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Autore: MeinfridBlackforest    12/05/2017    0 recensioni
[US]
Benvenuti alla lettura della terza serie di US1.
P.S:Come sempre, se non avete letto le serie precedenti, tornate indietro e leggetele, vi sarà più facile capire tutto quanto.
In questa nuova serie, Ulysses si trova molto lontano dalle grandi strade a cui è abituato.
Caduto in depressione dopo le sue ultime avventure, gli viene offerta un opportunità di lavoro da Rocket Raccoon per ordine dello S.W.O.R.D.
La sua missione sarebbe dovuta essere quella di scoprire l'origine di una misteriosa nave spaziale simile a un Truck, guidandola fino al luogo da cui proveniva.
Ma le cose, come al solito, non sono andate per il verso giusto e adesso US si ritrova ad anni luce lontano da casa.
Lo spirito del viaggiatore però è forte dentro il nostro eroe ed è più che deciso a proseguire la missione.
Riuscirà a tornare? Quali Pericoli incontrerà? Quali meraviglie osserverà durante il suo viaggio in Truck ?
Leggete e scopritelo.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Ciao”
“Stai bene? Riesci a capirmi?”
Queste furono le prime parole che mi rivolse, ma se c’è una cosa che ho imparato sulla terra è che è bene fare domande alle persone appena sveglie, le fai arrabbiare.
E mi sentivo esattamente in quella maniera al momento, se escludiamo il fatto che ero completamente fradicia.
“Dove…dove mi trovo?”
“Ti trovi su Gheshua 9, una stazione spaziale Majesdaniana”
“Gheshua…Majesdaniana…”
Majesdaniani, quelle parole scatenarono una reazione nervosa incontrollabile, sentivo una rabbia enorme, condita con una tristezza infinita, crescere dentro di me, fino a farmi raggiungere il mio vero aspetto.
Quella che quei maledetti aveva imprigionato non era Karolina Dean, colei che si era sacrificata per proteggere tutto e tutti, ero io, Xavin, principessa dell’impero Skrull.
Appena mi mostrai con il mio aspetto naturale, US sobbalzò e io gli andai incontro bloccandolo a un muro.
“Chi sei?! Chi ti manda?! Che cosa ci fai qui?!”
“Mi…mi chiamo…” disse a fatica
“Rispondimi!”
“Lo farei…se solo…la smettessi di…”
“Cosa?!”
“…spiaccicarmi la gola…”
“O…giusto, che sbadata”
Lo lasciai andare ma rimasi comunque attenta a non farmi cogliere di sorpresa, e utilizzai i miei poteri pirocinetici per tenerlo d’occhio.
“Ora rispondimi, chi sei? E che cosa ci fai qui?”
“Mi chiamo Ulysses Solomon Archer e sono qui per liberarti”
Non riuscivo a credere a quelle parole e in un primo momento mi insospettì”
“Ok, dove sta la fregatura?”
“Non c’è nessuno inganno nelle mie parole, sono venuto da con il preciso scopo di reclutarti per una fuga, ma visto il tuo nuovo status, mi devi un paio di spiegazioni anche tu”
“Chi sei? E perché hai preso il posto di Karolina Dean?”
Ritirai le fiamme e gli spiegai la mia storia.
“Il mio nome Xavin, principessa dell’impero Skrull, sono stata esiliata dopo un attacco della mia gente ai Majesdaniani, e sono fuggita sulla terra con la mia promessa sposa, quella che tu conosci come Karolina Dean, unendomi al suo gruppo di eroi, i Runaways”
“Ok”
“I Majesdaniani però volevano condannare Karolina per dei crimini che aveva commesso il padre, ci siamo battuti, ma alla fine, temendo per la sua vita, l’ho addormentata e, prendendo le sue sembianze mi sono fatta condannare al suo posto.”
US rimase in silenzio ad osservarmi e gli chiesi.
“Ascolta, quello che dici è vero, giusto?”
“Che cosa ci guadagnerei a mentirti?”
“Capisco…comunque non posso accettare la tua offerta”
“Cosa? Perché?”
