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Autore: Gattino Bianco    05/05/2017    2 recensioni
Anno X791.
Fiore è l’unico regno in Earthland che non è stato conquistato dalle streghe, che si dividono in quattro fazioni: North, East, South, West.
Le quattro imperatrici hanno stretto un’alleanza comune per mantenere il controllo dei loro territori e per conquistare il resto, difeso dagli Hunter, membri di un’organizzazione formata da esseri umani dotati di poteri magici.
Essi rischiano la propria vita combattendo le streghe e sottraendo a esse il proprio potere magico per confinarle ad Alcatraz, la prigione delle streghe.
Molte volte però le streghe vengono uccise,perché non considerate esseri umani poiché cambiate dalla magia, troppo potente per loro.
Molte sono le ragioni che portano alcune persone a diventare un Hunter.
Per vendetta, per il semplice desiderio d’uccidere, per salvare qualcuno dalle creature malvagie.
Esistono inoltre i Supporter,creature che rinunciano alla loro libertà per servire e proteggere colui con cui stringono il "patto".
Qual è stata la ragione che ha spinto il solitario Gray Fullbuster ad unirsi ai Witch Hunter?
[Cross-over con Rave e Mermaid Melody]
Pairing principali: Gray/Lluvia; Gajeel/Levy; Loki/Nuovo Personaggio;
Pairing secondari: Gerard/Erza; Musica/Reina
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Gray Fullbuster, Lluvia, Loke, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buonasera a tutti!
Siete pronti per un nuovo capitolo? Siete carichi?
Pronti a inneggiare al sangue?
Io purtroppo no. *si guarda attorno con imbarazzo*
Devo ammettere di essere stata un po’ distratta da…beh…come dire…senpai, tu che lo sai hai già capito a cosa mi sto riferendo. ^^’’

I capitoli che hanno riscosso maggiore successo (per numero di recensioni) sono: Light And Darkness.
I capitoli che hanno riscosso minor successo (per numero di recensioni) sono: Regrets

Me: …vabbé, no comment.

Nota: Il prossimo aggiornamento sarà indicato nell'introduzione della storia. (25 Maggio 2017)

La sezione curiosità di trova in fondo, subito dopo l’elenco dei personaggi.


Little Mouse

Nello stesso momento in cui il duo faceva quello strano incontro, i membri del gruppo della Scarlett avevano trovato l’accordo perfetto per riuscire nella missione.
Tale accordo era costituito da conversazioni strettamente necessarie, collaborazioni lavorative e non prevedeva nessun tipo di socializzazione che aveva portato un alone d’imbarazzo che rischiava di compromettere l’esito del lavoro che gli era stato assegnato.
Lo sapeva bene Gerard che – mentre stavano perlustrando la foresta che divideva la prigione e la magione nascosta – stava cercando di sfaldare l’imbarazzo e la tensione che la sua ragazza aveva incautamente provocato e che aveva rischiato più di una volta di dividerli. Cosa che per fortuna non avvenne.

Il primo a parlare fu proprio il Fernandez, il quale era l’unico a mal sopportare quella situazione carica d’imbarazzo e tensione. «Il tempo non accenna a migliorare» commentò soprappensiero, lanciando un’occhiata indifferente verso le fronde degli alberi, dalle quali ogni tanto cadevano delle gocce di pioggia.
Alle sue spalle, Laxus sorrise di fronte a quello che riteneva un patetico modo per fare conversazione. «Come ho già detto prima, per me questo tempo è l’ideale» ribatté con strafottenza, cercando allo stesso tempo di sembrare indifferente come il ragazzo dai capelli blu.
Anche se non l’avevano detto ad alta voce, vi era fra i due ragazzi una sorta di gara per apparire migliori davanti alla ragazza dai capelli scarlatti, per ragioni (ovviamente) differenti.
Gerard le voleva dimostrare di essere in grado di gestire una situazione spinosa mentre il Dreyer voleva metterla in difficoltà per fare a pezzi il suo orgoglio e la sua credibilità davanti agli altri.
Laxus non vedeva l’ora di vederla soccombere alle occhiate piene di biasimo che la ragazza dai capelli scarlatti avrebbe dovuto subire e non riuscì a trattenere un sorriso, stupendosi della sua inaspettata vena sadica. Era la prima volta in vita sua che avrebbe gioito della sfortuna altrui ma non era mica colpa sua se la Scarlett gli aveva servito quell’occasione su un piatto d’argento. A dire il vero, quello che lo emozionava maggiormente era l’idea che fosse la prediletta di suo nonno a subire lo smacco, in quanto non aveva nessun rancore personale nei confronti di Erza.
Alla fine si trattava semplicemente di un’infantile quanto profonda gelosia.

