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Autore: NotEvenChip    30/04/2017    1 recensioni
Mr. Gold possiede la maggior parte di Storybrooke, oscuro, tenebroso, con un passato turbolento, quasi tutta la città lo teme, tranne il figlio Neal.
Belle French è giovane, spensierata, determinata, ambiziosa ed in cerca di pace e tranquillità, grazie anche al suo nuovo lavoro.
Praticamente Rumbelle AU :)
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Belle, Jefferson/Cappellaio Matto, Neal Cassidy, Neal Cassidy/Baelfire, Ruby/Cappuccetto Rosso, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Più tardi quel pomeriggio, Gold sorrise soddisfatto si sè. Era riuscito a mettere tutto in ordine per il contratto con la signorina French, tuttavia i suoi uomini sarebbero andati a controllare le condizioni dell’appartamento l’indomani.

Alzò la testa dal suo lavoro non appena sentì la campanella del negozio suonare e la porta sbattere. Neal corse dentro al negozio ed andò a salutare il padre con entusiasmo.

“Ehi figliolo” Disse scompigliandogli i capelli. “ Com’è andata oggi a scuola?”

“Bene papà! Oggi Emma mi ha detto che sua mamma ti avrebbe chiesto se potevo andare da lei qualche volta…” 

Neal guardò il padre dritto negli occhi, Gold a volte non si rendeva conto di quanto fosse cresciuto suo figlio, gli sembrava ieri quando era ancora in fasce.

“Si, la signora Nolan mi ha accennato qualcosa questa mattina”.

“E tu…?”

Gold sorrise e prese lo zaino dalle spalle del figlio per appoggiarlo sul bancone, in cerca del diario per avere un’idea di quali compiti dovesse fare oggi. Neal lo aiutò e gli aprì la pagina giusta del diario.

“Ho detto che va bene” Tagliò corto Gold, cercando di leggere la scrittura del figlio.

“Davvero papà? Posso?”

Gold alzò lo sguardo verso il figlio e lo guardò con aria interrogativa, gli aveva appena dato il permesso, perché sembrava così titubante?

“Sì Neal, davvero.”

“Così… I Nolan sono ok?” Chiese Neal ancora insicuro.

Gold si ritrovò nuovamente a fissare il figlio come se non capisse dove volesse arrivare.

“Sì Neal, i Nolan sono ok. Ti sarei molto grato se non me lo facessi ripetere mai più”.

“Oh. Ok. I Nolan, ok.”

“Neal?”

“Si?”

“Tu… Tu sei nervoso?”

“Nervoso?”

“Un momento. Sei nervoso di passare del tempo extra con Emma, è così?”

“Cosa? No!” Ora Neal cominciava ad innervosirsi e ad allontanarsi dal padre verso il retro del negozio per iniziare i compiti.

“Neal Gold, tu sei nervoso! E speravi che io trovassi odiosi i Nolan solo per avere la scusa pronta! E’ così?”

Neal arrossì furiosamente ma non rispose.

Gold gli si avvicinò e gli mise il braccio attorno al collo e lo diresse verso il lettino che si trovava nel retro, per poterci parlare meglio.

Neal sbuffò ma non ebbe il coraggio di guardare il padre negli occhi.

“Neal? Prima che io cominci a trovare tutto questo più buffo di quello che sembra, vuoi spiegarmi?”

“Le femmine sono… Emma è sempre stata la mia migliore amica”

Neal sbuffò nuovamente, in difficoltà.

“Continua figliolo”.

“E’ solo che le cose sono un po’ diverse ultimamente, tutti ci prendono in giro perché passiamo troppo tempo assieme e dicono che da grandi ci sposeremo e…”

“Emma è una brava ragazzina…Ed è molto bella…”

A quello Neal arrossì ancora di più e si voltò a guardare il padre per la prima volta in quel discorso.

“Questo lo vedo anche io, non sono cieco!”

Gold fu sorpreso dalla reazione del figlio e non poté fare a meno che stringerlo più vicino e sorridergli.

“E così… Emma”

“Si papà, Emma”

“E dov’è il problema?”

“Che quello che dicono è vero, Emma mi piace, ma io non so se piaccio a lei! Lei non ha mai detto niente!”

“Oh figliolo! Queste cose non possono certo essere sbandierate ai quattro venti! E se aspetti che sia Emma a fare il primo passo hai sbagliato tutto. Ma non sei troppo giovane per queste cose?”

Neal lo guardò storto. “Papà…”

“Santo Cielo, avevi il pannolone fino a ieri”

“Papà.”

“Ok, ok, ok. Me ne farò una ragione. Il mio ragazzo sta crescendo. Presto si sposerà con Emma e mi lascerà in quell’enorme casa tutto solo…”

Neal si accorse dell’improvviso sarcasmo del padre e si alzò dal lettino per iniziare i compiti. 

“Te la caverai bene figliolo, sei un bravo bambino.”

Neal si voltò per fulminare il padre con lo sguardo.

“Ragazzino, decisamente non più un bambino, scusami. Hai ragione.”

Neal ora gli sorrise, scosse la testa ed iniziò a fare i compiti. Un paio d’ore dopo Neal aveva finito e si mise ad aiutare il padre a riordinare contratti.

“Neal, ora devo andare un secondo in biblioteca a consegnare questo contratto alla signorina French…”

“La biblioteca? Riaprirà? Posso venire?”

