Fanfic su artisti musicali > Shawn Mendes
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Autore: _Nix    14/05/2017    2 recensioni
Shawn Mendes è uno tra i dieci teenagers più influenti al mondo -o almeno così lo ha definito il New York Times- e Riley semplicemente, non lo sopporta.
La cosa poi diventa più complicata quando entrambi sono costretti a fingere di essere legati in una relazione sentimentale dalla casa discografica del ragazzo.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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quattro
 
I Toronto Raptors stanno vincendo 64 a 57 contro gli Charlotte Hornets, l’Air Canada Centre è pieno di spettatori e suo padre non le ha mandato ancora nessun messaggio stranamente.
A Riley il basket piace tutto sommato, per un periodo ci ha anche giocato, e una partita della squadra della sua città a bordo campo non poteva certo perdersela.
Specialmente quando è stato Shawn Mendes a chiederle di accompagnarlo.
I Raptors fanno un nuovo canestro, Riley sorride e applaude mentre il ragazzo accanto a lei si alza in piedi e alza le braccia al cielo, gridando contento per poi mettersi seduto e battere il pugno a Matt, seduto accanto a lui.
Si gira verso Riley poi, sorridendole e avvicinandosi al suo orecchio: «Grazie per avermi accompagnato» le dice Shawn, applaudendo.
Lei gli sorride di conseguenza, alzando le spalle e soffermandosi sul ragazzo che è tornato con gli occhi sul campo: la maglia grigia gli fascia perfettamente il fisico tonico, valorizzando i muscoli delle braccia e del petto, i capelli ricci sono spettinati, come sempre, e gli ricadono a ciuffo sulla fronte dandogli quasi l’aria di un bambino.
Sobbalza poi e torna a concentrarsi sulla partita, quando i Raptors riescono a rubare palla agli Hornets e segnare altri due punti proprio un momento prima del fischio dell’arbitro che segna la fine del primo tempo di gioco.
E’ quando le squadre si ritirano negli spogliatoi che Shawn si volta verso di lei, guardandola e sorridendo; Riley gli sorride a sua volta, confusa per poi puntare lo sguardo sulla mascotte dei Toronto Raptors che sta andando verso di loro stringendo tra le mani una maglietta della squadra.
Picchietta un dito sul braccio di Shawn per poi indicargli la mascotte che gli è ormai davanti e ridacchiare.
«Signore e signori, all’Air Canada Centre –annuncia lo speaker della partita mentre gli spettatori applaudono- Shawn Mendes!» esclama, e la sua voce viene subita seguita dall’inizio di Something Big.
Shawn si alza, stringe a mano alla mascotte dei Raptors e l’abbraccia, prima di afferrare la maglia rossa che questa gli porge e sorridere ringraziandola.
Mostra la scritta ‘Mendes’ e il numero 17 sul retro di essa alla telecamera che lo sta riprendendo e trasmettendo sul maxi schermo al centro del soffitto, per poi sorridere al fotografo che gli scatta una foto e infine rimettersi seduto, non dopo aver fatto un saluto generale e ringraziato ancora una volta la squadra di Toronto.
Ride con Matt poi, ammirando la sua nuova divisa da basket, che però non userà mai, ringraziando infine chi gli fa i complimenti per Riley non ha capito bene cosa.
La ragazza poi alza lo sguardo sul maxi schermo, incuriosita dalla musichetta che le casse nel palazzetto stanno trasmettendo e scoppia a ridere notando sullo schermo la scritta ‘Kiss Cam’.
Quando guardava le partite a casa si ricorda che aspettava sempre questo momento per osservare gli spettatori scelti e ridere delle loro reazioni.
Sullo schermo viene subito proiettata l’immagine di una coppia che, dopo essersi resa conto di essere in diretta nazionale, scoppia a ridere e decide di dare al pubblico ciò che vuole: lui le si avvicina e la bacia, prendendole il volto tra le mani e sorridendo una volta finito il bacio, alzando i pollici delle mani mentre lei si copre il volto con le mani, imbarazzata.
Esilarante è invece quello che fa il secondo ad essere inquadrato: l’uomo avrà si e no quarant’anni, è seduto da solo e tiene in mano un bicchiere di birra più grande della sua faccia. A differenza della coppia precedente lui si accorge subito di essere inquadrato, quindi alza il bicchiere tenendolo con una mano, mentre l’altra è posta sotto ad esso e gli dice quello che Riley crede sia un ‘ti amo’ prima di iniziare a bere la birra al suo interno.
Ancora più divertente è il terzo uomo inquadrato; si trova vicino ad una bionda e quando si vede nel maxi schermo insieme alla ragazza, infila le mani nel giacchino di pelle estraendo un foglio di carta piegato in quattro.
Lo apre poi, rivelando a tutti la scritta “She is my sister” che causa un’ilarità generale e fa piegare Riley in due dalle risate.
La ragazza si asciuga le lacrime e alza nuovamente lo sguardo sul maxi schermo, impallidendo e spalancando leggermente gli occhi subito dopo.
Le telecamere stanno inquadrando lei e Shawn che, piegato in avanti con i gomiti poggiati sulle cosce, sorride e scuote la testa, per poi voltarsi verso Riley e mettersi dritto.
La ragazza arrossisce e non solo per la situazione in cui si trova, ma anche e soprattutto perché non sa davvero come comportarsi: deve davvero baciare Shawn Mendes? In diretta nazionale poi…
Dovrebbe baciarlo, teoricamente. Sono fidanzati, teoricamente. In realtà potrebbe anche prendere e scappare, sempre teoricamente.
E’ ancora assorta nei suoi pensieri quando vede il viso di Shawn che si avvicina al suo e un sorriso furbo sul volto; il resto accade così velocemente che Riley quasi fatica a credere che stia accadendo, nonostante avesse immaginato qualcosa di più “romantico” di un bacio davanti a dodicimila persone durante una partita di basket.
Le labbra di Shawn sono morbide e dolci sulle sue, la mano del ragazzo è posta dietro la sua testa e se la spinge contro quasi come abbia paura che Riley possa allontanarsi, cosa che in realtà non le è neanche passata per l'anticamera del cervello.
Quando Shawn si allontana da lei, sorridono entrambi, timidi, mentre i tifosi alla partita applaudono entusiasti.
«Dovrei portarti più spesso a queste partite» è ciò che dice Shawn, sorridendo furbo e meritandosi una botta sul braccio da parte di Riley che però non può fare a meno di ridacchiare, a sua volta.
Applaude quando le squadre tornano in campo, si morde le labbra e sorride, sentendo ancora il ragazzo contro di lei.
Dopotutto, deve davvero ringraziare suo padre per la sua idea.



