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Autore: Justice Gundam    12/05/2017    3 recensioni
Nel continente di Vesrin, una regione sconosciuta ma tecnologicamente avanzata del mondo di Pokemon, stanno per accadere degli eventi straordinari. Il giovane ricercatore Gary Oak e la piccola coordinatrice Lucinda Berlitz saranno proprio al centro di queste vicende quando saranno chiamati a Vesrin per quella che all'inizio si preannuncia come un'innocua commissione... e che porterà i due giovani allenatori e i loro compagni a confrontarsi con un passato che tutti ritenevano ormai sepolto e dimenticato. Storia iaspirata al fangame Pokemon Zeta / Pokemon Omicron. Ambientata dopo le mie storie "Heart Soul Adventures" e "Best Wishes Reload", la cui lettura è consigliata per comprendere certi elementi della fanfiction. (Cavaliershipping)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gary, Lucinda
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
 

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 

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Capitolo 10 - La sfida di Devon

 

Gary Oak aveva visto molte cose strane in vita sua... ma questo strano trucco gli era del tutto nuovo. Adesso non riusciva più a vedere il proprio corpo, e questo avrebbe dovuto far parte della prova a cui Devon sottoponeva i suoi sfidanti. Beh, tutto sommato non sembrava poi tanto difficile. Si trattava soltanto di andare da una parte all'altra della Palestra, con l'unico particolare che lui e i suoi compagni non erano in grado di vedere i propri stessi corpi - ma vedevano ancora quelli degli altri.
Con la sicurezza che gli era propria, il giovane ricercatore fece un cenno di assenso a Devon e al suo Lucario. "E va bene, se questa è una prova, siamo pronti ad affrontarla. Dopotutto, non mi sembra tanto difficile." affermò. "Che ne dite, ragazzi?"

"Non... non ne sono molto sicura, se devo essere sincera." affermò Zoey, muovendo qualche passo in maniera incerta. "Dubito che il signor Devon avrebbe messo su questa prova se fosse semplicemente questione di muoversi come facciamo di solito."

"Credo che... la vostra compagna abbia già intuito come stanno le cose." affermò il biondo Capopalestra con fare arguto. "Comunque, vediamo chi dei due ha ragione. Prego, seguitemi nella prossima stanza. E' lì che affronterete la vera prova, prima di potervi misurare con me! Lucario, prego... fai strada!"

Il Pokemon Lotta/Acciaio fece un inchino profondo e guidò il gruppo verso la fine del corridoio, fino a raggiungere l'ingresso della sala della prova. Uno alla volta, Gary e i suoi compagni entrarono, trovandosi di fronte quello che sembrava essere un percorso ad ostacoli che li separava da una grande porta al lato opposto della sala, evidentemente quella che avrebbero dovuto attraversare per potersi confrontare con Devon in persona: il percorso consisteva di una fossa poco profonda riempita di piccole sfere di gomma colorate, in modo da attutire la caduta nel caso qualcuno avesse perso l'equilibrio, e una sorta di ponticello ampio poco più di un metro che la attraversava, a circa un paio di metri dal fondo della fossa. La prima parte del ponticello era suddivisa in una serie di blocchi separati, posti a varie distanze e posizioni l'uno rispetto all'altro, in modo che una persona che volesse attraversare quella sezione dovesse saltare da un punto all'altro senza poter sempre andare nella stessa direzione. Subito dopo, si vedeva una sorta di asse d'equilibrio... e poi, una sorta di colonna alla quale bisognava restare aggrappati dandosi al tempo stesso la spinta per raggiungere l'altra parte del percorso. Infine, il "ponte" si interrompeva di nuovo costringendo lo sfidante ad aggrapparsi a degli anelli che pendevano dal soffitto per raggiungere la sponda opposta.

Lucinda, che non poteva certo dire di essere la più atletica del gruppo, rabbrividì comicamente alla vista di quel percorso di guerra! "Brr... e quindi... noi dovremmo fare tutta quella strada per arrivare dal Capopalestra? Non... non credo esattamente di essere tagliata per queste cose..."

"Pipluuuuup..." esclamò stravolto il piccolo Piplup. Si sentiva già i muscoli doloranti nel vedere tutti quegli ostacoli, e l'idea di doverli affrontare era terrificante!

"Effettivamente, sembrano piuttosto difficili..." fu il commento di Kenny.

Anche Ursula, pur cercando di mantenere il suo contegno altero, deglutì nervosamente. "Io... non sono atletica per niente! Mi hanno insegnato portamento, galateo e condotta, a casa mia, non a superare questo percorso di tortura!" esclamò.

"Hahahahaaa... beh, signorina, a costo di essere impertinente, non credo che il portamento e il galateo ti serviranno a molto quando dovrai fare una marcia nelle terre selvagge oppure dovrai sfuggire al Team Asgard o al Team Olimpo!" commentò ironico Devon. Come niente fosse, si piazzò all'inizio del percorso ad ostacoli assieme al suo Lucario e fece un cenno al Pokemon, che annuì con un'espressione seria sul volto. Poi, come rispondendo entrambi allo stess segnale, il Pokemon e il suo allenatore scattarono lungo il percorso. Per primo Devon raggiunse i blocchi e cominciò a saltare dall'uno all'altro come se fosse la cosa più naturale di questo mondo, raggiungendo la sponda opposta con una rapidità che lasciò di stucco i ragazzi... poi, mentre anche Lucario si accingeva ad eseguire la serie di salti, raggiunse l'asse di equilibrio e cominciò a percorrerlo con attenzione, ma anche con sicurezza, una sicurezza che faceva subito capire che era una cosa che aveva fatto innumerevoli volte.

"Pazzesco..." affermò Kenny, guardando stupito il Capopalestra di Superipoli che si dava la spinta e si aggrappava alla colonna, spingendosi fino all'ultimo ostacolo che affrontò con ancora più decisione e nonchalance dei precedenti. Dandosi la spinta con la sola forza delle braccia, Devon raggiunse la fine del percorso e atterrò senza problemi vicino alla soglia che conduceva alla sua stanza, e il suo Lucario lo raggiunse un attimo dopo con un bellissimo salto acrobatico.

"Visto? Non mi sembra poi tanto difficile!" affermò Devon ironico. "Ovviamente... potreste accorgervi che non è tanto facile se non riuscite a vedere i vostri corpi. Mi raccomando, non fatemi attendere troppo a lungo, altrimenti... altrimenti... hmm... fatemi pensare quale potrebbe essere una penalità interessante?"

"Lucario?" chiese Lucario. Il suo allenatore restò per un attimo a pensare, con un sorrisetto arguto sul volto... e più di uno dei ragazzi si fece sfuggire una grossa goccia di sudore dalla fronte in segno di imbarazzo. Finalmente, dopo qualche istante, Devon si decise e sorrise maliziosamente.

"Ecco, ho trovato. Se mi fate aspettare troppo a lungo, offrirete voi la cena stasera! Mi raccomando, non deludetemi!" affermò, prima che lui e il suo Lucario scomparissero dietro l'ingresso, lasciandosi dietro l'esterrefatto gruppetto di amici!

