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Autore: DANYDHALIA    09/05/2017    4 recensioni
Una ventata di cambiamento si comincia a respirare nuovamente per le vie della Metropoli popolata unicamente da animali.
l'ex-sindaco Lionheart dovrà affrontare un processo. Judy e Nick in questa nuova avventura faranno la conoscenza d'un avvocatessa felina..molto particolare, che porterà una ventata di nuovi imprevisti e novità nelle loro neo vite da agenti.
Vecchie e nuove conoscenze, rivelazioni e segreti, un piano da svelare, amici e ideali da salvare coloreranno la trama che farà da sfondo per un nuovo capitolo ambientato nella città che almeno una volta nella vita vorremmo visitare.
Detto questo a tutti voi un caloroso Miao: Ciao^^Ma un nuovo caso è alle porte per i nostri agenti preferiti, adesso che le neo elezioni sono alle porte.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Le condizioni di Judy e Nick che Alice avrebbe dovuto rispettare erano semplici; pranzare sul tetto della Centrale di Polizia, in modo da non allontanarsi dal posto di lavoro, adesso che il caso stava prendendo una nuova piega. 
 
In qualunque modo la si vedesse, a detta di Judy, rispettavano perfettamente le richieste della gatta:  
• il tetto era coperto di prati e aiuole e c’era un bel panorama, quindi era allegro 
• Alice aveva offerto il pranzo anche a loro (come aveva proposto); chiamando il numero di una catena da asporto che Nick e Judy adoravano : un bugeburgher per Nick e del sushi vegetariano per Alice e Judy (aveva iper convinto la coniglietta a provarlo con lei in cambio di più informazioni).
 
La tensione era sparita e tutto si era fatto tranquillo intorno a loro ed Alice cominciava a sentirsi pronta a parlare, anche se una punta di vergogna un poco la bloccava ancora.
 
-..A..Allora è buono?- chiese subito a Nick al terzo morso del panino
 
-Oh si! E il tuo? Visto che sono tanti piccoli pezzi..non è che potrei..- fece lui mentre allungava a la zampa verso il suo bento.                             Alice scattò, tramutando le sue bacchette dalla modalità “posata” a quella di “frustino” in segno di minaccia. 
-Non ci provare nemmeno! Aggiungili all’ ordinazione la prossima volta-
 
-Eh eh..okay okay, dai non fare la preziosa- fece lui ridacchiando. 
 
- O..io non faccio la “preziosa”, ma tieni a mente una cosa “rosso”, MAI METTERSI TRA ME E UN MIO PASTO. Risultato = “Portami via qualcosa che mi  piace..porterò via a te qualcosa che ti piace”-
Aggiunse infine con lo sguardo più minaccioso e sbieco che poteva venirle, pur di rendere seria una situazione che non lo era. Col risultato di far ridere Nicholas ancora di più, e anche Judy se non avesse finito di ingoiare il suo boccone, ma per non strozzarsi, invece di ridere, sorrise.
 
Assorbita l’ilarità del momento Alice si sentì finalmente pronta a raccontare tutto (male che vada mi sarò tolta un peso come ha detto lui, pensò).                                                                     -Bene è arrivato il momento. Però qualsiasi cosa riveli, promettetemi di non giudicarmi troppo male.  Per favore-
 
-Si si, lo faremo, tranquilla-  fece Judy amichevolmente ora che aveva perso quella punta di collera 30 minuti fa. 
 
-Dunque..(prese fiato e parlò più veloce) ‘mandarmi qui è stata un idea del mio capo. Crede che mettermi alla difesa d’un personaggio del calibro di Lionheart sia una mossa vincente, perchè sulla base di chissà quale confronto statistico, pensa che il mio profilo corrisponda anche al tuo(indicando Judy)e ciò avrebbe portato prestigio al nostro studio legale. Inoltre questa pubblicità avrebbe attirato nuove matricole giuridiche di specie felina, rialzando un po’ quella fascia di reddito e credibilità che alcuni della nostra “tipologia” avevano perso a causa dei fiori blu  (dopo una pausa riprese a parlare normalmente) ’. Ed eccomi qui, a fare comunella con voi  e forse , sperando che  le fonti siano attendibili, e a risolvere un nuovo caso collegato al processo che devo terminare.- 
La micetta proseguì poi con tono triste.
 -Tutto sommato mi è andata bene, dovrei essere contenta, eppure qualcosa mi tiene ancora giù di morale. Sarà che non sopporto i politici e difenderne uno per obbligo m’indispone..ma ci tenevo davvero a conoscervi. Quando mi sarebbe ricapitato?-
 
Entrambi gli agenti avevano capito che sin dall’inizio quel piccolo avvocato aveva agito preso da un entusiasmo tale di conoscerli, da farle quasi dimenticare il motivo spiacevole che l’aveva condotta da loro, quando forse invece, avrebbe preferito essere vista facendo il suo dovere e basta! Possibilmente sotto una luce migliore.
 Nick riprese la parola..
 
