Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Favatralenuvole    13/05/2017    3 recensioni
"Non ero divina.
Non ero dislessica.
Non ero iperattiva.
Andavo bene a scuola,non mi accadevano episodi inspiegabili e i miei genitori erano morti in un incidente.Fine."
Nicky arriva al Campo Mezzosangue senza ver mai manifestato alcun segno riconoscitivo tipico dei semidei,non sembra avere alcun potere e la prima sera non viene riconosciuta.
Quando succede,però,avrebbe preferito rimanere una reietta.
Una missione mortale (ci mancherebbe!) e un dio momentaneamente umano tra i piedi non la aiuteranno di certo a risolvere i suoi problemi.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Apollo, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Correre non mi piaceva.
Correre con un mostro alle spalle mi piaceva ancora meno.
Correre senza sapere dove stavo andando, con una racchetta da tennis in mano e un mostro alle spalle non rappresentava esattamente il mio ideale di bella giornata.
Era tutta colpa di quello stupido sport, effettivamente.Quella mattina, il mio simpatico insegnante di tennis, Mr Roger, aveva avuto la simpatica idea di trasformarsi in un particolarissimo mezzo drago.
Ora, non so voi, ma se un giorno il vostro coach si trasformasse improvvisamente in un babaù, ivostri compagni non si accorgessero di niente e l'arma più pericolosa disponibile fosse una racchetta quasi rotta, cosa fareste?
Ecco, appunto.
E così arriviamo al fatto che stavo correndo senza meta.
Mi chiamo Nicky Olivieri (sì, origini italiane) ed ero relativamente nei guai.
Corsi ancora per un paio di minuti, ma stavo perdendo fiato, e inoltre possedevo il senso di orientamento di un turista in visita a New York per la prima volta.Proprio quando la mia morte sembrava ormai quasi certa  intravidi l'ingresso di un campo, non molto lontano.
Idea n.1: entrare al campo, chiedere aiuto, rischiare di far uccidere tutti.
Idea n.2: andare avanti senza fermarsi, svenire, essere mangiata per cena da Alien e PROBABILMENTE far uccidere anche tutto il campo.
Raggiunsi l'entrata, ma mi sentii afferrare da dietro. Con una certa rabbia ("senti, coso, leva le tue unghione dal mio diafano corpo")  colpii il mostro con la racchetta. Rimase piuttosto confuso.
Poi cercò di uccidermi.
La lingua biforcuta dello più-o-meno-drago saettò. Mi venne un'idea. Mi slacciai la cintura che portavo alla vita e riuscii a legargli la coda alla base.Tirai. La cosa ringhiò e cercò di morderdersela, come un cane. Al contrario di un cane, ci riuscì e cadde dal dolore e dalla sorpresa. La/lo colpii ancora con la racchetta fino a sfinirlo e corsi via.
Che idiota.
"Campo mezzosangue", lessi sulla targa davanti alla porta dello strano campeggio. Un fanclub di Harry Potter, sicuro.
Entrai e una ragazza bionda mi si parò davanti, sorpresa:
"Come sei arrivata senza un satiro?"
"Prego?"
-Come hai trovato questo posto?
-Correvo, l'ho visto e sono entrata. Chiedo scusa, precipitare qui senza preavviso con Godzilla alle spalle deve avere infranto giusto tre milioni di regole di buona educazione.- Affermai, imbarazzata.
-Ci siamo abituati, tranquilla- Mi sorrise lei
.
-Comunque, sono Kayla
.
-Ci siete abituati? Mi stai dicendo che questo non è un funclub di Harry Potter?
Rise.
-Dobbiamo spiegarti un po' di cose- Decise
.
Grazie, genio.
Mi presentai anche io:
