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Autore: MrsShepherd    14/05/2017    5 recensioni
Spezzoni di vita della famiglia Rizzoli...
Jane e Maura hanno deciso di amarsi e costruire una famiglia insieme. I drammi, le liti e le preoccupazioni di due donne forti, che si amano nonostante la distanza, nonostante le loro diversità, nonostante TUTTO.
Brevi episodi della vita di Jane e Maura collegati da un sottile filo rosso, una bambina dagli occhi color Zaffiro che spero vi conquisterà.
Buona lettura!
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Jane Rizzoli, Maura Isles, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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21. Jane: “Everything will be OK”
 
Prendo un profondo respiro prima di entrare: Maura mi ha aiutato a scegliere il vestito, perché oggi devo presentarmi al meglio. Indosso una gonna scura che mi cinge i fianchi e scende stirata fino alle ginocchia. Le mie gambe nude si muovono con poca disinvoltura sotto di essa e i tacchi, sottili e vertiginosi, mi fanno sembrare un fenicottero sui trampoli. Ho paura di sembrare insicura e impacciata e probabilmente lo sono. Ruoto nervosamente le spalle cercando di liberarmi dal peso incombente della giacchetta in tweed che Maura mi ha generosamente prestato. Non è decisamente il mio stile, ma ora come mai ho bisogno di fare una buona impressione. L’unica consolazione sono i miei riccioli ribelli, che danno un tocco sbarazzino alla mia figura, indiscutibilmente fuori luogo rispetto a quello che sto per fare.
Spalanco decisa la porta e vengo travolta da un’onda anomala di urla gioiose. Dozzine di agenti mi fanno i complimenti e mi stringono calorosamente la mano; al centro della stanza c’è un cartellone dipinto a mano, sicuramente da Steve, l’unico nel dipartimento di polizia di Boston che ha un minimo di senso artistico: BENTORNATA IN SERVIZIO DETECTIVE RIZZOLI.
Nina si avvicina portando tra le mani una torta tagliata in grosse fette, con fragole, crema pasticciera e panna: - E’ la Torta della nonna, con qualche ritocchino americano!-  dice lei sorridendo.
- La mia preferita, grazie mille!-
- Ma come sei conciata sorellina?- Frankie si fa strada tra le scrivanie ammassate, con la sua aria goffa, un po’ fiera, si avvicina a me e mi stampa un bacio sulla guancia.
- Allora? Sei pronta a tornare in sella?-
- E tu? Sei pronto a riavermi tra i piedi?- rispondo ironica io, ricambiando mille sorrisi tra i colleghi.
- Ah beh, questa volta le cose sono diverse.- troneggia lui gonfiando il petto. Nina sorride e scuote la testa.
- Hai ragione, Sergente Francesco Rizzoli!- dico io con finto broncio.
- Riuscirai a lavorare sotto il mio comando?-
- Penso che farò quello che voglio. Come sempre.- rispondo ridendo di gusto.
- Jane Rizzoli, passano gli anni e non ti smentisci mai…- sento pronunciare da una voce fin troppo conosciuta. Mi volto. Un uomo paffuto, dai capelli grigi e gli occhi buoni è ritto di fronte a me e allarga le braccia chiedendo un abbraccio.
- Vince Korsak!- urlo sorpresa ricambiando il gesto d’affetto. – Che ci fai qui?-
- Non potevo perdermi il tuo rientro in patria, non trovi?-
- E Kiki?- chiedo apprensiva.
- E’ rimasta in Florida. Starò qui solo pochi giorni e poi ritornerò nel mio paradiso a vivere la mia meravigliosa vita da pensionato. Volevo solo vedere come stavi.-
- Molto meglio adesso che ti vedo. Prendi un pezzo di torta…-
Appoggio il mio piatto vuoto sulla scrivania che porta il mio nome  e solo adesso noto la presenza di Maura, in piedi appartata al muro, che mi osserva sorridendo commossa. Mi avvicino senza far rumore.
- Tu sapevi di tutto questo?- chiedo sorpresa puntando il dito per aria. Lei annuisce silenziosa.
- Per questo te ne sei andata via presto stamattina…temevi che ti scoprissi!- le sussurro maliziosa, pizzicandole la pancia morbida. Lei ridacchia divertita: - Non ho segreti per te.-
Ci stringiamo in un amorevole abbraccio. Posso notare il modellino di Frost che spicca immobile e silente sulla mia scrivania.
«Tutto andrà molto bene»* penso fiduciosa.
- Grazie.- Sussurrò all’orecchio di mia moglie. – Grazie per tutto.-
- Bentornata a casa.- risponde lei.
 
