti addosso, e questo è un buon segno, ma ha la camicetta al rovescio e questo è decisamente un cattivo segno.

<< Che ci fai qui? >>

<< Eravamo a Palm Springs e ho riportato Jake a casa >>

<< Stavo giusto andando >> il suo sorriso si allarga.

In quel momento Jake esce dalla sua stanza, con solo un pantalone della tuta addosso.

Sembra imbarazzato: << Paige che ci fai qui? Pensavo lavorassi fino a tardi >>

<< Sì, avrei dovuto. Ma avevo bisogno di tornare a casa…sai ho un forte mal di testa >> mi porto un dito vicino alla tempia e mi fingo disinteressata alla situazione che mi circonda.

Con la coda dell’occhio vedo che Alexis accenna una risata e si porta alla labbra un bicchiere di vino rosso.

<< Vado >> aggiungo correndo poi in camera e chiudendomi a chiave all’interno.

 

Sono chiusa in camera da un’ora e mezza ormai e ho fame. Non posso evitarlo per sempre. E’ solo che sono così arrabbiata, sono così gelosa.

Mi guardo allo specchio: << Ce la puoi fare Townsen >>.

Jake è in cucina, mi da le spalle ma so esattamente cosa sta facendo. Si sta preparando un sandwich al formaggio.

Lo supero e mi dirigo verso il frigo: trovo una bottiglietta di succo e l’omelette che non ho mangiato a colazione. Perfetto. Prendo tutto e chiudo il frigorifero con il gomito. Poi mi dirigo verso la stanza.

Non una parola, non uno sguardo.

E Jake lo nota.

Mi si para davanti: << Mi stai evitando? >>

<< Cosa te lo fa pensare? >> rispondo insolente.

<< Perché? Ho fatto qualcosa che non va? Ho lasciato di nuovo la tavoletta alzata? >>.

Alzo un sopracciglio e poggio le cose che ho in mano sull’isola. I suoi enormi occhi castani che mi piacciono tanto non aiutano.

<< E’ solo che… >> no non ce la faccio: << E’ solo che avrei voluto lavorare e invece mi è venuto questo stupido mal di testa e dobbiamo fare più scene domani >> mento.

<< Non è questo. Ti conosco Paige, dimmi la verità >> mi si avvicina di un passo.

Voglio farmi coraggio, ma come faccio dopo aver visto con i miei occhi Alexis in casa nostra?

Allunga una mano e mi mette una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Chiudo gli occhi a quel contatto.

<< E’ solo che oggi dovevamo fare le prove della scena di sesso con Rainer e… >> Jake ritrae subito la mano come se si fosse scottato.

Gli riprendo subito la mano: << E per tutto il tempo mi sembrava sbagliato. Era come se ti stessi tradendo, era come se l’unico con cui avrei dovuto fare quelle cose fossi tu >> solo ora mi rendo di conto di aver parlato tutto d’un fiato.

Il movimento di Jake è improvviso, veloce, desiderato, atteso e non mi da il tempo di rendermi conto di quello che sta succedendo.

Ma non ho bisogno di rendermi conto: è esattamente quello che voglio fare.

Mi prende il viso tra le mani e mi bacia, rispondo subito.

Ci stacchiamo solo per guardarci negli occhi e leggervi dentro la conferma che entrambi stavamo cercando.

Porto le braccia intorno al suo collo e mi do un leggero slancio allacciando poi le gambe intorno alla sua vita.

E’ molto più grande di me quindi anche se lo prendo alla sprovvista la cosa non lo sposta di un millimetro.

Inizia a camminare guardandosi intorno fra un bacio e l’altro.

<< Camera mia o tua? >> chiede

<< Tua >> rispondo ansimante.

La raggiungiamo in pochi secondi e chiude la porta con un calcio. Poi si avvicina al muro e mi tiene così: in equilibrio tra il suo corpo e la parete.

Mi sfila piano la maglietta e poi fa lo stesso con la sua. Si china a baciarmi il collo, il petto, la curva dei seni.

E tutto quello che penso è che questo è il mio posto, con lui sono a casa, con lui ha senso.

<< Qualcosa non va? >> mi chiede. Gli occhi veramente interessati alla risposta, non sono una delle tante per lui. Sono Paige e lui è Jake.

<< No, è tutto perfetto >> gli rispondo prima di baciarlo.

E finalmente facciamo l’amore.

 

Intrecciati sotto le lenzuola mi rilasso tra le braccia di Jake che non smette di accarezzarmi i capelli e darmi baci sulla testa.

Il telefono vibra per la sesta volta.

Sbuffo e alzo lo sguardo sul mio migliore amico. O forse non dovrei più chiamarlo così: << Se non rispondo potrebbero licenziarmi >> scherzo.

Anche se non dovrei scherzare troppo sulla cosa: potrebbero davvero rimpiazzarmi da un momento all’altro.

Fortunatamente è Nina: non saprei come rispondere a Rainer mentre sono nuda, sotto le lenzuola con Jake.

Sono sicura di quello che sto facendo ma devo comunque sistemare le cose con il mio co-protagonista.

Non faccio in tempo ad aprire la chiamata che la voce di Nina mi fa quasi scoppiare il timpano: << Dove diavolo sei? Non te ne puoi andare quando vuoi dal set Paige >>

<< Scusa Nina, ho parlato con Rainer. Dovevamo fare solo le prove per una scena e ci siamo messi d’accordo per farlo domani >> Jake si irrigidisce impercettibilmente e io mi stringo di più a lui.

<< Townsen torna adesso, dobbiamo sistemare delle cose per la scena che girerete tu e Rainer domani. E’ una delle scene più importanti, non possiamo permetterci di sottovalutarla. Ti aspetto sul set fra mezz’ora massimo >> chiude la chiamata senza darmi il tempo di replicare.

