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Autore: Khailea    02/05/2017    2 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo:
 
Seraph                     
Shirley
Johanna
Stacey
Ailea
Lighneers                                   
Milton
Daimonas
Alexander
Astral
Lacie
Zell
Hope
Grace
Khak
Le Mustang  
 
Quel giorno gli studenti della Werewold's Shadow sembravano ancora più irrequieti del solito, ancor prima dell'inizio delle lezioni si erano sistemati tutti davanti al cancello, borbottando tra loro ed inveendo per entrare.
L'altoparlante della scuola emise improvvisamente un brusco fischio, interrompendoli ed attirando l'attenzione di tutti.
-Tutti gli studenti devono recarsi in palestra.-
Al termine dell'annuncio il grande cancello si aprì e tutti gli studenti si precipitarono verso la palestra, la loro agitazione doveva certamente dipendere da ciò che sarebbe stato comunicato in seguito.
Non ci volle molto per sistemarli tutti nella gigantesca palestra, avevano riempito buona parte delle pareti lasciando libero solo uno spazio al centro, in quel punto si trovava il preside.
Un uomo alto, dai lunghi capelli marroni e gli occhi azzurri, vestito con un completo elegante e con un accenno di barba sul viso. Il suo sguardo era in grado d'incutere molto timore tra tutti quanti, non ebbe nemmeno bisogno di chiedere silenzio.
-Studenti, voi e le vostre abilità date fama alla mia scuola. La fama di aver tra i propri studenti perfetti criminali con una forza ed una resistenza superiore a quella delle altre scuole, come ben sapete la Werewolf's Shadow non è l'unica ad accogliere persone come voi, i vostri successi sia all'interno che fuori la struttura aumentano la nostra fama ed i nostri nemici hanno ben chiaro chi temere. Tuttavia, c'è sempre qualcuno che tenta di sfidarci...ed è compito vostro mettere a tacere per sempre quelle persone.-
Un coro di urla ed incitamenti si levarono dalla folla.
-L'Istituto secondaio di massima sicurezza Tortureland ha richiesto la nostra presenza nella loro struttura, situata su una grande isola distante dalla nostra città, ovviamente noi non rifiuteremo il loro invito comportandoci come codardi. Un gruppo di studenti scelti in maniera casuale vi si recheranno dimostrano la loro superiorità.-
Nuovamente la folla urlò ancora più euforica, capitava che qualche scuola li sfidasse per vedere chi era tra le due la più forte, e loro non avevano rivali, chiunque fosse stato scelto non si sarebbe mai potuto tirare indietro...
 
-Nyaa si va in gita nyaaa!-
Gli studenti scelti per andare sull'isola avrebbero dovuto affrontare un viaggio di parecchie ore, prima avrebbero dovuto attraversare la foresta su un grande autobus, poi avrebbero attraversato il mare a bordo di una nave, a giudicare dalla velocità con cui guidava l'autista ci avrebbero messo mezza giornata ad arrivare. Gli studenti erano stati messi inoltre a coppi in modo che se uno di loro fosse scomparso l'altro se ne sarebbe accorto.
Le coppie scelte erano: Zell e Lacie, Alexander e Ailea, Daimonas e Seraph, Astral e Ligheers, Milton e Hope,Johanna e Khal, siccome erano in numero dispari Grace era rimasta da sola. Le reazioni di tutti erano state varie.
Sapendo di dover andare in un altra scuola Zell si era leggermente irritato, già non amava dover andare ogni giorno nella propria, dover andare pure in un'altra era troppo, alla fine arrendendosi si era semplicemente seduto accanto al finestrino, cercando di non pensare a nulla, non si rivelò una cosa molto semplice però visto che aveva accanto Lacie.
La ragazza era completamente su di giri visto che pensava di andare in una normale gita, dal momento che erano partiti aveva improvvisato un balletto ed un'allegra filastrocca.
-Nya tu ti chiami Zell giusto?-
-Si, molto piacere Lacie.-
-Nya non è fantastico essere tutti in gita?Nya non vedo l'ora di arrivare sull'isola nyaa!-
-Sono felice tu sia così allegra ma non penso questa sia una normale gita.-
-Nya nya nya non m'importa sto facendo un bel viaggetto nya nya nya.-
Al ragazzo venne da sorridere per la sua reazione, tuttavia si chiedeva se lei fosse in grado di cavarsela in una lotta vera e propria, non era certo affar suo ma non gli avrebbe fatto piacere trovare il cadavere di quella ragazza.