* = la frase si riferisce all’episodio finale della quinta stagione. “ Everything will be OK.” È il messaggio che il detective Frost, ormai morto, “fa recapitare” a Jane in un modo molto singolare…non anticipo nulla, così vi lascio la curiosità per andare a vederlo di nuovo ;)
 
Il sole sta tramontando su quello che dovrebbe essere il mio rimo giorno di lavoro. Tutti sono ritornati alle loro postazioni ed eseguono come macchine le tappe di una routine giornaliera che nonostante passino gli anni, resta immutata nel tempo. Firmo il mio ultimo rapporto, sollevo la cornetta del telefono e compongo il numero di casa.
- Famiglia Rizzoli-Isles. Chi è che parla?-
- Sono io.-
- Mamma!- risponde Charlie sprizzante di gioia.
- Volevo sapere come stavi…-
- Io sto benissimo grazie. Stavo giocando a calcio con Barry.-
- Infatti sento che hai il fiatone!-
- Gli ho segnato sei Goal! Sei goal al portiere più forte del mondo!-
- Complimenti! Ma forse anche io sto parlando con la futura attaccante più forte del mondo! Sei sicura che non hai sbagliato sport?- le dico sorridendo.
- Naaah, meglio ginnastica artistica.-
- A scuola com’è andata?-
- Bene! Sono spuntate le zampe ai girini. La maestra dice che tra meno di un mese diventeranno rane.-
- Davvero?! Dovrete fare tante foto, perché io e mamma siamo curiosissime di vederli.-
- Quando tornate?-
- Tra un’oretta.-
- Possiamo mangiare anche con lo zio Frankie?-
- Glielo chiederò. Ci vediamo tra poco.-
-  Ok, vi aspettiamo. Grazie mamma. Ti voglio bene.-
- Anche io Charlie. Tantissimo.-
Lascio sulla scrivania pistola, distintivo, cellulare e tutto ciò che è superfluo e mi dirigo sul tetto piatto dell’edificio. Il sole sta calando, ma diffonde generoso il suo ultimo calore: la città vista dall’alto sembra diversa. Le macchine che strisciano nervose tra le strade, le persone che si riversano nelle piazze come formiche e si riempiono la pancia di cibo d’asporto e la testa di rumori assordanti, tutto sembra distante e fermo nel tempo. Esisto solo io, sopra il mondo, a mirare le infinite possibilità che riserva la vita. Ognuno ha la sua storia, i suoi problemi, i suoi pensieri, ma tutti sembrano connettersi e riversarsi come fiumi, dentro a questo grande sole rosso.
Sento dei passi leggeri imboccare le scale, qualcuno si avvicina verso di me; mi rilasso all’odore del suo profumo inconfondibile.
- Non è bellissimo?- chiedo senza voltarmi.
- E’ magnifico Jane.-
- Sembra che non ci sia più nessuno…- mi allontano ed improvvisamente mi viene da piangere.
- Jane, cosa c’è?- chiede lei toccandomi delicatamente il polso. Mi sposto e mi avvicino alla ringhiera: la città si fa ancora più solenne e rarefatta da quella posizione. Maura si appoggia prudente accanto a me e mi fissa.
- Sai, si chiamava Tamara.-
- Chi?- chiede lei paziente, conoscendo già la risposta.
- La ragazzina che ho picchiato. La ragazzina che è morta.-
- Che Alcatraz ha ucciso.- puntualizza lei.
- Mi dispiace che non possa vedere il tramonto, le sarebbe piaciuto.-
- Jane, capisco come ti senti, ma non potevi fare nulla. Non sapevi che l’avrebbe uccisa.-
- Avrei potuto prevederlo.-
- Davvero avresti potuto?-
- E’ solo una bambina!- la mia presa sulla ringhiera fredda di metallo si fa più rigida, mi do una spinta all’indietro e mi allontano. – Era…- mi correggo.
Maura si rifiuta di lasciarmi sola. –Jane, Tamara non è Charlotte.-
- Lo so, ma…-
- Non puoi salvare tutti, non è quello il tuo dovere. Tamara non è sopravvissuta, ma Charlie è viva e sta bene.-
- E’ solo che…ho paura che venga dimenticata. Ho paura di dimenticarla.-
- Questo non accadrà…-
- Aspetta…stai facendo delle speculazioni?-
- No. Ne sono sicura. Sarà per sempre nel tuo cuore e questo ti spingerà a fare ancora meglio, ad essere quello che hai sempre voluto.-
- Non so se mi piace quello che sono diventata. Non credo di essere più così adatta per questo lavoro.-
- Le emozioni non ti impediscono di fare bene il tuo lavoro, anzi ti aiutano a discernere nell’immediato quale strada intraprendere. Le emozioni rivelano veramente chi sei.-
- E se non fossi quello che credo? Se non mi piacessi come sono?-
- Jane, tu sei esattamente quello che credi e me lo dimostri ogni giorno. Ed è questo che amo di te.-
Mi volto e mi avvicino, le appoggio le ani sui fianchi e la tiro sempre più verso di me, lei mi guarda e non oppone resistenza.
- Hai un istinto quasi infallibile e non devi rinunciarvi per paura di fallire…-cerca di finire la frase, ma blocco le sue parole con un bacio, lei dischiude le sue labbra morbide e si stringe ancora di più a me. Il mio ventre rigido e contratto improvvisamente si rilassa e per un istante, il mio cuore, ritorna quello di un tempo. Le nostre lingue si cercano, si trovano e danzano complici come la prima volta, come se nulla fosse mai accaduto. Ci stacchiamo da quel bacio intenso, ma rimaniamo fronte contro fronte, unite, accaldate; le mie labbra pulsano e il mio corpo chiede disperato il suo. Ma diamo tempo al tempo. Appoggio le mie labbra sulle sue e poso un bacio fuggente e delicato.
- Maura, sarei persa senza di te.-
Lei sorride e ricambia il bacio, lasciandone un altro sulla mia guancia umida. La osservo con uno sguardo carico di gratitudine: il rosso del cielo le illumina il volto, sembra ancora più bella sotto questa luce.
- Ora mi hai trovato, Jane.- risponde lei:
 - ORA MI HAI TROVATO.-
 
