PREMESSA AUTRICE:

Io non shippo MattxMello, perché sarò per sempre MelloxNear, però sono una persona molto aperta conle coppie (se vi faccio la lista delle mie ship di Merlin, impallidite... vi dico soltanto che Merlin lo shippo con Artù, e vabbe quella è la mia ufficiale, poi con Morgana, con Freya, con Gwen, con Galvano. Poi Galvano lo shippo anche con Percival e Morgana con Morgause, Gwen con Artù e Mordred con Merlino e Morgana). Avete capito no? Siccome mi piacciono i caratteri di Matt e Mello, siccome ogni scusa è buona per scrivere e siccome descrivere tipi di relazioni diverse mi diverte, ecco a voi una MattxMello. Spero piaccia a chi li shippa!

Curtain's call
Is the last ofall
When the lights fade out
All the sinners crawl

So they dug your grave
And the masquerade
Will come calling out
At the mess you've made

Per Matt le sigarette erano un concetto, un po' come per Mello la cioccolata. Erano capacità di ragionamento, concentrazione e allo stesso tempo modo per impegnare tutta l'energia repressa. Insieme ai videogiochi, naturalmente. Aveva quasi finito l'ennesimo livello, quando il rumore di un corpo che sbatteva contro del ferro lo riportò alla realtà. Il suo coinquilino non era a casa e quello voleva dire una sola cosa.

"Sei ubriaco?" Matt si affacciò dal balcone, guardando il ragazzo davanti a lui riverso scompostamente sopra cancello dell'appartamento,.

"No." biascicò Mello, alzando la testa verso il suo amico. "Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo?" iniziò a urlare, per poi accasciarsi a terra, ridendo e piangendo convulsamente, stringendosi il viso bruciato con la mano tremante. Matt sbuffò e scese di sotto, accendendosi l'ennesima sigaretta mentre aiutava Mello ad alzarsi, caricandoselo sulle spalle. Quella volta si era ridotto veramente male, prima o poi si sarebbe ucciso con l'alcol, il ragazzo dai capelli castani ne era sicuro. Lo buttò sul divano rovinato, aspettando che si addormentasse. Era questo quello che facevano, si prendevano cura l'uno dell'altro, da una vita. Con scarsi risultati, ma in fondo cosa si poteva pretendere da due assassini?

"Non sono così ubriaco come pensi." sussurrò il biondo.

"Ah no? A me sembri ridotto piuttosto male." rispose Matt sarcastico, al vuoto davanti a sé, senza aspettarsi una risposta.

"Sono ubriaco, ma non troppo"ammise Mihael "sono triste, per questo sono caduto."

Mail Jeeves sospirò: ci mancava solo un ubriaco con troppa voglia di parlare di cose senza senso.

"Vai a rompere le palle a Near in queste condizioni." gli rispose.

"Sei geloso?" Mello si mise seduto sul divano, sorridendo cattivo al ragazzo davanti a lui, osservando ogni minimo movimento, ogni particolarità del viso, soffermandosi sulla bocca che stringeva la sigaretta. "Io lo sono."

Ed era anche decisamente fuori di testa, non avrebbe mai detto una cosa del genere da sobrio.

Matt prima iniziò a pensare di dare un pugno al suo coinquilino, poi si fermò, cercando di concentrarsi su quelle parole. Se era geloso? Certo. Near, Near, sempre Near, c'era solo lui per Mello, solo quel dannato ragazzino.

"Sei geloso di me?" gli chiese invece.

"Ti sembra tanto impossibile come cosa?" Mello allungò la mano verso il tavolo, dove si trovava una pila di tavolette di cioccolata ancora incartate. Ne aprì una e iniziò a mangiare, continuando a guardare Matt.

"Voglio darti un bacio." sussurrò il biondo dal nulla, avvicinandosi all'amico, togliendogli la sigaretta di bocca per poter prendere un tiro.

"Sei ubriaco."

"Voglio darti un bacio." insistette Mello, mettendogli le mani intorno al collo e facendo crollare la testa sulla spalla di Matt, sentendo il ragazzo tremare involontariamente sotto il suo tocco. Sorrise.

