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Autore: Plando    09/05/2017    6 recensioni
Se l'esterno era messo male, l'interno era ancora peggio, tutto faceva pensare che la baracca stava su per miracolo, si diede degli sguardi veloci in giro, non voleva stare li un minuto di più, a terra nulla più che dei vestiti a brandelli, logorati dagli anni, delle vecchie foglie secche probabilmente formavano quelli che potevano sembrare due letti di fortuna, un vecchio orologio da polso rotto, poi nient'altro, ci rimase deluso, non aveva scoperto nulla che potesse far capire chi fosse stato, anche solo per far sapere ad eventuali famigliari della sua sorte, fece per uscire quando pestò qualcosa che attirò la sua attenzione, semi-nascosto sotto le foglie secche ci stava qualcosa.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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James decise di evitare di parlare con suo padre di quell'idea, anche William era d'accordo, glie lo avrebbero detto solo quando sarebbero arrivati, effettuato il cambio di rotta la giovane volpe si appoggio al parapetto a guardare il tramonto, raggiunto poi da Judith, mentre Nick decise di andare a vedere come stava l'amico.

“Will? Tutto ok?”

Il coniglio annuì, era seduto su uno sgabello, intento ad osservare la cassa dove avevano deposto le ossa della sorella.

“Gli farete di nuovo il funerale?”

“Certo, verrai questa volta?”

“Si, ti chiedo ancora perdono per non esserci stato a quello di trent'anni fà, non avrei retto una cosa del genere”

“Non fa niente” Rispose lui “Abbiamo fatto il funerale a due bare vuote, contava fino ad un certo punto, e comunque sapevo come te la stavi passando, non ti biasimo”

Nick si ritrovò a fissare anche lui la cassa, era sicuro di aver fatto la cosa giusta, ma sentiva che mancava qualcosa, nonostante quello che credeva cominciò a sentire forte il desiderio di poter dare una sepoltura come si deve ad entrambe, sebbene per Judy fosse impossibile, era pienamente convinto che fosse finita sul fondo dell'oceano, o come aveva detto lei stessa, cibo per i pesci, ormai di lei non rimaneva altro che il ricordo.

Will, accortosi dell'espressione della volpe, decise di cambiare discorso.

“Parliamo dei piccioncini, che dici?”

Nick uscì dal suo apparente stato di trance, voltandosi verso di lui “Cosa? A che ti riferisci?”

“O suvvia, lo hanno visto tutti che Judith è persa di tuo figlio”

“Già, tu non hai idea di cosa ha provato a chiedermi ieri, mentre mi passava la nausea”

“Fammi indovinare” Lo interruppe il coniglio “Voleva sapere se James è, diciamo occupato, ma si vergognava troppo e ti ha detto che non importava”

Nick restò a bocca aperta “Di la verità, ci stavi spiando?”

“No, ci mancherebbe, so perfettamente cosa passa nella testa di mia figlia, solo, non è la prima volta che cerca un compagno in un mammifero di specie diverse”

Nick sorrise, chissà perché ma gli ricordava qualcuno, poi lo sguardo tornò serio “È consapevole del fatto che così non potrà avere figli? Tua sorella, nonostante lo sapesse, non ha mai rinunciato all'idea e questo la faceva soffrire molto quando si rendeva conto che era tutto inutile”

“O bè, non ci sono problemi in questo senso, lei figli ne ha già sette, hanno cinque anni, ora sono a casa con mia moglie”

Nick ci mise qualche secondo ad assimilare questa notizia “COSA? Vuoi dirmi che ha avuto sette cuccioli a vent'anni”

“E cosa credevi, non siamo mica lepri, quando noi mettiamo su famiglia, lo facciamo come dio comanda, sette cuccioli sono una cosa nella media, quando io sono diventato padre la prima volta erano tredici, conosco delle coppie che sono andate nel panico più totale perché ne erano nati solo quattro o cinque”

Nonostante Nick sapesse benissimo cosa aspettarsi da quella razza fin troppo prolifica ci restava di sasso ogni volta, non riusciva ad immaginarsi cosa avrebbe mai fatto con tutti quei cuccioli per casa.

“Ma scusa e il padre?”

“Pff, il padre” L'espressione schifata del coniglio lasciò pochi dubbi a Nick, che subito pensò al peggio.

