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Autore: Evola Who    26/04/2017    1 recensioni
Il Dottore è nella sua 11° rigenerazione e questa volta ha con sé una nuova companion, Denny, una ragazza 18enne sveglia, intelligente, sensibile e molto determinata (con qualche problema di sbalzi d'umore)
Ma che succede se il Tardis li porta in una galassia lontana lontana, in un universo popolato da bizzarri personaggi e dominato da malvage forze del male? Come affronteranno i nostri amici questa strana avventura?
(Versione AU di episodio sei)
Genere: Avventura, Comico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Han Solo, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
Come (non) guardare il Millennium Falcon.
 
 
Entrarono nella cabina di pilotaggio: all’interno vi erano quattro sedili, due indietro e due davanti. La prima cosa che si notava era la vetrata che dava sullo spazio profondo, incorniciata da una rigida intelaiatura di acciaio. Tutt’intorno era un fiorire di cavi, pulsanti e spie luminose.
 
Luke e Leia si sedettero dei sedili di dietro, uno a destra e l’atro a sinistra, mentre Han prese posto nella poltroncina del capitano a Chewie in quella accanto a lui.
 
Denny e il Dottore erano in piedi a guadare lo spazio fuori, era bellissimo.
 
La ragazza aveva visto lo spazio e i pianeti fuori dal Tardis, ma vedere lo spazio era sempre qualcosa di emozionante. Non aveva mai pensato che vedere l’intero universo potesse essere così…semplice e emozionante al tempo stesso.
 
“È stupendo.”
 
Il Dottore la guardò ammirato. Adorava il suo lato curioso un po’ da bambina, sempre stupita e attratta dalle cose nuove.
 
“Stupendo? Siamo solo in mezzo al nulla, nell’universo.” disse Han, che di stupendo non ci trovava proprio nulla.
 
“Sì, ma dove vengo io, andare nello spazio non è la cosa più semplice nel mondo, è anzi la più complessa.”
 
“Davvero?” chiese Luke.
 
“Già, per anni l’uomo ha provato ad andare nello spazio. Dapprima ci mandarono gli animali, poi gli androidi e solo dopo decenni l’uomo è andato sulla luna. E dopo questo evento altre persone sono andate nello spazio. Ma è una cosa molto complessa che non posso spiegare, non in questa sede almeno.”
 
“E allora come mai tu poi viaggiare nel tempo e nello spazio?” chiese Han.
 
“Perché ho avuto la fortuna di incontrare lui” rispose Denny indicando con un cenno di testa il Dottore, che fece un saluto con la mano in tono ironico.
 
Luke e Leia sorrisero, in fondo quei due cominciavano a sembrare simpatici e interessanti.
Han non era del loro parere: sopirò con aria paziente e alzò gli occhi al cielo. No, secondo lui erano troppo pietosamente e fastidiosamente ottimisti, e non credeva possibile che avessero affrontato dei pericoli con un stupido cacciavite e un pezzo di carta magica. Già faceva a fatica a crede nella Forza Jedi! E poi, che razza di astronave avevano per averla parcheggiata dentro lo sgabuzzino della sua astronave?!
 
Chewie notò il viso irritato del amico, fece un verso e il capitano rispose: “Non dire fesserie e continua a pilotare!”
 
“Che cosa ha detto?” domandò Denny.
 
“Gli ha domandato se siamo fastidiosi” rispose il Signore del Tempo.
 
Han ci impiegò un attimo per ricordarsi che il Dottore sapeva tradurre i versi di Chewbacca e che – a suo dire – sapeva più lingue di C-3PO. 
 
La principessa, sebbene fosse abituata ai commenti ostici del suo compagno, lo intimidì con uno sguardo infuocato.
 
“Beh, che c’è? Ti sembra impossibile che li trovi fastidiosamente positivi e entusiasti? E voi due invece credete veramente ai loro viaggi assurdi?!”
 
Il Dottore chiese allo Wookie: “E tu invece Chewie? Ci trovi fastidiosi?”
 
Lui si spiegò con dei versi semplici, come se stesse conversando.
 
Quando finì il Dottore sorrise. “Ti ringraziamo!”
 