Anche Alexander non era stato entusiasta della sua convocazione, non che per lui facesse una grande differenza andare o restare, c'era qualcosa però che lo turbava particolarmente. Da quando avevano scelto le coppie aveva sentito su di sé uno sguardo raggelante che gli perforava l'anima, quella sensazione sgradevole non era ancora cessata anzi stava aumentando.
Perlomeno non era stato messo in coppia con una ragazza chiassosa e irritante, anzi, da quando erano partiti Ailea era rimasta raggomitolata su se stessa in un tombale silenzio, dopo quasi mezz'ora si chiese se fosse a causa della paura dei nemici. Non le avrebbe nemmeno parlato se i versi strozzati che di tanto in tanto emetteva non avessero attirato la sua attenzione.
-Ailea, sei preoccupata?-
-No...-
-E allora come mai resti raggomitolata su di te e fai quei versi?-
-Soffro i mezzi.-
Il ragazzo non riuscì a trattenere una leggera risata, prima di salire sull'autobus quella ragazza con i coltelli alle gambe sembrava entusiasta di poter lottare, il gelo nei suoi occhi ed il sorriso macabro gli erano stati talmente famigliari da averlo inquietato, tuttavia in quel momento sembrava così...normale.
Ailea intanto stava combattendo contro il suo stesso stomaco e stava perdendo miseramente, quando era su qualsiasi mezzo non riusciva a reggersi in piedi, odiava questa sua debolezza.
-Almeno faccio ridere...-
-No scusami non volevo ridere, è solo che non avevo mai visto qualcuno soffrire i mezzi come te.-
-C'è sempre una prima volta no?Aaaah qualcuno mi butti fuori dal finestrino.-
-Sono blindati a dire il vero.-
A quelle parole la ragazza tirò una forte testata contro li ferro davanti a lei, nuovamente Alexander fu divertito dalla reazione, sembrava simpatica come ragazza e ancora non aveva detto nulla che gli rovinasse il viaggio.
-Credo peggiorerai la situazione tirando delle testate...però hai lasciato un bel segno e non ti sei rotta la testa.-
-Grazie, è utile quando vuoi spaccare i denti a qualcuno.-
Sorridendogli la ragazza tornò al proprio dolore, il ragazzo in questo modo riprese a guardare la finestra, la spiacevole sensazione aumentava ancora ma non potendo farci nulla cercava di distrarsi. Nonostante fosse soddisfatto della compagnia gli sarebbe piaciuto parlare un po' di più con Hope.
Alle loro spalle c'erano poi Daimonas e Seraph, la ragazza era stata felice d'esser stata messa vicino a lui, in questo modo poteva conoscerlo. Entrambi provavano indifferenza per il dover andare in quella scuola, Daimonas in particolare, l'unica sua preoccupazione era per la sua amica, non voleva le capitasse qualcosa ma sarebbero andati in un luogo pericoloso per lei. Inizialmente si era opposto che anche lei venisse ma non potendo evitarlo aveva giurato di proteggerla a costo della sua stessa vita.
-Sembri pensieroso?-
-Non è niente...-
-Non sembra, ti preoccupa ciò che potrebbe accadere?-
-No.-
-Sei preoccupato per qualcuno?-
Il ragazzo si zittì, quel silenzio però bastò a Seraph.
-Se è questo ciò che ti turba resta vicino a quella persona e non lasciare la feriscano.-
-Forse non sarà abbastanza...-
-Almeno ci proverai, io posso aiutarti se lo desideri.-
Daimonas nuovamente si ammutolì, da una parte non era certo di potersi fidare ma e non voleva qualcuno combattesse le sue battaglie, tuttavia in quel modo la sua amica sarebbe stata più al sicuro.
-Devo...rifletterci...-
-Certo.-
Non volendo insistere anche Seraph smise di parlare, sarebbe stato bello se anche tutti gli altri fossero rimasti in silenzio ma purtroppo non era così.