-Risollevalo tranquillamente il tuo morale, non è la fine del mondo. La ragione per cui sei qui non è né per semplice lavoro o filantropia legale, e allora? In quasi il 65% di ogni ambiente di lavoro accade (o quanto meno penso che accada). Non sei la prima né l’ultima a cui succede; inoltre che male c’è se ti è stato affidato un caso nell’ interesse del tuo studio, dalla quale chiunque nella tua posizione ne gioverebbe?        
Non devi mica uccidere qualcuno. Quindi su con la vita! – 
terminò infine la volpe dando una leggera pacca sulla spalla  della gattina.
 
- Grazie Nick, questo mi rincuora. Evidentemente mi sono fatta troppi crucci, ma odio sentirmi usata. Tu..cosa ne pensi invece?- Si rivolse a Judy con occhi speranzosi e quasi lucidi.
 
- Bhe..innanzitutto è stata un idea del tuo 
superiore, non tua, quindi non sei responsabile di niente..e anche se il tutto è stato pensato per attirare l’attenzione sulla tua compagnia legale, stai comunque aiutando un animale in difficoltà. Questo ti fa onore, e se i doppi fini ti mettono tanto a disagio vuol dire che infondo hai dei principi e che sei sensibile..non così male come ho azzardato prima, perciò scusa. Man mano che ti conosco tutto sommato.. mi sei simpatica-
 
 A quelle parole, dopo un largo sorriso, Alice saltò addosso a Judy abbracciandola e baciandola (sulle guance) a più non posso, travolgendola di innumerevoli grazie. Sempre più divertito, Nick riprese tutto sul cellulare. 
 
-Grazie xxx, Grazie! Grazie xxx*! Grazie-
 
- Va bene..Alice..ci siamo chiarite..dai..SMETTILA!!!..Per favore-
 
-Certo, certo ogn’uno i suoi spazi-
Nick ridacchiava ancora con la bocca coperta dalla zampa mentre finiva di riprendere, attento a non farsi notare, poi azzardò..
 
-E a me? Non mi dai un abbraccio, un bacetto..- facendo finta di essere offeso.
 
-A te ti ho già detto grazie prima. E poi non mi piace abbracciare e baciare i maschi- 
 
Questa nuova rivelazione fece sbattere gli occhi ai due poliziotti, ma Judy preferì sorvolare.
 
-Allora Alice..come intendi procedere adesso che hai più elementi su cui lavorare?-
 
-Grazie per avermelo chiesto Judy, e ti garantisco che finché lo vorrai, vedrai di me solo la MODALITÀ SERIA. E seriamente ti rispondo..:   A. Continuerò con la bozza della mia arringa più motivata che mai.         B. Stilare una lista di tutti i sospettati che avrebbero tratto vantaggio dalle cartelle cliniche degli animali e dal ricattare l’ex-sindaco.                 C. Indagare sul posto per stabilire se ciò che Lionheart ha detto corrisponda a verità.                   D. Trovare un agente all’interno della Centrale esperto d’informatica che possa risalire alle mail spedite dal fantomatico ANONIMOUS, anche dopo averle cancellate. Perfino da un computer rotto si possono risalire ai dati che conteneva, se si è esperti. Che te ne pare ?–
 
-Wow, complimenti, hai elaborato tutto adesso?- chiese Judy impressionata.
 
-Si!- rispose compiaciuta di sé stessa Alice.
 
-Ottimo, però conviene seguire questa lista in un altro ordine per risalire alle prove che ci servono-
ripropose Judy.
-Bene! Elenca, sono pronta a riscrivere tutto secondo le tue indicazioni capo!-  fece Alice, pronta con penna e cartelletta.
 
-Ah, tanto per cominciare Alice non chiamarmi capo, non ce ne bisogno- riprese Judy sorridendo.
 
