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Autore: Crilu_98    27/04/2017    3 recensioni
C'era una volta... Una bambina sperduta. Una ragazza innocente nelle mani di una crudele matrigna. Una fanciulla addormentata. Una sensibile lettrice dal cuore puro. Una bellissima principessa in cerca di libertà. Una valorosa guerriera.
O forse no.
C'era una volta un bosco oscuro, dove tutte le storie hanno inizio. Storie che narrano di segreti pericolosi ed antiche umiliazioni, ma anche di amicizia, d'amore e di magia. La lotta tra il bene e il male è più confusa di quanto siamo abituati a credere e la strada verso il lieto fine non è mai stata così tortuosa.
Siete pronti a scoprire le verità nascoste delle fiabe?
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Aladdin si arrestò quando l’oscurità della grotta fu rischiarata da un’improvvisa fiammata: alle pareti erano affisse delle fiaccole che si erano accese all’improvviso con una folata di vento.
Lo stretto budello si allargava in una stanza sotterranea, spoglia ed umida: il ladro era sicuro che fosse tutta opera della magia di Jafar. Al centro della sala c’era una pedana di legno molto semplice e dietro ad essa si intravedeva un’altra galleria oscura. Non appena Aladdin tentò di oltrepassare la pedana per proseguire nella sua ricerca, le fiaccole fiammeggiarono indispettite e un fumo di colore grigio-azzurro iniziò ad addensarsi davanti a lui: in breve il ragazzo si trovò a fronteggiare un djnn possente e minaccioso. La pelle era bluastra, così come gli occhi che lo scrutavano con freddezza e severità; dalla mandibola prominente spuntavano due zanne aguzze e i polsi erano stretti da dei bracciali in oro, simboli della schiavitù del demone.
Il djnn soffiò aria dalle narici, grugnendo e flettendo le dita munite di artigli e Aladdin fece istintivamente un passo indietro. Quella creatura non era neanche lontanamente paragonabile a Jasmine: al di sotto della fusciacca rossa che gli copriva l’inguine, infatti, la materia di cui era composto si faceva meno densa, era una sottile nebbiolina evanescente. Il djnn portava anche una sciabola assicurata sulla schiena da una cinghia di cuoio, ma il ladro era convinto che avrebbe potuto farlo a pezzi con facilità anche a mani nude.
La creatura sogghignò:
-Bene, bene, il padrone aveva ragione: non abbiamo dovuto attendere a lungo!-
-Dimmi cosa vuoi, demone, o lasciami passare!-
Il djnn sgranò gli occhi storti ed emise un basso ruggito insoddisfatto:
-Umani! Sempre di fretta… Ebbene, Jafar ha predisposto per te tre prove: se le supererai, la ragazza è tua. Se fallirai, ho l’ordine di portargli la tua testa.-
-Semplice e diretto!- borbottò il ladro, sfiorando il pugnale infilato alla cintura e chiedendosi come avrebbe fatto a battere una creatura incorporea.
Il djnn sembrò intuire la direzione dei suoi pensieri, perché sorrise, snudando le zanne tozze ed affilate:
-Io sono Kajiun, un djnn del fuoco e sono qui per sovraintendere alla tua prima prova!-
Detto questo batté le mani e la pedana di legno prese fuoco in un crepitio di fiamme azzurre, che ben presto si allargarono a tutta la sala, alte fino al soffitto: ora l’unico modo che Aladdin aveva per proseguire oltre era passarci attraverso.
Kajiun batté le mani, divertito:
-Avanti, ladro, dimostra il tuo coraggio: attraversale!-
 
