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Autore: AnonimoScrittore    02/05/2017    0 recensioni
E' tutto molto strano nella mia vita.
Vivo in un Ranch e sono una ragazza particolare.
La mia vita cambierà molto con il passare del tempo e sarà dura andare avanti.
Mi sono ripromessa di farcela e ce la farò.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sono seduta su una sedia, con qualche vite mancante, in una vecchia e polverosa biblioteca dell’Alberta. Davanti ho un antico computer, con ancora Windows XP, ormai da ore. La macchinetta nell’angolo dietro allo scaffale dei libri Gialli non eroga bevande da oramai da 3 anni. La ricerca sta durando già da 4 interminabili e noiose ore. Fare una ricerca sulla francia e sulle leggi non mi aiuta affatto! Chiudo il libro di 548 pagine di geografia e lo infilo nella tasca più grande proprio dietro a quello di Diritto Francese, stampo le pagine della ricerca e colloco il file del pc in una cartella privata così da poter continuare un altro giorno. Mi alzo dalla sedia facendo un rumore pazzesco, stringo i denti e mi guardo attorno per vedere se nella stanza c’è qualcuno, ma in questa biblioteca non c’è anima viva, oltre l’anziana bibliotecaria, dal 1999. Metto il mio zainetto di cuoio preferito in spalla e mi dirigo all’uscita. Al bancone c’è sempre seduta Carla, un’anziana signora con i capelli lisci biondi tendenti al bianco, sempre tenuti ordinatamente in uno chignon, gli occhi chiari e una fronte molto ampia. E una signora sempre gentile con tutti, ma da quando sua mamma, due anni fa, è deceduta all’età di 98 anni lei iniziò a perdere peso e a dimenticarsi molte cose, le hanno diagnosticato l’alzheimer quattro mesi fa. Fu un duro colpo per tutti. Saluto Carla ed esco dalla porta. Mi dirigo verso il parcheggio del piccolo supermercato di paese, il quale non è molto rifornito,sopratutto riguardo agli M&M’s con la confezione azzurra (i miei preferiti). Mentre attraverso la strada guardo il cielo, si è fatto cupo, in lontananza vedo avvicinarsi dei cumulonembi molto scuri e sicuramente portatori di pioggia. Dirigendomi verso l’unica bicicletta arancione del paese, mi accingo a cercare le piccole chiavi della catena nella tasca interna dello zaino. Il mio zainetto contiene qualsiasi cosa: burro di cacao, fazzoletti, cerotti, penne, gel disinfettante, dei nastrini colorati,… Dopo aver frugato tra i mille oggetti trovo le piccole chiavi per aprire il lucchetto della bici, attacco il catenaccio sotto il sellino e mi metto in sella. Prima di iniziare a pedalare prendo dalla tasca del giubbotto il mio cellulare, naturalmente senza messaggi o notifiche di alcun genere,e attacco il cavetto delle cuffiette. Accedo a Spotify e metto una delle mie canzoni preferite “You Think You Know Somebody”. Con le cuffiette nelle orecchie inizio a pedalare sul ciglio della strada. Guardo a tratti la strada e il cielo, le nuvole si stanno avvicinando e la temperatura sta calando, mi devo sbrigare, devo arrivare al Ranch in tempo, prima che inizi il temporale.
   
 
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