"Puzzi di alcol, Keehl." l'altro cercò di mantenere un po' di autocontrollo, ma come poteva farlo? Mello era più basso di lui, i capelli biondi del ragazzo gli solleticavano il collo, le sue mani andarono a stringere contro la sua volontà quella vita magra, troppo magra.

"E tu di fumo, siamo pari."

Matt fece cadere a terra il videogioco quando i denti di Mello gli andarono a mordere le labbra fino a fargli uscire il sangue. Gli tolse gli occhiali per poi tirarli da qualche parte, solo per poter guardare gli occhi chiari eppure così spenti di Mail Jeeves.

"Mi hai fatto male." sussurrò il castano, sentendo il sapore del sangue in bocca. Mello sorrise, per poi perdere l'equilibrio, trascinando tutti e due sul divano.

Non erano due anime che si trovavano, erano due demoni in combattimento, le mani smaniose di quel contatto che avevano desiderato così a lungo, i respiri radi.

Quel bacio sapeva di alcol, di sangue, di fumo e di sale, sapeva della lacrima che scendeva restia dalla guancia di Mello.

In quel momento capirono che ogni loro giorno sarebbe potuto essere l'ultimo, ogni bacio un addio. Non l'avrebbero mai ammesso ad alta voce, potevano dirselo solo con rabbia e graffi e labbra che di dolce avevano poco, potevano sussurrarlo attraverso le mani che stringevano i corpi, con pelle contro pelle e una croce che lasciava il segno su tutti e due, per quanto si tenevano stretti.

Matt lasciò l'unico bacio delicato sulla guancia di Mello e al sapore del sangue si aggiunse quello salato delle lacrime del ragazzo. Era così che si amavano: disperati, soli, le pupille dilatate e i graffi sul collo, che scendevano sempre di più, lasciando striature rosse sulla pelle che mai vedeva il sole.

"Non riusciamo nemmeno a non ferirci." rise ad un tratto con voce roca Mello, buttando la testa all'indietro.

Matt gli prese il viso tra le mani, guardandolo serio.

"E' l'unico modo che ci hanno insegnato."

Poi riprese a baciarlo, cercando di memorizzare ogni minimo dettaglio di quel ragazzo biondo con cui aveva sentito un legame speciale dalla prima volta che, alla Wammy's House, si erano coperti le spalle a vicenda. Inseparabili, ma mai avevano avuto il coraggio di volersi, ci erano voluti tanti anni, Mello ubriaco e la morte che incombeva sulle loro spalle.

In quel momento però erano vivi, come mai lo erano stati, erano come vento che piegava e sradicava tutto ciò che si trovava davanti, trascinati dalla bufera come Paolo e Francesca; erano due lingue di fuoco che danzavano all'Inferno vicino a Ulisse e Diomede, per aver portato a morire tutti a causa della loro gloria personale; erano allo stesso tempo i demoni che torturavano i dannati.

Quel bacio era una promessa, suggellata con il sangue, il fuoco, il dolore.

Insieme.

Don't wanna let you down
But I am hell bound
Though this is all for you
Don't wanna hide the truth.

Uno, due, tre colpi: sangue sulla maglia, negli occhi dipinta la sorpresa, in testa un solo viso, in gola un sussurro.

"Mi sono innamorato di te, Mihael Keehl."

They say it's what you make
I say it's up to fate
It's woven in my soul
I need to let you go.

Mello aveva sempre pensato che sarebbe morto per coma etilico, come Matt sempre gli rimproverava, invece era il suo cuore che si stava fermando. Matt. Matt avrebbe fatto qualche battuta stupida, ma Matt era morto. In fondo, poteva sempre sperare di rivederlo: se esistevano gli shinigami forse esisteva anche un aldilà. C'era solo un'ultima cosa che doveva dire ad alta voce, solo per renderla reale.

"Mi sono innamorato di te, Mail Jeevas."

Abyssus abyssum invocat.

Your eyes, they shine so bright
I wanna save that light
Ican't escape this now
Unless you show me how

When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide.