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Autore: principessa1793    06/05/2017    2 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Aisha]
Sono ancora in dormiveglia quando Carlos scopre il mio ventre coperto dalla canottiera di cotone. Vi posa un piccolo bacio.
“ Gamberetto,buongiorno! La mamma dorme e così ne approfitto per parlare un po’ da solo con te. Oggi per la tua mamma è un giorno molto importante e noi dobbiamo far in modo che tutto vada bene,soprattutto tu. La mamma ha un esame importante. Lo so che non riesci ancora a capire,ma gli esami mettono molta ansia e tu devi evitare di fare scherzetti. Niente nausee,niente attacchi di fame che la invoglino a divorare anche il pc del professore con annessi assistenti,niente svenimenti…Gamberetto,ti prego! Lo so che sei un Mora e che la fame è il tuo tratto distintivo,ma devi trattenerti! Non far fare figuracce alla mamma,ok?” gli sento dire. È così dolce!
“ Abbiamo rischiato di non vederci mai io e te,ma per fortuna la tua mamma è molto intelligente ed ha capito che stavo mentendo. Papà ci sarà sempre per te e sarà il padre migliore del mondo. Ti racconterò tante favole della buonanotte,ti insegnerò ad andare in bici e giocheremo con le costruzioni! La mamma dice che non c’hai sentiti,ma io non ci credo,quindi chiedo scusa pure a te per aver fatto stare tanto male la mamma e ti prometto che quel signore cattivo non si avvicinerà mai più a te e alla mamma,se lei non lo vorrà! E comunque mi saresti mancato anche se non avessi saputo di te. Tu e la mamma mi sareste mancati da morire! Non vedo l’ora di conoscerti! Sono sicuro che sei una principessa,la principessa di papà. Papà ti adora,amore mio!” continua posando un’altra raffica di baci sul mio ventre.
“ Posso avere anch’io le coccole o sono solo per gamberetto?” bofonchio stiracchiandomi. Ritorna sdraiato accanto a me per poi rubarmi un bacio. Accarezzo il suo viso ricambiando quella coccola del buongiorno.
“ Ti senti pronta ad dare l’esame nonostante la notizia che ti è piovuta addosso 3 giorni fa?” mi chiede sfiorandomi le guance con i polpastrelli.
“ Hanno rinviato l’appello,amore. Comunque lui non vale tanto. Se gli do pure questo potere è finita. Daniele Valencia non deve influenzare la mia vita e neppure la nostra vita di coppia o della nostra vita familiare con gamberetto! Lui non esiste!” rispondo decisa. Annuisce.
“ Amore mio,tu sai che in merito a quell’essere io mi adeguo al tuo volere,ma sei proprio sicura che non fosse un ramoscello d’ulivo inconscio il tuo gesto di ieri di smerdare la moglie?” mi chiede. Lo fulmino con lo sguardo.
“ Carlos,non cominciare. Sono sicurissima. Era solo il mio modo di dimostrargli che non siamo fatti della stessa pasta per fortuna,che io grazie a mio padre ho dei principi che lui neppure si sogna e che per fortuna non ho nulla a che fare con la feccia che rappresenta lui in questo mondo!” rispondo sicura di me. Se ci si mette pure lui a volare di fantasia,siamo proprio rovinati!
“ E la lettera che ti ha dato René? Vuoi leggerla prima di ridargliela? Sarebbe bello sapere quali erano le volontà di tua madre!” replica. Quella lettera è ancora nella mia borsa. Vorrei leggerla…tanto non sarà mai peggio che sapere del denaro offerto da quello a mia madre per sparire! 
“ Voglio leggerla accoccolata a te!” ribatto. Annuisce rubandomi un bacio. Scendo dal letto e afferro la lettera dalla mia borsa prima di tornare fra le braccia del mio amore. Spiego il foglio e tiro un sospiro prima di affrontare questo scritto.
{6 febbraio 2035
René,amore mio,
se fosse una lettera da spedirti davvero,forse non avrei neanche il diritto di usare quell’appellativo,poiché probabilmente dopo la cocente delusione che ti ho ingiustamente inflitto,avrai trovato una donna in grado di meritarti e di darti l’amore che meriti,ma questo è solo il mio modo di confessare almeno ad un pezzo di carta cosa alberga nel mio cuore.
Quando ci siamo conosciuti avevo il cuore a pezzi ed un pancione di 6 mesi. Ricordo la prima volta che l’hai sfiorato e mi hai chiesto se aspettassi un puledro o un bambino. In un modo o nell’altro mi hai sempre fatto sorridere.
Mi accompagnano con nostalgia i ricordi degli anni trascorsi insieme,quelli in cui ti ostinavo a respingermi,perché troppo cieca per rendermi conto che stavi ricomponendo il puzzle del mio cuore infranto per dargli nuova vita. Perché tu non hai salvato solo i tuoi bambini in ospedale, ma anche me,almeno in senso metaforico.
L’ultima mail che ti ho mandato era solo un atto d’amore per evitare che annegassi con me. Volevo allontanarti per evitare come ultima immagine prima della mia morte i tuoi occhi pieni di lacrime oltre a quelli di Aisha. Ogni volta che la sento piangere di nascosto,mi sento morire perché non era questo che volevo per lei,ma penso anche che se la affidassi a suo padre,finirebbe per diventare infelice perché è un uomo che non sa amare. Probabilmente la manderebbe via con un assegno o la inserirebbe nell’organico della sua azienda,ma non riuscirebbe mai ad essere per lei una guida,un maestro,tutto ciò che sei tu per lei. Perché Daniele Valencia (dopo 20 anni sono riuscita a confidarti il suo nome,forse perché non leggerai mai questa missiva) non è in grado di amare!
Vorrei tanto ti prendessi cura di quella testa matta della nostra Aisha,che le impedissi di fare sciocchezze e che l’aiutassi a superare il dolore per la mia dipartita.
Anche se me ne sono accorta tardi,ti ho amato immensamente e con tutta me stessa. Mi dispiace non essere riuscita a vivere con te questo amore e che di te mi resti solo quella notte magnifica di quasi 2 anni fa.
                                                                                                                                                                                                                 Con amore
          Tua Lauren}
Bene. Ora so per certo che Daniele Valencia ha partecipato attivamente al mio concepimento. Non posso più neppure sperare in un equivoco!
“ Come stai?” mi domanda il mio Carlos baciandomi la tempia.
“ Uno schifo. È davvero lui l’uomo che ha messo incinta mia madre. Speravo il DNA l’avrebbe smentito!” rispondo afflitta stringendomi a lui.
 
[Charlotte]
“ Amore,ti sei agitato tutta la notte!” faccio notare al mio fidanzato mentre beve il suo caffè.
“ Oggi vedremo i piccoli e mi sento felice. Mi sa che la notte prima del nostro matrimonio non dormirò. È sempre così quando sono entusiasta per qualcosa!” risponde. Mi porto alle labbra una fetta biscottata con la nutella preparatami dal mio amore. Pensare che prima di questa gravidanza la nutella non mi piaceva e invece adesso la mangio direttamente dal barattolo col cucchiaio!
“ Tesoro,forse è meglio non parlarne in azienda,soprattutto quando ci sono Giulio e Barbara. Quello che è successo ieri è stato doloroso per i nostri cugini!” asserisco. Annuisce.
“ Tanto doloroso che su Barbara non ha neppure gravato il fatto che sia stato tuo zio col suo rinomato tatto a darle la notizia!” sdrammatizza.
“ Ti ricordo che magari fra qualche tempo diventerà anche tuo zio,amore mio!” lo punzecchio finendo stretta fra le sue braccia e torturata a suon di baci e solletico.
“ Dici che saranno due maschi,due femmine o un maschietto ed una femminuccia? Chissà a chi somiglieranno!” esclama il mio amore. È così gasato per questa gravidanza!
“ Non saprei. Vorrei somigliassero a te!” gli rivelo.
“ Amore,perché dici così? Tu sei bellissima!” ribatte.
“ Sì,ma magari mia madre biologica aveva un neo enorme sul mento oppure mio padre biologico aveva il naso storto…non voglio che ereditino difetti di persone che neppure conosco!” rispondo.
“ La donna che ti ha messa al mondo non la ricordi proprio?” mi chiede accarezzandomi il viso. Scuoto il capo.
“ È morta quando avevo 3 mesi e papà ha cestinato tutte le sue foto. All’inizio credevo l’avesse fatto per dolore,ma da quando ho scoperto di essere frutto di un adulterio,comprendo meglio la scelta di mio padre!” gli spiego. Mi abbraccia forte posando un bacio sul mio collo.
“ Adesso però siamo io e gli gnometti la tua famiglia!” mi sussurra. Intreccio le dita con le sue.
“ Lo sai che non vedo l’ora di sposarti?” bisbiglia.
“ Anch’io. Spero solo che non ci tocchi rimandare il matrimonio per l’indisposizione di Barbara visto che deve occuparsi lei delle ultime modifiche del mio vestito da sposa!” rispondo.
“ E tua madre chi la sente se le chiediamo di cambiare le date sui 100 inviti da spedire?!” scherza facendomi ridere. Spero solo fili tutto liscio quel giorno!
 
[Carmen]
“ Menomale che degli inviti per il nostro matrimonio non se n’è occupata la signora Marcella o saremmo finiti anche noi come Hermes e Charlotte,con un ricevimento di nozze più affollato del centro nell’ora di punta!” commenta il mio fidanzato facendomi ridere.
“ Mendoza,ti ricordo che mio padre e tuo padre assieme sono quasi più pericolosi!” gli rammento. Mio padre soprattutto!
“ Amore mio,al massimo inviteranno dei mariachi per suonare in chiesa al posto del coro!” scherza. Mi raggelo di fronte a quell’immagine a dir poco orrenda.
“ In quel caso resterai senza la sposa,Mendoza!” lo minaccio scherzosamente. Mi attira a sé e mi bacia.
“ Penso proprio che la mia sposa resterà o finirò per pensare di non essere amato abbastanza da lei e ci resterei molto molto male per una cosa simile!” mugugna mordicchiandomi il collo. Infilo le dita fra i suoi capelli stringendomi a lui.
“ Non devi pensarlo neppure per scherzo,Nick!” lo rassicuro poggiando la testa sulla sua spalla. Sogno di sposarlo da quando avevo 13 anni e ultimamente il mio sogno è divenuto qualcosa di più in grande poiché lo immagino padre di bambini tutti nostri!
“ Amore,era solo una battuta la mia! Lo so che mi ami,Carmen!” mi risponde giocando con i miei capelli.
“ Tu pensi davvero che dovremmo chiedere loro di non convocare i mariachi al nostro matrimonio?” gli domando preoccupata. Ridacchia.
“ No,ma sarebbe il caso di chiedere loro di non invitare i Cullen…o almeno non tutti! Potrebbero evitare di invitare quella con la stagnola in testa,la moglie del Vampiro e pure Miss San Marino! Pure perché mi sa che Daniele Valencia dovremo sopportarcelo,amore mio!” risponde parecchio snervato dalla prospettiva di avere Daniele Cullen Valencia al nostro matrimonio.
 
[Asia]
“ Mi spiace,Asia,ma è così. Se ha avuto diritto Daniele Valencia ad afferrare la sua felicità,non vedo perché non possa farlo io! Avevi ragione: l’ho sempre amata e l’ho capito ieri sera quando suo marito l’ha trattata in quella maniera!” asserisce mio marito. La rabbia,l’incredulità,la tristezza si mischiano al puro dolore che mi attanaglia il cuore fino a farlo esplodere in brandelli minuscoli e  non assemblabili fra loro. Sono stata solo un ripiego per l’uomo che ho sempre amato!
“ Stai scherzando,vero?” gli domando singhiozzando.
“ No. Vorrei che lei venisse a vivere qui,quindi ti pregherei di cercarti un’altra sistemazione,anche se a mie spese!” risponde freddo. Mi porto le mani al volto mentre il mio corpo è scosso dai singulti per via del pianto.
“ Amore,è un sogno! Solo un brutto sogno! Ti prego svegliati!” la sua voce mi fa tornare alla stupenda realtà in cui lui mi fissa con lo sguardo innamorato di sempre. Mi sfiora il viso con espressione preoccupata. Noto che è già vestito di tutto punto mentre io sono ancora in pigiama.
“ Ti lamentavi. Hai fatto un brutto sogno?” mi domanda. Annuisco. Mi fa accoccolare fra le sue braccia.
“ Ci pensa tuo marito a mandar via gli incubi. Lo facevo anche con Carlos quand’era piccolo,te lo ricordi,amore?” replica. Sorrido.
“ Amore,ma tu stai tremando. Hai la febbre?” mi chiede preoccupato tastandomi la fronte. Scuoto il capo stringendomi più forte a lui.
“ Shhh…è tutto finito. È stato solo un brutto sogno,tesoro. E qualsiasi cosa orribile tu abbia sognato,ricordati solo che ci sono io con te e che non permetterò mai a nessuno di farti del male perché ti amo da impazzire,Asia!  C’è il tuo amore a proteggerti,vita mia! Io potrei morire lontano da te perché tu e i nostri figli siete tutto ciò che ho e di cui mi importa,amore!” mi rassicura. Stupido inconscio!
“ Ti amo anch’io,Nicola! Non lo dimenticare mai!” replico. Mi riempie il viso di baci.
 
[Giulio]
“ Amore,vai già via?” mi domanda la mia sola ragione di vita. Ho dormito accoccolato a lei tutta la notte e questo è servito almeno un po’ a lenire il mio dolore per la perdita di Giuliana.
“ Sì,amore mio. Vado un attimo in ufficio e poi passo a prenderti quando ti dimettono!” le rispondo prima di rubarle un bacio.
“ E poi andiamo in Ecomoda?” mi domanda. Resto spiazzato.
“ Barbara,tesoro,ma come ti viene in mente? Non puoi tornare a lavorare oggi!” mi oppongo dolcemente.
“ Ma io voglio lavorare. Giulio,ne ho bisogno. Lavorare mi aiuta. E poi il matrimonio di Hermes è alle porte e Charlotte non può di certo arrivare all’altare in vestaglia!” mi risponde. Come se adesso mi importasse qualcosa del matrimonio di Charlotte ed Hermes!
“ Puoi farlo domani!” asserisco.
“ Giulio,io sto bene. Amore,ti prego! Mi sento più contenta se a casa torniamo assieme stasera. Non mi va di restare lì da sola a rimuginare!” insiste. Annuisco ormai stremato. Tanto so bene che quando decide una cosa,è quella!
“ Ti ringrazio per essere rimasto stanotte!” mugugna debolmente.
“ Non devi. Il mio posto è con te,cucciola! Sei la mia sola ragione di vita,amore!” le rispondo scostandole un ciocca di capelli dal viso.
“ Fino a ieri ne avevi un’altra di ragione per vivere!” farfuglia con gli occhi lucidi.
“ Ne avremo presto un’altra. Avremo una dozzina di bambini belli come te. L’ha detto anche mio padre e l’ha ribadito tua madre. Vedrai che ci riusciremo,amore mio!” la rassicuro cercando di mettere da parte le mie paure.
“ Tu come stai?” mi domanda accarezzandomi il viso.
“ Bene. Io sono un Valencia e mi riprendo in fretta!” mento. Accenna un debole sorriso.
“ Non devi fare il forte per me. Lo so che stai male e mi piacerebbe che questa ferita la curassimo assieme. Non voglio che c’allontaniamo!” esclama sfiorandomi le guance. Catturo le sue labbra in un bacio prolisso.
“ Non c’allontaneremo. Ti prometto che mi aprirò con te,ma prima voglio portarti via di qui. Questa stanza la odio!” asserisco non riuscendo ad impedire ai miei occhi di divenire lucidi.
“ La odio anch’io!” ribatte con lo stesso dolore nello sguardo. La stringo forte a me. Supereremo anche questa,amore mio!
 
[Sandra]
Ho odiato quella donna da quando ha messo piede in Ecomoda per la prima volta. Era snob,arrogante,antipatica,altezzosa,ma adesso mi fa pena. Insomma il marito l’ha mollata per un’altra dopo 30 anni di matrimonio!
“ Sì,però pure povero Daniele: immagina 30 anni con Patrizia cosa devono essere!” ribatte mio marito a seguito di un mio commento poco gentile sul comportamento del Vampiro verso la moglie.
“ Nessuno gli ha ordinato di sposarla. Lo sapeva com’era prima di prenderla in sposa. Sono la prima a pensare che quella donna sia un castigo di Dio,ma non meritava questo. Adesso cosa può mai fare a 60 anni da sola?” obietto.
“ Ecco: questa domanda mi preoccupa. Secondo te una come quella,cosa farà? Cercherà un altro con cui rimpiazzare il marito,amore mio!” mi fa notare il mio Mario. In quell’ << un altro >> c’era un chiaro riferimento a Nicola.
“ E pensi che quell’ << altro >> lascerà la moglie per lei?” gli domando.
“ No. Ma Nicola,assieme ad Armando,è il mio più caro amico e se quella comincia a pensare di rovinargli la vita dovrà vedersela con me. C’ha già provato una volta e il risultato è stato disastroso!” risponde. E chi se lo scorda? Nicola voleva partire,Asia stava per mettere la sua vita nelle mani di uno che l’aveva fatta abortire…
“ Che disastro! Daniele Valencia in un modo o nell’altro deve sempre guastarci l’esistenza!” commento seccata. Sembra lo faccia apposta!
 
[Marcella]
“ …E così saranno due! Avremo due nipotini,amore! Spero che Hermes non faccia impazzire nostra figlia in questi mesi. Tu non lo conosci, ma è un tipo molto particolare in grado di raggiungere gli stessi decibel di suo padre quando si incazza. Hanno entrambi quell’irritante vizio di gridare sempre! In merito al nostro bambino invece…beh si sposa. Giulia è la donna della sua vita ed io e Lotte ce ne siamo accorte subito perché quando è tornato dall’aeroporto dopo averla vista la prima volta,sembrava appena uscito da una lavatrice dopo la centrifuga! Un altro che sembra uscito dalla centrifuga è Daniele: ha deciso di divorziare da Patrizia per ritornare con la sua Camilla,dalla quale 40 anni fa ha avuto Roberta. Adesso se fossi qui rideresti e poi correresti in farmacia a comprarti dei tappi contro le urla di Patrizia. In realtà,per quanto lo biasimi per la sua condotta,lo capisco perché se potessi riaverti anche solo per un minuto,farei carte false! Mi manchi,amore mio. Mi manchi da morire! Soprattutto dopo ieri. In quell’ospedale mi sembrava di soffocare ed ho sentito più volte il bisogno di piangere pensando all’ultima volta che ti ho visto nel giorno più brutto della mia vita. Diciamo che Bea,provandoci con quel dottorino,ha contribuito a non farmi piangere. È uno show ogni volta. Quel poverino muore d’imbarazzo tutte le volte che Bea gli si approccia. Rideresti di certo se fossi qui!” racconto a mio marito accarezzando la foto sulla sua lapide nel frattempo che Bea è andata a riempire il vaso d’acqua per cambiare i fiori.
“ Sono lieto che le mie disgrazie la facciano ridere tanto!” esclama una voce maschile che riconosco. Mi volto di scatto. È un momento privato questo e se ho mandato Bea a prendere l’acqua un motivo c’è!
“ Mi segue? Ma non doveva partire per Seattle?” domando seccata. Questo sta dappertutto. Detesto convenire con mio fratello,ma ha ragione quando dice che questo signore dovrebbe passare più tempo a lavorare!
“ No,non la seguo e l’aereo per Seattle ce l’ho nel pomeriggio. Sono venuto a cambiare i fiori a Lauren e l’ho vista qui. Il suo Michel?” replica osservando la lapide. Annuisco guardando ancora una volta la foto di mio marito. Era così bello!
“ Un bell’uomo. Suo figlio è identico!” asserisce. Annuisco. Sì,Jean è la fotocopia di suo padre.
“ Posso?” mi chiede volendosi accomodare di fianco a me. Mi alzo io. Non voglio che si sieda sulla lapide di mio marito. Non è una panchina!
“ Mi dispiace per lo sfogo di ieri sera!” mugugno imbarazzata.
“ No,non deve. Anch’io ne ho approfittato per tirare fuori ciò che pensavo. È stato uno scambio reciproco di confidenze!” risponde. Annuisco.
“ Non sapevo che Charlotte non fosse sua figlia. Da quel po’ che l’ho vista,il carattere ostinato sembra suo!” asserisce fissandosi le scarpe.
“ Lo so. Lo dicono tutti. È cresciuta con me e,come le ho detto ieri,i figli sono di chi li cresce talvolta!” taglio corto.
“ Lei e suo marito avete fatto un gesto molto dolce ad adottarla!” si congratula.
“ Quando ho conosciuto mio marito,Charlotte già c’era nella sua vita. Aveva 3 anni e mezzo ed è diventata mia figlia giorno per giorno!” gli spiego continuando a guardare la foto del mio Michel. 
“ E i genitori della bimba li ha conosciuti?” mi chiede.
“ I genitori di Charlotte siamo io e mio marito. La donna che l’ha messa al mondo era la prima moglie di mio marito. Era malata di DPP ed è morta quando Charlotte era piccola. L’uomo che l’ha ingravidata è perito prima ancora che Claire gli rivelasse di aspettare un figlio. C’è altro?” replico offesa. Charlotte è mia figlia. Anche se non sono stata io a darle la vita,è mia figlia!
“ Mi scusi. Non volevo essere invadente!” balbetta pallido come un cencio. Ma che cavolo gli prende?
“ Forse è meglio che si accomodi. Se Bea la vede così pretende di farle la respirazione bocca a bocca!” ironizzo strappandogli un sorriso. Ed ecco che arriva il lupus in fabula. Vorrei solo capire mia sorella come spera di portare qui quel vaso continuando a smanettare col cellulare. Qualcosa mi dice che quell’aggeggio presto sarà pieno d’acqua!
La raggiungo per toglierle il vaso di mano prima che combini un disastro. Porto il recipiente sulla tomba al fine di abbeverare finalmente i miei fiori. Mia sorella cinguetta un << Salve >> a dir poco squillante appena nota il dottorino.
“ Ma si sente male?” gli chiede. Trattengo una risata e quel tipo mi guarda male forse ripensando alla mia battuta.
“ No. Io stavo andando. Arrivederci,signora Doinel! Signorina Valencia!” esclama quel tipo.
“ Buon viaggio,dottor Vega!” mi congedo da lui cordiale.
“ Può tranquillamente chiamarmi René. Già vengo chiamato << Dr. Vega >> continuamente ogni volta che sono al lavoro!”  mi concede prima di allontanarsi con passo fulmineo.
“ Va beh…ho capito: te lo cedo,ma sappi che voglio sapere com’è a letto! Non te la cavi con un << No comment >> come col tuo primo marito,Marcellina!” esclama beccandosi un’occhiataccia. La guardo basita. Ma è una fissazione?
“ Bea,io non andrò a letto né con quel tipo né con altri,ok? Puoi tenertelo!” le rispondo acida. Che ci vuole a capire che non voglio un altro uomo nella mia vita?
 