Totalmente all’oscuro dei pensieri del ragazzo, la Scarlett rivolse alla coppia un’occhiata piena di stupore. «Sinceramente l’avevo scordato» affermò pensierosa, con una sincerità tale da essere chiaramente reale mentre seguiva lo sguardo del fidanzato.
“Stai cercando di sviare il discorso?” pensò Gerard allibito e irritato allo stesso tempo, ricordando le volte in cui Erza aveva rimproverato – fisicamente – ragazzi e sottoposti che avevano usato tenere lo stesso comportamento. “Due pesi e due misure, eh?” pensò successivamente mentre incurvava le labbra in un sorriso carico di divertimento represso, lanciandole un’occhiata silenziosa, che l’Hunter delle armature ignorò sfacciatamente.
«La vegetazione in questo punto è molto utile-chuu» commentò Knight sollevato, non cogliendo però il desiderio della sua padrona di cambiare argomento della conversazione.
A sua discolpa si poteva dire che era difficile leggere l’animo della Scarlett, la quale era di solito prediligere un atteggiamento neutro che nascondeva qualsiasi cosa simile alle preferenze che non, lasciando intravedere solamente una piccola parte di sé stessa.
In un certo senso, era come se la ragazza dai capelli scarlatti indossasse la maschera tipica dei Supporter e mostrasse agli altri quello che voleva che loro vedessero.
L’unico che sembrava essere capace di vedere al di là di quel muro spesso sembrava essere l’Hunter della magia dei corpi celesti, il quale era venuto a conoscenza del triste passato dell’Hunter, ciò che desiderava e ciò che detestava.
L’isola di Alcatraz faceva parte di quest’ultima categoria.
In quel momento ciò che la Scarlett desiderava era buttarsi sul campo di battaglia e smettere di pensare ad argomenti come la diplomazia.
Arrivò alla conclusione che quella missione stava allentando le sue inibizioni, portandola a un livello mentale molto simile a quello di Gray e tutti coloro che era solita rimproverare. “Accidenti, è davvero umiliante” pensò Erza allibita, cercando di nascondere quei sentimenti che riteneva inutili.

Capendo in parte i sentimenti della compagna temporanea, il mangiatore dei fulmini sorrise malignamente e cominciò a dare commenti che riguardavano la discussione precedente, identificandolo erroneamente come la fonte del disagio della ragazza, la quale non ci fece molto caso.
Anche se ammetterlo era difficile e un po’ infantile, l’Hunter biondo amava veramente distruggere l’orgoglio delle altre persone. Soprattutto se si trattava di qualcuno vicino a suo nonno. Una sorta di gelosia nascosta.
La ragazza dai capelli scarlatti lo sapeva e, con molta difficoltà, fece del suo meglio per ignorare e trovare altri sbocchi di conversazione, oppure il silenzio. Tutto era meglio rispetto a quella tortura tutt’altro che silenziosa a cui il Dreyer la stava sottoponendo.
Divertita allo stesso livello del suo padrone, la piccola Flu cominciò a emettere piccole scariche elettriche che, grazie alla sua sensibilità innata, il Supporter corazzato identificò come le parole di una conversazione.
Dall’espressione irritata e altamente offesa che si dipinse sul volto di Knight, s’intuiva che non si trattava di belle parole.
«Che cosa hai detto, piccola palla di lana-chuu?» domandò il Supporter della Scarlett furioso mentre sbatteva furiosamente le ali, segno che le parole usate dalla pecora rosa non erano state per nulla carine.
Gerard intuì che era andata così, esattamente nello stesso momento in cui il pipistrello corazzato emise un lungo stridio che costrinse il trio a fermarsi e tapparsi le orecchie.