"Okay... immagino che non ci resti altra scelta che fare come ha detto lui." affermò Gary alzando le spalle. Prendendo la decisione che gli era propria a due mani, il giovane ricercatore di Pokemon si apprestò a cominciare il percorso ad ostacoli. "Tanto, non è che abbiamo molta scelta, ragazzi. Comincio io!"

"Piplup!" lo richiamò Piplup, accorgendosi di qualcosa a cui Gary non aveva ancora prestato abbastanza attenzione. Il ragazzo prese la rincorsa e si apprestò a saltare sui blocchi... ma Lucinda e gli altri si accorsero subito che c'era qualcosa che non andava: fin da subito, l'andatura di Gary era sembrata incerta e in qualche modo impacciata, come se il ragazzo non riuscisse a vedere bene dove metteva i piedi... e solo in quel momento, si resero tutti conto di quale fosse il problema! Ma ormai Gary era lanciato, e cominciò a saltare sui blocchi per raggiungere la parte successiva del percorso... riuscì a saltare sul primo, poi sul secondo, ma al terzo, la vista e le gambe lo tradirono, e il giovane ricercatore perse l'equilibrio, cadendo goffamente dalla pedana e in mezzo alle palline di gomma che riempivano il fossato.

"Gary, stai bene?" chiese Lucinda, raggiungendo il bordo della depressione e chiamando il suo ragazzo, che riemerse dalla miriade di palline colorate senza neanche un'ammaccatura tranne che nell'orgoglio. Gary scrollò la testa per schiarirsela e fece cenno affermativo con la testa, raggiungendo di nuovo la sponda dalla quale era partito.

"Sì, sì, tutto bene..." affermò Gary, prendendo la mano che la ragazzina dai capelli blu gli offriva per issarlo nuovamente sulla piattaforma da cui era partito. "Pensavo che sarebbe stato più facile, accidenti... ma quando ho cominciato a correre, mi sono reso conto del problema."

"Non vedendo il tuo corpo, non riesci a controllarlo bene come dovresti, vero?" continuò Zoey, che aveva già intuito quale fosse l'inghippo. Gary annuì, confermando i sospetti della rossa coordinatrice. "Già... lo immaginavo. Non sarà così facile superare questo percorso, soprattutto per chi di noi non è allenato."

"E adesso cosa facciamo? Già io non riuscirei mai a superare questi trabiccoli! Tranne l'asse d'equilibrio, di quello sono sicura..." esclamò rabbiosamente Ursula, mostrando il percorso con la mano. "Accidenti a questo Capopalestra dei miei stivali! Perchè gli doveva venire quest'idea cretina? Come se avessimo tempo da perdere con queste prove assurde!"

"Calmati, Ursula... e cerchiamo di ragionare con calma!" esclamò Gary, cercando di pensare ad un modo per superare il percorso ad ostacoli senza necessità di vedere il proprio corpo. "Allora... da quanto ho capito, dovremmo cercare di... come posso dire... imparare a 'sentire', per così dire, il nostro corpo, in modo da riuscire a muoverci con naturalezza anche senza poterlo vedere."

"Oppure... ci sarebbe un'altra possibilità!" esclamò improvvisamente Lucinda. La bambina dai capelli blu guardò verso Zoey, che le restituì uno sguardo di intesa. "Zoey, fammi indovinare, hai pensato anche tu quello che ho pensato io?"

"Se vuoi dire che possiamo guidarci a vicenda... allora sì." rispose la sua migliore amica. "Okay... ascoltate, ragazzi, forse ho un'idea di come fare! Dobbiamo controllare i movimenti gli uni degli altri, e cercare di guidarci a vicenda. Era questo che volevi dire, giusto, Lucinda?"

"Esatto, Zoey! Se non abbiamo l'immediatezza necessaria per superare questo percorso senza vedere il nostro corpo, possiamo compensare dandoci una mano tra di noi!" affermò la bambina dai capelli blu facendo un segno dell'okay. "So che non sarà molto facile nemmeno così, ma credo che sia la nostra migliore possibilità per superare questo percorso ad ostacoli in tempo utile!"

Ursula corrugò la fronte, poi sorrise argutamente. "Lo ammetto, Lulù, è un'idea decente. Anzi, oserei persino dire sopra la media!" rispose. Anche quando cercava di ringraziare o di lodare qualcuno, Ursula non poteva fare a meno di darsi un certo tono di superiorità. "Mi chiedo come mai quest'idea non sia venuta a me, in effetti!"

"Forse perchè eri un po' troppo occupata a lamentarti che ti hanno insegnato il portamento e il galateo, Ursula?" replicò rapidamente Lucinda. Le due rivali si guardarono negli occhi per un attimo, poi fecero entrambe una breve risatina divertita, e Lucinda si voltò verso il resto del gruppo per spiegare loro come fare. "Okay, ascoltate... non è esattamente il piano più pratico che potesse venirmi in mente, ma credo che possa funzionare. Visto che non possiamo vedere i nostri corpi, ma quelli degli altri sì... allora possiamo tenerci d'occhio a vicenda e avvertirci quando stiamo per mettere un piede in fallo, o quando dobbiamo portare le mani più in alto... insomma, ogni volta che stiamo per cadere su un ostacolo e dobbiamo correggere il tiro, per così dire!"

"Due di noi resteranno indietro per tenere d'occhio gli altri mentre cercano di fare il percorso... almeno finchè i primi tre non avranno superato il primo ostacolo." Zoey continuò la spiegazione. "Poi, gli altri due supereranno a loro volta l'ostacolo sotto la guida dei primi tre. In questo modo, non dovremmo avere troppe difficoltà. Poi, all'ostacolo successivo, altri due resteranno indietro... e così via, fino alla fine del percorso."

"Va bene, mi sembra una buona idea." commentò Gary. "Allora... se permettete, riprovo, e questa volta supererò questo ostacolo al primo tentativo!" Mi fido della vostra guida, ragazzi!"

Kenny sorrise un po' goffamente e annuì. "D'accordo, ma ci aspettiamo che anche tu ci dia le indicazioni giuste!" affermò. "Okay, cominciamo!"

"Pip pip! Piplup!" esclamò Piplup. Il pinguino azzurro aveva tirato fuori da chissà dove i suoi pom-pom e il suo costume da cheerleader, e stava cominciando a fare il tifo per i suoi compagni... con tanto di orchestria da parata che arrivava da chissà dove!

"Piplup è molto partecipe nelle nostre imprese..." affermò Lucinda con un sorrisone e una grossa goccia di sudore che le scendeva dalla testa.

 

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Nella sala più interna della sua Palestra-dojo, Devon stava bevendo un tè assieme al suo Lucario, inginocchiato sul tatami. Con tutta calma, il Capopalestra di Superipoli si portò la tazza fumante alle labbra e prese un sorso di tè verde fumante, godendosi la sensazione che dava il liquido caldo che gli scendeva in gola.

"Dimmi, Lucario... secondo te, quanto tempo ci metteranno i nostri eroi ad arrivare fin qui?" chiese tranquillo, mettendo a posto la tazza di tè sulla stuoia davanti a lui.

Il Pokemon Lotta/Acciaio non rispose subito, prendendosi il tempo che gli ci voleva per buttare giù a sua volta un sorso di tè verde, e poi guardando verso il suo allenatore con espressione poco convinta. "Lucario? Lucario..." affermò con una breve alzata di spalle mentre metteva di nuovo giù il tè.