[Bob]
“ No,Giulia,non te la cavi con due parole in croce. Io e Pilar ci stiamo agitando di più con queste mezze verità. Siete tutti strani,quindi o mi dici che sta succedendo o mi dici che sta succedendo. Non hai alternative!” inveisco.
“ Zia Camilla…ehm divorzia!” farfuglia. Resto senza parole. Divorzia? Dopo 40 anni di matrimonio?
“ Giulia,che vuol dire che divorzia? Dopo 40 anni? Ha trascorso più anni con zio Guido che senza! È come se un giorno mamma e papà divorziassero!” replico. Anche mia moglie è sgomenta.
“ Alla cena a casa del Vampiro abbiamo scoperto che non è tutto oro ciò che luccica e che il matrimonio di zia Camilla non è mai stato oro. Diciamo pure che si sono tollerati a vicenda e che sono esplosi nella lite a casa Valencia. Ti avviso: potremmo anche ritrovarci ad avere il Vampiro come zio,ma se sono sopravvissuti Charlotte e Jean possiamo farcela anche noi altri!” mi racconta. Il Vampiro? Zia Camilla lascia quel tesoro dio Zio Guido per quel misantropo di merda?
“ Le avete fatto i tossicologici? È TOTALMENTE IMPAZZITA PER CASO? AL MIO MATRIMONIO ERANO QUASI SUL PUNTO DI PICCHIARSI,MALEDIZIONE! INOLTRE TI RICORDO CHE QUELLO LÌ MI HA QUASI ROVINATO LA VITA; E TU ORA VIENI A DIRMI CHE PROBABILMENTE DOVRÒ SORBIRMELO AI PRANZI DI FAMIGLIA?!” sbotto.
“ E CHE VUOI DA ME? MICA CI VADO A LETTO IO? E poi avremmo dovuto sorbircelo lo stesso,dato che è il padre biologico di Roby e che la stessa ha cominciato a guardarlo come se fosse un Messia!” replica alterata. Nooo…ma perché io?
“ Un Messia…mi mancava solo questa! Ora capisco perché eravate tutti restii a darci novità!” borbotto. Siamo partiti solo 3 giorni fa ed è già successo una specie di disastro! Che poi vorrei capire zia Camilla che ci trova in quello là!
“ Ad ogni modo,l’ha accettato anche papà. Pare che zia Camilla sia sempre stata innamorata di lui!” mi spiega mia sorella.
“ Una masochista da manuale!” sibilo. Che croce!
“ Io ora vado che ho da lavorare. Dai un bacio a Pili da parte mia!” riaggancia mia sorella. Mia moglie scuote il capo sconvolta.
“ Tua zia non sta bene!” farfuglia Pilar esplicitando ciò che penso anch’io.
“ Zio Daniele…suona proprio di merda!” mugugno provando il nuovo appellativo del Vampiro con una smorfia di disgusto in volto. Mi immagino i pranzi di Natale,le cene dei vari compleanni conditi dalle grida di mio padre e di quell’uomo e mi prende il panico. Mi sa che io, mia moglie e Dino ci asterremo da queste ricorrenze fino a che mio figlio non avrà conseguito la patente! È l’unico modo che ho per tutelarlo e non farlo finire in un centro d’igiene mentale!
“ Magari se lo porta a Zurigo per sempre!” ipotizza ottimista mia moglie. Lo spero proprio! E che si portino pure Miss San Marino!
 
[Roberta]
I piccioncini dormono ancora. Fra un po’ mi toccherà svegliarli oppure saranno in ritardo anche per fare un brunch. Prego solo che si siano rivestiti dopo l’amplesso e di non trovarli in situazioni imbarazzanti. È già stato sufficientemente strano sentirli copulare stanotte mentre ero impegnata in una telefonata di lavoro.
“ Buongiorno amore mio!” esclama mia madre uscendo dalla loro stanza con addosso i vestiti che aveva ieri quando siamo saliti a bordo.
“ Buongiorno mamma. Papà?” replico quando mi bacia la fronte.
“ Dorme. Lasciamolo riposare un altro po’. Fra un po’ gli porto la colazione a letto!” mi risponde con l’aria trasognata.
“ Immagino avrà consumato molte energie stanotte. Ad ogni modo gli ho fatto preparare lo zabaione!” ribatto sarcastica. Mia madre diventa bordeaux sortendo una mia risata a stento controllata.
“ E i tuoi tappi per le orecchie?” mi domanda imbarazzata evitando accuratamente il mio sguardo.
“ Ho ricevuto una telefonata di lavoro durata un quarto d’ora,mamma…il quarto d’ora peggiore della mia vita! Tu e papà dovete controllarvi!” le rispondo cercando di rimuovere quei rumori dalla mia testa,dato che ho già rischiato gli incubi stanotte. Emette un mugugnino.
“ Mamma,la stessa domanda fatta a papà ieri,la rigiro a te proprio perché non voglio vedervi distrutti per opera dell’altro: lo ami?” le chiedo senza girarci troppo attorno. Smette di mangiare il suo porridge e mi fissa con gli occhi lucidi.
“ Sì. Lo so che non ci capirai niente da tutta questa storia ed un giorno te la racconterò perbene,ma io non ho mai smesso di amarlo. È stato un inferno vivere senza di lui per tutti questi anni e sono sicura che per lui questi 4 decenni sono stati pure peggio e non per i tappeti che ci sono in casa sua. Per lui devono essere stati ancora più difficili perché a me sai chi ha reso tutto questo sopportabile?” replica. Scuoto il capo.
“ Tu. Sei stata tu a rendere la mia vita più bella perché gli somigli. Anche se non l’hai mai visto prima di qualche giorno fa,parli come lui,fai le sue stesse battute,usi le sue stesse espressioni e anche la mimica facciale è la stessa. Tu mi hai reso più sopportabile la sua mancanza perché quando ti coccolavo,quando ti rimproveravo,quando ti abbracciavo era come se lui fosse con me!” mi spiega visibilmente commossa. È così presa dal suo sfogo che non si è neppure accorta di mio padre alle sue spalle. Papà ha gli occhi lucidi ed è fermo come una statua.
“ Mamma…” mi interrompe prima che l’avvisi della presenza di papà.
“ So che è da pazza,ma non devi prenderla a male. I tuoi fratelli li amo perché parte di me,mentre adoro te perché sei parte di lui,ciò che mi ha impedito di impazzire per la sua assenza. Ti avrei amata lo stesso,pure se non avessi ereditato nulla da lui,ma le vostre analogie caratteriali sono state la mia salvezza perché è stato come averlo sempre accanto e molte volte l’avrei voluto con noi perché ti vedesse!” asserisce.
“ Ci sono adesso. Va bene lo stesso,no,amore mio? Non vi lascio più,lo sai?” esclama mio padre abbracciandola forte da dietro.
“ Quanto hai sentito,Daniele?” domanda mia madre imbarazzata fulminandomi con lo sguardo per non averla avvertita.
“ Abbastanza,amore mio. Mi è quasi preso un infarto quando mi sono svegliato e non ti ho trovata a letto!” le risponde prima di baciarle castamente le labbra.
“ Credevi fossi scappata col pilota?” lo canzona mia madre allacciandogli le braccia al collo. Mio padre le pizzica il fianco facendola ridere.
“ Mi sarei consolato con un’hostess!” scherza lui. Mia madre gonfia le guance fintamente indispettita ottenendo un bacio da papà.
“ Lo sai che scherzo e che ne morirei se tu mi lasciassi di nuovo,vero?” la rassicura con un sorriso. Mamma sorride stringendosi a lui.
“ Tesoro,guarda che bel panorama che si vede dal finestrino!” mi esorta mio padre. Comprendo perfettamente che è il suo modo per dirmi che sono in vena di smancerie. Ridacchio mentre alzo gli occhi al cielo prima di voltarmi dall’altro lato. E pensare che fino a qualche settimana fa credevo che mia madre fosse anaffettiva nelle relazioni sentimentali! Evidentemente era quello che non le ispirava niente (e d’altronde come darle torto?) e il vero amore tira fuori tutta la sua tenerezza!
“ Posso continuare a fare colazione o devo continuare a contare gli uccelli che volano mentre voi due vi date il buongiorno?” domando divertita dopo qualche minuto. Sento i miei ridacchiare.
“ Non ti è piaciuto il panorama?” domanda mia madre leggermente imbarazzata. Inarco un sopracciglio guardandoli tutti stropicciati.
“ Buongiorno tesoro!” mi saluta il mio papà quando si allontana da mia madre baciandomi la tempia.
“ Buongiorno papà! Hai rovinato la sorpresa alla mamma che voleva portarti la colazione a letto!” replico mentre si accomoda fra noi due.
“ Patti chiari,amicizia lunga,Mendoza: sono io quello che porta la colazione a letto e che ti vizia,non il contrario!” esclama mio padre rivolto a mia madre con finto tono autoritario.
“ Sei proprio un despota,Valencia! E poi io e te siamo amici? Credevo diversamente! Vorrà dire che dovrò trovarmi un nuovo compagno visto che vuoi essere solo un amico per me!” replica mia madre ironica beccandosi una dose massiccia di solletico da parte di mio padre. Prima erano sempre così tristi,soprattutto papà,mentre adesso non sembrano neppure più loro!
 
[Betty]
Ora capisco perché quando qualche giorno fa le ho chiesto se si stesse innamorando nuovamente del Vampiro ha negato: perché non ha mai smesso di amarlo! Che casino!
A 20 anni quando mi immaginavo a questa età vedevo Daniele seduto sulla poltrona accanto a me a sfogliare l’album del nostro matrimonio stretti l’uno all’altra. Tu non puoi capirmi perché il grande amore della tua vita è stato Armando e non hai amato mai altri uomini,mentre io non sono sposata col grande amore della mia vita.
Le parole di Camilla mi risuonano nella testa. Ha ragione: io non posso capirla perché sono stata così fortunata da sposare il mio solo e grande amore. E probabilmente se non fosse stato per Marcella,l’avrei perso! Lui sarebbe partito per chissà dove,io per Cartagena e non l’avrei più rivisto. Non avrei vissuto 36 anni di risate,di notti d’amore,di risvegli col capo sul suo petto. Probabilmente sarei diventata triste e apatica come lo erano Camilla e Daniele fino a qualche giorno fa!
“ Amore mio,a che pensi?” mi domanda mio marito abbracciandomi da dietro. Mi accoccolo fra le sue braccia.
“ A tua sorella. Non dev’essere stato facile per lei vivere 40 anni senza Daniele Valencia!” gli rispondo.
“ Io invece ho vissuto benissimo 40 anni senza di quello! Che poi << senza di lui >> per modo di dire,visto che sta sempre dovunque!” scherza strappandomi un sorriso.
“ Hai fatto bene a dargli un’opportunità. Che tu l’abbia fatto per Roberta o per Camilla,conta poco!” asserisco.
“ Probabilmente me ne pentirò per tutta la vita e le nostre riunioni di famiglia si trasformeranno in un dibattito acceso ogni volta,ma dovevo farlo: anche tu e la vita stessa mi avete dato una seconda opportunità per essere felice o non saremmo qui!” mi risponde poggiando il mento sulla mia testa. Accarezzo le sue mani poggiate sul mio addome.
“ Però sei spaventato!” ne deduco dalla sua espressione poco tranquilla.
“ Non riesco a dimenticare l’espressione di biasimo nei miei riguardi di Hermes e di Giulia per colpa di quello. Chi mi dice che non tirerà fuori quella storia di nuovo?” mi confida i suoi timori. Nel nostro rapporto,anche prima che iniziasse la nostra relazione,c’è sempre stato questo suo confidarsi con me e non posso che adorare quando si apre con me completamente.
“ Tua sorella saprà domarlo!” lo rassicuro. La sua faccia disgustata,che intravedo tramite lo specchio,mi fa ridere.
“ Mostro,ti prego! È mia sorella! Non farmi pensare a come può domarlo!” mi redarguisce schifato. Ridacchio.
“ Non in quel senso,pervertito!” sghignazzo divertita.
 
[Marcella]
Anita mi fa strada verso il soggiorno dove Patrizia sta praticamente incenerendo con lo sguardo tutte le cose di mio fratello racchiuse nel baule di fronte a sé.
“ Come ti senti?” le chiedo mentre John porta via il baule per metterlo nella mia auto. Mi guarda negli occhi. Le sue occhiaie sono la prova incontrovertibile della notte insonne che ha trascorso.
“ Una domanda di riserva? Non posso neppure curare il dolore con lo shopping,dato che ormai il conto di tuo fratello appartiene a quella!” mi risponde atona. Come se Camilla avesse bisogno dei soldi di Daniele!
“ Almeno a me lo dici cosa c’era in quella lettera e perché ti sei alleata con Guido Lascano? Questa cosa Daniele non te la perdonerà mai,lo sai? In un certo senso ti sei data la zappa sui piedi da sola!” replico.
“ Non so cosa contenesse quella lettera. Appena arrivò,finì nel caminetto,Marce. Quel << Camilla Mendoza >> scritto sul retro della busta mi fece imbestialire. Me la immaginavo una gattamorta e guarda caso non sbagliavo!” risponde. E a cosa l’è servito? Alla fine Camilla se l’è ripreso lo stesso e senza muovere neppure un dito! Almeno si sarebbe risparmiata il secondo divorzio della sua vita e magari in questi 30 anni avrebbe incontrato il vero amore,qualcuno in grado di amarla sul serio senza usarla per scacciare il fantasma di un amore!
“ Io ho fatto di tutto per lui!” si lamenta. E forse è proprio in questo che ha sbagliato!
“ Sembri me quando stavo con Armando e ti assicuro che non è un complimento! Patrizia,a me dispiace tanto dirtelo,ma forse hai sbagliato proprio a vivere in questo modo il matrimonio con mio fratello,soprattutto se in questi anni hai avuto sentore del suo non aver mai dimenticato Camilla e questo puoi saperlo solo tu perché io nella vostra vita di coppia non c’ero!” replico.
“ La sognava spesso di notte. Mentre dormiva lo sentivo chiamare il suo nome come in una specie di lagna fastidiosa che però lui pronunciava col sorriso sulle labbra,come se gli stessero consegnando una Chanel nuova di zecca!” risponde. Annuisco dubitando di questo paragone: mio fratello non gioirebbe mai per una Chanel!
“ E tu per 30 anni sei rimasta accanto ad un uomo che di notte sognava la sua ex?” le domando basita. Io sarei impazzita di gelosia se fosse accaduto a me col mio Michel!
“ Credevo sarebbe passata!” risponde con voce colpevole. Passata un cavolo!
“ Patrizia,ma non è mica la varicella?! Tu hai sposato Daniele sapendolo ancora innamorato di Camilla? Sei masochista? E per il divorzio che avete deciso?” ribatto ormai rassegnata alla scatola cranica vacante della mia migliore amica.
“ Quando tuo fratello tornerà dalla sua luna di miele con quella ne parleremo. Magari per allora la loro nuvoletta rosa sarà già evaporata e tuo fratello deciderà di tornare alla realtà!” asserisce.
“ Patrizia,dovresti essere tu a tornare con i piedi per terra ed accettare che con Daniele è finita. E soprattutto giurarmi che non comincerai a tormentare quel poveretto di Nicola Mora. L’ultima tua crisi con Daniele ha rischiato di distruggere la vita di quel poveretto e non vorrei che i 2 divorzi in programma diventassero 3 solo per un tuo capriccio,dato che di quel poverino non te n’è mai fregato nulla!” ribatto. Pure perché per una cosa del genere Armando e Betty potrebbero prendersela con me e non vedo perché dovrei finire per guastare i rapporti con i miei consuoceri per colpa di mio fratello e di Patrizia!
“ Mi vedi dell’umore per civettare con Nicola Mora? E poi lui a stento mi tollera. Quando ci incontriamo agli eventi mondani sembra quasi sul punto di vomitare,soprattutto da quando Susanna ha puntato il fidanzato di sua figlia e li ha fatti lasciare per un periodo! Ad ogni modo ho tanti corteggiatori e non mi serve di certo un uomo sposato per sentirmi di nuovo desiderata! Magari per quando tornerà tuo fratello avrò già un altro o forse sarà Daniele a strisciare ai miei piedi perché quella non lo vuole più!” risponde. Meglio che aspetti seduta di vedere Daniele tornare da lei! Negli ultimi 40 anni non l’ho mai visto così felice come ieri mattina dopo la sua rappacificazione con Camilla.
“ Io non mi farei tante illusioni,se fossi al tuo posto. Probabilmente al matrimonio di Lotte li vedrai assieme ufficialmente e dovresti usare queste due settimane per allenarti a tollerarli senza dare di matto. Sappi che non tollererò scenate di alcun tipo al ricevimento di nozze di mia figlia!” le rispondo. Ci manca solo che lei e quel buzzurro dell’ex marito di Camilla usino il matrimonio di mia figlia per mettere in atto la loro tragedia greco-romana di coniugi traditi! 
 
[Pilar]
“ Ti prego di non classificarmi come esagerato. Lo sai perfettamente che quel tipo non lo reggo! Immagina le cene di famiglia con quello lì e mio padre seduti allo stesso tavolo! Mi è già bastata la cena di fidanzamento di Hermes,la quale per poco non finiva in tragedia!” asserisce mio marito ancora scosso per via delle notizie ricevute da Bogotà.
“ E se la moglie di lui puntasse mio padre? Se cercasse di riprenderselo?” domando un po’ preoccupata dalla situazione. Il mio Bob mi fa accoccolare fra le sue braccia poggiando le labbra sulla mia tempia per riempirmi di baci.
“ Tesoro,tuo padre è innamorato di tua madre. E poi,dopo quello che Miss San Marino c’ha fatto,tuo padre non prenderebbe mai neppure in considerazione l’idea di lasciare tua madre e mettersi con quella lì!” mi rassicura mentre disegno linee concentriche sul suo torace.
“ In realtà questa ipotesi spiegherebbe la tensione riscontrabile nella voce di Aisha. Magari è tesa perché i miei si stanno separando e non sa come dirmelo!” ipotizzo.
“ O magari è solo in ansia per il bimbo che aspetta. Forse la sta sfiancando di nausee ed è esausta!” minimizza mio marito. Lo spero!
“ Dici che non c’è niente di cui preoccuparsi?” gli chiedo. Mi strappa un bacio.
“ In realtà hai da preoccuparti solo di non lasciare tuo marito insoddisfatto!” mormora maliziosamente intrappolando fra i denti il mio labbro inferiore. Ridacchio divertita.
 
[Jean Lou]
“ Io continuo a sostenere che hai rovinato il viaggio di nozze a quei due poveretti. Me la immagino la faccia di tuo fratello all’idea di ritrovarsi zio Daniele come zio!” commento seguitando a tenerla stretta fra le braccia e a coccolarla.
“ Che poi mio fratello se l’è presa con me,come se fosse colpa mia!” risponde la mia Giulia offesa e allo stesso tempo divertita dall’epilogo che ha avuto la sua telefonata col fratello.
“ In un certo senso è colpa tua: se tu non avessi insistito per farci restare in azienda,Giulio e Barbara non si sarebbero innamorati e zio Daniele e tua zia non si sarebbero mai più rivisti!” le rispondo rattristandomi sul finale. Se non avesse insistito per farci restare o se non mi avesse fermato quando volevo partire per Cartagena,anche io e lei non ci saremmo più rivisti. Diciamo che zio Daniele è un esempio più che valido di come possa danneggiare l’aspetto caratteriale perdere la persona che si ama. Mi viene il magone al solo pensiero di immaginare di vivere 40 anni senza di lei com’è successo a zio Daniele e alla signora Camilla.
“ E vi saresti dovuti sorbire la faccia da funerale di tuo zio vita natural durante mentre a noi sarebbe toccata la misantropia di Hermes per tutta la nostra esistenza visto che un’altra come Charlotte non si trova,amore mio. Capisco che questo ti renda triste. Fa disperare anche me!” scherza strappandomi un sorriso.
“ Forse l’ho fatto per te. Probabilmente è stato per poterti rivedere che ho chiesto di farvi restare e sono contenta che questa mia idea abbia dato esiti positivi anche per zia Camilla. Adesso lo capisco perché era sempre così triste!” asserisce. In effetti fanno tenerezza anche a me però mi fa pena anche zia Patty,che,per quanto sia un po’ oca,non meritava di certo questo!
“ E adesso è chiaro pure perché mio zio aveva sempre la faccia di uno che aveva appena presenziato al carnevale di Rio!” affermo facendola ridere. La sua risata mi piace tanto.
 
[Susanna]
“ Ma non avevi il tuo prezioso esame oggi?” domando alla rossa quando passa davanti alla mia scrivania. L’acciuga alza gli occhi al cielo.
“ Noto che non è tanto egocentrica da ricordare solo le sue cose! Rimandato! Ha visto Giulio?” replica.
“ No. Sarà rimasto con la sua Candy Candy!” le rispondo limandomi le unghia.
“ Potrebbe evitare di apostrofarla in questo modo almeno ora che ha perso il bambino?” mi redarguisce. Ma di cosa si impiccia?
“ E non è mica colpa mia? Non l’ho mica spinta io dalle scale?!” mi giustifico. Un sonoro ceffone mi colpisce la guancia. Aisha guarda basita mio fratello che ha quasi gli occhi iniettati di sangue. La rossa mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi dal pavimento dove sono caduta.
“ NON L’HAI SPINTA DALLE SCALE MA SE NON AVESSI ORDINATO IL PROSCIUTTO CRUDO A QUELLA STRAMALEDETTA RIUNIONE DI UN MESE FA,FORSE PER FARE UNO SFREGIO A PILAR,ORA MIO FIGLIO SAREBBE VIVO!” mi aggredisce Giulietto. Adesso sarebbe colpa mia? E poi che c’entra il prosciutto?
“ GIULIETTO,MA SEI IMPAZZITO?” replico.
“ Giulio,stai esagerando! Non si sa con certezza se è per quello! Lasciala stare!” mi difende quella cercando di evitare che mi picchi di nuovo.
“ MIO FIGLIO È MORTO PER COLPA TUA. SOLO PER COLPA TUA!” mi accusa mio fratello.
“ Giulio,forse è meglio se mi accompagni in caffetteria. Ho un po’ di fame!” interviene quella trascinandolo lontano. Ma guarda questo!
 