Astral poco distante da loro invece era visibilmente furioso ed accanto aveva Lighneers che non si faceva certo problemi ad infastidirlo, normalmente non gli sarebbe importato ma l'atteggiamento aggressivo di Astral gli impediva di mantenere un tono cordiale, quel ragazzo si meritava tutti i suoi fastidi, inoltre era tranquillo per il viaggio, si sarebbe improvvisato turista ed avrebbe approfittato della situazione per prendersi una vacanza.
Astral invece non si poteva dire pensarla allo stesso modo, non sopportava il fatto di esser stato messo in coppia col verde e che sua sorella fosse dall'altra parte del mezzo seduta accanto ad un altro ragazzo che chissà cosa le stava facendo, si sarebbe subito alzato se non fosse stato per la professoressa Mustang che glielo aveva impedito.
Digrignava i denti sotto la maschera sperando che quel viaggio finisse quanto prima, aveva protestato per il suo compagno ovviamente non aveva potuto spostarsi.
-Andiamo cowboy sei triste perché non puoi giocare con la tua pistola?-
-Te la ficco giù per la gola se continui.-
-Non ho quel genere di gusti.-
-Vai al diavolo.-
-Posso salutartelo se vuoi.-
Continuare a ribattere sarebbe servito solamente ad aumentare il proprio fastidio, prima o poi sarebbero dovuti scendere.
C'erano poi Milton ed Hope, entrambe le ragazze erano silenziose e con i visi cupi, nessuna delle due si sentiva adatta per quella situazione, non erano come gli altri che non avevano problemi a massacrare qualcuno, in particolare la piccola, guardandola Hope non se la sentì di continuare il silenzio.
-Vedrai che andrà tutto bene.-
-Come scusa?-
-Mi sembri agitata, lo sono anche io sai?Non sono abituata a queste cose.-
-A-ah grazie...no non...non mi trovo molto a mio agio.-
-Sai tra le persone che sono state scelte ci sono alcune che conosco, sono molto forti e potrebbero aiutarci.-
-Tu dici?-
-Non vedo cosa ci sia di male a chiedere, no?-
-Hai ragione.-
Rispose Milton sorridendo debolmente, era felice di non esser stata messa vicino a qualcuno di prepotente o pericoloso, dietro di lei anche Johanna avrebbe voluto dire lo stesso.
Era stata messa in coppia con Khal ma da quando si erano seduti il ragazzo continuava a fissare il vuoto, qualcosa in lui la faceva agitare rendendole il viaggio impossibile, lui intanto cercava di controllare la propria rabbia nei confronti del fratello. Avrebbe tanto voluto non averne in quel momento. Moore, non appena avevano detto il suo cognome ed il nome di Ailea era subito scattato, era l'occasione perfetta per avvicinarsi e scoprire qualcosa di più, ma suo fratello aveva rovinato tutto.
Se non fosse stato per il loro legame di sangue avrebbe fatto in modo non potesse salire sull'autobus.
Non gli importava della ragazzina seduta accanto a lui, se avesse continuato a parlargli cercando di far conversazione probabilmente le avrebbe spezzato il collo. Forse anche grazie all'impressione che dava lei aveva iniziato a stare in silenzio, girandosi appena la ragazza guardò Grace.
La invidiava, lei non era stata messa in coppia con nessuno e poteva rilassarsi sugli ultimi sedili, notando che la stava guardando Grace le sorrise appena, intontita dal pisolino che aveva fatto fino a poco prima, non la interessava quel viaggio e nemmeno il motivo per cui erano partiti. Era felice poter aiutare Johanna e Hope ma per il resto sarebbe stata indifferente.
Il viaggio durò meno del previsto fortunatamente, l'autobus si fermò in mezzo ad una meravigliosa spiaggia alla cui riva era attraccata una modesta nave in legno, l'isola che dovevano raggiungere non era molto lontana e questo fu un sollievo per Ailea, che uscita per prima dal veicolo non era pronta per un'altro viaggio. Astral era uscito per secondo, trascinandosi dietro Lacie, era così felice di non dover stare più con Lighneers.