"Tre ore come minimo, dici, eh?" rispose Devon con una breve risata a denti stretti. "Mi sembra di capire che non hai molta fiducia in loro..."

Lucario chiuse gli occhi e scosse la testa. "Rio..."

"Credo invece che potresti essere piacevolmente sorpreso, amico mio." affermò Devon. "Sono degli allenatori che hanno già un bel po' di esperienza dalla loro, e tutto quello che gli manca è di allenare un po' anche i loro corpi, oltre che i loro Pokemon. Sarà un elemento che farà la differenza quando si troveranno faccia a faccia con il Team Asgard e il Team Olimpo, e non credo che ci vorrà molto prima che li incontrino di nuovo."

Lucario restò fermo a pensare per un attimo, ben memore di quanto pericoloso fosse stato l'incontro con il Team Olimpo nelle profondità della Cava di Superipoli. Il Pokemon simile ad uno sciacallo azzurro annuì lentamente, ma Devon ebbe ancora l'impressione che non fosse sicuro che i nuovi arrivati potessero farcela. "Lucario..." affermò, questa volta guardando Devon dritto negli occhi.

Devon riflettè qualche istante sulle parole del suo Pokemon. "Sì, posso capire quello che vuoi dire, Lucario." affermò. "Sono giovani... impulsivi... con tutto quello che ne comporta. Ma sai come si dice, Lucario, è sempre la nuova generazione a raggiungere nuove vette. Noi adulti dobbiamo cercare di dare ai giovani i mezzi necessari affinchè loro si aprano la strada e possano costruirsi un futuro migliore. E sono sicuro che in ognuno di quei ragazzi ci sia qualcosa di molto speciale. Altrimenti... non credo che sarebbero arrivati così lontano."

Il Pokemon Lotta/Acciaio non sembrava ancora troppo convinto, ma decise che si sarebbe visto presto di cosa fossero capaci quei ragazzi. Prese un altro sorso di tè e rispose al suo allenatore con un cenno della testa, guadagnandosi una carezza sulla testa. "Comunque, non ti preoccupare prima del tempo, vecchio mio!" affermò, ridendo amichevolmente. "Per adesso, godiamoci qualche attimo di tranquillità. Questo tè è davvero delizioso."

"Rio!" Lucario si disse d'accordo, chiudendo gli occhi e sfoderando un sorriso soddisfatto. Pochi istanti dopo, l'inconfondibile suono di qualcuno che cadeva nel fossato pieno di palline di gomma raggiunse le sue orecchie sensibili - un suono che era abituato a sentire, con tutti gli sfidanti che si avvicendavano in quella Palestra. "Lu lucario!"

"Sì, lo sento anch'io, Lucario. Sembra che i nostri amici non si siano fatti scoraggiare." rispose Devon, continuando a bere il suo tè come niente fosse. "E va bene, adesso vediamo quanto tempo ci mettono ad arrivare. Che ne dici, Lucario? Se ci mettono meno di un'ora, oggi dovrai lavarlo tu il pavimento."

"Lucario, rio, rio." rispose tranquillo il Pokemon. Devon alzò gli occhi al cielo, immaginando che a questo punto non potesse più sottrarsi alla scommessa.

"E va bene, Lucario. Se vinci tu, ti compro doppia dose di dolcetti."

 

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"Molto bene... Gary, adesso metti il piede un po' più a sinistra, voltati e salta!" esclamò Zoey, stando bene attenta alla posizione del ragazzo mentre quest'ultimo si apprestava a saltare da un blocco all'altro. Dietro di loro, Lucinda e Piplup si stavano riunendo al gruppo dopo aver sbagliato a fare un salto ed essere caduti tra le sfere di gomma.

"Scusate, scusate..." affermò con un'espressione comicamente imbarazzata la ragazzina dai capelli blu. "Ero convinta di aver fatto tutte le mosse giuste, ma non ho visto dove mettevo i piedi e sono caduta."

"Va tutto bene, Lulù... adesso credo che ci abbiamo fatto la mano!" affermò Kenny, gettando un'occhiata a Gary, che ormai aveva capito più o meno come fare e stava saltando con abilità da un blocco all'altro. "Ormai non dovrebbe volerci molto per superare questa parte."

"Quello che mi preoccupa è l'asse d'equilibrio..." affermò Zoey. "Non sarà per niente facile passare dall'altra parte senza vedere dove andiamo..."

 

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Ursula ghignò con sicurezza, facendosi avanti per prima e apprestandosi ad affrontare l'asse d'equilibrio che preoccupava Zoey. "Molto bene, signore e signori... se permettete, la sottoscritta Ursula di Coronopoli vi darà una piccola dimostrazione di classe ed equilibrio!" affermò. "Non avrò neanche bisogno di farmi guidare, per questa volta."

"Piplup..." affermò il Pokemon pinguino alzando gli occhi al cielo. Non sembrava apprezzare molto la vanteria della ricca ereditiera.

Zoey sorrise sarcastica. "Se è solo per questo, non sarò certo io a discutere con lei. Prego, mademoiselle, a lei l'onore del primo tentativo." affermò. Con un elegante gesto della mano, la rossa coordinatrice fece cenno alla rivale della sua migliore amica di farsi avanti ed affrontare l'asse d'equilibrio... ed Ursula, ben lungi dal farsi impressionare, annuì e si piazzò davanti allo stretto passaggio, prendendo un bel respiro.

"Okay, Ursula, adesso tocca a te far vedere di cosa sei capace." disse tra sè, a voce talmente bassa che lei stessa riusciva a sentirla a malapena. "Ricorda tutte quelle lezioni di portamento che la mamma ti ha fatto fare. Adesso sì che ti tornano utili."
Ostentando sicurezza, la bambina dai codini a spirale mosse il primo passo sul ponte... e subito dopo, senza darsi il tempo di dubitare, mise l'altro piede in avanti, in modo da fare presa sulla stretta superficie e non perdere l'equilibrio. Con suo grande sollievo, Ursula confermò di essere riuscita ad assumere una posizione stabile, e cominciò ad avanzare sull'asse, aprendo le braccia in modo da mantenere meglio l'equilibrio. Con inattesa decisione, almeno per il resto del gruppo, Ursula continuò ad avanzare, cercando di ricordare tutto quello che le era stato insegnato.

Tenere il busto eretto.

Passi decisi ma non troppo lunghi.

Testa in avanti e non guardare in basso.

Il tutto durò meno di quanto Ursula non si fosse aspettata... e nel giro di pochi istanti, con soltanto un paio di tentennamenti, Ursula riuscì a raggiungere la sponda opposta dell'asse d'equilibrio e si rilassò, prima di guardare i suoi compagni e fare loro cenno di seguirla.

"Visto? Non è poi tanto difficile!" affermò. "Ora tocca a voi!"

In tutto questo, rendendosi conto che questa volta era stata battuta, Zoey sbattè gli occhi sorpresa, e una goccia di sudore le scese dalla nuca. "Okay, lo ammetto. Questa volta è stata davvero brava quanto si vanta di essere." commentò. "Okay, ora vado io. Come sempre, tenete d'occhio dove metto i piedi, e avvertitemi se sbaglio."