L’unica che rimase tranquilla fu Flu, la quale non fece una piega e continuò a emettere le sue parole silenziose, aumentando in modo esponenziale l’irritazione dagli Hunter e dal Supporter della Scarlatt, il quale si zittì nell’esatto momento in cui si rese conto di arrecare danno all’udito della sua padrona.
«Sta bene, Erza-sama-chuu?» domandò Knight con la voce piena di preoccupazione. «…mi dispiace, ho accettato senza pensarci le provocazioni di quella piccola impudente-chuu» continuò mortificato, piegando il capo.
Ancora leggermente stordita dalle onde d’urto, l’Hunter delle armature gli rivolse un timido sorriso che fece sperare Knight non nel perdono ma che gli avrebbe permesso di restare al suo fianco nonostante ciò che aveva combinato.
Ferire il proprio padrone, quale oscenità aveva compito?
Si ricordò di come aveva biasimato Camelia per la sua incapacità di proteggere Loki a tal punto da perdere un senso. Quello che aveva fatto lui non era la medesima cosa? La medesima vergogna?
“Che cosa dovrei fare-chuu?” pensò Knight improvvisamente depresso, accettando nell’immediato qualsiasi decisione che Erza avrebbe preso nei suoi confronti, in quanto lo meritava pienamente.
La sua sorpresa era giustificata quando sentì le dita della Scarlett accarezzargli la testa, costringendolo ad alzarla e mostrare la sua espressione sbigottita.
Sul viso dell’Hunter delle armature vi era dipinto un dolce sorriso che fece immediatamente arrossire il suo Supporter, il quale ringraziò le scaglie scure che gli adornavano il volto e che nascondevano il suo stato d’animo.
«Grazie per avermi difeso» mormorò sottovoce Erza, con un dolce tono che fece aumentare l’imbarazzo del Supporter corazzato, il quale cominciò leggermente a sudare. «…inoltre sento un cambiamento nell’aria» aggiunse poco dopo, tornando alla sua solita serietà.

Particolare che attirò l’attenzione del Supporter alato, il quale lasciò perdere ogni sorta di emozione per concentrarsi su ciò che la ragazza dai capelli scarlatti gli aveva appena riferito. «Davvero-chuu?» domandò metodico, alzando l’ala sinistra per coprire il volto della padrona, la quale annuì.
«Penso che si trattasse di qualche barriera sottilissima che aveva la funzione di distruggere i legami» ipotizzò la Scarlett cupa, lanciando delle brevi occhiate verso Gerard e Laxus, i quali la stavano osservando senza preoccuparsi di nascondere in qualsiasi modo la solo curiosità. «…penso che quando hai urlato sia andata in pezzi» aggiunse con gratitudine, accarezzando nuovamente la testa del pipistrello corazzato.

Knight era comprensibilmente sorpreso. Sorpreso di non essere riuscito a captare tale presenza che, con la giusta concentrazione, poteva ancora distinguere nonostante fosse ridotta a piccoli pezzettini difficili da distinguere. “Erza-sama è soprendente-chuu” pensò sinceramente, sentendosi invadere da un’ondata da vergogna nei confronti di quelle immeritate lodi che aveva appena ricevuto. Pensò di chiarire il malinteso e confessare che quello era stato un gesto istintivo ma ci ripensò. Conosceva abbastanza bene Erza da sapere che qualsiasi suo tentativo di sminuirsi – in quel caso giustamente – sarebbe stato distrutto dalla fede incrollabile che lei nutriva nei suoi confronti.
Anche per questo, Knight preferì non parlare, giurando silenziosamente che avrebbe lavorato il doppio – no, il triplo – per scusarsi della mancanza di controllo.
«Amica o nemica-chuu?» domandò il pipistrello corazzato metodico, sintonizzandosi sulla linea di pensiero della compagna.
«Non lo so» rispose la Scarlett sinceramente, lanciando una nuova occhiata al Dreyer, il quale cominciava a mostrare i primi segni dell’impazienza che lo contraddistingueva dagli altri. «…in altre circostanze penserei che sia opera di qualche strega nemica ma siamo stati avvertiti della presenza di trappole…» la ragazza dai capelli scarlatti lasciò in sospeso la frase, conscia che il suo partner aveva capito bene a cosa stesse alludendo.
«…che non saprebbero la differenza fra un Hunter e una strega-chuu» concluse Knight al suo posto, leggermente euforico.
Con un sorriso soddisfatto dipinto sul volto, Erza annuì. «Ricordiamoci che questa zona solitamente è interdetta per chiunque a parte i capi» specificò, lasciandosi andare a un sospiro denso di biasimo.
Persino Knight si demoralizzò. «Quei tipi sono senza speranza-chuu» commentò arrendevole, lanciando un’occhiata a Flu, la quale ricambiò con la medesima sfacciataggine di sempre.

