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Autore: Kano_chan    28/04/2017    2 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mentre lentamente usciva dal torpore del sonno,
i ricordi cominciarono a farsi strada nella mente di Selenis.
Quel meraviglioso momento appena prima del risveglio, quando i pensieri sono ancora confusi e qualsiasi cosa spiacevole non è altro che un eco lontano, passò.
Il suono delle spire che si contraggono e l’odore del metallo bruciato e del sangue, inondarono la coscienza sopita di Selenis come un'onda di piena, costringendola ad aprire le palpebre di colpo.
Fissando con occhi sbarrati il soffitto immerso nella penombra, la ragazzina allentò la presa delle dita sul lenzuolo fresco cercando di calmare il respiro. Accanto a lei suo padre non c'era più, ma sapeva che era rimasto per molto tempo dopo che si era addormentata.
Leggermente stordita, Selenis si mise a sedere facendo scivolare le gambe nude oltre il bordo del letto. Aveva addosso solo una camicia da notte leggera; suo padre doveva avergliela fatta indossare, ma lei non se lo ricordava.
Quando si fu alzata, la prima cosa che fece fu di aprire le pesanti tende che oscuravano le finestre.
Fuori il sole era già a metà dell’orizzonte e il giardino del palazzo iniziava a oscurarsi. Confusa, Selenis abbassò lo sguardo sulla sveglia appoggiata sul comodino la quale segnava le 18.00.
Aveva decisamente dormito più del previsto, ma ancora non si sentiva riposata del tutto, anzi, il dolore alle ferite era tornato a farsi sentire; evidentemente l'effetto degli analgesici era terminato.
La principessa si avvicinò al grande specchio che dominava una parte della parete e si osservò.

Lo zigomo stava diventando di un colore bluastro, a tratti nero, mentre il taglio sul labbro, arrossato e un po’ gonfio, era stato graffettato con un paio di cerotti sottili. Senza alcun dubbio le sarebbe rimasta la cicatrice.

-    Poteva andarmi peggio – commentò con un sorriso amaro.

Per tentare di togliersi di dosso almeno in parte quell’aria derelitta, cominciò a pettinarsi i capelli con la spazzola trovata dentro uno dei cassetti. Quel semplice movimento le procurò una stilettata di dolore alla schiena.
Con riluttanza, Selenis alzò la camicia da notte sopra le spalle e, voltatasi di tre quarti, si guardò.
Una striscia di cerotto imbottito le occupava una porzione di pelle che andava da una scapola all'altra, là dove la spada della Lamia l’aveva incisa.
Mentre si osservava, la figura esanime di Camelia all'improvviso le tornò alla mente, costringendola a strizzare le palpebre e a scuotere la testa.
Aveva decisamente bisogno di prendere aria e sapeva già dove andare. Afferrò una felpa trovata nell’armadio e si infilò i sandali che aveva la sera precedente. Non appena fu pronta, varcò la soglia della camera per ritrovarsi come al solito in uno dei labirintici corridoi del palazzo.
Si incamminò senza fretta, salutando e rispondendo gentilmente alle domande su come si sentisse da parte del personale di corte.
Alla fine fu costretta a passare dai corridoi meno frequentati; non che fosse contrariata dalle attenzioni che le rivolgevano, erano tutti sinceramente preoccupati per lei e questo le faceva piacere, ma ripetere sempre la stessa bugia di stare bene non le piaceva.


-    Principessa Selenis –

La ragazza si stampò in faccia l'ennesimo sorriso di circostanza rallentando l’andatura, mentre incontro le si faceva il consigliere Clarus Amicitia, vecchio compagno d'arme di Revis e Regis.

-    Buongiorno Clarus – lo salutò la giovane, notando alle sue spalle la presenza di un ragazzo che lo accompagnava.
-    Come stai? – le domandò il consigliere.
-    Bene… - rispose Selis – nonostante tutto poteva andare peggio – aggiunse  la ragazzina con un mezzo sorriso, sicura che lo stato della sua faccia parlasse per lei.
-    Sarebbe meglio che restassi ancora a riposo – le consigliò l’uomo.
-    In realtà volevo andare a trovare Noct – ammise la principessa.
-    Invece dovresti ascoltare i consigli che ti vengono dati –

Selenis chiuse brevemente gli occhi e poi si voltò verso Ignis, comparso in quel momento nel corridoio. 

-    Consigliere – salutò educatamente il ragazzo inchinandosi.
-    Ah Ignis, buongiorno – lo accolse Clarus.
-    Gli altri membri la stanno aspettando nella sala del trono – lo informò il giovane aggiustandosi gli occhiali com’era solito fare.
-    Meglio sbrigarsi allora – asserì l'Amicitia – Sono comunque felice di sapere che stai meglio. Con il tuo permesso... – la salutò l’uomo.
-    Buon lavoro – gli augurò lei, facendosi da parte perché potesse passare.
-    Principessa  –

Selenis incrociò lo sguardo del ragazzo al seguito di Clarus, sembrava più vecchio di lei ed era decisamente alto, con un fisico massiccio e i capelli rasati al modello militare. A discapito però della sua figura minacciosa, gli occhi erano ambrati e caldi, e il sorriso gentile. Lei rispose al saluto con un cenno del capo mentre le passava davanti.

-    Dovevo seguire il consiglio di tuo padre e chiuderti a chiave – sospirò Ignis non appena il Consigliere fu sparito dalla loro vista.
-    Lo sai che avrei trovato il modo di scappare dalla finestra - replicò la ragazzina - Iggy, devo andare da Noct – aggiunse vedendo l'espressione per nulla divertita dell'amico.
-    Non si è ancora svegliato – disse il giovane – e il Re non lascia il suo capezzale da ieri – aggiunse.
-    Hai detto che non era in pericolo di vita! – esclamò la principessa colta dal panico.
-    E non lo è – confermò lui – Ha solo bisogno di riposo e tu invece hai bisogno di mangiare qualcosa. Vieni, ti avevo portato la cena in camera – le disse facendole un cenno con il capo.

La ragazzina dondolò sui talloni, indecisa se correre via o dargli retta, ma in realtà non aveva nessuna voglia di discutere con Ignis e così optò per seguirlo. Il pasto che l'aspettava, era composto da un paio di uova fritte con la pancetta, alcune madeleine salate e una fetta di torta al cioccolato. Quindi, nonostante le proteste sul fatto che non avesse fame, quando vide tutto quel ben di Dio il suo stomaco ebbe un parere decisamente contrario.

-    È tutto ottimo, complimenti Ignis – disse Selenis addentando la terza madeleine dopo aver spazzolato le uova.
-    Come hai capito che ho cucinato io? – le chiese il ragazzo alzando le sopracciglia.
-    Riconoscerei i tuoi manicaretti fra mille altri – rispose la principessa con un sorriso mentre attaccava la torta – dolci come i tuoi non ne esistono da altre parti – aggiunse, chiudendo gli occhi appagata dal gusto del cioccolato.
-    Esageri, ma ti ringrazio – replicò Ignis, nascondendo una punta di soddisfazione a quelle parole.
-    Da chi hai preso questa passione? – gli domandò Selenis.
-    Da nessuno in realtà – rispose il ragazzo sistemandosi gli occhiali – è semplicemente una cosa che mi rilassa – aggiunse alzando appena le spalle.
-    Capisco – disse la principessa appoggiando le posate ormai inutili sul piatto vuoto.
-    Meno male che dicevi di non avere fame – commentò Ignis con un sorriso.
-    Prima, quando ho incontrato il consigliere Clarus – disse Selenis per sviare il discorso e non dar ragione all’amico – c’era un ragazzo con lui, tu sai di chi si tratta? – chiese mentre Ignis posava il vassoio sul piccolo carrello delle vivande.
-    Parli di Gladiolus? –
-    Immagino di sì – rispose Selenis.
-    È suo figlio maggiore – le spiegò Ignis.
-    Non sapevo ne avesse, non l’ho mai visto a palazzo – ribattè la ragazzina.
-    Probabilmente nei prossimi tempi avrai occasione di vederlo più spesso, gli era stato chiesto di dare lezioni di scherma a Noct - spiegò il giovane - Inoltre, in futuro, sarà lui ad ereditare il nome di "scudo del Re" - aggiunse.
-    Piacerebbe anche a me prendere lezioni di spada – mormorò meditabonda la principessa.
-    Non credo che tuo padre sarebbe d’accordo – replicò Ignis dirigendosi verso la porta – Ora devo andare. Tu resta qui per favore, o il comandante Revis avrà qualcosa da ridire – le consigliò mettendo mano alla maniglia.
-    Ignis aspetta! – lo fermò Selenis alzandosi in piedi – Ho davvero bisogno di vedere Noctis – gli disse – mi bastano due minuti, c'è una cosa che devo dargli –

Ignis osservò l’aria preoccupata che la principessa aveva assunto e capì che gli avrebbe dato il tormento finchè non avesse acconsentito a darle una mano.

-    Vedo cosa riesco a fare, ma tu devi restare qui, intesi? –
-    Sì... e Ignis? Grazie di cuore –

Selenis rimase come aveva promesso nella stanza, godendosi gli ultimi raggi del sole al tramonto dal balcone che si affacciava sul giardino.
Il cielo stava assumendo quel tono lavanda tipico del crepuscolo durante le giornate estive, solcato qua e là da nuvole incendiate di rosso e oro.
Se pensava che solo ventiquattro ore prima lo stava osservando con Noctis davanti ad un bellissimo lago, si sentiva stringere lo stomaco in una morsa dolorosa che non centrava nulla con il suo stato di salute. Toccò la tasca della felpa, dove aveva riposto l'oggetto che voleva consegnare al bambino, e il suo contorno famigliare la calmò un po’.
Mentre pensava appoggiata sul parapetto, lasciò vagare lo sguardo sul cortile fiorito sotto di lei. I giardini del Palazzo erano di una bellezza folgorante, soprattutto in questo periodo dell'anno; Selenis sapeva che era stata la madre di Noctis ad occuparsene, e dalla sua morte il Re aveva fatto in modo che il suo lavoro fosse preservato al meglio. Stava osservando le fronde della grande quercia che stava nel mezzo, quando un movimento catturò la sua attenzione. Il figlio di Clarus, Gladiolus, la stava salutando. La principessa lo imitò, alzando una mano per rispondergli proprio mentre un sonoro bussare le arrivò alle orecchie.
Con un ultima occhiata al ragazzo, Selenis rientrò per andare ad aprire. Una delle cameriere personali di Noctis si inchinò davanti a lei.

