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Autore: la luna nera    02/05/2017    5 recensioni
Rovistare nei vecchi bauli può riservare delle sorprese. Fra biancheria d'altri tempi e gioielli meravigliosi, Maddy e Alyssa trovano un sacchetto contenente due orologi da taschino dall'apparenza innocua. Ma si sa, sono proprio gli oggetti più anonimi a nascondere sorprese e le due ragazze lo scopriranno di persona, trascinando nell'avventura che stanno per vivere anche Jordan che invece ha ben altri grattacapi a cui pensare.
Genere: Avventura, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo aveva ripreso a scorrere come di consueto, l’anno scolastico era iniziato così come era iniziato l’autunno, dorata stagione capace di tingere in maniera sublime le foglie degli alberi, trasformando il parco cittadino in una sorta di quadro impressionista 3D.
I ragazzi ancora non erano riusciti a capire se quel viaggio nel tempo avesse veramente avuto luogo, Maddy moriva dalla curiosità di sbirciare nuovamente all’interno dei bauli per verificare se effettivamente ci fossero ancora gli orologi. Jordan l’aveva tenuta a freno per un bel po’ di tempo, fino a che in un umido pomeriggio di metà novembre i legittimi proprietari erano venuti a riprenderseli per collocarli nella loro ubicazione definitiva, vale a dire la villetta da loro acquistata i cui lavori di ristrutturazione erano giunti al termine. Sfogliando i libri di storia e cercando in rete Maddy e Alyssa cercavano senza sosta tracce e documenti per verificare se effettivamente quello che avevano visto era reale, non era semplice dare risposte alle loro molteplici domande: per esempio, c’era qualche cosa che poteva confermare la vera origine dei complessi piramidali dell’Antico Egitto? I Figli di Sirio erano realtà o suggestione? E cosa dire del leggendario Regno di Camelot? I resti mortali rinvenuti più di un secolo fa presso Glastonbury appartenevano davvero a Re Artù e alla Regina Ginevra? E Merlino? Era solo leggenda? La Firenze Rinascimentale era l’unica località la cui certezza storica era tangibile, così come la caccia alle streghe, per non parlare poi di Versailles e della sua sfarzosa corte e della romantica Vienna di metà 800. Maddy aveva potuto visitare solo la capitale austriaca ed era comunque rimasta affascinata dai racconti dell’amica che parevano un romanzo fantastico. E proprio per questo a volte, specie nelle grigie giornate di pioggia, guardando fuori dalla finestra mentre le gocce battevano sui vetri, la mente dei ragazzi vagava e come per incanto parevano in grado di vedere scene di quei tempi passati. A volte infatti si materializzavano delle immagini talmente reali da sembrare vere, come quella volta in cui Jordan alzando gli occhi dai libri per una breve pausa dallo studio, vide il castello di Artù fuori dalla finestra della sua stanza. Maddy invece raccontò di aver visto passeggiare nel giardino di casa una sagoma scura con la veletta nera sul viso che ricollegò immediatamente all’Imperatrice Elisabetta, mentre Alyssa era “perseguitata” dai penetranti occhi verdi di Veronica, la strega incontrata a Firenze. Pure i loro sonni erano ripetutamente disturbati da strani avvenimenti, si svegliavano spesso a causa di incubi ed altrettanto spesso avevano la sensazione di esser tornati indietro nel tempo. Tutto questo caos li aveva letteralmente messi in confusione, causando lievi ripercussioni pure sui loro studi e naturalmente la situazione sentimentale non troppo chiara fra Alyssa e Jordan era rimasta in sospeso. Solo i primi momenti successivi al ritorno nella loro epoca erano trascorsi in modo normale, ma essendo particolarmente scossa la ragazza aveva preferito non affrontare subito il fratello della migliore amica, anche perché lui era immediatamente uscito di casa per vedere la sua ragazza  e proprio in quella occasione Jordan aveva rotto definitivamente con Valentine.
Nelle settimane successive gli strani fenomeni si erano manifestati in maniera via via più frequente e fastidiosa rimandando ulteriormente l’occasione per chiarirsi una volta per tutte. In più a Jordan era stata offerta la possibilità di partecipare ad un seminario organizzato da uno dei suoi professori. Tale evento si sarebbe tenuto in un’altra città per la durata di circa quattro settimane. Lui aveva accettato, sperando che quel periodo lontano da casa potesse rivelarsi utile per ritrovare un po’ di tranquillità, senza contare quanto tale evento sarebbe stato determinante per ottenere la famigerata borsa di studio. Quindi Jordan era partito e il momento di affrontare la questione “Alyssa” si era allontanato ancora di più.
 