“Che ha detto?” chiese l’amica.
 
“Ha detto che all’inizio non sapeva se poteva fidarsi di noi, ma poi ha capito le nostre intenzioni e ha deciso di volersi fidare. E poi si è divertito quando ci siamo finti due ispettori di astronavi a vedere la faccia terrorizzata di Han.”
 
Denny, Luke e Leia risero, mentre il capitano sbuffò spazientito. “Traditore di uno wookie.”
 
Chewie fece un verso arrabbiato girandosi dal altra parte.
 
Il Dottore disse anche che Chewie era affascinato delle loro avventure e che lui – al contrario del suo scettico amico – credeva ai due viaggiatori.
 
La ragazza rise, ma si ricordò il primo incontro con Chewbecca e di come si era agitata e spaventata. Si scusò dicendo che, in fondo, si era spaventata inutilmente.
 
Il Wookie fece un verso quasi dolce che Denny comprese anche senza la traduzione del Dottore o di Han: non gli importava del malinteso e l’aveva già perdonata.
 
“Bene, visto che vi siete divertiti a sufficienza a perdermi in giro, vi va ora di vedere l’iperspazio?” chiese Han.
 
“La velocità della luce” tradusse il Dottore per Denny.
 
“Esatto” confermò Solo. “Così potrete ammirare l’astronave quattro volte più veloce del…” Non riuscì a finire la frase, perché fu interrotto da un forte scossone che fece muovere pericolosamente l’astronave. Denny si tenne al sedile di Luke, mentre il Dottore cadde rovinosamente con la faccia a terra.
 
 Lei aveva gli occhi sbarrati per la paura, guardò il suo amico e chiese preoccupata: “Dottore! Stai bene?”
 
Lui si alzò con calma. “Sì, sto bene” la rassicurò, e con la mano mise a posto il ciuffo di capelli che gli era ricaduto sul viso.
 
Si sentì un altro scossone, più forte del precedente, e questa volta il signore del tempo si aggarbò al sedile di Leia.
 
“Han! Che succede?” chiese la principessa, seriamente allarmata.
 
“Nulla di grave, siamo solo entrati in un campo di asteroidi. Non segnalato sulle cartine, ovviamente!” rispose il capitando cercando di mantenere la situazione sotto controllo.
 
“Campo di asteroidi?!” ripeté Denny.
 
“Perché? Sulle vostre cartine sono segnalati i campi d’asteroidi in varie zone dello spazio?” chiese il Signore del Tempo, incuriosito.
 
Han pensò che quella fosse una battuta sarcastica, e rispose irritato: “Certo! Sa com’è, di solito lo fanno per la sicurezza dei piloti. Ma a volte – per scherzo – non li segnano!”
 
Denny e il Dottore guardarono fuori dalla vetrata e si videro circondati da enormi massi grigi tutto intorno, mentre Han tentava di schivarli in tutti i modi.
 
La ragazza aveva la bocca spalancata per quello spettacolo che non aveva mai visto e che mai avrebbe immaginato di vedere.
 
“E ovviamente tu ci sei entrato dentro!” disse Leia rivolgendosi a Han. Ormai si vedeva che era abituata ai pasticci di quell’uomo.
 
“Beh, ormai è troppo tardi per tornare indietro, vostra grazia!”
 
“Ma non avete, che ne so… dei canoni laser da usare?” domandò Denny.
 
Han la guardò inarcando un sopracciglio. “Oh, e da quando sei diventata un’esperta di navi spaziali?!”
 
“State tranquilli” disse Luke, cercando di mantenere calma la situazione. “Non mi sembra un campo molto vasto e alcuni asteroidi sembrano molto piccoli e innocui.”
 
“Luke ha ragione” concordò Han. “Non è un campo vastissimo. Ho visto scenari peggiori e ne sono sempre uscito vivo. E poi, anche se ci hanno colpito un paio di volte non è successo nulla di così grave al Falcon.”
 
Dopo quella frase vi fu un altro impatto con un asteroide: iniziò a sentirsi un allarme e una luce rossa sulla console di pilotaggio si accese.
 
