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Autore: Kano_chan    05/05/2017    1 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-    Durante la grande battaglia, che si consumò secoli orsono sul suolo di Eos, l’avanzata delle truppe di.. -

Il resto della frase dell’insegnante in turno alla sesta ora, divenne un brusio confuso e distante.
Selenis, con il mento appoggiato al palmo della mano, fissava il cielo fuori dalla finestra dell’aula del secondo piano, rimuginando.
Erano passati quindici giorni dall’incidente che l’aveva vista coinvolta, ed era ritornata a frequentare le lezioni da quattro. Per fortuna, il clamore di quello che le era successo e le incessanti domande da parte dei compagni, erano pian piano scemate, e ora quasi nessuno si fermava più a fissarla per i corridoi.
Questa perdita di interesse era anche dovuta al fatto che le sue ferite erano finalmente guarite e avevano smesso di farla notare ancora di più.

Il livido sullo zigomo si era riassorbito, mentre la ferita al la
-    Durante la grande battaglia, che si consumò secoli orsono sul suolo di Eos, l’avanzata delle truppe di.. -

Il resto della frase dell’insegnante in turno alla sesta ora, divenne un brusio confuso e distante.
Selenis, con il mento appoggiato al palmo della mano, fissava il cielo fuori dalla finestra dell’aula del secondo piano, rimuginando.
Erano passati quindici giorni dall’incidente che l’aveva vista coinvolta, ed era ritornata a frequentare le lezioni da quattro. Per fortuna, il clamore di quello che le era successo e le incessanti domande da parte dei compagni, erano pian piano scemate, e ora quasi nessuno si fermava più a fissarla per i corridoi.
Questa perdita di interesse era anche dovuta al fatto che le sue ferite erano finalmente guarite e avevano smesso di farla notare ancora di più.

Il livido sullo zigomo si era riassorbito, mentre la ferita al labbro.. beh, quella le aveva lasciato una bella cicatrice che glielo tagliava di netto. Selenis per fortuna non era mai stata una grande esteta e, a differenza delle sue compagne, non ne aveva di certo fatto una tragedia. C’erano cose ben più gravi... come il fatto che Noctis non si fosse ancora svegliato. Da quando gli aveva portato il suo portafortuna era andata a fargli visita ogni qual volta poteva, ma la situazione non era minimamente mutata. Un’altra cosa che non la lasciava riposare tranquilla, era di non essere ancora riuscita ad incrociare suo zio e questo iniziava a farle temere che quella distanza fosse voluta. Onestamente, se Regis l’avesse odiata non gliene avrebbe fatto di certo una colpa.. dopotutto era stata lei a convincerlo ad organizzare quella gita.
La campanella che annunciava la fine delle lezioni suonò e Selenis, raccolta in fretta la sua roba, si diresse a palazzo. Non appena mise piede nell’androne principale, Ignis le si fece incontro.

-    Che cosa ho fatto di sbagliato questa volta? – lo accolse lei, preoccupata dal suo incedere.
-    Per ora niente, ma Noct si è svegliato e ha chiesto di te – rispose il ragazzo, allungando prontamente una mano per afferrare la borsa di libri che Selenis stava già mollando a terra.
-    Quando si è svegliato? – chiese mettendosi praticamente a correre.
-    Qualche ora fa, ma è ancora debole! Non stancarlo troppo! – le gridò dietro Ignis prima che non fosse più a portata d'orecchio.

Selenis fece i piani che la separavano dalla camera del principe di volata, rischiando in un paio di occasioni di travolgere il personale di corte. Arrivò in vista della porta, proprio quando un’infermiera ne stava uscendo.

-    Sua Grazia Selenis, il principe la sta aspettando, ma mi raccomando…-
-    Non lo farò stancare, promesso – l'anticipò la ragazza agitata.

La donna le sorrise divertita lasciandola entrare.
L’aria della camera era fresca e le finestre spalancate. La luce prorompeva dall’esterno, rendendo il clima molto più accogliente rispetto alle volte precedenti.
Noctis era semi sdraiato sul letto, con un discreto quantitativo di cuscini a sostenerlo. Non appena il bambino la vide, si illuminò.