[Camilla Senior]
Mi sembra tutto un magnifico sogno quello che sto vivendo da 2 giorni a questa parte. Lui mi ama e vuole vivere con me. Sto davvero volando con lui verso Zurigo con la testa poggiata sulla sua spalla. Sono sul serio in procinto di chiudere definitivamente la mia vecchia vita per cominciarne una con lui,o meglio per riprendere quella che avevamo interrotto 40 anni fa!
“ Amore,sei arrabbiata con me per la mia battuta sulla hostess fatta a colazione o per il mio << patti chiari,amicizia lunga >>? Lo sai che era solo un modo di dire,vero?” mi domanda accarezzandomi la gota con le punte delle dita.
“ No,non sono arrabbiata,amore mio. Lo so che stavi scherzando. Abbiamo atteso tanto di poterci amare di nuovo e so bene che non potremmo mai rovinare questo idillio!” gli rispondo giocando con le dita della sua mano libera. È un bacio dolce quello che accarezza la mia fronte.
“ Amore,volevo parlarti di una cosa approfittando che Roby è in camera per rispondere alle mails di lavoro!” esordisce con tono serio.
“ Non capisco. C’è qualcosa che non vuoi dire a Roberta?” gli domando perplessa.
“ No,tesoro. È solo che voglio un tuo parere prima di proporlo a lei!” mi spiega.
“ Parere su cosa,Dan?” lo esorto ad illustrarmi la questione.
“ Vorrei che Roberta diventasse una Valencia. Voglio riconoscerla seguendo tutto l’iter legale,quindi non vorrei ti ritenessi offesa dalla mia richiesta di esame del DNA! So benissimo che è mia figlia,ma lo prevede la legge!” chiarisce con calma quasi come per voler studiare cosa ne penso desumendolo dalla mimica facciale.
“ Che ne pensi? Credi che accetterà? Reputi che sia troppo affrettato? Non ti senti pronta a gridare al mondo di aver generato una figlia col mio DNA e che è frutto del nostro amore?” mi domanda in preda all’ansia. Se fa così adesso,quando si avvicinerà l’ora di cena,il momento in cui conoscerà Clizia,cosa farà? Preso dalla smania,costruirà il terzo piano di casa mia?
“ Io sono d’accordo con te,amore. Penso che 40 anni di bugie siano state sufficienti e che tu debba avviare l’iter. È giusto che ognuno abbia ciò che merita: tu tua figlia,Roby il cognome Valencia e noi due la nostra felicità!” rispondo. Mi bacia carezzando dolcemente il mio viso.
“ Almeno lei non rifiuterà sdegnata quest’offerta!” mugugna quando ci stacchiamo facendo chiaramente riferimento al disprezzo che nutre Aisha nei suoi riguardi. La breccia che avevo intravisto nel suo scoperchiare il vaso di Pandora si è richiusa immediatamente ieri in ascensore. La strada con quella ragazza è tutta in salita,ma Daniele ce la farà a mostrarle il suo lato buono.
“ Amore,ci vuole pazienza. È una Valencia anche Aisha e voi Valencia avete la testa un po’ duretta!” lo rincuoro. Magari se provassero ad uscire a pranzo da soli,potrebbero riuscire a parlarsi a cuore aperto.
“ Non mi farà mai vedere quel bambino!” asserisce sconfitto. Gli rubo un bacio.
“ Non è vero. E sono sicura che sarai un nonno meraviglioso per Clizia e per il bimbo di Aisha!” rispondo fiduciosa.
“ Grazie per tutto quello che stai facendo per me. Ti amo da impazzire,Camilla Mendoza. Se non ci fossi stata tu a sostenermi da quando ho detto tutto ad Aisha,forse non ce l’avrei fatta a resistere a tutto questo! Lo so che al club ti ho detto di avermi rovinato la vita,ma la realtà è che da quando te ne sei andata non ho più avuto una vita. Erano solo giorni tristi e vuoti che si susseguivano. Non credo basterà tutto l’immenso amore che sento nei tuoi riguardi per provarti quanto mi renda felice riaverti con me,quanto apprezzi il tuo supporto e quanto sarei perso senza di te!” esclama fissandomi come se fossi la cosa più preziosa di questo mondo. Mi mordo il labbro per non piangere. Daniele è un uomo rude, uno che le cose le dice in faccia poco garbatamente il più delle volte e quasi sempre senza preamboli per indorare la pillola al malcapitato,lo è sempre stato (e questo suo caratterino spigoloso mi ha sempre resa totalmente pazza di lui),ma quando tira fuori la sua dolcezza è capace di farmi piangere di commozione per ore!
“ Io dico che basta eccome tutto il tuo amore e spero basti pure il mio per farti capire che anch’io provo la medesima felicità!” rispondo baciandolo. Sorride sulle mie labbra prima di approfondire quel bacio.
“ Amore mio,devo confidarti una cosa,è una sciocchezza,ma devi promettermi di non ridere e di non prendermi in giro!” esclama Daniele intrecciando le dita con le sue. Annuisco.
“ In questi anni,in ricorrenza della data di quello che doveva essere il nostro matrimonio,ti ho scritto delle lettere. Lo so che è una cosa scema, ma ne sentivo il bisogno!” asserisce.
“ Lo so. Le custodisci tutte nel tuo bilocale. Sono 41. Dal 1996 al 2036. In quella del 2015 mi parli di Lauren e mi dici che eri andato a letto con lei perché il suo modo di rassicurarti e la sua schiettezza ti ricordavano me. In quella dell’anno scorso mi parlavi della tua azienda e del fatto che stava per finire nelle mani delle banche!” replico. Ieri le ho lette tutte cercando di non affogare in un mare di lacrime.
“ Quando le hai lette?” mi domanda stupito.
“ Ieri. Mentre dormivi. Stavo rovistando un po’ per curiosità e un po’ perché fare l’amore con te mi ha sempre fatto venire fame e mi sono imbattuta in quella scatola. Ti dispiace che le abbia lette?” replico.
“ No,amore. Erano per te ed è giusto,ma avrai pianto tanto per le parole d’odio che contenevano alcune missive. Io avevo bisogno di credere di odiarti per non impazzire di dolore. Mi dispiace che tu abbia pianto ulteriormente perché in questi giorni sembriamo già due fontane che perdono!” mi risponde accarezzandomi il viso. Sorrido.
“ Sì,ho pianto di commozione. A quell’odio non ho creduto neppure per un secondo,amore mio,non preoccuparti. Nessuno mi aveva scritto nulla di così bello ed ho preso ancora più consapevolezza del motivo per il quale non riesco ad amare altri che te!” ribatto. Mi bacia. Quelle lettere rispecchiano a pieno ciò che ho provato anch’io in questi anni,sentimenti che ho confidato solo ai miei diari.
 
[Aisha]
Giocherella col cucchiaino da caffè senza toccare la bevanda,che oramai sarà ghiacciata. Io che difendo Susanna Valencia! Probabilmente se non ci fossi stata,l’avrebbe ammazzata (anche se per l’umanità non sarebbe stata una grave perdita)!
“ Allora? Mi dici che c’è? Va bene che tua sorella andrebbe presa a calci sui denti ogni volta che apre bocca,ma non avrai esagerato?” gli domando prima di addentare la mia focaccia al tonno. Solleva lo sguardo dalla tazzina. Ha gli occhi infossati contornati da occhiaie che sembrano shopper bag.
“ Quando l’ho sentita parlare con freddezza di Barbara come fosse una lobotomizzata,non ho retto. Ti rendi conto che per lei non conta nulla che sia morto mio figlio?” replica muovendo il tavolino con le ginocchia.
“ Fermo con queste gambe,Valencia,o finisco per vomitare qui!” lo redarguisco.
“ Scusa!” mugugna. Poggio una mano sulla sua spalla.
“ Conosci tua sorella da 26 anni e lo sai che è superficiale,infantile,frivola e talvolta non sa neppure quello che dice. A volte penso che apra bocca e tiri fuori parole a caso solo per prendere ossigeno!” replico prima di dare un altro morso alla mia leccornia.
“ Lo so,ma io sto male. Sto di schifo da quando ho perso mio figlio e mi danno fastidio i suoi commenti vuoti! È proprio per questo che ieri ho intimato a lei e mia madre di non accedere alla camera della mia Barbara!” risponde. Sapesse a me quanto danno fastidio i loro schiamazzi!
“ Non che tua zia sia un Nobel! Avresti dovuto vietare l’accesso alla stanza di Babi pure a lei!” scherzo ottenendo di farlo almeno sorridere.
“ Ti sembrerà una ninfomane!” commenta.
“ No,e perché mai dovrei pensare questo di lei? Sembra solo voler strappare le mutande di dosso a mio padre tutte le volte che lo vede e non per infilarle nel cesto del bucato!” replico sardonica ricavando un altro sorriso.
“ E tu e gamberetto come state?” mi domanda. Accarezzo una mollica della mia focaccia caduta sul tavolino.
“ Stavo meglio prima di leggere la lettera che mia madre ha lasciato a mio padre. Tuo padre ha davvero partecipato al mio concepimento.” gli racconto sentendo la fame svanire.
“ Speravi non fosse così,vero?” mi domanda.
“ Sì,speravo il test del DNA lo smentisse. Giulio,tu mi sei simpatico e averti vicino mi fa stare bene. Io sono contenta di essere tua sorella,ma non di avere del sangue in comune con lui,con Susanna,con tua zia la stupratrice…è troppo! Sembra un trattato di psichiatria!” gli rispondo cercando di fargli comprendere il mio stato d’animo.  
“ Benvenuta in questa comune di pazzi! Vedrai che ci faremo forza a vicenda!” esclama con l’angolo sinistro della bocca rivolto verso l’alto. Almeno gli ho risollevato un po’ il morale!  
 
[Bianca]
“ Tesoro,ma come ti senti?” domando a Barbara. Insomma ieri era distrutta,anche se mi aspettavo stesse peggio dato che è stato suo suocero a comunicarle la funesta notizia. Il tutto faceva anche pendant con la sua solita aria da becchino,nonostante ieri fosse più allegro del solito!
“ Uno schifo,ma vado avanti. Lì come vanno le cose?” replica.
“ Ci manchi tanto. Qui è tutto normale!” le rispondo. Evito di raccontarle che si è udito fin qui sotto lo strepito della sua cara cognatina bionda finta. Non credo le interessi,dato che la stessa ieri,assieme alla sua cara mammina,non è andata neppure a chiederle come stava!
“ Normale nel senso che è sempre il solito casino? Chi ha urlato contro chi oggi? Escludo mio suocero perché è partito,quindi immagino che le urla non siano state neppure di Aisha!” replica. Sorrido.
“ Tua cognata. Sai bene che quella donna può raggiungere dei decibel paragonabili a quelli dell’aquila reale!” le rispondo strappandole un sorriso che riesco a percepire pure telefonicamente.
“ Vedrai che ne avrete un altro. Babi,andrà tutto bene!” la rassicuro.
“ Lo so. Spero solo di non aver deluso Giulio!” mugugna.
“ Quel ragazzo ti ama davvero. Sarete felici insieme!” la rassicuro.
“ Lo spero. Ora finisco di prepararmi per uscire da qui. Ci vediamo,Bianca,e grazie per la telefonata!” mi saluta cordiale prima di riagganciare. Un colpo di tosse mi fa tremare. Mi volto per ritrovarmi a fissare lo sguardo colmo d’amore del mio ragazzo,che è appostato sull’ultimo gradino della scala che conduce in atelier.
“ Mal di gola,Calderon?” ironizzo. Mi raggiunge per poi portarmi a sé col le mani intrecciate sul mio coccige.
“ Sei un tesoro,Mora,lo sai?” soffia a pochi centimetri dal mio viso. Il batticuore è sempre lo stesso anche se stiamo assieme da quasi 2 mesi.
“ E come mai questo complimento,Calderon?” gli domando allacciando le braccia attorno al suo collo.
“ Non eri obbligata a consolare Barbara,ma l’hai fatto!” mi risponde. Sorrido imbarazzata.
“ Stasera che facciamo?” gli domando cambiando argomento.
“ Non so cosa voglia fare tu,ma io stasera ho il mio primo appuntamento con la mia ragazza. La porto a cena al Bellini!” mi risponde. Resto a fissarlo inebetita,come se stesse parlando in una lingua a me sconosciuta.
“ P-Primo a-appuntamento?” balbetto.
“ Sì. Non ne abbiamo ancora avuto uno decente e ce lo meritiamo. E poi non possiamo raccontare ai nostri figli o ai nostri nipotini la nostra storia senza avere un primo appuntamento degno di questo nome. Che opinione vuoi che si facciano di me?” replica. Lo bacio con il cuore colmo di tenerezza per la sua infinita dolcezza.
 
[Armando]
“ Ma siete impazzite? Che vuol dire << un tavolo unico >> per la famiglia? Volete farmi morire? Volete il lancio dei coltelli o cosa? Sapete cosa significa piazzare assieme Daniele,Camilla,Guido e Patrizia assieme? E soprattutto sapete cosa vuol dire per il mio fegato dovermeli sorbire?” sbotto verso mia moglie e la mia consuocera. Alle idee pazze di Marcella ci sono abituato,ma da Betty queste cose non me le aspetto. Mia moglie è sempre stata assennata!
“ Patrizia mi ha assicurato che non farà scenate!” mi rassicura Marcella. Ah beh…
“ Se lo assicura lei,sto tranquillo! E poi lo dice adesso che quei due sono lontani…voglio vedere quando se li vedrà arrivare mano nella mano stucchevoli come meringhe. Perché quei due sono stucchevoli. Ieri Betty li ha beccati a mandarsi bacini e bacetti guardandosi dalla finestra. Roba che se raccontassi in giro che tuo fratello va facendo queste cose,finirei con la camicia di forza!” ribatto alterato. Mia moglie ridacchia.
“ Marcella,dovevi vederli. C’era da fare un video per ricattare tuo fratello!” sghignazza la mia Betty.
“ No,grazie. Questa scena me la sono persa e preferisco continuare a dormire bene senza incubi!” ribatte Marcella. 
“ Amore,l’idea del grande tavolo io e Marcella l’abbiamo avuta ieri prima di ricevere la telefonata di Asia per l’incidente di Barbara e ci è venuta perché mettere Daniele e Camilla a due tavoli diversi significherebbe vedere Daniele Valencia andare e venire dal suo tavolo a quello di Camilla. Non so come lo droghi tua sorella,ma è evidente che non riesce a starle lontano. Non ci riusciva quando fingeva di odiarla e poi la riaccompagnava a casa come un fidanzatino al primo appuntamento,figuriamoci ora che sono tornati assieme!” mi spiega mia moglie.
“ E allora Guido e Patrizia vanno messi altrove. Non va bene metterli tutti vicini!” obietto. 
“ Nessuno di noi ha parlato di metterli tutti e 4 vicini,Armando!” asserisce Marcella. Tiro un sospiro di sollievo.
“ Ah bene. Allora avevo capito male io. Dunque a che tavolo mettiamo Patrizia e Guido?” domando sereno.
“ No,Armando,quello che Marcella vuole dire è che possiamo metterli in punti distanti di questo grande tavolo. Da una parte Daniele e Cami e in zone abbastanza distanti da loro due i rispettivi ex coniugi. E magari in postazioni opposte fra loro per evitare che complottino di nuovo e che tua sorella e Daniele diano stavolta la colpa a noi che abbiamo stabilito i posti!” risponde Betty.
“ E allora,come bomboniere per la famiglia,prepariamoci a distribuire scatole formato famiglia di analgesici perché andremo tutti via con un enorme mal di testa!” asserisco. Hermes ci ammazzerà! Mia moglie e Marcella mi guardano sconsolate.
“ Anzi,fate una bella cosa: a questo tavolo metteteci pure Ugo Lombardi,così al manicomio ci finiamo davvero!” aggiungo spazientito.
 
[Carlos]
“ Non insistere,Carlos: questo polpettino è un maschio e avrà gli occhioni azzurri come il suo papà!” s’intestardisce la mia Ginger. È una fissazione la sua!
“ No,sarà una bambina ed avrà gli occhioni verdi come la mamma!” insisto. Sbuffa contrariata. Cancello quel ghigno dal suo volto con tanti dolci baci. Adoro coccolarla,soprattutto ora che è in dolce attesa! Voglio viziarla e renderla felice!
“ Ci credi che ho salvato Barbie estetista dalle grinfie di Giulio? Poco mancava che l’ammazzasse!” mi racconta sconvolta. A me basta che non organizzi uscite a 4 con quella mezza matta e col fidanzato!
“ A tuo fratello girano e quella lì sarebbe capace di far perdere la pazienza ad un santo,amore mio!” commento. Annuisce con un sorriso. L’atmosfera rilassata sparisce appena ci disturba il suono di una notifica da parte del suo cellulare e Ginger legge di cosa si tratta.
“ Che c’è?” le chiedo. Mi passa il cellulare.
 
{Lo so: ti avevo promesso di non cercarti in questi giorni lontano da Bogotà,ma non ci riesco. Mi manca pure il tuo mandarmi al diavolo e spero riuscirai a perdonarmi per non aver tenuto fede alla mia parola e per la pessima immagine che hai avuto di me finora. Mi auguro il tuo esame sia andato bene e mi piacerebbe ti riposassi ora che sei in dolce attesa! Anche se non mi credi,ti voglio bene a mio modo.
Daniele Valencia}
 
“ Non domandarmi come ha avuto il mio numero perché non lo so. Ormai con questo soggetto ho smesso di farmi domande proprio per non finire in analisi!” asserisce trattenendosi a stento dal lanciare il suo cellulare contro il muro.
“ A me è quell’ << a mio modo >> che inquieta un tantinello,amore mio!” commento. Il suo caro modo di voler bene a Ginger stava quasi per impedirmi di veder nascere mio figlio!
 
[Camilla Senior]
Io e Daniele scendiamo dal taxi dopo aver pagato il conducente. Ho sognato tante volte di vedere Daniele varcare questo cancello per portarmi via come i principi azzurri nelle fiabe ed ora,dopo 40 anni di lontananza,è qui con me per aiutarmi a radunare il resto delle mie cose da portare a casa di Roby.
“ Ti ha risposto?” domando sulle spine. Meglio un messaggio d’odio che l’indifferenza totale di una non risposta! Scuote il capo deluso.
“ Però! Una bella casetta…sarà un peccato lasciarla a Trimalcione!” commenta prendendomi la mano quasi per migliorare il suo umore. Il poverino non ha neppure avuto il tempo di vedere casa di Roby quando l’abbiamo accompagnata alla sua dimora con tutte le nostre valigie!
“ Anche casa tua è bella fuori,ma il problema è il regno della giungla che c’è dentro!” ribatto beffarda ricevendo un pizzicotto sulla natica e un bacio all’angolo della bocca. Intreccio le dita con le sue pur tenendo entrambe le nostre mani dietro le nostre schiene. Nulla da nascondere,per carità,ma non mi va di accendere gli animi e cominciare a discutere con Guido non appena metto piede in casa,dato che stasera ci sarà la cena!
“ Ad ogni modo,preferisco rinunciare alla casa che a te! E sono sicura che ne troveremo una ancora più bella a Bogotà!” preciso.
“ Sarà sicuramente più bella di questa perché ci sarai tu!” risponde rubandomi un bacio mentre premo il pulsante per suonare il campanello.
Ad aprirci la porta,dopo 5 o 6 minuti buoni di attesa conditi dagli sbuffi del mio Dan,è Alina,la mia domestica. Menomale che non aveva le cuffie o saremmo rimasti qui fuori fino a domani!
“ Signora Lascano,bentornata!” esclama. Daniele alza gli occhi al cielo trattenendosi a stento dallo sbuffare. Quell’appellativo gli dà fastidio almeno il doppio di quanto ne dà a me!
“ Alina,spero sia andato tutto bene in questo periodo. Lui è il dottor Daniele Valencia,il padre di Roberta!” esclamo lasciandola senza parole per qualche minuto.
“ Piacere di conoscerla,dottore!” farfuglia quella guardandolo come se fosse un’apparizione. Ma come cavolo si permette? È fortunata che da oggi non abiterò più qui o avrebbe dovuto cercarsi un altro lavoro! Daniele è mio,solo mio!
“ Piacere un corno! C’ha lasciato qui fuori ad attendere una vita. Non ha notato che siamo reduci da un viaggio devastante?” borbotta Dan a bassa voce facendomi ridere. Mi stringe più forte la mano quando nota le occhiatacce che sto rifilando alla mia cameriera. Io,una Mendoza, gelosa di una domestica…non ci posso credere! Adesso capisco come dev’essersi sentito il mio povero Daniele 40 anni fa!
“ Avviso suo marito del suo arrivo,signora?” mi domanda Alina.
“ No,Gallina…ehm…volevo dire Alina. Va a finire che per correre qui si rompe pure l’altra gamba e poi chi se lo sopporta?!” rispondo. Dan sghignazza divertito.
“ E i bagagli,signora?” mi domanda Igor,il mio maggiordomo.
“ Igor,lui è il dottor Valencia,il papà di Roberta. Dan,lui è il mio maggiordomo. I bagagli sono da Roberta. Mi trasferirò lì fino al 13,quando ritornerò in via definitiva a Bogotà!” spiego concisa.
“ Parte?” mi domanda Alina.
“ No,usa il teletrasporto!” le risponde sarcasticamente il mio uomo. Ridacchio.
“ Un genio questa tua cameriera…” mi sussurra Daniele sardonico.
“ Sì. Torno a vivere a Bogotà!” rispondo contenta alla domanda di Alina.
“ Noto con piacere che sono sempre il primo ad essere messo a conoscenza dei cambiamenti!” commenta una voce che purtroppo conosco. Io e Dan ci scambiamo uno sguardo seccato.
“ Guido,come sta la tua gamba?” gli domando più che altro per gentilezza. Il mio ex marito e Daniele si lanciano un’occhiata da far invidia ai cowboy dei film western. Riesco quasi a sentire una di quelle musichette che fanno da colonna sonora all’ultimo duello!
“ Meglio. È il resto che non va come ad esempio che hai stabilito di tornare oggi senza avere neppure la creanza di avvisarmi,che hai deciso di organizzare una cena a casa mia e che sono stato l’ultimo a venirne a conoscenza o che vuoi tornare a vivere a Bogotà e lo scopro solo ora o meglio ancora che hai deciso di portare questo tizio in casa mia pur conoscendo il mio livore nei suoi riguardi!” risponde il mio futuro ex marito seguitando a squadrare Daniele come se fosse un moscerino.
“ Hai un inizio di demenza senile? Questa casa è stata comprata col denaro dei miei genitori,gli stessi soldi con cui è stata fondata la filiale dell’Ecomoda…usi ancora << tuo >> come aggettivo o ritratti? È casa mia questa,dato che siamo sposati in regime di separazione dei beni! Neanche i tappeti sono i tuoi,caro!” preciso offesa.
“ Infatti si vede: non sono animalier!” mi sussurra il mio Daniele strappandomi un sorriso.  
“ Però ci abito anch’io e non desidero imbattermi in quello lì!” replica Guido.
“ Si chiama Daniele. E siccome è casa mia,può stare qui tutto il tempo che vuole. Ad ogni modo è solo venuto a farmi compagnia mentre raduno le mie cose per portarle a casa di Roberta,quindi non ti alterare che dopo cena ce ne andiamo!” ribatto.
“ Ed io che ti temevo…sei invecchiato male,Valencia! Un po’ ingrassato dall’ultima volta che ci siamo visti!” esclama acido Guido. Male? Ha qualche diottria mancante? Daniele è così bello e per qualche strana ragione si è innamorato di me!
“ Ha parlato la caricatura di Dr. House! Se non altro io non ho bisogno di un bastone per muovermi sebbene abbia qualche anno più di te, Trimalcione! E poi ti assicuro che piaccio ancora parecchio e l’unico parere che mi interessa in merito all’argomento è quello della donna che amo,la donna più bella del mondo!” risponde il mio Daniele facendomi sciogliere.
“ Senti,Camilla,io e te abbiamo avuto un mese non proprio semplice,ma non è il caso di essere così netti! In più abbiamo appena perso un nipotino e sarebbe opportuno aiutarci vicendevolmente a superare la perdita…non credi che dovremmo appianare le divergenze,mettere da parte la tua storia di letto con questo soggetto e darci un’altra opportunità?” asserisce facendo per avvicinarsi a me ma mi sottraggo diventando rigida come un pezzo di ghiaccio e stringendo più forte la mano di Daniele.
“ NON TI AZZARDARE A TOCCARLA O TE LE MOZZO QUELLE MANACCE! E tu hai pensato di semplificare questo periodo chiedendo consiglio a Patrizia,Trimalcione! Scommetto che il suggerimento di appianare le divergenze è stato della cara Patrizia…riconosco lo stile!” interviene Daniele stringendomi a sé. Poggio una mano sul suo petto.
“ SONO COSE FRA ME E MIA MOGLIE! NON TI AZZARDARE AD INTROMETTERTI!” risponde Guido sulla difensiva.
“ EX MOGLIE. NON QUANDO MANIPOLI ANCHE LA MIA VITA. TI SEI DIVERTITO A COMPLOTTARE E A LEGGERE QUELLA DANNATA LETTERA INDIRIZZATA A ME?” ribatte Dan. Guido resta senza parole a fissarci senza saper bene cosa dire,come ribattere a quell’accusa veritiera,forse consapevole del fatto che sarebbe inutile qualsiasi giustificazione per un gesto del genere.
“ Spero tu abbia avuto il buonsenso di firmare la mia proposta per il divorzio! E tanto per essere chiari: quella con Daniele non è una storia di letto,ma una storia d’amore. Le storie di letto le lascio volentieri a te! Voglio solo stare con l’uomo che amo!” affermo calma.
“ No, maledizione! Io non voglio il divorzio! Vuoi davvero chiudere il nostro matrimonio con 4 parole in croce di fronte a degli estranei?” replica Guido. Non credevo reputasse estranee le cameriere,dato che quelle precedenti ad Alina le ha licenziate tutte dopo essersele portate a letto!
“ QUello che vuoi o non vuoi non ha molta importanza per me,sai? Originale il tuo modo di dirmi che con Alina te lo sei tenuto nei pantaloni,ma non mi riguarda. Le tue corna non mi hanno mai fatto male in 40 anni,figuriamoci adesso! Ad ogni modo,cosa cambia se sono 4 parole o un monologo di mezz’ora? È finita,Guido!” ribatto.
“ Possiamo parlarne in privato nello studio? Può pensarci Alina a mostrare casa al tuo amico!” propone. No,quella lo guarda come se volesse mangiarlo! E poi io con Dan non ho segreti!
“ Daniele può assistere. Vorrei che assistesse. Non ho segreti con lui,non più!” rispondo. Daniele mi guarda con gli occhi colmi d’amore.
“ E certo rendiamo partecipe il primo venuto dei fatti nostri!” commenta sprezzante il mio ex marito.
“ DANIELE NON È IL PRIMO VENUTO,MA IL MIO COMPAGNO. È IL MIO UOMO,GUIDO! SMETTILA DI NASCONDERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA E GUARDA IN FACCIA LA REALTÀ,MALEDIZIONE! Dovrai farlo perché non intendo nascondere le cose a Junior. Lui stasera saprà di Roberta,saprà che divorziamo e che mi trasferirò a Bogotà per essere felice con l’uomo che amo!” sbotto.
“ Junior sa già tutto: di Roberta,del divorzio e della tua relazione adultera con quello lì. Gliel’ho detto io,anche se era incredulo all’idea che tu andassi a letto con questo verme! Non volevi che prendessi atto della cosa?!” replica velenoso.
“ COME CAZZO HAI POTUTO? RIGUARDAVA ME! DOVEVO DIRGLI IO DI ROBERTA E DI DANIELE!” gli grido addosso.
“ Camilla,lascia perdere. Lascia che si diverta così: è l’unica cosa che gli rimane,amore!” cerca di calmarmi Daniele.
“ Guarda che se gli lasci la mano,non te lo ruba nessuno il tuo Gomez Addams e non rischia di certo di perdersi in questa casa!” afferma acido facendoci quasi sentire come due ragazzini scemi.
“ Bene: fai lo stronzo! Poi però quando hai finito,parliamo del nostro divorzio e della cena di questa sera!” ribatto nervosa incrociando le braccia al petto. Dan mi cinge le spalle con un braccio.
“ Andiamo nello studio!” bofonchia urtato Guido. Il cellulare di Dan squilla.
“ Amore,è Giulio!” mi comunica. Annuisco leggermente preoccupata.
“ Ehi,che succede?...Mi fa tanto piacere che ti dedichi allo shopping dopo la batosta avuta ieri,soprattutto se ti distrae,anche se vorrei non ti facessi prendere la mano come tua zia Bea,ma non capisco perché mi avvisi che è arrivato il corriere!...Ah! E Barbara è già stata dimessa? Li ha visti?...Bene! Hai qualche ora di vantaggio!...No,in cantina è meglio di no. Potrebbe vederli lo stesso!...E pure a casa di tua madre,è meglio evitare!...Dico che è casa di tua madre perché ci separiamo e non vivo più lì!...Facciamo così: adesso ti mando un indirizzo via sms. Tu arrivi lì e ti presenti al portiere dicendo di essere mio figlio. Una volta fatto ciò lui ti darà le chiavi di un attico all’ultimo piano,quindi posa lì gli scatoloni e il problema è risolto!...Resteranno lì finché non mi metterete in cantiere un altro nipote,cosa che credo accadrà presto!...E Barbara come sta?... MA È IMPAZZITA? CHE VUOL DIRE CHE VUOLE TORNARE A LAVORARE OGGI STESSO?...Beh la testa dura è della madre,ne so qualcosa,figlio mio! È meglio che ti abitui,Giulio! E avete parlato col ginecologo per comprendere meglio la dinamica di quello che è accaduto ieri?...Ah beh se lo dice Doug Ross di << E.R. >> che è la toxoplasmosi ad aver procurato l’aborto,c’è da fidarsi visto che fa il pediatra e non il ginecologo!...Lo faremo santo il dottor René Vega! Non bastava Aisha ad idolatrarlo,ora cominci pure tu!...Sì,la smetto col sarcasmo!...Di niente! Abbraccia Barbara da parte nostra e fai in modo che si riguardi!” gli sentiamo dire.
“ Che succede,tesoro?” domando a Dan,che comincia a smanettare sul suo cellulare.    
“ Nulla di grave,amore. Pare che il dr. Ross di << E.R. >> abbia riferito ai nostri figli che Barbara ha contratto la toxoplasmosi e mio figlio ha cominciato ad idolatrarlo. Ti prego di non fare lo stesso o potrei offendermi sul serio! Ad ogni modo,Giulio mi ha telefonato perché aveva comprato corredini online dell’Ecomoda e sono arrivati,quindi li porta al bilocale. È meglio che Barbara non li veda per il momento,anche se quella testa dura di tua figlia pare voglia tornare a lavorare oggi stesso! Mi sa che Giulio la megalomania l’ha ereditata da me!” mi risponde il mio amore. Come si fa a non adorarlo?!
 