“Oddio, non dirmi che l'hanno...”

“No, no, non ha subito violenze, almeno non fisiche, semplicemente si era innamorata di un coniglio a cui interessava solo trombare, lei era entusiasta all'idea di diventare madre, quando glie l'ha detto lui l'ha scaricata, rinnegando pure la paternità dei cuccioli”

“Ma..io non credevo che...”

“Di cosa ti sorprendi Nick? Credevi veramente che tutti i conigli avessero a cuore il significato di famiglia? Abbiamo anche noi le nostre mele marce, come tutti”

Ci fu un attimo di silenzio interrotto poi da Will.

“Purtroppo non è finita lì, nonostante tutto, lei lo amava ancora, non lo capiva che l'aveva usata come un'oggetto, lo andò a cercare, supplicandolo di tornare con lei, a quanto pare non era ancora soddisfatto di tutti i danni che aveva fatto, quindi acconsentì, ma in cambio lei avrebbe dovuto abortire”

Nick non seppe più cosa dire, anche se non era un coniglio sapeva benissimo quanto folle fosse quella richiesta “Immagino che lei non l'ha presa bene”

“Scherzi? L'ha distrutta, è caduta in depressione per tutta la durata della gravidanza, ed ora, ogni volta che un coniglio prova a farle delle avance le viene la nausea al solo pensarci, quel bastardo le ha rovinato la vita”

Ora Nick cominciò a capire parecchio, se non tutto “Per questo cerca un compagno tra mammiferi di altre razze? Solo, non capisco perché abbia tutta questa difficoltà, da un po’ di tempo le coppie inter specie sono diventate una cosa quasi normale e lei è anche carina e simpatica, insomma, mi sorprende che in cinque anni non abbia ancora trovato qualcuno”

“Infatti lei non ha problemi a riguardo, il compagno lo trova, è quando comincia a dirgli i nomi dei suoi sette figli, che si tirano sistematicamente indietro, difficile trovare qualcuno disposto ad imbarcarsi in una relazione del genere, vuole a tutti i costi dare una figura paterna ai suoi piccoli, tu sai cosa vuol dire crescere senza, non vuole che loro passino tutto questo”

Prima che Nick potesse aggiungere altro il coniglio proseguì “Comunque non preoccupartene, sarà sufficiente che dici a James di non darle corda e lei lascerà presto perdere”

“E perché mai dovrei farlo? Spetta a loro decidere, o no? E poi...” Si interruppe nel momento in cui si voltò verso di loro, facendo cenno all'amico di osservare, erano fianco a fianco, davano le spalle ai rispettivi genitori mentre osservavano il tramonto dal parapetto dell'imbarcazione, la coniglietta aveva la testolina appoggiata al braccio di James e quest'ultimo aveva iniziato a scodinzolare in una maniera che Nick avrebbe reputato a dir poco imbarazzante, lui si limitò a sorridere, William restava della sua idea, nonostante la scena fosse non poco dolce.

“Aspetta che comincia a fargli l'elenco dei nomi, allora vedrai come smette di dimenare la coda”

“Sei troppo negativo, dagli una possibilità, che cavolo”





Appena svegliato Nick salì sul ponte, l'imbarcazione era ferma e nonostante fosse una manna per la nausea, voleva capirne il motivo, erano ancora parecchio distanti da Bunnyburrow, la prima cosa che vide fu un'isola a qualche chilometro di distanza, a vederla si poteva dire che non fosse molto più grande di quella appena lasciata.

“Come mai siamo fermi?”

Will rizzò le orecchie all'udire Nick, voltandosi poi verso di lui “Tuo figlio ha avuto un'idea”

La volpe si voltò verso il figlio, attendendo una spiegazione “Ricordi che ha detto Judy in uno degli ultimi messaggi?”

“Che abbandonava l'isola?” Rispose lui.