-Lacie come stai?Quel tipo ti ha fatto qualcosa?-
-Nya ma no Astral, è stato un bel viaggetto nya!-
-Grazie della fiducia.-
-Lascialo perdere, quello non ha nemmeno un briciolo d'educazione.-
Anche Lighneers e Zell erano usciti, respirando a fondo l'aria fresca del mare, dopo di loro ci furono Alexander e Hope.
-Come è stato il viaggio Hope?-
-Mi sono trovata bene, te invece con Ailea?-
-Anche io, solo che è stata male per tutto il tempo.-
-Oh poverina mi dispiace.-
Il sorriso di Alexander si spense di colpo quando suo fratello Khal uscì, Hope guardo sorpresa entrambi, sembrava essere successo qualcosa di grave tra di loro.
-E' tuo fratello giusto?E' successo qualcosa?-
-Non che io sappia...-
Prima che Hope potesse chiedere altro anche Johanna e Grace erano scese, Johanna sembrava essere quella più felice, non disse nulla riguardo Khal, non amava parlar male della gente nonostante il ragazzo l'avesse spaventata...
Gli ultimi ad uscire furono Seraph, Daimonas e Milton.
-E' andato tutto bene?-
Chiese titubante il ragazzo.
-Si, Hope è stata molto dolce con me, e tu invece?-
-Tutto bene, non ci sono stati problemi.-
Daimonas aveva continuato a riflettere sulla proposta della bionda, questa lo aveva salutato con un semplice gesto della mano prima di uscire ed ora si era avvicinata a Ailea.
-Patetica.-
Ripresasi in parte Ailea afferrò un coltello scattando in piedi e tentando di colpire la bionda al collo, lei però parò il colpo con la propria spada.
-Ti taglio la lingua se continui.-
-Vorrei proprio vedere se ne sarai capace...-
Pochi nel gruppo erano stati attirati da quella scena, Hope e Johanna avevano paura volessero veramente lottare, in particolare la prima che reputava entrambe brave ragazze, anche Khal osservava le due, la sua rabbia era subito diminuita ora che Ailea era sola e vederla agire così gli procurava un senso di benessere, quel dettaglio Alexander lo notò visto che non sentiva più su di sé l'odio del fratello.
Si chiese se il suo astio momentaneo fosse dipeso dalla vicinanza con Ailea, era l'unica ipotesi che gli era venuta ma forse si sbagliava, non avrebbe avuto senso.
FIIIIII
Un forte fischio costrinse tutti a tapparsi le orecchie, dall'autobus non era scesa una, non due, ma ben tre professoresse Mustang, una aveva quasi le lacrime agli occhi e la schiena curva, la seconda teneva la camicetta trasparente aperta lasciando si vedesse l'intimo nero, l'ultima invece teneva il fischietto tra  i
denti mordendolo furiosa.
-Molto bene razza di idioti!Salite subito sulla nave!-
Il viaggio durò meno di quindici minuti, tutti e tredici gli studenti rimasero a guardare l'isola avvicinarsi, sembrava non avere nulla di particolare.
La sabbia della spiaggia era rosata e l'acqua cristallina sembrava quasi luccicare sopra d'essa, c'erano varie palme e delle casette di legno e paglia. In cima all'isola si poteva chiaramente vere la scuola, questa stonava rispetto al resto, era completamente in ferro con quattro torri ai lati uniti da delle recinzioni di metallo, la cosa buffa erano i dormitori accanto a questa che sembravano quasi gli hotel di un villaggio turistico.
Arrivati a terra tutti vennero accolti da un gruppetto di studenti, questi erano tutti abbronzati, davanti a loro c'era il preside.
L'uomo era decisamente diverso dal loro, aveva un fisico corpulento e non indossava altro che una gonna di paglia, il viso era pitturato con della vernice rossa, rivolgeva al gruppo un sorriso smagliante, soprattutto grazie ai denti d'oro.
-Benvenuti, voi dovete essere gli studenti che mi sono stati mandati, non dovete preoccuparvi, lo so che tra le nostre scuole non scorre buon sangue ed è per questo che siete qui. Vogliamo semplicemente costruire dei legami.-
Nessuno dei tredici rispose, non era necessario dare particolari confidenze, l'uomo però non sembrò badarci.
