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Autore: EmLy28    12/05/2017    0 recensioni
Louis significa "combattente", colui che cade, ma che ogni volta si rialza, sempre più forte di prima. Eppure non sembra essere così, almeno per lui. Per Harry invece è il ragazzo più forte che abbia mai incontrato...semplicemente ha solo bisogno di qualcuno che abbatta quel muro, con cui si è sempre protetto e far di lui il combattente che è, aiutandolo a costruirsi un'armatura. Harry ne sarà in grado?
"Si decise che doveva buttare giù quel dannato muro che lo divideva da Louis, che avrebbe fatto di tutto, perchè dietro un muro non si può stare da soli o prima o poi, il muro crollerà insieme a te. "
"-ti fidi di me?- gli chiese Louis, non staccando il contatto. Sembrava che i loro sguardi si fossero ancorati.Nessuno poteva rompere quell'atmosfera magica che si era creata, nemmeno le sue paure infondate. Come poteva avere paura lui e Louis no? Con tutto quello che aveva passato, non avrebbe dovuto nemmeno avere la forza di farsi toccare di nuovo, eppure eccolo li, il più coraggioso tra loro. Un guerriero.
-mi fido di te- sussurrò."
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Appena entrò nello studio, una ragazza gli ordinò di togliersi la giacca e di farsi trovare nella postazione trucco. Harry, sbuffando, appoggiò l'indumento su una sedia li vicino e si sedette di fronte allo specchio, dove cominciarono a riempirgli i capelli di gel per tirarli all'indietro.

-ho bisogno che tu tenga gli occhiali oggi- gli disse una donna. Indossava un pantalone largo nero, una canotta grigia aderente e per completare un paio di sandali color rosso, come il fermaglio che portava tra i capelli. Harry non l'aveva mai vista, solitamente conosceva, almeno di vista, i fotografi che si contendevano i set, visto che giravano sempre gli stessi.

-piacere, sono Lyana- porse poi la mano al ragazzo, con un debole sorriso. Harry si alzò dalla sedia in fretta e gliela strinse. - Harry Styles-

-Bene, Harry. Spero che lavoreremo bene insieme -

-lo spero anch'io- rispose lui con un sorriso. La donna si girò per allontanarsi, ma Harry la bloccò. -le posso chiedere perchè vuole che tenga i miei, di occhiali? Solitamente è la casa che li da-

la donna si voltò completamente verso di lui e sorrise. - preferisco che il modello tenga qualcosa di suo, sia per farlo sentire più a suo agio e perchè credo fortemente che nessuno di noi è un semplice manichino, ma ognuno ha la propria personalità, e cosa serve la foto se non per tirarla fuori?-

Harry rimase un attimo sbalordito da quella risposta, per poi annuire. - certo...- rispose non molto convinto. In realtà gli piaceva quella donna, ma non sapeva come i direttori potessero accettare queste cose. Lei aveva pienamente ragione, ma quel mondo, il mondo della moda, era completamente differente da quello che aveva in mente Lyana.

Non ebbe il tempo di pensarci oltre, che qualcuno lo chiamò per andarsi a cambiare.

Finito di indossare gli abiti che gli avevano lasciato sul manichino, andò verso il telo bianco, posizionato sia per terra che su un lato della stanza.

-mettiti pure in piedi e guarda verso di me. Mani nelle tasche e gomiti in avanti- cominciò a dettare le istruzioni la fotografa. Harry si mise in posa e vari flash di luce lo colpirono negli occhi.

-abbassa un po' gli occhiali e guarda in alto-

altro flash.

-la gamba sinistra indietro e piegata. Un braccio lascialo cadere, mentre l'altro dietro la schiena-

andò avanti per almeno un'oretta, poi la donna urlò "okay, abbiamo finito" e tutti gli aiutanti si dileguarono.

Lyana andò verso Harry, che accorgendosene si fermò sul telo bianco.

-sai Harry, mi piaci. Potresti venire un attimo di là, che vorrei guardare insieme a te le foto- non l'aveva posta come una vera domanda, ma più come un ordine.

-vado a togliermi questa giacca e arrivo- annuì lui. Era la prima volta che qualcuno gli chiedeva di guardare le foto, prima di essere passate all'editing e quindi modificate e pronte ad essere mandate al direttore.

