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Autore: Vago    05/05/2017    4 recensioni
Libro Secondo.
Dall'ultimo capitolo:
"È passato qualche anno, e, di nuovo, non so come cominciare se non come un “Che schifo”.
Questa volta non mi sono divertito, per niente. Non mi sono seduto ad ammirare guerre tra draghi e demoni, incantesimi complessi e meraviglie di un mondo nuovo.
No…
Ho visto la morte, la sconfitta, sono stato sconfitto e privato di una parte di me. Ancora, l’unico modo che ho per descrivere questo viaggio è con le parole “Che schifo”.
Te lo avevo detto, l’ultima volta. La magia non sarebbe rimasta per aspettarti e manca poco alla sua completa sparizione.
Gli dei minori hanno finalmente smesso di giocare a fare gli irresponsabili, o forse sono stati costretti. Anche loro si sono scelti dei templi, o meglio, degli araldi, come li chiamano loro.
[...]
L’ultima volta che arrivai qui davanti a raccontarti le mie avventure, mi ricordai solo dopo di essere in forma di fumo e quindi non visibile, beh, per un po’ non avremo questo problema.
[...]
Sai, nostro padre non ci sa fare per niente.
Non ci guarda per degli anni, [...] poi decide che gli servi ancora, quindi ti salva, ma solo per metterti in situazioni peggiori."
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Leggende del Fato'
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 Un elfo con un tatuaggio romboidale sulla guancia entrò nella stanza sotterranea con un passo pesante.
L’orlo della lunga giacca scura che portava sopra a dei vestiti anonimi svolazzava leggermente all’altezza delle sue ginocchia.
Si diresse quindi sicuro verso la parete in diamante, per appoggiandoci violentemente la fronte contro.
Chiuse quindi gli occhi mentre dalla sua bocca si levava un lungo sospiro.

È passato qualche anno, dall’ultima volta che sono stato qui da te e, di nuovo, non so come cominciare se non come un “Che schifo”.
Questa volta non mi sono divertito, per niente. Non mi sono seduto ad ammirare guerre tra draghi e demoni, incantesimi complessi e meraviglie di un mondo nuovo.
No…
Ho visto la morte, la sconfitta, sono stato sconfitto e privato di una parte di me. Ancora, l’unico modo che ho per descrivere questo viaggio è con le parole “Che schifo”.
Te lo avevo detto, l’ultima volta. La magia non sarebbe rimasta per aspettarti e, ormai, manca poco alla sua completa sparizione.
Gli dei minori hanno finalmente smesso di giocare a fare gli irresponsabili, o forse sono stati costretti, non saprei dirti. Anche loro, alla fine, si sono scelti dei templi e gli hanno donato dei poteri. O meglio, si sono scelti degli araldi, per come li chiamano loro.
È divertente vedere come, ormai, ogni volta che ti lascio per un po’ di tempo in più, i mortali riescano a beffare la morte. L’altra volta attraverso la riscrittura dei capitoli del Libro del Fato, questa volta giocando con il tempo. Sono sicuro che l’universo ci stia odiando, per tutto il casino che succede qui intorno.
L’ultima volta che arrivai qui davanti a raccontarti le mie avventure, mi ricordai solo dopo di essere in forma di fumo e quindi non visibile, beh, sai, per un po’ non avremo questo problema. Spero di essere guarito per quando sarai fuori, ma non posso prometterti nulla.
Ho avuto anche modo di incontrare qualche persona importante, ma nessuno di loro ti sarebbe andato a genio.
Il nuovo re dei draghi, per esempio.
Credo che lui si possa definire come la tua antitesi per eccellenza. Ha elaborato un piano minuzioso per eliminare due suoi fratelli, pur di raggiungere il trono. Lo sappiamo entrambi che le persone di questo tipo ti hanno sempre annoiata.
Ti avevo anche promesso che avremmo esplorato questo nuovo mondo in lungo e in largo, ma ho paura che, se i mortali continuano di questo passo, non rimarrà molto da visitare.

L’elfo si allontanò dalla parete della prigione, facendo qualche passo verso il muro opposto con gli occhi puntati verso il soffitto e le mani dietro la schiena.

