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Autore: warblerslushie    09/05/2017    1 recensioni
"Kurt rompe il fidanzamento e lascia Blaine... 3 anni dopo è in uno strip club a festeggiare il suo "nuovo" addio al celibato... e vede Blaine lavorare... Blaine sta lavorando li nello strip club... sopportando sguardi e tocchi sgradevoli solo per assicurarsi che "suo figlio" sia ben curato.... "
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Carole Hudson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cenare sia con Kurt che con Landon fu per Blaine un’impresa .

Mangiare con entrambi allo stesso tavolo nel suo appartamento era dannatamente strano.

Non era come l’ultima volta che avevano mangiato insieme, quando avevano condiviso del cibo di un fast food ed un gelato in pubblico.

Questo era qualcosa di privato, di personale.. questo era qualcosa di … intimo.

L’intera cosa spaventava a morte Blaine.

“Papà? Voglio altro pane..”

“Come si dice quando vuoi qualcosa Lan?”

“Posso avere altro pane per favore?”

Blaine allungò una mano verso il cestino del pane e prese un panino per Landon , spezzandolo a metà, prima di imburrarlo leggermente per poi metterlo nel piatto di suo figlio ,  guardando poi il giovane ometto iniziare a mangiarlo insieme a bocconi di minestra .

Kurt era seduto di fronte a loro, in silenzio, mangiando lentamente, mentre osservava l’interazione tra padre e figlio .

Rispetto al giorno prima, Blaine era molto più teso questa volta.

Le spalle irrigidite, le sopracciglia aggrottate ed aveva a malapena preso un paio di cucchiai della sua zuppa e non aveva proprio toccato nessuno dei panini fatti da Kurt.

Nel profondo, Kurt sapeva cosa stesse infastidendo Blaine.. era la sua presenza li che stava rendendo difficile la sua vita, ma Kurt era riluttante ad andarsene ( per quanto suonasse male ) .

Sapeva di non aver nessun diritto d’invadere la vita del suo ex dopo tutti questi anni, ma non riusciva ad andar via, non quando soffriva per la mancanza di quello che aveva perso.

Poter rivedere Blaine aveva riacceso una scintilla in Kurt, che pensava di aver snobbato per anni.

Dopo la sparizione di Blaine e dopo tutto il tempo passato a cercarlo, Kurt si era detto che forse era meglio così, che forse il fatto che Blaine se ne fosse andato  era una cosa buona… ( ..No..).

Senza di lui , Kurt sarebbe stato in grado di andare avanti.. o almeno pensava... che lo fosse.

Incontrare Alex aveva messo sotto sopra la sua vita.

Alex era la novità.

Alex era diverso.

Alex era tutto quello che non era Blaine e fu questo che all’inizio aveva attirato Kurt, perché se Alex avesse avuto anche solo una cosa in comune con il suo ex fidanzato… Kurt sapeva che non sarebbe mai stato capace di farlo.

Perché nonostante tutte le sue rassicurazioni sul non essere più innamorato di Blaine e sul fatto che fosse stato meglio che Blaine fosse andato via… lui amava ancora Blaine e gli mancava da morire.

Alex lo aiutò a dimenticare il dolore.

Beh.. almeno fino a quando Kurt non cominciò a notare quando Alex fosse completamente diverso dal suo ex ragazzo.

Guardare Blaine seduto al tavolo da pranzo , nell’appartamento di Blaine, mentre chiacchierava con Landon , gli fece capire quanto fosse stato stupido.

Questo tipo di vita, questa amorevole vita, era qualcosa che non avrebbe mai avuto con Alex.

Il suo fidanzato non era uomo da famiglia , amava le cose superficiali della vita;  i soldi, il sesso , le vacanze.. etc..

Dove Blaine era attento , Alex era superficiale; mentre Blaine faceva qualsiasi cosa dovesse fare per provvedere alla persona che amava, Alex era egoista.

Solo pensare a queste cose , rese l’anello di fidanzamento pesante più di 100 kg, come se il dito dovesse cadere sotto il suo peso.

Non gli piaceva ..

Non voleva questo.. non più.

Una risatina lo riportò al presente ed ,alzando lo sguardo, incontrò lo sguardo del bambino che stava sorridendogli.

“La zuppa era buonissima signor Kurt”.

“Deliziosa per il tuo pancino?”*

“Si!”

Landon rise di nuovo, riportando poi lo sguardo sul piatto , mentre Kurt lasciò che il suo sguardo cadesse dov’era seduto l’altro papà di Landon , aggrottando le sopracciglia quando notò quanto silenzioso e riservato sembrasse Blaine.

“Stai bene?”

“Vorrei che la smettessi di chiedermelo. Hai perso il diritto di farlo anni fa…”

“Lo so..”

“Ovviamente no , se continui a farlo. Non credo che tu capisca davvero tutta la situazione qui, Kurt.”

Gli occhi ambra fiammeggianti di Blaine , si incatenarono a quelli di Kurt che si irrigidì sulla sedia.

Non era così stupido.

Blaine era molto più che incazzato con lui per la stupida risposta sul perché fosse li e sul perché non se ne andasse semplicemente via, ma non sapeva come spiegarsi senza sembrare un perfetto coglione.

Tutto quello a cui pensava non sembrava mai giusto se lo avesse detto ad alta voce, le parole che gli risuonavano in testa non sembravano aver senso ogni volta che cercava di formularle.

Voleva dire a Blaine quanto fosse dispiaciuto per quanto fosse stato stupido e di come volesse farsi perdonare per quello che gli aveva fatto.

Tuttavia, non sapeva come dirlo, come esprimere il proprio rammarico senza sembrare egoista.

Voleva scusarsi , voleva che Blaine , forse, ( possibilmente) lo perdonasse , ma nulla sembrava giusto se ogni volta che apriva bocca quello che usciva sembrava un’accusa o una scusa per lui.

“Blaine…”

Prima che il suo ex potesse parlare, il rumore di una chiave nella serratura li fece zittire all’istante.

Landon si tirò su, voltandosi verso l’ingresso e Blaine si alzò di corsa , sparendo dalla vista della sua famiglia , mentre andava a vedere cose fosse quel misterioso rumore.

Una volta che se ne fu andato, Kurt si voltò verso Landon , gli occhi stanchi ( e le orecchie) in attesa di un segnale da Blaine per afferrare il bambino e scappare nel caso ci fosse qualche pericolo.

Ma nonostante i suoi timori, nessun segnale arrivò.

La porta si aprì, Blaine fece un suono strano e poi un’altra voce che Kurt non sentiva da anni, si sentì nel corridoio.

“Hey schizzo! Perché non hai risposto al cellulare prima?.. Umm.. perché fai quella faccia? Smettila di stringermi il braccio . Non è come se non fossi mai venuto nel tuo appartamento prima” .

Ci fu una pausa

“Umm.. che profumino. Cosa c’è per cena? Hai ordinato qualcosa senza di me o stiamo per…”

“Oh!”

Gli occhi di Kurt si spalancarono quando niente meno che Cooper Anderson apparve all’ingresso , i suoi occhi blu rimassero scioccati quando videro l’ex di suo fratello e per il fatto che l’altro uomo fosse seduto al tavolo da pranzo con Landon.

I due si fissarono l’un l’altro per alcuni secondi  sia Blaine che Landon non parlarono, mentre i due ex cognati si guardavano attentamente.

Kurt aspettò col fiato sospeso che il suo ex quasi cognato lo schiaffeggiasse , ma no accadde nulla.

Invece Cooper si avvicinò , un’espressione divertita sul viso mentre guardava avanti ed indietro tra suo fratello minore e l’uomo che aveva spezzato il suo cuore .

“Devo dire che non me lo sarei mai aspettato . Merda, Blaine”.

“Cooper.. non..”

“E’ tanto che non ci vediamo, Kurt”

“Si”

Decisamente.