La raggiunse al tavolo col computer, dove era collegata la macchina fotografica attraverso un cavo.

-siediti pure- Harry si sedette di fianco a Lyana, per poi portare lo sguardo sullo schermo, dove si potevano vedere tutte le foto scattate quel pomeriggio.

La donna cominciò a farle scorrere una ad una, soffermandosi ogni tanto su alcune, in silenzio, come a contemplarle. Non disse nulla, ne un apprezzamento, ai quali Harry era ormai abituato, ne ad una critica o ripensamento.

Quando le videro tutte, la donna staccò in silenzio la macchina fotografica, per poi riporla sul tavolo. Finito di sistemare, si girò con la sedia verso Harry e gli sorrise.

-tra un mese parto per l'Italia- lo fissò negli occhi per qualche secondo, per poi riprendere. -ho un lavoro con una casa della moda abbastanza famosa, è molto importante, sia per la mia carriera, che per quella dei modelli che poseranno-

Harry non riusciva a capire perchè glielo stesse raccontando. Era contento che una donna come lei potesse avere successo, ma cosa c'entrava lui?

-Harry, vorrei che tu venissi con me, a posare per me- disse lei sicura. Il ragazzo la guardò a bocca aperta.

-cosa?- chiese, sicuro di aver sentito male.

-sei un ragazzo fantastico e non intendo solo esteticamente, sento che dentro di te c'è il mondo intero, che aspetta solo di uscire allo scoperto. Non sei come i soliti modelli che incontro...sembra quasi che questo mondo non ti appartenga-

Harry abbassò lo sguardo, per paura che potesse capire dal suo sguardo, che era la verità: non avrebbe voluto essere li in quel momento. Poi come sempre, la sua mente fece il solito ragionamento contorto e arrivò alla solita conclusione, di cui Niall non era per niente d'accordo.

-accetto- disse, alzando gli occhi su Lyana. -partirò con lei-

* **

mentre usciva dall'edificio, prese in mano il cellulare e chiamò Niall.

-Harry! Com'è andata a lavoro?-

-ho una notizia da darti-

Niall notò subito il cambiamento di tono, ora molto più serio.

-dimmi tutto-

Harry si portò una mano tra i capelli e sospirò. Era una notizia fantastica, ma dire al suo migliore amico che fra un mese sarebbe stato lontano chilometri non era cosa semplice, per nulla.

-ecco..vorrei dirtelo di persona, ma visto che non ci vedremo- venne interrotto da una voce dall'altra parte del telefono.

-è Harry?- chiese la voce. Il ragazzo riccio non riusciva a collegare a chi potesse appartenere, così corrucciò la fronte.

Immaginò Niall annuire.

-scusa Harry,ma sono qui con Louis...stavi dicendo?-

Louis. Bene, lui aveva bisogno del suo migliore amico e quel Louis era sempre in mezzo. Jose ormai l'aveva accettato: non si amavano, ma neanche odiavano. Jose sapeva quando era ora di andarsene e lasciarli soli e quando poteva restare. Mentre quel ragazzo dagli occhi color ghiaccio sembrava non essere a conoscenza dello "spazio vitale"o del limite di sopportazione di Harry.

-niente..ci sentiamo, ora devo andare- e chiuse la chiamata, senza aspettare alcuna risposta da parte del biondo.

Prese il solito pullman in silenzio e solo ad una fermata dalla sua, il suo cellulare suonò.

"che succede? Scusa per prima, ma Louis era con me perchè aveva bisogno di parlare. Vuoi che ti chiami?" recitava il messaggio da parte di Niall.

Louis aveva bisogno di parlare...e lui? Chi ci pensava?

Harry sospirò. Sapeva che era sbagliato pensare a questo, ma Niall era l'unica persona di cui si fidava e vedersi lasciato indietro per un altro, che conosceva da pochi mesi, faceva male.

Decise di rispondere e di non peggiorare la situazione.

"no, ho bisogno di stare un po' da solo. Ci sentiamo domani" si trattenne dall'aggiungere "salutami Louis" e spense il cellulare.