Finché una sera il destino, in vesti molto speciali, decise di dar loro una  mano.
 
Maddy aveva invitato Alyssa a casa sua per un piccolo pigiama party sperando che, trascorrere delle ore assieme come ai vecchi tempi, potesse rivelarsi utile per tornare alla normalità almeno un po’.
“Ecco qua!” Maddy si mise seduta accanto all’amica offrendole una ciotola piena di pop corn. “Sono ancora caldi.”
“Grazie.” Ne assaggiò uno, proseguendo poi a mangiarli con una certa lentezza.
“Hai avuto più strane visioni nell’ultima settimana?”
“Solo una volta, martedì sera.” Rispose continuando a sgranocchiare pop corn. “Mentre chiudevo la finestra per andare a dormire ho visto due figure fluttuare nel cielo.”
“Chi erano?”
“Luth e Zuha, due alieni Figli di Sirio che abbiamo incontrato nell’Antico Egitto proprio all’inizio del nostro viaggio nel tempo.” Sospirò. “Io non ce la faccio più Maddy…. La notte se va bene dormo tre ore, sono uno straccio e non riesco a fare più nulla. Questo è l’ultimo anno di scuola, non voglio rischiare la bocciatura! E poi….”
“E poi?”
“C’è sempre la questione in sospeso con tuo fratello…” Si raccolse in un gomitolo trattenendo a stento le lacrime. “Eravamo a Firenze quando ha scoperto tutto e ….ti giuro, avrei voluto sprofondare dalla vergogna. Poi lui si è comportato in modo quasi violento e mi sono spaventata, gli ho sputato in faccia che non provavo più nulla per lui, in quei momenti era davvero così ma….”
“Ma?” La incalzò.
“Poi le cose sono cambiate e ha cominciato a mostrarsi carino nei miei confronti, credevo mi prendesse in giro però quando mi ha baciata io….non ho capito più nulla.”
“Ti manca?”
“Da impazzire.” Si asciugò una lacrimuccia.
“Domani rientra da quel viaggio, lo sai vero?”
Annuì in silenzio,
 “Tu pensi di uscire con lui prima o poi, giusto?” Attese un cenno da parte dell’amica che però non giunse. “Guarda che sono al limite della sopportazione! Non fa che tempestarmi di messaggi in cui mi chiede di convincerti ad accettare il suo invito!”
“Davvero?” Si immaginò la cosa e si fece scappare un sorriso.
Decise di sferrarle la spinta finale per tentare di scuoterla. “Guarda che non potrei sperare in una cognata migliore.”
Per tutta risposta ricevette un cuscino in faccia seguito da un risata capace di rompere quella sorta di tensione. Ne nacque una piccola battaglia di cuscini, esattamente come erano solite fare da una vita, quando avevano solo voglia di divertirsi e non covare pensieri nella mente.
Quel loro momento di pura gioia fu interrotto dall’ingresso improvviso di Jordan nella camera della sorella col sorriso sulle labbra. “Si può sapere che cos’è tutto questo frastuono?! Sto tentando di riposare!” Era appena tornato dal viaggio, lo attendevano per la sera successiva e invece lui aveva scelto autonomamente di anticipare il rientro.
“Oh, ma per favore! Tu torni all’improvviso e pretendi di dettar legge?” E Maddy, sorpresa e felice di vederlo, lanciò un cuscino in direzione del fratello che non fece nulla per schivarlo.
“Ah sì? Vuoi la guerra?” Lasciò il suo trolley ed afferrò di nuovo il cuscino piombando assieme ad esso sulla sorella fingendo di farle male esattamente come quando erano piccoli e i loro genitori erano costretti a separarli dalle loro risse infantili. Jordan stava per avere la meglio quando fu distratto dalle risate di Alyssa visibilmente divertita dalla scena. Si alzò lentamente con gli occhi pieni di stelle e all’improvviso la piccola lampada da tavolo si spense facendoli piombare al buio. Poi altrettanto improvvisamente la luce tornò nella stanza e nell’angolo vicino alla finestra comparve Merlino. Maddy e Alyssa stavano per mettersi ad urlare dallo spavento, Jordan tappò loro la bocca nonostante lui per primo fosse spaventato dalla visita inaspettata.
“Venerabile Merlino….” Bisbigliò il ragazzo. “Siete davvero voi? Cosa…. Cosa vi porta qui?”
“Sì, sono io. E posso constatare con gioia che avete fatto ritorno nel vostro tempo senza spiacevoli inconvenienti.” Notò il timore delle ragazze e le tranquillizzò con fare benevolo. “Prego voi fanciulle di mantenere la calma, non sono qui per recarvi brutte notizie, ma per donarvi un aiuto concreto per superare gli scompensi spazio temporali di cui soffrite da quando avete fatto ritorno nella vostra epoca.”
Nell’aria si udirono sospiri di sollievo e la tensione andava via via ad allentarsi. Maddy incontrava per la prima volta il druido leggendario e come si fu ripresa dallo spavento, gli si avvicinò con meraviglia mista a timore. “Voi dunque siete Mago Merlino? Quello vero?”
“Esatto milady.”
“Siete quello della Spada nella Roccia? Quello di Re Artù? Di Ginevra e Lancillotto? E siete sempre voi che combattete Maga Magò?”
“Maddy, per favore!” Jordan la fece tacere tappandole la bocca mentre la portava a debita distanza da Merlino che pareva lievemente infastidito dalla serie di domande incalzanti. “Chiedo scusa, mia sorella a volte si comporta in modo inopportuno….. Ehm, dicevate di esser qui per aiutarci?”
Il saggio druido comprese il tentativo di sorpassare la curiosità della ragazza e rispose con cortesia. “Sono il Merlino autentico, non quello delle fiabe ed ora, a riprova di ciò, vi donerò di nuovo la tranquillità perduta a seguito del viaggio attraverso i meandri del tempo.” Stese le braccia verso di loro, dalla sfera presente sul bastone prese a sprigionarsi una calda luce che, vorticando sopra le loro teste, risucchiò una strana aura negativa. La imprigionò sulla sommità del bastone, dopo di ché fece loro una profonda riverenza prima di scomparire salutandoli con un semplice  “Siate sereni.”
Scomparso Merlino i tre piombarono addormentati.
 
Si svegliarono quando il sole era già alto nel cielo, quel sonno era stato piuttosto profondo e soprattutto  privo di incubi e strane apparizioni.
Fu Maddy ad aprire per prima gli occhi, ebbe bisogno solo di una manciata di secondi per rendersi conto di trovarsi nella propria camera da letto in compagnia di Alyssa e Jordan, ancora beatamente addormentati. Sorrise vedendoli e decise di lasciarli soli sperando in un romantico risveglio per entrambi.   
 
 





 
Buongiorno a tutti!
Non ricordo più da quanto tempo manco di aggiornare. Alcuni di voi sanno che sono reduce da settimane piuttosto pesanti, spero vivamente di essermele lasciate alle spalle di modo che, sia ciò che scrivo, sia ciò che leggo non restino troppo indietro.
Detto questo, sono a presentarvi il capitolo numero venti: avevo calcolato di concludere qui tutta la storia, ma non essendo un genio in matematica, ho toppato! Dunque ce ne sarà un altro che segnerà la fine delle vicende di Alyssa, Jordan e Maddy. Diciamo anche che non sono particolarmente entusiasta di quello che ho scritto, anche perché l'ho fatto in un periodo decisamente "no", spero comunque apprezziate.
 
Grazie infinte per la pazienza e alla prossima!
 
Un Abbraccio
La Luna Nera

 
  
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