Gold annuì e si avviò con il figlio dall’altra parte della strada. Arrivarono all’entrata della biblioteca e subito notarono una trafelata Belle portare un enorme carico di libri.

“Signorina French?”

Belle, tutto si aspettava tranne che essere chiamata da quella voce, sussultò leggermente ed uno dei libri traballò, facendo spostare tutti gli altri. Questione di un millesimo di secondo e tutti i libri erano per terra ai suoi piedi.

“Oh ma accidenti!” Esclamò Belle, infastidita. Poi si voltò verso il signor Gold, che era accompagnato da un ragazzino dai capelli scuri e ondulati che gli coprivano appena gli occhi, doveva essere suo figlio, caspita com’era cresciuto!

“Signor Gold! E tu devi essere….?”

“Neal! Buongiorno signorina French!” Disse Neal prendendo la mano che gli aveva allungato Belle.

“Oh! Neal chiamami pure Belle d’ora in poi” E così dicendo gli fece l’occhiolino. Poco distante Gold si schiarì la voce.

“Signorina French, un giorno o l’altro riuscirò a vederla senza che succeda un disastro nel raggio di pochi metri…” Sorrise sarcastico Gold.

Belle serrò le labbra e si strinse le spalle, fingendo uno sguardo innocente, che fece sorridere Gold ed il piccolo Neal.

“Sono venuto per consegnarle questo… Ma ehi, accidenti, Neal, diamole una mano con i libri” 

Neal e Gold cominciarono a dare una mano a Belle a raccogliere tutti i libri.

Una volta che tutti i libri erano raccolti ed impilati di nuovo, Belle li ringraziò e prese il contratto che le offrì Gold.

“Grazie agli uomini Gold, eroi della giornata!” dicendo questo appoggiò una mano sulla spalla di Neal, vedendolo arrossire furiosamente.

“Quando aprirà la biblioteca signorina F… Belle?”

“Oh, non appena sarò in grado di sistemare tutti questi scaffali vuoti che vedi, ordinare nuovi libri e continuare a riempire scaffali! Sembra che ci metterò un pochino più del previsto, ma ne varrà la pena, vedrai!”

Neal sorrise soddisfatto, a lui piaceva moltissimo leggere, sin da quando era piccolo, suo padre gli leggeva molte storie, fino a che un giorno, Neal  imparò a leggerle da solo. Da allora non ha più smesso di chiedere nuove storie, nuovi libri al padre.

“Ma tutto da sola signorina French, davvero?”

Belle annuì e scorse in Gold una scintilla di quella che sembrava, preoccupazione? Successivamente si schiarì la voce.

“Bene, quello è il contratto d’affitto, può darci un’occhiata e riportarmelo firmato, i miei uomini saranno qui domani mattina per una valutazione, immagino che la troveranno già qui all’opera…”

Belle annuì sorridendo. “Sarò proprio qui!”

“Belle? Posso guardare un po’ in giro?”

“Certo Neal!”

Nemmeno il tempo del permesso e Neal era sparito dietro agli scaffali.

“Uhm, grazie per essersi scomodato tanto e per averlo preparato con così tanta urgenza!”

Gold agitò una mano in aria, facendole cenno di non preoccuparsi.

“Non si preoccupi signorina French, nessun disturbo.”

Proprio mentre Belle stava per offrire a Gold una tazza di the, Ruby entrò.

“Ehi Belle! Ragazzaccia! Confermato l’appuntamento con i ragazzi per domani sera!! Oh… Mr Gold, buonasera!”

Ruby si immobilizzò immediatamente alla vista di Gold davanti a Belle, la quale socchiuse gli occhi per l’occasione persa.

“Buonasera signorina Lucas” Poi si voltò di nuovo verso Belle. “ Beh, credo che per oggi sia tutto signorina French, Neal? E’ tempo di andare!”

Pochi secondi dopo il ragazzino spuntò dagli scaffali, decisamente contrariato per l’interruzione. 

“Neal, saluta, verrai a disturbare la signorina French un altro giorno, magari quando la biblioteca sarà aperta, coraggio.”

Neal annuì e salutò Belle e Ruby, prese il padre per mano e si avviarono di nuovo verso il negozio.

Ruby si voltò a guardare Belle per valutare la reazione dell’amica.

“Scusami Bellz, non avevo intenzione di interrompervi….”

“Oh, Ruby non hai interrotto proprio nulla” non se la sentiva di dirle che in realtà le dispiaceva, visto che questa volta Gold sembrava favorevole ad una conversazione, comprendere lo stato d’animo di quell’uomo non era di certo una passeggiata.

“Se insisti… Quindi, io, te, Peter e Keith domani sera al Rabbit Hole, che ne dici?”

“Lo sai benissimo cosa penso, ma ho dato la mia parola no?”

Ruby si lanciò ad abbracciare l’amica. “Grazie, grazie Belle! Sono in debito! A proposito, penso di averti salvata, se Gold ti sarebbe saltato addosso questa sera, probabilmente avrebbe sentito polvere e puzza di libri vecchi. Debito estinto!”

Belle rise e si guardò attentamente, in effetti il livello di polvere dentro a quella biblioteca era spropositato ed inevitabilmente era finita per sporcarsi tutta.

“Non ci provare, il debito enorme rimane, ci vediamo domani sera, lasciami finire con questa pila che non vedo l’ora di farmi una doccia!”

Le due amiche si salutarono, Belle afferrò la pila che aveva appena sistemato con i Gold e sorrise arrossendo.

 
   
 
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