"Piplup!" cinguettò Piplup.

"Tranquilla, Zoey! Puoi contare su di noi!" affermò Lucinda con tono deciso.

 

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Il terzo ostacolo dava a tutti l'impressione di essere il più difficile. Già darsi la spinta giusta sarebbe stato difficile... e poi dovevano farlo senza vedere i loro corpi. Detto questo, stavano cominciando a farci la mano, e questo li rendeva un po' più sicuri.
"Bene... allora vado io per primo qui." affermò Kenny, un po' nervoso. "Accidenti, i primi ostacoli non erano troppo complicati, ma questo... spero di essere all'altezza!"

"Vai, Kenny! So che ce la puoi fare!" esclamò LUcinda, incoraggiando il suo amico d'infanzia con una pacca sulla spalla. Kenny sentì un breve brivido di emozione che lo percorreva - inutile cercare di nasconderlo a sè stesso, ci sarebbe voluto ancora un po' per gettarsi del tutto alle spalle la sua prima cotta - ma si calmò con un bel respiro e prese la rincorsa, lanciandosi con tutta la sua forza verso la colonna. "Okay, Kenny! Tieni le braccia un po' più in alto e poi salta e afferra i manubri!"

"Ci provo!" esclamò Kenny. Spiccò un salto e fece scattare le braccia verso gli appigli, afferrandosi ad essi appena in tempo e dandosi la spinta! La colonna si mosse e solcò l'interruzione della passerella, rallentando gradualmente fino a che non raggiunse la sponda opposta... e finalmente si fermò, permettendo a Kenny di scendere. Il ragazzino atterrò in piedi, barcollando per un attimo nel tentativo di ritrovare l'equilibrio... ma finalmente riuscì a rimettersi in posizione stabile! "Ce... ce l'ho fatta, ragazzi! Ora... ora tocca a voi!"

Con un gesto delle braccia, il ragazzino spinse via la colonna e fece in modo che tornasse sull'altra sponda dove il resto del gruppo stava aspettando. Zoey fece un cenno affermativo con la testa e si apprestò a prendere la rincorsa a sua volta...

 

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"Perfetto, Ursula! Adesso allunga un po' di più il braccio e afferra l'anello!" esclamò Gary mentre la ragazzina dai codini a spirale cercava goffamente di spostarsi sopra il fossato afferrando gli anelli che penzolavano dal soffitto. Decisamente non era quella la sua specialità... le braccia le facevano male e le stava venendo il sangue alla testa a forza di restare appesa!    

"Uuuuugh... accidenti, è facile parlare, per te! Non sei qui a cercare di tenerti!" sbraitò Ursula, scalciando l'aria con fare assai poco elegante. Con un rapido movimento del corpo, la ricca coordinatrice cercò di mettersi in una posizione più stabile e allungò la mano verso l'anello successivo...

E perse la presa al momento meno opportuno, finendo per cadere in mezzo alle palline di gomma con un breve grido di disappunto! Lucinda e Piplup soffocarono una risata, mentre un'umiliata e furente Ursula si rialzava con tanto di venuzza pulsante sulla testa!

"Un'altra volta! Questa volta ce la faccio! E' una questione d'onore!" esclamò. Si arrampicò nuovamente dove Lucinda e gli altri stavano aspettando, e si sfregò le mani, pronta a ricominciare.

"Va bene, va bene..." affermò Zoey con un sorriso un po' impertinente. "Solo, fai in modo che il tuo onore non ci faccia pagare la cena stasera, okay?"

 

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Devon e Lucario erano in meditazione, seduti sui talloni, ad occhi chiusi e con le mani appoggiate sulle gambe, in attesa che qualcuno facesse il suo ingresso. Era passata più di un'ora da quando aveva lasciato Lucinda, Gary e gli altri nella sala d'allenamento, e dallasua posizione riusciva a sentire, anche se un po' in lontananza, i suoi che facevano nei loro tentativi di superare gli ostacoli. A giudicare da quello che stava sentendo, la parte degli anelli li aveva fatti cadere più di una volta...
Ma adesso, non sentiva più il suono dei ragazzi che cadevano e delle sfere di gomma che si sparpagliavano... per non parlare della voce furente di Ursula che si arrabbiava ogni volta che cadeva! Lucario, che aveva un udito ancora più fine, riusciva a sentire dei passi che si avvicinavano e sorrise tra sè.

"Lucario..." disse alzando le spalle. A quanto pare, la scommessa l'aveva vinta lui. Ci sarebbe stata una doppia dose di dolcetti.

Devon fece una breve risata a bocca chiusa. "Va bene, Lucario. Una scommessa è una scommessa. A quanto pare, oggi non ho proprio fortuna." rispose, interrompendo la sua meditazione e alzandosi dal suo posto. Si prese un attimo per sgranchirsi un po' le gambe e guardò davanti a sè, verso l'ingresso dal quale stava entrando il gruppetto di Gary e Lucinda. Il giovane ricercatore, malgrado avesse i vestiti un po' in disordine e i capelli ancora più spettinati di quanto non fossero di solito, si portava con la sua classica sicurezza... mentre gli altri del suo gruppo, chi più chi meno, erano un po' meno eleganti.

In particolare Ursula, che cercava invano di rimettersi a posto i codini e di far sembrare decente il suo vestito!

"Benvenuti, ragazzi! Vedo che... ci avete messo meno tempo di quanto pensassi. E va bene, ammetto che avete vinto la scommessa. Piaciuto il mio percorso ad ostacoli?" li accolse.

Gary si guardò il braccio, notando con piacere che il suo corpo stava tornando visibile ora che erano riusciti a superare la prova. "E' stata una sfida... diversa dal solito, questo lo devo ammettere." disse con tutta calma.

"Piplup!" cinguettò il Piplup di Lucinda mettendosi in posa... e sperando tra sè che non ci fossero state telecamere che avessero registrato tutte le cadute che aveva fatto.

Ursula si tolse i capelli dalla fronte e sospirò. "Gli anelli sono stati un disastro! Mi hanno mandato la pettinatura e il vestito a carte quarantotto!" esclamò. "Ugh... lasciamo perdere, almeno questa è fatta!"

"Già... è fatta, e devo ammettere che sono impressionato da come ve la siete cavata. Anche in una situazione così imprevista, non mancate d'astuzia. Un esperto di arti marziali deve saper far lavorare il cervello in fretta, oltre che i muscoli. Comunque... visto che siete arrivati qui, è l'ora della battaglia. Allora, Gary Oak, sei pronto ad affrontarmi? Ti avverto, non ci andrò leggero, ragazzo!"

"E' esattamente quello che voglio, vecchio!" rispose il giovane ricercatore con rinnovata sicurezza. Se ci fossero stati Ash e Pikachu, probabilmente avrebbero rivisto il Gary di una volta, almeno per qualche istante...

Lucinda e Piplup sospirarono. A volte, accadeva ancora che Gary si facesse prendere un po' la mano. "Ooookay... vorrà dire che faremo noi gli arbitri! Mettiamoci ai nostri posti, Piplup!" affermò. Il pinguino azzurro annuì con fare quasi rassegnato mentre lui e la sua allenatrice si piazzavano ai lati della grande sala di meditazione - una stanza quadrata, quasi del tutto spoglia tranne che per due raffigurazioni in legno intagliato di un Hitmonlee ed un Hitmonchan, con dei disegni decorativi che rappresentavano paesaggi appesi alle pareti.

