Film > Le 5 Leggende
Segui la storia  |       
Autore: Roiben    26/04/2017    1 recensioni
Ancora poco, solo qualche metro, e infine sarà libero.
--------------
«Tu chi sei?»
«Boogeyman, e tu?»
«Katherine»
Genere: Angst, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emily Jane Pitchiner, Kozmotis 'Pitch' Pitchiner, Nuovo personaggio, Pitch
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La Strada Verso Casa'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A






capitolo 66 – Achernar




«Non possiamo farlo adesso. Non ti sei ancora ripreso. Rischieresti di esaurire le energie e…».


Le vivaci proteste di Akh vengono tacitate da un’occhiata esasperata e furente di Pitch.


«E non succederà, Akh. Non con Katherine in questo stato. Speri seriamente che io possa rimettermi in sesto, quando non posso neppure fare affidamento sulla sua presenza?» lo ammonisce severamente. «Non c’è un’altra scelta. È necessario agire al più presto o la situazione non farà che peggiorare».


«Non potrebbe occuparsene solo Akh?» suggerisce a quel punto Emily Jane.


«Lo ha già fatto, se non ho capito male» le ricorda Pitch. «E, francamente, non noto miglioramenti».


«Ha ragione» soffia Akh, mortificato. «Lui è necessario: il suo collegamento con la bambina e con le Ombre è probabilmente l’unica speranza di riuscita di questo piano» ammette a malincuore.


«Ottimo» ringhia Pitch, già stremato da tante inutili discussioni. «Dunque possiamo cominciare» decreta.


«A-adesso?» pigola Akh, fissandolo con occhi enormi e terrorizzati.


«Adesso» conferma asciutto Pitch. Poi lo scruta e sogghigna appena. «Se mi è concesso: sei più bianco del solito. Dovrei forse ricordarti che non sei tu quello che rischia di dissolversi come la rugiada a mezzogiorno?».


Akh borbotta proteste, per lo più insensate, e distoglie lo sguardo, indeciso se essere offeso o semplicemente sconvolto.


Emily Jane, invece, circonda con le braccia le spalle del padre e, a una sua occhiata perplessa, lo scruta seriamente.


«Forse, se ti resto incollata addosso come una cozza attaccata allo scoglio, tu non sparisci da nessuna parte» sbotta fra i denti.


Un angolo delle labbra di Pitch si solleva, divertito.


«Idea intrigante. Immagino valga la pena di metterla alla prova» concede, stranamente sereno.


Piano, poggia una mano sul petto di Katherine e l’altra sotto la sua testa, chiude gli occhi e inspira lentamente. Avverte le bianche dita di Akh insinuarsi fra le sue e sospira. Una scintilla di Luce si accende dietro i suoi occhi e Pitch comprende che la connessione ora è attiva.


Andrà bene, Katherine. Andrà bene” ripete nella sua mente, cercando di arrivare fino a lei.


Le dita di Akh si stringono sulla sua mano e Pitch sa che è il momento. Devono farlo ora, prima che sia troppo tardi per qualunque tentativo, prima che tutto vada ancora una volta perduto.


La sua coscienza affonda in quella di Katherine, e loro sono lì, nascoste nel buio che alimentano. Pitch digrigna i denti; vorrebbe poter arrivare fino a loro e farle a pezzi con le sue mani fino a che non ne rimanga che uno sbiadito ricordo, ma non è potente a sufficienza per fare una cosa simile, così si accontenta di osservare i loro movimenti sinuosi e a pregare che il suo piano funzioni.


D’un tratto un luminoso bagliore alle sue spalle sembra innervosire le Ombre e scacciarle negli angoli più bui. Pitch sa di cosa si tratta: è la Luce di Akh che l’ha seguito, guidata da quella che Pitch ha portato con sé. Insieme sperano di avere la forza sufficiente a tenere lontane le Ombre il tempo necessario per creare un piccolo nucleo di Luce all’interno di Katherine.


Ancora Pitch si concentra, il bagliore dietro di lui aumenta. Lentamente, volute di Luce si dipanano e serpeggiano all’intorno, intrecciandosi e aggrovigliandosi fino a formare quella che, a prima vista, ricorda una piccola stella, brillante e calda, che continua a vorticare pigramente su sé stessa mentre il suo colore muta da dorato ad azzurro. Pitch abbozza un piccolo sorriso: quello è il colore dell’anima di Katherine. Che abbiamo davvero avuto successo? Fissa per diverso tempo, affascinato, quel piccolo globo e ne distoglie l’attenzione solo quando un basso, fastidioso sibilo raggiunge la sua coscienza.


Pare che, infine, le Ombre si siano ridestate e se la siano presa a male per la loro intromissione. “Beh, poco male” pensa Pitch. “Ormai è tardi perché possano correre ai ripari”. Sogghigna, intimamente soddisfatto, e con cautela si appresta a lasciare Katherine e a portare con sé la Luce di Akh.


Tuttavia il ritorno al mondo reale non va esattamente nel modo in cui aveva sperato. Davanti ai suoi occhi affaticati, tutto appare stranamente grigio e silenzioso; nessun suono proviene, né da dentro né da fuori, ove prima si poteva facilmente udire la frenetica vita della foresta che li circonda. Ora, invece, tutto appare desolato e morto. Al suo fianco non ci sono più né Emily Jane né Akh, e Katherine non si trova più fra le sue braccia.


«Katherine» mormora, guardandosi attorno.


Con sgomento, scopre di non trovarsi più nel regno di Madre Natura.



"Rabbia, tristezza o frustrazione ci fanno capire che siamo in guerra con il modo in cui le cose sono." (Byron Katie)


* * * * * * * * * * * * * *


"Dentro di te si vede una cosa che è tonda, bella, triste. Mi fa pensare a una lucciola. È una cosa che c’è solo quando stiamo in silenzio." (Banana Yoshimoto)






  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Le 5 Leggende / Vai alla pagina dell'autore: Roiben