 
Luglio 2014

“Anderson! C’è una telefonata per te”.

Cooper brontolò scendendo dal divano su cui stava riposando, prima di incamminarsi tra le persone attorno a lui.

L’assistente del regista dello spettacolo che stavano registrando, gli porse il telefono, ritornando tra gli altri che si stavano preparando per tornare a registrare.

Anche Cooper doveva tornare , al più presto, davanti le telecamere , quindi doveva chiudere in fretta questa telefonata.

Sfortunatamente non aveva idea di chi fosse e se fosse stato suo fratello minore incinto , sapeva che la conversazione sarebbe durata molto più di quanto avrebbe voluto.

"Qui è Cooper Anderson"

"Cooper... grazi a dio.. Sono io.. Kurt.."

"Kurt cioè Kurt Hummel? Umm

"Si.. Coop.. Mi conosci .. ti prego non fare così.. io.. ho solo bisogno del tuo aiuto"

"il mio aiuto per cosa?"

"io.. ho bisogno di trovare Blaine.. Non so se hai sentito, ma ci siamo lasciati ed ora è sparito ed io.. solo.. ho bisogno di parlare con lui.. sai dov'è?.. Se lo sai.. puoi dirmelo .. ti prego.. se puoi almeno dirgli che lo sto cercando?"

Continuò a blaterare , la voce tremante ed emozionata mentre gli snocciolava il motivo per cui aveva bisogno di trovare Blaine.

Tuttavia, tutto quello che Cooper poteva fare era ignorarlo.

Sapeva che probabilmente avrebbe dovuto dire a Kurt dove fosse suo fratello perché così una parte dei suoi problemi si sarebbero risolti in una sola volta.

Avrebbe avuto Blaine fuori dal suo divano , non avrebbe dovuto più avere a che a fare col fratello minore  emotivamente instabile e Blaine sarebbe stato molto più felice .

Beh.. forse..

Poi pensò a quando fosse distrutto suo fratello dopo essersi presento a Los Angeles solo un mese prima.

Blaine era incinto, cosa che gli fu confermata una settimana dopo aver messo piede in California ed aveva il cuore completamente spezzato.

Molto notti Cooper le aveva passate , steso sul letto ad ascoltare il fratello singhiozzare , i pianti soffocati di Blaine nel silenzio della notte , ma non soffocati abbastanza da non essere sentiti.

Per settimane, Blaine mangiò a malapena , il suo appetito si ridusse sotto il peso della miriade di pensieri diversi che lo affliggevano dopo la rottura e il dover andare avanti per il bambino che cresceva dentro di lui..

In quei giorni , Cooper aveva provato con diverse pietanze a far mangiare il fratello , a pregarlo di mangiare perché era spaventosamente magro e questo non poteva essere un bene per il bambino.

Gli ci volle un pò, ma alla fine Blaine iniziò a mangiare di nuovo ed iniziò a prendere peso , come avrebbe dovuto.

Ora vivevano insieme da poco più di un mese e Blaine stava migliorando .

Giorno dopo giorno, a piccoli passi , Blaine stava diventando più forte.

Se avesse pianto di nuovo, Cooper non lo aveva sentito, ma comunque riuscì a farlo mangiare come doveva nelle sue condizioni.

In più, aveva un nuovo dottore che gli aveva dato delle schede sulla crescita del bambino ed ora sembrava che le cose andassero bene o almeno bene,  per quanto potessero andare bene le cose ad un ragazzo giovane che stava per diventare padre.

“Cooper? Sei ancora li?”

La voce sottile di Kurt bloccò il groviglio di pensieri che affollava la mente di Cooper, che annuì, ruotando poi gli occhi quando ricordò che l’ex di suo fratello non poteva vederlo attraverso il telefono.

“Scusa Kurt, non lo sento da quando vi siete lasciati”.

“Niente? Non ti ha detto dov’è? Mio padre ha chiamato i tuoi genitori e si sono rifiutati di parlare. Mio padre pensa che lo abbiano diseredato e …”

“Lo hanno fatto “.

“Oh mio dio..”

“Ma sta bene. Starà bene. E’ forte.”

“Hai un numero con cui posso contattarlo? Ti prego Cooper.. ho bisogno di ..”

“L’ultima volta che mi ha contattato mi ha detto che aveva bisogno di pensare. Sembrava stare bene, ma non credo che apprezzerà una tua chiamata dopo quello che è accaduto..”

“Io..”

“Dagli tempo.. Forse ti contatterà “.

“Ma io..”

“Onestamente Kurt. Sono l’ultima persona da contattare quando si tratta di Blaine.

Anche se sapessi dov’è .. chi ti dice che ti darei il suo numero? Dopo quello che gli hai fatto? Ti prego..”


“Cooper..”

“Dagli solo del tempo… ti chiamerà quando sarà pronto “.

Prima che Kurt dicesse altro, Cooper attaccò il telefono , passandosi una mano tra i capelli mentre tornava sul set.

Probabilmente era stata una stupida idea non dire a Kurt dove fosse Blaine; onestamente Kurt era sembrato pieno di rimorso per l’intera faccenda, ma lui non aveva visto Blaine quel giorno.

Non aveva dovuto vedere Blaine cadere a pezzi non appena aveva aperto la porta d’ingresso o non lo aveva sentito piangere per la loro rottura e per la disperazione di aver perso l’amore della sua vita ed i suoi migliori amici .

Cooper non avrebbe mai dimenticato quel giorno e per lui , Kurt non meritava di sapere dove fosse il suo ex.

“Lascialo piangersi addosso” sussurrò tra se l’uomo più grande prima di metter su il suo sorriso da spettacolo e andare a finire di filmare.

“Lascialo piangersi addosso”.


 
Ottobre 2014

“Allora.. dirai a Kurt che sta per diventare padre o cosa?”

“Cooper smettila. Te l’ho già detto .. non sono pronto per questo.

L’ultima volta che ho parlato con Kurt, mi stava praticamente dicendo quanto mi odiasse.

L’ultima cosa di cui ho bisogno è che all’improvviso decida di voler tornare con me.. o.. che il cielo non voglia.. che possa chiedere la custodia di nostro figlio perché .. ancora mi odia”.

“Non credo che ti abbia mai odiato”.

“Tu non lo hai sentito quel giorno, Coop. Non hai sentito quello che ha detto o non hai dovuto avere a che fare con quello che hanno detto i suoi amici. Onestamente pensavo che le cose si sarebbero risolte, ma non è successo”.

Ci fu una pausa dall’altra parte del telefono e Cooper si stiracchiò, guardando , fuori dalla finestra, il cielo stellato.

Il vento soffiava forte ( in fondo LA è la città del vento dopotutto) ma in qualche modo gli mancava casa.. ed il fatto che fosse diventato zio e che avesse  una sola foto di suo nipote da mostrare.

“Se Kurt dovesse contattarti di nuovo.. gli dirai del bambino?”

“Io.. non lo so Cooper. Sono davvero molto stanco in questo momento e l’ultima cosa che voglio in questo momento è parlare del mio ex, okay? Puoi chiamarmi domani quando hai finito di registrare?”

“Probabilmente finiremo tardi ,ma si posso farlo”

“Bene.. grazie”.

Cooper sentì Blaine spostarsi nel letto e poi un acuto pianto lo fece sorridere, il cuore gli batté molto più forte al suono dei rumori che faceva il nipote.

“Devo andare. Il bambino si è svegliato e sono quasi sicuro che abbia fame. Ne parliamo più tardi?”

“Si ti chiamo più tardi, schizzo. Ti voglio bene”.

“Ti voglio bene anche io Coop.”

“Ciao”.

Posò il telefono sul bancone , chiuse gli occhi mentre pensava alla foto che Blaine gli aveva mandato poche ore prima.

Era la foto di un piccolo neonato infagottato, la testa coperta da un berretto bianco con la scritta “ piccolo bimbo”.

Il bambino era addormentato , le piccole labbra contratte mentre dormiva e nonostante il fatto che Cooper Anderson non era una persona amante dei bambini, non poté fare a me di pensare che suo nipote fosse il bambino fottutamente più bello al mondo.

Pensando ancora al suo nuovo ruolo di zio, Cooper cominciò ad assopirsi , un sorriso sul volto mentre pensava a quanto tutta questa cosa dell’essere zio potesse migliorare le sue doti di attore.

Prima o poi potrebbe dover interpretare il ruolo di un sexy e giovane padre e sarebbe stato grande tutto grazie al fatto che suo fratello aveva avuto un bambino.

Forse ci sarebbero stati dei vantaggi in tutta questa situazione, dopotutto.

 

Maggio 2015

Il nipote di Cooper aveva pochi mesi ora e Cooper stava per incontrarlo solo ora.

Il bambino era adorabile , era un Anderson era nei suoi geni esserlo e Cooper stravedeva per lui.

Tuttavia, il bambino urlava come nessun altro.

Da quando Cooper aveva messo piede nel suo appartamento, dopo essere tornato dal suo viaggio a Chicago per registrare una pubblicità, la sua voce stridula era l’unica cosa che aveva sentito giorno dopo giorno .

Era a casa da poche settimane e per tutto il tempo aveva avuto mal di testa .

Landon non smetteva mai di piangere.

Dormiva poche ore per poi svegliarsi di soprassalto a causa dei suoi pianti .. niente sembrava calmarlo.

Blaine non stava messo meglio.

Sembrava uno zombie , gli occhi arrossati , delle brutte occhiaie mentre si trascinava per l’appartamento con il figlio in lacrime contro il petto .

All’inizio , Cooper pensò di poterlo aiutare , tenere lui Landon per un po’ mentre Blaine riposava.

Ma imparò in fretta che i bambini non sono divertenti come sembravano.        

Landon odiava essere messo giù, rimetteva sempre e se aveva bisogno di un bagno?

Scordatelo.

Probabilmente era il bambino più infelice che Cooper avesse mai visto in tutta la sua vita e visto che Landon era infelice lo erano anche tutti quelli che erano intorno a lui.

Soprattutto Blaine.

Naturalmente aveva le sue ragioni.

Sentire suo figlio piangere a dirotto così rendeva solo le cose peggiori e Cooper si ritrovava a massaggiarsi le tempie ogni volta che sentiva Blaine perdere le staffe nell’altra stanza dopo aver fallito per l’ennesima volta nel calmare il figlio dolorante.

Ormai era cosa comune che alla serie di parolacce seguissero le crisi di rabbia.

Cooper lo aveva notato, ma non disse nulla .

Semplicemente osservava.

“Cooper? Puoi tenerlo un minuto? Devo fare una corsa in macchina a prendere l’altro pacco di pannolini che ho lasciato nel bagagliaio. Ci vuole solo un secondo”.

“Ugh.. Blaine.. Sono occupato adesso! TI ho detto che non posso smettere di imparare questo. Voglio dire.. cazzo.. ho appena dimenticato le ultime quattro battute”.

“Mi dispiace.. solo.. i pannolini di Landon sono in macchina e qui li ho finiti.

Mi ci vuole solo un minuto per andare a prenderli e tornare . Non dovrai occuparti di lui a lungo..”

“Bene.. Vai.. sbrigati…”

Blaine annuì , ringraziandolo dolcemente mentre correva fuori dalla stanza e fuori dall’appartamento.

Mentre Blaine era fuori, Cooper guardò suo nipote, senza pannolino, dimenarsi ed urlare a squarciagola per essere mezzo nudo.

Tutto il volto era rosso, un’espressione corrucciata, mentre stringeva forte i pugni e , per l’orrore di Cooper, la stanza si riempì di una terribile puzza.

Prima che Cooper potesse capire cosa stesse succedendo, vide la cosa più disgustosa venire dal culetto di Landon .

Si tappò il naso , indietreggiando.

“Oh dio.. oh no.. cazzo..”

“Merda.. pensavo avesse finito” sussultò Blaine , la voce ansante riempì la stanza mentre correva dentro il salotto e si inginocchiò sul pavimento vicino alla coperta su cui era adagiato Landon.

“E’ stato male tutto il giorno. E’ colpa di questo stupido latte in polvere, gli fa venire la diarrea.

Dio… tesoro.. oh cucciolo.. “

Cooper si allontanò mentre suo fratello tirava su il figlio sporco e , quando Blaine corse in bagno, la puzza lo sopraffece e si tappò di nuovo il naso .

“Ugh! Blaine.. Puzza!”

“E’ un bambino ! E’ cacca di bambino Coop! E’ stato un incidente .

Non riesce a digerire bene questo latte in polvere!”

“Non digerisce nessun tipo di latte bene!”

“Lo so questo. Sto cercando di trovarne uno che possa mangiare. Gesù! “

L’acqua scorreva nella vasca interruppe per un attimo la loro conversazione, ma una volta che il flusso diminuì , Cooper ritornò sull’argomento, entrando come una furia in bagno dove suo fratello, chino sulla vasca , stava lavando il culetto e la schiena sporca di Landon.

“Spero davvero che toglierai la coperta sporca dal pavimento! Non penso che potrei spiegare al mio padrone di casa una macchia del genere quando..”

“La pulirò Coop! Spruzzerò anche del disinfettante e del detersivo sulla moquette.”

“Puzza così maledettamente di la. Non capisco come qualcosa di così piccolo possa puzzare così tanto!”

“Mangia solo roba liquida. Non profumerà sempre di borotalco per tutto il tempo!”

“Non profuma mai di borotalco. Puzza sempre di latte in polvere marcio o di salviettine per bambini.

Chiunque ha detto che i bambini hanno un bel profumo era un bugiardo, e lo stesso vale per chi dice che sono carini o quanto sono tranquilli o..”

“Puoi semplicemente andartene? Non mi aiuti stando qui a lamentarti di me”.

“Ti sto solo dicendo che..”

“So cosa stai dicendo Cooper!  Stai dicendo la stessa cosa da quando sei rientrato. Ho capito. Ora puoi andartene?”

Blaine ruotò gli occhi e Cooper fece lo stesso , uscendo dal bagno per poi girare per tutta la casa con una bomboletta di deodorante , spruzzandolo generosamente dappertutto prima di scappare per sicurezza nella sua stanza ( per lo meno decentemente più profumata).

Ore dopo, ne uscì per trovare Blaine addormentato sul divano, Landon ( finalmente) dormiva contro il suo petto , il salotto completamente ripulito e profumato.

Era di sicuro una cosa temporanea, ma Cooper apprezzò il fatto che suo fratello avesse ripulito.

Naturalmente mentre camminava pensando a questo, urtò accidentalmente il tavolino , facendo cadere la tazza di succo di Blaine, che era sul bordo, rumorosamente con un tonfo.

Il piccolo naso di Landon si arricciò e poi iniziò a piangere, facendo svegliare di soprassalto Blaine e spedendo Cooper in cucina con le orecchie coperte.

Il bambino pianse per ore e per la fine della serata Cooper era pronto per mandare a fanculo il fratello.

Una settimana dopo, discussero sulla loro crescente rabbia e poi Cooper menzionò Kurt ( fu una stupida idea considerando quanto facilmente Kurt avesse rinunciato a mettersi in contatto con Blaine dopo la loro ultima conversazione)  Blaine sbottò e poco dopo si trasferì.

Sembrava che avesse trovato un appartamento in periferia che fosse alla sua portata così se ne andò.

Una volta che l’appartamento di Cooper si svuotò dai suoi precedenti ospiti, Cooper si sentì meglio per aver riavuto il suo spazio.

Molto meglio.

Sfortunatamente si sentì così solo fino a quando non vide la nuova sistemazione di suo fratello.

Dopo le cose peggiorarono quando scoprì come suo fratello minore pagasse le bollette.

Si sentì il peggior fratello al mondo.. e onestamente? Lo era.



“Non me lo sarei mai immaginato “ affermò Cooper , entrando in sala da pranzo, ignorando le suppliche del fratello di andar via e tornare più tardi.

“Immagino che avrei dovuto aspettarmelo. Blaine è stato molto impegnato nelle ultime settimane e non era mai stato così impegnato, non più.

Lui lavora, lavora, lavora sempre e passa il tempo libero con Landon, dovevo sapere che era stato Kurt ad aver rovinato i suoi piani.

Dovevo capirlo.”

Con un brillante e bianco sorriso Cooper si lasciò cadere sulla sedia vuota alla destra di Kurt, salutando con la mano Landon prima di voltarsi di nuovo verso l’ex di suo fratello.

“Allora.. come stai Kurt Hummel?”

“Sto.. sto bene..”

“Oh.. guarda qui. Che bell’anello! Significa che sei fidanzato?”

L’aria nella stanza di appesantì. Kurt e Blaine si tesero immediatamente , ma Landon si tirò su per avvicinarsi a Kurt, trasportato da tutta la sua curiosità infantile, gli occhi brillanti mentre  controllava la mano di Kurt , fin quando non trovò quello che cercava.

“Sposerai un principe o un principessa?” chiese saltellando sulla sedia, mentre fissava l’anello di Kurt, gli occhi spalancati per la meraviglia.

“Papà” Guarda! Il signor Kurt sta per sposarsi!”

“Ho visto Lan” l’espressione abbattuta negli occhi di Blaine spezzò il cuore di Kurt ed avrebbe voluto dire qualcosa ma Blaine lo batté sul tempo.

“Tesoro, visto che hai finito di cenare, vuoi guardare qualche film?”

“Si.. posso guardare Cenerentola?”

Blaine annuì , girando attorno al tavolo per prendere la mano di Landon e poi dirigersi con lui verso il salotto.

Non appena padre e figlio se ne andarono, Cooper e Kurt sentirono Landon parlare di nozze e matrimoni, il suo entusiasmo per l’anello di Kurt fece venir voglia a colui che indossava l’anello in questione di sprofondare nel terreno.

Sapeva che probabilmente tutto quel parlare di Landon del suo anello avrebbe solo aumentato la rabbia di Blaine ma non sapeva cosa fare.

Era già indeciso sul suo fidanzamento ed ora si sentì come se qualcuno gli stesse strappando il cuore dal petto, perché era suo figlio che parlava a colui che sarebbe dovuto diventare suo marito , di lui che sposava qualcun altro.

Non sarebbe dovuta andate così.

“Dio..”

“T senti una merda, vero? Sei un po’ in ritardo sai? Stai per sposarti con qualcun altro e all’improvviso di ritrovi nello stesso posto del tuo ex. Cos’è successo? Come lo hai trovato, visto che sono sicuro che non è stato lui a contattarti ? Provai a convincerlo , ma lui continuava a dire cose del tipo che saresti tornato con lui solo per Landon e bla, bla, bla.. Piuttosto deprimente in realtà”.

“Ero al mio addio al celibato e lui.. ha ballato per me”

“Oh.. beh.. dannazione.. Sicuramente non me lo aspettavo. Sembra una specie di film .. porca puttana.. probabilmente dovrei venderla questa storia per farla diventare un film..”

“No.. Cooper.. solo…no”

Kurt guardò palesemente verso la porta che conduceva in salotto, il cuore congelato in petto mentre pensava a Blaine di la, mentre chiedeva a Landon ( il tenero piccolo chiacchierone) di restare fermo a guardare Cenerentola prima di tornare in sala da pranzo  e per fare una grande cazziata a suo fratello ed il suo ex.

Stava arrivando, lo sapeva, ma questo non voleva dire che non fosse preoccupato per il suo ex di la.

“Mi sento già abbastanza male per tutta l’intera situazione, non voglio.. “

“Ti senti abbastanza male? Mi hai chiamato una volta Kurt. Solo una volta chiedendomi dove fosse Blaine e ti dissi di darli tempo. Pensavo che avresti cominciato a perseguitarmi per sapere dove fosse o.. forse questa è la parte stupida di me che ha visto tanti film romantici e che crede nel lieto fine?

Ho pensato che saresti saltato su un aereo per Los Angeles per venire a bussare alla mia porta chiedendomi di lui e sarei stato costretto a trascinarti da Blaine e che lo avresti trovato incinto da molto ed altro e che vi sareste baciati e che avrei avuto il permesso di trasformare la vostra in una commedia romantica e BOOM!

Ma… nulla. Niente più telefonate .. niente più contatti.

Nemmeno tuo padre ha più chiamato, cosa molto strana visto che aveva minacciato di richiamare, ma .. nulla.”

“Pensai che Blaine fosse andato avanti..”

“Seriamente? No.. ma seriamente? Hai davvero pensato che Blaine fosse andato avanti dopo che lo avevi distrutto in quel modo? La hai davvero distrutto sai?”

“Lo so”

“Io e mio fratello.. non siamo così vicini come vorrei.

Ed è stata tutta colpa mia.

Crescendo, mi sono reso conto di quanto io sia stato stupido negli ultimi anni e dio sa quanto sto provando a riavvicinarmi a lui.

Ma non importa quello che è successo tra noi due.. diamine non importa quello che è successo con tutta la nostra famiglia, compreso i nostri genitori.. nessuno lo ha ferito tanto quanto te.. Ci aspettavamo quello che hanno fatto i nostri genitori; si sono comportati così da quando Blaine ha fatto coming out.

Ma tu?

Tra tutti sei tu quello che non ci aspettavamo”

Cooper chiuse gli occhi per un secondo , sbattendo le palpebre prima di riaprirli per fissare Kurt per un  lungo ed imbarazzante minuto.

“Non so di preciso cosa sia successo tra voi due, ho solo sentito alcuni frammenti; Blaine non ne voleva parlare e pensarci lo innervosiva molto così non mi ha mai raccontato l’intera storia.”

“Io.. dio.. io..”

“So che non conosco la tua parte di storia.. Ci sono sempre due facce in una situazione.. si.. ma ho personalmente visto quando fottutamente distrutto fosse mio fratello dopo la vostra rottura.

Ed ora sei qui ?

Non posso immaginare la merda che gli sta passando per la testa ora”.

Lanciò un altro sguardo verso la porta e poi sospirò, incrociando le braccia al petto.

“Sono stato molto occupato ultimamente. Le riprese stanno andando alla grande, il lavoro è buono , le donne sono assolutamente meravigliose..” Cooper andò in estasi per un secondo..” .. ma non gli sono stato accanto quanto avrei dovuto, Blaine aveva bisogno di me ed io l’ho allontanato.

Mi ci è voluto del tempo ma ho capito che la fama non deve venire prima della famiglia e si,.. ogni tanto ho bisogno di ricordarmelo.. mi ha chiamato l’altra sera nel panico e sapevo di dover venire a controllarlo.

E cosa trovo?

Te.

E come ho detto prima : avrei dovuto capirlo. Sei l’unica persona che lo riduce così.”

“Ho cercato di dirgli quanto sono dispiaciuto . Solo…non so esattamente come dirglielo”.

“Il tuo cuore dovrebbe saperlo.. dio.. sembra un’altra battuta da un film. Lo diresti che sono un attore?

Oh.. a proposito di recitazione.. lo show di Rachel è già iniziato? Perché penso di dover far parte del programma come ospite visto che le ho insegnato io tutto quello che sa..”

Kurt ruotò gli occhi , fissando il suo ex quasi cognato , fin quando Cooper si riprese..

“Umm.. comunque.. se davvero sei così dispiaciuto come dici.. non dovrebbe essere difficile vuotare il sacco. Probabilmente Blaine non vorrà ascoltarti , ha così tanta rabbia accumulata negli anni.. ma immagino che lo sarei anche io visto quello che ha dovuto affrontare”.

“Sembri molto diverso dal Cooper che conoscevo..”

“Con l’età arriva la saggezza.. giovane pivello” lo prese in giro Cooper sorridendo a Kurt , prima che Blaine apparisse all’improvviso sulla porta, gli occhi scuri fissi su di loro , con sguardo triste.

“Siete amici adesso?”

“Cooper mi stava raccontando della sua carriera”

“E Kurt mi stava raccontando divertenti aneddoti sul suo fidanzato”.

Inorridito ,Kurt spalancò gli occhi , prima di socchiuderli per guardare con disprezzo Cooper .

Come previsto , l’espressione sul viso di Blaine divenne vuota mentre cominciò a raccogliere i piatti sporchi di minestra dal tavolo, superando poi entrambi dirigendosi verso la cucina.

“Non ti ho detto nulla su Alex!” sibillò Kurt , dando a Cooper una gomitata in un fianco , una volta che Blaine se ne fu andato.

“Perché lo hai detto?”

“Se non lo hai notato, Blaine è geloso marcio! Non hai visto l’espressione sul suo viso? Il ragazzo è ancora pazzo di te ed è geloso da pazzi che sei fidanzato di nuovo”.

“Non voglio che sia geloso. Voglio che mi perdoni per quello che ho fatto così da poter tornare di nuovo amici.”

“Così da poter essere nella vita di Landon?”

“Io.. voglio essere in quella di entrambi, non solo in quella di uno solo di loro.. Mi importa di entrambi”.

“Allora.. perché non hai cercato di trovare Blaine più duramente quando sparì?

Perché non ti sei fatto coraggio e non sei venuto a cercarlo? Se non era in Ohio, dove altro pensi che avrebbe potuto essere?


Tutti i vostri amici si sono schierati con te, Blaine non parlava con i Warblers da molto e c’era solo un’altra persona con cui era in contatto..”

“Non pensavo fosse qui con te! Mi dicesti che lo avevi sentito ed anche di lasciarlo da solo! Ho rispettato quello che mi dicesti ed alla fine mi sono detto che forse era meglio così , che forse stavo facendo la cosa migliore a lasciarlo andare completamente.

Dopo quello che ho fatto.. non meritavo il suo perdono”.

“Allora.. cosa ti fa pensare che lo meriti adesso”.

BOOM!

Fu come se la bomba che ticchettava nel suo petto alla fine fosse esplosa.

Le parole di Cooper lo sconvolsero nel profondo, paralizzando i suoi pensieri , mentre guardava l’uomo più grande e vide un ( ben meritato) sorriso compiaciuto rivolto a lui.

In qualche modo Cooper sapeva di cosa stava parlando.

Cooper capiva.

Tutto quello che era passato per la mente di Kurt in questi ultimi giorni venne schiacciato con quella frase e Kurt si ritrovò senza parole per la prima volta da giorni.

Che cosa si era aspettato?

Che Blaine lo accogliesse immediatamente tra le sue braccia e che accettasse il suo patetico tentativo di scusarsi con atteggiamento aperto?

Che Blaine gli dicesse.. si ti perdono , aiutami a crescere Landon! Possiamo farlo insieme!

O qualcosa di simile a questo?

Per tutto il tempo in cui era stato attorno a questa piccola famiglia, aveva continuato ad immaginare scenari diversi, situazioni diverse in cui lui apriva il suo cuore e Blaine lo avrebbe guardato ed alla fine avrebbe annuito per poi abbracciarlo.

C’erano state solo un paio di volte in cui aveva pensato che sarebbe finita male, che avrebbe pianto disperatamente ma che alla fine avrebbero fatto pace.

Non aveva mai immaginato ( ed Oh.. forse era troppo stupido per pensarlo) che Blaine non avrebbe mai  ascoltato le sue scuse e che lo avrebbe semplicemente ignorato.

Ma Cooper aveva colpito nel segno.

Dopo tutto quello che Kurt aveva fatto, non aveva mai pensato che Blaine lo avrebbe perdonato.. e se questo dubbio era ancora li con lui… lo era sicuramente ancora con Blaine.

Ovviamente.

“Io.. “

“Non dico di conoscere Blaine come il dorso della mia mano.. perché non è così .. Blaine è ancora un enigma per me come lo è per te.

Ma.. tu lo hai lasciato Kurt.

Ho provato a rimetterlo insieme, ma ci sono parti di lui che sono ancora legate a te che solo tu puoi rimettere insieme”

Per un attimo Cooper sorrise.

“L’ho sentita in un film una volta. Pensai fosse la cosa più stupida che avessi mai sentito.. ma ora che ci penso.. è perfetta per la vostra situazione”.

Kurt scosse la testa , un nodo gli stringeva la gola, mentre Cooper continuava a citare frasi da film, le parole vagavano mentre l’uomo accanto a lui era ed un passo dal perdere la testa.

Il petto gli faceva male, il dolore passò dal cuore fino allo stomaco e poi per tutto il corpo, rendendogli fastidioso respirare.

Respirando a fatica, si guardò intorno fino al punto dove il suo cellulare era stato abbandonato e li accanto dove c’erano il suo portafogli e le chiavi.

Non riusciva a respirare.

Era difficile farlo in quella piccola stanza da pranzo.

Dal salotto poteva sentire le voci di Cenerentola e dalla cucina Blaine che caricava la lavastoviglie.

Cooper era ancora accanto a lui a chiacchierare e nel frattempo Kurt si sentì debole, così debole che sarebbe svenuto da un momento all’altro.

Doveva uscire da li.

Doveva respirare.

“Devo andare” disse con voce strozzata, superando Cooper per afferrare il cellulare, il portafogli e le chiavi prima di cominciare a correre verso la porta.

Cooper lo seguì fermandolo prima che se ne andasse per sempre e l’uomo più grande gli infilò un biglietto da visita in mano… un biglietto da visita con tutte le sue informazioni.

“Cooper..”

“Se stai scappando da loro.. non tornare.. mai più..”

“Non sto scappando…io.. “

“Se hai solo bisogno di riprendere fiato.. questo è il mio cellulare. Chiamami una volta che hai risolto i tuoi problemi.

Posso aiutarti”.

Quando Kurt annuì, sbattendo gli occhi per trattenere le lacrime , Cooper  lo spinse fuori dalla porta, sbattendola dietro di lui, lasciando l’uomo emotivamente scosso da solo sul pianerottolo.

Una volta che fu solo, cedette, precipitandosi dal pianerottolo alle scale dove crollò su uno dei gradini in una crisi di pianto.

Tutto in lui faceva male, molto più di quanto avesse mai fatto prima e continuò a singhiozzare e si chiese se era questo che aveva provato Blaine quando gli aveva spezzato il cuore anni fa.


 
“Pronto?

“Papà?.. C’è qualcosa che devo dirti”.


“Voi ragazzi potete tornare a casa. Io rimango qui ancora per qualche giorno se a Rachel non dispiace che resto nei paraggi.

No Sam.. è meglio se tornate tutti a New York.

Vi chiamo io se.. se qualcosa cambia.

Lo prometto”.


“Alex? Hey sono io.. non so perché non rispondi al cellulare.. ma quando ..senti questo messaggio .. chiamami .. o mandami un messaggio..

Abbiamo bisogno di parlare.

Avrei preferito farlo faccia a faccia una volta che saresti tornato in città, ma non so quando torni così.. solo.. chiamami okay?”


“Non pensavo che avresti chiamato..”

“Ho bisogno di parlargli .. lavora stasera? “

“Si.. il suo turno inizia alle 9pm. Tengo io Landon stasera, così se vuoi andare ti suggerisco di farlo stasera.

