"What is wrong with me? I feel like I'm losing my mind.

Una stupida frase trovata su Tumblr digitando la parola "insanity"; non ricordo nemmeno il motivo della ricerca, ma penso di non aver mai trovato una frase così vera.
Seriamente, che cazzo c'è di sbagliato in me? La sto perdendo...la testa, intendo.
A tratti sono spaventata, ho così tanti pensieri che corrono veloci, ed è difficile star dietro a tutti, così, ogni volta, va a finire che li perda, che io mi perda, ed è come se non capissi più nulla. Mi guardo attorno spaesata, vorrei solo piangere. E se arrivasse qualcuno? Dovrei spiegargli il motivo delle mie lacrime. Mando giù tutto e sorrido, lo so fare bene, almeno quello. Ma sul serio la gente non se ne accorge? Della falsità del mio sorriso intendo...
A volte basterebbe solamente guardarsi negli occhi per capire tutto. Perché gli occhi non nascondono nulla, e io lo so bene. Mi capita spesso di comprendere gli altri solamente attraverso uno sguardo. E se ce la faccio io, perché gli altri non ci provano nemmeno? Oppure ci provano e non ce la fanno...e se lo fanno ignorano il tutto. Già, facile così...Ignorare che un problema non esista è la via più facile per passare oltre, ma nello stesso tempo è la via più veloce verso l'autodistruzione."

« Kristeen, farai tardi! »
« Arrivo mamma! »

Chiudo in fretta il diario con all'interno la mia penna stilografica, butto il tutto nel mio zaino ed esco dalla mia stanza correndo al piano di sotto dove mamma ha preparato la colazione per me è per quello stolto di mio fratello, come tutte le mattine.

« Scusa devo andare, farò tardi.»
« Non ti fermi nemmeno per un caffè, tesoro? Sei sempre così di fretta...»
« Mi dispiace ho molto da fare, faccio parte del comitato studentesco e ho molte cose da organizzare, sai la festa e tutto il resto...»
« La regina della scuola! »

Ruoto il capo verso destra e vedo quello stupido di mio fratello, in piedi con la spalla poggiata contro lo stipite della porta. Aveva sempre qualcosa da ridire, forse era solo geloso, io la figlia pefetta contro il figlio minore, uno scapestrato che pensa solo a se stesso e a divertirsi. Sospiro e lo ignoro, prendo il mio sacchetto del pranzo dando un bacio veloce sulla guancia a mia madre, e dopo pochi attimi sono fuori dalla porta di casa.
Prendo il mio lettore mp3 dalla tasca e mi infilo le cuffiette nelle orecchie, ci metto solo 5 minuti a piedi per arrivare a scuola ma è sempre piacevole ascoltare della musica. Ed eccola che parte "Where can I find the city of shining lights, in this ordinary world?". Adoro questa canzone, la ascolto spesso ultimamente. Si intitola "Ordinary World", non è sicuramente il miglior pezzo prodotto dai Green Day, uno dei miei gruppi preferiti, ma mi piace.
Dopo pochi minuti varco la soglia del grande cancello della mia scuola, a passo svelto e con ancora le cuffiette nelle orecchie, attraverso tutto il cortile fino ad arrivare alla porta di entrata e inizio a guardarmi attorno cercandolo con lo sguardo. Non lo vedo, così inizio a percorrere lentamente tutto il corridoio ignorando i tanti saluti che gli studenti mi ponevano e continuo a camminare con la musica che risuona nelle mie orecchie, fino ad arrivare al mio armadietto. Lo apro e ripongo il mio mp3 dopo aver spento la musica, prendo i miei libri e sto ferma a fissare il mio riflesso nello specchio posto sull'anta dell'armadietto, non so nemmeno a cosa stia pensando di preciso.

« Sei bellissima Kris, smettila di specchiarti! »

Riconosco la voce e mi volto di scatto sorridendo al mio ragazzo, Jeff. E' così bello e dolce, due grandi occhi azzurri e i capelli chiari, piuttosto alto e muscoloso...Praticamente il mio contrario. Io sono piuttosto bassa, occhi verdi e capelli castano scuro e..."secca", come dice Jeff. Il mio ragazzo frequenta il quarto anno ed è nella squadra di football, mentre io sono al terzo e sono il capitano delle cheerleader.Ci siamo conosciuti al mio primo anno durante un allenamento, e dal quel momento siamo sempre stati insieme, non c'è mai stato nessun'altro per me.

« Amore...»

Sorrido ancora e mi avvicino al suo viso, lasciandogli un bacio delicato sulle labbra.

« Oggi ho gli allenamenti, domenica abbiamo la partita quindi non potrò venire da te. Stasera sono con i ragazzi.»
« Va bene, prima il dovere non preoccuparti. Ora devo andare, ho storia la prima ora e non posso fare tardi.»
« Ci vediamo dopo.»

Jeff se ne va e io sorrido a malapena, richiudo l'armadietto e torno a vagare con i miei pensieri per i corridoi della scuola.
Oh e se ve lo stavate chiedendo, no...Non era lui il ragazzo che stavo cercando una volta arrivata a scuola. Ho mentito quando dicevo che non c'è mai stato nessun'altro per me, o almeno, mentivo in parte. Jeff é sempre stato l'unico per me, fino a quando non ho conosciuto lui.
Non ho tradito Jeff, non l'ho mai fatto ma in questo momento è come se mi setìntissi debole. Il mio ragazzo sembra trascurarmi, deve sempre allenarsi e passare le serate con i ragazzi per parlare delle strategie da adottare in partita ed è come se si fosse dimenticato di me.
Questo ragazzo è stato come una ventata di aria fresca e nuova, non so cosa provi per lui, forse solo una grande simpatia.