“Perché se scoprissero che per tutto questo tempo hanno tenuto prigioniero un falso, il loro capo non ci penserebbe due volte ad attaccare la terra e a uccidere la vera Karolina”
“Mi dispiace Ulysses…ma sono bloccata…”
Rimasi in silenzio, aspettandomi una reazione negativa da parte di US, ma invece.
“È chiaro che queste lampadine ambulanti non hanno mai affrontato Ulysses Solomon Archer”
Rispose con tono fiero e coraggioso.
“Ti porterò fuori di qui, e quei bastardi non potranno farci niente”
Per quanto le sue parole mi potessero sollevare, rimaneva comunque un dato certo che non potessi andare via da quel posto.
“E come pensi di fare? Sentiamo”
“Per quello che vedo, sei solo un semplice essere umano”
“Vero, ma vedi, io posseggo qualcosa che quelle lampadine non hanno, posseggo l’elemento più misterioso e potente dell’intera esistenza”
“Cosa?!”
US mi sorrise e mi rispose “La fantasia”
Rimasi impietrita per la sua dichiarazione.
“Fammi un favore, ricongelami…aspetta un momento.”
Me ne accorsi troppo tardi e rimasi stupita.
“Come diavolo hai fatto ad entrare qui dentro? Come hai passato il corridoio? Come sei riuscito a scongelarmi? Sarebbe già dovuto scattare l’allarme, come sei riuscito a fare tutto questo?”
“Diciamo che ho un’affinità molto potente con la tecnologia e dopo aver passato un po’ di tempo insieme a un camion spaziale, posso interagire anche con la tecnologia Majesdaniana.”
“E come dire una enorme bugia, se io dico alle telecamere che sono fermo nella mia prigione, loro mi vedono fermo nella mia prigione, e se gli dico che il ghiaccio non si è scongelato, allora non parte l’allarme”
Dentro di me sentivo crescere la speranza, ma venne subito uccisa dal solito fattore, Karolina e la terra.
“Capisco, ma questo non risolve il mio problema, se me ne vado, metterò in pericolo tutto ciò che ho di caro”
US si alzò e mi chiese.
“Questa Karolina deve essere molto importante per te”
“È la persona che ho amato di più in assoluto, la mia promessa sposa, la mia Lucy in the Sky with Diamonds.”
 “Molto bene Xavin, non so cosa c’entrano i Beatles, ma va bene.”
“Perciò se potessi, torneresti sulla terra”
“Senza dubbio”
US si rivolse a me con quel suo sorriso ebete, ma ciò che disse fece rinascere in me la speranza, e stavolta rimase viva, sprigionando le sue fiamme.
“Ok, allora dimmi…cosa penseresti se ti dicessi che c’è un modo per andarsene da qui e al tempo stesso salvare Karolina?”
Lo guarda seriamente
“Facciamo un accordo, io userò le mie conoscenze per portarti fuori da qui e ti riporterò sulla terra, in cambio tu mi farai da guida per arrivarci, ok?”
“Sono tutta orecchie”
“Perfetto”
US mi spiegò il suo piano, per farla breve, sono necessarie almeno tre cose per uscire da una prigione, qualunque essa sia.
Servono:
-Un contatto all’interno.
-Capire dove ci si trova al momento.
-Un contatto all’esterno.
Il contatto all’interno ero io, ma occorreva capire il luogo e contattare qualcuno all’esterno.
Ovviamente US non aveva conoscenze aliene, ma da solo poteva capire dove si trovava la stazione al momento, per lui sarebbe stato uno scherzo accedere ai computer e trovare le coordinate.
Il contatto esterno ce l’avevo io, ma non era assicurato, perciò mi limitai a Dire a US che se rientravamo nella galassia degli Shi’ra, c’erano buone possibilità di contattarlo.
Gli elementi c’erano, ma il problema sopraggiunse poco dopo.
“Cosa vuoi che faccia?!”
“Xavin, so che ti sembrerà strano e brutale, ma devi tornare nel ghiaccio”
Mi girai verso la piattaforma e la paura si impossessò di me
“No…no, no, non voglio…non voglio tornare dentro il ghiaccio, non resisterei!”
“Xavin”
Mi gettai di nuovo su di lui e gli gridai “Non voglio tornare nell’oscurità, non voglio tornare nel gelo!”