“E che facendolo sarebbe andata verso nord, abbiamo seguito la stessa rotta, questa è l'isola più vicina”

Nick si limitò ad osservare, scuotendo poi la testa “Cosa speri di trovare? Non avrebbe mai potuto arrivare fin qua, è impossibile”

Quando suo padre faceva così a James gli dava sui nervi, al punto che proprio non riusciva a non dargli contro “Abbiamo trovato Sofia dopo trent'anni, non era contro ogni probabilità anche quello? E poi, tu che dici quella parola, quindi immagino che sia impossibile anche che una volpe diventi agente di polizia, giusto? Quando mai si è vista una cosa del genere? Senza contare tutto quello che è venuto poi, sei riuscito a far capire a una città piena di pregiudizi che noi meritiamo rispetto come tutti gli altri, quindi non venirmi a dire che qualcosa è impossibile”

Nick stette in silenzio qualche secondo osservando il figlio, era proprio come lei, Judy non aveva mai mancato di fargli notare quando faceva o diceva una stupidaggine, quindi acconsentì a sbarcare con lui, comunque continuava a pensare che non avrebbero trovato nulla, stavolta sarebbero andati solo loro due e Judith, la coniglietta non mollava James da quando avevano lasciato Bunnyburrow e non sembrava neppure volerlo nascondere.

Scesero con lo stesso metodo del giorno prima, appena messa zampa a terra la prima cosa che notarono fu la spiaggia, decisamente più grande dell'isola prima, se sull'altra la boscaglia iniziava a una decina di metri dal mare qua ce n'erano almeno una cinquantina di sabbia, Judy scese di corsa allontanandosi un po’ dalla barca per andare ad osservare delle cataste di pietre che sembravano tutto tranne che dove dovevano stare, lasciando momentaneamente sole le due volpi, Nick ne approfittò.

“Allora?”

Suo figlio si voltò verso di lui “Allora che?”

“Ti piace la coniglietta è?”

“Cos...come sei arrivato a questa conclusione?”

“Oh suvvia, non scodinzolavi così neppure quando hai portato a casa quell'adorabile volpetta, so riconoscere certi comportamenti”

James, capito che era stato beccato abbassò lo sguardo “La cosa ti dà fastidio?”

“Perché dovrebbe? Io voglio solo che tu sia felice e se lei a te va bene non vedo perché io dovrei pensare il contrario”

“E la mamma? Che pensi che dirà?”

“A tua madre andava bene che IO stavo con un coniglio, dubito che farà problemi con te”

Proprio in quel momento vennero interrotti da Judith che li stava chiamando, facendo cenno di avvicinarsi.

“Andiamo a vedere che vuole la tua fidanzata”

“Ehi, non c'è ancora niente”

“Si si, certo, convinto tu”

Le due volpi si avvicinarono, la coniglietta indicava una fila ondulata di rocce lunga almeno dieci metri, erano chiaramente state posate li da qualcuno.

“C'è stato qualcuno, credo sia...”

Nick venne interrotto da Judith “Guarda bene”

La volpe osservò meglio i sassi a terra, constatando che non si limitavano a formare una riga, la sabbia col tempo ne aveva sepolti altri, che una volta scoperti rivelarono un'enorme scritta a terra.

“Oddio”

“Formano la scritta SOS”

James osservò meglio, le lettere erano enormi “Possibile che nessuno le abbia mai viste?”

“Possibilissimo” Rispose Nick “Nonostante siano abbandonate da quasi novant'anni queste isole sono ancora zona militare, il traffico aereo è proibito, in teoria non ci si potrebbe nemmeno sbarcare qui”

“Facciamo un giro e cerchiamo qualcosa?”

Nick si voltò verso la coniglietta “Siamo qui, sappiamo che qualcuno ci è stato a questo punto vale la pena cercare qualcosa”





Note

Ciao a tutti, scusate per l'immenso ritardo, ma in questo periodo scrivere è proprio l'ultima cosa di cui ho bisogno (sto faticando anche a recensire) per cui questo capitolo l'ho finito poco alla volta, ho apportato una modifica ad alcuni capitoli precedenti, nulla di che, ho leggermente avvicinato l'isola di Judy a Zootropolis, invece di duemila miglia ora sono diventate cinquecento.

Un ringraziamento speciale a Freez shad che mi aiuta costantemente segnalandomi errori e sviste, che nel frattempo ho provveduto a correggere, inoltre come sempre ringrazio Redferne, MizukiZukishima28, Djmathew, nami92, salamander92 e zamy88 per le recensioni lasciate e chiunque legga, vi chiedo scusa in anticipo se ci metterò una vita ad aggiornare, ma va così, c'è poco da fare.

1665 parole
   
 
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