-Infatti, la chiamo già io così di tanto in tanto- intromettendosi Nick spiritosamente, ma nessuna delle due ci badò.
 
-Secondo partirei dal trovare l’agente esperto d’ informatica adesso che siamo ancora qui. Poi stilare la lista dei sospettati e da lì indagare su tutte le piste a poco a poco, assieme a quelle di cui disporremo..-  proseguì Judy
 
-..e infine scriverò l’arringa per il processo, una volta risolto il caso e aver ottenuto così tutti gli elementi che serviranno per un ottima difesa.- terminò Alice
 
-..no.., e nel  frattempo tu lavorerai contemporaneamente alla tua arringa, aggiungendo ogni volta un elemento importante che ti sarà utile in vista del processo.- obiettò Judy con un sorrisetto finale.
 
-Oh..giusto, così mi tengo sempre aggiornata e non perdo colpi. Grazie Judy. –
 
-Di niente Alice –
 
-Adesso sì che lo spasso siete voi due. Però se mi è permesso dire la mia, proporrei di fare “la lista veloce”adesso, così quando avremo trovato “l’agente hacker” avremo già un tassello mancante che ci indirizzi sul movente.. e con questa scusa continuare a conoscerci- fece Nick unendosi alla conversazione.
 
-Idea grandiosa! Non vedo l’ora di ascoltarvi e farvi domande su come avete condotto la vostra “indagine di svolta”..sempre che a Judy faccia piacere procedere così-
 
-No, va bene, lavorando insieme qualcosa salterà fuori comunque-
 
-EVVIVA!! Mm ragazzi, già che ci sono avrei un’altra proposta, verreste a stare da me per un po’? –
 
Nick rimase indifferente pensando che un’idea simile sarebbe campata per aria subito, così come Judy, ma lei preferì approfondire.
 
-Come prego?-  
 
-Si a casa mia. Rammento bene la vostra discussione di ’sta mane, e per facilitarvi gli impegni, con i turni di guardia, il fatto che probabilmente non abitate nella stessa zona, mentre io vivo a pochi isolati dalla Stazione di Polizia si può fare- 
 
-Ti ringrazio Alice ma.., le metropolitane sono veloci e anche se dobbiamo farci ancora l’abitudine “entrambi”,  la cosa a suo modo funziona. Potremmo considerarlo un’altra volta.. che avremmo visto come procedono gli eventi. Inoltre, non per offenderti, ma non credo che usufruire della nostra presenza “tutto il tempo”..ti renderebbe abbastanza.. “obiettiva” – rispose Judy.
 
-Certo, capisco. Suppongo che dovrete rinunciare alla possibilità di una sveglia alle 7.45 oppure 8.00, nonostante l’appello della polizia cominci alle 8.35 o giù di lì. Evitando masse strette nei vagoni pieni di zamponi, rumori e odori di dubbia provenienza, sederi enormi..e per quello, essere di taglia piccola, giova molto poco. Per non parlare del traffico pedonale nelle ore di punta e l’incognita della puntualità del proprio partner- fece Alice velatamente infastidita obiettando con argomentazioni “allettanti” mascherate da opzioni “ragionevoli”. 
 
E infatti davanti a quelle “proposte allettanti” e “pratiche” Nicholas iniziò a ripensarci, ma preferì vedere cos'altro Alice avrebbe.. “offerto”, e guardare come la collega avrebbe ribattuto. Ma Judy stava zitta, ascoltando, sorpresa dal nuovo tono della micia che proseguendo..
 
-..Inoltre dall'atteggiamento che ho visto appena siete entrati, nonostante abbiate la patente (come potreste guidare le auto vetture altrimenti), non sembrava quello di chi ha auto privata per spostarsi liberamente. Infine..da come vi atteggiate, mi avete dato l’impressione di chi non abbia ancora considerato l’ipotesi di passare la notte nella casa del compagno che abita più vicino. Perché? -
 
L’imbarazzo stava per calare di nuovo sia su Judy che su Nick, ma lei non demorse, rispondendo
 
-MA NON CI ARRIVI DA SOLA!? Non sono..siamo tenuti a dirtelo!..Ma se ci tieni il mio domicilio non è abbastanza grande per tutti e due! E poi ho dei vicini..- cercò Judy di finire la frase imbarazzata.
 
-Scommetto che non sono tipi tranquilli. Fammi indovinare : rumorosi?- azzardò sardonica la gattina.
 