-Separati siamo forti ma uniti lo siamo ancora di più, ma bando alle ciance venite fate come se foste a casa vostr!Cibo donne e alcol sono a vostra disposizione.-
-Credo mi piacerà questo posto.-
Disse Lighneers a bassa voce, sorridendo divertito.
-I vostri alloggi sono accanto alla scuola, sono stati preparate apposta le stanze migliori, siccome non avete bagagli potrete prendervela comoda ed andare quando preferite. Speriamo questo viaggio vi apra la mente!-
Concluso il discorso di benvenuto l'uomo si allontanò seguito poi da tutti gli altri studenti, dovevano essere lì solo per cortesia, non tutti però credevano alle parole del preside.
Lighneers si avvicinò a Ailea mettendole un braccio sulla spalla.
-Tu sei convinta delle sue parole?-
-Nemmeno un po'.-
Seraph accanto a lei annuì alla risposta di Ailea. Hope e Johanna le guardarono spaesate.
-Non ha detto nulla di male, magari non vogliono lottare.-
Fu Alexander stavolta a contraddire Hope.
-Non credere a tutto ciò che ti dicono.-
La ragazza storse leggermente il naso, non era una bambina che aveva bisogno di sentirsi dire così ma non vedeva perché dovevano essere così diffidenti, Grace arrivò accanto alle due prendendole a braccetto.
-Io direi di fare una passeggiata lungo la costa, almeno potremo sgranchirci.-
-Io preferisco rilassarmi, il viaggio mi ha stancato.-
Disse Zell muovendo le gambe per far riprendere loro sensibilità.
-Nya giochiamo con la sabbia Astral!-
-Prima dovremmo riposare, nemmeno io mi fido di questi tizi.-
-Nyaaa Astral io voglio giocare nyaa!-
Daimonas dovette tapparsi le orecchie per il modo in cui Lacie stava urlando, Milton sorrise leggermente prendendogli la mano.
-Facciamo anche noi un giro, ti va?-
Nonostante pure lui non si fidasse non se la sentì di rifiutare, almeno avrebbero esplorato l'isola e sarebbero stati pronti in caso di pericolo.
Ailea nel frattempo si era seduta sulla sabbia.
-Siamo sicuri sia un bene dividerci?Prima di farlo almeno assicuriamoci di poterci fidare, cosa di cui io dubito molto, ma se volete rischiare fate come volete.-
Per un lungo istante nessuno disse nulla, pensando velocemente a cosa potevano fare, per tutti la ragazza non aveva tutti i torti. Fu Lighneers a rompere il silenzio.
-Visto che dobbiamo stare tutti insieme tanto vale conoscerci no?Io direi di farlo davanti ad un bel mojito.-
Ailea annuì.
-Per me rum.-
-Yo oh oh e una bottiglia di rum.-
Disse Lighneers porgendole una mano aiutandola ad alzarsi, Khal si mise in mezzo ai due senza nemmeno pensarci.
-Anche per me va bene, ottima scelta Ailea.-
-Grazie.-
Alexander guardò ancora più sorpreso il fratello, la sua intuizione allora non era sbagliata, ma cosa voleva da quella ragazza?Non poteva certo lasciare agisse.
-Anche per me va bene, tu Hope?-
La ragazza presa alla sprovvista dalla domanda del ragazzo annuì semplicemente, le sarebbe piaciuto passeggiare per l'isola ma ci sarebbero state altre occasioni.
Visto che erano tutti d'accordo si avviarono verso una delle capanne vicine, una di queste era un gigantesco bar con un bancone in legno, si misero tutti a sedere, solamente Ailea però prese da bere, Seraph la guardò storto.
-Credi sia prudente?-
-Se ci avessero voluto ammazzare l'avrebbero fatto subito, fammi prendere fiato almeno. Messi come siamo questo sembra un raduno per tossicodipendenti. Ciao a tutti, il mio nome è Ailea.-
Disse la ragazza per scherzare prendendo in giro Seraph, Milton però alzò la mano per prendere parola, le avevano insegnato così all'orfanotrofio, si sentiva a disagio in mezzo a quelle persona ma magari erano meglio di quanto apparissero.
-E' un nome molto bello, io invece mi chiamo Sara.-
L'attenzione dell'altra passo su di lei.
