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Autore: esserre93    26/04/2017    1 recensioni
Callie era ormai a New York con Penny e Sofia e Arizona da allora non aveva più avuto una persona accanto.
Al Grey Sloan Memorial Hospital arriverà qualcuno che le cambierà la vita.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Arizona ed Eliza il giorno dopo tornarono a lavoro. Eliza era appena rientrata dalla lunga convalescenza e per lei non era il momento adatto per prendere altri giorni di ferie. Le due si salutarono come di consueto in ascensore, quando le loro strade si divisero. Non appena Arizona arrivò al suo reparto, ad attenderla trovò Meredith, che aveva chiesto un suo consulto
-Buongiorno Arizona
-Buongiorno anche a te Meredith
Mentre le due si avvicinavano al paziente che avrebbero dovuto visitare, alla dott.ssa Grey cadde lo sguardo verso la mano sinistra della sua amica.
-Cos’è quella cosa che hai legata al dito?
-La mia fede. Ti piace?
-Questa mi mancava. Credevo che io e Derek fossimo stati gli unici pazzi ad esserci sposati con un post it e poi in municipio in neanche 2minuti, ma a quanto pare tu ci hai superati
-Non lo abbiamo detto a nessuno. È stata una decisione presa al volo. Più avanti faremo le cose fatte bene
-E come mai tutta questa fretta?
-Lo saprai presto. Ora è meglio non parlarne
-Callie lo sa?
-Non ho avuto modo, sinceramente. Lo farò appena posso. Sicuramente non posso dirglielo tramite messaggio
-No infatti. Spero che abbiate prese la decisione giusta, Arizona
-All’inizio anche io ero titubante, ma sono sicura dell’amore che provo per Eliza e soprattutto sono sicura di quanto lei mi ami; me lo sta dimostrando in tutti i modi
-Sono felice per te, davvero. Con Callie allora terrò la bocca chiusa.
-Grazie Meredith.
Le due donne nel frattempo erano arrivate nella stanza della loro paziente e Arizona iniziò con i primi esami. Nel frattempo Eliza era a lezione con gli specializzandi del primo anno
-Allora: chi mi sa dire la procedura per effettuare un’appendicectomia?
Quasi la totalità della classe alzò la mano per poter rispondere, ma l’attenzione di Eliza venne catturata da una ragazza seduta in fondo alla stanza. Non aveva alzato la mano, ma non era il tipo di persona da non sapere una risposta del genere, Eliza lo sapeva bene, perché non era la prima volta che la vedeva e tantomeno la prima volta che non si prenotasse per una risposta.
-Tu, in fondo. Me lo sapresti dire?
-No professoressa. Non ho alzato la mano.
-Ci proviamo insieme?
-No non mi va
-Ok, mi faresti il piacere di aspettare cinque minuti dopo la fine della lezione? Vorrei parlarti.
-Va bene professoressa
Intanto Eliza passò la parola ad un altro ragazzo, che le seppe descrivere ogni singolo passo della procedura. Mezz’ora dopo la lezione era finita e gli specializzandi si apprestarono ad uscire, mentre la ragazza rimase al suo posto. Eliza le si avvicinò e cercò di farle capire che con lei avrebbe potuto parlare
-C’è qualche problema Marion?
-No professoressa
-Sicura? Puoi parlarmene se vuoi. Non è la prima volta che non sei preparata ad una mia lezione.
-Forse non sto studiando
-So perfettamente che sei una ragazza molto studiosa. Se c’è qualche altro problema sappi che non uscirà di qui nel caso tu volessi parlarmene.
-Va bene, lo terrò a mente. Posso andare ora?
