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Autore: Warlock_Vampire    29/04/2017    2 recensioni
"Io, che ho conosciuto molto presto cosa fossero dolore e odio e che solo dopo molto tempo ho compreso l'amore; io, che ho imparato ad uccidere prima ancora di saper vivere; io, che ho vissuto per secoli nella profonda convinzione che ognuno può ottenere ciò che vuole, sempre e comunque, sacrificando tutto, se necessario; dopo così tanto ho davvero bisogno di mettere nero su bianco i fatti."
In queste memorie Katherine Pierce si racconta, dalla sua fragile umanità alla trasformazione in Vampiro, ripercorrendo tutte le tappe più significative della sua lunga esistenza.
AVVERTENZA: La lettura di questa storia è un contributo, una spin off, di The last challenge (il nostro crossover). Pertanto, consigliamo la lettura di The last challenge, anche se non è essenziale.
Inoltre, essendo la "nostra" Katherine, le vicende in cui è coinvolta sono frutto dell'immaginazione degli autori e nulla hanno a che vedere con la Katherine di The Vampire Diaries, pur ricalcandone l'aspetto e il carattere.
Precisato questo, buona lettura!
Genere: Azione, Sovrannaturale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elijah, Katherine Pierce, Klaus, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tenochtitlàn, 1521
 
C’è un vento sferzante e freddo e il mare è in burrasca. La nave ondeggia pericolosamente e il mio equipaggio si lancia urli e ordini da prua a poppa. Sono in viaggio verso la Spagna.
Finalmente il Diamante Oscuro è in mio possesso, dopo tante difficoltà. C’è stata una sanguinosa battaglia e Tenochtitlàn non esiste più. Non che la cosa mi riguardi, io ho ottenuto ciò che volevo e questo mi basta.
Dopo lo scontro con il Giaguaro, sono partita con Cortés e il suo piccolo esercito alla volta del Messico. Lì non abbiamo incontrato resistenze; anzi, gli Aztechi ci hanno accolto come salvatori, credendo che Cortés fosse un dio. Che cosa ridicola.
Tuttavia, è arrivato il momento in cui la gente ha capito la falsità di tutte queste assurde credenze. Il popolo si è ribellato, ci sono state rivolte contro gli spagnoli, ma ormai era troppo tardi. Cortés aveva già preso controllo di alcuni territori grazie ai Toltechi, indigeni sottomessi dagli Aztechi schieratisi al fianco degli spagnoli, e si apprestava alla conquista di Tenochtitlàn.
La città si trova –o dovrei dire, si trovava- proprio in mezzo ad un lago e per Cortés non è stato difficile impossessarsene. L’assedio è durato pochi giorni ed io, nella confusione generale, ho cercato informazioni sul Diamante Oscuro.
Una volta visitata la città, con le sue viuzze di terra battuta, le capanne e poi quegli edifici di rappresentanza così mastodontici, non ho più avuto dubbi sulla collocazione del Diamante.
Il Templo Mayor, un luogo sacro.
Come ho detto, adesso Tenochtitlàn non esiste più. Cortés e i suoi uomini l’hanno rasa al suolo. Ha fatto distruggere il tempio per me, così che potessi avere accesso al luogo dove il Diamante era custodito. Devo dire che sono sorpresa della sua celerità nel rispettare gli accordi presi; non ho mai incontrato nessuno che sappia mantenere la parola data come lui ha fatto con me.
Sono entrata nel tempio già semidistrutto dai soldati, disseminato di cadaveri, ma nella stanza del Diamante c’erano ancora molti sacerdoti determinati a impedire che entrasse in mio possesso. Come se questo avesse potuto fermarmi. L’unico vero intoppo è stato uno Stregone, anch’egli sacerdote. Uccisi tutti gli altri è rimasto solo lui, che non si era mosso di un millimetro dal momento in cui avevo fatto irruzione nel tempio sacro.
Mi sono diretta a velocità vampiro verso di lui, ma ecco che ha reagito.
Mi ha fatta sbalzare via di qualche metro, ma mi sono subito ripresa; ho contrattaccato, ma lui di nuovo ha saputo fermarmi. Ho sbattuto la testa da qualche parte. Come minimo mi si è rotto il cranio o qualcos’altro, perché non sono più riuscita a mettere a fuoco le cose per qualche secondo.
Guarita, ho tentato il tutto per tutto. Questo tizio mi aveva proprio stancata. A velocità vampiro ho preso una delle torce che illuminavano l’ambiente e l’ho lanciata come se fosse stata una lancia contro lo Stregone, che è finito letteralmente impalato contro il muro.
Ripresami dagli sforzi, mi sono diretta verso il Diamante. Era custodito in uno scrigno di antica fattura e tutto in lui sapeva di magia oscura. Non so ancora a cosa serva, ma è un oggetto troppo potente e troppo prezioso perché io non lo abbia.
Brilla e riflette la luce del sole in strani giochi di colori. È grande come una noce o poco più ed è assolutamente indistruttibile. È chiaro che se lo lanciassi con tutte le mie forze contro un muro di mattoni, non si farebbe neppure un graffio.
Tornando a ieri; una volta recuperato l’oggetto oscuro, ho avuto giusto il tempo di scappare, prima che gli uomini di Cortés appiccassero il fuoco all’intero edificio.
Io ho abbandonato la città in fiamme, l’odore di morte e carne bruciata, le urla dei sopravvissuti e quelle dei soldati. Di Cortés non ho visto traccia e ora devo dire che sono contenta così. Chi mi dice che una volta preso il Diamante, non avrebbe voluto averlo per sé? Certo, non mi sarei lasciata cogliere di sorpresa a quell’eventualità, ma meglio non rischiare. Oppure magari avrebbe tentato di ingaggiarmi per nuove conquiste nel Centro-America. No, è stata una giusta decisione la mia.
A velocità vampiro mi sono diretta verso la costa, un tragitto che per un umano durerebbe almeno qualche giorno, mentre per me non è stata che qualche ora di corsa.
Arrivata lì, c’erano già la nave e l’equipaggio che avevo soggiogato tempo prima in vista di questo momento. Sono salita a bordo e ho dato ordine di salpare immediatamente.
Si torna in Europa. Sospiro.
Sì, ne sono felice.



 
N/A: ci teniamo a sottolineare che Tenochtitlàn è l'attuale Città del Messico (per chi non lo sapesse), e che i riferimenti storici sono frutto di ricerche, quindi sono eventi effettuatisi per d'avvero, naturalmente "arricchiti" di un po' di fantasia e soprannaturale. Perdonate il breve capitolo, si tratta più che altro di un "passaggio" per ciò che verrà dopo. L'avventura di Kat si fa interessante!
Buona lettura,
W&V
  
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