[Guido]
“ Ci muoviamo?” domando spazientito a mia moglie e al suo amante. Non riesco ancora a credere che abbia avuto l’ardire di portarlo in casa mia tralasciando ogni pudore,dato che si comportano pure come due fidanzatini!
“ Poi ti faccio vedere casa! E comunque io idolatro solo un uomo: il mio Brontolo!” gli sussurra lei mentre mi seguono in direzione dello studio. Ci mancava solo la colata di melassa!
“ Ci credi che sono stanco morto,amore? Ieri è stata una giornata a dir poco sfiancante!” sento dire da lui non troppo sottovoce a mia moglie. 
“ Quando arriviamo da Roby,ti faccio un bel massaggio rilassante! Dev’essere stato il letto del jet perché anch’io mi sento a pezzi,amore mio!” replica mia moglie bisbigliando. Apro la porta dell’ufficio ed entro per primo. Quello lascia entrare prima Camilla e poi accede a tale stanza richiudendosi la porta alle spalle.
“ Vedo che neanche l’ABC del galateo!” commenta quello sardonico. La voglia di prenderlo a ceffoni è tanta.
“ Ho le stampelle altrimenti avrei fatto entrare prima mia moglie!” rispondo approfittando per ricordargli che Camilla è ancora mia moglie.
“ Ex moglie,Trimalcione. Mi sa che soffri di arteriosclerosi. Dovresti farti visitare!” replica quello lì mettendosi a sedere sul divano. Mia moglie prende posto appiccicata a lui. Menomale che non gli si è seduta proprio in braccio!
“ Come sta nostra figlia?” domando a mia moglie.
“ Secondo te come può stare una che ha perso un figlio che desiderava con tutta se stessa? Sta male. Lei e Giulio stanno uno schifo! E,per la cronaca,dovresti smetterla di ignorare volutamente il compagno di Babi. A breve si sposeranno e dovresti almeno chiamarlo per sapere come sta!” mi risponde insofferente. Adesso lo invito pure a pranzo fuori dopo che ha avuto la bella pensata di ingravidare mia figlia senza neppure stringermi prima la mano! Lei e la sua fissazione per l’etichetta…tale e quale a sua madre,maledizione!
“ Ti ricordo che nostra figlia era pura quando è partita da qui e quello lì l’ha portata a vivere a casa sua,l’ha ingravidata e ha deciso di sposarla senza neppure guardarmi in faccia mezza volta! Bell’educazione!” ribatto.
“ Il tuo problema è che continui a parlare di me,di Barbara come se fossimo oggetti o persone incapaci di intendere e di volere. Guido,Babi è una donna e Giulio non ha fatto nulla che non volesse anche lei! Non l’ha di certo violentata. Barbara è felice ed innamorata di Giulio. Io li ho visti assieme e sono meravigliosi! E non ho difficoltà ad accettare e a voler bene a Giulio come ad un figlio!” replica. 
“ Come un figlio? Ma guarda…chi se l’aspettava! Perché a te sarebbe piaciuto proprio tanto essere sua madre,vero? Generare un figlio simile al nobile decaduto qui presente,non è così? E magari ti rode pure che a generarlo sia stata Patrizia Fernandez perché Giulio e sua sorella sono la prova del fatto che il caro Daniele non è più tuo,ma che è stato a letto con quella…e non solo con lei,dopo che l’hai mollato!” ribatto mordace. Stringe i pugni.
“ Sì. Io e Daniele progettavamo di avere tanti figli assieme,ma purtroppo ne abbiamo avuto solo una in comune. Ad ogni modo non stavamo parlando di questo. Giulio e Barbara sono una coppia molto affiata in procinto di sposarsi,quindi tocca che accetti tuo genero!” risponde secca.
“ Sì,sono molto carini e si amano!” s’intromette quello. Chi diavolo ha domandato il suo parere?
“ Non mi pare la pensassi così fino a qualche settimana fa! Mia moglie ti ha fatto cambiare idea con un giro tra le lenzuola?” lo freddo. Mia moglie lo trattiene a stento dal saltarmi al collo.
“ È caratteristica delle persone intelligenti poter sempre cambiare idea e Daniele si è ravveduto. Li accetta. Come me!” esclama mia moglie.
“ Ah ora si spiega tutto: quindi tu ti scopi il padre del fidanzato di nostra figlia per far sentire a Giulio che lo accetti!” ribatto mordace. Mia moglie stringe i pugni.
“ IO HO UNA RELAZIONE CON DANIELE…È BEN DIVERSO DALL’ESPRESSIONE VOLGARE UTILIZZATA DA TE PER DESCRIVERE IL NOSTRO RAPPORTO,SICURAMENTE DIVERSO DALLE TUE SCOPATE ADULTERINE! E SAREI TORNATA CON LUI ANCHE SE GIULIO FOSSE STATO FIGLIO DI UN ALTRO UOMO. COSÌ COME TI AVREI IMPOSTO DI RISPETTARE IL RUOLO CHE GIULIO HA NELLA VITA DI BARBARA ANCHE SE NON FOSSE STATO UN VALENCIA!” mi risponde.
“ Almeno io non sono andato a letto con la madre di Brigitte!” osservo.
“ Perché ancora non la conosciamo. Fai ancora in tempo! Ad ogni modo,non è di questo che stiamo parlando. Io amo Daniele Valencia. Non sto con lui né perché è il padre di Giulio,né perché è il padre di Roberta,né perché è stato il mio primo amore,né per pura attrazione sessuale… sto con lui perché lo amo. Sempre amato e tu l’hai sempre saputo quindi evita di fare il maritino ferito!” risponde.
“ E COME DOVREI REAGIRE? ME L’HAI PORTATO FIN DENTRO CASA!” ribatto spazientito.
“ Tu invece le tue puttane non ti sforzavi neppure di andartele a trovare fuori. Non me le portavi dentro casa perché loro già lavoravano in casa mia! E poi almeno io ho cominciato la mia relazione con Daniele per amore e solo dopo averti comunicato di volere il divorzio. Non ti ho riempito di corna,come hai fatto tu con me,per pura lussuria!” si difende.
“ Amore,scusa,in tutto questo non ti ho chiesto neppure se vuoi un tè o un caffè!” esclama mia moglie non rivolgendosi di certo a me.
“ No,al massimo dei popcorn,amore mio! Li trovo più consoni al contesto!” risponde quello sarcastico tamburellando il piede sul pavimento.
“ Senti,Camilla,tutto è cominciato quando hai nominato questo soggetto mentre facevamo l’amore…” esordisco cercando di farla ritornare sui suoi passi. Quello le prende la mano visibilmente nervoso. È mia moglie e posso andarci a letto come e quando mi pare!
“ DILLO DI NUOVO E QUELLA TESTA DI CAZZO CHE TI RITROVI TE LA SPACCO,FIGLIO DI PUTTANA! RINGRAZIA CHE NON TI STO METTENDO LE MANI ADDOSSO!” sbotta quello. Camilla riesce a contenerlo a stento.
“ Guido,siamo stati buoni e calmi per 40 anni,ma,siamo franchi una volta per tutte,il matrimonio a livello spirituale fra me e te non c’è mai stato. 40 anni fa ti ho sposato e 36 anni fa,dopo la scoperta della paternità di Roberta e dopo il nostro patto in cui tu avresti accettato Roby ed io non avrei rivelato nulla a Daniele,ti ho sposato di nuovo (nonostante le tue numerose infedeltà) quando ci siamo accorti che per un cavillo burocratico il nostro primo matrimonio non era valido,ma sai perfettamente che ero ancora innamorata di lui e lo sono tutt’ora,quindi è inutile prenderci in giro dicendo che siamo entrati in crisi dopo quell’episodio di un mese e mezzo fa. Si entra in crisi quando il matrimonio funziona, ma il nostro non ha mai funzionato,quindi di che crisi parli?” obietta. Deve per forza ricordarmi di continuo di essere innamorata di questo soggetto? Lo so da 40 anni!
“ NON COMINCIARE AD ATTACCARTI ALLE PAROLE CHE NON LO SOPPORTO! I SOFISMI CON ME NON FUNZIONANO, CAMILLA!” replico molto urtato dalla sua constatazione.
“ Già,tu sei pragmatico,no? Bene: ti lascio la casa e il lavoro in azienda. Una volta in pensione potrai vendere questa casa e prenderne una di valore inferiore per usare il resto del denaro al fine di vivere come se io fossi con te!” asserisce.
“ E se rifiutassi? Se non volessi concederti il divorzio?” le chiedo quasi sfidando lei e quello.
“ Con una separazione giudiziale ci perderesti molto in termini economici e non mi farei alcuno scrupolo a vendere la casa con te dentro,anche se zoppicante!” risponde incrociando le braccia al petto.
“ Magari potresti fargli fare il cameriere dei nuovi proprietari,sempre che ricordi ancora come si serve ai tavoli dopo 40 anni di non esercizio trascorsi da parassita!” sghignazza quello. Se non avessi la gamba fatta male,l’avrei già riempito di cartoni. Viene a sbeffeggiarmi in casa mia!
“ E naturalmente perderesti anche il lavoro in azienda. Lo sai meglio di me che Roby un motivo per sbatterti fuori lo trova e,se messa ai voti, avresti favorevoli alla tua permanenza solo i tuoi figli naturali (ossia il 10%)…un po’ poco per spuntarla. Sempre che io non decida di narrare a Junior e Babi perché ogni 3 mesi cambiavamo cameriera…o vuoi spiegarglielo tu a Junior che non è solo per somiglianza a mio fratello,ma anche per eredità paterna,se è un playboy scalmanato?” aggiunge Camilla.
“ Non puoi farmi questo!” replico.
“ Non mi sfidare. Sarei stata clemente e gentile con te,addossandomi tutta la colpa di questo disastro,se non avessi scoperto il tuo complottare con Patrizia Fernandez. Già che c’eri potevi anche portartela a letto,no? Tanto una più una meno!” ribatte.
“ Patrizia Fernandez? Non so di cosa tu stia parlando!” mento cercando di cavarmi d’impiccio.
“ GUIDO,SO TUTTO,QUINDI PIANTALA O TI ROMPO PURE L’ALTRA GAMBA. PER COLPA TUA QUELLA DECEREBRATA È ENTRATA NELLA MIA INTIMITÀ. QUELLA LETTERA ERA PRIVATA E C’ERANO SCRITTE COSE MOLTO INTIME…MA TU LO SAI PERCHÉ L’HAI LETTA,NO?” strepita.
“ SÌ,L’HO LETTA. HO LETTO OGNI SINGOLA PAROLA D’AMORE UTILIZZATA PER QUESTO QUI. E,ONDE EVITARE CHE IL GENIO CHE GLI SCALDAVA IL LETTO COMBINASSE UNO DEI SUOI SOLITI CASINI E IL TUO AMICO SI RITROVASSE FRA LE MANI QUEL POEMA ROMANTICO,L’HO SOSTITUITA. È bastato aprire la tua busta col vapore e copiare la tua firma sotto un altra lettera scritta da me al computer tramite il vetro!” ammetto con livore. Crede sia stato facile per me vederla spasimare continuamente per questo soggetto in questi 40 anni e temere,ogni volta che andava a Bogotà,che potesse finirci a letto?
“ E la mia lettera dov’è? Che avevi scritto nell’altra?” mi domanda sconvolta.
“ Che gli auguravi di essere felice con la sua Patrizia,che eri felice delle sue nozze,che eri contenta di esserti sottratta a quel matrimonio non d’amore per vivere la tua love story con me. Era molto cordiale. Meno smielata della tua,ma ugualmente cordiale!” rispondo irriverente. Quello là trattiene a stento Camilla dal tirarmi un ceffone.
“ DOV’È LA MIA LETTERA? DOVE DIAVOLO L’HAI MESSA?” mi grida.
“ Forse l’hanno divorata i topi o forse è diventata cenere o magari è qui da qualche parte! Se vuoi stanotte possiamo cercarla insieme!” le rispondo sardonico. Può anche scordarsi di rivederla dato che è stata fuoco per il nostro caminetto!
“ SEI UN BASTARDO! IO DI ODIO!” mi grida addosso.
“ UN BASTARDO? CREDI SIA STATO FACILE PER ME SOPPORTARE PER 40 ANNI DI ESSERE SPOSATO CON UNO ZOMBIE? TOLLERARE DI SAPERTI CON LA TESTA A BOGOTÀ ASSIEME A QUESTO PURE NEL NOSTRO LETTO? Lui è l’unico uomo con cui ho fatto l’amore perché è l’unico uomo che io abbia mai amato e non posso equiparare l’idillio vissuto con lui 40 anni fa con un mero obbligo coniugale. DOPO QUESTE BELLE PAROLE DI CERTO NON DEDICATE A ME,CREDI DAVVERO CHE QUESTO MATRIMONIO SIA STRATO FRUSTRANTE SOLO PER TE?” sbotto scimmiottandola quando riporto un passo del suo diario.
“ HAI LETTO IL MIO DIARIO. CHI DIAVOLO TI HA AUTORIZZATO A LEGGERE IL MIO DIARIO? ERANO PENSIERI INTIMI CHE NON VOLEVO DI CERTO CONDIVIDERE CON TE,MALEDIZIONE!” strepita.
“ NON È COLPA MIA SE L’HAI LASCIATO IN BELLA VISTA SUL TUO COMODINO,CARA! ED ERANO PENSIERI INTIMI ECCESSIVAMENTE SMIELATI DEDICATI AD UN UOMO CHE NON È TUO MARITO,MA CHE È SPOSATO CON UN’ALTRA. TUO MARITO SONO IO. È ME CHE HAI SPOSATO!” le rammento.
“ SE NON MI AVESSI FATTA UBRIACARE QUELLA MALEDETTA NOTTE,TUTTO QUESTO NON SAREBBE SUCCESSO E NON TI AVREI SPOSATO NEANCHE MORTA! TE LO SEI VOLUTO QUANDO HAI DECISO CHE DOVEVI AVERMI PER FORZA! E POI ESISTE IL DIVORZIO,MA A TE FACEVA TROPPO SCHIFO TORNARE ALLA MERDA DA CUI TI HO RACCATTATO,VERO? VOLEVI ROVINARMI LA VITA,MA NON CE L’HAI FATTA PERCHÉ IL MIO DANIELE PER FORTUNA  MI AMA ANCORA E STAVOLTA NÉ TU NÉ QUELL’ALTRA SGALLETTATA CI SEPARERETE! RINGRAZIA CHE NON CHIEDO L’ADDEBITO PORTANDO COME TESTIMONI TUTTE LE NOSTRE EX CAMERIERE E TUE EX AMANTI OLTRE CHE LA PERSONA CHE TI HA SENTITO COMPLOTTARE CON QUELLA DONNA! FIRMA QUEI DOCUMENTI E SPARISCI DALLA MIA VITA!” ribatte mordace.
“ Camilla…” farfuglio. Sì,quella sera l’ho fatta ubriacare,ma non l’ho mai toccata,quindi perché attribuisce le colpe di questo sfacelo a quella dannata sera? Non è mica colpa mia se da dopo quella sera ha cominciato a comportarsi come una banderuola impazzita?
“ Firma quei dannati documenti o giuro che ti tolgo anche le mutande e non per piacere sessuale,dato che venire a letto con te mi ha sempre procurato solo schifo! Solo pensare a Dan mi impediva di vomitare quando ti avvicinavi a me. E ti avviso: se stasera combini qualche casino dei tuoi o offendi Daniele,giuro che i tuoi figli scopriranno che merda sei!” asserisce.
“ E bravo il nostro Trimalcione: ti credevamo un babbeo e invece c’hai fregato! Ma ti è andata male,parvenu,perché io e Cami siamo tornati insieme in quanto ci amiamo ancora. Io sono sempre stato suo e lei è sempre stata mia. Io sono uno stronzo,lo ammetto,ma tu sei decisamente peggio e Camilla non avrebbe mai potuto amare un pezzo di merda come te! Ringrazia che mi fai pena con quelle stampelle o avresti sputato sangue per come ti sei rivolto alla mia Camilla e per aver letto una lettera che non era per te. Nel tuo quartierino di merda non te l’hanno insegnato che bisogna farsi gli affari propri e non leggere la corrispondenza altrui,buzzurro? O il tuo problema è che Camilla non ti ha mai dedicato parole d’amore e che anche all’epoca sapevi che non avrebbe mai scritto nulla di romantico per te? Hai sbagliato tu a farti castelli in aria pensando di potermi rimpiazzare nel suo cuore. Il cuore di Camilla è mio e tu sei solo un incidente,Lascano. Uno stupido ed increscioso incidente!” interviene quel cretino.
“ Vado a preparare le mie valigie,tesoro. Se passo un altro minuto in questo studio con quest’essere,finisco per dare di stomaco!” comunica mia moglie a quello prima di lasciare lo studio furiosa. Quello mi lancia un’occhiataccia di schifo.
“ Amore mio,aspetta! Vengo con te!” esclama quello prima di seguirla come un cagnolino. Incazzato come sono,lancio un fermacarte di cristallo contro il muro.   
 