"Hey, Lucinda... fai in modo di essere imparziale come arbitro, okay?" disse Zoey, strizzando un occhio alla sua migliore amica. Lucinda arrossì lievemente, ma rispose facendo il segno dell'okay alla rossa, e nel frattempo, Devon e Gary prendevano le loro posizioni, e il Lucario del Capopalestra si esibì in un kata prima di mettersi in guardia.

"Aspetta, Lucario. Non subito." affermò Devon. "Prima vediamo di saggiare le capacità del nostro sfidante. Sarà uno scontro tre contro tre, sostituzioni concesse. Allora, ti va come idea, ragazzo?"

"Accetto le condizioni." rispose Gary, prendendo già una Pokeball. "E se permetti, comincio io. Vai, Exeggcutor!"

Il ragazzo di Biancavilla lanciò la sua prima Pokeball, dalla quale emerse il suo Pokemon Erba/Psico, uno dei Pokemon che considerava più adatti per una sfida con una Palestra di tipo Lotta - era una sorta di palma da cocco ambulante con un paio di corte gambe artigliate che spuntavano dalla parte inferiore del suo tronco tondo e spesso, le foglie lunghe e sottili e delle facce dall'espressione beata e un po' tonta che spuntavano dalle "noci" poste sulla sommità dell'albero.

"Exeggcutor! Exeggcutor!" esclamò Exeggcutor, le foglie sulla sua sommità che si agitavano allegramente.

Devon diede un'occhiata attenta al Pokemon Erba/Psico. Doveva ammettere che un po' si aspettava un avversario del genere, e fece un paiio di rapidi calcoli su quale potesse essere il Pokemon migliore da opporre a questo avversario. Annuì tra sè e prese una delle sue Pokeball. "Okay... vediamo un po' come te la cavi contro uno dei miei Pokemon più forti, ragazzo!" affermò. "Vieni fuori, Gallade! Mostra di cosa sei capace!"

La Pokeball di Devon descrisse un breve arco in aria e si aprì di scatto, facendo uscire un elegante Pokemon umanoide simile ad un Gardevoir, alto più o meno come un essere umano, con la metà superiore del corpo di colore verde, le braccia a forma di bastoni da combattimento con delle lame estendibili sui gomiti, e la testa che appariva protetta da una sorta di elmetto naturale verde, con una cresta di colore verde più chiaro posto sulla parte posteriore. Un paio di spuntoni rossi fuoriuscivano uno dal torace e uno dalla schiena L'addome arrotondato e le gambe, che davano una forma quasi a clessidra al corpo della creatura, erano invece di colore bianco, e sembrava non avere piedi - le gambe si ingrossavano si colpo prima di terminare all'improvviso.

"Un Gallade, eh? Vedo che Devon si era già premunito per l'eventualità di affrontare dei Pokemon Psico." disse Zoey. Anche lei aveva un Pokemon come quello in squadra, perciò sapeva bene di cosa fosse capace.

"Gallade!" esclamò il Pokemon Lama, facendo un cenno con il braccio sinistro allo Exeggcutor di Gary, come per dire che era pronto a combattere. Il ragazzo e il suo Pokemon Erba/Psico, a loro volta, non sembravano essere troppo sorpresi da quella mossa, ma giusto per massima prudenza, consultò il suo Pokedex.

"Gallade, il Pokemon Lama. Tipo Psico/Lotta. Pokémon elegante e ottimo spadaccino, combatte allungando le lame che ha sui gomiti. Quando protegge qualcuno estende i gomiti come se fossero spade e combatte furiosamente. Il suo intuito gli consente di capire cosa pensa il nemico: può così attaccare per primo."

Gary annuì tra sè. Sì, decisamente una mossa astuta per contrastare un Pokemon Psico... ma Gary non era arrivato fin lì senza aveva già pronta qualche contromossa per un caso come quello. "Cominciamo, allora! Exeggcutor! Comincia con Fortuncanto!" esclamò. Il Pokemon simile ad una palma si drizzò in tutta la sua statura. e le noci di cocco che aveva sotto la fronda chiusero gli occhi e iniziarono a cantare una roca melodia, facendo apparire un anello di luci colorate attorno al suo corpo.

"Quella che mossa è? Non credo di averla mai vista prima d'ora..." affermò Ursula corrugando la fronte.

"Io sì... l'ho vista un paio di volte." rispose Kenny, contento di poter essere lui, una volta tanto, a fare sfoggio della sua conoscenza. "Quella mossa si chiama Fortuncanto, e serve a proteggere la squadra di chi la usa da attacchi particolarmente potenti. Finchè questa mossa ha effetto, il nemico non è in grado di mandare a segno dei colpi fortunati che altrimenti potrebbero mettere fuori combattimento l'avversario in men che non si dica."

"Una buona mossa, ragazzo, ma aspetta di vedere la nostra! Gallade, usa Nottesferza!" esclamò Devon. Gallade fece un cenno con la testa e scattò in avanti, le sue braccia-lame circondate da una tenue aura di luce nera. Si stava preparando a sferrare un colpo poderoso contro lo Exeggcutor di Gary, ma il ragazzo reagì con rapidità e prontezza di pensiero.

"Exeggcutor, contrattacca con Laccioerboso!"

Exeggcutor mosse rapidamente le sue foglie, con un fruscio acuto, e creò una liana di luce verde che si avvinghiò attorno alle gambe di Gallade, stringendosi e poi sollevando in aria il Pokemon Psico/Lotta, che non potè fare altro che sgranare gli occhi prima di essere scagliato in aria dall'attacco, e atterrare poco elegantemente sulla schiena. Gallade emise un breve lamento di dolore, ma si rialzò agilmente con un colpo di reni... e con grande disappunto di Exeggcutor, riuscì a proseguire il suo attacco di prima. Con tutta la velocità che il suo corpo legnoso gli consentiva, Exeggcutor si piegò da un lato e riuscì ad evitare un primo fendente, ma il secondo lo colpì in pieno.

"Continua così, Gallade! Adesso usa Danzaspada, e poi di nuovo Nottesferza!" esclamò Devon.

"Non così in fretta!" disse Gary. "Exeggcutor, usa un attacco Pioggia!"

Gallade alzò le braccia ed eseguì un breve numero di danza, mentre delle spade di luce apparivano attorno a lui e volteggiavano per un attimo in aria, accanto al suo corpo. Exeggcutor prese la mira, mosse la sua fronda e scagliò da essa una raffica di noci di cocco che descrissero una breve traiettoria ad arco e piovvero addosso a Gallade. Costretto ad interrompere la sua danza, il Pokemon Lama sferrò due fendenti in aria e tagliò a metà le noci di cocco che stavano per colpirlo, ma così facendo perse un istante di tempo che servì ad Exeggcutor a sferrare un potente colpo!

"Perfetto!" disse Gary. "Exeggcutor, usa Mazzuolegno!"