Alla fine i Raptors hanno perso, Shawn la sta accompagnando a casa e Riley pur di non continuare a pensare alle labbra del ragazzo sulle sue ha ripiegato sul regalo di Natale (che è alle porte) per suo padre.
Nella jeep del ragazzo l'unico suono udibile è quello della stazione radiofonica su cui sono sintonizzati e che in quel momento sta trasmettendo la nuova hit dei Chainsmokers, che Riley adora.
Gioca con le dita, guarda fuori dal finestrino o la strada di fronte a lei, tutto e tutti meno che Shawn e lo stesso sembra fare lui.
Deve trovare anche un regalo per Phoebe e Colette, ora che ci pensa, e... Per Shawn?
Riley sbatte la mano contro la fronte, frustrata -perché si ricollega tutto a lui?-, e sbuffa attirando l'attenzione del ragazzo che la guarda confuso e ridacchia quel «Ma che fai?» che la fa voltare verso di lui.
Chiude gli occhi allora, appoggiando la testa al sedile in pelle nera e sospira: «Lascia perdere».
Di nuovo cala il silenzio nella macchina mentre la vettura si avvicina sempre di più a destinazione.
«Riley, per quanto è successo alla partita...» inizia improvvisamente Shawn, che viene però subito interrotto dalla ragazza e dal suo «Tranquillo, è tutto okay. Un bacio è quello che ci si aspetta da una coppia, no?» accompagnato dal sorriso che lui ricambia e a cui annuisce, d'accordo.
«Allora -riprende Shawn, tenendo lo sguardo fisso sulla strada- cosa fai a Natale?» le chiede curioso, rallentando la corsa della jeep.
Riley alza le spalle: «Probabilmente starò a casa con mio padre e i miei nonni a giocare a carte tutta la sera, un vero spasso -afferma ridacchiando, per poi portare lo sguardo su Shawn- Tu invece cosa farai?» gli domanda poi.
«Oh io torno a casa. Passerò il Natale con i miei nonni, i vari parenti e i miei genitori... Che non vedono l'ora di conoscere la mia nuova ragazza...» afferma il ragazzo, voltando lo sguardo sulla ragazza accanto a lui e sorridendo come a volerle chiedere scusa.
Riley aggrotta le sopracciglia, non capendo inizialmente, salvo poi spalancare gli occhi e la bocca una volta intuito il tutto.
«Stai scherzando. -afferma, alzando un sopracciglio- Shawn, dimmi che stai scherzando».
«Ecco, in realtà io..»
«Non hai detto ai tuoi genitori che tutto questo è finto?!» sbotta, muovendo le braccia freneticamente per enfatizzare il tutto.
«Sono stato impegnato! Tra l'uscita dell'album, i vari eventi e i preparativi per il tour mi è passato di mente e quando loro hanno visto le foto sulle riviste non potevo certo dirgli che era tutto falso!» esclama il ragazzo, cercando di difendersi.
«Perché no?!» sbotta Riley, aprendo le braccia.
«Ma perché che figura ci avrei fatto scusa? "Oh no mamma, in realtà non stiamo insieme; me la stavo pomiciando addosso ad un albero solo per fare scena con i paparazzi"» continua Shawn, alzando le sopracciglia.
Riley sospira, afferrando la base del naso tra indice e pollice e chiudendo gli occhi: «Non ci posso credere -sussurra poi, sprofondando nel sedile- E comunque non stavamo pomiciando, non mi stavi neanche vicino» precisa poi, ricordando il pomeriggio al parco di qualche tempo prima quando lei è Shawn avevano deciso di prendersi gioco dei fotografi inscenando una scena del tutto assurda mentre in realtà si guardavano semplicemente e facevano reciprocamente facce strane.
«Senti -comincia Shawn, tornando con lo sguardo sulla strada- se per convincerti a venire con me dobbiamo pomiciare, io non ho problemi. Possiamo anche provvedere subito» conclude, meritandosi un'occhiataccia da parte di Riley, un pugno sul braccio che lo fa ridacchiare e un «Sei davvero un deficiente». 
«Lo so, avrei dovuto dirglielo ma...-riprende il ragazzo, interrotto subito da Riley con il suo acido "tu credi?!" - Ma mia madre ha avvertito tutti i parenti ormai e non posso presentarmi lì ed annunciare a tutti che la mia relazione è falsa, che figura ci farei?» conclude, ignorandola.