“Dannazione!” fece Han.
 
“Non mi piace quel dannazione!” disse Denny attaccandosi al sedile come una stella marina sulla roccia.
 
“E a me non piace quell’allarme!” disse Leia, per niente spaventata dalla situazione. Già troppe volte aveva assistito a spettacoli del genere.
 
“Va tutto bene!” provò a rassicurare Han. “È solo che uno dei motori è fuori uso, ma io e Chewie possiamo aggiustarlo.” Poi – rivolgendosi a tutti – chiese: “Qualcuno di voi vuole prendere il mio posto?”
 
Luke stava per proporsi, ma il Dottore fu più veloce di lui. “Ci penso io!” esclamò alzando la mano.
 
 “Hai mai guardato una astronave come questa?” gli chiese Han.
 
“So pilotare una macchina del tempo!” rispose il Signore del Tempo. “E nel corso della mia vita ho pilotato e guidato moltissimi veicoli diversi.”
 
Han non era molto convito, ma del resto non aveva tempo per pensare, così disse: “Va bene, d’accordo!” Si alzò e il Dottore si sedette al suo posto, prendendo in mano la cloche.
 
“Chewie, andiamo!” Anche lo wookie si alzò seguendo l’amico.
 
“Forza, Denny! Sei la mia copilota! Siediti!” disse il Signore del Tempo.
 
Lei si sedette del posto di Chewbacca, si mise la cintura e strinse le mani sotto al sedile.
 
Quando il pilota e il copilota se ne furono andati, Denny chiese con tono ansioso: “Dottore, sei sicuro di saper di pilotare questa astronave?!”
 
“Denny! Ho guardato e pilotato un sacco di cose: robot, navicelle, navi spaziali, macchine, aerei e persino carrozze!” la rassicurò il Dottore. “Ricordi quella volta che siamo andati nel Kanans del 1885?”
 
“Ma se alla fine ho dovuto guidare io quella carrozza!” rispose Denny guardandolo.
 
“Davvero?” chiese lui confuso.
 
“Sì! Perché altrimenti avresti fatto la fine di Clara Clayton in ‘Ritorno al futuro parte III’!”
 
 “Ah, già!” rispose il Dottore ricordandosi dell’episodio. “Allora tu sei Doc Brown!”
 
Denny lo guardò con aria irritata. “Sì! E tu guidi la Delorean truccata!”
 
Leia e Luke si scambiarono occhiate confuse, non capendo nulla dei loro discorsi.
 
Il Signore del Tempo cercò di evitare più asteroidi possibile, mentre la sua giovane amica teneva le mani attaccate sotto al sedile e ogni tanto gli indicava i massi da evitare. Il suono dell’allarme stava spaccando i timpani a tutti i presenti, e non accennava a smettere.
 
Dopo alcuni minuti Leia disse: “Dottore, provi a cercare una uscita o non la finiremo più!”
 
“Lo so, lo so! Ma non è facile a trovare una via uscita da qui!”
 
“Ma ci sarà un buco per uscire da qui!” aggiunse Luke.
 
“Buco?” disse Denny tra se e se e cominciò ad analizzare il campo, cercando con lo sguardo una via d’uscita. La trovò ma era abbastanza distante, per cui prese i comandi dalle mani del Dottore e cominciò a guidare dicendo: “Di qua!”
 
Il Signore del Tempo non ebbe neanche il tempo di reagire: alzò le mani con aria sorpresa ma la lasciò fare.
 
 Luke e Leia erano sconvolti: una ragazza proveniente dal passato che solo fino a pochi minuti prima faceva domande su domande sulle astronavi, e che ora – senza alcun tipo di preparazione – prendeva in mano la cloche del Falcon e giocava a fare il pilota.
 
“Che diavolo stai facendo!?” sbottò Luke.
 
“Provo ad uscire da qui!” rispose lei con tono teso, nello sforzo di evitare i massi.
 
Dopo qualche istante guidò l’astronave nel buco libero e uscì dal campo di asteroidi, si sedette di nuovo al posto di copilota, sospirando di sollievo, e con il dito medio alzò gli occhiali sul naso. Il Dottore la guardò colpito dalla sua prontezza di riflessi, come fecero anche i due fratelli.
 
“Caspita!” disse Luke guardandola.
 
“Ma… avevi già guidato un’astronave prima d’ora?” domandò Leia.
 
“Sì, ma solo nei videogiochi!” spiegò Denny. “Ogni tanto andavo in sala giochi, dove c’erano sempre quelle cabine che simulavano la guida di una macchina o delle astronavi spaziali.”
 
Il Dottore sorrise fiero mentre i due gemelli erano confusi.
 
“E poi sono sempre stata brava a Teris: sono una ragazza molto precisa su quello che fa o deve fare, e ho sempre trovato il posto giusto delle cose.”
 
Il Signore del Tempo sorrise dicendo: “Denny! Fantastica Denny!” e la abbracciò alzandosi dal suo posto.
 
Quando il Dottore era particolarmente fiero di lei o quando lei faceva qualcosa di impossibile la chiamava sempre Denny, Fantastica Denny e quasi sempre l’abbracciava.
 
Luke e Leia non avevano capito bene le sue spiegazioni ma non gli importavano. Fecero spallucce e sorrisero per la scena tra i due amici. 
 
Dopo l’abbraccio si staccarono, continuarono a guardarsi e la ragazza disse assai irritata, rivolgendo al suo amico uno sguardo infuocato: “Dottore! Non provare mai più a fare una cosa del genere!”
 
I due fratelli rimasero sconvolti e con gli occhi spalancanti. Un attimo prima avevano visto una ragazza sorridente e fiera per quello che aveva fatto, ed un attimo dopo avevano di fronte una persona furibonda che urlava contro il suo amico. Come accidenti era possibile una cosa del genere? si chiesero i fratelli.
 
Quando l'allarme e la luce rossa si spensero tutti capirono che Han e Chewie erano riusciti a risolvere l’avaria al motore.
 
“Vado a vedere come è messo il capitano Solo” si propose il Dottore, se non altro per spezzare quel clima di tensione che la reazione di Denny aveva creato.
 
“Magari ha bisogno di aiuto…e accendo anche C-3PO.” Fece per alzarsi, ma si fermò in mezzo ai sedili posteriori, fra Luke e Leia, e disse verso di loro a bassa voce: “Immagino che l'umore improvviso di Denny vi abbia un po' spaventati. Ma è normale, soffre molto spesso di questi sbalzi d'umore, quindi potrebbe capitare che nel giro di 5 minuti diventi arrabbiata, felice o triste. Ma tranquilli! Datele sempre ragione e tutto si sistemerà.”
 
“Guarda che ti ho sentito!” disse Denny.
 
“È quello che volevo!” mentì lui. Ritornò a i due fratelli dicendo a bassa voce: “State attenti!” e se andò.
 
La giovane alzò gli occhi al cielo avendo sentito tutto, mentre Luke e Leia si scambiavano occhiate perplesse.
 
Quando furono soli, Luke domandò: “Ma... che cosa intendeva dire con sbalzi d'umore?”
 
“Ma…niente” rispose lei girandosi verso di loro: “Solo che a volte soffro di sbalzi d'umore un po' improvvisi, come avete avuto modo di vedere prima.” 
 
“E come mai soffri di questi sbalzi di umore così repentini?” domandò Leia.
 
Denny allora prese a raccontare la sua adolescenza movimentata:
 
Gli attacchi d'ansia a 12 anni, l'insonnia, la mancanza di appetito, la paranoia e la paura; tre anni in un continuo andirivieni fra casa e clinica psichiatrica infantile; infine, la scoperta delle sue passioni che pian piano la stavano aiutando a uscire vincente da questo periodo. Poi raccontò della sua ricaduta dell'anno scorso: i nuovi attacchi d'ansia, i brutti pensieri che la tormentavano e la scuola che la stressava.
 
“Ma ora sto bene” rassicurò. “Certo, ogni tanto potrei essere un po' isterica o nevrotica, ma ormai è una cosa che fa parte di me e che ogni tanto esce allo scoperto, altrimenti se tengo tutto dentro mi sentirei ancora peggio.”
 