Biancaneve, James, Shang, Mulan e Filippo erano seduti in ansiosa attesa nel carretto-biblioteca di Gaston. Il libraio era intento a consultare l’ennesimo tomo che aveva tirato giù dagli scaffali per trovare soluzione al loro problema: l’esercito doveva essere rincuorato e l’unico modo per farlo era scoprire come uccidere gli spettri. Avevano già speso gran parte della mattinata ad analizzare illustrazioni di mostri e non-morti senza trovare nulla che somigliasse alle creature che avevano rapito Jasmine.
Biancaneve era colta da una fitta di rimorso e preoccupazione ogni volta che lo sguardo scuro e deciso dell’amica le balenava davanti agli occhi: si chiedeva spesso se avesse agito nel modo giusto, scegliendo di salvare prima i suoi uomini e poi dirigersi verso la ragazza.
Le sue riflessioni furono interrotte da un’esclamazione trionfante di Gaston:
-Eccoli! Sono queste le creature che vi hanno attaccato, maestà?-
Da quando aveva scoperto la sua vera identità il libraio si ostinava a chiamarla con quell’appellativo pomposo ed esagerato e Biancaneve aveva rinunciato a correggerlo davanti alla sua espressione mortificata non appena si accennava a rimproverarlo. Il suo aspetto a prima vista poteva suscitare ribrezzo, ma si dimostrava molto più facile da leggere rispetto a quello di molti altri uomini, poiché la sensibilità di Gaston era spesso rivelata dall’occhio meccanico che seguiva il corso dei suoi pensieri.
La principessa si chinò a studiare l’illustrazione degli spettri ed annuì:
-Sì, riconosco la pelle grigia e carbonizzata: sono loro!-
Gaston fece una smorfia, grattandosi il capo:
-Qualcosa non va?- borbottò Shang, irrigidendosi. L’alchimista lo metteva sempre a disagio, con quell’occhio strano che sembrava volergli scavare a fondo nell’anima; era ancora più infastidito dal fatto che Mulan, al contrario, non sembrava affatto turbata da quella vista.
“Eppure lei è come me!” pensò, frustrato “Anche lei viene dall’Impero, dove non si è mai vista una cosa simile…”
Gaston, nel frattempo, aveva ripreso a parlare:
-Beh, sì. Mi stavo chiedendo cosa avrà sacrificato Grimilde per riportare in vita un tale numero di morti. Non sono semplicemente anime “prese in prestito” dall’aldilà: gli spiriti sono stati inseriti in un corpo materiale, fatto di cenere e magia oscura. In teoria, sono impossibili da uccidere in quanto già morti…-
-Ma in pratica un modo lo si può trovare, vero?- chiese Biancaneve, speranzosa.
-In pratica… Beh, vi serve una pietra, l’ossidiana: è una gemma rara e particolare, dal colore molto scuro che non riflette la luce. Si dice sia legata al mondo dei morti e che per questo sia capace di indebolire gli spettri… Ma sono, appunto, soltanto supposizioni!-
-E dove la possiamo trovare, questa pietra?- domandò James, battendo sul tempo Biancaneve che gli lanciò un’occhiata infastidita.
Gaston scosse la testa, spiegando una mappa davanti ai loro occhi:
-Non una sola pietra, cacciatore, ma tante: se le mie previsioni sono giuste, la prossima volta Grimilde vi invierà contro un intero esercito di non-morti! Del resto, sarebbe difficile contrastare le nostre truppe, quando i suoi soldati disertano per andare ad ingrossare le nostre file. Ci sono cave di ossidiana nel sud del paese, lungo questa catena montuosa: per raggiungerle ci vorranno un paio di giornate di cammino, ma dubito che procurarsela sarà semplice.-
-Perché?-
Il libraio si agitò sulla sedia, a disagio:
-Beh, le montagne sono di proprietà di un gruppo di… Nani.-
James inarcò le sopracciglia, poi scoppiò a ridere:
-Credi che mi facciano paura dei mezzi uomini che a malapena arrivano alla mia cintura?-
Gaston strinse le labbra, ma non replicò.
-Te la senti di guidare l’esercito di Re Stefano mentre noi andiamo a cercare l’ossidiana?-. chiese Mulan a Biancaneve.
-Tecnicamente, adesso è l’esercito di Aurora!- intervenne Filippo orgoglioso: la notizia dell’insediamento della principessa sul trono aveva sorpreso tutti quanti tranne lui.
Biancaneve esitò un attimo, prima di rispondere:
-No. Questo esercito non si deve muovere da qui fino a quando non avremo una buona difesa contro gli spettri ed è mio compito provvedere all’incolumità di questi uomini: in fondo, stanno lottando per me, per il mio regno. Perciò resterete voi al campo, mentre io e James andremo alla ricerca dell’ossidiana!-
James la fissò stupito, prima di sorridere soddisfatto; la guerriera provò a replicare, ma gli artigli di Mushu, conficcati in profondità nella sua spalla, la fecero desistere.
-Va bene così!- sibilò il drago nel suo orecchio -Il tuo posto è in guerra, Mulan, non in mezzo ai boschi.-
-Sì, ma non voglio rimanere qui da sola con lui!- bisbigliò la donna di rimando, scrutando Shang di sottecchi -Chi mi assicura che non tenterà di uccidermi, ora che tutti se ne sono andati? E poi, bella difesa per un esercito: una donna, un guerriero infido, un poetastro e una bambina!-
Mushu scoprì i denti sogghignando, cogliendo in quelle proteste un senso nascosto che la guerriera, come al solito, non riusciva a vedere.
“Umani! Così stupidi, a volte…”
 