-    Selis! – esclamò.

La ragazzina si precipitò ad abbracciare il cugino. Il sollievo che provava nel vederlo sveglio non avrebbe saputo quantificarlo; le sembrava che un enorme macigno le fosse stato tolto dalle spalle.

-    Selis, non respiro! – gemette Noctis con la faccia affondata nella spalla della giovane.
-    Oh, scusami! –

Selenis si tirò indietro, affrettandosi a cancellare le lacrime che minacciavano di sfuggire al suo controllo. L'ultima cosa che voleva era che lui la vedesse piangere.

-    Come stai? – gli chiese sedendosi vicino a lui.
-    Bene… credo – rispose Noctis osservandosi le mani.
-    Ti.. ti ricordi qualcosa? – domandò la ragazzina.
-    Quasi tutto, tranne gli ultimi istanti – replicò il bambino con un sussurro - mi ricordo il mostro sopra di noi pronto a colpire e poi più niente... - raccontò.
-    Noct, io.. –
-    Ti devo ringraziare Selis – la interruppe il principe prima che lei potesse chiedergli scusa.
-    Cosa? – disse lei confusa.
-    Hai cercato di proteggermi anche se saresti dovuta scappare. Hai rischiato di morire per restare con me – le disse Noctis alzando gli occhi blu verso di lei.

Selenis rimase interdetta da quello sguardo così serio...

"Noctis è cambiato" questo fu il primo pensiero della ragazza guardandolo, ma non sapeva dire se fosse un bene o un male.

-    Non avrei potuto abbandonarti – replicò lei – non lo farei mai – aggiunse con convinzione.
-    Lo so – asserì il principe con un sorriso gioviale – Sai? Ti ho sentita – le disse.
-    Mi hai sentita? – ripetè lei senza capire.
-    Quando mi hai portato questa – spiegò, tirando fuori da sotto il cuscino la statuina azzurra – ho sentito che gli chiedevi di indicarmi la strada – disse.
-    Davvero? –
-    Sì, e lo ha fatto –

La ragazza corrugò la fronte in una muta domanda.

-    È venuto a trovarmi in sogno, mentre ero perso in mezzo ad una foresta – raccontò Noctis rigirandosi tra le dita l’animaletto – però il resto non me lo ricordo bene… so solo che alla fine ho sentito la voce di mio padre che mi chiamava e quando mi sono svegliato erano entrambi al mio fianco – spiegò.
-    Sono contenta che ti sia stato d'aiuto – rispose Selenis leggermente commossa.
-    Tieni –

Noctis le porse il Carbuncle, ma la ragazza scosse la testa.

-    Voglio che lo tenga tu – replicò.
-    Ma.. è un ricordo di tua madre! – protestò il bambino stupito.
-    Sento che lo devi tenere. Non chiedermi perché, ma sarei felice se lo avessi tu – ribattè Selenis, chiudendo delicatamente la mano del bambino intorno alla sagoma dell’animale.

Il principe sembrò pensarci un attimo, poi la rimise al sicuro sotto lo strato di cuscini.

-    La custodirò come un tesoro allora – affermò.
-    Bravo Noct – disse Selenis scompigliandogli i capelli leggeri.

In quel momento un sommesso bussare interruppe la loro conversazione.

-    Avanti – disse il principe.

Gli occhiali di Ignis fecero capolino oltre la soglia.

-    Non lo sto facendo agitare! – protestò Selenis gonfiando le guance.
-    La smetti di pensare che io ti debba rimproverare?! – sospirò il ragazzo – il medico deve visitare Noct – aggiunse.
-    Ah, ma certo – balbettò la ragazzina imbarazzata – Beh, allora sarà meglio che vada – aggiunse alzandosi dal letto.
-    Torna a trovarmi presto, d’accordo? – la pregò il bambino mentre lei si chinava a baciargli la fronte.
-    Sicuro – gli rispose lei facengoli l'occhiolino.

Non appena Selenis uscì dalla stanza incappò nel medico di corte, accompagnato dal Re in persona.