[Daniele]
Dire che è furiosa è dire poco. Non ho mai visto Camilla così incazzata. E sì che il suo livello di rabbia credevo l’avesse sforato al nostro secondo pranzo assieme qualche giorno fa,nel momento esatto in cui ha scoperto la mia idea di vendere la casa al lago! Mentre io non mi sono mai sentito così leggero dopo la mia sfuriata contro quell’inetto. Erano 40 anni che volevo farlo!
“ Giuro che me la paga! Avrei dovuto dare retta ai miei,lo sapevo!” inveisce lanciando i vistiti nella valigia quasi come se li volesse tirare addosso a quello.
“ Con lui non gonfi le guance quando ti incazzi!” constato ironico. Si volta verso di me sollevando leggermente gli angoli della bocca verso l’alto. Si avvicina dolcemente fino ad intrappolarmi contro la porta della sua camera che si chiude alle nostre spalle.
“ Te l’ho già detto che ti amo da morire?” soffia a pochi centimetri dal mio viso. Le rubo un bacio.
“ Sì. Ed io muoio d’amore per te,soprattutto quando gonfi le guance!” replico poggiando le mani sui suoi fianchi per farla aderire al mio corpo.
“ Lo detesto. Volevo essere io a parlare con Junior e invece di certo ce l’ha messo contro!” asserisce poggiando la fronte sulla mia spalla.
“ Risolveremo anche questo,tesoro mio. Vedrai che con tuo figlio basterà essere sinceri e diretti e si arrenderà al nostro amore,cucciola!” la rassicuro stringendola a me. Non sarà facile neppure per me con Susanna,ma non intendo rinunciare alla mia felicità con Camilla per nulla al mondo! Io e lei possiamo superare tutto!
“ Sei la mia roccia,lo sai? Senza di te mi sentirei persa!” soffia sul mio viso ricoprendomi di tanti dolci baci. Sorrido. Sembra assurdo,ma anche lei è la mia roccia. Quando c’è lei mi sento una persona migliore e capace di affrontare tutto!
“ Il tuo ex marito gli insulti se li chiama proprio,amore mio. E poi ti fa passare pure la voglia di picchiarlo perché sembra Pietro Gambadilegno con quella cavolo di stampella!” osservo. Ride.
“ Riesci sempre a farmi ridere. Mi sei mancato tanto in questi anni!” esclama.
“ Lo so. Anche tu mi sei mancata da morire. Non ti lascerò mai più da sola,te lo giuro,amore. Credevo di non poterti vivere mai più e invece adesso siamo qui e presto andremo a vivere insieme!” replico beandomi della morbidezza del suo viso. Annuisce.
“ Fra le cose da risolvere per vivere un’esistenza serena assieme,c’è anche la questione Aisha. Fa parte anche lei della famiglia allargata che ci stiamo accingendo a formare,tesoro. Penso che potresti invitare a pranzo Aisha quando torneremo. Ci stavo pensando prima in aereo,amore.” mi propone. M’irrigidisco.
“ E pensi che non mi piacerebbe organizzare un pranzo con lei per parlarle in tranquillità? Ma lo sai che non mi vuole vedere! Non ha neppure risposto al mio messaggio!” obietto. Mi detesta con tutta se stessa.
“ Non mi pare tu facessi i salti di gioia quando ci siamo rivisti a casa di tua sorella eppure siamo qui insieme!” mi fa notare. Avevo paura di farmi male di nuovo,ma non potevo sapere che anche lei aveva trascorso 40 anni d’inferno!
“ Lo sai che ti ho sempre amata da morire. In 47 anni non ho mai smesso neppure un attimo. Quindi direi che non è la stessa cosa,amore mio! Però facciamo che ci provo ad invitarla a pranzo e spero solo che non mi avveleni!” acconsento. Mi bacia contenta. Mi stacco da lei solo quando il mio cellulare mi avverte dell’arrivo di un sms.
 
{ La discrezione è decisamente il suo punto forte nei rapporti con gli altri e mantenere le promesse fa proprio parte della sua indole,non c’è che dire! Il mio esame,così come il resto della mia vita,non è affar suo e se mi cautelo non è per seguire un suo consiglio,ma solo perché porto dentro di me il frutto dello stesso amore che lei stava per distruggere con le sue macchinazioni. Glielo metto nero su bianco,così magari lo capisce una volta per tutte: mi stia lontano!}
 
“ Amore,lo so che un messaggio freddo e rude,ma non prenderla male. Pensa che è meglio di niente. L’odio è meglio che l’indifferenza. Ti accetterà,amore mio!” mi rassicura Camilla. Solo lei può scorgere in questo messaggio un lato positivo. La stringo forte nascondendo il viso nell’incavo del suo collo e lasciandomi coccolare dal profumo della sua pelle. Solo Dio sa quanto mi è mancata questa fragranza e quanto sono stato male pensando al fatto che lui poteva bearne al mio posto e che non l’avrei mai più potuta inspirare a pieni polmoni!
“ Amore mio,visto che ne stiamo parlando,sono curiosa: mi dici com’era la madre di Aisha? Era bella?” mi chiede. Alzo gli occhi al cielo riconoscendo immediatamente quella punta di gelosia nella sua voce.
“ La donna più bella che io abbia mai avuto!” rispondo con un ghigno divertito beccandomi un pugno sulla spalla.
“ E poi ci sei tu,che sei la più credulona che io abbia mai avuto!” aggiungo mentre continua a picchiarmi delicatamente.
“ Era identica ad Aisha,ma con i capelli leggermente più chiari e le lentiggini. E tu non devi essere gelosa,ok? Ti amo da quasi 50 anni e tutte le donne che ci sono state in questi 40 anni di lontananza forzata erano il mio modo per non pensare a te. Tu,piuttosto,vorrei capire perché non hai lasciato quello approfittando del cavillo legale che rendeva invalido il vostro matrimonio e l’hai risposato anche dopo aver saputo che Roby era nostra figlia!” esclamo serio quando riesco ad intrappolarla fra le mie braccia.
“ Volevo che nostra figlia avesse una famiglia e credevo di non interessarti più. Insomma nella lettera che ti ho lasciato quando sono scappata a Zurigo ti supplicavo di dimenticarmi…credevo avessi seguito il mio consiglio!” risponde con gli occhi lucidi. Quella lettera quasi non si legge più per tutte le lacrime che ci sono cadute sopra! Forse,se avessi letto anche quella seguente,avrebbe avuto la medesima sorte!
“ Io,Daniele Valencia,che seguo un consiglio? Lo sai che mi piace agire di testa mia!” alleggerisco il clima per evitare altre lacrime. Ride.
“ Menomale che agisci di testa tua…almeno posso ancora sentirmi protetta fra le tue braccia!” risponde facendomi tremare il cuore. Ed io posso ancora sentire che valgo qualcosa come persona perché lei mi ama!
 
[Nicola]
Non so cosa stesse sognando,ma so che in 25 anni di matrimonio non l’ho mai vista in quello stato prima di stamane. Era quasi sul punto di scoppiare in lacrime!
“ Dici che basterà un cesto di frutta per corrompere Armando ed evitare che ci piazzi di nuovo al tavolo con quelle persone al matrimonio di Hermes?” domando a mia moglie ironicamente per distrarla da ciò che la turba tanto.
“ Forse sì. Non saprei!” mi risponde seria. L’attiro a me catturando le sue labbra in un bacio colmo di passione.
“ Amore,dai! Se ci vede qualcuno?” obietta quando accarezzo il suo collo con le labbra.
“ Siamo i padroni e siamo regolarmente sposati,amore mio!” le rammento perdendomi in quegli occhioni celesti. Si accoccola fra le mie braccia e la stringo forte. Le urla assordanti di una voce femminile interrompono quel momento di pace. Addio relax!
“ DOV’È?” domanda una voce che purtroppo conosco bene. Mia moglie s’irrigidisce fra le mie braccia. Le prendo la mano intrecciando le sue dita alle mie. È evidente che la sua ferita si riapre ogni volta che si imbatte in quella donna!
“ Ciao anche a te,Patrizia. Se cerchi tua nuora,è ancora ricoverata!” esclamo con evidente sarcasmo.
“ CERCAVO LA TUA DI NUORA,A DIRE IL VERO. SARÀ CONTENTA DI AVER ROVINATO IL MIO MATRIMONIO CON LA SUA  BELLA SINCERITÀ DEL CAVOLO!” ribatte raggiungendo decibel elevati. Dovrà passare sul mio cadavere prima di poter gridare addosso ad Aisha,soprattutto ora che aspetta mio nipote!
“ Se hai basato il tuo matrimonio su delle bugie,non è di sicuro colpa di Aisha. La fidanzata di mio figlio è una ragazza corretta per natura ed ha fatto ciò che sentiva giusto!” difendo mia nuora.
“ Non cominciare con questi giri di parole,Nicola! Non li sopporto! E poi mi fai la morale proprio tu che sei un uomo e sei quindi bugiardo per definizione?” replica. Il fatto che lei abbia sposato un bugiardo DOC non vuol dire che tutti gli uomini lo siano!
“ Credevo questa fosse un’azienda,non un mercato! A quanto pare l’ex signora Valencia confonde ancora i luoghi: ieri ha scambiato il reparto dell’ospedale per il mercato del pesce ed oggi è toccato all’Ecomoda! Non sarà un inizio di Alzheimer? Si può sapere che ha da starnazzare in questo modo?” interviene Aisha. Io e mia moglie ci pariamo davanti a lei quasi per farle da scudo.
“ BRUTTA SGUALDRINA,COME DIAVOLO TI SEI PERMESSA DI FARE LA SPIA? CHE DIAVOLO TI È PASSATO PER LA TESTA QUANDO HAI DECISO DI IMPICCIARTI DI COSE CHE NON TI RIGUARDANO? CHE POSTO OCCUPI NELLA MIA FAMIGLIA? NESSUNO!” l’aggredisce Patrizia.
“ Si calmi o le si alzerà la pressione! Lo sa che la pressione alta porta l’ictus? Ha una certa età e dovrebbe stare attenta,signora! Lo dico per lei!” risponde Aisha con una calma invidiabile. Alzo gli occhi al cielo.
“ Eludi l’argomento? Prima combini casini e poi fai finta di nulla?” replica Patrizia schiumando quasi per la rabbia.
“ Io non eludo proprio un bel niente,signora. Non sono di certo io ad aver sposato un uomo che amava un’altra pur essendone perfettamente a conoscenza. Suo marito non è uno stinco di santo ed è stato scorretto con lei,ma c’è da dire che lei è un’ira di Dio ed è già tanto che quel povero diavolo abbia resistito per 30 anni prima di mandarla al diavolo! In merito al piccolo ruolo avuto da me nella debacle del suo menage, l’ho fatto solo per senso di giustizia. È stata lei a darsi la zappa sui piedi da sola. Le bugie prima o poi vengono a galla e quando succede, chissà come mai,è sempre peggio! Ora,se non c’è altro,dovrebbe lasciarci lavorare. Capisco che per una mantenuta come lei sia strano,ma c’è gente che per mantenersi ne ha bisogno! Potrei consigliarle di andare a fare shopping,che di solito è un toccasana contro le pene d’amore. Ma no…che stupida,adesso non ha più il conto del dottor Valencia a sua disposizione e quindi è in rovina,no? Altrimenti non mi spiego tanto livore da parte sua nei miei riguardi solo per aver contribuito alla fine del suo matrimonio con quel misantropo odioso…o forse è masochista?” ribatte Aisha pungente. Mia moglie si passa le mani sul viso e anch’io,come lei,vorrei essere altrove in questo preciso istante.
“ BRUTTA…” fermo a stento Patrizia dal saltare al collo di mia nuora. Ci manca solo questa! Così poi Carlos le strappa tutti i capelli!
“ Hai fatto il tuo show,quindi è tempo che imbocchi le scale e torni a casa tua,finché ne hai una! L’Ecomoda non è il palcoscenico di un teatro e non ti è consentito mettere in atto certi spettacolini! Esci di qui prima che chiami la sicurezza e ti faccia sbattere fuori,Patrizia!” la minaccio. Lancia un’ultima occhiataccia ad Aisha prima di imboccare le scale furiosa. Daniele Valencia è una fonte inesauribile di guai!
 
[Carlos]
“ Tu lo sai che adesso il portiere penserà che sei gay e che veniamo qui per dar sfogo alle nostre pulsioni?” domando a Giulio poggiando alcuni scatoloni a terra all’ingresso di questo posto. Non so neppure perché mi sono fatto costringere da mio cognato a dargli una mano. Speriamo solo che quest’attico non somigli alla casa della famiglia Addams. Conoscendo il proprietario mi aspetto di tutto!
“ Carlos,ti prego! Ti assicuro che non sono dell’umore!” replica prima di spalancare la porta. Spingiamo questi cartoni all’interno. Oddio!
“ Ma l’ha arredato tua zia questo postaccio?” domando guardando schifato l’arredo. Quel divano giallo canarino fa proprio schifo,più del resto (il ché è tutto dire)!
“ Vorrei capire perché mio padre ha affittato questo posto!” asserisce Giulio guardandosi attorno proprio come sto facendo io.
“ Spero solo che non abbia concepito la mia Ginger su quel divano orribile! Dici che lo usa come garçonnière?” replico. Giulio scuote il capo divertito. Beato lui! A me l’idea che Ginger sia stata concepita nella sagra del pacchiano fa venire l’orticaria! Spero che la mia piccola non veda mai questo posto o potrebbe decisamente finire in analisi all’idea di essere stata concepita qui!
“ Scommetto che hai fame!” afferma Giulio a seguito del brontolio del mio stomaco che non sono riuscito a mascherare. Annuisco.
“ Vedi se c’è qualcosa da sgranocchiare in giro che io vado a prendere l’ultimo scatolo rimasto in auto!” mi invita prima di uscire e lasciarmi solo qui. Spero solo di non imbattermi nella biancheria femminile di qualche amante del Vampiro!
Ho un motivo in più per pensare che il Vampiro si nutra davvero di sangue umano,visto che il frigo è deserto. Spero solo non decida di farsi un’abbuffata del mio! E pure il congelatore è decisamente vuoto. Ma questo non mangia mai?
Mi dirigo,quasi disperato,verso i vari scomparti della cucina,per poi cercare nella cassettiera del soggiorno (il soggetto in questione è così strano che non mi meraviglierei se trovassi del cibo solo nel mobiletto del bagno) e il mio stomaco grida << Alleluia >> quando mi imbatto finalmente in una scatola di latta. I biscotti non saziano,ma li adoro! Speriamo che sia piena!
Ok,il Vampiro deve farsi curare da uno bravo…nella scatola dei biscotti ci tiene delle lettere? Ma poi per chi saranno? Ad occhio e croce dovrebbero essere una quarantina. Afferro la lettera in cima alla pila presente nella scatola e la estraggo dalla busta. Vediamo un po’ chi scrive al Vampiro… Magari è un’amante segreta!
{14 febbraio 2036
Non so più neppure perché ti scrivo. Se è solo per rituale tutto questo o  perché con queste lettere mi sfogo,talvolta caricandole anche di livore,tutto quello che nutro nei tuoi riguardi,Camilla. Perché tanto era grande il mio amore per te,tanto ora lo sono l’odio,il disprezzo e il disgusto che nutro nei tuoi riguardi per avermi distrutto la vita,per aver calpestato il mio cuore e per avermi condannato all’infelicità perenne a causa del tuo egoismo.
Pensavo che sarei riuscito a ritrovare la felicità andando a letto con altre donne,sposando una donna e mettendo su famiglia…insomma realizzando accanto ad un’altra persona tutti i progetti che avevamo assieme,ma mi rendo conto che felice non lo sono nonostante abbia una moglie che mi sorride quando tutto va male e dei figli nati da quell’unione.
Se 45 anni fa mi avessero chiesto di immaginare il giorno di San Valentino del 2036,sarebbe stato più che semplice per me chiudere gli occhi e vederti preparare i pancakes a forma di cuore magari imprecando per esserti scottata un dito solo per avere qualche bacio da me. Il tutto contornato da figli e nipoti a profusione. E invece non ci sei. Sei sparita dalla mia vita esattamente 40 anni fa,in quello che credevo sarebbe stato il giorno più felice della mia esistenza e che,ad oggi, rammento per motivi decisamente opposti. Ti aspettavo all’altare,ma non c’eri e da allora è cominciato il mio inferno personale!
A volte ti penso e,forse per amor proprio o forse per vanità,non riesco ad immaginarti felice con lui. E anche su facebook (sì,lo ammetto: ogni tanto curioso sul tuo profilo) non hai mai foto con lui.
Ancora mi domando perché tu abbia scelto un uomo tanto diverso da me e come tu possa essere felice come lo eri al mio fianco con uno che è decisamente il mio opposto,ma forse era quello che cercavi. Probabilmente ti rende felice proprio perché non è un orso misantropo come me. Già,il tuo Brontolo è anche peggiorato! Magari se ci fossimo sposati 40 anni fa ad ora saremmo divorziati perché col passare del tempo ti saresti stancata del mio caratteraccio,ma almeno avrei dei figli con te e saresti stata costretta a sopportarmi ugualmente!
Talvolta mi domando cosa penseresti di queste lettere annuali se finissero per caso nelle tue mani. Forse rideresti di me e mi daresti dello stupido,e probabilmente lo sono o non sarei qui a sprecare fogli ed inchiostro per una lettera che non leggerai mai. Mi chiedo dove ho sbagliato con te,cosa ho fatto di male per meritare tutto questo e perché ti sei divertita a rovinare la nostra felicità. Perché noi eravamo felici assieme,non puoi negarlo. O forse hai sempre finto? Mi hai mai amato davvero,Camilla? Non lo saprò mai! Non avrò mai risposte a tali domande che mi avvelenano l’anima e mi impediscono di trovare pace. Spero che almeno tu sia felice.
Daniele Valencia}
“ Non dirmi che hai finito tutti i biscotti,Carlos! Ma che stai leggendo?” esclama mio cognato per poi incuriosirsi quando nota il foglio che tengo fra le mani. Sono ancora un po’ sconvolto. Il principe di ghiaccio scrive lettere al suo primo amore da 40 anni,lettere che fanno invidia a quelle del giovane Werther.
“ Non ci credo!” esclama Giulio quando mi toglie il foglio dalle mani e comincia a leggerlo. Sapessi io! Mi sono quasi commosso di fronte a tutta questa disperazione. Credevo che il Vampiro non avesse un cuore,ed invece in questa lettera c’è tutto.
“ Quante saranno?” mi domanda mio cognato fissando la scatola di latta.
“ Una quarantina. Di più e non di meno. Tuo padre ha scritto alla signora Camilla per 40 anni!” rispondo scosso. Altro che << L’amore ai tempi del colera >> o << Le pagine della nostra vita >>!
“ E l’ha portata anche qui. Me l’ha detto il portiere che è stato qui con una donna ieri e che questa donna somiglia a Babi,visto che gli ho mostrato la fotografia!” mi racconta. Forse è meglio che Ginger non sappia questa cosa! Già ha idee poco chiare su quell’uomo…se le racconto pure questo,finisce che mi va ancora di più in confusione!
 
[René]
Non faccio altro che pensarci da ieri sera. Non può essere una coincidenza. Michel Doinel. Il marito di Marcella Valencia si chiama Michel Doinel ed i due hanno cresciuto una figlia non loro,una figlia nata decisamente prima del loro matrimonio. Michel Doinel,il nome del marito della donna che andava a letto con mio fratello Paul,morto circa 30 anni fa. E la sua prima moglie,guarda caso,si chiamava Claire.
“ Ingrid,ciao,sono io!” esordisco quando mia cognata risponde al telefono.
“ René,come stai? Sai che un mesetto fa è stata qui Aisha? È fidanzata con un caro ragazzo,molto carino!” ribatte.
“ Sì,lo so. Ho ritrovato mia figlia,Ingrid,ma non ti ho chiamata per questo in realtà!” le rispondo.
“ Per Lauren? Mi dispiace. L’ho scoperto solo un mese fa e non ti ho detto nulla per non farti soffrire…” replica.
“ Non è per Lauren. Volevo parlare di Paul!” asserisco tagliando corto.
“ Mio figlio? Non capisco!” risponde.
“ Non tuo figlio,ma tuo cognato,ossia mio fratello,lo stesso da cui tuo figlio ha preso il nome!” chiarisco.
“ René,sono passati 30 anni! Dovresti lasciarlo riposare in pace!” mi fa notare.
“ Lo so,ma sai nulla di lei? Di quella donna?” le chiedo con la voce che trema.
“ È morta. Tuo fratello a febbraio e lei a dicembre dello stesso anno,2007. Anche nello stesso modo. Più romantico di Romeo e Giulietta! Me lo ricordo perché io e Claude stavamo organizzando la messa da far celebrare due mesi dopo in ricordo di Paul ad un anno dalla sua scomparsa! ” mi risponde. Bene…non saprò mai se Charlotte è nata dalla relazione fra lei e Paul o se è figlia di un altro con cui si è divertita!
“ E suo marito? Insomma lui?” le chiedo sudando freddo.
“ Non lo so. Non l’ho mai visto in vita mia!” mi risponde.
“ Il nome di lei invece era Claire,vero?” le domando.
“ Sì. Claire Lambert Doinel. Che poi Doinel,il suo cognome da sposata,lo ricordava poco la tipa o non sarebbe finita a letto con tuo fratello!” ribatte senza tante cerimonie.
Charlotte non è figlia biologica né mia né di Michel,ma è nostra figlia! Io la capisco perché se un giorno qualcuno venisse a reclamare diritti su Charlotte (cosa che non può accadere dato che i suoi genitori biologici sono morti),gli caverei gli occhi! La voce di Marcella Valencia Doinel mi raggela facendomi quasi cadere il cellulare di mano. Quella lì sarebbe capace di ammazzarmi se mi passasse per la testa di rivelarle i miei sospetti! Suo fratello già ha voglia di uccidermi!
“ René,sei ancora lì?” mi domanda mia cognata.
“ Sì. È che adesso ti devo lasciare. Fra un po’ mi parte l’aereo per Seattle! Ci sentiamo presto così ti racconto di Aisha!” la saluto prima di riagganciare. […]gli caverei gli occhi!...Sì,era molto seria ieri sera mentre lo diceva!
 