Jasmine sbarrò gli occhi, nell’udire la voce del djnn impartire quell’ordine spietato: era legata ed imbavagliata nel profondo della grotta, molto lontana dalla sala in cui Aladdin era appena entrato. Poteva però vedere e sentire tutto attraverso una stalattite che rifletteva il ghigno di Kajiun e l’espressione dubbiosa del ladro. Jafar le aveva illustrato la sua trappola senza celare la sua soddisfazione:
-Osserverai il tuo ladro tentennare e cadere!- aveva riso, divertito -Sarai costretta a vedere il suo tradimento e quando finalmente i miei djnn l’avranno tolto di mezzo, tu sarai mia!-
Si agitò inutilmente, strattonando le catene infisse nella pietra fino a farsi sanguinare i polsi; le lacrime le offuscarono la vista, mentre osservava Aladdin che si avvicinava titubante alle fiamme, sudando per l’improvviso e tremendo calore.
-Non lo fare!- mugolò attraverso il bavaglio che le serrava la bocca.
Si stupì di quella preghiera disperata, lei che non si era mai piegata di fronte a nessuno, ma in quel momento il suo animo era agitato da troppi sentimenti contrastanti perché si potesse fermare a riflettere su una singola emozione. L’orgoglio e la rabbia nei confronti di Jafar la spingevano a desiderare un confronto diretto con lo stregone, per ribadire una volta per tutte che lei non aveva bisogno di un uomo che la salvasse; la paura, che la perseguitava da quando si era risvegliata nella caverna scarsamente illuminata, le toglieva il respiro e in alcuni istanti Jasmine si ritrovava a pensare che non le importava più in che modo quel tormento avrebbe avuto fine, purché fosse riuscita di nuovo a vedere la luce del sole; infine, da quando aveva visto Aladdin varcare da solo la soglia della grotta, il cuore le martellava nel petto ad una velocità quasi dolorosa e l’ansia le chiudeva la gola.
“Non voglio che muoia!” pensò, disperata “Non voglio, non voglio! Ti prego, non lo fare…”
Ma il ladro, ovviamente, non poteva sentirla e con un balzo coraggioso si buttò in mezzo alle fiamme.
Jasmine urlò, sebbene il bavaglio incastrato nella bocca le rendeva difficile respirare; urlò, infuriata ed addolorata, sentendo rimbombare le acute esclamazioni di dolore del ragazzo, che rotolò oltre le lingue di fuoco e rimase immobile, accovacciato su un fianco. Anche da quella distanza Jasmine poteva vedere le ustioni che aveva su tutta la pelle lasciata scoperta e il suo grido si stemperò in un singhiozzo. Poi la ragazza sbatté le palpebre, convinta che la vista offuscata dalle lacrime le stesse giocando un brutto scherzo: le bruciature sul corpo di Aladdin stavano svanendo e in pochi minuti il ragazzo si tirò a sedere, confuso e dolorante.
 
Kajiun apparve di fronte a lui, accigliato:
-Non me lo aspettavo!- borbottò -Non me lo aspettavo davvero quel balzo. Umani! Sempre pronti a fare gli eroi!-
-Ma come…?- mormorò il ladro, tastandosi le braccia e le gambe, incredulo. Kajiun batté nuovamente le mani e il fuoco sparì in uno sbuffo di fumo.
-Non era un vero fuoco, quello! Era un’illusione, per testare il tuo coraggio!-
Jasmine scoppiò in una risata isterica e sollevata quando vide il sorriso sghembo affiorare sul viso di Aladdin; il sorriso che lei… Amava?
Mentre il ladro riprendeva il suo cammino, infilandosi correndo nel secondo cunicolo buio, Kajiun si dissolse lentamente nell’aria, borbottando:
-Umani! Sempre così stupidi…-
Jasmine appoggiò la testa al freddo muro dietro di lei, lasciando scorrere lacrime di pura gioia: l’unica persona a cui aveva concesso fiducia stava correndo verso di lei per salvarla. E la ragazza pensò, felice, che non avrebbe potuto scegliere un uomo più adatto del giovane ladro dai capelli neri. 
 
 
Angolo Autrice:
Eccomi qua! Sto finalmente recuperando un po' di tempo per scrivere e ne approfitto per completare questa storia! Perciò aspettatevi aggiornamenti più veloci del solito : )
Che ne dite della prima prova di Aladdin? La prossima avrà risvolti decisamente inaspettati…
 
Crilu

 
   
 
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