"Ciao, sono Nicky, non ho i genitori, vivo in un collegio-barra-orfanotrofio e ho neutralizzato un mostro con una racchetta da tennis". Avevo come la sensazione che le informazioni che le stavo dicendo le sarebbero state utili, perlomeno più di altre come: "Mi piace la pizza e odio l'America per averla profanata".
-È un'idra. Di lei ci occupiamo noi- Un ragazzo biondo arrivò alle spalle di Kayla e indicò il mostro, che cercava di riprendersi dalle mie racchettate letali.
-Oh...okay.
Un'idra. Certo, lo sapevo.
Mentre il ragazzo, che a quanto pareva si chiamava Austin, pugnalava gentilmente l'idra (che si autodistrusse), Kayla mi guidò attraverso il campo. Vidi ragazzi che giocavano a palla con una forza innaturale, donne di una bellezza sconvolgente che nuotavano in un laghetto e non sembravano affatto umane, e uomini capra che trottavano allegramente in giro.
Non ero affatto sconvolta.
Giusto per farmi riprendere un pò, Kayla mi presentò un simpatico tizio con la parte posteriore del corpo come quella di un cavallo, mentre qualsiasi ragazzo presente in quel campo estivo demoniaco mi fissava.
Evvai.
"Benvenuta al Campo Mezzosangue" sorrise Chirone, come già avevo capito si chiamasse il centauro. "Che ne pensi se facciamo un po' di chiarezza?"
"Allora, Nicky" parlò Chirone "conosci gli dèi greci e i loro miti?"
"Si..." Esitai. Ero la prima della classe, riguardo questo argomento. Ma che razza di domanda era?
"Bene.Ti stupirebbe molto sapere che esistono?"
"Beh, direi di sì "Oh, no. "Ma se anche fosse, non starebbero in Grecia?"
"No, Nicky. Si spostano, cercano il centro del potere del mondo occidentale.Ora sono in America."
Ah.
Seguirono altre spiegazioni noiose, che non mi interessarono granchè. Se sei qui vuol dire che sei una semidea, i mostri vogliono uccidervi, eccetera eccetera. Forse ero troppo sconvolta per ascoltare.
Quando uscì dalla Casa Grande (così l'avevano chiamata), Kayla mi accompagnò a fare un giro, continuando a parlare ininterrotamente.
"C'è una cabina per ogni dio greco, per ora starai in quella di Hermes, che accoglie tutti i nuovi, ma presto il tuo genitore divino ti riconoscerà blablabla"
Io non ero divina.
Non ero dislessica.
Non ero iperattiva.
Andavo bene a scuola, non mi accadevano cose inspiegabili e i miei genitori erano morti in un incidente. Fine.
Vedevo quei supereroi, così a loro agio, così perfetti e mi chiedevo quale fosse l'errore nell'essere capitata lì.Perchè c‘era.
-E poi c'è anche Apollo ,che al momento è un umano, lunga storia- continuò Kayla, ignorando la mia disattenzione.
-No, aspetta. Apollo? Il dio? 
“Quello che ha massacrato i 7 figli maschi di una povera donna, solo per punirla della sua presunzione?”Pensai.
-È diventato umano per via di una punizione di Zeus.- Spiegò Kayla, imbarazzata.- E io sono sua figlia"
Si spiegava l'imbarazzo.
Gli dèi greci non erano gente a posto. Ma che gli saltava in testa a lasciarli governare?
La notizia mi colpì (come era normale)
-Dov'è?- chiesi
-Probabilmente a deprimersi nella nostra cabina- Borbottò lei, e cambiò discorso.
Mi presentò i ragazzi della casa di Hermes. Un minuto dopo, non ricordavo neanche un nome.
Comunque furono gentili con me.
Il ragazzo biondo che aveva disintegrato l'idra entrò nella cabina.
-Mi hanno detto che eri qui- disse affannato
-Volevo solo farti i complimenti. Neutralizzare un'idra con una racchetta da tennis e senza utilizzare alcun potere è quasi impossibile.
Gli altri mi guardarono interessati.
-Wow.Vedrai che il tuo genitore divino ti riconoscerà stasera- mi disse una certa Alice.
Beh, non accadde.
E neanche nei giorni successivi.
Essere finita lì era PER FORZA un errore.

