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Autore: _Lady di inchiostro_    03/05/2017    2 recensioni
Su Sibun, la vita procede tranquillamente.
Per Oikawa e Iwaizumi, invece, la vita è diventata un po' troppo movimentata, ma con una bambina come Haruka dovevano pur aspettarselo.
Eppure, il loro piccolo sistema è tutto quello di cui hanno bisogno.
~
[Raccolta di One-Shot random] [Basata su Like an Astronaut]
[Perché sono troppo innamorata di questa famiglia ♥]
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A quaranta anni luce di distanza'
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LIKE IN THE BEST FAMILIES
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NIGHTMARE





Iwaizumi aveva il sonno leggero: non che non dormisse con facilità, solo che bastava un minimo movimento per svegliarlo, e si accorgeva subito quando la gente lo fissava mentre riposava. Cosa che, di fatto, era capitata un sacco di volte con Oikawa.
Per questa ragione, era il primo a irrigidirsi quando sentiva Haruka piangere durante la notte. Come quella sera, in cui il pianto della bambina si era protratto per tutta la casa e Iwaizumi si era subito alzato a sedere, ruzzolando quasi per terra nel modo di scendere dal letto. Indossò di fretta i pantaloni, correndo il più velocemente possibile verso la stanza, il cuore che gli batteva a mille.
A volte, capitava che confondesse la realtà con i ricordi, e allora a piangere era un’altra Haruka, e quegli occhi diventavano blu e quella pelle diventava più chiara.

«Mi avevi promesso che non avresti più rubato!»
«Mi dispiace... Mi dispiace tanto...»


Aprì la stanza, avvicinandosi al lettino, e trovò la bambina che si agitava nel sonno, le guance rigate dalle lacrime.
«Shhh!» La prese in braccio, sentendo la testolina scura che si posava sulla sua spalla, e le urla scomparvero improvvisamente, sostituite da qualche singhiozzo. «L’incubo è passato, ci sono io adesso...»
La strinse forte, affondando il naso nella curva del collo, respirando quel profumo che sapeva di buono.
«Papà…» mormorò la bambina, e ogni volta che succedeva Iwaizumi sentiva il cuore stringersi in una morsa fortissima.
«Sì, c’è papà adesso» mormorò. «Lo sai? Anche io faccio un sacco di brutti sogni e mi sveglio spesso...»
Parlò come se la bambina potesse effettivamente capirlo, quest’ultima che si stava già riaddormentando.
Un altro motivo per cui Iwaizumi aveva il sonno leggero era che, il più delle volte, faceva degli incubi, ed era come se il suo inconscio gli facesse percepire anche il più piccolo rumore per permettergli di uscirne. Sognava sua madre, la piccola Haruka che correva verso di lui, le scarpe sporche di terra; e come quella volta, sognava Oikawa, gli occhi spenti e una striscia di sangue che colava dalla sua fronte...
«Iwa-chan?»
Si girò verso la fonte della voce, trovando Oikawa sulla soglia della porta che lo fissava. Come lui, indossava solo i pantaloni del suo pigiama, e sul corpo stavano già cominciando a comparire i segni del piacere che avevano consumato qualche ora prima.
Si avvicinò a lui, i piedi nudi contro il freddo pavimento, passando le dita sui capelli della bambina, per poi spostare lo sguardo sul suo ragazzo. Li conosceva perfettamente quegli occhi, gli era capitato più di una volta di vederli quando si svegliava la mattina. Era lo sguardo di una persona che cercava di capire se quello che stava vivendo fosse reale o solo il frutto della sua testa.
Sorrise, anche se faceva male vedere il suo Iwa-chan in quel modo.
«Che ne dici se la facciamo dormire con noi, per stanotte?»
Il ragazzo, sul momento, non riuscì a captare quello che aveva detto l’altro. In sequenza, aggrottò le sopracciglia e poi ne alzò solo uno, e Oikawa trovò la cosa abbastanza buffa. «Tu la vizi troppo» gli disse, alla fine, tornando ad essere il solito Iwaizumi Hajime che lo rimproverava per qualsiasi cosa.
«Sei ingiusto con me, Iwa-chan!» disse, gonfiando le guance, ma era felice di vederlo nuovamente accigliato, anche se non l’avrebbe detto mai a voce alta.
L’altro prese un bel respiro, guardando la creatura che teneva tra le sue braccia. E per la prima volta, prese in considerazione l’idea di combattere i suoi incubi con lei accanto. Forse ce l’avrebbe fatta a dormire bene, per questa volta, perché si sarebbero aiutati a vicenda: la figlia che aiutava il suo papà.
Accettò la proposta di Oikawa, non senza alzare prima gli occhi al cielo, e misero Haruka al centro del letto, entrambi tenendole le manine. E per quella sera, Iwaizumi dormì profondamente.




Domande?
Come mai questo tema? Da sempre, ho l'headcanon che Iwaizumi abbia il sonno leggero, e che quindi si accorga quando Tooru lo fissa mentre dorme. Diciamo che la maggior parte delle mie OTP sono combinate così :'D
Siccome non mi faccio mancare mai nulla, e vivo di angst, ho deciso di inserirci la questione degli incubi. Perché, diciamocelo, dopo quello che ha passato é normale che sia così. E mi piaceva l'idea di Iwaizumi che li combatte assieme alla sua figlioletta *w*
Ovviamente, Oikawa se ne accorge, e fate attenzione perché sta cosa ritornerà nella prossima storia... *le danno fuoco come Giovanna d'Arco*
In realtà, questo é tutto, non avevo molto da dire. Ho solo pianto mentre scrivevo di Haruka che chiama Iwa-chan "papà" *piange ancora*
E dalla regia mi fanno sapere che i due hanno cambiato le lenzuola dopo che hanno sco... Spazzato. Cosa avevate capito?
*la lanciano in aria*
Non so quanto ci rivedremo con la prossima shot, dipende tutto dall'ispirazione. Sperate che mi venga presto :')
Se, in caso, avete headcanon o qualche art, passate a trovarmi! <3
Bon, lo sclero finisce qui. Alla prossima pirati spaziali! 
_Lady di inchiostro_
  
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