Il Supporter corazzato, che fino a poco prima era intenzionato a dare inizio a una battaglia fisica, le lanciò un’occhiata d’avvertimento, che la Supporter del Dreyer sembrò recepire il messaggio e rimase in silenzio, ricominciando a ignorare il suo simile.
“Fastidiosa-chuu” pensò il pipistrello corazzato disgustato, riportando la sua attenzione alla Scarlett, la quale non aveva colto lo scambio di sguardo fra i due Supporter.
Ma non a Laxus. “Credo che basti così” pensò l’Hunter biondo improvvisamente a disagio, richiamando silenziosamente la piccola Supporter, la quale si zittì immediatamente.
Gerard ringraziò silenziosamente tutti gli dei che conosceva per la cessazione pacifica della quella discussione che rischiava di degenerare in una pericolosa rissa.

Un altro elemento che fece apparire le decisioni di Knight e Laxus le migliori si presentò pochi istanti più tardi, quando il trio venne attaccato da una figura misteriosa che – oltre a mandarli a terra in pochi secondi – portò con sé gran parte della vegetazione, lasciando libero di accesso alla pioggia, che li colpì con forza.
«Che cosa diavolo è stato?» domandò Gerard dolorante mentre cercava di rimettersi in piedi, ignorando la fanghiglia recente che si attaccò ai loro vestiti come se fosse stato un prolungamento del loro corpo.
«Un attacco a sorpresa, mi pare ovvio» ribatté il Dreyer irritato, rivolgendo un’occhiataccia davanti a sé alla ricerca del nemico. L’idea di venir preso in giro da una misera strega gli faceva salire il sangue al cervello.
La Scarlett gli rivolse un’occhiata che serviva sia da rimprovero che da ammonimento. «Anche se è così, questo non giustifica…» la ragazza dai capelli scarlatti non fece in tempo a concludere la frase che un momento dopo venne scaraventata ancora più lontano da dove si trovava sbattendo violentemente contro un albero, che le mozzò il fiato.

Nessuno l’aveva toccata, eppure la Scarlett aveva subito dei danni.
«Erza!» esclamò il ragazzo dai capelli blu sorpreso, un attimo prima di fare la stessa fine della ragazza, ritrovandosi con la faccia immersa nel fango. Questo irritò il Dreyer.
“L’unico che può farli strisciare in quel modo sono io” pensò Laxus con un sorrisetto irritato, un attimo prima di rilasciare la sua elettricità che – grazie al contatto con l’acqua – si diffuse nell’ambiente circostante con un’incredibile velocità.
L’attacco ebbe ripercussioni (anche se minime) anche sulla coppia, la quale strinse i denti e sopportò la scarica elettrica senza emettere un singolo lamento.
“Questo è sicuramente il biondo-chuu” pensò Knight seccato mentre faceva indossare alla sua padrona l’armatura resistente ai fulmini.
«L’Armatura dell’Imperatrice dei Fulmini, eh?» commentò il mangiatore dei fulmini con un’occhiata per nulla intimorita, riconoscendo l’armatura scelta dal pipistrello corazzato.
Essa era costituita da delle sceglie metalliche e sintetiche oro e azzurre che richiamavano l’elemento a cui erano resistenti. I capelli della Scarlett erano raccolti in un’unica treccia. Sul capo vi era un cerchietto dorato che aveva su ambo i lati dei fiocchi del medesimo colore. Fra le mani Erza aveva una lunga lancia su cui era inciso un simbolo che richiamava antiche popolazioni oramai scomparse da tempo.