Guardo il telefono e borbotto: << Ok, visto che lo chiedi così gentilmente >>

<< Devi tornare agli studi? >>.

Mi porto le mani sul viso: << Sì >>

<< Proverete la scena? >> un leggero tremolio nella sua voce.

Ho bisogno di tranquillizzarlo perché ho bisogno che le cose funzionino tra noi. Ho bisogno di tornare a casa e sapere che lui è qui per me e fargli capire che io ci sono per lui.

<< Non vuol dire niente per me >> gli dico incastrando i miei occhi ai suoi.

<< Ma per lui sì >>

<< Senti perché non mi accompagni? Sarà una questione di mezz’ora. Poi andremo a mangiare qualcosa fuori >> cerco di convincerlo con un sorriso a 32 denti, ma ho bisogno di sbattere anche le ciglia con fare civettuolo per farlo cedere.

<< Va bene >> concede lui con quel sorriso che mi piace tanto.

 

 

Io e Rainer abbiamo appena finito le prove e ora che ho sistemato le cose con Jake mi sono sentita più tranquilla.

<< Ti va di andare a mangiare qualcosa insieme? >> mi chiede Rainer mentre sistemo tutte le mie cose nella borsa prima di raggiungere quello che spero sia il mio ragazzo.

Mi volto ad affrontarlo: << In realtà ho già programmi con Jake >> dico indicando alle mie spalle come se lui fosse lì.

<< Può venire anche lui >>

<< Veramente vorremmo stare soli >> spero capisca il vero senso della frase.

Lui sembra sorpreso: << Ah non sapevo che foste una coppia >>

<< Nemmeno noi fino a poco tempo fa >> ridacchio.

<< E’ per questo che mi hai respinto tutte queste volte? >> Rainer diventa rosso in viso.

<< Sì. E’ uno dei motivi >> tengo la testa alta: non mi farò intimidire da un ragazzino viziato di Hollywood.

<< Sei solo una bambina >> sbotta alla fine.

Alzo un sopracciglio: << Scusami? >>

<< Nella tua nuova vita non c’è spazio per le persone che fanno parte della tua vita ora. Quando lo capirai? Devi iniziare a vedere le cose come stanno e magari ad uscire con persone del tuo rango >>

<< Del mio rango? Ma sei serio in questo momento Rainer? Sono innamorata di Jake e non ho nessuna intenzione di lasciar perdere la nostra relazione solo perché sono la protagonista di un film. Mi dispiace se tu non sei riuscito a tenerti stretto persone a cui tenevi in questa nuova vita, ma non siamo tutti uguali e io ci riuscirò >> dico decisa. Non so se sto cercando di convincere più me stessa a questo punto, ma non mi importa. E’ quello che credo, è quello che voglio credere.

Rainer non mi degna di uno sguardo e si dirige fuori dal set.

 

Subito di fronte a noi c’è Jake che non ha una faccia molto felice.

<< E’ tutta tua adesso, io ho avuto la mia dose >> dice il mio co-protagonista facendo l’occhiolino a Jake.

<< Figlio di puttana… >> Jake prende lo slancio verso Rainer e gli tira un pugno. Rainer barcolla un attimo, ma dal sorriso che appare sul suo viso è come se non stesse aspettando altro e risponde subito.

Si fondono l’uno con l’altro mentre cercano di colpirsi il più forte e il più velocemente possibile. Urlo i loro nomi ma nessuno dei due mi sente.

E’ solo quando arrivano Adam e Allan a separarli che sembrano tornare in sé.

Jake sanguina dal naso mentre Rainer dal labbro.

Il mio primo istinto è quello di avvicinarmi a Jake e controllare come sta ed è quello che seguo.

Rainer ci lancia un’occhiata torva e sbuffa.

<< Ma che carini >> dice sottovoce.

<< Rainer basta >> sbotto io.

Allan lo trascina via e io faccio lo stesso con Jake.

 

Siamo al Taco Tango e stiamo mangiando i migliori tacos della città.

Jake ha uno sguardo torvo e so che quando ha quest’espressione è meglio lasciarlo stare. Ma questa non sarà una di quelle volte perché so che c’entra con noi e non voglio che mi tenga nascosto quello che prova.

<< Come va il tuo naso? >> chiedo per rompere il silenzio.

<< Avrei voluto picchiarlo più forte >>

<< No Jake, potresti metterti nei guai. E per cosa? Te l’ho già detto stasera: per me non conta >>

<< E io stasera ti ho detto che per lui conta eccome. Hai sentito cosa mi ha detto? >>

<< Non ascoltarlo >>

<< Non so se ce la faccio Paige >>.

Il mio cuore perde un battito: << In che senso non sai se ce la fai? >>

<< Quando mi sono innamorato di te non pensavo saresti arrivata ad essere la protagonista di un film. Non so se sono pronto a quel tipo di vita: vederti con un altro, anzi con altri, andare a quelle feste e cerimonie con te >>.

Cerco di farlo ragionare: << Queste sono esattamente le mie paure: non so come affrontare tutto quello che verrà insieme a questo lavoro, a questa vita. Ma so che lo voglio affrontare con te e so che insieme ce la faremo >> lo guardo per un attimo e mi rendo conto solo ora che mi ha detto di essere innamorato di me: << Jake io ti appartengo come tu appartieni a me. Ti amo e sono sicura che se lo vogliamo niente ci potrà separare >> come al solito quando sono nervosa ho parlato tutto d’un fiato.

Jake si sporge verso di me e mi bacia dolcemente: << Ti amo anche io >>.

 

   
 
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