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Autore: Alex11236    27/04/2017    0 recensioni
Il racconto parla della storia di Michael . Mista con vari mondi e ci saranno nuovi personaggi e nuove ambientazioni e relazioni . i protagonisti scopriranno nuovi segreti e i nemici torneranno per loro, senza contare che nelle loro vite niente è mai come sembra .
Genere: Fantasy, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Axel/Shuuya, Kurama Norihito, Matsukaze Tenma, Nuovo personaggio, Shuu
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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3.IL VUOTO NELL’ANIMA E LA RINASCITA

Tornati sul ponte di casa Alex si fece aiutare e quando arrivarono gli altri ragazzi e videro il cadavere di Doug anche loro entrarono in quella dannata sofferenza.

Alex era forte o almeno doveva esserlo: per quei ragazzi, per gli amici e la famiglia, riempiti di un dolore immenso. Portarono Michael a casa e ancora privo di sensi lo misero a letto per farlo riposare, ma i suoi muscoli erano ancora rigidi e tirati dall’istante in cui Dark lasciò la presa su Doug.

Prima di celebrare il funerale Alex volle aspettare qualche giorno per fargli un tributo in suo onore, lei non era religiosa ma era molto legata a tutti i morti sepolti alla città di ossa, era legata alla morte e alla vita a causa della sua immortalità: era questo il vero motivo per cui in segreto voleva diventare umana, voleva anche un giorno vedere in faccia la morte e poterle dire “prendi anche e cosi le mie sofferenze si placheranno”. Ma non era quello il momento, voleva vendicarsi per tutto quello che darK le aveva strappato ma come per Michael anche Alex dava la colpa dell’accaduto ad Arion.

Passò qualche giorno e Michael non si riprendeva, così Alex provò ad alleviare il suo dolore, fu difficile e sapeva che appena si sarebbe svegliato, si sarebbe arrabbiato perché quando si è coscienti i pensieri, le sofferenze sono ancora più divoranti.

Quando si riprese decisero di continuare con il funerale, lo seppellirono in una stanza segreta alla città di ossa con il resto della loro famiglia. Dopo la celebrazione Michael si chiuse in una delle stanza vuote della città, la stessa dove si rinchiuse molti anni prima.

Passarono giorni, settimane Michael non uscì nemmeno una volta da quella stanza, Alex dovette pensare a tutto: il campus era chiuso, ma a scuola era lei a dover giustificare le assenze di Michael. Quest’ ultimo infatti non usciva dalla città di ossa, non parlava con nessuno, l’unica cosa che riusciva a fare era … ricordare e rivivere quel momento, il omento esatto in cui Doug ha perso la vita. Alex era davvero preoccupata per lui, non sapeva cosa fare: provò a parlargli spesso ma senza alcun risultato, li portava da mangiare da bere, nonostante tutto, tutti i suoi sforzi non portarono a niente: Michael era distrutto. L’ unica cosa che esso le permetteva di fare era restare con lui a consolarlo in silenzio, ma solamente quando la sua solitudine gli pulsava il dolore anche nei ricordi più belli.

 

POV MICHAEL

Ero li, seduto, tutto raccolto con in mano le medagliette di Doug, le portava sempre al collo non le toglieva mai. Su di esse erano incisi i nomi dei nostri fratelli che sono morti molti anni fa e ancora una volta un’ onda di ricordi invade la mia mente, ricordi belli e brutti, felici e tristi, ma comunque dolorosi perché so che non potranno mai tornare.

Mi guardo attorno: i muri grigi e pieni di muffa in quella stana fedda e umida, fanno sembrare tutto più buio e vuoto.

Ormai non so più da quanto sono qui e non so nemmeno se è mattina o sera, l’unica luce in questa stanza è quella che trasmette la torcia del mio telefono ormai scarico che si spegnerà a minuti e mi lascerà al buoi.

Pria pensavo di essere felice e di avere una famiglia ma ora che Doug non c’è più ho capito di essere solo e non avrò mai più una famiglia.

Ormai la compagnia di Alex non mi basta più, sono solo e continuerò ad esserlo.

Devo essere qui da qualche settimana, comincio a sentirsi un odore di morte, forse il mio corpo è troppo stanco per reagire a questa terribile situazione.

Poi all’improvviso arriva Alex, ha una palla da basket in mano, mi guarda e poi sorride, un sorriso che non vedevo da ben 10 anni quando ci siamo incontrati la prima volta. Il suo sorriso era un misto tra dolcezza e speranza, è stata quella sua espressione che anni fa mi ha convinto a seguirla. Così mi decido cerco di alzarmi ma non sono molto in forma, dopo aver mangiato però cominciamo a giocare. Come al solito vinco sempre io del resto però lei mi batte sempre a calcio.

Mi ero dimenticato come mi faceva sentire stare con Alex a giocare, lei mi ha sempre aiutato e consolato e spero che un giorno potrò ricambiare il piacere di renderla felice.

In quel momento tutti i miei problemi scomparivano e mi dimenticavo di essere solo.

Ancora no sono pronto per tornare a scuola, non voglio vedere la faccia di Arion, ma questo non mi fermerà, voglio essere felice anche se probabilmente sarò lacerato dal senso di vendetta.

Nonostante questo continuerò a vivere, era quello che Doug desiderava di più: vivere e non tirarsi indietro davanti a niente.

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti , spero che anche questo capitolo vi piaccia e vi abbia fatto emozionare.

Per i nostri protagonisti le cose non state facili ma non preoccupatevi, ci saranno nuovi sviluppi e sorprese.

Aspetto entusiasta le vostre recensioni, vorrei sapere di coa ne pensate fino ora e cosa devo migliorare.

BACI A TUTTI !!! E ALLA PROSSIMA.

 

 

 

 

   
 
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