-   Sua Grazia, il signorino Ignis mi ha mandato a dirle che può andare a trovare il principe Noctis, però si raccomanda che sia una visita breve – le comunicò.
-    Arrivo subito! – esclamò lei, chiudendo la porta e affrettandosi a seguire la donna.

Mentre procedeva dietro alla cameriera, Selenis sperò che ad accoglierla ci fosse anche lo zio. Non aveva ancora avuto modo di incontrarlo e doveva dirgli una cosa importante. Le speranze della ragazza però, furono deluse. Quando infatti entrò nella camera del principe, di Regis non c’era traccia, ma ebbe poco tempo di rammaricarsene, perché la figura stesa sul letto ottenne tutte le sue attenzioni.
Noctis, con gli occhi serrati e la testa affondata nel cuscino, pareva essersi rimpicciolito. Non sembrava più lui... era come guardare un’altra persona; Selenis non lo aveva mai visto così immobile.
La ragazzina si avvicinò al letto, sedendosi delicatamente sul bordo e prendendo la mano del principe tra le sue.

-    Noct… mi dispiace così tanto – sussurrò, asciugandosi con rabbia un paio di lacrime scappate al suo controllo – se potessi prendere il tuo posto giuro che lo farei... è tutta colpa mia.. però ti prego, torna da noi – lo supplicò chinandosi ad appoggiare la fronte sulla sua mano.

Resto così qualche momento, pregando i Sei che aiutassero suo cugino e che lo riportassero all’affetto dei suoi cari. Poi, mise una mano in tasca e tirò fuori quello che voleva dargli. Sul palmo della principessa brillò una piccola statuina, raffigurante un curioso animale color cobalto con un rubino incastonato sulla fronte.

-    Sono sicura che ti ricordi di questo – disse al bambino – mi hai pregata tante volte di regalartelo e io mi sono sempre rifiutata – raccontò con un sorriso – un po’ perché è il mio portafortuna, un po’ perché è stato l’ultimo regalo di mia madre – spiegò, scostando un ciuffo ebano dalla fronte di Noctis – ma adesso voglio che lo abbia tu. Spero che possa aiutarti a ritrovare la strada – aggiunse appoggiando la statuina sul cuscino.

“ Ti prego, aiutalo”  pensò la ragazzina.

Se si stesse rivolgendo alla statuina o alla madre, questo non lo si poteva sapere.



Campeggio dell'autrice:

Buongiorno gente!! Passato un buon 25 aprile? Spero di sì!

Capitolo cortino rispetto al solito, lo so.. ma abbiate pazienza! Io cerco sempre di farli più lunghi possibili, ma non sempre la ciambella viene con il buco. Per altro è prettamente introspettivo, ma io amo questo genere di capitoli, quindi spero di aver trasmesso qualcosa anche a voi!
Primo "incrocio" tra Selenis e Gladio, giusto giusto appena accennato, ma che troverà ampio spazio più avanti. Chissa come si evolverà il rapporto tra loro due...
La prima volta che ho letto i nomi dei protagonisti ammetto di aver storto un pò il naso, non tanto per Noctis o Ignis, quanto più per Gladiolus e Prompto. Per fortuna alla fine mi ci sono abituata, però per me resta Gladio e basta eh xD
Che mi scusi Regis se gli ho sottratto Carbuncle per farlo diventare di proprietà di Selenis, ma ci stava tanto bene ^^"
Datemi ancora un paio di capitoli e ci sarà la prima grande svolta di questa fic, che innescherà dei cambiamenti significativi nella vita dei protagonisti!
Prima di salutarvi come mio solito, ci tengo a fare una premessa. Indipendentemente dal fatto che questa storia riceva o meno recensioni, non verrà interrotta per nessuna ragione (salvo attacchi meteor sulla casa). Ho lavorato sodo per scriverla, e questo sarebbe già un valido motivo per continuarla nonostante i risultati, ma soprattutto c'è gente che la sta leggendo, gente che mi segue e che anche senza commentare mi sta dando il suo sostegno.. quindi per rispetto a voi non sparirò in una nuvoletta di fumo, promesso!
Grazie mille a tutti i Lettori e a chi mi segue, in particolare a Radamantia_chan per aver aggiunto la storia nella relativa categoria!
Detto questo vi abbraccio tutti e vi rinnovo l'appuntamento a venerdì prossimo ^^

A presto,
Marta

  
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