[Hermes]
“ Ma quanto ci mette?” esclamo muovendomi avanti e indietro lungo il corridoio. La mia gattina mi fissa leggermente irritata.
“ Amore,era gestante anche la signora che è entrata. Non essere egoista!” mi rimprovera dolcemente. Torno a sedere accanto a lei per posare due sonori baci sulla sua pancia.
“ Tesorini di papà,siete pronti per la foto? Non facciamo scherzi: mettetevi in una posizione che ci faccia sapere se c’è una principessa fra voi due,se siete due gnometti o due principesse! Papà è tanto tanto tanto curioso!” sussurro al ventre che contiene il frutto del nostro amore.
“ Amore,non è detto che si veda. Lo sai che la certezza ce la dà solo la strutturale!” mi ricorda la mia gattina. La bacio.
“ Ho capito,ma lasciami un po’ sognare,no?!” replico baciando ogni centimetro del suo viso. È un colpo di tosse della dottoressa Perez a farci staccare imbarazzati. Prendo per mano la mia futura moglie e mi dirigo con lei nell’ufficio.
“ Allora? Come va?” ci domanda.
“ Bene. Ma andrà meglio quando sapremo il sesso di questi piccolini!” rispondo esaltato.
“ La prossima volta gli preparo una valeriana prima di mettere piede qui,dottoressa!” si scusa mortificata la mia gattina.
“ Mi sa che stavolta per calmarlo,sia meglio assecondarlo e fare prima questa benedetta ecografia,almeno poi ci farà parlare per bene di questa situazione!” asserisce la dottoressa divertita. C’è poco da fare dell’ironia! Non è per nulla strano che io sia in fibrillazione all’idea di conoscere meglio i miei pulcini!
Seguo la mia gattina in tutti i movimenti che esegue prima di sdraiarsi sul lettino,che per me rappresenta una traguardo. Mi siedo accanto a lei prendendole la mano fra le mie e riempiendola di baci. I suoi occhi brillano e mi regala un sorriso dolcissimo che mi fa battere forte il cuore.
“ Pronti?” domanda la dottoressa prima di spruzzare il gel sul pancino del mio amore. E me lo chiede? Sono settimane che aspetto questo controllo per rivedere quei due puntini che rappresentano,assieme alla loro mamma,la sola ragione della mia esistenza!
“ Certo!” rispondiamo quasi all’unisono io e la mia Charlotte.
Quei pochi secondi in cui lo schermo è nero perché la dottoressa sta spruzzando il gel sul ventre sacro della mia principessa sembrano durare un’eternità. Magari nell’attesa potrei ripetere l’alfabeto o qualche tabellina!
Eccoli. Oddio,quanto sono cresciuti i miei tesori! Sono bellissimi! I miei gnometti adorati! È così strano prendere consapevolezza del fatto che due esserini così minuscoli mi abbiano già reso dipendente da loro.
“ Stanno benone. Sono cresciuti molto e stanno per entrare nell’ottava settimana di gestazione,quindi bisogna pensare all’amniocentesi per controllare che tutto sia nella norma!” esordisce la dottoressa. Ma quello è un cosino? Sono due maschi? Non saranno un po’ superdotati?
“ Amore,guarda: le manine,i piedini,anche la testa!” esclama la mia Charlotte emozionata con il battito dei cuoricini dei nostri bambini a fare da sottofondo. La bacio. Sì,sono troppo carini!
“ E allora? Si vede qualcosa?” domanda Charlotte alla dottoressa.
“ Quei tubicini sono i loro…? I bambini sono due maschietti? Sono superdotati?” chiedo. Insomma hanno l’arnese più lungo delle braccia!
“ No,quelli sono i cordoni ombelicali!” mi risponde la dottoressa ridacchiando. Anche la mia gattina si sta sbellicando dalle risate. Beate loro!
“ Ad un primo sguardo…sembrerebbero due femminucce,due bambine,anche se ne avremo conferma solo con la strutturale!” asserisce la dottoressa. Due principesse. Io avrò due principesse dalla mia gattina. Due bimbe da viziare,coccolare e difendere dai maniaci!
“ DUE BAMBINE! SARÒ PAPÀ DI DUE BAMBINE!” esclamo euforico abbracciando di slancio la dottoressa per poi baciare con passione la mia fidanzata. Avremo due bimbe bellissime!
“ Ti amo! Ti amo! Ti amo!” soffio sulle labbra della mia Charlotte prima di cercarle di nuovo con le mie. Infila le dita fra i miei capelli mentre approfondisce quel bacio. Sono l’uomo più felice della Terra!
 
[Barbara]
“ Quindi lei e la figlia del dottor Vega siete molto amiche!” ne desume l’infermiera,che da ciò che leggo sul cartellino si chiama Cecilia e che è qui da un quarto d’ora assieme alla sua logorrea,tanto che mi ha già fatto venire mal di testa con tutte le sue domande. A volte vorrei avere lo stesso carattere schietto di Roberta o di mio suocero per avere il coraggio di mandare a quel paese le persone senza sensi di colpa.
“ Abbastanza!” taglio corto.
“ Il dottor Vega era molto preoccupato per lei ieri. È tanto bravo!” commenta con una voce che lascia facilmente trasparire che nelle sue fantasie il padre di Aisha non è solo bravo nel suo mestiere,ma anche nella sfera intima.
“ Lo so. È un brav’uomo!” mugugno. Che qualcuno mi salvi!
“ Ma è fidanzato con quella signora che era qui ieri,la signora Doinel…” asserisce. Ho capito: questa vuole informazioni e se non gliele do non si toglie di torno! Giulio,ma dove diavolo sei?
“ No,la signora Doinel è la zia del mio fidanzato ed era qui per me,non per René. Lei è ancora molto legata al ricordo di suo marito,quindi escludo qualsiasi coinvolgimento emotivo con un altro uomo!” asserisco. Tira un sospiro di sollievo. Vuole organizzare un trenino qui?
“ Ieri ho conosciuto anche sua madre e suo padre. Si vede che sono ancora molto innamorati nonostante siano sposati da anni! Anche lui è un gran bell’uomo!” commenta. Qui hanno tutti gli ormoni a palla,maledizione?
“ Non è mio padre. È il padre del mio fidanzato oltre che un ex di mia madre,con cui la stessa sta riallacciando un storia!” chiarisco sfinita, ormai condannata alla voce di questa donna nelle orecchie.
“ Peggio che in Beautiful!” commenta gasata. E lo dice proprio a me?
Nelle nocche di qualcuno contro la porta vedo quasi la luce alla fine del tunnel di parole di questa donna. Ed un grato << avanti >> fuoriesce dalle mie labbra con eccessivo sollievo. Ma tale sensazione di liberazione sparisce appena la porta si spalanca e mi rendo conto che chi ha bussato può essere quasi peggio che Cecilia. Quando ho chiesto che qualcuno mi salvasse,non alludevo a mia suocera!
 
[Patrizia]
Non sembra molto felice di vedermi e se Giulietto dovesse beccarmi qui,potrebbe tranquillamente farmi a fettine poiché ieri è stato categorico nell’intimarmi di non avvicinarmi a questa stanza!
“ Non è orario di visite!” mi fredda questa tizia che somiglia a Wilma Flintstone.
“ Lasci stare. È mia suocera e immagino sia qui per le consuete parole di rito!” borbotta quella ragazza.
“ La moglie dell’adone che è stato con sua madre?” domanda quella gasata. Veramente ci va ancora a letto!
“ Se vuole le scriviamo un romanzo sulla nostra storia di famiglia,ma adesso,per cortesia,ci lasci sole!” sbotto urtata dal fatto che questa donna infili il dito nella piaga con la storia di Daniele e Camilla. La tipa mi guarda altezzosa prima di uscire.
“ Le devo un favore. Ancora un minuto e mi sarebbe esplosa la testa!” esclama la ragazzina. Sorrido.
“ Anita,la mia domestica,è servita ad allenarmi a questo tipo di persone. Come ti senti?” replico.
“ Me lo domandano in molti. Tutti quelli che passano di qui,compreso suo marito. Solo Giulio me l’avrà chiesto 200 volte in meno di 24 ore!” risponde. Le ha contate?
“ Barbara…” mi interrompe.
“ Senta,le parole di rito non mi servono. Ne ho ascoltate così tante da ieri sera che potrei scrivere uno di quei libricini che contengono frasi per ogni occasione da allegare i fiori. Mi sento una merda,ok? E se invece è qui per dirmi che dovrei lasciare Giulio perché non sono stata neppure capace di dargli un figlio,come invece è riuscita a fare lei con suo marito grazie ai suoi 6 semestri di finanza alla San Marino,o che dovrei lasciarlo libero perché il fato ha deciso che non ero all’altezza di generare un Valencia,se lo risparmi,ok? Non sono nelle condizioni di tollerare né le sue offese né i suoi finti dispiaceri,quindi grazie per avermi liberato dalla logorroica e arrivederci!” esplode.
“ Giulietto non mi ha permesso di consolarlo!” le riferisco.
“ Non ha mai voluto un nipote,meno che mai quello che aspettavo,per paura di sentirsi vecchia,quindi ammetterà che non è facile credere che sia addolorata per la nostra perdita! E i sentimenti finti in questo momento ci servono meno che mai! E la prego di non fare paragoni con suo marito: nonostante mi abbia sempre snobbata,ieri era sincero ed è raro vederlo piangere!” mi fredda.
“ E invece a me dispiace davvero molto. So che ti senti inutile,vuota,incapace perché credi che sia colpa tua,che questo aborto avresti potuto prevenirlo magari accorgendoti di qualche sintomo,che pensi di non essere all’altezza di Giulio per non essere riuscita a dargli quel figlio che tanto voleva!” obietto. I suoi occhi sono lucidi.
“ Sì,è come mi sento. Avrebbe dovuto fare la psicologa,dato che è riuscita ad indovinare perfettamente il mio stato d’animo!” replica mentre una lacrima le solca la guancia.
“ Io mi sono sentita proprio come te 22 anni fa. Non sono parole di rito quelle che sono venuta a propinarti. So quanto fanno male quando il mondo ti crolla addosso!” le rivelo.
“ 22 anni fa? Giulio non me l’ha mai detto!” farfuglia sorpresa.
“ Lo sa solo Marcella. Era l’8 dicembre del 2014. Me lo ricordo perché stavo addobbando l’albero di Natale. Daniele era a Singapore per un affare. Era partito da un paio di settimane e sarebbe tornato il 24. L’ultimo ricordo che ho è di me che salgo sulla scala per posizionare il puntale,il mio piede che non trova appoggio e la mia caduta nel vuoto. Mi sono risvegliata su una barella con Marcella accanto in lacrime. La mia cameriera dell’epoca mi aveva ritrovata a terra svenuta con il cavallo dei miei pantaloni della tuta macchiati di sangue. Ero incinta di 8 settimane e non lo sapevo. Proprio come non sapevo di volere un terzo figlio. Me ne sono accorta quando il dottore,dopo il raschiamento,mi ha detto che quella gravidanza era extrauterina tubarica,che avevano dovuto asportarmi la tuba dove si era instaurato l’ovulo che l’altra era praticamente inutilizzabile. Diagnosi breve sterilità. Mi è crollato il mondo addosso ed ho deciso di non dire nulla a Daniele. Non volevo perderlo. Aveva sposato una buona a nulla,una che la sola cosa che era stata in grado di fare era dargli figli ed ora non poteva dargli più neanche quelli. Il peggio è che quando Daniele è tornato mi ha chiesto come regalo di Natale un figlio. Ti rendi conto dell’ironia? Voleva un figlio proprio quando non potevo più dargliene! Mi sono rifiutata adducendo come scusa il non voler ricominciare tutto dall'inizio con pappette e pannolini correndo di nuovo il rischio di perdere la mia forma fisica in via definitiva e abbiamo cominciato a litigare. Il nostro 2015 è cominciato litigando,anche se poi a metà gennaio le cose si sono appianate da sole e mi sono resa conto che magari quel figlio,che io anelavo sul serio,per Daniele era solo un capriccio. Gli uomini sono capricciosi,si sa!” le racconto trattenendo a stento le lacrime,cosa che lei non riesce proprio a fare.
“ Mi dispiace!” singhiozza.  
“ Credevo di riuscire a spazzar via il fantasma di tua madre dalla sua testa donandogli tutto ciò che desiderava quando lo desiderava,speravo di riuscirci con la prima gravidanza,quella di Giulio,dandogli quel maschio che tanto desiderava e invece non ce l’ho fatta. Tua madre aveva avuto te due anni prima del mio aborto e con quella sterilità mi sono sentita di nuovo un gradino sotto di lei,come se lei arrivasse sempre alla meta prima di me,come se nell’immaginario di Daniele lei fosse sempre perfetta,forse perché lui in questi anni non ha smesso mai di sognarla, di nominarla durante la notte ed ho cominciato a rendermi conto che magari l’ha sempre rimpianta,che si è sempre domandato come sarebbe andata se lei si fosse presentata quel giorno e l’avesse sposato!” le racconto.
“ Avrebbe dovuto dirglielo. Avrebbe dovuto fargli capire che non dipendeva dal suo volere l’arrivo di quel terzo figlio!” mi suggerisce.
“ Mi avrebbe ritenuta un’incapace e questo avrebbe finito per accrescere ancora di più il suo rimpianto per non essere riuscito ad avere accanto tua madre,in grado di fare figli come e quando voleva. Mi ha lasciata per tornare con lei e se avesse letto quella lettera di tua madre,forse non mi avrebbe neppure sposata!” rispondo sfiduciata.
“ Che c’era scritto in quella lettera?” mi domanda in lacrime.
“ Non lo so. Non l’ho letta!” le rispondo. Suo padre mi aveva detto che era una lettera d’amore e l’ho bruciata direttamente!
“ Se fossi rimasta a Zurigo forse il suo matrimonio non si sarebbe sfasciato. Suo marito aveva ragione quando diceva che ho portato solo guai!” singhiozza.
“ Non è così per Giulio. Lui ti ama. Non ha mai guardato nessun’altra come guarda te. E soprattutto suo padre non mi ha mai guardata come mio figlio guarda te! Tu,per fortuna,puoi ancora dargli figli e sono sicura che il tuo rapporto con Giulietto non finirà come il mio con suo padre! Lo so che adesso ti senti inutile,ma non è colpa tua!” la conforto. Singulta.
“ Ti chiedo solo di non raccontare a nessuno tutto quello che ti ho appena narrato. Daniele non dovrà mai sapere che gli ho nascosto anche questa cosa. Già mi odia perché ho invitato tua madre al nostro matrimonio,se scoprisse che gli ho impedito di piangere suo figlio,finirebbe per incazzarsi ancora di più!” asserisco. Annuisce.
“ Ora ti lascio riposare,che di sicuro fra un po’ verrà a prenderti Giulietto. Cerca di riprenderti!” la saluto prima di andar via chiudendo la porta dietro le mie spalle.  
 
[Daniele]   
Sbatto leggermente le palpebre e ci metto un po’ a far mente locale realizzando di essere nella camera di Cami a Zurigo. Devo essermi addormentato mentre preparava le valigie. Meglio così! Almeno ho le energie che mi servono per questa sera e per questa notte. Ho bisogno di dimostrarle in ogni modo possibile quanto la amo e quanto sono felice di stare con lei!
Mi volto di lato e la trovo accanto a me. È addormentata profondamente e le scosto una ciocca di capelli dal viso. Mi stiracchio tendendo poco delicatamente il braccio verso destra e combinando in tal maniera un disastro. Il quadernetto a pois che ho urtato sbadatamente finisce a terra. E poi era pacchiano l’arredo del mio bilocale…questo quaderno neppure scherza! Gliel’ha regalato Bea,per caso?
Lo raccolgo e da esso spunta la parte superiore di una foto,un’immagine che riconosco bene. È la foto che non riuscivo a trovare in quel cartone sepolto nella cantina della mia casa al lago. Noi due abbracciati ed io che le accarezzo il ventre tondo dove viveva mia figlia. La nostra ultima foto prima di…
Lo so che non dovrei,ma la curiosità di sapere cosa contiene il quaderno dalla copertina orrenda vince sulla mia discrezione.
         {9 settembre 2036
Stupida. Sono solo una stupida. E il mio matrimonio già scricchiolante,anche per colpa sua,ha appena ricevuto il colpo di grazia. Ho appena finito di litigare ennesimamente con Guido perché l’ho chiamato Daniele mentre mi toccava. Non posso definire quell’atto << fare l’amore >>,non dopo Daniele. Lui è l’unico uomo con cui ho fatto l’amore perché è l’unico uomo che io abbia mai amato e non posso equiparare l’idillio vissuto con lui 40 anni fa con ciò che tollero per un mero obbligo coniugale. Le altre volte sono sempre riuscita a trattenermi dal far comprendere a Guido che,per obliare la repulsione che nutro,penso a Daniele durante quello che ho sempre considerato solo un dovere coniugale,ma stavolta non ce l’ho fatta perché da quando ho ricevuto la sua telefonata non ho fatto che pensare a lui. Lo so che sembra strano,ma appena ho sentito la sua voce al telefono,il mio cuore si è fermato. E la verità è che sono una cretina. Un’idiota che ancora sente le gambe tremare quando ascolta la sua voce,mentre lui voleva solo chiedermi di far allontanare mia figlia da suo figlio,forse per compiacere la sua cara mogliettina o forse perché non vuole più vedermi. E come dargli torto dopo il male che gli ho fatto?
Che mi aspettavo? Che mi amasse ancora? Che pensasse ancora a me dopo tutto questo tempo? Lui mi ha scordata prima ancora di sposarsi dato che non ha mai risposto alla mia lettera,quella in cui gli dicevo di amarlo ancora nonostante tutto. Invece a me fa ancora l’effetto di sempre sentire la sua voce o anche il suo nome estrapolato da una conversazione. Sono tanto masochista da trascorrere le ore in soffitta a piangere mentre estraggo dal mio scatolone i suoi regali  di 7 anni di fidanzamento,da passare delle ore a fissare le sue foto sulla sua pagina personale di facebook come una specie di pazza maniaca,nonostante questo implichi il vederlo con lei. I suoi stupendi occhi non brillano più, proprio come i miei.[…]}
 
Le accarezzo il viso con delicatezza sperando non si svegli. Non ora che sono dilaniato dal dolore e sul punto di piangere. Non voglio che mi veda in questo stato. Le farebbe solo altro male gratuito e questo piccolo estratto è già la testimonianza di un dolore che le ha lacerato l’anima per 40 anni. Adesso però ci sono io con te,amore mio!
Vado avanti in cerca di qualcosa di più recente. Qualcosa che non mi faccia male. Non devo piangere anche se ho appena scoperto che non ero il solo stalker ossessionato dal suo profilo facebook,ma che pure lei faceva lo stesso con me e che non sono il solo a conservare ancora i suoi regali,anche se relegati nella mia casa al lago! 
                                                                                                                                                                                                                           {13 ottobre 2036
Mi ha baciata. L’ha fatto per punirmi,ma il mio cuore ha ragionato per suo conto cominciando a correre come un pazzo,proprio come ieri sera quando l’ho rivisto per la prima volta dopo 26 anni. Daniele è ancora più bello che nelle foto!
Le gambe hanno cominciato a tremare,le farfalle ad attanagliarmi lo stomaco ed ho capito che dovevo scappare. Se fossi rimasta se ne sarebbe accorto. Si sarebbe reso conto dei miei sentimenti per lui e sarei divenuta la sua barzelletta dato che solo un quarto d’ora prima è stato tutto una svenevolezza con la moglie. Non riesco a non distogliere lo sguardo mentre l’abbraccia o le prende la mano perché mi fa male, male davvero non come i tradimenti di Guido! La odio,anche se l’unica persona che detesto davvero è me stessa. Se non fossi stata tanto stupida avrei potuto esserci io al suo fianco senza dovermi accontentare dei ricordi o di questo ultimo bacio,di cui sento ancora il sapore,per vivere. Avrei potuto donargli tutto il mio amore,ma adesso a lui non interessa più. Io non gli interesso più! Io invece sono ancora pazza di lui, del suo profumo,del suo sapore,del suo sarcasmo.
Mi ha rinfacciato di avergli rovinato la vita! Magari mi odia! E se non mi ha odiato in questi 40 anni,avrà cominciato a farlo da questa sera. L’ho offeso tante volte idolatrando (almeno ai suoi occhi) Guido,lo stesso che mi tradisce da anni! L’ho fatto apparire come il padre ed il marito perfetto,mentre non è mai stato né l’uno né l’altro!
Ma per fortuna ho sempre con me una parte di lui,la mia piccola Roberta. Almeno è rimasto qualcosa del periodo più bello della mia vita. Una minuscola parte di me vorrebbe tanto dirglielo. Sarebbe fiero di quella figlia che gli somiglia tanto![…]}
 
Piccola mia,come hai potuto credere davvero che ti odiassi e perché non sei stata sincera con me? Avrei aperto gli occhi prima e avrei iniziato a sanare quel giorno le tue ferite,amore mio! Come abbiamo potuto farci rovinare da quei due al punto da diventare incapaci di comprendere l’una i sentimenti dell’altro? Mi hai sempre conosciuto meglio di qualsiasi altra persona al mondo,persino di me stesso,e sei arrivata a pensare che ti avessi dimenticata! Va a finire che dovrò ringraziare Armando e sua moglie per aver messo in allarme Trimalcione portandolo a fare quella scenata cacofonica la sera della cena a casa mia o non mi sarei mai accorto del suo amore immutato nei miei confronti e di avere la felicità a portata di mano!
Il giorno dopo quel bacio sono stato ancora più cretino,più cieco,più stupido usando la pantomima assurda delle scuse solo per rivederla invece di affrontare di petto i miei sentimenti. Quando sono andato da Armando per scusarmi con lei avrei potuto essere onesto con me stesso e con lei anziché continuare ad umiliarla. Dev’essersi sentita uno schifo la mia povera Camilla!
È scappata via per non diventare la mia barzelletta e invece se solo fosse rimasta avremmo potuto chiarire allora senza perdere altre due settimane di tempo,trascorrere momenti felici assieme e non avremmo sofferto ancora per sciocchezze! Povero amore mio!
Ringrazierò sempre la vita per avermi fatto aprire gli occhi in tempo. Se fosse partita il giorno dopo il matrimonio di suo nipote,avrei perso l’ultima occasione di essere felice! Perché la mia felicità è lei,lo è sempre stata.
{26 ottobre 2036
Abbiamo fatto l’amore. Ancora non ci posso credere! Nonostante sia stata stretta fra le sue braccia fino a mezz’ora fa,mi sembra ancora tutto un sogno,un sogno che mi ha lasciato il suo odore addosso. Devo per forza lavarmi?
Non so che ne sarà di noi,ma so che per lui non è stata solo una scappatella. In un certo senso è come avessimo cominciato a fare l’amore prima ancora di baciarci,come se avessimo iniziato quando abbiamo messo a nudo i nostri cuori reciprocamente o forse quando mi ha coinvolta nel suo progetto di domandare scusa a Carlos e abbiamo invece scoperto il test di gravidanza nella borsa di Aisha restando entrambi sconvolti. Avrei tanto voluto dirgli: “ Amore mio,non ti preoccupare! Adesso ci sono io con te!”. E invece mi sono limitata a stringerlo sperando potesse trarre beneficio dalla mia presenza!
Ieri,quando si è addormentato tenendomi fra le braccia,sono rimasta inerme senza trovare il coraggio di svegliarlo e mandarlo a casa da lei perché volevo un ultimo ricordo di dolcezza con lui,trascorrere la mia ultima notte fra le sue braccia,per poterla custodire nella mia memoria e invece forse c’è ancora una speranza per noi![…]}
 
Poso quel diario nel punto esatto in cui si trovava prima che lo facessi cadere e mi alzo dal letto per osservare la mia immagine riflessa nello specchio sopra la cassettiera.
“ Daniele,dovrai pensare a quelle parole ogni volta che Trimalcione o Patrizia cercheranno di intralciarvi e considerare che quella sofferenza tornerà se non impedirai loro di separarvi!” intimo a me stesso a bassa voce asciugandomi una stilla solitaria sfuggita al mio controllo. Penso ad una sorpresa da organizzare alla mia Camilla una volta a Bogotà. Sarà felice! Spero che non m’inzuppi la giacca di lacrime quel giorno!
La raggiungo sul suo letto prima di riempirle il viso di baci per svegliarla. Andrà tutto bene,amore mio. Trascorreremo ancora tantissime notti abbracciati e non ti abbandonerò mai più perché 40 anni di sofferenze sono stati abbastanza per entrambi,tesoro mio! Ti amo da morire!
“ Amore,allora sei sveglio! Mi è mancato tanto svegliarmi con tuoi baci,ma da oggi potrò svegliarmi sempre così,vero?” esclama la mia Camilla stiracchiandosi e regalandomi un sorriso stupendo. Le rubo un bacio.
“ Sì,amore mio! Mi piace svegliarti con le coccole,lo sai!” la rassicuro perdendomi nei suoi occhioni. Sorride.
“ Le valigie sono pronte. Ti ho visto addormentato e volevo solo guardarti,ma poi mi sono assopita!” mi racconta. Sorrido attirandola a me.
“ Va tutto bene,amore?  Hai gli occhi lucidi. Hai fatto un brutto sogno,Dan?” mi chiede mentre la avvolgo fra le mie braccia stritolandola quasi. No,ma da qualche giorno mi sono risvegliato da un incubo.
“ No,da quando sei tornata nella mia vita non faccio più brutti sogni,amore!” le rispondo sbaciucchiandole la guancia destra. Ridacchia.
“ Amore,lo so che sei preoccupato per la cena,ma Clizia ti adorerà!” mi rassicura. Lo spero!
“ Credi sia già arrivato qualcuno degli ospiti?” le chiedo.
“ Non credo o Guido sarebbe venuto a chiamarci e ci saremmo svegliati con le sue grida. Spero solo non mi metta ancora di più i bastoni fra le ruote!” risponde preoccupata. La stringo più forte respirando a pieno il profumo del suo shampoo.
“ Anche se dovesse mettersi di traverso,non sei più sola,amore mio. Adesso ci sono io con te! Ci sarò sempre io al tuo fianco!” la rassicuro ottenendo di risposta un bacio colmo d’amore. Devo ancora abituarmi all’idea del mio stomaco come una discoteca per farfalle,giacché le stesse ultimamente sembrano aver preso residenza qui.
“ Ti amo. Ti ho sempre amata,Cami!” le rivelo seguitando a stringerla e ad accarezzarla. Lambisce il mio viso con le mani.
“ Anch’io,Dan. Ti amo da morire!” replica prima le mie labbra ritornino sulle sue.
“ Dici che potrò tenerti la mano a tavola o nostra figlia ci spedirà a quel paese?” le domando baciandole la punta del naso. Ride.
“ Sì,che puoi. Mi sentirei molto offesa se mi snobbassi o potrei supporre un tuo interesse per la mia domestica e farti a fette perché tu sei mio, solo mio,amore mio!” risponde. Le mordo piano il labbro inferiore strappandole un gemito.
“ Gelosona che non sei altro,lo capirai mai che a me interessa una sola donna? È sempre stato così. Solo che non potevo averla ed ho fatto solo casini!” la rassicuro sfiorandole le guance.
“ Casini a cui porremo rimedio. Insieme possiamo superare tutto!” mi rincuora. La bacio di nuovo. Forse non ne ha piena consapevolezza,ma è importante per me averla accanto!
Si accorge del suo diario un po’ eccentrico sul comodino e si allunga su di me per afferrarlo. Stava quasi per scordarlo qui la mia sbadatina!
“ Stavo per dimenticarlo qui. Poi lo metto in borsa!” asserisce poggiandolo ai nostri piedi prima di tornare fra le mie braccia.
Mi bacia il mento ricoperto da un sottile strato di barba prima di ritornare con le labbra sulle mie. Affondo le dita nei suoi fianchi per poi trascinarla sopra di me. Ridacchia sulle mie labbra quando sente che effetto mi fa la sua vicinanza.
“ Amore,credo sia meglio calmarci un attimo. Fra un po’ arriveranno nostra figlia,suo marito,nostra nipote ed altre persone che non conosco. Non voglio pensino di me che sono un pervertito!” sussurro cercando di non perdere la testa. Poggia la fronte sulla mia con gli occhi chiusi ed un leggero sorriso sul volto. Poso un ultimo casto bacio sulle sue labbra prima di stendermi di schiena. Si avviluppa a me poggiando la testa sul mio torace come quando avevamo 20 anni. Le passo un braccio attorno alle spalle,sfiorando con delicatezza la sua nuca con i polpastrelli.
“ Il tuo cuore sembra rincorrere il mio!” mugugna lasciando scorrere le dita sul mio pettorale destro. Sorrido intrecciando le dita con le sue. Era da una vita che non avevo il batticuore! Lei mi ha fatto rinascere e la coltre di ghiaccio,che fino a qualche settimana fa rivestiva l’organo che rappresenta la vita,si è sciolta grazie ai suoi sorrisi.
“ Cerca di afferrare la sua perfetta metà. Perché sei tu la mia metà!” replico. Mi sorride con gli occhi lucidi prima di far combaciare le nostre labbra. Le sue braccia si chiudono attorno al mio collo mentre poggio le mani sui suoi fianchi.
“ Stanotte mi devi un massaggio,amore mio!” le rammento assaporando la pelle del suo collo.
“ Sì,ma non ora. Dan,ricordati che abbiamo una cena,durante la quale dovrai conquistare i nostri consuoceri!” ansima cercando di contenersi.
“ Sicura di volere che mi lanci alla conquista?” la punzecchio. Ricevo di risposta un delicato morso sul collo mi strappa un gemito sommesso.
“ Non in quel senso. Ricordati che sei mio!” risponde prima di donarmi una bacio appassionato. Non potrei mai scordarlo!
“ Potresti perlomeno contenerti in casa mia,no?” esclama la voce di quello che ci fa sobbalzare. Non che me ne freghi poi molto! Camilla è mia. Lo è sempre stata e se adesso è un marito cornuto,la colpa è la sua. Se non si fosse messo di mezzo,a quest’ora io e Cami saremmo felicemente sposati da 40 anni. In tutto questo,questa specie di cretino l’ha anche resa infelice!
“ Ci stavamo solo baciando dietro una porta ben chiusa,Guido. Dopo tutto quello che hai combinato negli anni non mi pare proprio il caso di mettersi a fare il puritano! Inoltre ti sei rotto anche la manina? Per questo non hai bussato?” replica Camilla.
“ Sono arrivati i suoceri di Roberta. Volevi che te li portassi qui per mostrar loro come sei viziosa?” ribatte quello. Camilla mi trattiene a stento dall’alzarmi dal letto per prenderlo a cazzotti.
“ Viziosa? Perché bacio il mio uomo in camera mia e dietro una porta chiusa? Inizia a scendere che con quella gamba ci metti 20 anni. Io e Dan arriviamo!” asserisce Cami prima di vederlo uscire. Spero che soffochi con qualche pietanza…almeno non farà lo stronzo tutta la sera!  
“ Cominciamo proprio bene!” mugugno sfiduciato dal clima già pesante che si respira in questa casa.
“ Ignoralo. Basterà far finta che non esista e che i suoi commenti siano provenienti dalla radio o dalla televisione!” mi suggerisce Camilla. Per ignorarlo mi ci vorrebbero dei tappi da processione!
 
[Guido]
“ Arrivano!” comunico ai consuoceri di mia moglie con annessi rispettivi compagni. Questa più che famiglia allargata,sta diventando una specie di tribù indiana!
“ Joseph ha detto che lui è un bell’uomo e che è in procinto di divorziare dalla moglie perché ancora innamorato di Camilla,vero amore mio?” domanda Melania non troppo a bassa voce al padre di Joseph. Il tatto di questa donna è commovente!
“ Sì. E ti pregherei di non fare domande imbarazzanti,tesoro. Questo signore è uno molto distinto,raffinato,e non mi pare il caso di dargli una pessima impressione!” risponde lui.
“ Tua moglie che ci fa fare figuracce? No,quando mai!” interviene con evidente sarcasmo l’ex moglie di lui e madre di Joseph beccandosi un’occhiataccia dall’ex marito. Almeno io e mia moglie non saremo i soli ad avere pessimi rapporti durante questa cena!
“ Chissà se lui verrà a vivere qui!” commenta la moglie di Elbert.
“ Questa casa resterà a me,a dire il vero. Sarà mia moglie a trasferirsi in Colombia in via definitiva. In fondo l’adultero non sono di certo io!” rispondo a denti stretti. E sì,ora gli lascio pure la casa al nobile decaduto!
“ Guido,al posto di blaterare sciocchezze e di giocare alla povera vittima,avresti potuto perlomeno farli accomodare,no?!” esclama mia moglie con una nota di rimprovero mentre scende gli ultimi gradini della scalinata mano nella mano con quello. Che cazzo di bisogno ha di mostrare a tutti che ci va a letto?
“ Sono appena arrivato,Camilla!” rispondo sulla difensiva squadrando in malo modo le loro mani strette.
“ Prima di salire ad avvisare me e Daniele del loro arrivo. Di solito le persone educate fanno così. Soprattutto perché i poverini saranno stati all’impiedi più di un quarto d’ora considerato quanto ci metti a salire e scendere le scale con la gamba in quello stato!” obietta. Sbuffo. Sempre una morale da fare!  E poi lo sa che detesto quando si comporta da mammina con me!
“ Camilla,la trovo in splendida forma! Sembra quasi ringiovanita rispetto a quando è partita! Ha gli occhi che le brillano! Bogotà le ha fatto decisamente bene!” squittisce Melania. I due ridacchiano. Lo so io cosa le ha fatto bene!
“ Sì. Mi ha fatto molto molto bene!” taglia corto mia moglie.
“ Amore mio,loro sono: Agnes,la madre di Joseph; Abel,il suo compagno; Elbert,il padre di nostro genero; e Melania,sua moglie. Signori,lui è Daniele Valencia…” Melania interrompe mia moglie nella sua presentazione.
“ Il padre di Roberta. Joseph non fa che parlare di lei!” strepita quella come se stesse stringendo la mano ad un premio Nobel.
“ Veramente volevo presentarlo come il mio compagno,ma va bene lo stesso!” sibila mia moglie urtata dall’esuberanza di questa donna.
“ Spero ne abbia parlato bene. Lieto di conoscervi!” risponde cordiale Gomez Addams cercando di riprendersi la mano prima che Melania gliela stacchi con una stretta fin troppo vigorosa.
“ Beh…accomodiamoci!” li invita Camilla. I quattro si dirigono verso il salone seguiti da me. Loro due sono dietro di me in questa processione verso il soggiorno.
“ Amore mio,questa nostra figlia me la paga: avrebbe dovuto avvisarmi del fatto che questa Melania è una specie di ibrido fra Patrizia e Bea. Nel giro di 5 minuti mi è quasi partito il timpano e per poco non ci perdevo pure la mano!” sento sussurrare da quel tipo a mia moglie sortendo una sua risatina divertita.
“ È scotto che si paga ad avere un certo fascino,Valencia! Hai fatto colpo su un’altra oca!” risponde mia moglie a bassa voce. Si sente lo schiocco di un bacio abbastanza prolisso anche se non so chi dei due l’abbia dato all’altro.
“ Ancora gelosona,amore mio? Io amo te,solo te!” le bisbiglia quello. Alzo gli occhi al cielo. Spero che questa cena termini in fretta!
 
[Giulio]
Barbara è strana da quando siamo usciti dall’ospedale. Avrà detto tutto sommato 10 parole in tutto da quando l’hanno dimessa. Sembra quasi triste e vorrei solo che si aprisse con me. Dobbiamo superare assieme questo dolore!
“ Amore,c’è qualcosa che non va? È successo qualcosa?” le chiedo cercando di restare concentrato sulla strada. In realtà non so se raccontarle del romanzo epistolare che io e Carlos abbiamo trovato in quella scatola di latta.
“ Promettimi che non ne parlerai mai con tuo padre né con altri!” mi intima scossa. Accosto nel primo posto disponibile per sostare.
“ Amore,che sta succedendo? Che c’entra mio padre?” le domando sconvolto. Magari quella di ieri era una falsa e stamani l’ha telefonata per ordinarle di lasciarmi! Eppure al telefono mi è sembrato sincero!
“ Mi giuri che non lo dirai a nessuno?” mi chiede. Annuisco.
“ È passata tua madre a trovarmi. Mi ha salvata da un’infermiera logorroica e affamata di gossip!” mi spiega. Giuro che questa me la paga!
“ ERO STATO CHIARO IERI SERA,MALEDIZIONE! CHE CAVOLO TI HA DETTO PER RIDURTI COSÌ? Amore,non devi darle retta! Non mi lasciare solo perché lo vuole lei! Lo fa solo perché odia tua madre per via dell’amore che mio padre continua a nutrire per lei!” replico preoccupato cercando di evitare che mia madre distrugga la mia vita con le sue visite inopportune.
“ Ho scoperto come mai i tuoi litigavano prima che tuo padre tradisse tua madre con la mamma di Aisha!” asserisce calma. Deglutisco a vuoto un paio di volte cercando di metabolizzare quelle parole.
“ Cosa ha a che fare questo con noi due? Non capisco!” farfuglio.
“ Anche tua madre ha perso un bambino 22 anni fa. Lei da allora è sterile e tuo padre voleva il terzo figlio. Litigavano per questo. Lui non sa dell’aborto e neanche della sterilità,lo sa solo tua zia Marcella. Tua madre non vuole che tuo padre lo sappia!” mi racconta. Mi passo la mano fra i capelli. Ci mancava solo un altro segreto nella mia famiglia! Ma perché non ho una famiglia come tutte le altre?
“ L’ha perso perché ha abortito di sua spontanea volontà o per un incidente?” le domando ancora scosso.
“ Diciamo che una caduta dalla scala ha permesso di scoprire la gravidanza extrauterina. Lei ci sta ancora molto male! “ mi risponde. Papà se lo scopre la ammazza ed ha ragione: un uomo ha tutto il diritto di piangere il proprio figlio,maledizione!
“ Mio padre la uccide davvero,se lo scopre!” farfuglio. Si stringe a me.
“ E tu perché sembri taciturno?” mi domanda.
“ Mio padre ha un bilocale tutto suo. È arredato di merda. L’ho scoperto per caso ed sono venuto a conoscenza del fatto che ieri c’è stato con tua madre. Poi,sempre per caso,ho trovato una scatola di latta con 41 lettere. Mio padre ha scritto a tua madre per tutti questi anni. Erano lettere struggenti,da quel poco che ho letto!” le rivelo. Deglutisce a vuoto palesemente sconvolta da questa storia.
“ Perché sei andato in quel bilocale? Ci sei andato da solo?” mi domanda timidamente. Accolgo il suo viso fra le mani e la bacio. Ma che si è messa in testa? Possibile che non si renda conto che è da quando l’ho vista per la prima volta che per me esiste solo lei?
“ Con Carlos. Se ho trovato le ultime lettere di Jacopo Ortis ed ho vissuto il momento più imbarazzante della mia vita,la colpa è sua e del fatto che ha sempre fame quel benedetto ragazzo! Ho fatto un po’ di pulizie in casa nostra ed ho portato lì cose che a noi,almeno per ora,non servono!” le spiego. Si stringe a me poggiando la fronte sulla mia spalla.
“ A proposito di Carlos,lui e Aisha c’hanno invitati a cena da loro stasera. Che facciamo,amore mio? Se non ti va perché non te la senti, possiamo rifiutare!” asserisco. Mi accarezza i capelli.
“ Mi va. È tua sorella ed hai bisogno di recuperare il rapporto con lei. E poi quei due sono da sitcom e si rivelano sempre un toccasana contro la tristezza!” mi risponde. Ha ragione!
 
[Aisha]
“ Adoro le zucchine impanate!” esclamo contenta per l’idea del mio amore di preparare per me uno dei miei cibi preferiti. È stato davvero geniale da parte sua pensare ad un picnic nel parco del nostro primo bacio!
“ Lo vedo,amore mio. Però calmati un attimo o poi gamberetto ti farà star male di nuovo!” risponde giocando con i miei capelli. Mi piace da impazzire essere fra le sue braccia con la schiena sul suo petto.
“ Adesso me lo dici dove siete stati tu e Giulio? Devo ingelosirmi,per caso?” chiedo con un pizzico d’ironia.
“ Giulio mi ha portato in una casa!” mi risponde. Che casa? Una casa con delle donne?
“ Che casa? Di chi era questa casa e che ci siete andati a fare?” domando allarmata.
“ Il problema non è cosa siamo andati a fare lì io e tuo fratello,ma come viene adoperata quella casa dal proprietario,ossia dal Vampiro!” mi risponde enigmatico.
“ Siete andati a casa del Vampiro? E a far che?” chiedo curiosa.
“ Non nella sua casa ufficiale. Il Vampiro possiede un pied-à-terre arredato di merda. Ti dico solo che c’è un divano giallo canarino orribile. Insomma pare che lui abbia portato lì ieri mattina la signora Camilla e di sicuro non per scambiarsi confidenze con lei!” mi racconta. Sai che novità! In un appartamento o in un albergo ad ore non è che la sostanza cambi molto!
“ Dici che le sue donne le ha portate tutte lì e che posso essere stata concepita in quel postaccio?” gli domando sconvolta pensando che magari lì ha portato anche mia madre. Mi viene la nausea solo al pensiero!  
“ Amore,magari non è così. Insomma sarebbe da depravati usare quel posto come garçonnière e nel medesimo luogo scrivere lettere struggenti alla propria ex che non si è mai dimenticata!” risponde. Lo guardo basita.
“ In una scatola di latta presente in quell’appartamento,dove pensavo ci fossero dei biscotti,c’erano invece una quarantina di lettere scritte dal Vampiro ed indirizzate alla signora Camilla. Lettere con cadenza annuale,amore. In pratica le ha scritto tutti gli anni il 14 febbraio,la data in cui si dovevano sposare e lei è scappata dall’altare!” mi racconta. E così quello lì ha un lato romantico!
“ Hai letto quelle lettere?” gli domando scossa.
“ Una sola. Quella di quest’anno. Daniele Valencia è uno che con le parole ci sa fare,non c’è che dire. Forse sono i discorsi a braccio che gli riescono uno schifo,dato che quando ti ha rivelato di essere stato con tua madre è stato una specie di bulldozer!” mi risponde. Il problema è che io non sono figlia del suo grande amore,quindi per lui conto poco. Proprio come contano poco nella sua vita Giulio e Susanna. Per lui esiste solo Roberta perché figlia della signora Camilla.
“ Forse non avrei dovuto raccontarti di queste lettere. Scusa,amore!” esclama abbracciandomi poggiando le mani sul mio ventre.
“ Non sono arrabbiata,amore! È solo che quel tipo è indecifrabile. Come fa ad essere così poliedrico?” replico.
“ Amore,io non so se provi affetto per te o siano solo sensi di colpa quelli che nutre nei tuoi riguardi,ma so per certo che per la signora Camilla ha sofferto sul serio. Nella lettera che ho letto c’era il suo cuore,anche se non pensavo ne possedesse uno fino a stamattina!” asserisce. Beh ora può essere soddisfatto,giacché è riuscito a riprendersela!
 