Lavorerà tutta la settimana, così a meno che tu non voglia parlargli davanti a Landon , è meglio se vai a cercalo al club..”

“Grazie Cooper..”

“Farai meglio a non ferirlo di nuovo perché ti giuro…”

“Non lo farò. Lo prometto”.


Tre giorni.

Questo fu il tempo che Kurt ci mise per sistemare i suoi pensieri, per schiarirsi la mente , prima di buttarsi tra le fiamme che avevano già divorato Blaine.

Questa era la sua unica possibilità di spegnere quelle fiamme, la possibilità di vedere  se Blaine gli avrebbe preso di nuovo la mano e si fosse fidato di lui.. e forse.. solo forse.. di lasciarlo rientrare nella sua vita.

“Ad essere onesti non pensavo saresti rimasto dopo tutto questo”.

Kurt alzò lo sguardo, la testa appoggiata sul suo pungo mentre aspettava nella zebra room , col culo sulla sedia logora.

Blaine era all’in piedi davanti a lui, vestito in modo da togliere il fiato , i suoi occhi truccati  di nero fissi su Kurt e solo su Kurt.

“Volevo parlarti”.

“Così hai lasciato il mio appartamento senza salutare me o Landon , poi hai aspettato un paio di giorni prima di deciderti a tornare. Interessante.”

Blaine chiuse la porta dietro di se, mettendo il blocco prima di attraversare la stanza per appoggiarsi contro il muro vicino al touchscreen.

“Cooper mi ha detto che stavi venendo. Non me lo aspettavo, ma questo mi ha dato la possibilità di provare un nuovo ballo”.

“Penso che al pubblico sia piaciuto”.

“Non erano pronti per questo. Non sono abituati a questo lato di me”

“Nemmeno io”.

L’uomo più giovane sbuffò, ruotando gli occhi mentre incrociava le braccia al petto.

Kurt deglutì pesantemente , distogliendo lo sguardo dai muscoli ben scolpiti del suo ex, portandolo sulla moquette sgargiante.

Blaine borbottò per qualche secondo, perso nei suoi pensieri, prima di decidere di parlare di nuovo.

“Sai a cosa serve questa stanza… il mio capo mi ucciderà se non vengo pagato per essere qui.. “

“Pagherò il conto. Voglio solo parlare… questo è tutto… nulla di più”

“Non credo che avrei potuto farlo con te in ogni caso” ammise Blaine , la voce bassa nella stanza leggermente rumorosa.

Nonostante non ci fosse musica nella stanza, la musica alta nell’altra stanza( così come gli orribili gemiti ) si sentiva attraverso le sottili mura , lasciando ben poco all’immaginazione.

Tuttavia, entrambi gli uomini erano in uno stato d’animo diverso.

Nessuno dei sue stava prestando attenzione ai rumori circostanti, erano entrambi focalizzati sull’altro.

Su nessun altro.

Su nient’altro.

“Ti puoi sedere? Puoi sederti qui se vuoi.. Io.. solo.. non riesco a stare seduto a parlare con te se resti all’in piedi”.

Spostandosi da una parte all’altra della stanza, Blaine controllò il pavimento, ed infine si sedette col culo per terra.

Allungò le gambe, le dita graffiavano le cosce attraverso le calze a rete cercando di calmare le sue nervose mani.

Fu solo quando si sedette che Kurt notò che Blaine si era cambiato d’abito.

Prima stava indossando abiti molti più corti: pantaloncini bianchi, niente scarpe, capelli spettinati ed ilo suo solito trucco.

Questi abiti più scuri erano nuovi.

Non erano come i vestiti sensuali e focosi che Kurt aveva visto durante la sua prima volta nella zebra room.

Questi urlavano Shadow*.

A Kurt sembrava che Blaine li stesse indossando come una protezione.

Come la sua vecchia giacca dei Warblers, come il suo costume da Nightbird.

“Non indossi il tuo anello”.

Distolto dai suoi pensieri, Kurt abbassò lo sguardo sulla mano nuda, agitando le dita mentre fissava il piccolo segno dove prima c’era il suo anello di fidanzamento.

Poche ore prima, lo aveva tolto, infilandolo nella valigia prima di lasciare l’appartamento di Rachel e salire in macchina per fare il viaggio di poco più di un’ora per arrivare sul posto di lavoro di Blaine.

Per giorni , l’anello aveva iniziato a pesargli , la sensazione fredda sul dito lo stava facendo impazzire.

Alex ancora non lo aveva richiamato, ignorandolo per fare chi sa cosa e dopo alcuni giorni di silenzio assoluto , Kurt ci rinunciò e si tolse quel fottuto anello dal dito.

Non riusciva a guardarlo; non poteva sopportarne l’idea senza esserne nauseato.

Così lo aveva messo via.

Lontano dagli occhi , lontano dal cuore..

“Mi.. mi dava fastidio.”

“Ti dava fastidio? O forse il fatto di indossarlo mentre sei con me che ti infastidisce?”

“Non sei tu. Sono io.. oh dio.. questa sembra la classica frase di quando ci si lascia…”

“E’ meglio che ricevere tanti insulti...”

“Blaine…”

Abbassando la testa , Blaine tirò le gambe al petto , appoggiando la fronte sulle ginocchia mentre fissava la moquette distrutta sotto di lui .

“Se hai deciso di tirare tutto fuori,  ti suggerisco di iniziare subito.

Non posso stare qui per tanto senza che arrivi qualcuno per assicurarsi che non stia qui a giocare…e non intendo in quel senso”*

“Non so da che parte cominciare.. voglio dire.. lo so ma.. è davvero difficile…”

“Non deve essere così difficile se sei qui”

Kurt alzò gli occhi, guardando Blaine per un secondo prima di scivolare dalla sedia e mettersi allo stesso livello del suo ex, sedendosi nella stessa posizione di Blaine, prima di decidere che per lui sarebbe stato molto più confortevole sedersi con le gambe incrociate.

Una volta sistematosi, unì le mani , abbassando lo sguardo sul segno sull’anulare che sembrava ferirgli gli occhi ogni volta che lo guardava.

“Sai.. il girono che ci siamo lasciati.. il giorno che ti ho lasciato.. è stato l’errore più grande della mia vita. Ho fatto molte, molte cose stupide negli ultimi anni, ma nulla, nulla può essere paragonato a quello che ho fatto a te. Nulla.”

Aspettò per vedere se Blaine dicesse qualcosa ( giusto per sicurezza) prima di continuare.

“Sono stato così stupido allora.

Mi sono lasciato accecare dalla gelosia e dalla rabbia per nessun motivo ed ho perso il controllo con te.

E non meritavi tutto questo.


No.”
Blaine rimase impassibile, lo sguardo fisso sul pavimento e solo sul pavimento mentre Kurt parlava.

“Blaine.. io.. quel giorno è stato uno dei miei giorni peggiori.

Il modo in cui ti ho trattato non è assolutamente il modo in cui qualcuno dovrebbe trattare il proprio fidanzato.

Non.. non ti ho dato una possibilità.

Non ti ho lasciato parlare…

Sono semplicemente scoppiato e poi.. poi ho lasciato che i miei amici pensassero che fosse tutta colpa tua se ci eravamo lasciati e non era così.

Sono stato così stupido.

Ho lasciato che il mio egoismo si intromettesse in qualcosa di perfetto ed ho rovinato tutto.

E la cosa peggiore è che ho ferito te.

Ti ho ferito così tanto e non lo meritavi proprio.

Sei stato così buono con me in quegli ultimi mesi.

Quando le cose tra noi hanno cominciato ad andare a rotoli, mi hai dato spazio.

Quando stavo male, ti sei preso cura di me.

Quando le cose diventavano tese, ti confidavi con me.

Ne abbiamo pagato entrambi il prezzo.. ma tu eri così buono…

Così buono..