Correre non mi piaceva.

Correre con un mostro alle spalle mi piaceva ancora meno.

Correre senza sapere dove stavo andando,con una racchetta da tennis in mano e un mostro alle spalle non rappresentava esattamente il mio ideale di bella giornata.

Era tutta colpa di quello stupido sport, effettivamente.

Quella mattina,la mia SIMPATICA insegnante di tennis,Mrs Roger,aveva avuto la SIMPATICA idea di trasformarsi in un particolarissimo mezzo drago.

Ora,non so voi,ma se un giorno la vostro coach si trasformasse improvvisamente in un babaù,i vostri compagni non si accorgessero di niente e l'arma più pericolosa disponibile fosse una racchetta quasi rotta,cosa fareste?

Ecco,appunto.

E così torniamo al fatto che stavo correndo senza meta.

Mi chiamo Nicky Olivieri (sì,origini italiane) ed ero relativamente nei guai.

Corsi ancora per un paio di minuti,ma stavo perdendo fiato,e inoltre possedevo il senso di orientamento di un turista in visita a New York per la prima volta.Proprio quando la mia morte sembrava ormai quasi certa  intravidi l'ingresso di un campo,non molto lontano.

Idea n.1:entrare al campo,chiedere aiuto,rischiare di far uccidere tutti.

Idea n.2:andare avanti senza fermarsi,svenire,essere mangiata per cena da Alien e PROBABILMENTE far uccidere anche tutto il campo.

Raggiunsi l'entrata,ma mi sentii afferrare da dietro.

Con una certa rabbia ("senti,coso,leva le tue unghione dal mio diafano corpo")  colpii il mostro con la racchetta.

Rimase piuttosto confuso.

Poi cercò di uccidermi.

La lingua biforcuta dello più-o-meno-drago saettò.

Mi venne un'idea.Mi slacciai la cintura che portavo alla vita e riuscii a legargli la coda alla base.Tirai.

La cosa ringhiò e cercò di morderdersela,come un cane.Al contrario di un cane,ci riuscì e cadde dal dolore e dalla sorpresa.

La/lo colpii ancora con la racchetta fino a sfinirlo e corsi via.

Che idiota.

"Campo mezzosangue",lessi sulla targa davanti alla porta dello strano campeggio.

Un fanclub di Harry Potter,sicuro.

Entrai e una ragazza bionda e molto abbronzata mi si parò davanti,sorpresa:

"Come sei arrivata senza un satiro?"

"Prego?"

-Come hai trovato questo posto?

-Correvo,l'ho visto e sono entrata. Chiedo scusa,precipitare qui senza preavviso con Godzilla alle spalle deve avere infranto giusto tre milioni di regole di buona educazione.- Affermai,imbarazzata.

-Ci siamo abituati,tranquilla- Mi sorrise lei -Comunque,sono Kayla.

-Ci siete abituati?Mi stai dicendo che questo non è un funclub di Harry Potter?

Rise.

-Dobbiamo spiegarti un pò di cose- Decise.

Grazie,genio.

Mi presentai anche io:

"Ciao,sono Nicky,non ho i genitori,vivo in un collegio-barra-orfanotrofio e ho neutralizzato un mostro con una racchetta da tennis". Avevo come la sensazione che le informazioni che le stavo dicendo le sarebbero state utili,perlomeno più di altre come:

"Mi piace la pizza e odio l'America per averla profanata".

-È un'echidna.Di lei ci occupiamo noi- Un ragazzo biondo arrivò alle spalle di Kayla e indicò il mostro che cercava di riprendersi dalle mie racchettate letali.

-Oh...okay.

Un'echidna.Certo,lo sapevo.

Mentre il ragazzo che a quanto pare si chiamava Austin pugnalava gentilmente l'echidna (che si autodistrusse),Kayla mi guidò atraverso il campo.

Vidi ragazzi che giocavano a palla con una forza innaturale,donne di una bellezza sconvolgente che nuotavano in un laghetto e non sembravano affatto umane e uomini capra che trottavano allegramente in giro.Non ero affatto sconvolta.