-Grazie Sara, anche il tuo nome è molto bello, ed anche i tuoi capelli neri come i miei.-
-Speriamo non abbia il tuo stesso carattere.-
Rispose a tono Seraph.
-E la tua lingua...comunque, visto che siamo qui per conoscerci direi di rompere il ghiaccio, non c'è molto da sapere su di me. Nelle lotte me la cavo, evito sempre di girare senza armi.-
Nessuno rispose alla ragazza o continuò a parlare, forse tutti avevano lo stesso pensiero. Posso fidarmi di loro?
Nuovamente fu Ailea a tentare di comunicare, non che si fidasse ma si fidava ancor meno delle persone dell'isola.
-Che vi piaccia o no dobbiamo conoscerci, io ho fatto un pezzo, ora sta a voi. Non serve ci raccontiamo i nostri sogni e le speranze nascoste nei cassetti ma almeno dobbiamo avere un'idea chiara di chi combatte con noi, perché sono sicura che quasi tutti qui sanno di dover stare pronti. Se proprio non riuscite continuo, mi piace lottare, in particolare vincere, e voglio vincere anche qui. Chi è il prossimo?Khal mi puoi aiutare?-
Tra tutte quelle persone il ragazzo era stato il prima che le era venuto in mente, in un primo istante lui rimase in silenzio, appagato comunque dal fatto l'avesse nominato, decise di stare al suo gioco.
-Non c'è molto da dire su di me, sono il fratello maggiore di Alexander, anche io sono in grado di cavarmela nelle lotte ma non agisco se non vedo buone prospettive, posso trovare buone strategie in caso servano però. Abbastanza utile?-
Chiese sorridendo dolcemente a Ailea, la ragazza rispose nello stesso modo.
-Molto. Vediamo il prossimo direi...Alexander no?Passiamo al fratello.-
-Io non amo lottare, sono capace di difendermi perfettamente. Come te nemmeno io sono sicuro della situazione in questo posto, per il momento possiamo solo aspettare.-
Accanto a lui era seduta Hope così lo sguardo di tutti passò direttamente su di lei.
-Ecco...em...nemmeno io amo la lotta, mi piace disegnare quindi suppongo che se servisse una mappa potrei rendermi utile. Credo...-
-Non si sa mai, è probabile.-
Alexander cercò di sollevarla posandole una mano sulla spalla, a quel contatto Hope arrossì nuovamente.
Era calato nuovamente il silenzio così Ailea fu costretta a ripescare tra gli altri.
-Lighneers tu invece?Cosa ne pensi di tutto questo?-
-Credo che abbiamo fatto bene a sederci per conoscerci, tuttavia al momento non penso riusciremo a farlo completamente, per conoscere una persona bisogna aspettare molto e scavare nella sua anima, magari questa esperienza ci legherà ma di più. Per me comunque c'è poco di cui preoccuparsi, non ho intenzione di mettere in pericolo nessuno in questa missione, se dovessi morire lottando con tutte le mie forze sarebbe il massimo.-
A quelle parole Milton s'irrigidì, sia Daimonas che Ailea lo notarono.
-Tranquilla piccola Sara.-
-Puoi...chiamarmi Milton, è il mio cognome...-
-Va bene, Milton non ascoltarlo non morirà nessuno qui.-
-Veramente?-
-Ma certo, siamo della Werewolf's Shadow per un motivo no?-
A quelle parole la ragazza sembrò leggermente più tranquilla, strinse la mano di Daimonas per darsi coraggio.
-A me piace danzare...-
-E' una cosa carina, io non ne sono capace.-
Daimonas guardò entrambe mentre parlavano, la sua amica sembrava felice ed era felice che si trovasse bene con l'altra, almeno per il momento gli sembrava così.
-Anche io danzo, non mi sono ancora presentata mi chiamo Johanna, non sono molto pratica nella lotta purtroppo però...-
-Piacere.-
Rispose Milton sorridendo, più parlava con quelle persone più si trovava meglio, la cosa la rassicurava.
-E' un buon modo per migliorare l'agilità, io mi alleno spesso per migliorarla usando dei tronchi di legno.-
Disse Seraph, Ailea fu piacevolmente sorpresa dal suo intervento.
-Non si può certo dire non ami allenarti eh?Anche Zell però non è da meno.-
Rispose Ailea guardando il ragazzo, questo teneva le braccia incrociate fissando la spiaggia.