Exeggcutor si mosse con tutta la rapidità che gli era possibile verso il suo avversario. Alcune foglie della sua fronda si intrecciarono l'una sull'altra e si allungarono di colpo, formando una sorta di enorme martello all'estremità. Il Pokemon Nocecocco roteò su sè stesso e colpì Gallade con un poderoso colpo di martello, scaraventando il più esile Pokemon Psico/Lotta contro un muro, dove si schiantò con un tremendo impatto e scivolò a terra stordito. Per fortuna di Devon, che già stava cominciando a temere di aver perso il primo scontro, Gallade riuscì a rialzarsi barcollando e scosse la testa per schiarirsela, mentre Exeggcutor strizzava alcuni dei suoi occhi e si rimetteva in guardia.

"Il contraccolpo di Mazzuolegno deve aver avuto un certo effetto su Exeggcutor..." commentò Lucinda con un po' di preoccupazione. "Gary deve stare attento che Exeggcutor non si indebolisca troppo."

"Piplup!" esclamò allarmato Piplup, indicando Gallade che si apprestava ad usare una nuova mossa.

"Ammetto che non me l'aspettavo, ragazzo." affermò Devon. "Sei in gamba... ma questo vuol semplicemente dire che non userò più i guanti di velluto con te. Gallade, adesso usa Doppioteam!"

Gallade si mise in guardia e creò un paio di immagini illusorie di sè stesso, ognuna perfettamente identica all'originale... ma Gary ed Exeggcutor non si fecero ingannare, e il ragazzo diede un'occhiata al terreno per cercare di capire quale dei tre Gallade proiettasse la sua ombra. Sfortunatamente, alla fioca luce della stanza, non era tanto facile distinguere l'ombra del vero Gallade... e questa volta, fu il Pokemon Lama a guadagnarsi un istante di tempo per contrattaccare.

"Gallade, ora attacca con Forbice X!" esclamò Devon. Gary sgranò leggermente gli occhi e strinse i denti - quello sì che era un attacco davvero pericoloso per il suo Exeggcutor!

"Exeggcutor, usa Riflesso e cerca di attutire il colpo!" esclamò Gary. Gallade si mosse rapidamente, e le sue due immagini illusorie si spostarono con lui, correndo a zig-zag in modo da confondere le idee ad Exeggcutor, che si concentrò appena in tempo per creare uno scudo di energia davanti a sè. Uno dei Gallade sollevò un braccio, avvolto da un'aura di energia luminosa verde-giallina, per sferrare un colpo formidabile al Pokemon Erba/Psico, ma quest'ultimo si voltò in tempo e riuscì a piazzare il suo scudo energetico davanti all'avversario. Il fendente si esaurì sulla protezione... e l'attaccante svanì nel nulla una frazione di secondo dopo.

Un altro Gallade si stava lanciando su Exeggcutor dall'alto, le braccia sollevate... e il Pokemon Nocecocco si voltò appena in tempo per parare un altro attacco Forbice X! L'attaccante rimbalzò, ma ancora una volta si rivelò essere un'immagine illusoria che svanì un attimo dopo... e quando il terzo Gallade si avvicinò di scatto per attaccare, era già troppo tardi per reagire!

Exeggcutor cercò di spostarsi e intercettare la Forbice X con Riflesso, ma Gallade si mosse più rapidamente e mise a segno un affondo con entrambe le braccia, disegnando una scia di luce iridata in aria! Exeggcutor sgranò gli occhi ed emise un ululato di dolore da tutte e tre le sue bocche, barcollando in avanti e cadendo in ginocchio...

Ma non era ancora del tutto privo di forze, e decise di sfruttare quelle che gli restavano prima di perdere i sensi per rendere il lavoto più facile possibile al Pokemon successivo. Stringe i denti, e le foglie della sua fronda cominciarono a brillare di luce verde...

"Exeggcutor?" chiese Gary, non del tutto sicuro di cosa volesse fare il suo Pokemon. Vedendo l'espressione dolorante ma decisa sul volto di una delle noci di cocco, il giovane ricercatore gli fece un cenno di assenso e diede un altro comando. "E va bene, se ci tieni... usa Verdebufera, adesso!"

"EXEGGCUTOOOOOOOR!" esclamò il Pokemon Erba/Psico, sprigionando tutta l'energia che gli rimaneva in un unico, poderoso attacco! Il bagliore smeraldino della sua fronda si espanse di colpo, ed Exeggcutor scagliò un vortice verde e una raffica di proiettili di luce verde a forma di foglia, che si diressero con potenza e velocità contro il Gallade di Devon. Il campione di arti marziali, abbagliato dalla luce, fu costretto a fare due passi indietro e alzare un braccio per proteggersi gli occhi... e il poderoso vortice di luce verde travolse Gallade, scaraventandolo via con violenza e facendolo volare in aria per qualche secondo, prima di farlo schiantare a terra! Gallade emise un lamento e giacque a terra privo di sensi, mentre Exeggcutor, completamente eausto, scivolava a terra. Un attimo dopo, anche il Pokemon di Gary cadde a terra svenuto, gli occhi delle sue noci di cocco trasformati in spirali.

Lucinda restò ferma dov'era per un attimo, ad occhi sgranati... ma si riebbe quasi subito, si schiarì la voce, e diede il responso dello scontro. "Questo è... un doppio ko! Sia Gallade che Exeggcutor non sono più in grado di combattere, e il primo scontro si conclude in parità."

"Bene, è stato un bello scontro. Niente di meglio, per fare un po' di riscaldamento." affermò Devon. "Ottimo lavoro, Gallade, ritorna pure e riposati."

Il biondo karateka richiamò il suo Pokemon Psico/Lotta, poi diede un'occhiata alle altre Pokeball che aveva con sè... e Gary fece la stessa cosa con il suo Exeggcutor, ringraziandolo per aver combattuto con tanta determinazione. Un breve applauso da parte di Kenny, Zoey, Ursula e Piplup fece sorridere lievemente il giovane ricercatore, che però si impose di non lasciarsi prendere la mano e di concentrarsi ancora di più sullo scontro. Lui e Devon erano in perfetta parità.

"Io sono pronto, Devon! Manda pure il tuo prossimo Pokemon!" affermò Gary.

Il Lucario di Devon fece un cenno di assenso al suo allenatore, che scelse finalmente la Pokeball che voleva e la lanciò. Quando la sfera si aprì, si sentì un profondo ruggito... e da essa apparve un massiccio Pokemon, alto più di due metri, dall'aspetto di un panda gigante coperto da una folta ed arruffata pelliccia quasi interamente nera, che diventava bianca solo sulla testa e sulla pancia, e che si estendeva dietro la schiena formando una sorta di mantello. Il muso aveva un'espressione feroce e battagliera, con gli occhi seminascosti da due chiazze di pelliccia nera, il naso nero e le orecchie tonde, e una bocca digrignante, e tra i denti teneva un lungo filo d'erba. Le braccia muscolose terminavano con due grandi mani nere, e i suoi piedi presentavano tre lunghi e robusti unghioni neri.

Il Pokemon atterrò sul pavimento del dojo, provocando una piccola scossa tellurica, e ruggì di nuovo, poi si sgranchì le nocche delle mani in un gesto che faceva capire quanto fosse desideroso di combattere. Gary e i suoi compagni si ritrovarono ad esitare per un istante... era un Pokemon che nessuno di loro aveva mai visto prima, e non immaginavano neanche cosa potesse avere in serbo per loro...