“Xavin, il piano può funzionare solo se torni lì dentro”
Riaccesi i miei poteri pirocinetici e lo minacciai “Bugiardo!”
“Fidati di me Xavin”
“NO!”
A un tratto si liberò della mia presa e mi abbracciò.
Provai una bella sensazione, una sensazione che non sentivo da tempo, calore.
Disattivai i miei poteri e iniziai a piangere, US mi asciugò le lacrime, sorrise e mi disse “Dammi una settimana Xavin…tornerò, te lo giuro.”
“Ti riporterò dalla tua Lucy.”
Lo guardai seria e gli risposi “Hai una settimana di tempo”
Ripresi le sembianze di Karolina e mi feci ricongelare.
Dopo il nostro incontro, US si mise subito a lavoro.
Calcolo gli orari di tutte le guardie in servizio e riunì i suoi alleati per scatenare una rivolta nella prigione, riuscì a rubare la tessera di identificazione a vaDrann, riuscendo ad accedere ai registri e la fortuna volle che ci trovavamo ancora nella galassia Shi’Ra.
Dopo sette giorni, si fece rimandare nuovamente in cella di isolamento, inganno le telecamere di sicurezza e mi scongelò nuovamente.
“Te lo avevo giurato o no, Xavin?”
Lo abbracciai
“Grazie, grazie mille”
“Aspetta a ringraziarmi, adesso viene la parte difficile”
“Fase uno: liberarsi della spazzatura”
Riuscimmo a mettere fuori gioco una delle guardie e mi sostituì a lui, portai fuori US senza essere fermata dagli altri dicendogli che stavo seguendo gli ordini di VaDrann.
Da lì US diede il segnale ai suoi amici di prigione.
“Fase due: rivolta”
I 10 prigionieri iniziarono a picchiarsi fra di loro e a fare casino, le guardie furono costrette a intervenire per sedare la rivolta, ciò richiese anche l’intervento della Light Brigade.
Raggiungemmo la sala comandi della prigione e ripresi le mie normali sembianze e contattai Zervan, un vecchio amico che era stato assegnato a quella zona della galassia.
“Aspetta…Xavin?”
“Non ci posso credere, sei davvero tu”
“Perché hai quel aspetto? Sei finalmente entrato in contatto con il tuo lato femminile?”
“Scusa Zervan, ma non c’è tempo, mi serve aiuto”
“Dimmi pure, stai parlando con un generale dell’esercito Skrull”
“Davvero? Fantastico…comunque, mi serve una flotta Skrull, devono attaccare a queste coordinate, è possibile?”
“Certo”
“Grande”
Una volta spedite le coordinate, mi rivolsi a US, stava continuando ad osservare i computer.
“Che stai facendo?”
“Lascio liberi degli altri amici per giocare”
Stava aprendo le prigioni dei criminali più pericolosi della prigione.
“Hai finito?”
“Aspetta, solo un secondo, devo prendere una cosa”
“Fatto!”
Fuggimmo in tutta fretta dalla sala comandi e riuscimmo a raggiungere l’hangar dove depositavano le navi, il posto era sgombro, erano tutti impegnati a fare a combattere, sia dentro che fuori dalla stazione.
“Eccola laggiù, quella è la nostra nave!”
“Quel rottame?”
“Quel rottame ha un nome, si chiama Star Rig”
“Se lo dici tu”
Eravamo vicinissimi allo Star Rig, quando a un tratto, un raggio luminescente ci passò la strada.
“Dove. Pensate. Di andare?”
vaDrann e la sua brigata ci avevano raggiunto.
“Lo devo ammettere US, davvero un bel piano, peccato per te che niente sfugge al mio occhio”
“Non ero sicuro per quanto riguardava le telecamere di sicurezza o le tue riunioni con i tuoi amichetti della prigione, ma ti ho visto rubare la carta di vaDanti”
“Scusate, colpa mia” disse il ragazzo
“Pensavi davvero che sarebbe stato così facile?”
Poi si rivolse a me
“Hai salvato una prigioniera ricercata per crimini contro la nostra razza, nella cultura dei Majesdaniani, verrebbe considerata una mossa del cazzo” e aggiunse
“Se non ricordo male sia US che Karolina vengono dalla terra, appena vi avrò sistemato ho intenzione di farci una capatina, comprerò una manciata di uova, del latte e POI LA FARò SALTARE IN ARIA!”