-..Si- rispose la coniglietta seccata.
Alice prese un respiro, scrisse qualcosa sulla cartelletta del suo notes e poi riparlò.
 
-Senti, non voglio litigare con te o te, ed avere altre divergenze d’opinione su come lavorare, adesso che ci siamo riappacificati. Ma sappilo, le cose che mi toccano non le lascio passare: prima non mi è piaciuto come mi hai dato addosso, sei stata esagerata e affrettata!                                 Posso non essere la creatura più facile del mondo, ma deve ancora nascere chi sottovaluta i miei metodi. Sono seria nel dirlo..e farlo, “il mio lavoro”, a modo mio ma lo sono! Tutto quello che voglio è svolgere il mio dovere e supportare nella maniera più piacevole e stimolante possibile tutti e tre.Credi che si possa fare?-     
C’ era del sottile astio all’inizio nelle parole della gatta, sostituito sul finale da una sincera voglia di concordia, Judy l’ avvertì e rispose con un cenno affermativo del capo. Alice riprese..
-Lo apprezzo molto, e tengo a precisare che lavoreremo unendo anche il vostro modo. Non ho mai voluto che mi seguiste alla cieca senza obiettare mai. Che sono, un dittatore? “Più rotte da seguire alla fine tracciano la mappa”-
Impressionato Nick domandò
– Bella questa, e a quale intellettuale a noi sconosciuto appartiene sta volta?-
-Solo io- -Ma non mi dire, poi me la scrivo. Tornando alla tua proposta, io sono a favore, e..Carotina, capisco i tuoi dubbi ma infondo nessuno corre rischi e abbiamo solo da guadagnarci.. e sinceramente.. penso che del sonno e “silenzio” in più farebbe bene anche a te. Il tuo udito e il nostro umore ne gioverebbero.- -Si lo so ma..- provò Judy ancora con qualche dubbio. -Non preoccuparti dei dettagli, da quanto ho capito Alice vi provvederà senza indugio, e credo che abbia qualcos'altro da dirti per tranquillizzarti del tutto. Credo di aver indovinato..ma voglio sentirlo dire da lei-
 
-Grazie Nicholas, volevo dire che nel caso vi sembrassi troppo inopportuna, da rasentare la molestia, potete anche arrestarmi, non temo di assumermi le mie responsabilità- fece lei con un sorriso lieve .
-Dai no, non ci sarà bisogno di arrivare a tanto. Comunque va bene, prendiamo in considerazione la tua offerta- disse Judy allegramente allarmata un poco. 
 
-Stupendo, firmate il verbale che ho appena scritto dopo il tuo “si” seccato! Ma prima..ce lo giochiamo alla morra cinese?- concluse Alice col tono come di chi avesse concluso un buon affare.
-Cosa?/Cosa?- Chiesero entrambi, Nick ridendo,  Judy con la bocca e occhi spalancati.
 
-Avete sentito bene: non vi voglio imporre niente, questo è solo un permesso di residenza temporanea che firmerete totalmente consenzienti, ma giustamente sarebbe irresponsabile accogliere degli “estranei” così in casa propria, polizia compresa, senza un test- spiegò Alice come se fosse la cosa più logica del mondo. -Test, ma quale?- chiese Judy di nuovo disorientata. -Prima hai detto che “vi state abituando” “le cose vi vanno bene così”. Quindi sta notte ognuno al proprio letto dopo aver lavorato ed essersi portato il lavoro a casa; se tutto “va bene” si segue la tua routine, se notate che qualcosa non va, domani o dopodomani verrete a casa mia per una notte. Nel caso vi trovaste a vostro agio, prenderete in considerazione di venire a trovarmi quando in futuro il lavoro si farà troppo pesante. Non è onesto forse?- -Insomma, e la clausola nel caso facessi l’assillante.. possiamo, non arrestarti, ma ammanettarti per un po’.. è vera?- chiese Nick  per constatare se veramente Alice faceva sul serio.  
 
-Si, nero su bianco- confermò Alice sempre sorridente mostrando il "contratto", anche Judy sorrideva a quella specie di gioco, ma accettò con Nick.  Fecero insieme carta forbice sasso; al terzo tentativo Alice vinse e la coniglietta e la volpe firmarono “il verbale”. -Sai cos’ho pensato quando ho accettato?- disse Judy ad Alice adesso che si stavano incamminando dentro l’edificio ed aver ritirato in ordine le tracce del pranzo.
 