-    Zio! – la ragazza fu presa in contro piede nell'incontrarlo così all’improvviso – Avrei bisogno di parlarti – disse rapidamente, prima di perdere l’occasione e soprattutto il coraggio.
-    A tempo debito Selenis – rispose il monarca fermo sulla soglia – mi fa molto piacere vedere che stai bene – aggiunse sparendo oltre di essa.

Quando la porta si fu richiusa, alla ragazzina
sembrò che un nuovo peso le fosse calato sulle spalle. Il comportamento dello zio non fece che aumentare il suo timore.
-    Tutto bene? –

Selenis non si era resa conto di essere rimasta ferma a fissare il legno scuro della porta.

-    Se ti dicessi di sì mi crederesti? – rispose voltandosi a guardare Ignis.
-    Non esattamente – replicò infatti il giovane – Cos’è che ti preoccupa? – domandò.
-    Temo che lo zio mi odi... – confessò la principessa.
-    È un’idiozia – si lasciò sfuggire Ignis – con tutto il rispetto – aggiunse.
-    Mi tratta in modo diverso da quando c’è stato l’incidente.. - replicò la ragazzina ignorando il commento del giovane.
-    Sei sicura di non essere tu ad essere diversa? – ribattè Ignis.

Selenis stava aprendo la bocca per replicare, quando uno dei consiglieri apparve nel corridoio.

-    Ignis, avremmo bisogno della tua presenza – esordì, facendo un breve inchino in direzione della ragazzina.
-    Arrivo subito – rispose il giovane – mi spiace ma ora devo andare – disse poi rivolto a Selenis, congedandosi.

La ragazza rimase ferma nel corridoio ormai vuoto. Rifletteva sulle parole di Ignis.
In un primo momento avrebbe voluto negare l'affermazione che le aveva rivolto, ma a ben pensarci non ne era tanto sicura…

I sogni che la tormentavano si erano intensificati, ripercuotendosi inevitabilmente sul suo stato mentale, con il risultato di renderla spesso inquieta e distratta. Da quella notte aveva una strana sensazione addosso che, nonostante ora Noctis si fosse ripreso, non riusciva a scacciare.
Il presagio che qualcosa di ancora peggiore dovesse accadere, aleggiava sulla sua testa come uno stormo di corvi.
Forse ne doveva scrivere a Luna... Era da tanto che non vedeva la sua amica.

“Sì” decise “parlarne con lei sicuramente mi aiuterà”.


Selenis non poteva sapere che parte dei suoi sogni coinvolgevano proprio la sua vecchia amica e che l'evento che avrebbe cambiato per sempre la sua vita era appena dietro l'angolo.



Campeggio dell'autrice:

Buongiorno a tutti!

Lo so, vi ho lasciati un pò sulle spine con questo finale... dovete avere pazienza ancora un settimana ;)
Vi dirò, nonostante non sia accaduto nulla di speciale in questo capitolo, amo scrivere di questi piccoli spaccati di vita quotidiana, dove posso inserire i personaggi in un contesto che non è stato approfondito nel gioco. Anche perchè mi permettono di esplorare sempre di più il carattere di Selenis che, a proposito, spero vivamente vi stia piacendo! Come al solito mi auguro di essere riuscita ad evitare lo spauracchio della famosa "Mary Sue", ma forse è ancora presto per poterla dire scampata.
Il sogno a cui si riferisce Noctis ovviamente è tratto dalla Platinum Demo, dove per l'appunto Carbuncle andava in soccorso del principe "perso" nel suo sogno a seguito dell'incidente.
Ho sempre adorato Carbuncle come invocazione, anche se era del tutto inutile, tranne nei rari boss per i quali serviva avere Reflex su tutta la squadra xD Sia benedetto FFVIII!!
Ora la smetto di cianciare a vanvera e vi rinnovo l'appuntamento per il prossimo venerdì con (finalmente) un capitolo un pò più ricco di eventi!
Un grazie doveroso a tutti i Lettori che aumentano ogni settimana che passa, grazie anche a chi ha aggiunto la fic tra le seguite e infine grazie a Dana96 per averla aggiunta tra le preferite!

See you Chocobo riders!
Marta

 
  
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