Usavo sedermi sul letto
e vedevo solo mostri,
dolore,
panico.
E piangevo
di solitudine,
di tristezza,
di rabbia.
Perché ero abbandonata
all'oscurità
e al silenzio.
Poi ti ho visto.
E ti vedo ogni sera,
quando mi siedo sul letto
e chiudo gli occhi.
Sogno che mi parli.
Ti desidero al mio fianco.
Sento la tua risata.
E piango
di rabbia,
di tristezza,
di solitudine.
Perché quando ti vedo,
sul letto con me,
non ci sei.
Ma scappano anche sorrisi.
Perché piango.
Non per me.
Piango,
per colpa di quel giorno,
dannato giorno,
in cui ti ho vista.