Quella mossa le permise di rialzarsi velocemente e raggiungere il compagno temporaneo.
«Ottimo lavoro» affermò Erza sincera rivolgendosi al suo Supporter, un attimo prima di raggiungere il Dreyer tagliandosi una strada nella foresta di lampi creati dal ragazzo e bloccare giustoin tempo l’attacco della spada che era comparsa all’improvviso e che minacciava di abbattersi sulla testa di Laxus.
«Oh, niente male» commentò la voce sconosciuta piena d’arroganza mentre ritirava – con grande sorpresa di Erza – l’enorme spadone argentato che nascondeva interamente agli Hunter la sua figura.
Fisionomia che venne rivelata nell’esatto momento in cui si tirò indietro dal raggio d’azione della ragazza dai capelli scarlatti con un balzo felino che permise all’Hunter delle armature di cambiare equipaggiamento, passando all’Armatura dalle Ali Nere aggiungendo però altre armi che teneva di scorta.
Dietro di lei, il Dreyer si rialzò da terra con un’espressione leggermente divertita mentre Flu lo riforniva di energia. «Noto con piacere che non hai perso il tuo tocco» commentò leggermente sarcastrico mentre il piccolo Supporter prendeva posto sulla sua spalla per facilitare lo scambio d’energia.
La Scarlett sorrise a sua volta, senza voltarsi. «Sono molto felice di vedere che siamo tornati quelli di prima» commentò enigmatica mentre scambiava un’occhiata d’intesa con il Supporter corazzato, il quale annuì dopo un attimo d’incertezza.

La conversazione fra i due Hunter venne bruscamente interrotta dalla voce della nemica.
«Immagino che la trappola di Li-san sia stata del tutto inutile» commentò divertita la voce sconosciuta, attirando su di sé l’attenzione degli Hunter, i quali poterono finalmente associarla a un volto.
Volto che apparteneva a una ragazza bionda e dagli occhi castani che sembrava avere la loro età, anche se la profondità dello sguardo sembrava sostenere che aveva visto molte cose nella sua vita. «…anche se in effetti non sembrate degli sprovveduti» commentò baldanziosa, aggiustandosi una ciocca di capelli dietro all’orecchio.
Contrariamente alle altre strega, lei indossava dei pantaloncini scuri che arrivavano fino al gionocchio e una maglia corta e chiara, il tutto accompagnato da sandali chiari e bassi. Solamente il bracciale dorato e verde che portava al polso destro la identificava come strega, per giunta una Guardia Imperiale.
Strafottente e allo stesso tempo divertita, la strega bionda sembrava invitare i suoi avversari ad attaccarla con la certezza di uscirne indenne. Era talmente convinta di farcela che aveva appoggiato lo spadone argentato con cui aveva attentato alla vita di Laxus sulle spalle, in una posizione che le sarebbe risultata difficile da maneggiare.
“Una Guardia Imperiale?” pensò il ragazzo dai capelli blu sorpreso, quando raggiunse il campo di battaglia mentre una goccia di sudore si mischiava a quelle di pioggia e scorreva lungo il suo volto.
«Ora ci siamo tutti» commentò la Guardia Imperiale contenta mentre un sorriso si faceva largo sul suo volto. «…chi vuole essere il primo ad attaccare Dimaria Yesta?» domandò altezzosa, in una sorte di presentazione.
I tre Hunter rimasero in silenzio e iniziarono a pensare a una strategia per uscire da quella situazione che si era rivelata un vicolo cieco.


All’interno della prigione, Gray e Noelle stavano continuando la loro battaglia silenziosa contro la misteriosa strega, la quale aveva dipinti in volto diversi sentimenti che i due Hunter non riuscivano a identificare, in quanto ognuno dei due aveva avuto diverse esperienze che li portavano ad associare determinati comportamenti ad alttrettante emozioni e non sempre quest’associazione era uguale per tutti.
Per quanto gli riguardava, il Fullbuster era convinto che l’ex prigioniera davanti a lui stesse aspettando il momento in cui loro avrebbero abbassato le difese per pugnalarli alle spalle per poter scappare da quell’inferno sotterraneo.
“Non mi fido di lei” pensò Gray sospettoso mentre continuava a inchiodarla sul posto.
Noelle non sembrava pensare la stessa cosa ma rimase comunque al suo posto, mantenendo sul suo volto un’espressione sorpresa e interrogativa.
Non trovando sostegno da quella parte, il manipolatore del ghiaccio ricominciò ad analizzare attentamente l’aspetto della ragazza che aveva davanti senza alcun tipo di malizia, nonostante la divisa sbrindellata.
Grazie alla targhetta identificativa che riportava il suo nome – molte delle prigioniere lo strappava quasi subito la cattura (oppure rimanevano in completo silenzio), come se non volessero far sapere il loro nome a creature che ritenevano inferiori – diceva che si chiamava “Lorelei”.
Questo dettaglio stupì molto Gray, in quanto era molto raro che oltre a mantenere il proprio nome la strega di nome Lorelei non fosse fuggita, approfittando del trambusto generale.
La conclusione a cui il ragazzo dai capelli corvini raggiunse era che quella ragazza doveva essere una codarda fatta e finita. Conclusione che giustificava anche il perché fosse rimasta nella sua cella.