Ed in uno stupido… dio.. in un fottuto momento.. ho lasciato andare via tutto.

E per cosa?

Niente.

Per gelosia.

Perché ero egoista.

Avrei dovuto ascoltarti quel giorno.

Invece di lasciare che la mia rabbia prendesse il sopravvento e che me la prendessi con chi davvero lo meritava .. ma me la sono presa con te.. perché era.. più facile.”

L’altra parte della stanza era ancora silenziosa, Blaine appoggiato contro il muro, la schiena dritta, respirava a fatica e … semplicemente ascoltava.

Kurt continuò.

“ Dopo che te ne sei andato.. ti ho cercato.

Tutti ti abbiamo provato a cercarti, perché ci siamo resi contro di aver sbagliato così tanto con te.

Non pensavo che te ne saresti andato e dio.. sono stato stupido anche a pensare che non lo avresti fatto.

La sera che chiamasti, mi ero detto che ti avrei affrontato il giorno dopo.

Che per allora sarei stato pronto.

Cazzo…

Ci ho messo un po’ a convincermi a parlarti di nuovo..

Era arrabbiato, cosa stupida, ma ero anche .. tipo .. imbarazzato per come aveva reagito.

Prendere a calci le cose?

Infantile.

Urlarti contro?

Maleducato

Ho perso il controllo con te ed ho lasciato che tutto prendesse il sopravvento e non sapevo cosa fare.

Mi sono isolato da te ed è stato fottutamente stupido perché ci eravamo detti quanto fosse importante per noi comunicare.”

“Penso sia questo che mi ha ferito di più” sussurrò Blaine alla fine, la voce bassa e sottile, “ che dopo tutto quello che avevamo affrontato , non mi hai voluto ascoltare.

Mi ha fatto ricordare della nostra prima rottura .

Dopo che ti ho tradito .. voglio dire.

Quando.. quando sei tornato al McKinley per Grease e non mi hai lasciato spiegare.

Sono riuscito a capirti per quella volta perché ti aveva tradito, ma quando mi hai attaccato alla Nyada?

Non sapevo cosa avessi fatto di sbagliato.

Ancora non lo so .”

Questo faceva male.

Faceva male perché Blaine aveva ragione.

Nemmeno Kurt sapeva cosa avesse fatto Blaine di sbagliato; in realtà , Blaine non aveva fatto assolutamente nulla di sbagliato.

Quel giorno era stata tutta colpa di Kurt.

In quel periodo, avevano dovuto affrontare i loro problemi di comunicazione e riuscirono a risolverli insieme senza incidenti.

Quella volta , aveva fatto tutto Kurt, e aveva lasciato Blaine senza sapere cosa avesse fatto.

Kurt capiva la sua reazione.

Capiva senza riserve.

“Non hai fatto nulla di sbagliato..”

“Voglio dire.. so di aver distorto la verità sulle intenzioni di June e lo showcase .

Ho mentito , ma l’ho fatto solo per proteggerti.

Stavo cercando di convincerla a farti partecipare.

E’ stato stupido da parte mia mentirti ma allora non pensavo fosse così sbagliato farlo.

Però non ho mai capito come questo potesse far finire il nostro fidanzamento.

So.. so che non avrei dovuto mentirti.

E’ stato stupido da parte mia e mi dispiace per averlo fatto, ma.. volevo dirtelo.

Ma non mi hai ascoltato”

“Lo so..”

“Per molto tempo  ho pensato che ti fossi stancato di me.. come.. come avevo temuto quella volta..

Poco prima che me ne andassi , tutti continuavano a dire che potevi fare meglio senza di me e che eri meglio di me.

Tutti continuavano a parlare  della nostra rottura e fu tutto quello che sentivo in giro.

Erano così…erano così dannatamente crudeli in quel posto.

Posso capire l’essere dispettosi per la competizione.. ma rovinare l’autostima di qualcuno? Distruggerli deliberatamente? Non lo capirò mai..”

“Cedo che se la prendano con chi è più .. debole.. Sanno chi possono far fuori facilmente . Se la prendono con i più bravi.. li rovinano e poi vanno fino in fondo .

E’ così che io e te siamo diventati dei bersagli”.

“Beh.. si sono sbarazzati di uno di noi..”

“No.. Io ho causato tutto .

Non loro.

Sono stato io e mi dispiace.

Dio Blaine… credo che non riuscirò mai a dirti quanto mi dispiace per quello che ti ho fatto.. ed in un certo senso a Landon.

Ti ho allontanato quando avevi più bisogno di me.

Le cosa che ti ho detto quel giorno?

Erano così terribili e mi dispiace per quello che ti ho detto..

Non posso rimangiarmele, ma voglio che tu sappia che non le pensavo davvero.

E’ stata la rabbia a parlare per me ed io.. dio.. sembra orribile.. ma me la sono presa con te.. e ti avevo promesso che non lo avrei mai fatto”.

Blaine non rispose.

Allungò le gambe , le braccia lungo i fianchi ,inclinando la testa all’indietro , fissando il soffitto.

Visto che era distratto , Kurt guardò a lungo il suo ex , osservando tutti i cambiamenti nel corpo di Blaine, fissando poi la cicatrice , ben visibile sopra la cintura dei suoi pantaloncini .

“La sera che te ne sei andato, ho chiamato tutti quelli che ho potuto per vedere se fossi andato da qualcuno di loro.

Non ho pensato a Cooper fin quando mio padre non mi disse di averlo chiamato..”

“Tuo padre ha chiamato Cooper?”

“Si.. Cooper non gli disse molto. Lo stesso fece poi con me. Quando riuscii a parlarci mi disse che stavi bene, ma che avrei dovuto aspettare che fossi tu a contattarmi..

Non mi disse altro, non dove eri o altro.

Dopo la telefonata, aspettai ma non mi hai mai chiamato .. ed ora capisco il perché ..

Ma quando non ho avuto tue notizie.. mi sono arreso”.

Blaine ,amaramente , brontolò

“Come se fosse la prima volta che rinunci a me…”

“Blaine… avrei dovuto provarci di più.. Avrei dovuto.. “

“Avresti dovuto.. questo è tutto quello che sai dire ,vero?”

“Si” rispose Kurt a bassa voce.

“Sono passati quattro anni da quel giorno.

Quasi quattro anni dal giorno in cui hai deciso che il nostro amore non valesse più nulla e mi hai buttato via come fossi immondizia.

Tu ed i tuoi amici mi avete buttato sul marciapiedi e mi avete lasciato in balia di me stesso.

Ho passato settimane a cercare di capire cosa fare o come riconquistarti .

Alla fine sono crollato e me ne sono andato ed ora tutto quello che tu e tutti i tuoi amici riuscite a dire è avrei dovuto fare questo o avrei dovuto fare quello.

Credi che io non pensi mai a quello che avresti dovuto fare?

Credi che io non pensi a tutto ciò la notte a volte?

O che io non ci abbia mai pensato notte dopo notte da quando sono qui?”

“Io .. solo..”

“Ho capito che hai dei rimpianti.

Ma , onestamente Kurt.. sono stanco di ascoltarli.

Ti sei scusato per quello che è successo.

Ho ascoltato tutto quello che volevi dirmi ed i tuoi rimorsi, ma è successo anni fa.

Sono passati quasi quattro anni ed io ho cercato di andare avanti.

Ho perdonato te e gli altri? Diamine no!

Ma ho imparato a non lasciarmi sopraffare come quando è successo la prima volta.

Ho un figlio che ha bisogno di me più di questo dramma.

Non ho tempo per una “festa della pietà”.”

Scosse la testa , sorridendo leggermente.

“Ho vissuto in questi quattro anni facendo le cose giorno per giorno.

Ho lasciato che tutto mi sopraffacesse quando sono arrivato qui .

Dopo che Landon è nato, ho quasi perso il controllo diverse volte.