FINE.
 
Angolo dell’autrice:
La storia è giunta al termine e mi sento in dovere di fornire qualche spiegazione. Questa fan fiction è sorta per puro caso: il primo capitolo è stato scritto anni fa, senza un motivo preciso, quando ancora Rizzoli & Isles non erano alla stagione finale , ma la serie prosperava e andava avanti tranquilla. Inizialmente ero un po’ scettica riguardo alla coppia Jane e Maura, anche perché sono sempre stata una fan convinta di Jane e Casey e…Maura e Jake…mi sembravano perfetti. Per questo motivo, dopo aver scritto il primo capitolo, presa dallo sconforto, ho riposto la mia storia in un cassetto. Poi però è nata lei: Charlotte Rizzoli. Così, dal nulla, era il collante perfetto. E con la fine della serie, la mia voglia di renderle omaggio e questo nuovo personaggio che mi sembrava perfetto, ho “scongelato” Zapphire e ho continuato a scrivere.
E non ho più smesso.
Ciò che mi ha spinto ad andare avanti, oltre al mio smisurato amore per la serie e per i libri (sono molto belli anche se molto differenti dal telefilm), sono state indubbiamente le recensioni positive che ho ricevuto in questi mesi.
In particolare Calzoniana doc, con la quale condivido l’amore per Grey’s Anatomy, Ellenix, che mi ha inserito tra gli autori preferiti e di questo la ringrazio tantissimo, Siriopg, justfavorita e Miky9410.
(non sto a ringraziare tutti perché mi ci vorrebbe un altro capitolo per esprimere la mia infinita gratitudine e mi sto già dilungando troppo)
Le vostre critiche positive mi fanno sempre piacere e come Jane, che sfrutterà quello che ha passato per “fare meglio”, conserverò le vostre belle parole per scrivere meglio in futuro!
 
MrsShepherd
   
 
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