** *

Harry venne svegliato dal suono della sveglia, che gli intimava di aprire gli occhi oppure sarebbe arrivato tardi a lavoro. Allungò un braccio per spegnerla e prese il cellulare, lasciato sul comodino la sera prima, per accenderlo. Si rigirò nel letto, trovandosi rivolto verso il soffitto e con la braccia e gambe distese. In quel preciso istante sentì una piccola fitta al petto e capì che era la nostalgia di essere svegliati con parole dolci sussurrate nell'orecchio e baci umidi lasciati sulla pelle. Forse era l'unica cosa che gli mancava di una relazione, anzi, anche trovare qualcuno quando tornava a casa stanco, qualcuno che gli preparava la cena, qualcuno che lo consolava quando era giù di morale... okay, forse gli mancava diverse cose di una relazione.

Lo squillo del cellulare interruppe quei pensieri. Gem.

-pronto?- rispose con ancora la voce assonnata.

-ciao Haz! Come va??- esclamò con la voce più entusiasta che Harry avesse sentito.

-perchè sei così felice di prima mattina?­ gli chiese lui, coprendosi gli occhi con il braccio.

-perchè oggi vedrò il mio fratellino!-

-hai un altro fratello vero? - chiese sospirando,già rassegnato.

-sorpresa!- esclamò, facendo allontanare il cellulare ad Harry dall'orecchio. -in questo momento mi trovo all' aeroporto, sono atterrata pochi minuti fa!-

-oh mio dio...- sussurrò il riccio. - Gemma, io ti voglio bene e sei mia sorella, ma non puoi fare queste comparse senza avvertirmi. Stamattina lavoro, la casa è un disastro e non ho cibo in casa-

-perchè non hai cibo in casa? Mangi, vero Harry?- chiese subito allarmata la ragazza.

-certo che mangio! Semplicemente ieri non ho avuto tempo di andare a fare la spesa!- si alzò a sedere sul letto, a gambe incrociate.

-allora vorrà dire che passerò al supermercato e poi aspetterò a casa tua!-

Harry sospirò. Qualsiasi cosa avesse detto, sapeva che non avrebbe cambiato idea.

-okay...ti lascio le chiavi sotto il porta-ombrelli- disse sconfitto. Aurora gli saltò in braccio, cominciando a fare le fusa, così le accarezzò la testolina bianca, mentre salutava Gemma e metteva giù la chiamata.

-andiamo a mangiare, piccola?- chiese alla gattina. La prese in braccio e portò il suo musetto vicino al viso. Le lasciò un bacio sulla guancia, per poi scendere dal letto e portarla in cucina ancora tra le braccia.

* **

quando entrò nella stanza, vide che la postazione dove solitamente il modello posava era ancora occupata, e ringraziò il cielo per questo. Significava che erano in ritardo e questo portava ad iniziare più tardi la tortura.

Dopo essersi tolto la giacca, si appoggiò al muro e rimase a guardare il ragazzo che eseguiva gli ordini. Era senza maglietta e staccare gli occhi da quel corpo era abbastanza complicato, ma sfortunatamente, il suo amico Zayn era etero al 100%. sorrise, mentre gli venne in mente la prima volta che l'aveva incontrato. Si erano conosciuti fuori dall'ufficio del direttore ed Harry aveva provato ad agganciare e non come amico, ma poi il ragazzo lo aveva informato dei suoi gusti. Harry pensava che gli avrebbe riso in faccia e se ne sarebbe andato, ma invece da quel momento divennero buoni amici.

Sentì il fotografo urlare qualcosa e in scena entrò una ragazza bionda, alta come Zayn, solo perchè non aveva i tacchi, che si mise di fianco a lui. Era da mozzafiato ed era sicuro che tutti i ragazzi esistenti le sbavassero dietro, compreso Zayn, essendo la sua meravigliosa ragazza. Ogni volta che li vedeva insieme Harry rimaneva a bocca aperta, come tutti del resto. Erano perfetti : belli da togliere il fiato ed affiatati come pochi.

Harry vide Zayn prendere in braccio la ragazza e guardare verso lo obiettivo. Poi avvicinarono le loro bocche fino a sfiorarsi e vennero investiti da un altro flash.

-okay, per oggi abbiamo finito. A domani ragazzi!- urlò poi il fotografo, congedandoli.

Zayn stava per uscire dalla stanza, quando si accorse del riccio.