Giusto per farmi riprendere un pò,Kayla mi presentò un simpatico tizio con la parte posteriore del corpo come quella di un cavallo,mentre qualsiasi ragazzo presente in quel campo estivo demoniaco mi fissava.

Evvai."Benvenuta al Campo Mezzosangue" sorrise Chirone,come già avevo capito si chiamasse il centauro.

"Che ne pensi se facciamo un pò di chiarezza?"



"Allora,Nicky" parlò Chirone

"Conosci gli dèi greci e i loro miti?"

"Si..."Esitai. Ero la prima della classe,riguardo questo argomento.Ma che razza di domanda era?

"Bene.Ti stupirebbe molto sapere che esistono?"

"Beh,direi di sì "

Oh,no.

"Ma se anche fosse,non starebbero in Grecia?"

"No,Nicky. Si spostano,cercano il centro del potere del mondo occidentale.Ora sono in America."

Ah.

Seguirono altre spiegazioni noiose,che non mi interessarono granchè. Se sei qui vuol dire che sei una semidea,hanno tutti varie problematiche a scuola,i mostri vogliono uccidervi,eccetera eccetera. Niente di importante,insomma.

Quando uscì dalla Casa Grande (così l'avevano chiamata),Kayla mi accompagnò a fare un giro,continuando a parlare ininterrotamente.

"C'è una cabina per ogni dio greco,per ora starai in quella di Hermes,che accoglie tutti i nuovi,ma presto il tuo genitore divino ti riconoscerà blablabla"

Io non ero divina.

Non ero dislessica.

Non ero iperattiva.

Andavo bene a scuola,non mi accadevano cose inspiegabili e i miei genitori erano morti in un incidente. Fine.

Vedevo quei supereroi,così a loro agio,così perfetti e mi chiedevo quale fosse l'errore nell'essere capitata lì.Perchè c‘era.

-E poi c'è anche Apollo,che al momento è un umano,lunga storia- continuò Kayla,ignorando la mia disattenzione.

-No,aspetta. Apollo?Il dio? “Quello che ha massacrato i 7 figli maschi di una povera donna,solo per punirla della sua presunzione?”Pensai.

-È diventato umano per via di una punizione di Zeus.- Spiegò Kayla,imbarazzata.- E io sono sua figlia"

Ora si spiegava l'imbarazzo.

Gli dèi greci non erano gente a posto. Ma che gli saltava in testa a lasciarli governare?

La notizia mi colpì.

-Dov'è?- chiesi

-Probabilmente a deprimersi nella nostra cabina- Borbottò lei, e cambiò discorso.

Mi presentò i ragazzi della casa di Hermes. Un minuto dopo,non mi ricordavo neanche un nome.Comunque,furono gentili con me.

Il ragazzo biondo che aveva disintegrato l'echidna entrò nella cabina.

-Mi hanno detto che eri qui- disse affannato-Volevo solo farti i complimenti. Neutralizzare un mostro con una racchetta da tennis e senza utilizzare alcun potere è quasi impossibile. Gli altri mi guardarono interessati.

-Wow.Vedrai che il tuo genitore divino ti riconoscerà stasera- mi disse una certa Alice,ammirata.

Beh,non accadde.E neanche nei giorni successivi.

Essere finita lì doveva essere PER FORZA un errore.

~ANGOLO AUTRICE~ Sono nuova sul sito e ho pensato di cominciare da qualcosa di semplice :). La storia è ambientata dopo "Il sangue dell'Olimpo": Apollo è stato trasformato in umano, ma la storia si discosta totalmente da TOA. Per ora lo stile non è tra i più fini, ma dovrebbe migliorare. Aiutatemi voi a migliorare, recensendo. Grazie di cuore a chi lo farà❤ PS: Scusate se l'angolo autrice é così attaccato alla storia, non sará cosí la prossima volta.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Favatralenuvole