Leia e Luke rimasero sopresi e ammirati. “Deve essere stata molto dura per te.” disse lo Jedi.
 
“Beh, anche voi avete affrontato ostacoli veramente duri! Avete perso tutti qualcosa affrontando un nemico più grande di voi. Io invece ho solo avuto un’adolescenza molto brutta e difficile. Già la adolescenza fa schifo di suo, iniziarla così poi è come fare tombola!”
 
“Sì, ma hai affrontato tutto questo in età giovanissima.” Disse la principessa con tono confortante. “Hai affrontato degli stati di umore molto pensati e ne sei uscita pian piano scoprendo le tue passioni, cercando un equilibrio per esprimere le tue emozioni al meglio, e tutto questa in un’età che dovrebbe essere quella della spensieratezza. Certo, noi abbiamo affrontato situazione peggiori. Ma anche tu hai dovuto affrontare dei momenti molto delicati, quindi non sottovalutarti.”
 
Denny rimase sollevata e rincuorata dalle parole della giovane principessa.
 
“Posso farti una domanda?” chiese Luke per cambiare discorso: “Ma tu e il Dottore siete compagni… in quel senso?”
 
Denny rimase confusa, poi capì e iniziò a ridere. “Cosa? No! Dio no! Cioè…è simpatico divertente e ha molte altre qualità positive. Ma non sto con lui in quel senso! È troppo stravagante e eccentrico per i miei gusti.” E continuò a ridere.
 
Quando finì di ridere disse: “No, ma comunque il Dottore è un uomo fantastico. Per quanto sia un po’ troppo strano e pazzo è la persona più straordinaria che io conosca e credo che sia anche il più grande amico che io abbia mai avuto in vita mia. O probabilmente l’unico vero amico che io abbia mai avuto.”
 
I due fratelli rimasero ammirati e Leia chiese incuriosita: “E com’è viaggiare con lui?”
 
Denny alzò gli occhi, pensò un attimo e poi disse: “Beh… da quando viaggio con lui ho imparato a correre. Se vuoi stare con il Dottore devi saper correre: correre per salvarti vita, per stare al passo con lui, per salvare un pianeta, per salvare delle persone… insomma devi sempre essere pronto a correre. Per quanto sia faticoso e vorresti mollare, continuerai a correre e non per stare al suo stesso passo, quanto per dimostrare a te stessa che puoi fare cose che non avresti mai immaginato di fare.” Fece una piccola pausa, poi continuò con tono più convinto:
 
“E poi, quando tutto è finito, ci fermiamo solo un attimo, per riprendere fiato prima di buttarci in una nuova avventura. Ma proprio in quell’attimo, quando ci fermiamo, ripenso a quello che ho fatto e dico a me stessa: ‘Wow! Sono stata veramente io?’ e mi sento fiera e orgogliosa di me stessa. E in più non sono sola, perché viaggio con la persona più straordinaria del mondo. E quando ci fermiamo e pensiamo a tutto quello che abbiamo fatto e tutti i rischi che abbiamo corso e al fatto che – in un modo o nell’altro – ce la caviamo sempre…è la sensazione più bella del mondo. E tutto quello che voglio è correre per sempre, o almeno finché posso.” Ripensò per un momento a tutte le avventure e a tutte le volte in cui ne erano usciti vivi solo per uno strano scherzo del destino, a volte con qualche lacrima, altre volte ridendo a crepapelle. No, non avrebbe mai smesso di correre con lui.
 
Leia e Luke rimasero affascinati: non potevano neppure immaginare le loro emozioni. Anche loro vivevano molte avventure e pericoli, i viaggi compiuti da Denny e dal Dottore sembravano qualcosa di completamente diverso.
 
Intanto rientrarono nella cabina Han, il Signore del Tempo e Chewbacca.
 
“Bene, adesso è tutto a posto…e speriamo che lo sia per un po’.” disse il capitano Solo, sedendosi nella sua poltroncina.
 
“Beh, credo debba ricredersi in merito al mio cacciavite sonico!” disse il Dottore, mettendo il suo amato oggetto della tasca interna della giacca.
 