-Harry!- esclamò, avvicinandosi a lui. -come va?-

-tutto bene, grazie. Te?- rispose cortese.

-alla grande!- nel mentre, anche la ragazza si avvicinò, vedendoli chiacchierare.

-ciao Gigi- la salutò Harry con un sorriso.

-ciao Harry! Devi lavorare?- gli chiese, appoggiandosi a Zayn, che le circondò la vita con un braccio.

Lui annuì, per nulla entusiasta.

-come va nel lato... sentimentale?- se ne uscì il ragazzo moro, abbassando la voce sull'ultima parola e facendogli l'occhiolino.

Harry alzò le spalle.

-come!-esclamò lui. - hai bisogno di diversivi, se no come puoi sopravvivere a questa vita!- si voltò verso la ragazza bionda e le lasciò un bacio sulle labbra. -che ne dici se uno di questi giorni usciamo a divertirci un po'?- gli offrì sorridendo.

-se riesco a convincere anche Niall, molto volentieri! Ora devo andare, ci si sente- salutò entrambi, Gigi con un bacio sulla guancia e Zayn con una pacca sulla spalla.

Il resto della mattinata passò molto lentamente, ma Harry riuscì a sopravvivere, anche se sapeva che qualcun'altro l'attendeva a casa.

E come aveva previsto, appena aprì la porta dell'appartamento, un corpo gli saltò in braccio, allacciando le braccia attorno al collo.

-Harrinooooo!- urlò Gemma, proprio nel suo orecchio.

-vorrei diventare sordo magari fra qualche anno- disse lui, strizzando gli occhi per il dolore alle orecchie.

-mi sei mancato così tanto!- esclamò, finalmente staccandosi e permettendogli di respirare.

-anche tu Gem-

-lo so che non vuoi tornare a casa... ma potresti venire solo per me!- disse, incrociando le braccia e mettendo il finto muso.

-non fare la bambina, dovresti essere la sorella adulta e responsabile- la riprese lui, anche se trattenne a stento una risata.

Poi la ragazza si riprese subito e corse in sala, dove prese in braccio Aurora e la stritolò, avendo in risposta una reazione non molto contenta da parte del gattino.

-non mi avevi detto che avevi un gatto! È così adorabileee!- disse, affondando il viso nel pelo morbido.

-e vorrei tenermela ancora per un po', quindi cerca di non uccidermela-

-non ti facevo tipo da gatti Harry Styles- disse poi, cercando di fare la seria, mettendo giù il povero gatto, che miagolando, andò verso il ragazzo e si strusciò sulla sua gamba.

-appena l'ho vista, me ne sono innamorato- sorrise dolcemente verso il povero animaletto, che aveva ancora tutto il pelo arruffato.

-quando vi sposerete? Inviterai anche i suoi familiari spero! Una bella torta al tonno e sogliola - disse ridendo.

-cretina- rispose lui, scompigliandole i capelli.

Andarono in cucina, dove Harry trovò il frigo colmo di cibo e prese un'aranciata.

-allora, come mai qui? E non dire che sei sola venuta a trovarmi!- l'avvertì subito.

-primo, volevo vederti. Secondo... ho chiuso con Deck e avevo bisogno di cambiare un po' aria- subito il sorriso che aveva tenuto fino a quel momento, sparì.

-mi dispiace...ma questa è come se fosse casa tua, quindi puoi stare quanto vuoi! E da quanto vedo dalla valigia, credo che resterai per bel po', eh?- chiese ridendo, facendo un cenno alla valigia vicino all'entrata.

Gemma gli fece la linguaccia, per poi correre e saltargli di nuovo addosso.




°° °°°°°°°°

ed ecco un nuovo capitolo!

Harry ha avuto una grande proposta di lavoro ed ha subito accettato, peccato che non l'abbia ancora detto a Niall, essendo troppo preso ad "occuparsi" di Louis, almeno secondo il suo pensiero.

Gemma è uscita allo scoperto! amo troppo il suo personaggio, è piena di vita e non si lascia abbattere da nessuno, spero che possiate amarla anche voi!

Ma gli Zigi?! aww, sono adorabili e poi sono troppo belliiii! okay, mi riprendo...

Votate, commentate, ditemi come vi sembra e nulla, al prossimo capitolo!

-EmLy


   
 
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