"GOROOOOO!" ruggì il Pokemon panda. Stava incitando Gary a mandare in campo il suo Pokemon successivo, e nonostante la sua sicurezza, ora il giovane ricercatore era un po' in difficoltà. Anche se sapeva che probabilmente non avrebbe ottenuto alcun risultato, Gary prese il suo Pokedex e lo puntò verso il Pokemon panda, sperando di ottenere almeno qualche informazione.

"Pokemon sconosciuto. Nessuna informazione disponibile."

"Okay... non che ci contassi molto, in effetti." affermò Gary mettendo via il suo Pokedex e cercando di pensarci un po' su. Era un Pokemon Lotta, chiaramente, ma era sempre possibile che avesse qualche tipo secondario...

Gary scosse la testa. Inutile restare lì a pensarci troppo su, non lo avrebbe portato da nessuna parte. "E va bene... in tal caso, vediamo cosa si può fare. Vai, Arcanine!" esclamò. La Pokeball volò in aria, e da essa uscì il possente cane-tigre, che atterrò agilmente sulle quattro zampe e ringhiò con fare minaccioso al Pokemon sconosciuto. Quest'ultimo, per nulla impressionato, tese un braccio verso Arcanine, e con il dito di una mano gli fece cenno di venire avanti.

"Gary ha mandato il suo Arcanine contro quel Pokemon sconosciuto..." commentò Zoey. "Accidenti, non è esattamente in una buona situazione. E' costretto ad affrontare quella montagna di muscoli senza sapere nulla di quello che può fare..."

"Per correttezza personale, credo che sia il caso di informarvi." intervenne Devon prima che lo scontro potesse iniziare. "Il mio Pokemon è un Pangoro, un Pokemon di tipo Lotta/Buio originario della regione di Kalos. E' un combattente di tutto rispetto... quindi ti consiglio di fare del tuo meglio in questo scontro, ragazzo..."

"Arcanine, Extrarapido!"

Devon aveva appena finito di parlare, che Gary diede il suo primo ordine, e il suo Arcanine abbaiò in segno di intesa prima di lanciarsi contro Pangoro ad una tale velocità che il Pokemon panda non riuscì a vederlo! Arcanine raggiunse il suo avversario e lo caricò con tutto il suo peso, facendolo barcollare. Ma Pangor era evidentemente troppo robusto per essere messo davvero in difficoltà da questa mossa, e riuscì a rimettersi in guardia un istante dopo.

"Scusa, vecchio, ma se tu e il tuo Pokemon vi scoprite così, noi ne approfittiamo!" disse ironico Gary. Il suo Arcanine tenne lo sguardo fisso su Pangoro, ma fece un piccolo ghigno di soddisfazione, irritando il massiccio panda.

Devon si sfregò il pizzetto biondo che aveva sul mento. "Hmm... un attacco proprio mentre l'avversario è concentrato su quello che dice. E con una mossa rapida ed affidabile, per giunta. Okay, lo ammetto, mi sono fatto prendere un po' la mano." rispose. "Ma non succederà di nuovo. Pangoro, usa Vitaltiro!"

"Arcanine, cerca di sfuggirgli, e poi usa Rogodenti!" esclamò Gary. Rapidissimo, il Pokemon canino scattò di lato e si gettò contro Pangoro in modo da colpirlo in un punto dove potesse indebolirlo di più... ma all'ultimo momento, quando Arcanine stava per morderlo con i suoi denti surriscaldati, Pangoro eseguì un movimento rapido ed inaspettato, e allo stesso tempo agguantò l'avversario con una delle sue robuste braccia! Pangoro volteggiò su sè stesso e scaraventò Arcanine contro un muro, dove si andò a schiantare con un tonfo terrificante! Il cane-tigre scivolò a terra, un po' stordito, ma ci sarebbe voluto ben altro per metterlo a terra...

"Va bene... Arcanine, meglio tenersi a distanza! Usa Lanciafiamme!" ordinò Gary.

"Pangoro, usa Granfisico e poi... resisti a quell'attacco!" esclamò Devon. Arcanine prese fiato e scagliò una enorme fiammata contro l'avversario, che si mise in una posizione di guardia e alzò le braccia davanti a sè, parando il colpo come meglio poteva. Pangoro grugnì per il calore delle fiamme e indietreggiò di due passi, attendendo che le fiamme si smorzassero prima di eseguire la sua mossa - alzò i pugni in aria e ruggì di nuovo, concentrandosi in modo da potenziare le sue capacità di attacco e difesa. L'attacco di Arcanine non lo aveva danneggiato più di tanto.

"Non ho mai visto quel Pokemon, ma mi dà l'impressione di essere specializzato in attacchi fisici, ed è anche resistente." affermò Zoey. La coordinatrice dai capelli rossi stava osservando attentamente il modo di combattere di Pangoro, in modo da farsi un'idea per quanto approssimativa delle sue capacità.

"Arcanine mi sembra un po' in difficoltà. Se non riesce a mettere a segno un colpo come si deve, soccomberà in fretta." fu il commento di Ursula, segretamente contenta di non essere lei a dover affrontare quel colosso impellicciato.
Lucinda continuò ad osservare attentamente lo scontro, cercando di essere più imparziale possibile anche mentre sperava che il suo ragazzo vincesse. Effettivamente, Pangoro era tremendamente forte... ma il suo punto debole era la lentezza. Per vincere, Gary doveva giocare su quello... solo così sarebbe riuscito ad avere la meglio sul secondo Pokemon di Devon.

"Non attacchi? Allora attaccherò io. Pangoro, usa Martelpugno!" esclamò Devon. Il panda gigante strinse la mano destra a pugno e sferrò un poderoso colpo dall'alto verso il basso, con l'intenzione di schiacciare al suolo lo Arcanine, di Gary, che riuscì appena in tempo a togliersi dalla traiettoria. Il tremendo impatto del pugno di Pangoro sul pavimento di stuoie aprì un buco nel terreno e fece incespicare il Pokemon Fuoco, ma Arcanine riuscì ad allontanarsi quanto bastava per sferrare un altro attacco.

"Inutile attaccare direttamente quando la pura e semplice forza fisica dell'avversario finirà per avere la meglio." commentò Gary. "Accelera, Arcanine! Dobbiamo concentrarci sullo schivare i suoi attacchi!"

"Nine!" abbaiò il cane-tigre. Usando un attacco Agilità, Arcanine accelerò di colpo e iniziò a correre in cerchio attorno a Pangoro, usando una serie di deboli attacchi mordi e fuggi per farlo innervosire. Ringhiando, il Pokemon panda alzò la guardia, consapevole che la velocità era ciò su cui non poteva assolutamente competere con Arcanine.

"Non male come tattica, ma l'ho già affrontata." commentò Devon. "Pangoro, usa Battiterra!"

"Pangoro!" esclamò Pangoro, alzando un piede per cercare di provocare un terremoto in miniatura che riducesse la velocità del Pokemone cane. Ma Gary sembrava essersi aspettato quella mossa - o almeno, reagì con rapidità e compostezza.

