11/05/2017
8 recensioniè un mese che abito da Jody. Lei è dolcissima, fa di tutto per farmi sentire amata. In famiglia. E’ dura, perché non collaboro per niente.
Pensa ora ho anche una sorella acquisita, Alex! Con lei non vado d’accordo proprio per niente. Ci facciamo i dispetti, ma è una tosta.
Comunque sono sincera, non mi relaziono con nessuno, che non sia io.
A scuola mi sono già fatta conoscere. Un imbecille mi sfotteva e io l’ho rimesso in riga a suon di calci in culo. E’ stato molto divertente. Pensava forse che mi sarei messa a piangere? Che idiota patentato!
Ero in bagno a calmarmi, quando mi chiamano per andare dal preside! Quanto parla! Ma che vuole questo? Mi sono beccata una nota e una punizione!
Prima sono uscita e ho inseguito un gruppo di ragazzi bulli. Ero certa fossero vampiri. Per poco non mi beccavo una denuncia…Jody ha sistemato tutto.
A casa però ha aggiunto il carico! Mi ha sgridato! Ma perché vuole controllarmi o impedirmi di fare quello che voglio? Lei non è mia mamma! Non è la mia famiglia!
Abbiamo appena finito di litigare. Parole dure sono volate da parte mia. Mi spiace avere questi scatti, ma con tutto quello che ho passato come darmi torto?
Già, sono un caso patologico! Claire Novak l’eterna infelice e incazzata!
Claire Novak stava scrivendo questo, quando alcune lacrime di rabbia e frustrazione bagnarono le pagine del diario che un tempo era appartenuto a sua madre. Era seduta sul bordo del letto, il diario sulle ginocchia.
Posò la penna accanto a sé e richiuse il suo scrigno dei segreti con uno scatto. Lo rimise nel cassetto del comodino e si buttò sul letto di peso sbuffando. Le braccia incrociate sotto la testa, gli occhi chiusi, le cuffiette alle orecchie. La musica era alta. Molto alta.
Poi si alzò all'improvviso togliendosele di scatto. Inutile piangersi addosso. Si guardò attorno e vide il pupazzo che Cass le aveva regalato per il suo compleanno. Era sulla scrivania di fronte al letto, vicino all’ enciclopedia “Mitologia enochiana” e al film che gli aveva regalato Dean, “Palle da golf”.
Non l'avrebbe mai ammesso, ma quel classico le era piaciuto, ma Dean non avrebbe dovuto saperlo! Piuttosto la tortura!
Prese il morbido peluche e lo guardò sorridendo! Era troppo buffo, con quell’espressione imbronciata!
“Castiel sei stato carino…” ma non finì la frase perché Jody entrò in camera con della cioccolata.
“Che c'è non si bussa cazzo?” fece stizzita la ragazza rivolta alla donna. “Vengo in pace signorina…E si dà il caso che ho bussato, poetessa” rispose calma Jody.
“Senti scusa…io…non volevo…scattare...mi dispiace...anche per prima, non volevo far del male a quei ragazzi…credevo fossero dei vampiri…Non so cosa voglio dalla vita…A volte vorrei una cosa, ma quando sento certe notizie dalla tua radiolina strane...vorrei fare la cacciatrice…” fece imbarazzata Claire sedendosi poi sul letto.
Jody le si avvicinò e porse la tazza di cioccolata calda rimanendo in piedi.“Ragazzina…Ascoltami bene! Se pensi che una litigata con me possa fermarmi…hai sbagliato proprio persona! Non mi arrendo facilmente e mi preoccupo anche per te…Comunque devi solo capire cosa vuoi dalla vita…Io ci sarò sempre…anche se litigheremo ancora…Bevila su, ti calmerà ” le rispose Jody dolce.
La ragazzina le sorrise e iniziò a bere la gustosa bevanda…Aveva un gusto familiare…Non poteva essere…Come faceva a sapere come le piaceva? Guardò Jody con espressione confusa e sorpresa.
“Se ti chiedi come facevo a sapere come ti piace…bè non lo sapevo!...A mio figlio la facevo sempre così quando era nervoso…ho pensato che poteva piacere anche a te” fece la donna con gli occhi lucidi, sorridendo. Aveva sul viso il tipico sorriso che ha una mamma. Quello che riscalda il cuore.
Claire era senza parole…Gliela aveva fatta come gliela faceva sua mamma: calda, densa, fumante con aggiunta di gusto d'arancia. Il tutto guarnito con la panna montata.
“Grazie…” fece Claire imbarazzata a Jody, che l’abbracciò stretta a sè dandole un bacio sulla fronte.
Poi la donna uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle. Si sarebbe presa cura di lei come stava facendo con Alex. L’avrebbe fatta sorridere di nuovo. L’avrebbe fatta sentire amata. In famiglia. Al sicuro e l’avrebbe aiutata.
Claire si era decisamente calmata. Jody aveva ragione, però non l'avrebbe mai ammesso davanti a lei.
Posò la tazza sul comodino e si buttò sul letto, le braccia allargate come quando si gioca a fare un angelo sulla neve, sul viso un sorriso radioso.
Jody l’aveva sorpresa e si sentiva bene. Fece una cosa d’istinto. Inaspettata anche per lei…Però glielo aveva chiesto lui di sentirsi libera di farlo se ne avesse sentito il bisogno.
Prese il cellulare dalla tasca dei pantaloni e digitò un numero. Sulla pancia si mise il pupazzo di quello strano gatto imbronciato. Si mise a ridere. Uno... due... tre squilli... poi la comunicazione partì.
"Claire?!" Rispose l'angelo emozionato sentendo la sua figlioccia.
“Ciao Castiel...” disse la ragazza iniziando a chiacchierare con l'angelo. Tranquilla. Felice.
Forse avrebbe fatto la cacciatrice, forse no. Ma era sicura che l’avrebbe trovata la sua strada.
E tutto ciò che ami brucerà nella luce
Mostrami tutte le cose che non dovrei sapere
Mostrami tutte le cose che non dovrei sapere
Note autrice
Grazie Lilyy per avermi segnalato gli errori ^^
La canzone che ascolta Claire: The Pretty Reckless - Make Me Wanna Die
http://testicanzoni.mtv.it/testi-The-Pretty-Reckless_531219/traduzione-Make-Me-Wanna-Die-6647712
Adoro Jody. La sua forza e la sua dolcezza. Non si arrende mai. Quello che sta facendo per Alex e Claire è onorevole.
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti