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Autore: Sarasvati    28/04/2017    3 recensioni
Norman Bates, un ragazzo ancorato al passato.
Un'ossessione, un rapporto malato.
La morte della madre mai superata, e la convinzione di averla ancora accanto a sé.
La schizofrenia.
[canzone che accompagna la storia: I Matti - De Gregori]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Il testo della canzone è di proprietà di Francesco De Gregori
 
È tutta colpa di mamma.
Lei non mi permette di vivere la mia vita, è sempre accanto a me per impedirmi di essere un ragazzo come tutti gli altri.
Più volte mi ha urlato che la mia felicità deve risiedere solamente in lei, così premurosa, disposta ad ogni cosa pur di proteggermi.
La sua voce mi accompagna persino di notte, non mi permette neppure di sognare: non appena una donna si fa largo nell’oscurità della mia stanza, sotto le mie lenzuola, i suoi lamenti mi svegliano.
È gelosa, ossessionata dall’idea che qualcuno possa portarmi via da lei.
 
I matti non hanno il cuore
o se ce l'hanno è sprecato,
è una caverna tutta nera
 
Mamma ha ucciso per me.
Io lo so, perché ho trovato quella splendida signorina bionda distesa nella sua vasca da bagno, nuda, in un lago di sangue. L’ha uccisa solo dopo avermi scoperto mentre la osservavo, ma era così deliziosa che non ho potuto farne a meno. Ma mamma non ha nulla di che preoccuparsi: ho pulito tutto e gettato il corpo in un luogo in cui nessuno potrà mai trovarlo.
Sarà fiera di me.
 
I matti vanno contenti,
sull'orlo della normalità,
come stelle cadenti.
 
Forse un giorno arriverà una donna che anche lei apprezzerà, ed allora la sua voce cesserà di tormentarmi.
 
Questa notte ho sognato quella ragazza, ho sognato di averla tutta per me.
Ancora una volta mamma mi ha svegliato morbosamente, sussurrandomi di non pensare a quella straniera, perché sicuramente era stata una poco di buono, ed ucciderla era stata la scelta migliore.
 
I matti tutta la vita, dentro la notte,
chiusi a chiave.
 
La stanno cercando. Ho provato a convincerli del fatto che non è mai stata qui, ma loro vogliono il colpevole. Non permetterò loro di portare via la mia mamma, non mi importa se ha ucciso ancora: un uomo, questa volta, un uomo che si stava avvicinando troppo alla verità.
Devo nasconderla. Devo proteggerla come lei ha sempre protetto me.
 
I matti non hanno più niente, intorno a loro più nessuna città,
anche se strillano chi li sente,
anche se strillano che fa.
 
Quella donna, la sorella della signorina bionda. Ha trovato la mia mamma. Ed ora, cosa le faranno? Cosa ne sarà di noi?
Mamma perdonami.
 
I matti vanno contenti
a guinzaglio della pazzia
.
 
ANGOLO AUTRICE: Queste poche righe, scritte di getto, vogliono essere un’avventura nella mente di Norman Bates, nei suoi pensieri, per lo meno così come io li immagino. La Schizofrenia di Norman, ho voluto descriverla attraverso sentimenti apparentemente “normali”.  
I pezzi della canzone sono tratti da “I matti” di Francesco De Gregori. 
   
 
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