-Tutti
i tuoi poteri Merlin e non puoi salvarmi la vita.-
Questa frase rilascia le tue labbra, la tua voce roca, debole, come il
resto
del tuo corpo.
Sei qui, tra le mia braccia, la tua schiena contro il mio torace.
-Posso farlo, non ho intenzione di perdervi.-
Dico, ostentando sicurezza.
Ma chi voglio convincere? Te o me?
Sappiamo benissimo entrambi che questo è il nostro ultimo
momento assieme.
L’ultima volta che ti tengo tra le mie braccia.
No. Devo riuscirci. Devo salvarti
la
vita.
-Devo dirti una cosa Merlin.-
-Non vi lascerò dirmi addio.-
Non te lo posso permettere Arthur. Non devi dirmi addio, non
lascerò che tu lo
faccia.
Niente ci ha mai divisi e non sarà di certo la scheggia di
una spada a farlo.
Resisti, ce la possiamo ancora fare.
Trova la forza nelle tue gambe, alziamoci, camminiamo verso Avalon.
Possiamo farcela Arthur!
Coraggio!
-Tutto quello che hai fatto Merlin, lo vedo ora. Per me, per Camelot e
per il
regno che mi hai aiutato a costruire.-
Deglutisco a vuoto, cercando di mandare via questo fastidioso groppo
che mi
ostruisce la gola e che mi vieta di parlare.
Ho voglia di urlare e di piangere ma non posso farmi vedere debole
quando
quello che sta più male tra noi sei tu.
Non posso permettermelo.
-Ci sareste riuscito anche senza di me.- la sola frase che riesco ad
articolare.
-Ora ti dirò una cosa che non ti ho mai detto.-
Ti prego, ti prego Arthur non farlo.
Mi dicesti che nessun uomo merita le mie lacrime, per quante ne
verserei per te
ti prego, non farmi questo proprio adesso.
-Ti ringrazio.-
Esali queste due parole guardandomi dritto negli occhi ed io posso
giurare di
perdermi nei tuoi grandissimi occhi azzurri.
Occhi che iniziano a perdere la loro luce, la loro bellezza..
Una tua mano si alza verso di me e va a posarsi tra i miei capelli, in
una muta
carezza.
La tua ultima..
No, non voglio neanche pensarci.
Sento la tua mano scivolare tra i miei capelli e cadere pesantemente
sul tuo
addome.
E i tuoi occhi si chiudono.
Definitivamente.
-Arthur..-
Il tuo nome esce dalle mie labbra con un filo di voce.
-Arthur!- la forza della disperazione mi spinge ad urlare il tuo nome a
pieni
polmoni.
Devo riuscire ad arrivare a te.
Devi svegliarti Arthur!
Coraggio, apri i tuoi grandi occhi azzurri, sorridimi e dimmi che mi
stai prendendo
in giro.
Non lo fai..
Con tutto il fiato che ho, evoco Kilgharrah.
Lui saprà cosa fare, riesce sempre a trovare una soluzione a
tutto.
Mi aiuterà anche questa volta.
Stiamo volando Arthur, Kilgharrah ci sta portando ad Avalon. Resisti un
altro
po’.
Fallo per me.
-Non c’è più niente che tu possa fare,
giovane mago.-
Le parole di Kilgharrah mi colpiscono in pieno viso, come uno schiaffo.
L’idea di aver fallito con te mi fa sprofondare.
Sei ancora tra le mie braccia, esanime, bianco come un lenzuolo.
Ti tiro più su, in modo da avere il tuo viso
all’altezza del mio.
-Non voglio perderlo! E’ mio amico!-
E’ una mezza verità.. e il drago lo sa benissimo.
E’ vero, non voglio perderti.. non l’ho mai voluto.
Ma tu non sei mio amico Arthur.. sei molto più di questo..
Sei il mio amore..
Vorrei urlare al mondo quanto ti amo, credimi.. ma il mio mondo
è andato in
pezzi nell’esatto momento in cui hai esalato il tuo ultimo
respiro..
Kilgharrah dice che tornerai un giorno e prego con tutto il cuore che
non mi
stia mentendo..
Non ce la farei a vivere con la consapevolezza che non ti
rivedrò più.. che non
ascolterò più la tua voce, la tua risata..
Il drago vola via, lasciandomi con te sulle rive del lago.. esausto e
distrutto, riesco a lasciarti a terra.. le mie braccia non ce la fanno
più a
reggerti e delicatamente ti lascio cadere sull’erba verde che
ci circonda.
Con il mio potere creo una barca di legno, una come quella che creai
per Freya
e per Lancelot..
Questo mi ricorda che ho perso troppe persone.. perdevo loro, ma tu eri
lì,
sempre accanto a me..
Ma oggi.. oggi ti ho perso.. e non ero pronto a questo..
Non posso farcela senza di te, Arthur..
Non voglio farcela senza di te..
Poso una mano sulla tua fronte.. inizi a diventare freddo..
Calde lacrime cominciano a bagnarmi le guance.. ho voglia di urlare..
ma non lo
faccio.. non servirebbe.. non ti riporterebbe da me..
Pronuncio un incantesimo e.. ti lascio andare..
Ma
non
dirò addio..
Mai dirò addio..
Lo
ammetto.. non so stare senza angst…
Dopo la OS fluff che ho pubblicato sabato non potevo non tornare alla
carica
con un’altra storia angst..
Sorry, ma sguazzo nell’angst più totale dopo la
morte del nostro amatissimo
Re..
*Le
frasi di chiusura vengono da una canzone del bellissimo cartone animato
“La
strada per Eldorado”.
La cantavo in mente
da qualche giorno e
mi sono venuti in mente i nostri tesori, ovviamente, in ambiente
angst..
Per me sono frasi più che azzeccate..
Lo sappiamo tutti che il nostro Merlin non dirà mai
veramente addio al suo
amato Re, come noi del resto.
baci,
Sunny9719