Il discorso spaventò anche gli altri membri della brigata, non avevano mai visto il loro capo così arrabbiato.
“Perdonate il mio comportamento, il fatto è che sono solo un pochino incazzato nero!”
Avevo paura in quel momento, ma US gli rispose rilassato.
“Andiamo vaDrann, non farla lunga, anche io sono stato ingannato parecchie volte, ma come vedi, non sto mica piagnucolando.”
“Già, hai ragione US, ma vedi, la differenza sostanziale è che io vivrò abbastanza a lungo per potermene lamentare!”
vaDrann si trasformò e si precipitò a tutta velocità verso US, riuscì a respingerlo utilizzando uno scudo telecinetico, ma lo scontro era già iniziato.
US andò a rifugiarsi dentro lo Star Rig, mentre io mi impegnai contro i restanti membri della brigata, furono i 10 secondi più lunghi della mia vita, erano forti, ma all’improvviso dallo Star Rig ne uscì US, con indosso un armatura.
“Majesdaniani, vi presento la US2”
Quell’armatura fu sufficiente per tenere e surclassare vaDrann e gli altri, i Majesdaniani erano forti, ma US non era da meno.
A un certo punto vaDrann riuscì a colpire US, e si compiacque della sua forza e velocità, ma in un istante US tornò e sferrò un pugno a vaDrann con il doppio della forza.
Il Majesdaniano si rialzò con il sangue alla bocca e venne ulteriormente schernito da Ulysses.
“Dimmi un po’, quel pugno che mi hai tirato prima non aveva tutta la tua forza, vero?”
vaDrann si scagliò contro di lui in preda alla rabbia e alla fine raggiunse uno stallo contro US.
“Ti schiaccerò come una pulce!”
US gli sorrise e rispose
“Cosa pensi vaDrann, credi davvero che mi sarei lasciato beccare così facilmente?”
Il Majesdaniano non capì cosa volesse dire.
“Se sei qui, è perché ti ci ho portato io”
vaDrann spalancò gli occhi per la sorpresa e si becco un calcio in faccia da US.
Dopo di che, si diresse nuovamente dentro lo Star Rig e ne uscì con una valigetta.
Le sue parti si scomposero e ne uscì una spada, con la sua velocità e i suoi riflessi, US riuscì ad arrivare alle spalle del giovane vaDanti.
US gli puntò la spada al collo.
“Smettetela di combattere, ho giuro che gli taglio la gola”
Tutti si bloccarono all’istante.
“Bene, adesso statemi tutti a sentire, adesso voi ci lascerete andare, io e Xavin ce ne andremmo e non saprete più nulla di noi, non vi creeremo problemi e ognuno andrà per la sua strada, ci state?”
“Altrimenti dovrete mettere in annuncio che si è liberato un posto nella brigata”
Tutti i membri della brigata decisero di arrendersi, tutti eccetto vaDrann.
Continuò ad avanzare puntando un raggio verso US
“Scusami vaDanti, ma non sono disposto a farmi umiliare”
“Vuole dire che mi ucciderà?!”
“Per fermare dei pericolosi criminali, infondo cosa è una semplice vita Majesdaniana in confronto a un intera razza?”
“Io non lo farei se fossi in te”
“E perché mai?”
“Se lo uccidi, attiverò l’autodistruzione dell’intera stazione”
vaDrann si mise a ridere e così fecero anche gli altri, ma US era serio.
“E ti aspetti che io ci creda?”
“Quando mi sono infiltrato nei computer per liberare i prigionieri, sono riuscito ad accedere al terminale centrale della stazione, ho sbloccato il codice, ho modificato la parola d’ordine per cancellarlo e ho cancellato le mie tracce.”
“Stai bleffando”
US sorrise e iniziò a elencare una serie di nomi e numeri.
“1-7-3-4-6-7-2-1-4-7-6-CHARLIE-3-2-7-8-9-7-7-7-6-3-TANGO-7-3-2-VICTOR-7-3-1-1-7-1-8-8-8-7-3-2-4-7-8-9-7-6-4-3-7-6-LOCK”
All’improvviso scattò l’allarme dell’autodistruzione, il timer contava 30 secondi netti per annullare tutto quanto.
