Scritta per Anita92 che l'aveva richiesta.
Ispirata alle bellissime immagini di Masaya Martina. Vi consiglio il suo fumetto.
Cap.8 Rimpianto divino
Apollo appoggiò una mano
sul tronco di un albero e chinò il
capo, i lunghi capelli biondi gli ondeggiavano sulle spalle candide
solleticandogli la pelle. Socchiuse gli occhi e corrugò la
fronte, osservando i
fiori di giacinto spuntati dal prato verde.
Sospirò, mentre una
lacrima gli rigava il viso. I suoi
piedi, coperti dai sandali, affondavano nel terreno umido sporcandosi
di fango.
Il vento fece ondeggiare le fronde
degli alberi e accarezzò
i petali dei fiori.
Zefiro si materializzo alle spalle
dell’altro dio. Richiuse
le sue grandi ali dalle piume azzurrine e avanzò, i suoi
capelli color cielo
gli ondeggiavano intorno al viso emaciato.
“Sembra ancora di sentire
la sua risata. Così piena di gioia
e di vita, nonostante fosse quella di un giovane mortale… o
forse proprio per
quello, perché i fiori appena sbocciati sono belli proprio
perché presto
sfioriranno” disse.
Apollo si voltò, i suoi
occhi erano liquidi e arrossati.
Zefiro socchiuse i suoi, circondati
da delle profonde
occhiaie.
“Vorrei odiarti
perché me lo hai portato via ben due volte.
La prima come amante, la seconda come assassino.
Però lui amava queste
labbra. Su di esse si posavano le sue”
disse.
Apollo socchiuse le labbra rosee, che
si tinsero di rosso
fuoco.
Zefiro chiuse gli occhi e
posò un bacio sulle labbra di
Apollo. L’altro dio chiuse gli occhi, arrossendo.
“Le sue mani inesperte ti
toccavano i fianchi, frementi”.
Proseguì il dio del vento, passando una mano sotto il drappo
candido che
copriva le nudità di Apollo, sfiorandogli la pelle candida.
Apollo schiuse le gambe e fremette,
sporgendo leggermente in
avanti il bacino.
“Tra questi capelli passava
le sue dita morbide, mentre
arrossiva. Le sue gote erano così dolci, spruzzate di
efelidi”. Proseguì
Zefiro, passando l’altra mano tra i capelli dorati di Apollo.
Apollo strinse gli occhi.
“Anche tu lo sfioravi con
il tuo vento, hai ancora il suo
profumo addosso” gemette. Baciò con foga Zefiro,
che ricambiò il bacio,
rabbrividendo.
Le gote di entrambi furono solcate da
lacrime.