Ti prego, non guardarmi. Tieni gli occhi chiusi, come hai fatto fin ora.
Io so che non mi hai visto. Non mi hai mai visto.
Perché sei ancora qui.
Sei ancora qui, con me. Non fuggi, ma continui a sorridermi. Non ti accorgi di quanto sia nero il mio cuore e sporche le mie mani.
Io mieto vittime su vittime, ma tu non lo vedi. Ti ho messo una benda sugli occhi. Puoi toglierla, se vuoi.
Ma ti prego, non farlo.
Continua ad osservarmi, lasciami sprofondare nelle tue iridi scure e limpide.
Ma non guardarmi.
Io so che non durerà per sempre. Il per sempre esiste solo nelle favole, come quelle che mi raccontava mio padre, prima che gli venisse spezzato il collo.
Prima o poi vedrai, capirai.
Capirai che sono un peccatore, il cattivo della storia. E la favola sparirà in una nube di fumo. Come nei migliori finali a sorpresa.
Ma ora chiudi gli occhi, e lasciati cullare dalla nostra fiaba. Dove non esiste sangue, non esiste morte.
Dove non dovrei essere.