Sai, nostro padre non ci sa fare per niente.
Non ci guarda per degli anni, non si presenta quando hai bisogno, ci lascia nelle peggiori condizioni poi, per qualche strana ragione, decide che gli servi ancora, quindi ti salva, ma solo per mandarti in bocca a una belva ancora più grossa e cattiva della precedente.
Vuoi fare un pochino a cambio con me?
Sono solo una ventina d’anni di servizio, non molti, rispetto a tutti quelli che mi porto sulle spalle. Tu fai qualcosa qui fuori e io mi prendo il mio meritato riposo lì dentro.
Se solo potessi proporre questo scambio a Loro… non glielo proporrei. Decisamente non glielo proporrei, perché so già come andrebbe a finire.
Fermami se sbaglio. Cioè, sei immobilizzata e addormentata, non puoi fermarmi, però se sbaglio fai finta di potermi fermare.
Tu ascolteresti quello che avrebbero da dirti, guarderesti il contratto, inizieresti a cercare la più piccola scappatoia poi, circa due secondi dopo tutto ciò, ti annoieresti.
Ora arriva la parte che preferivo di te.
A quel punto avresti fatto comparire nelle tue mani qualcosa di grosso, pericoloso, affilato, ma al contempo bello a vedersi.
Uno spadone in oro, per esempio.
Spadone in oro sulla cui lama io avrei fatto comparire le parole “Con amore”, ma questa è un’altra storia.
Comunque, ora, tu e il tuo spadone avreste fatto una strage in quella stanza, sporcando di sangue le pareti delle case fino a tre vie di distanza.
Infine, grondante di sangue dalla testa di quella forma fino ai suoi piedi, con la tua arma ancora stretta in pugno, avresti sospirato, ti saresti girata e avresti detto qualcosa come “Hai visto Commedia? Qualcosa da aggiungere?” per poi ricordarti che io sono imprigionato in una prigione di diamante apribile solamente da un mortale che ha firmato il mio, nonché tuo, contratto.
A questo punto avresti perso le eternità colpendo questa parete e urlando come una disgraziata, interrompendoti solo per uccidere un povero sfigato che, allarmato dai suoni, sarebbe sceso a controllare cosa stesse succedendo.
No, decisamente non sarebbe una buona idea affidare la mia libertà alla tua capacità di sottostare al volere di altri.


Mi chiedo, ora che Follia è fuori gioco finché la materia continuerà ad esistere, cosa ne sarà di me.
Ho saputo che i draghi torneranno sulle Terre e che il loro nuovo re entrerà a far parte della Loro cerchia.
Onestamente mi stupisce il fatto che prima non lo considerassero uno dei loro, visto che mi hanno ordinato espressamente di obbedirgli, ma, evidentemente, c’era troppa burocrazia in mezzo.
I punteggi finali sono, quindi: Noi che ne usciamo comunque sconfitti, cosa che vale anche per Follia, per le due generazioni di prescelti e per la parte orientale di questo continente. Dalla parte dei vincitori invece vanno Loro, ovviamente, i draghi e la setta degli assassini, che sicuramente da ora in poi prenderà sempre più potere.
Dovremo lasciare questo posto non appena ti sarai liberata da questa gabbia e da questa forma. Impiegheranno ben poco tempo per capire quanto io gli sia indispensabile e immediatamente cercheranno un pretesto per riottenere i miei servigi.


L’elfo si voltò nuovamente verso il lucido diamante con una rapida mezza giravolta sui talloni, facendo ondeggiare intorno al suo corpo la giacca, in un gesto talmente teatrale da sembrare essere stato studiato e provato centinaia di volte.
La mano destra del mutaforma fece per muoversi verso il suo ventre, come preparazione di un inchino, per poi bloccare di colpo la sua corsa.
La sua bocca si flesse in un triste sorriso.

Sono stanco, forse troppo.
Non pensavo che sarei mai arrivato al punto di dirlo, ma il mondo è diventato un palco troppo grande perché io possa continuare la mia esibizione ed il mio eterno monologo.
E sono un codardo, ma non nel senso in cui me lo hai sempre detto tu.
Per un attimo ho pensato che sarebbe stato bello lasciarmi morire, finalmente. Sarebbe stato di una facilità infinita lasciarmi alle spalle tutti questi problemi e raggiungere i nostri fratelli e le nostre sorelle, ovunque essi siano ora.
Ancora adesso mi chiedo cosa mi abbia davvero trattenuto dal sedermi e dall’aspettare lo spannung della mia vita, forse il momento di più alta tensione che abbia mai vissuto…
Fossi accanto a me, a questo punto, mi avresti già picchiato a sangue dandomi del piagnone, come potrei poi darti torto?
Ma prova a metterti nei miei panni. Non possiamo invecchiare, ma ciò non vuol dire che l’incedere degli eventi sulla nostra pelle non ci appesantisca.
Hai ragione, sono proprio un frignone.
Quanto tempo sarà passato da quando sono entrato? Quanto me ne lasceranno ancora, prima di richiamarmi a Loro?
Sai, ora che le vette dei monti sono diventate un luogo ancor più inospitale, pare vogliano spostare tutto di nuovo lassù. Chissà se nel tuo riposo tu possa vedere ciò che ti sta intorno, sentire il mondo che si muove sotto di te e percepire chi ti sta accanto.
Me lo racconterai, quando potrò di nuovo sentire la tua voce.
Adesso perdonami, ma devo lasciarti di nuovo.
Non manca molto e, quando tornerò da te, sarà preceduto da uno di Loro, pronto a liberarti.
Abbi ancora un pochino di fede in me, conserverò con tutte le mie forze quel briciolo di follia che servirà a farti sorridere almeno ancora una volta.




Angolo dell'autore:
Eccoci qui, infine. -0, potrei dire.
Mi trema la mano nello spuntare la voce "Completa".
Questo che è appena finito è stato un viaggio stupendo e vi devo ringraziare tutti, uno per uno, per avermi accompagnato.
In primis, coloro che, forse, posso dire di conoscere meglio.

OldKey
laragazzaimperfetta
EragonForever

Coloro che mi hanno aiutato a crescere in tutto questo tempo grazie alle loro recensioni. Non vi ringrazierò mai a sufficienza.
Ma vi avevo parlato di ringraziamenti ampliati, la settimana scorsa, eccoli dunque di seguito. Sono i numeretti asettici a cui sono, spero, riuscito a dare un nome, grazie al fatto che loro hanno avuto sufficiente fiducia in me da aggiungere la mia storia alle preferite, ricordate o seguite. Alcuni di loro camminano accanto a me da una vita, da quando ho cominciato due anni fa, forse, altri si sono appena uniti. Beh, poco importa, ora.

Easter_huit
terry5
Lolo_
da capo ancora
Laly of the Moonlight
MaDeSt
mihoko_imaginative

Grazie anche a voi per avermi dato un segno tangibile della vostra presenza e fiducia.
Inoltre, grazie a tutti quelli che sono arrivati qui e che non ho potuto nominare.

Volgiamo ora il nostro sguardo al futuro.
Le prossime settimane saranno strane, proverò a pubblicare testi che sono più simili a prove di stile che non a storie. Non so nemmeno quante ne riuscirò a pubblicare, rendetevi conto di quanto sia incerto sul da farsi.
Inoltre, come anticipato, revisionerò dal primo capitolo della Guerra degli Elementi, fino all'ultimo di questo Ritorno dell'Ombra, in modo nascondere gli strafalcioni narrativi e grammaticali che mi sono lasciato alle spalle.
Finito tutto ciò, sperando di aver intanto trovato anche il tempo di averne tirato giù, almeno, i primi capitoli, comincerò a pubblicare l'ultima storia ambientata nelle Terre, o, per lo meno, l'ultima storia della trilogia principale.
Cosa posso dirvi a riguardo, in modo da stuzzicare ancora un po' la vostra curiosità?
Sarà diversa. Costruita ancora come un viaggio, ma con molti meno attori sul palcoscenico. Per la precisione, gli attori principali saranno tre (per poi ampliarsi a quattro nella seconda metà, se fila bene come nella mia testa): Il Viandante, un assassino di draghi e un tizio in fuga dal mondo. E l'altra musa, quando finalmente sarà libera.

Bene, mi sono trattenuto a sufficienza.
Grazie a tutti voi per queste 67 settimane assieme, spero di rincontrarvi tutti quando riprendero questo mio lavoro.
Vorrei potervi dire "a venerdì", ma ancora non so quale venerdì sarà.
Quindi alla prossima.
"Sia la strada al vostro fianco, il vento sempre alle vostre spalle, che il sole splenda caldo sul vostro viso e la pioggia cada dolce nei campi attorno finché non ci incontreremo di nuovo."
Vago

   
 
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