-Ok, vai pure
La ragazza uscì dall’aula e lasciò Eliza a rimuginare sull’accaduto. La mora non sapeva bene il motivo per cui ci tenesse tanto a quella ragazza, ma sentiva di doverla aiutare in qualche modo e avrebbe provato ancora a farla aprire. Guardò l’orologio e vide che era ora di pranzo; non si era organizzata con Arizona, così decise di mandarle un messaggio
Ciao mogliettina (adoro chiamarti così). Pranziamo insieme? Ho appena terminato una lezione
Ripose il telefono nella tasca del camice e si avviò verso la stanza degli strutturati, dove si sedette sul solito divano. La donna alzò la mano e guardò il laccio della scarpa annodato al suo anulare. Non avrebbe mai immaginato che un giorno una donna bella e intelligente come Arizona potesse diventare sua moglie e tanto meno che potesse sentirsi legata a una bambina come si sentiva legata a Sofia; era un po’ come se fosse sua figlia ed era felice che anche la bambina avesse così tanto legato con lei.
Il suono del suo telefono la destò da quei pensieri. Arizona aveva risposto al suo messaggio
Ciao mia cara mogliettina (adoro sapere di essere tua moglie), purtroppo ho un’operazione tra poco. Potrebbe andare per le lunghe. Ci sentiamo più tardi, ok?
A malincuore Eliza dovette acconsentire e andò in mensa da sola. Lì incontrò il dottor Webber seduto solo ad un tavolo.
-Ciao Richard, posso sedermi qui con te?
-Certo, accomodati pure. Sono solo voci di corridoio oppure è vero che tu e la Robbins vi siete sposate?
-È tutto vero. Come sempre le voci girano alla velocità della luce.
-Eh già. Sono contento per voi. Se sei riuscita a ricomporre le macerie nel suo cuore vuol dire davvero che sei la donna per lei
-Ammetto che non è stato facile, a prescindere dalla situazione qui in ospedale, ma la amo e farei di tutto per lei. A te come vanno le cose?
-Tutto bene. Mi sento un po’ vecchio per continuare a lavorare. Vedo tutti questi giovani desiderosi di imparare e mi vengono in mente i tempi da specializzando.
-Non vorrai mica andare in pensione? Hai ancora tanto da dare ai tuoi studenti, anche se sono subentrata io. Mi ha fatto molto piacere che tu abbia preso il mio posto. Abbiamo metodi diversi, ma l’uno non esclude l’altro. Non credi?
-Penso tu abbia ragione.
Terminato il pranzo Eliza si diresse dagli specializzandi per un’altra lezione.
Era sicura che Arizona non avrebbe finito in tempo per poterla incontrare, così terminato il suo turno le inviò un messaggio e tornò a casa dove la stava aspettando Sofia con la baby sitter
-Sono a casa Scimmietta!
-Ciao Elizaaaa! E la mamma?
-La mamma ancora non ha finito, arriverà più tardi
Nel frattempo Eliza congedò la ragazza che aveva guardato Sofia fino ad allora
-Allora Scimmietta. Cosa hai fatto oggi?
-La maestra ci ha detto che presto faremo una gita
-Ah si? Dove?
-Andiamo al Pacific Science Center
-Ma davvero? È un posto bellissimo
-Lo so, ce lo ha detto la maestra. Non vedo l’ora di dirlo a mamma ‘Zona. Posso aspettarla?
-Facciamo un patto. Aspettiamo fino alle 9:00p.m. dopodiché a nanna. Va bene?
-Affare fatto. Posso chiamare mamma Callie?
-Certo che puoi.
Mentre Sofia era al telefono con Callie, ad Eliza arrivò una chiamata da parte di Arizona
-Ciao amore, tutto bene?
-Ehi, si sono qui con Sofia. Sta parlando con Callie. Per quanto ne avrai ancora?
-Mi dispiace, ma probabilmente farò più tardi del previsto
-Amore, sicura vada tutto bene?
-Certo, non preoccuparti. Sai che accadono gli imprevisti
-Lo so, solo che Sofia avrebbe voluto aspettarti
-Dalle un bacio da parte mia. Mi dispiace
-Anche a me.
-Ah amore?
-Dimmi
-Sono passata a vedere Bam. Credo di essermi innamorata di lei
-Ce la faremo, vero?
-Certo, te lo prometto.
   
 
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