[Junior]
Mi sento ancora come se fossi uscito da una lavatrice dopo la centrifuga. Roberta è figlia di Daniele Valencia,lo stesso che sta mandando a puttane il matrimonio dei miei genitori! Che poi fosse perlomeno simpatico!
“ Ma Roby?” chiede quello. Sta facendo traballare tutto il sofà dove siamo seduti in tal’ordine Brigitte,io,mia madre e lui. Mio padre,il padre di Joseph e sua moglie hanno optato per il divano alla nostra destra,mentre la madre di Joseph e il suo compagno sono seduti di fronte a noi.
“ Dan,lo sai: la nostra Roberta ha tutti i pregi di questo mondo,ma la puntualità non è fra questi! Devi calmarti,ok? Clizia non è un cerbero e ti adorerà,tesoro!” gli risponde mia madre poggiando la mano sul suo ginocchio. Quello ricambia tale effusione.
“ La puntualità nostra figlia di sicuro l’ha ereditata da Bea,amore mio!” risponde quello iniziando a tracciare col pollice dei cerchi immaginari sul ginocchio di mia madre.
“ Chi è Bea?” gli domanda Melania,la moglie del padre di Joseph.
“ Mia sorella. E per fortuna lei e Roby hanno decisamente poco in comune o avrei dovuto risarcire Joseph di vari traumi!” le risponde il becchino strappandomi quasi una risata. Su questo mi trova d’accordo: sua sorella è tutto meno che un agglomerato di pregi!
“ Amore mio,ti prego. Cerca di calmarti un po’. Mi viene il mal di mare se continui a muovere le gambe così. Non eri così agitato neppure alla prima ecografia di Roberta! Vuoi una valeriana?” domanda mia madre a quello. Mo pure la valeriana!
“ No,amore mio,ti ringrazio. E se non le piaccio? Se mi trova troppo burbero? Se non arrivano perché lei non vuole neppure conoscermi? E se comincia a fare paragoni?” si agita quello. Deve per forza baciarlo,anche se castamente,davanti a tutti?
“ Basta paranoie! Tu sei Daniele Valencia e dai paragoni ne esci sempre vincente. Te lo dicevo anche quando andavi all’università e temevi gli esami! Andrà tutto bene,amore! Clizia ti ha cercato su facebook proprio perché curiosa di conoscerti! A parte l’approccio telefonico,con Roby, quando vi siete incontrati di persona,mi pare sia andato tutto liscio!” lo rassicura mia madre quando ha la decenza di staccarsi da quello.
“ Mi è quasi caduta addosso quando ci siamo incrociati sulla porta del bagno!” risponde quello con un sorriso.
“ E sei stato te stesso,amore mio. Così come sei stato te stesso con Babi ieri. Mi pare che questo ti abbia aiutato,quindi fai lo stesso con Clizia. Io sono sicura che ti adorerà!” replica mia madre accarezzandogli il viso. Quello le bacia il palmo della mano e a me viene il voltastomaco.
“ Con Babi? Mamma,ti ricordo che il suo rapporto con Barbara non è idilliaco,anzi!” m’intrometto.
“ Tua madre deve averlo rimosso presa com’è dalla lussuria!” bofonchia mio padre schifato quanto me da quella scena.
“ E tu di lussuria te ne intendi,no? Daniele è stato l’unico ad avere il coraggio di raccontare a Barbara dell’aborto. I rapporti fra i due si sono rasserenati. Mentre potresti farti raccontare da tuo padre della sua proposta fatta a tua sorella,quella di ritornare a vivere qui solo per separarla da Giulio!” ribatte mia madre verso mio padre per poi chiarire con me. Resto un po’ basito da queste due notizie sconvolgenti.
“ E poi ero io il manipolatore. Roba da pazzi!” farfuglia quello infastidito.
“ Joseph mi ha raccontato che diventerà suo socio nel progetto della clinica!” esclama Elbert,il suocero di Roby,rivolgendosi a quello.
“ Sì. Suo figlio ha progetti ambiziosi e le persone che puntano in alto,che mirano a migliorarsi,sono più che degni della mia totale stima!” risponde quello.
“ Menomale che almeno a lui non dai del Trimalcione!” interviene mio padre.
“ Lui non si stravacca nel modo in cui sei seduto tu. È un tipo a modo,molto educato e può facilmente sembrare un virgulto di una famiglia importante,a differenza tua che cafone eri nei modi e cafone sei rimasto a dispetto della tua scalata verso il potere,parvenu! Ed è arrivato dov’è sacrificandosi con lo studio e non cercando di accalappiare una ragazza ricca per sistemarsi,come hai fatto tu!” sputa rancoroso quello.
“ Sì,Joseph ha studiato tanto per arrivare dov’è!” asserisce orgogliosa Agnes,la madre di mio cognato.
“ Lo so. Roberta e Camilla mi hanno narrato per sommi capi molte cose che mi sono perso della vita di mia figlia. E Joseph è una di queste cose. Roberta mi ha raccontato sommariamente come si sono innamorati prima ancora di sapere di essere mia figlia!” le risponde quello.
“ Sì,fra Daniele e Roberta c’è stata da subito una bella sintonia. Come se si fossero trovati!” conviene mia madre.
“ Considerando che la mattina del matrimonio voleva ammazzarlo e che la sera sembrava parlare di un santo,pare più un plagio che una sintonia! E probabilmente ha plagiato anche te!” commento infastidito. Mia madre mi tira un calcio leggero alla tibia per farmi tacere. Ahia!
“ Junior,Dan non ha plagiato né me né Roberta. Lo amo da quando avevo 14 anni e non è stato facile per me fare a meno di lui in questi anni, quindi non ti consento di sminuire i miei sentimenti per Daniele cercando di far passare tutto come un plagio! Tu non sai cosa voglia dire dover rinunciare alla persona che si ama con tutto il cuore e ti auguro di non doverlo mai provare perché è qualcosa di terribile! Pensa se un giorno tu fossi costretto a rinunciare alla tua Brigitte!” mi redarguisce mia madre. Quello la abbraccia. Ma guarda che mi tocca sentire! E poi Brigitte non è come quello!
“ E così lei ed Abel vi siete ritrovati per caso!” asserisce Daniele Valencia per cambiare argomento. Agnes e Abel si prendono la mano.
“ Sì. Sembra un film,ma è così. Ci siamo rivisti e non…” mia madre e quel cretino interrompono Abel.
“ …non vi siete più lasciati!” completano insieme ciò che stava dicendo il compagno della suocera di mia sorella.
“ Roberta le ha raccontato anche questo?” domanda Agnes a Daniele Valencia.
“ Sì. Ad una cena di famiglia qualche giorno fa. Diciamo che la vostra storia c’ha toccato molto. E se lo dico io,che sono insensibile per definizione,la cosa è grave!” risponde quello. Ma che cavolo di bisogno ha di toccare di continuo mia madre?
“ Non è vero. Lui dice così,ma in fondo è un tenerone!” lo difende mia madre pizzicandogli affettuosamente la guancia. Sono da diabete! Brigitte poggia una mano sulla mia serrata a pugno. Stanno assieme da poco,che bisogno hanno di farlo sapere a tutti?
“ Così mi rovini la reputazione! << Tenerone >> a chi?” ribatte quello solleticando il fianco di mia madre fino a farsela finire quasi addosso.
“ A parte gli scherzi,la vostra storia c’ha toccati parecchio. È da romanzo!” aggiunge quello là mentre intreccia le dita con quelle di mia madre,la quale poggia la testa sulla sua spalla. Il becchino le bacia la fronte.
“ Toccati? Sì,come no! Si sono sentiti ispirati ad emularli!” sibila mio padre aprendo il cofanetto degli arachidi sgusciati posto sul tavolo degli aperitivi per poi afferrarne un pugnetto senza usare neppure l’apposito cucchiaino. Che cavolo,lo sa che mia madre è fissata con queste cose!
“ GUIDO,MALEDIZIONE,CON LE MANI NO! E poi se nessuno di noi si è ancora servito,è perché forse non è ancora il momento di cominciare a mangiare,no?” lo redarguisce aspramente mia madre. Mio padre è tutto meno che dedito all’etichetta!
“ CI STIAMO SEPARANDO,QUINDI DOVRESTI PIANTALA DI BADARE A QUELLO CHE FACCIO O FINIRÒ PER PENSARE CHE TE NE FREGA ANCORA QUALCOSA DI ME E IL TUO AMICO POTREBBE RISENTIRSI!” risponde mio padre con estremo livore.
“ MA CHE C’ENTRA IL FREGARSENE O MENO DI TE? LE MANI SONO IL PRIMO VEICOLO DI TRASMISSIONE DI BATTERI, PER LA MISERIA,TE L’HO SPIEGATO 300 VOLTE! E Daniele mi capisce perfettamente perché anche a lui dà fastidio chi non rispetta certe norme!” replica mia madre.
“ Le ho lavate le mani. E tu le hai lavate dopo averle messe addosso a quello?” ribatte mio padre. Alzo gli occhi al cielo.
“ Amore,lascialo perdere. Che facesse un po’ come gli pare! Tanto non potrai di certo migliorare questo buzzurro in 5 minuti e dopo 60 anni e passa di cafonaggine!” interviene quello bloccando mia madre prima che si accendano di più i toni.
“ Mia diletta sposa,hai qualche altra paranoia o il padrone di casa può dare il via all’aperitivo?” ribatte sarcastico mio padre prima di lanciare in aria alcuni arachidi e aprire a seguito la bocca per farveli cadere dentro.
“ E questa dove l’ha imparata? Su un galateo scritto solo per lui o al circo equestre?” sibila quel cretino sornione.
“ Dan,amore mio,mi dispiace per questo scempio… diciamo che l’etichetta non è il suo forte!” si giustifica mia madre costernata.
“ L’ho notato,Cami. Dal servire arachidi come cameriere,adesso li usa per intrattenere gli ospiti con numeri da circense! Vuole arrotondare lo stipendio mensile con queste esibizioni? Ad ogni modo,a me dispiace più per te che ti sei dovuta sorbire questo qui per 40 anni! Però non è di certo colpa tua se questo qui non sa stare al mondo,amore mio! Pensa ai tappeti animalier presenti in casa mia e ti accorgerai che il circo di stasera è il meno o forse è solo il prosieguo!” commenta quello lì strappando un sorriso a mia madre e ricevendo poi da lei una bacio a fior di labbra. Emetto un colpo di tosse infastidito da quello schifo. Mia madre poggia la testa sulla spalla di quello prima di sbadigliare leggermente.
“ Amore mio,sei stanca?” le chiede quello con un sorriso da schiaffi.
“ Valencia,sei uno screanzato! Dovresti vergognarti! Ho una certa età io e non dovresti compiacerti!” lo redarguisce mia madre imbarazzata.
“ Come mai il tuo sibarita non ha noleggiato un aereo privato con camere da letto per tornare a Zurigo,mamma?” domando pungente.
“ I letti c’erano,ma non erano comodi. Erano meglio dei sedili di un aereo normale,ma non erano un letto vero. E sei pregato di smetterla di trattare Daniele in questo modo! È il mio compagno,l’uomo che amo e merita rispetto!” risponde mia madre piccata.
“ E voi due invece come mai avete una figlia assieme?” domanda la moglie di Elbert a mia madre e quello. Questa è un’oca!
“ Ce l’ha portata la cicogna!” risponde sarcastico Daniele Valencia. Trattengo a stento una risata.
“ Io e Daniele ci conosciamo da sempre. I nostri padri erano amici e soci fondatori dell’Ecomoda. Siamo cresciuti insieme e 47 anni fa ci siamo innamorati. Siamo stati insieme per 7 anni e dovevamo sposarci!” esordisce mia madre con gli occhi lucidi.
“ Poi siamo incappati in un incidente di percorso che ha creato una serie di equivoci e ci siamo persi per poi ritrovarci solo ora!” conclude frettolosamente quello continuando ad accarezzare mia madre.
“ Anche voi vi siete rincontrati per caso in un negozio?” domanda loro la moglie del padre di mio cognato.
“ No. Ci siamo rivisti alla festa di fidanzamento di mio nipote con sua nipote. E pian piano ci siamo riavvicinati!” le risponde mia madre.
“ E Barbara e suo figlio adesso si sposano?” domanda Agnes quasi per cambiare discorso.
“ Purtroppo!” risponde mio padre.
“ Vuoi separare pure loro? Fai ubriacare anche tua figlia per farla andare a letto con un altro così da farla ingravidare! In fondo tu hai fatto lo stesso con Camilla 40 anni fa,no? Ma ti è andata male all’epoca perché Cami era già incinta di me! E piantala di ruminare in quel modo mentre mangi che mi stai facendo venire mal di testa,maledizione!” sputa quello iracondo. In effetti papà stasera sta dando il peggio di sé!
“ Cosa? Tu sapevi che Camilla era già incinta quando voi due vi siete lasciati?” domanda mio padre basito.
“ Ma sei così coglione di tuo o lo fai di proposito per farmi perdere le staffe? Sì. Perché credi mi abbia lasciato la prima volta? Per il tuo fascino da barbone? Credeva di essere incinta di te,da quella notte in cui l’hai fatta ubriacare per sedurla,imbecille! Almeno le donne che sono state con me erano tutte sobrie! Ad ogni modo,ti avverto: semmai ti passasse per la testa di guastare la vita di mio figlio,ti ritroveresti ridotto in pezzetti talmente piccoli che ci vorrebbe un appassionato di puzzle per ricomporti!” ribatte quello.
“ La notte in cui era ubriaca non l’ho toccata. E quando è venuta qui a Zurigo,dopo averti mollato all’altare,credevo fosse rimasta incinta in quei pochi giorni che eravamo stati assieme fra la vostra prima rottura e la mia partenza forzata ad opera dei miei defunti suoceri. Se Camilla fosse stata diretta nel dirmi che credeva di essere rimasta gravida quella notte,le avrei detto tutto e ci saremmo risparmiati questa manfrina evitandomi in tal modo di crescere una figlia col tuo caratteraccio,becchino! Ti assicuro che è stato tutto meno che divertente allevare la tua versione femminile,soprattutto da quando ha cominciato ad avere le mestruazioni! In quei giorni era quasi peggio che nei giorni normali,il ché è tutto dire!” risponde mio padre. Ci capisco sempre meno!
“ Non ti azzardare a parlare in questo modo di mia figlia,buzzurro che non sei altro!” lo redarguisce quello tentando di non alzare i toni.
“ PERCHÉ NON ME L’HAI MAI DETTO DI NON AVERMI TOCCATA QUELLA NOTTE? L’HAI FATTO APPOSTA PER SEPARARMI DA DANIELE? È COLPA DEL TUO SILENZIO SE CI TROVIAMO IN QUESTO CASINO!” lo aggredisce mia madre.
“ Non del fatto che sei stata una facile all’epoca e del fatto che probabilmente continui ad esserlo dato che ti sono bastate 2 settimane lontano da qui per finirci di nuovo a letto,no vero? Sarebbe colpa mia!” replica sprezzante mio padre. Stavolta ha esagerato. Non ho il tempo di redarguirlo che Daniele Valencia gli ha già assestato un pugno facendogli colare un rivolo di sangue dall’angolo sinistro delle labbra. Io e mia madre riusciamo a stento a strattonarlo per evitare che continui ad usare mio padre come sacco da box.
“ NON TI AZZARDARE MAI PIÙ A MANCARLE DI RISPETTO! TI CONVIENE TACERE E ACCETTARE TUTTE LE CONDIZIONI DEL DIVORZIO O QUESTO CAZZOTTO SARÀ BEN POCA COSA RISPETTO A QUELLO CHE TI FARÒ,BASTARDO!” lo minaccia il Vampiro mentre mia madre lo allontana da mio padre stringendosi fra le sue braccia.
“ Amore,ti sei fatto male? Vuoi un po’ di ghiaccio per la mano?” domanda mia madre a quello,che si limita semplicemente a scuotere il capo.
“ Sto tremando di paura,Valencia! In merito ai nostri figli: mi pare che almeno su quello convenissimo io e te,Addams! Né io né te siamo entusiasti di questa parentela!” replica mio padre pulendosi con la mano la ferita al labbro.
“ Se è per questo neppure all’epoca ero contento del fatto che volessi prenderti la mia donna,ma non mi pare ti sia importato! Ah già a te Cami serviva per la tua scalata verso il potere e per smetterla di servire champagne ai ricchi! Che poi avessi almeno imparato il bon ton…continui a comportarti come Tarzan! E alla fine dei conti ti concedi pure il lusso di criticare Joseph perché è ambizioso: almeno quel ragazzo ha lavorato sodo per diventare qualcuno e non studiando il Kamasutra o come portarsi a letto le donne ubriache,ma i libri di medicina! E di sicuro non fa fare a mia figlia le figure di merda che hai fatto fare tu a Camilla per 40 anni,visto che non sai agire in pubblico!” risponde il Vampiro.
“ E TU CHE DIAVOLO NE SAI? Fra una scopata e l’altra mia moglie ha avuto anche il tempo di lamentarsi di me?” ribatte mio padre.
“ PIANTALA DI PARLARE DI CAMILLA IN QUESTI TERMINI O TI BECCHI IL RESTO! Ad ogni modo non serve di certo un genio per accorgersi di certe cose,dato che siamo qui da mezz’ora e hai già infranto almeno una decina di regole del galateo…e voglio essere buono arrotondando il numero per difetto!” replica quello.
“ Però almeno mio padre non ha avuto figli fuori dal matrimonio,cosa che non si può dire di lei!” intervengo. Il Vampiro mi guarda sbalordito.
“ Carlos ed io siamo molto amici e mi ha raccontato di Aisha,delle tasse,di Giacarta! Complimenti!” chiarisco di fronte al suo sguardo stupito.
“ JUNIOR,SMETTILA! Non sai di cosa stai parlando…tuo padre non è uno stinco di santo. Inoltre io e Daniele non siamo stati insieme un mese,ma 7 anni senza mai tradirci. Daniele non è così! Io con lui ero molto felice! Sono io che ho rovinato tutto ed ho distrutto la sua vita!” si inframmezza mia madre che sembra quasi sul punto di piangere. Sta a vedere che mia madre con questo qui era felice davvero!
“ Ehi! No,non piangere,Cami! Non è successo niente,cucciola! Tu non mi hai distrutto la vita,amore,perché la mia vita sei tu,lo sai! Possiamo recuperare tutto,tesoro!” la rassicura quello abbracciandola e donandole un bacio sulla fronte. Cucciola? Ma davvero? Oddio!
“ Come fai ad amarmi ancora dopo il casino che ho combinato? È solo colpa mia. È tutta colpa mia! Se io fossi stata…” singhiozza mia madre. Devono per forza baciarsi? Con questi due finirò in analisi,me lo sento!
“ Sono fatto così: mi riesce bene solo amare te! Non ne parliamo più di tutto questo! Vedrai che andrà tutto bene! E andrà ancora meglio se la smetti di piangere. Non voglio che Clizia ti veda così e mi addossi la colpa!” replica quello lì asciugandole le lacrime con le dita.
“ SENTI,RAGAZZINO,ORA BASTA! È DA QUANDO SEI ARRIVATO E C’HAI VISTI ASSIEME CHE CI GUARDI COME SE TI AVESSIMO UCCISO IL GATTO! NON TI SENTI UN PO’ IN COLPA AD AVER FATTO PIANGERE COSÌ TUA MADRE,SOLO PERCHÉ LA STESSA VUOLE RIFARSI UNA VITA CON ME? TI COMPORTI COME SE TUO PADRE FOSSE LUIGI XV…DOPO DI ME,IL DILUVIO! Non mi piace ripetere le cose 100 volte,quindi te lo dico chiaramente ora una volta per tutte e spero tu mi stia a sentire: io e tua madre ci amiamo da 47 anni,non abbiamo mai smesso e,ora che ci siamo ritrovati,vogliamo trascorrere il resto delle nostre vite assieme, dato che ci sono stati rubati 40 anni. Che lo accetti o meno,è così,quindi o ti adatti a questa novità o ti adatti! Non esistono altre opzioni attuabili! Io e tua madre siamo già stati lontani abbastanza per colpa di manipolazioni esterne,quindi non permetteremo ad altri di dividerci di nuovo,hai capito? Non pretendo che andiamo a giocare a golf assieme né tantomeno di diventare il tuo migliore amico,ma esigo rispetto per me e per tua madre,quindi piantala di guardarci con quell’aria schifata e di rifilarci battutine su battutine perché se comincio io a fare battutine su tuo padre,va a finire che non la finiamo più!” si rivolge a me quello con un tono decisamente alterato. Manipolazioni? E da parte di chi? Mia madre voleva tornare da lui?
Ogni mia curiosità viene messa a tacere dall’arrivo di mia sorella,mio cognato e mia nipote. Mi fa strano vederla abbracciare il Vampiro e chiamarlo << papà >>.
 
[Roberta]
“ Papà,credevo di trovarti fatto a fette!” sussurro al mio papà facendolo ridere. Mi bacia dolcemente la tempia accarezzandomi i capelli.
“ Scusa se abbiamo fatto tardi,ma Clizia si è cambiata 20 volte!” gli racconto. Che cavolo sarà successo al labbro di Guido?
“ Mi sono persa qualcosa?” domando a mio padre notando solo dopo la sua mano leggermente livida e gli occhi lucidi di mia madre.
“ Papà,ma che ti è successo? Che ti hanno fatto? Non vuoi un po’ di ghiaccio?” gli chiedo preoccupata accarezzandogli il viso.
“ No. Sto bene,amore mio. Sono 40 anni che volevo farlo e mi sento più leggero!” mi sussurra stringendomi più forte.
“ Joseph non devo presentartelo,vero?” domando a mio padre.
“ No,che non devi. Come stai?” domanda il mio papà a mio marito,dopo che lo stesso ha appena salutato mia madre.
“ Bene. Un giorno di questi la prenoto per farle conoscere il mio socio,dottor Valencia!” risponde mio marito salutandolo con una vigorosa pacca sulla spalla.
“ Daniele. Solo Daniele!” lo corregge mio padre ricambiando quel gesto.
“ Ah no…per prenotarlo devi chiedere il permesso a me. Abbiamo una tabella di marcia da rispettare!” scherza mia madre. Da quando lei e papà si sono ritrovati non sembra neppure più lei: le brillano gli occhi,sorride ed è felice.
“ No,Joseph,tu devi salvarmi da questa guida turistica tiranna! Aiutami!” sghignazza mio padre beccandosi un pizzicotto al fianco da mia madre. Mio padre ricambia fino ad intrappolarla fra le sue braccia. Mia figlia resta lì in un angolo ad osservarlo,quasi a studiarlo. Leggo nei suoi occhioni azzurri quasi il terrore di essere presa in antipatia da mio padre e le faccio cenno con la mano di avvicinarsi. Avanza timidamente e quando è a pochi metri di distanza da noi,mio padre sembra non guardare nient’altro. La fissa con un sorriso.
“ Ciao. Io sono Clizia Knuth. Devo chiamarti solo Daniele perché ti offendi se ti chiamo nonno? Non voglio tu ti senta vecchio perché non lo sei,ma sei mio nonno e vorrei…” mio padre l’abbraccia ponendo fine a quel monologo. È andata praticamente in panico da quando le ho detto della cena. Prima ha cominciato a cambiare outfit di continuo e adesso se n’è uscita con questo monologo! Che poi non ho capito: voleva davvero chiamare per nome suo nonno?
“ Chiamami come ti pare senza farti prendere dall’ansia ogni volta che devi rivolgerti a me! Già basto io a farmi prendere dall’ansia. Non sono mai stato nonno prima d’ora e quindi dovrai spiegarmi tu cosa fare perché tu mi voglia bene. Mi piacerebbe mi chiamassi << nonno >>,ma non sei obbligata a farlo,ok?” la rassicura mio padre accarezzandole il viso. Mia figlia annuisce con un timido sorriso. Sorrido intenerita notando che anche mia madre ha la stessa espressione. 
“ Ho visto le tue foto su facebook e sembravi triste!” asserisce Clizia.
“ Lo ero. Adesso non lo sono più. Io invece ho visto le tue foto sul cellulare della nonna. Le somigli moltissimo!” replica il mio papà. Mia madre gli accarezza la spalla.
“ Nonna,ma tu hai pianto?” domanda mia figlia a mia madre.
“ No,tesoro. La nonna si è solo un po’ commossa. Non è successo niente! Non vi siete persi niente!” asserisce mio padre,ma il suo tono dice tutt’altro. Chissà quello cosa avrà detto per provocarlo!
“ Non mi saluti neanche? E tu non abbracci lo zio?” interviene mio fratello rivolgendosi prima a me e poi a Clizia.
“ Come stai? Hai news su Babi?” mi chiede abbracciando me e Clizia.
“ Sì. L’ho sentita pochi minuti fa e mi è parsa più calma e rilassata rispetto a ieri. Lei e Giulio vi salutano tutti,pure se erano molto imbarazzati da una scoperta fatta oggi. Ed ho saputo cose molto interessanti grazie al mio nuovo fratellino!” rispondo fissando mio padre e mia madre.
“ Ho capito cos’hai scoperto,tesoro,e ti pregherei di evitare di parlarne adesso. Tuo fratello sembra la rana dalla bocca larga,maledizione. Questo non l’ha ereditato da me,purtroppo!” asserisce mio padre imbarazzato tanto quanto mia madre.
“ In realtà più che di Giulio,mi preoccuperei più di Carlos che era con lui per aiutarlo con i pacchi! Sai,papà,la discrezione non è proprio arte sua!” rispondo un po’ divertita da questa situazione. Mio padre alza gli occhi al cielo. 
“ Direi che possiamo metterci a tavola!” esclama mia madre ancora rossa in volto. E speriamo bene!
 
 
Capitolo terminato! Ed ecco l’aperitivo della nostra bella cena svizzera,cominciata nel migliore dei modi. XD Daniele ha dato la lezione che voleva dare da 40 anni a Guido ed ora si sente più leggero. Di Guido che ne pensate? Vi risulta più simpatico o più antipatico di Daniele? Junior non sopporta di vedere Camilla e Daniele assieme,ma cambierà idea quando saprà tutta la loro storia? E soprattutto quando gli verrà raccontata? Daniele farà questa sera la proposta a Roberta di acquisire il suo cognome o aspetterà un’altra occasione? E la stessa come la prenderà?
Alla fine è venuto fuori anche il segreto di Patrizia,che è arrivato alle orecchie del suo primogenito. Daniele lo verrà a sapere? E quanto sarà funesta la sua reazione? Se la prenderà anche con Marcella?
Voi siete d’accordo o meno con Marcella e Betty per il tavolo unico alle nozze di Hermes e Charlotte? Sarà un pro o un contro far sedere tutti e 4 gli ex coniugi allo stesso tavolo?
E ultimo ma non ultimo: Hermes e Charlotte avranno due bimbe! Hermes,dopo questa notiziona,l’abbiamo ufficialmente perso! È proprio andato! Mentre invece di Charlotte abbiamo scoperto qualcosa in più in merito ai suoi veri genitori…Renè sarà davvero lo zio biologico di Charlotte? E come la prenderà Marcella? La storia è ancora lunga e dovrete aspettare un po’ per sapere come e se si sistemerà tutto,quindi alla prossima! 
  
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