«Io dovrei ucciderti» è ciò che invece dice Riley, ancora ad occhi chiusi.
«È un sì?» domanda speranzoso Shawn, mentre ferma la macchina una volta arrivato di fronte a casa della ragazza.
«È una minaccia. E in ogni caso, dovrei prima chiedere a mio padre» lo corregge Riley che fa per aprire lo sportello della macchina, salvo poi fermarsi e aggrottare le sopracciglia quando vede nel vialetto di casa sua un’auto che non appartiene né a lei, né a suo padre e che non vedeva da parecchio tempo.
«Grazie del passaggio -gli dice, aprendo lo sportello- Ti scrivo dopo» lo informa scendendo dall'auto e andando verso la porta di casa.
La apre poi ed entra, seguendo le voci di un uomo e una donna che sembrano litigare tra loro; arriva in cucina poi e si trova davanti l'ultima persona con cui avrebbe voluto avere a che fare.
«Mamma -sussurra, sorpresa- Che ci fai qui?» le domanda, incrociando le braccia al petto.
«Riley, tesoro! -esclama sua madre mentre apre le braccia e si avvicina alla figlia per abbracciarla fermandosi, delusa, quando la ragazza si allontana, facendo un passo indietro- Come stai?» le chiede poi sua madre.
«Bene» è la risposta secca di Riley, che la supera e va verso il bancone della cucina, per prepararsi un bicchiere d'acqua.
«Come è andata con Shawn?» le chiede invece suo padre, appoggiato al ripiano scuro, accanto a lei con le braccia al petto.
«Bene, abbiamo perso di 5 punti, ma DeRozan ha giocato la partita della sua vita -lo informa, portando il bicchiere alle labbra ed ignorando sua madre- Perché è qui?» gli domanda poi, riferendosi alla donna che li guarda distante.
Suo padre fa per rispondere alla figlia ma viene subito interrotto dalla donna: «Sono qui, Riley, perché sono tua madre -le dice, ignorando volutamente il «Oh, te ne sei accorta presto» che dice velenosa la figlia- e perché ho una proposta da farti. Visto che per Natale tuo padre non ci sarà..» inizia a spiegare, dovendo però nuovamente interrompersi a causa di sua figlia.
«Non ci sei a Natale?» domanda scocciata Riley a suo padre mentre ripone il bicchiere nel lavabo della cucina.
«Ho degli affari in Giappone, tornerò per il 27» la informa dispiaciuto l'uomo.
«Stavo dicendo -sua madre richiama entrambi all'attenzione- visto che tuo padre non ci sarà e che il Natale è una festività da passare in famiglia, io ed Etienne avevamo pensato di chiederti se ti andava di venire con noi a Parigi» conclude la donna, guardando speranzosa la figlia.
Riley quasi non riesce a credere alle sue orecchie: lei a Parigi? Con sua madre ed Etienne?
«Sarò qui fino al martedì, tesoro -la informa sua madre, afferrando la borsa posta su una delle sedie intorno al tavolo di cristallo e mettendosela al braccio- riparto per la Francia mercoledì mattina, pensaci e fammi sapere, va bene?» le domanda, avvicinandosi e lasciandole un bacio sulla fronte.
«Non posso, ho altri impegni -annuncia invece Riley, quasi piccata, puntando poi lo sguardo su suo padre che la guarda come a chiederle delle spiegazioni- Shawn mi porta a conoscere i suoi, ti spiego dopo» gli spiega, con un' alzata di spalle.
«Chi è Shawn?» domanda sua madre, con tono confuso e d alterato.
«Il mio ragazzo -Riley anticipa suo padre, rispondendo alla madre con dura indifferenza- sto da lui a Natale» continua a dire, cercando di convincere sua madre e, soprattutto se stessa.
Lascia un bacio sulla guancia a suo padre poi e gli augura la buonanotte, sorpassando sua madre che la guarda dispiaciuta e avviandosi verso le scale, diretta in camera sua.

Messaggio inviato, 23:15
A: Golden Boy

"I regali li fai tu."

 
06.05.17
SM Mediolanum.

E dico solo questo.
 
   
 
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