Né io, Né vaDrann e nemmeno la brigata, riuscivamo a credere a ciò che avesse fatto.
“Sei impazzito!!”
“Bloccalo immediatamente, rischi di uccidere te stesso e tutti i sopravvissuti della nostra razza!”
“Per come la vedo io vaDrann, ci sono 3 punti fondamentali nella vostra situazione:
-la sopravvivenza
-la linea dell’estinzione
- e l’estinzione.
Per quel mi riguarda, vi ritroverete dall’altra parte della via lattea, per quanto avete passato l’estinzione.”
“A meno che non ci lasciate andare, in quel caso annullerò la distruzione, ci stai?”
vaDrann strinse i denti per la rabbia e sapendo di non poter perdere così tanto, acconsentì.
“Cedo”
“Bravo bambino”
US sparò uno dei suoi dischi verso un terminale e poco dopo l’allarme si interruppe.
“Ora stammi a sentire, il disco che ho sparato, ha inviato un programma che riprogramma nuovamente la parola d’ordine, se provaste a craccarlo, si riattiverebbe dal punto in cui si è fermato e andreste contro morte certa, in aggiunta vi dico che se dovesse accadere qualcosa a me o a Xavin per mano vostra, il programma fungerà da bomba, perciò vedete di fare i bravi e di non farmi arrabbiare.”
“Ok…ma ora lascia vaDanti”
“Subito”
Il ragazzo ritornò dal suo gruppo, mentre vaDrann si avvicinò a US.
“Dillo” disse US
“Bella giocata”
Dopo quella enorme minaccia di morte, io e US, salimmo a bordo dello Star Rig e ce ne andammo.
Intanto alla stazione, i Majesdaniani continuavano a discutere dell’accaduto.
“Ma che bastardo”
“Era davvero intenzionato a farsi saltare in aria, per salvare un’amica?”
“Umani, sono degli stronzi per natura”
vaDanti si era ripreso, ma nella sua tasca, si allontanò dal gruppo e dentro la sua tasca superiore, trovò un pacchetto di sigarette e un biglietto.
“Caro vaDanti.
Quando leggerai questa lettera, sarò molto distante da te, mi sei simpatico e hai un grande futuro come soldato, perciò ho deciso che farò due cose, lascerò una minaccia di morte al tuo popolo, e farò un regalo a te, gustatele e impegnati per le sfide future.
Con affetto,
Ulysses Solomon Archer a.k.a US”
Il giovane Majesdaniano aprì il pacchetto e iniziò a fumare e con il sorriso disse
“Anche se non fosse umano, sarebbe uno stronzo lo stesso”
Intanto sullo Star Rig, io e US stavamo discutendo sul da farsi.
“Ok…allora adesso che succederà?”
“Succederà che ce ne torniamo a casa mi cara ragazza, la mia missione è finita”
“Perciò ce ne torniamo sulla terra…quanto tempo ci vorrà?”
“Conta che ci ho messo due settimane per arrivare da te, perciò credo…due settimane”
“Ok…simo arrivati?”
“No”
“Siamo arrivati?”
“No”
Dopo cinque minuti
“Siamo arrivati?”
“Si”
“Davvero?”
“No”
“Uffa, ma io mi annoio”
“Se vuoi puoi ascoltare un po’ di musica, tra le proviste c’erano anche dei CD”
“Non so cosa scegliere”
“Ci penso io”
Iniziai a sentire quelli che sembravano gridi tribali.
“Che cosa è?”
“è una cosetta che si chiama “Hooked on a Feelign”, che te ne pare?”
 
“I can't stop this feeling
Deep inside of me
Girl, you just don't realize


What you do to me
When you hold me
In your arms so tight
You let me know
Everything's all right
I'm hooked on a feeling
I'm high on believing
That you're in love with me”
 
L’ascoltai e tutto ciò che dissi fu “Fichissima”
 
E lì cominciò il mio viaggio per tornare sulla terra, da Karo e dai miei amici, ed ero doppiamente contenta, perché oramai non ero più sola.
   
 
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