-Mi rilassa, non sono molto il tipo che chiacchiera, preferisco fare un po' di sport. Magari potremmo giocare.-
-Non sei stanco?-
-Per niente, poi è triste non approfittare di una così bella spiaggia.-
-Nya nya ha ragione!-
-Magari una volta che saremo tutti riposati potremmo giocare, te Lacie intanto cosa ci dici?-
Domandò la ragazza, non aveva ancora fatto un discorso vero e proprio con lei.
-Odio l'acqua!E' cattiva fa arrabbiare i micetti!Loro invece sono tanto carini, quando iniziano a miagolare fuori dalla mia porta mi unisco sempre a loro!Nya nya nya!-
-Tra te e tuo fratello devi essere stata tu ad ereditare tutta l'allegria.-
Disse Seraph guardando storto Astral, per tutto il tempo il ragazzo aveva guardato i vari ragazzi in maniera aggressiva, come per ammonirli di non toccare sua sorella.
-Non ho bisogno di fare il simpatico con persone di cui non mi fido biondina.-
Prima che Seraph potesse rispondere Ailea si mise in mezzo.
-Buoni buoni, stiamo parlando appunto per conoscerci, di te Astral sappiamo che usi le pistole e sei sempre allerta per tua sorella , vuoi dirci altro?-
-Non ho niente da dire.-
-L'ho detto io che questo sa solo lamentarsi.-
-Andiamo ragazzi possiamo evitare di discutere come dei bambini?Qualcun'altro vuol dire qualcosa?Tu con i capelli rossi cosa ci dici?-
-Non penso di essere molto interessante, mi chiamo Grace e mi piace la lotta a mani nude, mi alleno in una palestra ogni giorno, ma oltre a questo non saprei dirvi molto altro.-
-E' già un inizio.-
L'atmosfera non si era ancora del tutto sbloccata ma almeno avevano parlato di qualcosa, Zell si alzò dalla sedia indicando la spiaggia.
-Io dico che il modo migliore per rompere il ghiaccio è rilassarci, come ho detto prima propongo di giocare a palla sulla spiaggia, magari non tutti devono venire ma almeno si formano dei gruppi.-
-Sono d'accordo col biondino.-
Fece eco Lighneers alzandosi, lo seguirono anche Astral e Lacie, lei era subito corsa nella sabbia iniziando a rotolare.
-Nya nya sarà divertente!-
La situazione anche se era ancora agli inizi sembrava procedere nel verso giusto, anche le altre ragazze si alzarono seguendoli, Seraph diede un colpetto a Ailea.
-Che dici, te la senti?-
-Perché no, sarà divertente. Voi due vi unite alla partita?-
Chiese guardando Khal ed Alexander, questo scosse la testa.
-Mi riposerò sulla spiaggia.-
-Anche noi tre faremo così, magari potremmo chiacchierare.-
Chiese Hope indicando Johanna e Grace che si erano già sedute sulla sabbia, Khal invece si avvicinò a Ailea porgendole il braccio da cavaliere.
-Dopo di lei signorina.-
La ragazza divertita lo prese seguendolo in acqua, dietro di loro Seraph li fissava irritata ed anche Alexander era turbato dalla situazione, ma se il fratello l'avesse scoperto forse non gli avrebbe dato modo di capire cosa fare, preferiva al momento stare con Hope.
-Si, mi farebbe piacere chiacchierare.-
Anche Milton si era alzata, tenendo sempre la mano di Daimonas.
-Potremmo sederci anche noi, sembrano brave persone.-
Il ragazzo non ne era sicuro, c'era qualcosa in quella situazione che non andava, ma non riusciva a capire cosa, Mostro inoltre era stato tutto il tempo in silenzio e quando capitava voleva dire che stava solo aspettando il momento migliore per torturarlo, tuttavia la sensazione non proveniva dal suo gruppo, tra di loro non si trovava male. Annuì debolmente seguendo la ragazza.
Se solo avesse dato retta al suo intuito...se si fossero tutti voltati infatti avrebbero notato, nascosti tra l'oscurità degli alberi, degli occhi iniettati di sangue fissarli con selvaggia furia. 
   
 
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