"Adesso, Arcanine! Usa il tuo attacco Fuocofatuo!" esclamò il ragazzo. Gli occhi di Arcanine si accesero di rosso incandescente... e da essi scaturirono due sfere di fuoco che sfrecciarono verso Pangoro descrivendo una traiettoria spiraleggiante in aria. Pangoro non fece in tempo ad abbattere il piede a terra prima che le fiammelle danzanti lo raggiungessero al fianco, infliggendogli una dolorosa scottatura! Pangoro ruggì di dolore e riuscì a portare a termine il suo attacco, ma a quel punto, Battiterra era stato smorzato dalla scottatura, e anche se Arcanine venne investito dalla scossa tellurica e sballottato per qualche istante, riuscì a reggere abbastanza bene.

Pangoro ruggì e barcollò per un istante, afferrandosi il punto in cui il Fuocofatuo di Arcanine aveva lasciato un segno nero sulla sua pelliccia... e Devon storse il naso. Questo era un problema per il suo Pokemon.

"Hmm... questa non ci voleva." disse tra sè. "Okay, Pangoro, cerca di ritirarti, e poi usa di nuovo Vitaltiro!"

"Non ci faremo prendere due volte dalla stessa mossa, vero, Arcanine?" chiese Gary. Il suo Pokemon cane abbaiò in segno di assenso e tenne lo sguardo fisso sul Pangoro di Devon, che strinse i denti per la scottatura e indietreggiò, pronto ad attaccare nel momento in cui Arcanine si fosse esposto. Il Pokemon Fuoco si acquattò sul terreno, e attese che il muscoloso panda facesse la sua mossa...

"Adesso, Pangoro! Prendilo e scaraventalo via!" esclamò Devon. Con un impeto di rabbia e decisione, Pangoro si scagliò contro Arcanine, cercando di afferrarlo con le sue possenti braccia... ma il Pokemon di Fuoco riuscì a scansare la micidiale presa del panda gigante e scattò dietro di lui! Pangoro si voltò e cercò di attaccare di nuovo, ma la sua stzza e la sua scottatura lo rallentavano, e Arcanine ebbe tutto il tempo che gli serviva per preparare un nuovo attacco e mandarlo a segno!

"Adesso è il momento! Arcanine! Sferra un attacco Fuococarica!" ordinò Gary con un teatrale gesto del braccio.

"Pangoro, colpisci con Martelpugno!" esclamò allarmato Devon.

Arcanine ruggì, e la sua pelliccia si accese di fiammelle rosse... poi, il Pokemon cane si scagliò contro Pangoro con tutta la velocità che gli era propria, trasformandosi in una sorta di cometa di fuoco! Il panda gigante sgranò gli occhi allarmato, ma riuscì a voltarsi e sferrare un tremendo pugno dall'alto verso il basso che centrò Arcanine alla schiena, prima che il potente attacco lo colpisse in pieno, trascinandolo via per diversi metri con uno schianto assordante! Piplup e gli allenatori che assistevano alla lotta strinsero i denti quando Arcanine e Pangoro si schiantarono sul muro, e l'impatto lasciò su di esso una sorta di cratere a foma di panda gigante!

Una nube di polvere si sollev attorno al punto in cui Pangoro ed Arcanine si erano schiantati... e un attimo dopo, la massiccia figura di Pangoro emerse dal polverone, soltanto per abbattersi a terra a pancia in giù con la lingua penzolante tra le mascelle e gli occhi trasformati in spirali, mentre Arcanine usciva barcollando, con la pelliccia arruffata. Riprese fiato per un attimo, poi tirò indietro la testa e lanciò un ululato di vittoria, mentre il Lucario di Devon scuoteva la testa.

"Piplup piplup!" esclamò Piplup, agitando i suoi pon-pon.

"Pangoro non è più in grado di combattere! Gary e il suo Arcanine vincono questo incontro!" esclamò Lucinda con entusiasmo. "Adesso, a Devon rimane solo un Pokemon da mandare in campo... e credo di sapere chi sarà."

Devon alzò le spalle, un po' deluso. Sperava che l'apparizione di Pangoro, un Pokemon che non avevano mai visto prima di allora, avrebbe spiazzato Gary un po' di più, ma era favorevolmente impressionato da come il ragazzo aveva gestito quello sconto inaspettato. "Beh, i miei complimenti, ragazzo. Non molti se la sarebbero cavata così bene davanti al mio Pangoro." affermò, richiamando il panda gigante sconfitto nella sua sfera. "Sì... devo dire che sei in gamba. Decisamente, un allenatore sopra la media. Tuttavia... adesso tocca al mio Pokemon più forte! Sono stato spesso in una situazione di svantaggio, ma il mio Lucario è quasi sempre riuscito a ribaltare le sorti della battaglia anche quando tutto sembrava perduto. Quindi... ora saremo noi due i vostri avversari! Avanti, Lucario, adesso è il momento di far vedere chi siamo!"

Il Pokemon Lotta/Acciaio dava l'impressione di non vedere l'ora di cominciare, e si fece avanti per affrontare lo Arcanine di Gary. Si mise in posa di meditazione, poi eseguì un kata e si mise in un'elegante posizione di guardia da esperto karateka. Dal modo in cui si portava, e dalla sicurezza con cui osservava Gary e il suo Arcanine, si capiva subito che Lucario era a tutt'altro livello rispetto a Gallade e Pangoro, e il giovane ricercatore decise che non era il caso di far restare in campo Arcanine, per quanto avesse il vantaggio dell'elemento. In quel momento, era troppo stanco per durare a lungo contro Lucario.

"Arcanine!" ringhiò il cane-tigre, deciso a combattere ancora, ma Gary lo richiamò con un cenno della testa.

"Arcanine, è meglio se per adesso ti ritiri e riprendi un po' le forze." affermò il ragazzo. Restò per un attimo a pensare quale dei suoi Pokemon avesse le migliori possibilità di affrontare il Lucario di Devon, poi fece la sua scelta e lanciò una delle sue Pokeball in aria. "Ora tocca a te, Blastoise!"

"Blaaaaast!" esclamò la testuggine gigante nel momento in cui si materializzò davanti a Devon e al suo Lucario, poi si mise in guardia e si preparò a quello che prometteva essere uno scontro di tutto rispetto. Il Pokemon Lotta/Acciaio strinse gli occhi, forse rendendosi conto di non avere di fronte un avversario che poteva essere sconfitto tanto facilmente, ma mantenne la posizione di guardia e attese che il suo allenatore gli desse il primo ordine.

"Gary ha fatto una buona scelta a mandare in campo Blastoise..." commentò tra sè Lucinda. "Ma non ho idea di cosa sappia fare quel Lucario. Credo che sarà una battaglia dura... Forza, Gary, manca solo lui e poi hai vinto!"
              
    
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CONTINUA...

Note dell'autore: Non ho molto da dire per questo capitolo, e mi scuso per aver fatto perdere Pangoro al suo debutto in scena. Volevo che lo scontro fosse più o meno alla pari, quindi spero di aver comunque dato l'impressione di un Pokemon forte.
Per il resto... non credo di dover aggiungere altro. Vedrò di aggiornare XY Reload e The Glazed Challenge entro breve, quindi... ci sentiamo, a presto!

 

  
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