-Cosa, ti ascolto- fece interessata la gatta. -“Sembra così assurdo che potrebbe funzionare”- rispose la coniglia. 
 
-Mi fai felice, solitamente è questo il mio piano d’azione, dopo aver vagliato le ipotesi scontate.Tranne nella fase d’archivio e documentazione: lì non bisogna scherzare!-  spiegò Alice.
 
-Come è vero. Alice posso farti un ultima domanda, in merito al “tuo modo”? Poi smetto- chiese Judy.
 
-Certamente Judy.. è più veritiero, poi smetto, "per adesso”, fa pure- sottolineò Alice.
 
-Ecco, hai detto che i politici non li sopporti. Per questo ti sei rivolta a Lionheart in quel modo e gli hai fatto quelle domande?-
 
-Anche. Come saprai raramente si può difendere un cliente totalmente innocente, ho cerato d’essere obiettiva liberandomi del mio astio parlandoci; cercando di conoscerlo meglio e ho posto domande riflessive per farlo riflettere sulle gravità dei fatti. Se dal tribunale non esce un cliente innocente almeno voglio che ne esca uno che si assuma la responsabilità delle proprie azioni. Cerco di fare appello al loro buon senso e ..cuore, o anima.. se preferisci; insomma ammortizzare i danni e avere la certezza di non aver fatto un errore facendoli uscire di prigione. Se voi, la polizia, fate bene il vostro lavoro odio quando gli avvocati arrivisti (di cui non faccio parte) intralciano un sistema che può funzionare. Lo pensavo ancor prima che entraste in servizio voi due e mentre mi stavo formando come legale.-
 
-Davvero, ma allora perché hai scelto di fare proprio la penalista?– chiese Judy. -Me lo chiedo spesso anch'io, la ragione credo sia..perché ognuno merita un'altra occasione: tutti sbagliano, ma chi può dire se ci si corregga meglio davanti o dietro le sbarre? Sta tutto nella tua testa, come affronti la realtà e con quanta forza hai. Poi..temevo che se mi fossi concentrata troppo sulla parte burocratica della legge, come giurista ad esempio..mi sarei allontanata troppo dalla gente. Devi  far capire alle persone che devono affrontarle le cose o non si va avanti .–  -Comprendo perfettamente, grazie per esserti confidata, scusa nuovamente per averti torchiato.- fece Judy comprensiva. -Scusa tu per averti fatto imbarazzare. Ma non ti garantisco che non ci riproverò in futuro.. con entrambi- disse Alice nuovamente sorniona.
 
-Non saremo impreparati. Vero Nick?- rinfacciò tosta e sorridendo la coniglietta al suo collega.
 
-Puoi contarci, sarai sorpresa micetta da quanto siamo bravi a precedere i piani di qualcuno- fece la volpe altrettanto. -Stai forse parlando del filmino che hai fatto col tuo cellulare di me e della tua partner,mentre la tempestavo di gratitudine? Lo so già, ma tu Judy lo sapevi?- controbatté nuovamente la gattina, Alice nel dirlo era divertita, Judy contrariata e Nick.. molto colto in flagrante.
 
-Come..Di che parli? – provò a divagare lui ,ma non servì fingere. -Come me ne sono accorta? Non digiti così silenziosamente grazie alle tue unghiette, inoltre non hai tolto la suoneria dalla tastiera- puntualizzò la gattina ignorando la “banale finta domanda”. - Nick , fammi vedere il cellulare!-  incalzò Judy, sta volta era pronta lei a saltare addosso a qualcuno, ossia lui,e non certo per gratitudine.
 
-Buona idea Judy, più tardi mostralo anche a me Nick, intanto vi lascio soli a discutere. Mi raggiungerete dentro – 
 
..Era vero, Alice Mewny non passava sopra a niente.. quando voleva^^. 
 
[NOTE D'AUTRICE:*XXX nel linguaggio epistolare indicano i suoni dei baci. 
Non vi dico la mia immensa gioia nel poter pubblicare di nuovo dopo tanto tempo. So che ci saranno tante osservazioni di grammatica, ma prima che corregga ciò che spero davvero e che ridiate molto e vi divertiate. 
P.S. Questa è la ripubblicazione del capitolo 5 per la giusta richiesta di una lettura più leggibile. Il 6 è in fase di trascrizione quindi poter attendere sereni.A presto]
  
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