Non sapevo cosa fare con un neonato soprattutto quando ero da solo e distrutto .

Alla fine ho iniziato ad imparare ma ci sono state delle volte in cui ho lasciato che il mio passato mi raggiungesse e poi ho realizzato che non potevo permettermi che accadesse di nuovo , non quando c’è qualcuno nella mia vita che conta su di me per tutto.

E’ stato solo quando ho visto te e gli altri che ho capito quanto avevo allontanato quel dolore.

Ho dovuto affrontare cose abbastanza di merda da quando sono qui, che non avrei mai immaginato di dover affrontare ; l’essere padre e tutto il resto.

Ma ho allontanato anche queste cose.

Perché?

Perché Landon ha bisogno che io stia bene.

Non posso lasciarmi sopraffare da questo dramma.

Queste ultime settimane con tutti voi qui hanno provocato un vespaio con cui onestamente non voglio avere a che fare di nuovo.

Ho visto quanto io sia cresciuto mentre voi siete rimasti fondamentalmente gli stessi”.

La sua voce era ancora calma, ma severa ed ogni parola si incideva sull’anima di Kurt.

“Mi siete mancati tantissimo all’inizio, ma vederti ora qui, mi ha fatto capire che sto bene senza di te nella mia vita.

Abbiamo dei bei ricordi insieme.. ma ora..”

“Cosa significa?” chiese Kurt , tirando su col naso, asciugandosi le lacrime che ormai scendevano dai suoi occhi grigi e tempestosi, la gola stretta quando finalmente Blaine lo guardò.

“Significa che non so cosa voglio adesso.

Significa che so di poter stare bene senza di te nella vita, ciò nonostante mi mancherai.

Significa che puoi scusarti per tutto quello che vuoi ma quello che è successo non può sparire solo perché a te dispiace.

Non posso veramente perdonarti per qualcosa che ha modificato completamente la mia vita , sai?

Posso accettare le tue scuse.. e lo faccio, credo.

Ma quello che è successo , ha mandato a puttane la mia vita lo capisci questo, vero?

Voglio dire.. guardami..”

Blaine indicò i pochi vestiti che indossava e le calze a rete .

“A volte ,mi sono chiesto come sarebbero andate le cose tra noi se quel giorno ne avessimo parlato.

Del tipo.. saremo sposati ora?

Saremo diventato dei grandi performer o alla fine avresti capito che la moda è il campo in cui spacchi.

Del tipo che di sera , potevi essere una star di Broadway ed un designer di moda a livello mondiale o uno stilista di giorno.

Mi sarebbe piaciuto fare spettacolo e restando nell’ombra, fare il padre nel tempo libero.

E Landon?

Vivrebbe in una casa con due padri come dovrebbe, invece che con un solo padre che a malapena vede”

Più parlava, più Kurt si sentiva male, il suo pianto divenne sempre più forte, ogni frammento di dolore si fece strada in lui.

“Dio.. Blaine…”

“So che sei venuto qui per parlare.. ma io.. sento di aver ascoltato abbastanza.

Ti dispiace.

Ho capito.

Dispiace anche a me.

Mi dispiace di averti mentito allora.

Mi dispiace di averti tradito al liceo.

Penso ancora che non lo avevamo superato per davvero… non importa quanto dici di avermi perdonato.

Noi.. non siamo le stesse persone di allora Kurt.

Stai per sposarti con un altro uomo per l’amor di Dio..

Vivi dall’altra parte del paese ed io e Landon siamo qui..”

“Non deve essere..”

“Non sradicare la tua vita solo perché hai scoperto di essere padre.

Io e Landon stavamo bene prima che arrivassi e staremo bene quando te ne andrai”.

Allungandosi , Blaine si alzò dal pavimento, spazzolandosi con le mani il sedere e le gambe per togliere ogni residuo di polvero o sporco della disgustosa moquette.

Kurt fece lo stesso, le sue lacrime stavano diminuendo mentre si alzava.

“Non voglio che finisca così”..

“Non ho detto di volere che finisca.. Solo.. ho bisogno di tempo.. Vuoi che torniamo ad essere amici ?

Non sono sicuro di poterlo fare, non ancora per lo meno.

Devi capire che ci sono anni di cose qui dentro “

 Indicò il suo cuore, lasciando lì la sua mano mentre si avvicinava al suo ex emotivamente instabile.

“Non posso permetterti di rientrare solo perché tu vuoi che io lo faccia .

Non posso lasciare che tu venga qui e ti comporti come se fossi l’eroe venuto a salvarmi da qualsiasi cosa tu creda che io abbia bisogno di essere salvato.

Sono stato da solo per anni.

Non ho bisogno di un eroe”.

Blaine si zittì fermandosi di fronte a Kurt , pochi centimetri dal suo ex, mentre Kurt lo guardava intensamente.

Si fissarono l’un l’altro attentamente , c’era a malapena spazio tra loro , quando Kurt si sporse in avanti , chiudendo gli occhi, mentre pressava la sua bocca su quelle di Blaine.

Fu un tocco brevissimo, un incontro di labbra, prima che Blaine si tirasse indietro velocemente, scuotendo la testa mentre indietreggiava verso la porta.

“Fa buon viaggio, okay?”

“Blaine.. aspetta..”

Prima che potesse dire altro , Blaine aprì la cigolante porta ed uscì nel corridoio , sbattendo la porta dietro di lui prima di scappare verso il suo camerino, lottando per superare la folla di gente per poter andare in un posto dove poter stare da solo .

Mentre correva , si fermò solo una volta per dare qualcosa ad uno dei baristi.

Una volta nascosto in bagno, si infilò in una delle docce e si lasciò andare , iniziando a piangere, con la mano davanti la bocca, a causa della sensazione di calore che il bacio di Kurt aveva lasciato.

Kurt nel frattempo, si rimise in sesto, raddrizzò le spalle cancellando ogni traccia di lacrime dagli occhi prima di lasciare la zebra room, dirigendosi poi verso l’uscita.

Era quasi fuori dalla porta, quando si sentì chiamare, l’amica di Santana correva verso di lui con un foglietto tra le dita.

“Shadow mi ha chiesto di darti questo”.

Ringraziandola Kurt uscì ed aprì il biglietto.

“Questo è per Landon “ seguito da un numero di telefono.. il numero di Blaine.

Sorridendo tristemente Kurt infilò il biglietto in tasca e si diresse verso la macchina di Rachel , un peso ancora vivo sulle spalle, ma un po’ più leggero rispetto a prima.

A dire la verità, si aspettava che la serata andasse peggio di quanto invece era andata.

Nei suoi pensieri, si era immaginato che Blaine per farlo tacere una volta per tutte lo avrebbe cacciato a calci dalla sua vita.

Tuttavia, col biglietto che scottava nella sua tasca , pensò di aver fatto qualche progresso  e non poté fare a meno di pensare che forse un giorno.. le cose potevano cambiare…

Con un’ultima occhiata al club , si appoggiò la mano sul cuore e salì in macchina , guidando nella notte verso casa di Rachel per prendere i suoi bagagli e più tardi prendere l’aereo per New York dove avrebbe dovuto affrontare alcune pesanti situazioni.

 

NOTE

* la frase è "Soup's yummy, mister Kurt". " Yummy in your tummy?" non sapevo come tradurla per fare la rima.. accetto suggerimenti!!..

*Qui ho messo una nota solo perché Shadow ( ombra, oscurità) qui vuol significare sia il “soprannome” di Blaine al lavoro.. sia il fatto che Blaine ( a causa di Kurt ).. diventa un po’ l’ombra di se stesso..

*La frase originale è “I'm not screwing around... and I don't mean in that way."  Screwing around ha diversi significati.. “perdere tempo, in giro a scopare, a cazzeggiare” ma poi non avrebbe senso la frase dopo.. quindi.. ho lasciato così se qualcuno ha un suggerimento è sempre ben accetto.
  
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