“Sì, devo ammettere che è stato utile” disse Han. “Ma non credo ancora che quel coso possa salvare la vita.” Denny alzò gli occhi al cielo per la sua risposta mentre il Dottore sorrise.
 
Il capitando guardò lo spazio di fronte a loro, ora senza nessun asteroide, e rimase sorpreso.
 
Guardò il signore del tempo e chiese come avessero fatto ad uscere.
 
“Beh, veramente è tutto merito di Denny.” rispose lui guardandola.
 
Han la fissò con aria stupita, mentre lei faceva un sorrisetto e alzava la mano muovendo le dita come in segno di saluto.
 
“Ma davvero!?” chiese lui facendo un ghigno ironico pensando che forse una battuta.
 
“Sì. È stata lei” Rispose Leia.
 
“Ha preso la cloche e ci ha portati fuori dal campo di asteroidi.” spiegò Luke.
 
Han rimase sorpreso dicendo: “Allora sei davvero una esperta di astronavi!”
 
“Beh, diciamo che sono stata brava a trovare un buco!” disse Denny fiera di sé.
 
Rimasero in silenzio pensando all’ultima frase; quando anche lei si accorse della gaffe che aveva fatto, disse con lo stesso tono fiero: “Credo che mi sia uscita male, ma non mi importa! Facciamo finta di niente.”
 
“Scusatemi, ma chi mi ha spento?” domandò C-3PO rompendo il silenzio.
 
Denny disse subito: “È stato Han!”
 
Rimasero sopresi e il capitano Solo replicò: “Che cosa!?”
 
“Ti ha spento perché cominciavi ad essere fastidioso.” spiegò la ragazza.
 
Il Dottore, Luke, Chewba e Leia rimasero sopresi della sua bugia.
 
“Non mi stupisce il suo comportamento.” disse C-3PO e si girò offeso.
 
Tutti risero tranne Han che guardò male Denny mentre lei sorrideva ironica.
 
“Okay, se finite di ridere possiamo tronare a Yavin IV. Chewie! Al tuo posto.”
 
Così, Denny si alzò e chiese: “Yavin IV?”
 
“E lì che c’è la nostra base.” spiegò Leia.
 
“E visto che abbiamo fretta faremo il salto nell’iperspazio.” disse Han, preparando le coordinate.
 
“La velocità della luce.” tradusse il Dottore.
 
“E sarà bello?” chiese Denny sorpresa.
 
“Vedremo.” disse Han. Ordinò allo wookie di attivare qualche pulsante, poi tirò una leva e si videro le stelle allungarsi talmente tanto da diventare un'unica massa bianca.
 
 Dopo pochi attimi un pianeta verde apparve davanti ai loro occhi.
 
Denny rimase leggermente sorpresa e penso: “Che è successo?” e guardò il Dottore che aveva lo stesso sguardo incuriosito.
 
“Allora? Com’è stato?” chiese Han fissando i due amici: loro erano confusi, entrambi non avevano mai visto nulla di simile.
 
“Bello!” disse Denny, ancora un po’ perplessa per l’accaduto. 
 
“Sì, breve ma intenso.” aggiunse il Dottore. “Quello è Yavin IV?”
 
“Esatto.” disse Han mentre si avvicinavano al pianeta. “E ora atterreremo sulla base.”
 
Denny pensò a tutto ciò che cosa poteva vedere su un pianeta diverso dal suo e di duemila anni avanti del tempo, e cominciò ad immaginare tutti i cliché dei film di fantascienza che aveva visto sulla Terra.
 
Il Dottore aveva lo sguardo un po’ serio mentre rifletteva sulla storia della ribellione e dell’impero, pensando che forse non sarebbe andato d’accordo né con l’una né con l’altro.



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Note
Ecco il capitolo due!

E' il mio capitolo preferito e
mi sono divertita tantsimo soprautto
i dialogi tra Han e Denny.
Spero che vi sia piacuto e
l'asciate una recesione.
Vorrei rigraziare tanto Leila_95
che ha coretto i primi due capitoli! :)
Grazie mille per il tuo lavoro! 
Alla prossima

   
 
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