Solamente in quel momento l’Hunter del ghiaccio si era reso conto che l’oscurità da cui Lorelei era emersa proveniva da una delle celle nascoste dal gioco di luci e ombre che si era venuto a creare.
Dietro di lui, Noelle continuò ad osservarla in silenzio mentre i lineamenti del volto si distendevano. Conoscendo poco il personaggio con cui si aveva a che fare, era difficile affermare se si trattasse di una buona cosa oppure no.
Sorprendentemente, fu Gray a rompere il silenzio. «Come ti chiami?» domandò indifferente dopo un lungo momento di silenzio, rompendo la tensione che si era venuta a creare. La strega rosa sobbalzò, inpallidendo.
Nonostante il tono intimidatorio e la reazione avuta, Lorelei sembrò rilassarsi. «Lorelei» rispose incerta, rivelando una voce che il Fullbuster associò mentalmente a quella di un canarino impaurito.
Notò inoltre lo sconcerto dipinto sul volto dell’ex prigioniera, la quale lo stava osservando come se non riuscisse a capire se fosse il suo salvatore o l’aguzzino che non si sarebbe fatto troppi problemi a torturarla, considerandola al livello di un ratto o che avrebbe messo fine alla sua vita che sembrava per lei molto importante.
“Importante?” pensò Gray, improvvisamente disgustato dai propri pensieri. “Non è così. Quello che chiamiamo ‘vita’ è solamente un ammontare inutile di tempo” pensò successivamente, non sapendo se si stesse riferendo alla sorte di Lorelei oppure alla sua, continuamente immersa nell’incertezza.

Quell’amarezza venne presto sostinuita dalla sorpresa nel rendersi conto dell’ammontare delle ferite che la ragazza aveva sparse sul corpo e della loro gravità. Sembravano tutte recenti, alcune continuavano a sanguinare, macchiando le gambe e il terreno circostante.
«Che cosa ti è successo?» domandò con un improvviso moto di preoccupazione, avanzando di qualche passo. «Stai sanguinando parecchio» aggiunse, rispondendo all’occhiata silenziosa che Lorelei gli rivolse.
Quelle parole spaventarono la prigioniera dai capelli rosa, i cui lineamenti si deformarono in una smorfia di dolore che fece fermare immediatamente il Fullbuster, il quale l’osservò a occhi spalancati.
La sorpresa del ragazzo aumentò pochi secondi più tardi, quando la ragazzo si mise sulle ginocchia, alzando le braccia per proteggere la testa. «Scusa, scusa…» balbettò impaurita, iniziando a tremare sotto lo sguardo allibito dei due Hunter.
In quel momento la strega sembrò un piccolo topo terrorrizzato messo all’angolo dal gatto cacciatore.

Personaggi in ordine di apparizione:

01. Gerard Fernandez; [Fairy Tail]
02. Laxus Dreyer; [Fairy Tail]
03. Erza Scarlett; [Fairy Tail]
04. Knight; [**]
05. Flu; [**]
06. Dimaria Yesta; [Fairy Tail]
07. Li (mentioned); [???]
08. Gray Fullbuster; [Fairy Tail]
09. Noelle Aiiro; [Mermaid Melody]
10. Lorelei. [**]


Curiosità: è il primo capitolo in cui compare un personaggio (solo) del manga di Fairy Tail. Chiedo scusa per eventuali spoiler.

E ora…E’ il tempo dei sondaggi!

*Sondaggio*
Il prossimo capitolo riguarderà…
1) Il gruppo di Levy;
2) Il gruppo di Loki;
3) Il gruppo di Musica.


Oracoli, oracolate! ù_ù

*Sondaggio 2*
Carne o pesce?


Decisamente entrambe… *sbava*
Al prossimo capitolo!
Baci, Mici, Abbracci & Morsetti Shiko-chan :)
  
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